Elisa Bonacini – Comunicare i musei siciliani

Rinnovare il settore museale italiano significa anche ripensare la comunicazione attraverso le nuove tecnologie digitali che non possono essere più ignorate. Ma la Sicilia rischia di essere in questo settore un fanalino di coda.

Negli ultimi anni il settore museale italiano, complici soprattutto i social media, ha intrapreso la strada del cambiamento orientato ad una comunicazione bidirezionale, dialogica e partecipativa. Il MiBACT investe da anni sulla comunicazione e valorizzazione digitale. I profili su Facebook, Twitter, YouTube risalgono al 2009 e, sempre al 2009, risale la convenzione che ha consentito a Google di mappare in Street View molte aree archeologiche, siti monumentali e ville storiche. Le considerazioni generali da me espresse nella monografia Lavisibilit@ sul web del patrimonio culturale siciliano. Criticità e prospettive attraverso un survey on-line, con Guida multimediale ai musei siciliani sul web (2012), a distanza di quattro anni restano ancora valide e, escludendo qualche rara eccezione, restituiscono un panorama molto arretrato rispetto alle tendenze dell’offerta culturale digitale contemporanea e fortemente limitato a poche istituzioni.

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Comunicare i musei siciliani
Articolo a pagina 44 della rivista

IMMAGINE DI APERTURA – Copertina della rivista “Per fare cultura in Sicilia”: l’ambiente con le Ragazza in bikini nella Villa romana di Piazza Armerina in un immagine degli anni ‘60 (Collezione Daniele Anselmo)