Napoli – Nuit européenne de la géographie / Notte europea della geografia

NAPOLI, Venerdì 5 aprile 2019
EUROPA, MEDITERRANEO, MONDO – la Geografia in movimento

Programma

ore 15-17: VISITA guidata della mostra di antiche carte geografiche, a cura di Rosa d’ELIA, Maria RONZA e Valeria RUCCO (Università “Federico II” – Biblioteca Area umanistica, nucleo bibliotecario di Geografia (doppio accesso: Via Rodinò,22 7° p.; o Largo S. Marcellino,10 3° p.)

ore 17: VISITA guidata del Museo della Pace MAMT (Fondazione Mediterraneo, Via Depretis, 130, ang. Piazza Municipio) (ingresso a pagamento 10 € – Welcome Coffee, ore 17)

ore 18.30-20.30: COLLOQUIO PLURIDISCIPLINARE EUROPA, MEDITERRANEO, MONDO – la Geografia in movimento (Fondazione Mediterraneo – Museo della Pace, Via Depretis, 130, ang. P. Municipio)

Alla memoria di Eugenia FERRAGINA (ad un anno dalla sua scomparsa)

Saluti: Michele CAPASSO (Presidente della Fondazione Mediterraneo): Europa, Mediterraneo, Mondo: spazio di pace; Silvia SINISCALCHI (Presidente della sezione Campania, AIIG-Associazione Italiana Insegnanti di Geografia)

La geografia in movimento (co presidenza: René G. MAURY, Maria RONZA)

René Georges MAURY (Geografia, Università “L’Orientale”), L’Europa, il Mediterraneo e il Mondo a geometria variabile
Alessandra SARDU (Avvocato, Napoli), I soccorsi in mare alla luce del diritto internazionale
Stefano DE FALCO (Direttore dell’IRGIT-Istituto di Ricerca sulla Geografia della Innovazione Territoriale dell’Università “Federico II”), Geografia della innovazione tra luogo e genio
Paolo PANTANI (primo coordinatore della Macroregione Mediterranea), La Macroregione Mediterranea nelle rinnovate politiche regionali della Unione Europea
Sergio VENTRIGLIA (Geografia, Università “L’Orientale”), La geografia, una disciplina felicemente indisciplinata

Le culture in movimento (co presidenza: Pasquale GALLIFUOCO, René G. MAURY)

Pasquale GALLIFUOCO (Presidente ACLI-Beni culturali, Napoli), Geografia culturale (Europa, Mediterraneo, Mondo) – Al-Idrisi, scrittore geografo, precursore della modernità
Beya Ben ADDELBAKI FRAOUA (Console della Repubblica della Tunisia a Napoli), La Tunisia tra Africa, Mediterraneo e Europa
Silvia SINISCALCHI (Geografia, Università di Salerno), La pizza nella geografia interculturale dei sapori
Vienna CAMMAROTA (Associazione Guide Ambientali Escursionisti), Percorrere il Mondo (dalla Campania alla Via della Seta)…
Zamira BELEKOWA (Associazione “Le donne del Kirghizistan”), Vedere l’Europa e il Mediterraneo dal Kirghizistan a Napoli
M’Barka Ben TALEB (cantante, attrice), Canti e musiche mediterranee e del mondo

Promossa da: EUGEO-Association of Geographical Societies in Europe; AGEI-Associazione dei Geografi Italiani; AIIG-Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (sezione Campania), e società geografiche italiane.

Organizzazione: René G. Maury (T: +39 3386132993) e Pasquale Gallifuoco (T: +39 3661934721), Univ. “L’Orientale”; Maria Ronza (Univ. “Federico II”); Silvia Siniscalchi (Univ. di Salerno)

Col patrocinio del Comune di Napoli

Vanno segnalate altre due iniziative collaterali: visita della Chiesetta di Santa Luciella ai Librai restaurata; Napoli, vico S. Luciella,5 (nei pressi S. Marcellino e Festa); 5 aprile 2019, ore 15-18; con Associazione Respiriamo Arte (T. 3314209045; www.respiriamoarte.gmail.com). Mostra-mercato di antiche mappe, libri di viaggio, cartografia da Map Fair; Napoli, Grand Hotel Oriente, 5 – 6 aprile 2019 (T. 3490609014; info@napolimapfair.com; www.napolimapfair.com).

Autori: Arrigo Boito, il librettista di Verdi

Arrigo Boito (nato a Padova, il 24 febbraio del 1842), scrittore che aderì alla Scapigliatura, incarna la duplice figura di letterato-musicista. Egli, in effetti, presenta un’iniziale formazione come musicista. Infatti, studiò (dal 1853) violino, pianoforte e composizione al conservatorio di Milano, (fu allievo di Alberto Mazzucato). Già innovatore, contestava le convenzioni musicali del tempo, compose, dal 1860 al 1861, la cantata Il quattro giugno e il mistero Le sorelle d’Italia, componendo sia la musica che i testi.
Realizzò il suo primo libretto per la musica dell’amico Faccio, l’Amleto, tratto dall’omonima tragedia di Shakespeare.

La sua vita fu caratterizzata dal rapporto lavorativo e dall’amicizia con Giuseppe Verdi (come per Giacosa con Puccini). Incontrato a Parigi, nel 1861, dove conobbe anche Rossini e Berlioz, scrisse per lui il testo dell’Inno delle Nazioni, eseguito all’Esposizione Universale di Londra. Superata un’iniziale antipatia, i due composero opere liriche come: l’Otello (1887) e il Falstaff (1893), entrambi rielaborando i relativi drammi di Shakespeare. Modificò, anche, sensibilmente il Simon Boccanegra (1881).

Dal 1887 al 1898 nacque un intenso rapporto affettivo con la famosa attrice di teatro Eleonora Duse, che lo portò a tradurre per lei i drammi shakespeariani Antonio e Cleopatra, Romeo e Giulietta e Macbeth.
Nella sua intensa e produttiva attività di librettista collaborò anche con altri musicisti, come: con Amilcare Ponchielli (La Gioconda), con Giovanni Bottesini (Ero e Leandro), con Costantino Palumbo (Pier Luigi Farnese), con Alfredo Catalani (La falce) e con Gaetano Coronaro (Un tramonto).
Arrigo Boito, come abbiamo detto musicista_librettista, compose, anche, un’opera tutta sua: Mefistofele, rielaborando il Faust di Goethe, con musiche d’ispirazione wagneriana. Se la prima, alla Scala di Milano, fu un totale insuccesso (proteste e scontri spinsero a non andare oltre la seconda rappresentazione), rielaborata e messa in scena al Teatro Comunale Bologna, nel 1875, fu un tale successo che ancora si replica ogni volta che viene rappresentata. Unica fra le composizioni di Boito, compose, in realtà, una seconda opera lirica, il Nerone, ma non riuscì a portarla al termine, non essendo interamente strumentato. Fu completato, il più fedelmente possibile a sue indicazioni, da Arturo Toscanini, Antonio Smareglia e Vincenzo Tommasini. Rappresentata per la prima volta alla Scala il 1º maggio 1924 (Boito era morto nel 1918) ottenne un grande successo iniziale. Tuttavia, essa non si è affermata nel gusto, a differenza del Mefistofele, e successivamente è stata poco rappresentata.

I suoi successi lo portarono ad essere, dal 1890 al 1891, il direttore onorario del Conservatorio di Parma (che porta ancora il suo nome) e, nel 1893, a ricevere una laurea honoris causa in musica dall’Università di Cambridge. Fu nominato, infine, senatore del Regno d’Italia nel 1912.

Unitamente all’attività di librettista, egli portò avanti quella di poeta, spesso seguendo i canoni della Scapigliatura. Amico di Emilio Praga, compose la raccolta del  Libro dei versi (1877), e pubblicò un poemetto originalissimo Re Orso (1864), una fiaba dal gusto orrido e inquietante. Su varie riviste tra il 1867 e il 1874, editò diverse novelle, quali: L’Alfier nero, Iberia, La musica in piazza, Il pugno chiuso e Il trapezio. Intensa fu la collaborazione di giornalista e critico con la rivista Figaro, da lui stesso fondata e diretta (nel 1864).