Nella capitale del lontano Tatarstan, Kazan’, in Russia, esiste una torre pendente, famosa in quei paesi. Si chiama Torre Söyembikä, ed era una torre di guardia. Prende il nome dall’eroina tàtara, che resse il governo dal 1549 al 1551.
Esistono sulla torre diverse leggende. La più importante narra che il monumento è frutto della volontà dello zar Ivan il Terribile, che nel 1552 ne avrebbe ordinato la costruzione con urgenza, cosa che fu fatta in soli 7 giorni. In essa, poi, sarebbe stata imprigionata l’eroina tàtara. Questa per porre fine alla insopportabile detenzione, si gettò nel vuoto. È per questo che la torre è a lei denominata. Questa è, tuttavia, solo una leggenda. Le carte, invece, testimoniano che la Söyembikä fu imprigionata a Mosca e morì nella città di Kasimov.
La strana torre fu utilizzata come simbolo del potere in auge. In cima ad essa fu posizionata, nel 1730, un’aquila bicipite, simbolo zarista. Successivamente, durante il periodo Sovietico l’aquila venne sostituita da una stella rossa. Oggi porta, invece, una mezzaluna islamica. La torre Söyembikä è composta da sette piani, raggiungendo un’altezza di circa 58 metri. Da essa si gode uno splendido panorama, dove si possono ammirare i due fiumi cittadini Kazanka e Volga.
La torre rientra nel gruppo delle torri pendenti mondiali. È inclinata, infatti, di 1,98 gradi. La sua particolare forma a ziqqurat è servita come ispirazione del progetto della stazione di Kazanskij a Mosca dell’architetto Aleksej Ščusev. La torre ha subito consolidamenti delle fondazioni negli anni Trenta e Novanta del secolo scorso.
La Stazione di Mosca
La data di costruzione
La data di costruzione della Torre Söyembikä è, praticamente, avvolta nel mistero. I documenti sono scarsi. Tutte le carte precedenti al XVI secolo sono andate distrutte in un incendio (nel 1701). Per cui gli studiosi ipotizzano basandosi sui pochi riferimenti certi. Alcuni di essi fissano la data tra il XVII e le prime fasi del XVIII secolo. Lo asseriscono in base al fatto che in quel periodo erano molte le torri edificate in Russia. Altri ricercatori sostengono che la data di costruzione è precedente almeno di un secolo, e comunque prima della metà del Cinquecento.
Il professore Nikolaj Zagoskin, dell’Università imperiale di Kazan’, fa risalire la data al periodo dei khan. Molti sono gli storici che lo avallano, soprattutto, perché in quel tempo esistevano torri con un’architettura molto simile nell’Asia centrale. La teoria è, però, smentita dal racconto di viaggio effettuato dal tedesco Adam Olearius nel 1638 in quelle zone. Nel testo non si cita affatto la torre tàtara, facendo presupporre che si tratti di costruzione posteriore.