Marco Emilio Lepido e la Via Emilia, la più diritta d’Italia

 

FLIP mette in risalto la figura di Marco Emilio Lepido, console romano il cui nome è legato alla Via Emilia, che ha dato origine ad una fiorente regione, nata in «Emilia prima dell’Emilia». Basti ricordare che la città di Reggio Emilia si chiamava in età romana Regium Lepidi proprio in suo onore. Il FLIP di oggi è, dunque, un modo per rendere sempre attuale una parte della nostra storia più antica, ricchissima, per fare uscire dai libri di scuola un tratto del territorio che attorno a questa strada ha sviluppato una cultura latina che si è riverberata progressivamente in mezza Europa. La “Via Aemilia” è una delle più antiche strade d’Italia: da Rimini raggiunge Piacenza. La costruzione della Via Emilia segnò, infatti, l’inizio della colonizzazione romana della Pianura Padana e dell’Italia a Nord di Roma. Lungo questo itinerario da allora hanno viaggiato merci e persone e si continua ancora ai nostri giorni. Ciascuno trasferisce il proprio background: esperienze, idee, sensibilità, lingue e dogmi religiosi. Le guide scrivono che grazie a questo asse viario «si è formata una cultura aperta verso il viaggiatore che affonda le proprie radici in una società che fa dell’accoglienza una delle sue maggiori risorse». Luigi Mascheroni per “Il Giornale” ne percorre l’itinerario e lo racconta ai lettori interessati. Su Wikipedia possiamo informarci sul console che ideò questo primario percorso.

MARCO EMILIO LEPIDO (in latino: Marcus Aemilius Lepidus; … – 152 a.C.) è stato un esponente dei Lepidi, un ramo della gens Aemilia, e un politico e un comandante militare della Repubblica romana. Fu edile nel 193 a.C. insieme a L. Emilio Paolo, promuovendo la costruzione del nuovo porto fluviale a sud del colle Aventino. Questa nuova costruzione, chiamata Emporium, prevedeva una banchina di circa 500 m e un grosso edificio di 50 vani, i Navalia. Lo spazio retrostante i Navalia era occupato da diversi horrea, magazzini per lo stoccaggio delle merci, di cui i più noti sono gli horrea Galbana. M. Emilio Lepido fu eletto console romano nel 187 e nel 175 a.C. e ricoprì le cariche di pontefice massimo e di censore nel 179 a.C.. (Da Wikipedia, l’enciclopedia libera).

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IL GIORNALE

Via Emilia, ventidue secoli “on the road” con la Storia

Manufatti eccellenti e architetture della quotidianità

 

Architetture nel tempo rappresenta la consapevolezza della durata, della permanenza, dell’autenticità dei luoghi attraverso i secoli e nella continua, loro, contemporaneità affidata alla conservazione che trasmette al futuro, al dialogo fra antica e nuova architettura, al progetto di restauro. Non solo quindi manufatti eccellenti ma anche architetture della quotidianità, manufatti della necessità oltre che della volontà simbolica e magniloquente, che comunque il tempo lo hanno attraversato per acquisire il diritto di essere memoria e futuro, per poter esibire una cittadinanza egualmente riconosciuta alle frontiere del tempo passato e di quello presente, materiale per la storia che attraverso la ricerca e l’indagine sul campo diventa storia anche esso. 

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