Milano: Uno sguardo sulla nostra storia – Fotografie in grande formato di Maurizio Galimberti

L’esposizione presenta una selezione di 30 immagini di uno dei più celebrati fotografi italiani, che ripercorre la storia del Novecento, attraverso i suoi protagonisti, quali Giovanni Paolo II, Nelson Mandela, Madre Teresa di Calcutta, e quegli episodi cruciali che ne hanno caratterizzato lo svolgimento, dalla guerra in Vietnam, all’attentato alle Twin towers, alla pandemia di Covid-19.

MILANO
MUSEO DIOCESANO CARLO MARIA MARTINI
DAL 1° MARZO AL 1° MAGGIO 2022

LA MOSTRA

MAURIZIO GALIMBERTI
UNO SGUARDO SULLA NOSTRA STORIA

A cura di Denis Curti

Maurizio Galimberti, La Guerra Fredda e Nikita Sergeevič Chruščëv, 1960, Getty Images

Dal 1° marzo al 1° maggio 2022, il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano ospita Uno sguardo sulla nostra storia, la mostra che presenta 30 fotografie di grande formato di Maurizio Galimberti (Como, 1956), autore italiano tra i più conosciuti e celebrati del panorama artistico italiano e internazionale.

Galimberti, Ambassador Fuji dal 2017, si è affermato grazie alle sue composizioni a mosaico, realizzate con macchine fotografiche istantanee, nelle quali, il soggetto – sia esso una persona o una porzione di città – viene scomposto in numerosi scatti, spesso corrispondenti a diverse prospettive, e ricomposto in una immagine sfaccettata.

In questa rassegna, curata da Denis Curti, Maurizio Galimberti, famoso per i suoi ritratti alle celebrità del cinema, dello sport, della cultura, della società, si confronta con la storia del Novecento, ripercorrendola attraverso i suoi protagonisti, quali Giovanni Paolo II, Nelson Mandela, madre Teresa di Calcutta, e quegli episodi cruciali che ne hanno caratterizzato lo svolgimento, dalla guerra in Vietnam, all’attentato alle Twin towers, alla pandemia di Covid-19.

“Con questo nuovo progetto – afferma Denis Curti – il nostro Instant Artist prende in analisi alcune icone della nostra storia recente e, attraverso la poetica del ready made, restituisce nuova forza a quelle immagini così conosciute e, forse, fin troppo radicalizzate”.
“Visti tutti insieme – prosegue Denis Curti -, questi mosaici appaiono subito come un campionario di eventi memorabili e ampiamente storicizzati e che qui, grazie all’intervento di rilettura di Galimberti, si trasformano in vere e proprie reliquie contemporanee. Galimberti sembra voler entrare con tutto se stesso in quelle storie e ci offre occhi nuovi, sguardi sgomenti capaci di farci riflettere”.

“In questo percorso – sottolinea Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano – la storia del Novecento viene vista attraverso episodi fortemente drammatici, con immagini che in molti casi sono rimaste impresse in ciascuno di noi, ma anche attraverso personaggi, volti e gesti che raccontano la possibilità di sguardo positivo sul reale”.

“Il progetto – ricorda Maurizio Galimberti – nasce da confronto con Paolo Ludovici, che ha prodotto l’intero lavoro e ha prestato tutte le opere esposte, con il quale condivido una sincera amicizia e una complicità progettuale capace di rinnovarsi ogni giorno”.

Usando la sua particolare tecnica, Galimberti esplora il Secolo breve, dando nuova vita e nuovi significati agli scatti realizzati da altri autori. Il percorso espositivo si compone di sezioni che ritraggono i principali attori del Novecento, qual è stato papa Giovanni Paolo II, o Nelson Mandela nel suo simpatico incrocio di pugni con Muhammad Ali, o Nikita Krusciov mentre sbatte la propria scarpa sullo scranno dell’Assemblea delle Nazioni Unite a New York, o ancora di madre Teresa di Calcutta nel tenero gesto di abbracciare un bambino.

Ed è proprio attraverso i volti dei più piccoli, quasi fossero dei profughi dei sogni, in urgenza di un futuro che appare arduo se non impossibile da affrontare, che Galimberti predilige raccontare le tragedie del ‘900.
Ecco allora le drammatiche immagini dei bambini di Auschwitz, della Cambogia di Pol Pot, del Vietnam, di Srebrenica, o ancora dei piccoli migranti morti su una spiaggia o separati dai genitori sul confine tra Starti Uniti e Messico, o che cercano salvezza tra le braccia dei soldati.
Galimberti non si dimentica di documentare la piaga del terrorismo, come l’attentato alle Olimpiadi di Monaco del 1972 o quello alle torri gemelle o ai militari italiani a Nassiria.

Accompagnano l’esposizione due volumi Skira, con testi di Denis Curti, Gianni Canova, Matteo Nucci e Maurizio Rebuzzini.

Note biografiche

Maurizio Galimberti (Como, 1956) è attivo sulla scena artistica internazionale da più di trent’anni, conosciuto in tutto il mondo, oltre per la caratteristica poetica dei suoi progetti, anche per i ritratti di star come Lady Gaga, Robert De Niro, Johnny Depp e Umberto Eco, e per aver realizzato pubblicazioni e mostre site specific su New York, Parigi, Milano, Roma e Venezia. È stato testimonial mondiale di Polaroid International e oggi è considerato dalla critica un instant artist più che esclusivamente un fotografo.


MAURIZIO GALIMBERTI. UNO SGUARDO SULLA NOSTRA STORIA
Milano, Museo Diocesano Carlo Maria Martini (p.zza Sant’Eustorgio, 3)
1° marzo – 1° maggio 2022

Orari:
martedì- domenica, 10-18
Chiuso lunedì

Biglietti:
intero, € 8,00
Ridotto e gruppi, € 6,00
Scuole e oratori, € 4,00

È necessario esibire il Super green pass

Informazioni: T. +39 02 89420019; www.chiostrisanteustorgio.it

#MuseoDiocesanoMilano #MuDiMi

Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche | Anna Defrancesco | T. +39 02 36755700 | M. +39 349 6107625 
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Milano: Nelle Sale degli Arazzi a Palazzo Reale la mostra fotografica “Ritratte – Direttrici di musei italiani”

Apre il 3 marzo 2022 nelle Sale degli Arazzi a Palazzo Reale di Milano la mostra fotografica “Ritratte – Direttrici di musei italiani”. La mostra promossa e prodotta da Palazzo Reale, Comune di Milano Cultura e Fondazione Bracco sarà visitabile gratuitamente fino a domenica 3 aprile 2022. Con questa mostra Fondazione Bracco continua nel proprio impegno per valorizzare l’expertise femminile presentando le professioniste che dirigono i luoghi della cultura italiani.

RITRATTE – DIRETTRICI DI MUSEI ITALIANI

GLI SCATTI FOTOGRAFICI DEL CELEBRE GERALD BRUNEAU IN UNA MOSTRA DI FONDAZIONE BRACCO PER RACCONTARE LE DONNE CHE GUIDANO PRIMARIE ISTITUZIONI CULTURALI DEL NOSTRO PAESE

Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle arti del disegno, della Fondazione Casa Buonarroti
e della Fondazione di Studi di Storia dell’Arte “Roberto Longhi”, Firenze

Il progetto artistico con gli scatti d’autore del fotografo Gerald Bruneau si colloca nell’impegno della Fondazione per valorizzare le competenze femminili nei diversi campi del sapere e contribuire al superamento dei pregiudizi, così da incoraggiare una sempre più nutrita presenza di donne in posizioni apicali.

La mostra illumina vita e conquiste professionali di 22 donne alla guida di primarie istituzioni culturali del nostro Paese, una sorta di Gran Tour che tocca 14 importanti città italiane da Nord a Sud: da Trieste a Palermo, da Napoli a Venezia per citarne solo alcune. Il soggetto principale di “Ritratte” è la leadership al femminile. I musei, “luoghi sacri alle Muse”, sono spazi dedicati alla conservazione e alla valorizzazione del nostro patrimonio artistico, custodi del nostro passato e laboratori di pensiero per costruire il futuro. Inoltre, sono anche imprese con bilanci e piani finanziari, che contribuiscono in modo cruciale alla nostra economia. Dirigere tali istituzioni comporta competenze multidisciplinari, un connubio di profonda conoscenza della storia dell’arte e di capacità gestionali e creative.

Tra le protagoniste della mostra figurano i ritratti di Francesca Cappelletti, Direttrice della Galleria Borghese di Roma; Emanuela Daffra, Direttrice Regionale Musei della Lombardia; Flaminia Gennari Santori, Direttrice delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini di Roma; Anna Maria Montaldo, già Direttrice Area Polo Arte Moderna e Contemporanea del Comune di Milano; Alfonsina Russo, Direttrice del Parco Archeologico del Colosseo; Virginia Villa, Direttrice Generale Fondazione Museo del Violino Antonio Stradivari di Cremona; Rossella Vodret, Storica dell’arte, già Soprintendente speciale per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Roma; Annalisa Zanni, Direttrice del Museo Poldi Pezzoli di Milano.

Fondazione Bracco da tempo è impegnata per contribuire alla costruzione di una società paritetica, in cui il merito sia il criterio per carriera e visibilità. Nel 2016 è nato a questo scopo il progetto “100 donne contro gli stereotipi” (100esperte.it) ideato dall’Osservatorio di Pavia e dall’Associazione Gi.U.Li.A., sviluppato con Fondazione Bracco, grazie alla Rappresentanza in Italia della Commissione Europea. La banca dati online raccoglie profili eccellenti di esperte, selezionate con criteri scientifici, in vari settori del sapere, strategici per lo sviluppo del Paese, allo scopo di aumentarne la visibilità sui media: l’ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics – dal 2016), le esperte di Economia e Finanza (dal 2017), Politica Internazionale (dal 2019), Storia e della Filosofia (dal 2021). Basti pensare che secondo il Global Monitoring Project 2020 in Italia nei media tradizionali le donne interpellate come esperte sono solo il 12%, contro il 24% dell’Europa.

Accanto alla banca dati online, Fondazione Bracco ha deciso di sviluppare una narrazione complementare. Nel 2019, sempre grazie alla collaborazione con Gerald Bruneau, è stata realizzata la mostra fotografica “Una vita da scienziata” con i ritratti di alcune delle più grandi scienziate italiane, da allora esposta in numerose sedi italiane e internazionali, tra cui Milano, Roma, Todi, Washington, Philadelphia, Chicago, Los Angeles, New York, Città del Messico e il prossimo 8 marzo a Praga.

In ottica di continuità e dialogo, l’esposizione “Ritratte”, dedicata al settore dei beni culturali, aggiunge un importante tassello all’intervento di lotta agli stereotipi di genere e di promozione delle competenze, unico discrimine per qualsiasi sviluppo personale e collettivo.

“Siamo davvero riconoscenti a Diana Bracco e alla Fondazione per l’impegno instancabile a sostegno della leadership femminile in tutti i settori del sapere e del lavoro – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Tommaso Sacchi –. Un impegno che oggi viene declinato attraverso il tema del ritratto fotografico in una bellissima mostra d’arte che potrà essere ammirata liberamente da tutti i visitatori di Palazzo Reale. La mia riconoscenza va anche alle molte donne che a Milano sono impegnate in ambito museale e che, grazie alla loro competenza e alla loro passione, preservano, promuovono e arricchiscono il patrimonio artistico del nostro Paese”.

“Oggi alla guida di importanti istituzioni culturali del nostro Paese ci sono professioniste straordinarie che hanno raggiunto posizioni apicali grazie a competenze multidisciplinari, che uniscono una profonda conoscenza della storia dell’arte con capacità gestionali e creative” sottolinea Diana Bracco, Presidente di Fondazione Bracco. “Valorizzare le loro storie grazie agli scatti di Gerald Bruneau ci è sembrato importante per ispirare percorsi analoghi da parte delle più giovani. Con il progetto #100esperte della nostra Fondazione, vogliamo infatti incoraggiare la presenza femminile in tutti i campi: dalla scienza all’economia, dalla storia alla filosofia, dall’arte alle istituzioni.”

“Il mio intento è stato quello di mettere in risalto, insieme all’incommensurabile vastità e bellezza del patrimonio artistico italiano, la bellezza di queste donne che si impegnano quotidianamente per rimettere i musei al centro di una proposta culturale elaborata in rete insieme ai soggetti più rappresentativi delle realtà in cui sono immerse, invitano alla partecipazione, stimolano confronto e pensiero critico” afferma il fotografo Gerald Bruneau. “Donne che vogliono rendere i musei nuovi luoghi di incontro e di riflessione, di conoscenza e di comunicazione, valorizzando i capolavori storici e accogliendo nuove esperienze artistiche. E che, per questo, sperimentano nuove e creative modalità di proposta culturale. Se abbiamo la speranza che la bellezza possa salvare il mondo, tocca anche a noi, insieme a loro, salvare la bellezza.”


MOSTRA FOTOGRAFICA “RITRATTE – DIRETTRICI DI MUSEI ITALIANI “
Palazzo Reale di Milano | Sale degli Arazzi |Milano, piazza del Duomo 12
3 marzo – 3 aprile 2022

www.palazzorealemilano.it
www.fondazionebracco.com

Ufficio stampa mostra
Lucia Crespi | lucia@luciacrespi.it

Ufficio Stampa Comune di Milano
Elena Conenna | elenamaria.conenna@comune.milano.it

Fondazione Bracco è nata dal patrimonio di valori maturati in 95 anni di storia della Famiglia e del Gruppo Bracco, in primo luogo dalla responsabilità sociale d’impresa. La Fondazione sviluppa progettualità per migliorare la qualità della vita della collettività e la coesione sociale, privilegiando un approccio innovativo e misurando risultati e impatto degli interventi. Particolare attenzione viene riservata all’universo femminile e al mondo giovanile. La multidisciplinarità e l’integrazione tra diversi saperi sono criteri qualitativi importanti sia nella progettazione, sia nella selezione delle attività, che spaziano nelle aree dell’arte, della scienza e del sociale. www.fondazionebracco.com

IMMAGINE DI APERTURA – Rielaborazione grafica dal sito di Palazzo Reale a Milano