A partire gli anni Trenta, gli Stati Uniti cominciano ad assumere un ruolo di primo piano nel panorama culturale mondiale. La drammatica situazione europea, segnata dall’insorgere dei fascismi, spinge molti intellettuali e artisti a emigrare in America. Sono gli esponenti della Scuola di New York che, pur non avendo un programma ben definito, sono accomunati dall’interesse per l’atto creativo, espressione intima dell’artista. La loro ricerca si sviluppa in due direzioni: quello meditato e contemplativo di Rothko, e quello gestuale dell’action painting di Pollock, De Kooning e Kline. L’affermazione internazionale di questi pittori e del loro linguaggio innovativo segna il definitivo passaggio del primato artistico dal vecchio continente agli Stati Uniti.
IMMAGINE DI APERTURA by Ichigo121212 da Pixabay