Jean-Léon Gérôme: un combattimento di galli

Jean-Léon Gérôme (1824-1904) Giovani Greci assistono ad un combattimento di galli detto anche Un combattimento di galli, 1846

Oggi siamo nello studio di un grande pittore neoclassico come Jean-Léon Gérôme. Al Musée d’Orsay spicca per il suo “Combattimento di galli”, del 1846. Una tela dipinta a ventitré anni, riluttante sulla possibilità di una possibile affermazione al Salon del 1847, dove al contrario l’opera ottenne un grande consenso di pubblico. Allievo di Delaroche, la cui pittura di genere storico influenza i gusti della élite parigina, Jean-Léon Gérôme inizia con questo quadro una carriera intensa e prestigiosa, grazie anche alle opere acquistate dallo Stato e al suo insegnamento accademico. L’artista fu esattamente in posizione opposta alla nascente “pittura impressionista”. Ascoltiamolo in questa intervista. «Come può il governo avere il coraggio di accogliere una tale raccolta di “inezie” in un museo? Avete visto la raccolta? Che spazzatura! Il Museo del Lussemburgo è una scuola! Quali insegnamenti ne ricaveranno i nostri giovani artisti d’ora in poi? Essi inizieranno tutti a fare Impressionismo! Queste persone credono di dipingere la natura, la natura in modo ammirevole in tutte le sue manifestazioni! Che pretesa! La Natura non è per loro! Questo Monet, vi ricordate le sue cattedrali? Quell’uomo sapeva dipingere! Sì, ho visto cose buone fatte da lui, ma ora!». Naturalmente noi, pur ammirandolo, non concordiamo neppure un pochino col suo caustico giudizio. Ci fa piacere, però, che uscito dalla mostra del 1884, che celebrava Manet ad un anno dalla sua morte, abbia affermato «non era così male come pensavo». Mettiamoci nei suoi panni: come si può rinnegare la pittura di una vita, quando il classicismo dei suoi maestri era il suo assoluto convincimento?
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