La storia del relitto tardo-antico di Scauri

 

II volume, oltre ad essere un compendio tecnico-scientifico, è un documento che racchiude in se la sintesi delle fasi documentarie dell’imponente e significativo lavoro svolto dalle strutture competenti e dagli specialisti che si sono succeduti nell’ultimo decennio in questo scavo archeologico subacqueo. Il progetto, sostenuto e finanziato dal programma POR Sicilia 2000/2006, ha potenziato le attività di ricerca e di studio, di parziale recupero e di fruizione del patrimonio culturale di questa importante area archeologica sottomarina. La storia del relitto tardo-antico di Scauri, rappresenta un esempio di come la comunità dell’isola visse, in piena controtendenza, un periodo di floridezza economica producendo ed esportando un prodotto che risultò essere fortemente apprezzato sui mercati mediterranei: la “Pantellerian ware”.

Il relitto tardo-antico di Scauri a Pantelleria / a cura di Roberto La Rocca, Sebastiano Tusa, Stefano Zangara. – Palermo : Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali, ambientali e della pubblica istruzione. Dipartimento dei beni culturali ambientali, dell’educazione permanente e dell’architettura e dell’arte contemporanea, 2009. (ISBN 978-88-6164-101-3)

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Il turismo costiero nell’Europa del Sud

Emergono oggi in modo evidente lungo le aree costiere euro-mediterranee le criticità paesaggistiche indotte da un turismo balneare che, affermatosi pienamente a partire dalla seconda metà del XX secolo, ha in pochi decenni stravolto l’assetto delle coste di Spagna, Francia e Italia. Il pregio e la vulnerabilità del paesaggio in queste aree e le previsioni di un aumento costante dei flussi turistici evidenziano la necessità di politiche in grado di gestire un turismo balneare di cui è ormai evidente la non sostenibilità, anche guardando oltre ad esso e prefigurando modelli di turismo alternativi. È questa la direzione in cui si muovono le politiche sviluppate entro tre Paesaggi Protetti situati lungo la costa euro-mediterranea, esplicitamente mirate ad individuare possibili forme di convivenza tra sviluppo turistico e conservazione del paesaggio.

Leggi il saggio di Emma Salizzoni, Turismo lungo le aree costiere euromediterranee: dalla scoperta, al consumo, al progetto del paesaggio

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Mediterraneo Antico – Il Museo Egizio di Torino

 

Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante del mondo dopo quello del Cairo. Nel 2004 il ministero dei beni culturali l’ha affidato in gestione alla “Fondazione Museo Egizio di Torino”. Nel 2017 il museo ha fatto registrare 845 237 visitatori, risultando l’ottavo museo italiano più visitato. Nel 2017 i Premi Travellers Choice di TripAdvisor classificano l’Egizio al primo posto tra i musei più apprezzati in Italia, al nono in Europa e al quattordicesimo nel mondo.

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Paesaggi, progetti d’autore. Calabria e Sicilia

 

In Calabria e Sicilia. Progetti, autori, paesaggi, paesaggi in cerca di un autore. Questo studio si muove attraverso dimensioni differenti, indagando attitudini, comportamenti, intuizioni legate al progetto di paesaggio in un’area geografica specifica. È una ricerca critica che tenta di individuare – anche attraverso strumenti di lettura che sconfinano dal campo disciplinare dell’architettura e del paesaggismo – idee e valori assunti dai progetti e interpretati dai loro autori. L’esito, come spesso succede in uno studio di questo tipo, è simile ad un viaggio. Un viaggio nel progetto d’autore in primo luogo, ma anche un viaggio nel paesaggio in cerca di un autore, in attesa di essere letto, scoperto, interpretato, progettato; perché Calabria e Sicilia sono innanzitutto paesaggi in attesa.

F. Manfredi, Paesaggi, progetti d’autore. Calabria e Sicilia, Alinea Editrice, Firenze 2010  

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Progresso meccanico della pasta: il futuro che arriva

 

Nicola Fenizio è visto come un demone, a Gragnano, dai suoi colleghi pastai, che, sindaco in testa, gli fanno la guerra, a difesa della loro professionalità e della qualità dei loro prodotti, che rimangono, comunque, artigianali. In ogni caso, la sovrabbondante produzione di Fenizio era divenuta tale da conquistare larghe fasce del mercato. L’industrializzazione era concorrenziale alle manifatture. La misura familiare dei piccoli pastai non era più sufficiente. Incapaci di modernizzarsi, ma anche solo di unirsi in attività maggiori a livello finanziario, la bravura non fu più sufficiente. Neppure esorcizzare Fenizio. Molte attività persero terreno e vennero travolte dal futuro che arrivava. Il progresso meccanico faceva parte di questo futuro, e gli sviluppi lo dimostrarono.

Purtroppo questa fase di transizione procurò le sue vittime. Oltre ai pastai, che chiusero la loro azienda, vi furono molti operai, che persero il lavoro, sostituiti dalle nuove macchine. Disoccupazione e miseria furono l’effetto dell’immediato futuro. Un danno, anziché un vantaggio. E se questo accadeva per i pastifici, lo fu anche per i mulini. Il potenziamento meccanico mandò a casa molti operai. Il malcontento era tale, che, nel 1878, ne uscì la rivolta chiamata “delle marsigliesi”. Ci si riferiva non all’inno, ma alle macchine provenienti da Marsiglia. Queste setacciavano automaticamente le varie semole, mentre un sistema a motore, funzionante con aria in movimento, le aspirava. Quindi, la setacciatura manuale delle semole, svolta nei pastifici tra le attività iniziali, ormai non era più necessaria. Da qui nuovi licenziamenti.

Il vento, il sole e la giusta umidità, l’esperienza secolare dei mastri pastai, hanno reso Gragnano luogo ideale per la produzione della pasta di grano duro.

Nel 1878, con la miseria che dilagava, causata anche dalle macchine introdotte, scoppiò la rivolta degli ex operai e di tutti coloro che vivevano nel malcontento. Durò per cinque giorni e da Torre Annunziata si allargò a tutta la regione. I rivoltosi assaltarono sia mulini che pastifici, distruggendo e martellando, con danni gravi alle macchine, causa dei tumulti stessi. Vi furono risse e scontri. Dovette intervenire la polizia ed i militari dell’esercito, per sedare la rivolta.

Quando, nel 1884, la tassa sul “macinato” fu tolta dal governo, l’impulso creò le condizioni giuste per uno sviluppo industriale nei vari settori. Senza più nessun ostacolo frapposto.

Giochi da tavolo dell’area del Mediterraneo antico

 

Vi presentiamo il progetto “LUDUS IN TABULA”. A curarlo è Monica Silvestri, che ha conseguito la laurea magistrale in Conservazione dei Beni Culturali con indirizzo archeologico all’Università della Tuscia di Viterbo. Lavora come archeologa e come formatrice didattica nella stessa città. Da molti anni conduce una ricerca sulle regole e le abitudini del mondo ludico antico, scovando fra gli scaffali di biblioteche e librerie, sbirciando con occhio vigile tanto nelle vetrine di grandi musei europei quanto nei piccoli musei locali o visionando reperti connessi col gioco nei magazzini archeologici, facendo ricognizioni nei siti archeologici. Tutto per uno scopo preciso: giocare e far giocare come si faceva nel mondo antico! Grazie alla passione per il gioco da tavolo e al lavoro di archeologa nasce il progetto “LUDUS IN TABULA!” per far conoscere i tanti giochi da tavolo dell’area del Mediterraneo antico che si perdono nelle maglie del tempo. È un modo diverso per viaggiare nel passato.

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Il Mediterraneo nell’Atlante terrestre di Focus

 

Arriva su Focus per la prima volta in chiaro la serie Atlante Terrestre, un incredibile viaggio nel passato del nostro pianeta alla scoperta delle sue evoluzioni geologiche e climatiche. Dalla Rift Valley africana, alla zona del Mediterraneo, alle isole Hawaii, Atlante Terrestre racconta la storia di luoghi meravigliosi, scoprendo straordinari e inaspettati legami tra terre così diverse e i loro abitanti, raccontando ed esempio la diffusione dell’Islam nell’Italia del Rinascimento e una bizzarra glaciazione in Polinesia; non solo, ma spiega anche che la formazione della Rift Valley africana è stata un evento di cruciale importanza per la storia della Terra. Immagini spettacolari unite alla grafica in 4D fanno di questa serie un piccolo gioiello imperdibile per tutti gli appassionati si storia e geologia.