Aib Marche Mab Marche – Storie da biblioteca. Le foto selezionate

Che succede quando un gruppo di scrittori e fotografi si incontrano in un museo, un archivio o una biblioteca per raccontarne in quattro ore le peculiarità e scovarne i tesori nascosti? Di certo si tratterà di un meraviglioso viaggio al centro di un mondo tutto da scoprire, anche se ci appartiene già. Ecco allora che il MAB Marche (coordinamento marchigiano tra Musei, Archivi e Biblioteche promosso da ICOM, ANAI e AIB) in collaborazione con la Regione Marche – Assessorato alla Cultura, l’Associazione culturale RaccontidiCittà, con Narcissus.me di Simplicissimus Book Farm e con Biblioteche Aperte ha proposto la terza edizione speciale di Storie da musei, archivi e biblioteche, concorso itinerante per racconti brevi e fotografie. L’iniziativa si è svolta dal 4 ottobre al 9 novembre 2014 e ha coinvolto duecentouno partecipanti in trenta strutture marchigiane, fra cui biblioteche comunali, musei, archivi, il Servizio Bibliotecario di Ateneo dell’Università degli Studi di Camerino (MC) e le biblioteche di due istituti penitenziari.In tutto sono stati raccolti ben cento racconti e quattrocentoquindici foto che raccontano le istituzioni culturali del territorio e l’importanza che esse rivestono per le loro comunità di riferimento, con una particolare attenzione al tema del Grand Tour Cultura Marche 2014: “Musei – Archivi – Biblioteche: crocevia di culture”.Avventuriamoci dunque fra le sale dei musei e tra i documenti di archivi e biblioteche in questo appassionante tour per ricostruire un’immagine delle nostre strutture che vada al di là di ogni stereotipo!

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IMMAGINE DI APERTURA: Foto di StockSnap da Pixabay

Alfred Sisley – La barca durante l’inondazione a Port-Marly

La barca durante l’inondazione a Port-Marly, 1876, Museo d’Orsay, Parigi

IL DIPINTO

La barca durante l’inondazione a Port-Marly (La barque pendant l’inondation, Port-Marly) è un dipinto del pittore inglese Alfred Sisley, realizzato nel 1876 e conservato presso il museo d’Orsay di Parigi. Nel 1874 Sisley si ritirò a Marly-le-Roi, pittoresco villaggio sulle rive della Senna dove visse una delle fasi più intense della sua vicenda pittorica. Nella primavera del 1874 proprio Marly fu falcidiata da un devastante nubifragio, a causa del quale i flutti della Senna ruppero gli argini e inghiottirono l’intero villaggio. Sisley, pittore vivamente interessato al plein air, non se lo fece ripetere due volte e subito fissò il ricordo di questa calamità naturale in sei dipinti: notevoli le versioni oggi esposte al museo di Belle Arti di Rouen e al museo d’Orsay di Parigi. Questa seconda è più famosa rispetto alla prima e perciò di essa tratteremo: d’altra parte le due opere differiscono solo per pochi, ininfluenti particolari.

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Alfred Sisley ritratto da Pierre-Auguste Renoir, 1868, Stiftung Sammlung E. G. Bührle, Zurigo

L’ARTISTA

Alfred Sisley (Parigi, 30 ottobre 1839 – Moret-sur-Loing, 29 gennaio 1899) è stato un pittore inglese. Di scuola impressionista, nacque, visse e lavorò sempre in Francia, per cui è spesso considerato un artista francese. Alfred Sisley nacque il 30 ottobre 1839 a Parigi, al n. 19 di rue des Trois Bornes, da genitori inglesi della buona borghesia britannica, stabilitisi nella capitale francese nel 1836 alla ricerca di fortuna. Il padre, William Sisley (1799-1879), era il direttore della filiale parigina di una fiorente ditta di Londra specializzata nel commercio di guarnizioni di lusso per i sarti e nella produzione di confezioni di abiti da donna. Sua madre, Felicia Sell (1808-1866), si interessava più che altro alla buona musica ed alla vita di società. Sisley fu dunque battezzato il 31 ottobre 1840 dal pastore Athanase Coquerel nella chiesa riformata di Parigi, con tutta probabilità la chiesa protestante dell’Oratorio del Louvre. Quando il giovane Alfred compì diciotto anni i genitori, come era consuetudine per una famiglia dell’alta borghesia dell’epoca, lo mandarono a studiare a Londra per indirizzarlo alla carriera commerciale. L’apprendistato commerciale di Sisley durò quattro anni: dal punto di vista paterno questo soggiorno londinese si rivelò un vero e proprio fallimento, in quanto il giovane dimostrò subito di avere poco fiuto per gli affari. Fu proprio a Londra, tuttavia, che Sisley si avvicinò alla pittura, avendo modo di fruire del ricchissimo patrimonio artistico della National Gallery. Dell’influenza dei pittori inglesi dei secoli XVIII e XIX, perdurata in maniera lunga e duratura in Sisley, se ne parlerà più approfonditamente nel paragrafo Fonti d’ispirazione.

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Claude Monet – La serie delle Cattedrali di Rouen

La Cattedrale di Rouen in pieno sole, 1894, Museo d’Orsay, Parigi

IL DIPINTO

La serie delle Cattedrali di Rouen è formata da 31 dipinti ad olio di Claude Monet realizzati tra il 1892 ed il 1894 e raffiguranti dallo stesso punto di vista il portale della cattedrale; quel che cambia sono le condizioni della luce che si riflette sulla cattedrale di Rouen, in particolare sul suo portale. Il 1892 fu un anno cruciale per Monet, ma anche per le sorti dell’Impressionismo e della pittura moderna in generale, poiché vide il pittore iniziare il monumentale ciclo delle Cattedrali di Rouen. Rouen era già all’epoca un fiorente centro commerciale ed industriale ubicato nella regione dell’Alta Normandia e dotata di un patrimonio architettonico di tutto rilievo: significativa, in tal senso, risulta la cattedrale, un’imponente costruzione gotica iniziata intorno al 1145 e terminata nel 1250. Quando Claude Monet si trasferì a Rouen nel 1892 certamente fu affascinato dalla grandiosa mole della cattedrale, che tra l’altro gli doveva risultare già nota in quanto riprodotta in migliaia di fotografie. Egli, tuttavia, non si fermò all’atmosfera deliziosamente cartolinesca evocata dalla costruzione e preferì sfruttarla come un pretesto per indagare le problematiche relative alla luce ed al colore. Fu per questo motivo che, una volta stabilitosi in una stanza all’hôtel de l’Angleterre, a pochi passi dalla Senna, il pittore non perse tempo e subito cercò di fissare le impressioni fuggevolissime e cangianti che scaturivano dall’interazione della luce con le forme gotiche della cattedrale. Tra il 1892 e il 1894 Monet diede vita a ben quarantotto Cattedrali di Rouen.

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Autoritratto,1886, collezione privata

L’ARTISTA

Oscar-Claude Monet (Parigi, 14 novembre 1840 – Giverny, 5 dicembre 1926) è stato un pittore francese, considerato uno dei fondatori dell’impressionismo francese e certamente il più coerente e prolifico del movimento. I suoi lavori si distinguono per la rappresentazione della sua immediata percezione dei soggetti, in particolar modo per quanto riguarda la paesaggistica e la pittura en plein air. Oscar-Claude Monet era figlio del droghiere Adolphe Monet, che dopo aver solcato i mari europei in qualità di marinaio su una nave mercantile di Le Havre, era tornato a Parigi per sposare Louise-Justine Aubrée. Quest’unione fu coronata dalla nascita di Léon Pascal, nel 1836, e di Oscar, battezzato in questo modo dai genitori ma destinato a entrare nelle pagine dei libri di storia dell’arte come Claude Monet. Il piccolo Claude fu battezzato a Notre-Dame-de-Lorette il 20 maggio 1841: egli, tuttavia, beneficiò poco del fervente clima culturale parigino perché, quando aveva solo cinque anni, la famiglia si trasferì a Le Havre, dove una sorellastra del padre aveva un commercio di articoli marittimi insieme al marito Jacques Lecarde. Monet beneficiò di uno stile di vita borghese, trascorrendo una fanciullezza agiata e all’aria aperta, grazie alla quale poté coltivare un amore viscerale per i paesaggi normanni, le campagne e il mare; una passione che sarà cruciale per la sua futura carriera pittorica.

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Camille Pissarro – Boulevard Montmartre di notte

Boulevard Montmartre di notte, 1897, National Gallery, Londra

IL DIPINTO

Boulevard Montmartre di notte è un dipinto a olio su tela (53,3×64,8 cm) di Camille Pissarro, databile al 1897 e conservato nella National Gallery di Londra. Dopo esser stato per circa trent’anni una delle figure di riferimento per la nascita e lo sviluppo del movimento impressionista, nel corso degli anni 1890 Pissarro tornò a uno dei suoi interessi principali, ovvero la rappresentazione delle strade di Parigi. La sua tecnica, sebbene cristallizzata in forme che venivano superate in quegli anni dai post-impressionisti, dimostrava una grande attenzione agli effetti legati al progresso, dalle luci artificiali allo smog del nascente inquinamento atmosferico.

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Autoritratto, 1873, Museo d’Orsay, Parigi

L’ARTISTA

Jacob Abraham Camille Pissarro (Charlotte Amalie, 10 luglio 1830 – Parigi, 13 novembre 1903) è stato un pittore francese, tra i maggiori esponenti dell’Impressionismo. Jacob Abraham Camille Pissarro nacque il 10 luglio 1830 a St. Thomas, nelle isole Antille, all’epoca note come Indie Occidentali: il padre, Frederick Pissarro, era francese con origini ebreo-portoghesi mentre la madre, Rachel Manzano, era una creola nativa dell’isola. Papà Frederick era giunto sull’isola alla ricerca di fortuna per succedere negli affari di uno zio defunto, il quale quand’era in vita era titolare di una piccola bottega. A dodici anni Pissarro, assecondando le volontà del padre, andò a studiare in Francia, nella scuola di un sobborgo parigino, Passy. Fu proprio grazie ai continui stimoli degli insegnanti di quest’istituto che Pissarro maturò una sincera passione per il disegno e la pittura, che ebbe modo di mettere a frutto quando diciassettenne fece ritorno alle Antille. La sua passione per le Belle Arti, tuttavia, fu fortemente ostacolata dal padre, che desiderava piuttosto che si avviasse alla carriera di merciaio, ritenendola meno azzardata sotto il profilo economico. Nonostante queste rilevanti difficoltà Pissarro non abbandonò mai le sue ambizioni pittoriche, che coltivava allorquando ne avesse l’opportunità.

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Le Passeggiate del Direttore: Culti locali a Deir el-Medina

Cosa c’è di meglio di una web serie per tenervi compagnia? A grande richiesta, vi presentiamo LE PASSEGGIATE DEL DIRETTORE, la prima stagione di una serie firmata dal Museo Egizio, un viaggio nella storia suddiviso in brevi episodi. 

Il Museo Egizio di Torino è il più antico museo, a livello mondiale, interamente dedicato alla civiltà nilotica ed è considerato, per valore e quantità dei reperti, il più importante al mondo dopo quello del Cairo. Nel 2004 il ministero dei beni culturali l’ha affidato in gestione alla “Fondazione Museo Egizio di Torino”. Nel 2019 il museo ha fatto registrare 853 320 visitatori, risultando il sesto museo italiano più visitato. Nel 2017 i Premi Travellers’ Choice di TripAdvisor classificano l’Egizio al primo posto tra i musei più apprezzati in Italia, al nono in Europa e al quattordicesimo nel mondo.
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Le Passeggiate del Direttore: Culti locali a Deir el-Medina

IMMAGINE DI APERTURA – Ingresso del museo egizio, Torino (Fonte Wikipedia)

Daniela Apparente – Self-publishing: nuovi scrittori per vecchi editori?

Il self-publisher è una figura in via di professionalizzazione che si affianca a quella dello scrittore classico, legato a una casa editrice. Questo nuovo soggetto è un autore che gestisce il proprio progetto editoriale in maniera indipendente, avvalendosi degli strumenti offerti dalle piattaforme di auto-pubblicazione online. Tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016, i libri auto-pubblicati ammontano al 15%-20% sul totale della produzione letteraria digitale. Un risultato eccezionale che ha attirato l’attenzione delle grandi case editrici, che iniziano a compiere i primi sforzi di integrazione nei confronti di questa nuova “auto-editoria”. Intanto, l’editoria contemporanea sta affrontando un periodo di grande democratizzazione, oltre a una sorta di “darwinismo editoriale”. Cosa aspettarsi dunque? Gli editori saranno in grado di integrare due modelli di business così differenti? E gli autori indie? Manterranno la propria autonomia o cederanno alle offerte delle case editrici aperte alla collaborazione?

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IMMAGINE DI APERTURA: Foto di Виктория Бородинова da Pixabay 

Claude Monet – Impressione, levar del sole

Impressione, levar del sole, 1872, Musée Marmottan Monet, Parigi

IL DIPINTO

Impressione, levar del sole (Impression, soleil levant) è un dipinto del pittore francese Claude Monet, realizzato nel 1872. Al dipinto si attribuisce l’origine stessa del movimento impressionista. L’opera è esposta al Musée Marmottan Monet di Parigi. Si tratta di una tela dove i princìpi cardinali dell’Impressionismo sono già perfettamente delineati. A essere raffigurato è uno scorcio mattutino del porto di Le Havre, avvolto da una nebbia impalpabile e scialba che rende tutto sfocato e indefinito. In primo piano troviamo, disposte in diagonale da sinistra verso destra, tre piccole imbarcazioni che, con placidi remeggi, solcano le acque portuali. Sullo sfondo, dietro il velo di foschia, si profilano infatti i pennoni delle navi ormeggiate, le silhouette dei mezzi meccanici per la movimentazione delle merci, alcune ciminiere fumanti e persino un albero. Alzandosi dalle viscere fluviali, poi, in alto si è librato il disco rossastro del sole che, facendosi lentamente strada nel cielo, emette dei raggi aranciati che si riverberano guizzanti sullo specchio d’acqua, appena screziato da alcune onde, e inondano omogeneamente tutto il paesaggio. In basso a sinistra, infine, il dipinto è firmato e datato: «Claude Monet 72».

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Autoritratto,1886, collezione privata

L’ARTISTA

Oscar-Claude Monet (Parigi, 14 novembre 1840 – Giverny, 5 dicembre 1926) è stato un pittore francese, considerato uno dei fondatori dell’impressionismo francese e certamente il più coerente e prolifico del movimento. I suoi lavori si distinguono per la rappresentazione della sua immediata percezione dei soggetti, in particolar modo per quanto riguarda la paesaggistica e la pittura en plein air. Oscar-Claude Monet era figlio del droghiere Adolphe Monet, che dopo aver solcato i mari europei in qualità di marinaio su una nave mercantile di Le Havre, era tornato a Parigi per sposare Louise-Justine Aubrée. Quest’unione fu coronata dalla nascita di Léon Pascal, nel 1836, e di Oscar, battezzato in questo modo dai genitori ma destinato a entrare nelle pagine dei libri di storia dell’arte come Claude Monet. Il piccolo Claude fu battezzato a Notre-Dame-de-Lorette il 20 maggio 1841: egli, tuttavia, beneficiò poco del fervente clima culturale parigino perché, quando aveva solo cinque anni, la famiglia si trasferì a Le Havre, dove una sorellastra del padre aveva un commercio di articoli marittimi insieme al marito Jacques Lecarde. Monet beneficiò di uno stile di vita borghese, trascorrendo una fanciullezza agiata e all’aria aperta, grazie alla quale poté coltivare un amore viscerale per i paesaggi normanni, le campagne e il mare; una passione che sarà cruciale per la sua futura carriera pittorica.

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Alfred Sisley – Sentiero a Louveciennes

Sentiero a Louveciennes, 1873, Musée d’Orsay, Parigi

IL DIPINTO

Sentiero a Louveciennes (Le Chemin de la Machine, Louveciennes) è un dipinto del pittore inglese Alfred Sisley, realizzato nel 1873 e conservato presso il museo d’Orsay di Parigi. L’opera presenta decise tangenze tematiche e compositive con un dipinto di Meindert Hobbema esposto alla National Gallery di Londra, Sentiero di Middelharnis: con tutta probabilità Sisley si servì di questa fonte figurativa, presumibilmente conosciuta durante il suo soggiorno inglese del 1857-1861. Indubbia, invece, appare l’influenza di Jean-Baptiste Camille Corot nella concezione naturalistica della composizione. L’ampia importanza accordata al cielo, invece, rivela l’amore che Sisley provava per John Constable, celebre pittore inglese di inizio Ottocento, e per i maestri olandesi del Seicento, in particolar luogo Salomon van Ruysdael.

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Alfred Sisley ritratto da Pierre-Auguste Renoir, 1868, Stiftung Sammlung E. G. Bührle, Zurigo

L’ARTISTA

Alfred Sisley (Parigi, 30 ottobre 1839 – Moret-sur-Loing, 29 gennaio 1899) è stato un pittore inglese. Di scuola impressionista, nacque, visse e lavorò sempre in Francia, per cui è spesso considerato un artista francese. Alfred Sisley nacque il 30 ottobre 1839 a Parigi, al n. 19 di rue des Trois Bornes, da genitori inglesi della buona borghesia britannica, stabilitisi nella capitale francese nel 1836 alla ricerca di fortuna. Il padre, William Sisley (1799-1879), era il direttore della filiale parigina di una fiorente ditta di Londra specializzata nel commercio di guarnizioni di lusso per i sarti e nella produzione di confezioni di abiti da donna. Sua madre, Felicia Sell (1808-1866), si interessava più che altro alla buona musica ed alla vita di società. Sisley fu dunque battezzato il 31 ottobre 1840 dal pastore Athanase Coquerel nella chiesa riformata di Parigi, con tutta probabilità la chiesa protestante dell’Oratorio del Louvre. Quando il giovane Alfred compì diciotto anni i genitori, come era consuetudine per una famiglia dell’alta borghesia dell’epoca, lo mandarono a studiare a Londra per indirizzarlo alla carriera commerciale. L’apprendistato commerciale di Sisley durò quattro anni: dal punto di vista paterno questo soggiorno londinese si rivelò un vero e proprio fallimento, in quanto il giovane dimostrò subito di avere poco fiuto per gli affari. Fu proprio a Londra, tuttavia, che Sisley si avvicinò alla pittura, avendo modo di fruire del ricchissimo patrimonio artistico della National Gallery. Dell’influenza dei pittori inglesi dei secoli XVIII e XIX, perdurata in maniera lunga e duratura in Sisley, se ne parlerà più approfonditamente nel paragrafo Fonti d’ispirazione.

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