12 – La carta di Matthaeus Merian

Dove si ricostruiscono le caratteristiche di Messina attraverso la cartografia dell’epoca e i resoconti d’archivio. Nella prima metà del Cinquecento la città in fermento tende a mutare il proprio aspetto e si stratifica. Da una parte si genera il disfacimento progressivo delle vecchie case medievali cadenti; dall’altra le nuove costruzioni tacitamente le sostituiscono. Sono compresenti […]

10 – Le nozze con i fichi secchi

Dove professore ed allieva tracciano un primo quadro del contesto storico in cui si trova a vivere Pellegrina. Osservano la possibilità che le nozze con Nardo non fossero state ancora celebrate “in facie ecclesiae” e che i due, perciò, fossero semplicemente “promessi sposi”. Tutto questo spiega per quale motivo Vitello decida di andare a convivere […]

09 – «Prima monicio»

Dove Pellegrina si trova, per la prima volta, alla presenza dell’Inquisitore. Racconta le sfortunate vicende che l’hanno portata a Messina. Al suo arrivo è abbandonata dal marito, con un figlio piccolo da accudire. Dopo due anni Nardo Vitello torna in famiglia, avendo fatto fortuna e riprendendo a svolgere l’attività di setaiolo che conduceva a Napoli, […]

08 – La santissima missione di Don Sebastiàn

Dove il professore tiene una conferenza nell’aula magna dell’Università di Messina, per illustrare la figura e l’opera di Don Bartholomeo Sebastiàn, Vescovo di Patti, che dal 1546 al 1555 ricoprì la carica d’Inquisitore Generale di Sicilia. Svolse la sua “santissima missione contro gli eretici come censore del Regno”. Fu, infatti, inviato nell’Isola dall’Imperatore Carlo V, […]

6 – «Per discarrico di sua concientia»

Dove una quarta donna, Catharina serva di Petro Danchano, parla di nuovo della sera in cui Pellegrina sciolse la fattura della sua padrona Geronima. Non aggiunge nulla che già non conosciamo. Eppure, la sua testimonianza è più interessante di quanto si creda. Eodem proximo die. All’imbrunire, quando ormai nel Palazzo si sentiva chiudere l’imponente portone […]

5 – Las mugeres de fora, che en España llaman brujas

Dove il professore esamina i primi elaborati dell’allieva e avanza l’idea che Pellegrina possa essere una “donna di fora”. Insieme discutono sull’editto emanato dall’Inquisitore e sulle motivazioni che potrebbero avere spinto le bizzoche alla denuncia. «Mi faccia consultare l’agenda…», rispose il professore al telefono.«Solo pochi minuti, prima che inizi la lezione… Il tempo di lasciarle […]

4 – «Non credia nenti»

Dove una terza testimone, Catarinella Artes, figlia di un funzionario del Sant’Officio, ricorda di avere assistito alla finta guarigione della suddetta Geronima Danchano. Lei personalmente credeva che fosse solo una messa in scena di Pellegrina, per intascare denari. Giovedì 28 marzo 1555. Cinque giorni più tardi fu la volta di Catarinella Artes, che mai si […]