Lo spettacolo della natura a più di due secoli dalla nascita di Charles Darwin

il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino ha inaugurato la quarta e nuova esposizione permanente sullo spettacolo della natura a più di due secoli dalla nascita di Charles Darwin. Il percorso espositivo si sviluppa su una superficie di circa 1.500 metri quadrati, articolato in tre macro-aree.

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LO SPETTACOLO DELLA NATURA

 

Quando la fotografia si serviva… su di un piatto d’argento

Argento, mercurio ed oro costituiscono gli elementi in gioco del primo procedimento fotografico di successo: la dagherrotipia, frutto di un vero e proprio miracolo tecnologico ottocentesco e oggi più che mai riconosciuta come un bene unico ed insostituibile del patrimonio culturale mondiale. Era il 1839 e la diffusione pubblica dell’invenzione della dagherrotipia, nata nel pieno della civiltà industriale, introdusse un nuovo medium, tra i più universali e in continua evoluzione, attraverso il quale il nostro sguardo posato sul mondo si è definitivamente modificato.

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PHOTOGRAPHY ON A SILVER PLATE

 

Grand Tour: un’esperienza ricca di emozioni

Seguendo l’onda emotiva suscitata dalle prime sensazionali scoperte a Pompei e ad Ercolano intorno alla metà del XVIII secolo, cresce il numero di viaggiatori che dall’Europa si spostano in Italia per ammirare le vestigia del passato. Grazie alla sensibilità dei sovrani borbonici le città sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. tornano alla luce con le loro splendide pitture, immagini di un mondo che si credeva scomparso per sempre. Il Grand Tour, il viaggio alla scoperta dei siti antichi italiani, fu un vero e proprio movimento culturale, che affiancò l’affermarsi del neoclassicismo nella letteratura e nell’arte. L’antico detta il gusto e diventa un modello imprescindibile di bellezza ed armonia. I rampolli delle nobili famiglie europee completavano il loro percorso di istruzione con questo viaggio, a volte pericoloso e faticoso, che poteva durare anche anni. Un’esperienza certamente ricca di emozioni, compiuta in nome del sapere e della conoscenza, da un lato, e dell’evasione e del diletto, dall’altro. La Sicilia è una delle mete privilegiate, che attrae con il fascino irresistibile delle sue rovine. Il patrimonio monumentale siciliano offriva inoltre la singolare opportunità di incontrare la civiltà greca, senza dovere affrontare un pericoloso viaggio in Grecia, all’epoca sotto la dominazione turca. Molti viaggiatori riempiono i taccuini della loro esperienza a contatto con l’antichità e, talvolta, corredano le loro impressioni di illustrazioni. Studenti di arte, incisori e vedutisti lasciano preziose testimonianze delle loro “visioni di antico” nei luoghi d’arte italiani.

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IL GRAND TOUR

I bambini raccontano bulli, robot, cantanti… fra realtà e fantasia

Questo volume, pubblicato col contributo dell’Assessorato ai Giovani del Comune di Napoli, documenta, presenta il risultato di un progetto laboratoriale che, nel caso specifico attraverso il linguaggio del fumetto, ha inteso portare all’attenzione degli alunni coinvolti la delicata questione del bullismo. Le storie pubblicate, popolate da principi e da bulli, da robot e da cantanti neomelodici, sospese tra realtà e fantasia, svelano nei disegni dei bambini il loro modo di guardare al problema, talvolta ingenuo, talaltra spaventato o semplicemente incuriosito, ci raccontano il loro modo di trasfigurare il mondo attraverso il segno e il colore, ci rappresentano emozioni spesso taciute, ci rivelano potenzialità nascoste. Soprattutto, vedere i bambini esprimersi attraverso l’arte, misurarne i risultati in termini di entusiasmo, di crescita personale, incoraggia noi formatori a sperimentare le molteplici possibilità educative dell’arte.

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Luciano Crespi – Come l’interior design trasforma gli ambienti contemporanei

“Da spazio nasce spazio. L’interior design nella trasformazione degli ambienti contemporanei” Questo saggio di Luciano Crespi vuole dimostrare che la progettazione degli spazi interni costituisce una attività che possiede fondamenti culturali autonomi e che si pone fuori dall’idea che possa ancora esistere una unità oggettiva tra logica urbana, qualità architettonica e interior design. La “scuola di pensiero” che si è progressivamente formata nell’ultimo decennio all’interno del Corso di Studi in Interior Design, del Politecnico di Milano, ha sviluppato questo concetto, indagandone l’originalità e l’enorme potenziale. (dall’introduzione di Andrea Branzi)

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Ilaria Mannucci – Città Intermedie e strategie di riqualificazione urbana

Da sempre, in quei contesti urbani investiti da forti trasformazioni e sviluppo economico, convivono due ‘tipi’ di città, una formale e una informale. Questo succede oggi nei paesi del terzo mondo che sono investiti da una crescita economica accelerata, a cui non riescono dare risposte immediate. La città informale si insedia nel tessuto urbano in maniera disordinata e abusiva, non permettendo ai suoi abitanti di accedere ai servizi di prima necessità. I confini delle città cambiano a seconda delle epoche storiche e delle necessità economiche contingenti. Accade che gli abitanti di queste due città si incrociano, si sfiorano, si guardano: sono in contatto senza vedersi. Le persone facenti parte della città informale non hanno voce nella vita formale. Queste persone sono solo o un numero, o una statistica, o una pura cronaca giornalistica. Come risposta a tutto ciò ci addentriamo nel tema dell’architettura e dell’inclusione sociale, tentando di trovare una soluzione reale a questo problema.

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Luca Mazzucchelli – Il segreto per cambiare gli altri

Ascoltiamo l’intervento di Luca Mazzucchelli, vicepresidente dell’Ordine Psicologi della Lombardia, Direttore della rivista “Psicologia Contemporanea”, psicologo e psicoterapeuta. Mazzucchelli ha fondato il Canale Youtube “Parliamo di Psicologia”, che è partner ufficiale di YouTube, e ha dato vita assieme ai colleghi dell’Ordine degli Psicologi della Lombardia alla “Casa della Psicologia”, che ha sede in Piazza Castello a Milano ed un importante punto di incontro tra la psicologia e i non addetti ai lavori.

IMMAGINE DI APERTURA

Giovanni Molonia: Amore ed ossequio di Messina di Nicolò Maria Sclavo (1701)

In occasione del Maggio dei libri 2019, sarà presentato martedì 28 maggio, nella sala Palumbo del Palacultura di Messina, l’ultimo lavoro di Giovanni Molonia, storico, che nel corso della propria vita con grande dedizione ed amore ha raccolto le memorie di una città meritevole di essere annoverata fra le grandi capitali meridionali. Il libro di cui Molonia, recentemente scomparso, ha curato la ristampa anastatica, per i tipi della Di Nicolò edizioni, arricchisce le importanti collezioni librarie dell’Archivio Storico del Comune di cui lo studioso era consulente. Il prezioso volumetto opera di Nicolò Maria Sclavo s’intitola: Amore ed ossequio di Messina in solennizzare l’acclamazione di Filippo Quinto Borbone gran monarca delle Spagne e delle Due Sicilie. Descritti e presentati a Sua Cattolica Maesta da Nicolo Maria Schiavo protopapa del clero greco di Messina, Messina, Vincenzo D’Amico, 1701. Alla presentazione interverranno gli studiosi: Gioacchino Barbera, Carmelo Micalizzi, Tommaso Manfredi, Grazia Musolino.

L’Armonia nella Fotografia

Attraverso la diffusa regola dei terzi -una griglia immaginaria che divide lo spazio rettangolare in nove quadrati uguali- la sezione e la spirale aurea è possibile creare immagini che sono tutt’altro che statiche determinando in tal modo un interesse per l’occhio. (lucecosmica)

IMMAGINE DI APERTURA – Illustrazione di freeillustrated su Pixabay

Mickael Cuillerat – L’avenir des villes-musées, l’exemple italien

La ville italienne semble fi gée dans un idéal passéiste, muséifiée pour sembler éternelle. Mais l’éternité n’est-elle pas un gage d’échec si l’on souhaite intégrer la ville dans les composantes de l’urbanité du XXIème siècle ? Venise semble être l’exemple parfait de cette mort progressive de la ville idéalement protegée. La protection du patrimoine, si complexe en Italie, n’est pourtant pas un gage de cristallisation de la ville ancienne. Cependant comment concilier modernité et patrimoine dans ces villes italiennes si atypiques ? D’autres villes italiennes comme Rome ou encore Gênes ont su adapter leur centre-ville historique aux ambitions de la ville contemporaine, tout en assurant une pérénnité au patrimoine ancien.Ce mémoire se veut être un portait de la ville ancienne au XXIème, à l’heure où le futur de celle-ci reste incertain mais pour laquelle il va falloir trouver des solutions viables pour reconstruire la ville sur elle-même.

IMMAGINE DI APERTURA – Genova: il bigo di Renzo Piano, foto tratta da pag. 4 del libro.

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