Milano: workshop dedicato alla creazione di carta fatta a mano

Workshop di carta fatta a mano – giovedì 23 settembre 2021

Siamo lieti di invitarti a questo workshop dove i partecipanti saranno guidati verso il processo ecologico del riciclo e dell’arte della carta: un workshop dedicato alla creazione di carta fatta a mano secondo metodi tradizionali. Pochi, semplici passaggi per creare qualcosa di unico, che si unisce al tuo gusto e alla tua fantasia. Creare la carta, setacciarla, veder nascere un foglio e usarlo per una lettera a un amico o per un originale biglietto di auguri. Con questo workshop imparerai tutti i segreti della carta: dall’impasto alla stesura, all’asciugatura, alla conservazione, alla lavorazione.

Durata workshop: 2 ore
Età min: 16 anni
COSTO: 20€ a persona, materiali e 1 drink compreso
Registrazione necessaria su Eventbride :
https://www.eventbrite.it/e/172862545527

Info & contact :
+39 353 354 4406 / contact@jardino.it / @jardino.arte
www.jardino.it
+39 353 354 4406@jardino.arte @jardino.arte

IMMAGINE DI APERTURA – Locandina

Fiammetta Sabba – Patrimonio culturale condiviso: viaggiatori prima e dopo il Grand Tour

Il termine ‘Turismo’ è inteso oggi come fruizione e godimento del patrimonio naturalistico e culturale. Sintetizzando e integrando concetti come quelli di globalizzazione e di localismo, il Turismo, a partire dall’esaltazione, dall’approfondimento e dalla pubblicizzazione degli elementi tipici e locali, tanto merceologici, che artistici, che paesaggistici, investe sull’esportazione del loro marchio, e quindi sullo scambio semplificato di merci e persone. Il consolidamento di questa visione ofelimica del patrimonio collettivo porta all’acquisizione di competenze e conoscenze mentre punta all’obiettivo di elevare il livello di benessere generale. Ma per stabilire la cifra del Turismo odierno, e non solo per questo, è necessaria una costante rivisitazione delle sue radici, che risiedono nel Grand Tour. Il Grand Tour fu, come noto, un fenomeno sociale e culturale, iniziato nel XVI secolo e proseguito fino a tutto il XIX, che si manifestò con lunghi viaggi nell’Europa continentale, effettuati dalla gioventù europea ricca e aristocratica, per accrescere il proprio livello di educazione sia mondana, che soprattutto culturale. Ciò veniva conseguito attraverso un’esperienza geografica concreta nella quale lo spostamento fisico permetteva di percepire le differenze di paesaggio, architettura e storia. Il viaggiatore, con l’obiettivo, dunque, di arricchire la propria formazione generale, intraprendeva degli spostamenti lunghi e impegnativi, partendo da una città che generalmente coincideva con quella del ritorno.

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IMMAGINE DI APERTURA tratta dalla copertina del volume

Fiammetta Sabba
Patrimonio culturale condiviso: viaggiatori prima e dopo il Grand Tour