Venezia: La Galleria San Polo presenta la mostra personale GENESIS dell’artista sudcoreana Lee Maelee

Maelee Lee

GENESIS

A cura di Thalia Vrachopoulos

19.04.2022 > 28.06.2022

Galleria San Polo, San Polo 387, 30125, Venezia (VE).

Opening 19 aprile ore 18.00 con performance dell’Artista alle ore 19.00

Genesi, Verso 1:27 Dio creò l’Uomo a sua immagine; a sua immagine Dio lo creò; maschio e femmina li creò.

La Galleria San Polo è lieta di presentare la mostra personale Genesis, dell’artista sudcoreana Lee Maelee (1963, Repubblica di Corea), organizzata dalla curatrice esperta di arte asiatica e nota a livello internazionale con base a New York, Thalia Vrachopoulos, che inaugurerà martedì 19 aprile fino al 28 giugno 2022.

Genesis nasce dalla ricerca artistica di Lee, incentrata sulle questioni più profonde che riguardano l’essere umano e la storia e tutto ciò che è legato all’esistenza e all’essere e vuole rappresentare un medium tra il passato, il presente e il futuro. 

L’esposizione raccoglie un insieme di trentasei dipinti, realizzati trascrivendo in polvere d’oro a 24k frasi dalla Genesi della Bibbia e da altre fonti religiose non cristiane, come il buddista Sutra del Diamante, tradotte in diverse lingue quali Latino, Greco, Ebraico, Inglese e Coreano.

L’allestimento prevede anche una componente sonora, costituita da voci registrate che recitano brani di testi provenienti da tradizioni di Paesi diversi, la fusione di pittura, parola e voce crea un’esperienza immersiva e sinestetica, grazie alla quale il visitatore, seguendo la disposizione circolare dei dipinti lungo le pareti, sperimenta anche la circumambulazione legata al rituale buddista del girare intorno alla pagoda.  

Genesis ha l’intento di indagare/ presentare l’esistenza umana in continua evoluzione e il ciclo senza fine di nascita e morte a cui ogni cosa deve sottostare. I testi che l’Artista trascrive possono essere assimilati a una sorta di veicolo della memoria collettiva, per trasmettere il passato ai posteri. 

Lee Maelee, affronta i temi legati all’esistenza, all’essere e al divenire, fino ad espandere la sua ricerca al tema dell’origine dell’Uomo, con un grande afflato creativo.

Lee Maelee – Biography

Nasce nel 1963 a Gangjin, Repubblica di Corea. Lavora e vive a Gwang-ju (Corea del Sud). 

Formazione e Residenze: 

2014.01.30.-02.28.2014 “Visiting Artist Program” (Siena Art Institute-Siena, Italy)
2008             Ph.D. in Fine Arts, Chosun University, Gwangju, South Korea
1996             MFA, Chosun University, Gwangju, South Korea
1986             BFA, Mokpo National University, Mokpo, South Korea

Esposizioni personali  2021 – 2011

2021   Poetry Delivery 2021 :PYO Gallery, Seoul , South Korea
2020  Poetry Delivery 2020 :The Muan Seungwoo oh Museum of Art, Muan, South Korea
Poetry Delivery 2020 :Sinsege gallery
2019   The Cantos’s Space, Woojaegill Museum of Art, Gwangju, South Korea
2017   Poetry Delivery 2017 : Gwangju Museum of Art, Gwangju, South Korea
Mae-lee Lee : The Next Step, Elga Wimmer PCC, New York, USA
2016   Mae-lee Lee : Expanding the Paradigm, Dononopoulos International Fine Arts, Thessaloniki, Greece
2015   Mae-lee Lee : Walking the Truth, Museum of Contemporary Art of Crete, Crete, Greece
2014   Mae-lee Lee : On the Road to Wisdom, National Assembly Member’s Office Building 3F Public Space, Seoul, South Korea 
Mae-lee Lee : Open Studio, Siena Art Institute, Siena, Italia
2013   Mae-lee Lee : Portraits of shoe-Where do we come from and where are we heading to?, Media Cube 338, Gwangju, South Korea
Mae-lee Lee : Portraits of shoe, Eunam Museum of Art, Gwangju, South Korea
2012   Mae-lee Lee : Re-birth, Eunam Museum of Art, Gwangju, South Korea
2011   Mae-lee Lee : Infinite Space, Chelsea Art Museum, New York, USA
Mae-lee Lee : Dawn and Space, FEI Gallery, Guangzhou, China 
Mae-lee Lee ; 2011 National Gwangju Museum and Contemporary Art, National Gwangju Museum, Gwangju, South Korea 

(….)

Selezione di  esposizioni collettive e doppie personali: 

2019   The 4th Today’ s Documents_ A Stitch in Time Today Art Museum, Beijing, China
‘Grasses’离离原上草 Korean Cultural Center, Shanghai, Shanghai, China
2018   2018 Gwangju Biennale Finland Pavilion Project ‘Fictional Friction’, Mugaksa, Gwangju, South Korea
2017   Silver Lining Anniversary Show, Elga Wimmer PCC, NewYork, USA
2016   Shanghai Project, Himalayas Museum, Shanghai, China
HUMANISTIC NATURE AND SOCIETY (SHAN-SHUI) AN INSIGHT INTO THE FUTURE, Chongging, Xi’an, Beijing / Himalayas Museum,     Shanghai, China
2015   56th Venice Biennale, La Biennale di Venezia Eventi Collaterali, Palazzo Ca’Paccanoon, Venezia, Italia
5th Kobe Biennale, Meriken Park, Kobe, Japan
UNESCO the Media Art Creative Cities, Gwangju 1stMugaksa, Gwangju, South Korea
‘Korean Flux’ Cyprus Gallery, Athens, Greece
2014   Multifarious Appearances of Ten Thousand Things-From Things to Beings
Nam Seoul Living Arts Museum, Seoul, South Korea
2014 Light of the Futher Gwangju Internationa Media Art Festival, Gwangju, South Korea 
2013   Multifarious Appearances of Ten Thousand Things-From Things to Beings, Gwangju Museum of Art, Gwangju, South Korea
2012   AMATERAS Annual Paper Art Exhibition 2012 SOFIA paper art fest, Alley Gallery, Sofia, Bulgaria
Round Table 2012 Gwang ju Biennale – Gwang ju Biennale, Gwang ju, South Korea
2011   Sofia Paper Biennael 2011 SOFIA paper art fest, National Gallery of Foreign Art, Sofia, Bulgaria
AMATERAS Annual Paper Art Exhibition 2011 SOFIA paper art fest, Alley Gallery, Sofia, Bulgaria 
KHG Art Project :DINGSDABUMSDA, KUNSTHALLE GWANGJU-Cultural Showcase of The Asian
Culture Complex, Gwangju, South Korea
CREATION FROM FINGERTIPS, The 3rd International Contemporary Art-Gwangju Art vision, 
Gwangju Biennale, Gwangju, South Korea

Collezioni pubbliche

Rush Philanthropic Art Foundation, New York, USA 
Museum of Contemporary Art of Crete, Crete, Greece
National Contemporary Museum, Sofia, Bulgaria 
Seoul Metropolitan Government, Seoul, South Korea
National Museum of Modern and Contemporary Art, Korea, Seoul, South Korea
Gwangju Museum of Art, Gwangju, South Korea
Gwangju Cultural Foundation, Gwangju, South Korea
Gwangju University, Gwangju, South Korea
Gwangju Speer Girls’ High School, Gwangju, South Korea
Chonnam National University Hospital, Gwangju, South Korea
Jeollanamdo Provincial Government, Muan, South Korea
Gwangju Munwha Broadcasting Corporation, Gwangju, South Korea 
Bareun Gil Law Firm, Gwangju, South Korea 


HASHTAGS
#LeeMaelee    #genesisleemaelee     #southkoreartist        #thaliavrachopoulos

SCHEDA INFORMATIVA

MOSTRA
Genesis
di Lee Mae Lee
19.04.2022 – 28.06.2022

CURATORE
Thalia Vrachopoulos

INAUGURAZIONE
19 aprile 2022 ore 18 con perfomance dell’Artista alle ore 19

LOCATION
Galleria San Polo
Ruga vecchia San Giovanni – Rialto – San Polo, 387

ORARI DI VISITA
Dal martedì alla domenica (lun chiuso) 11-18

SITO WEB
www.leemaelee.works

UFFICIO STAMPA
FG Comunicazione – Venezia
Cristina Gatti
+39 338 6950929
cristina.gatti@fg-comunicazione.it

Bologna: the rooom presenta “La prima Cosa bella” mostra personale dell’artista Gianluca Chiodi

In occasione della Giornata Mondiale della Terra, il 22 aprile 2022 dalle ore 18, the rooom presenta “La prima Cosa bella,una serata evento che l’artista Gianluca Chiodi dedica alla Madre Terra.

In occasione della Giornata Mondiale della Terra
the rooom presenta

La prima Cosa bella

mostra personale dell’artista Gianluca Chiodi

Gianluca Chiodi, Orbite0006, fotografia 3ed, cm-60×60, carta Hahnemuhle Matt Fibre 200, 2016

Venerdì 22 aprile 2022, dalle 18 alle 22
the rooom – Palazzo Aldrovandi Montanari
Via Galliera 8, Bologna

La mostra anticipa il più ampio Progetto espositivo HEARTH, articolato in cinque “stazioni visive”, che è il frutto della lunga ricerca dell’artista sul rapporto che lega l’uomo al Pianeta, e che vuole porsi come momento di riflessione e presa di coscienza delle responsabilità di ogni essere umano nei confronti dell’ambiente in cui vive e delle future generazioni.

La prima Cosa bella” è la presentazione di due Stazioni del Progetto:

Orbite e Nel nome della Madre

Orbite è costituita da una serie di fotografie che mostrano l’essere umano nella sua essenziale nudità, che, nello spazio attorno alla Terra, gravita, precipita o ne è semplicemente attratto, come a (ri)affermare che il Pianeta è il perno essenziale della vita umana: da esso prendiamo luce, peso, vita. Il resto è spazio immenso nel quale se spegnessimo “quella luce”, non sapremmo più che fare. Una riflessione, quindi, su come la vita, affrontata con energia, determinazione, rabbia, gioia, o anche paura e rassegnazione, è pur sempre sostenuta dalla gravità del pianeta Terra, dal suo essere un insieme di elementi inscindibili e legati l’uno all’altro.

Orbite è la consapevolezza che solo sulla Terra l’Uomo può esistere. 

Nel Nome della Madre è un emozionante video attraverso il quale l’artista, in un dialogo personale con il pianeta Terra e la sua coscienza riflette sulle responsabilità che sente in prima persona in quanto “essere umano”.

La mostra sarà integrata con le altre tre Stazioni del Progetto, “I AM”, “RISVEGLI_100% BIODEGRADABILE” e “FRAGILE”, a partire dall’11 maggio 2022 in concomitanza con ArteFiera, completando così l’installazione espositiva, che sarà visitabile fino al 30 giugno 2022.

La mostra, patrocinata da Plastic Free Odv Onlus, si inserisce all’interno del percorso culturale e artistico attraverso cui the rooom crea collaborazioni con i migliori talenti creativi, nell’intento comune di valorizzare e promuovere quei principi di sostenibilità e inclusione che prendono vita nella creazione di progetti di comunicazione.

BIOGRAFIA DI GIANLUCA CHIODI

Gianluca Chiodi classe 1966 è cresciuto tra Milano e Reggio Emilia. La passione per la fotografia e l’abile utilizzo della luce lo portano presto a lavorare per il mondo pubblicitario, senza però trascurare la costante ricerca di nuovi “punti di vista”, originali ed introspettivi (Myopìa). Dal 2003, Chiodi si dedica completamente all’Arte, esprimendosi sempre con la fotografia ma contaminandola con altre tecniche, anche pittoriche, per approdare progressivamente all’installazione. Attraverso il proprio lavoro, Chiodi ha affrontato ed interpretato temi molto personali ed intimi quali il corpo umano (Anticorpo), l’identità (I am), l’essere e l’avere (Piccoli Mondi), la religione (Santi, peccati e peccatori), i vizi capitali (Passi e contrappassi), la maternità (Matrioske) ed il sesso (Hot Skin). Recentemente Chiodi ha lasciato Milano trasferendosi in un bosco nella splendida cornice del lago di Como. L’immersione quasi totale nella natura gli ha permesso di affinare la propria sensibilità verso problematiche riguardanti la salvaguardia e la tutela del pianeta Terra. I suoi lavori fotografici più recenti, Orbite e Risvegli, 100% Biodegradabile, sono tesi a sensibilizzare e far riflettere sulle nostre dirette responsabilità sulle condizioni di sopravvivenza della specie sul Pianeta.

THE ROOOM

the rooom, concept agency con sede nell’affascinante cornice di Palazzo Aldrovandi Montanari, offre servizi di comunicazione alle imprese sui temi legati alla sostenibilità ambientale, all’innovazione, alla creatività e alla responsabilità sociale. Il team di The Rooom lavora per sviluppare strategie, idee e progetti per il raggiungimento degli obiettivi di carbon neutrality e social neutrality, nel rispetto delle diversità, delle pari opportunità e della solidarietà all’insegna dell’inclusione. All’interno di The Rooom è presente uno spazio espositivo e culturale, “The Rooom Lab”, dove è possibile partecipare ad eventi ed iniziative di condivisione e d’incontro sui temi della sostenibilità, per promuoverla sia nelle aziende che tra le persone

PLASTIC FREE ODV ONLUS

Plastic Free Odv Onlus è un’associazione di volontariato nata il 29 Luglio 2019 con lo scopo di informare e sensibilizzare più persone possibili sulla pericolosità della plastica, in particolare quella monouso.

Partner tecnico ARTPLACE


INFO UTILI

GIANLUCA CHIODI | LA PRIMA COSA BELLA
a cura di Giorgia Sarti

DOVE: the rooom – Palazzo Aldrovandi Montanari, Via Galliera n. 8 Bologna
QUANDO: 22 aprile 2022, dalle 18.00 alle 22.00

La partecipazione è a numero limitato e solo su prenotazione.
Per le prenotazioni è necessario scrivere a press@therooom.it  
CONTATTI: press@therooom.it | www.therooom.it

UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

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IMMAGINE DI APERTURA: Gianluca Chiodi, Orbite 2012 – 2434

BRESCIA PHOTO FESTIVAL – Le forme del ritratto

Al Museo di Santa Giulia e in altre sedi espositive cittadine, grandi mostre e importanti eventi intorno alle molteplici declinazioni del “ritratto” nella storia della fotografia italiana e internazionale.

Tra gli appuntamenti più attesi, la mostra omaggio a Edward Weston (1886-1958), uno dei maestri del Novecento: una esposizione originale e inedita, sviluppata con gli eredi del celebre fotografo.

V edizione

BRESCIA PHOTO FESTIVAL
Le forme del ritratto

31 marzo – 24 luglio 2022

Diego Di Lorenzo, India, 2018

Giunta alla sua V edizione, l’iniziativa promossa da Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei, in collaborazione con Ma.Co.f – Centro della fotografia italiana, con la curatela artistica di Renato Corsini, verte sul tema Le forme del ritratto, consolidando nuovamente la città di Brescia quale uno dei centri propulsivi di quest’arte.

Il fulcro del Brescia Photo Festival è il Museo di Santa Giulia, epicentro culturale cittadino gestito dalla Fondazione Brescia Musei, presieduta da Francesca Bazoli e diretta da Stefano Karadjov, Istituzione produttrice dell’intera manifestazione.

La kermesse si dispiega in vari luoghi della città e della provincia, tra cui la Pinacoteca Tosio Martinengo, il Mo.Ca. – Centro per le Nuove Culture, il Museo Civico di Scienze Naturali, la Fondazione Vittorio Leonesio di Puegnago del Garda e la Cantina Guido Berlucchi di Corte Franca.

“Una nuova edizione del Brescia Photo Festival sta per prendere il via”, commenta la Vicesindaco e Assessore alla Cultura Laura Castelletti. “E anche questa volta si profila una kermesse di alto profilo e vasto interesse, a partire dal tema guida del ritratto, che sin dall’antichità è fra quelli che maggiormente hanno catturato l’attenzione sia degli artisti sia degli osservatori. Tra grandi maestri e talenti emergenti, immersi in immagini realizzate ancora e soprattutto con la tecnica analogica, spaziando dal Museo di Santa Giulia al Ma.Co.F e oltre, anche il festival 2022 sarà un gran bel viaggio nel mondo sempre più seguito, innovativo e emozionante della fotografia”.

“L’organizzazione del Brescia Photo Festival costituisce un forte impegno per la Fondazione Brescia Musei che produce l’intera manifestazione collaborando con il Ma.Co.f dal punto di vista artistico e dispiegando tutte le competenze museali al servizio dell’organizzazione di un evento di livello internazionale quale è ormai diventato il nostro Festival”, dichiara Francesca Bazoli, Presidente di Fondazione Brescia Musei.“Si tratta di un importante consolidamento della funzione della nostra Fondazione, un efficace aggregatore di competenze che sono al servizio della cultura cittadina, contribuendo non solo dunque all’animazione e alla valorizzazione dei musei, ma anche all’affermazione di una strategia di cultura che esce dagli spazi museali e alimenta con i propri contenuti il paesaggio culturale di questa città. Questo tipo di funzioni dimostra il ruolo maturo di una fondazione museale che, oltre alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio, investe anche sulla partecipazione alle vicende artistico-culturali della città”.

Museo di Santa Giulia

Tra gli appuntamenti di maggior richiamo internazionale, la mostra WESTON. Edward, Brett, Cole, Cara. Una dinastia di fotografi,la grande monografica, allestita al Museo di Santa Giulia, dedicata a Edward Weston (1886-1958), uno dei maestri della fotografia del Novecento, le cui opere sono esposte per la prima volta in Italia a fianco di quelle dei figli Brett e Cole e della nipote Cara.

L’esposizione, curata da Filippo Maggia, promossa da Fondazione Brescia Musei e Skira e progettata in stretta sinergia con la famiglia Weston, propone oltre 80 capolavori, tra cui 40 del solo Edward, con i suoi lavori più significativi: dai nudi plastici, dalle dune di sabbia, dagli oggetti trasformati in sculture sino ai celebri vegetable – peperoni, carciofi, cavoli – e dalle conchiglie inquadrate in primissimo piano.

Paragonata dalla critica alla pittura e alla scultura, la fotografia di Edward Weston è l’espressione di una ricerca ostinata della purezza, nelle forme compositive così come nella perfezione quasi maniacale dell’immagine. L’autore indaga gli oggetti nella loro quintessenza, eleggendoli a metafore visive degli elementi stessi della natura.

Aspetto d’eccellenza che caratterizza l’esposizione è stata l’opportunità di lavorare a stretto contatto con la famiglia Weston. La totalità delle immagini di Edward presenti in mostra è stata stampata dalla famiglia: alcuni scatti da lui stesso, altri dal figlio Cole, seguendo le istruzioni trasferite dal padre. Negli ultimi anni della malattia del maestro, i figli lo hanno infatti assistito in camera oscura, dando in questo modo vita ad una delle collezioni più organiche del ‘900, con cui Fondazione Brescia Musei ha avuto l’onore di potersi confrontare.

“Il Brescia Photo Festival 2022 – V edizione – volge lo sguardo a un tema fondamentale nella storia della fotografia quale è il ritratto”, afferma il Direttore della Fondazione Brescia Musei Stefano Karadjov. “Quasi tutti i fotografi si sono dedicati, prima o dopo, a questo soggetto così importante nel plasmare il linguaggio fotografico. Era doveroso, in un’edizione “della maturità” di questo Brescia Photo Festival, affrontare il tema. Fondazione Brescia Musei lo fa con la straordinaria mostra di uno dei più originali innovatori di quest’arte del Novecento. Edward Weston viene così proposto a Brescia in un’originale produzione che, per la prima volta, mette in scena anche i figli Brett e Cole e la nipote Cara in un progetto unitario, che peraltro è frutto della progettazione avvenuta direttamente con la nipote che straordinariamente sarà presente al vernissage. Un’occasione unica, insieme alle tante altre mostre in scena a Brescia dal 31 marzo, per esplorare la vocazione fotografica di Brescia e mettere ulteriormente alla prova le competenze della Fondazione Brescia Musei”.

Oltre ai Weston, al Museo di Santa Giulia, è allestita la mostra Lo sguardo restituito sulla storia del ritratto dal dagherrotipo al selfie, a cura di Renato Corsini e Tatiana Agliani, un lungo viaggio tra le varie declinazioni del genere ritrattistico, dai primi del Novecento ai selfie, attraverso le fotografie di anonimi autori e grandi maestri quali Steve McCurry, Sebastião Salgado, Ugo Mulas, Gian Paolo Barbieri, Alberto Korda, Edward S. Curtis e molti altri.

“Il ritratto rappresenta, fin dalla sua nascita, il motivo predominante nella Storia della fotografia”, commentaRenato Corsini, curatore del festival. “Nato come alternativa alla rappresentazione pittorica del soggetto, il ritratto fotografico ha immediatamente riscosso un grande interesse. Affrontare il tema ci consente di indagare l’uso della fotografia nella sua evoluzione, partendo dalle sperimentazioni della prima metà dell’800 per arrivare fino all’attuale rito dei selfie.

Il diverso uso del linguaggio fotografico da parte degli autori che esponiamo, è testimonianza della creatività che ruota intorno a questa forma d’arte”.

Pinacoteca Tosio Martinengo

Nella nuova Pinacoteca Tosio Martinengo si potrà ammirare un insolito dialogo tra collezionisti che hanno fatto la storia: Peggy e Paolo. Una passione senza tempo. Il Brescia Photo Festival mette infatti in scena un inedito dialogo tra Paolo Tosio e Peggy Guggenheim, in un celebre scatto di Gianni Berengo Gardin: a distanza di più di un secolo, l’uno dall’altra, due collezionisti affidano al ritratto la memoria della loro passione. Un progetto one-off dedicata che Gianni Berengo Gardin dedica a Peggy Guggenheim, fotografata nella sua dimora veneziana a Palazzo Venier dei Leoni, sullo sfondo una scultura di Calder. Di fronte a lei, di Luigi Basiletti, il Ritratto del conte Paolo Tosio, il mecenate illuminato grazie al cui lascito, 170 anni fa, nel 1851, la città di Brescia inaugurò la prima galleria civica d’arte contemporanea in Italia, oggi la Pinacoteca Tosio Martinengo, recentemente aperta nuovamente al pubblico dopo un’importante operazione di riallestimento di sette sale e della sezione dedicata alle opere del ‘700.

Al grande maestro della fotografia Gianni Berengo Gardin è dedicata anche la serata di giovedì 31 marzo al cinema Nuovo Eden, quando, in occasione dell’apertura del Brescia Photo Festival, è in programma in prima visione per Brescia, il film Il ragazzo con la Leica. 60 anni d’Italia nello sguardo di Gianni Berengo Gardin, di Daniele Cini e Claudia Pampinella.

Mo.Ca.

Nel centenario della nascita, inoltre, al Mo.Ca. il Brescia Photo Festival ricorda Pier Paolo Pasolini, con la mostra di ritratti Pier Paolo Pasolini. Per essere poeti, bisogna avere molto tempo, curata da Renato Corsini e Gerardo Martorelli. L’esposizione restituisce una visione intimista del grande intellettuale: il rapporto con la madre, la passione per il calcio e le amicizie più profonde sono i temi di un corpus di fotografie scattate da importanti autori italiani quali Gianni Berengo Gardin, Federico Garolla, Sandro Becchetti, Aldo Durazzi, Ezio Vitale.

A Pier Paolo Pasolini, in occasione del Brescia Photo Festival, anche il cinema Nuovo Eden, art house cittadina della Fondazione Brescia Musei, dedica un programma speciale, Pasolini 100, con una selezione dei suoi capolavori in versione restaurata, in collaborazione con la Cineteca di Bologna.

Oltre alla rassegna dedicata a Pier Paolo Pasolini, il Mo.Ca. accoglierà Maurizio Frullani, con un focus sui ritratti al femminile nella “sua” Eritrea realizzati tra il 1993 e il 2000 nella Massaua piagata dalla guerra; Fabrizio Garghetti, con la sua documentazione delle avanguardie artistiche italiane della metà degli anni ’60; N.V. Parekh, con i suoi celebri reportage da Mombasa.

Altre sedi in città e provincia

Il Brescia Photo Festival si completa anche con tre mostre allestite in altre sedi della città e della provincia. Al Museo Civico di Scienze Naturali è possibile ammirare l’esposizione Claudio Amadei. Farfalle, immagini che scompongono il reale ed interpretano in maniera spesso dissacrante quello che la natura offre; la Fondazione Vittorio Leonesio di Puegnago del Garda, con la mostra La rivoluzione umana di ZENG YI, protagonista della fotografia cinese tra gli anni Novanta e il nuovo Millennio, che documenta il volto della Cina più nascosto, e la Cantina Guido Berlucchi di Corte Franca, che il 29 aprile inaugura I ritratti della Dolcevita, un’esposizione che documenta un modo di interpretare la fotografia che ha segnato un’epoca.

Anche nell’edizione 2022 del Photo Festival, il programma sarà arricchito dal palinsesto BRESCIA PHOTO FRIENDS che coinvolge librerie, biblioteche e le boutique del centro: 45 realtà cittadine affiancano la Fondazione Brescia Musei attraverso progetti di comunicazione condivisi: una rete, tra biblioteche, gallerie, associazioni e negozi, che permea la città dell’immagine della kermesse in modo capillare e diffuso.

La nuova edizione sarà come di consueto occasione per una serie di attività dedicate, curate da Fondazione Brescia Musei: visite guidate dedicate, workshop di fotografia, conferenze e laboratori per famiglie e adulti, per il pubblico e per le scuole di ogni ordine e grado, che consentiranno di approfondire i contenuti del Brescia Photo Festival ed avvicinare il mondo della fotografia a tutte le età.

“Brescia Photo Festival è ormai diventato un appuntamento di grande richiamo, molto atteso da tutti gli amanti della fotografia, davvero apprezzato dagli addetti ai lavori”, dichiara il Sindaco di Brescia Emilio Del Bono. “La kermesse, nata nel 2017 da una lungimirante intuizione di Renato Corsini che ho appoggiato con grande entusiasmo, ha goduto, negli anni scorsi, di un notevole successo di pubblico. Per Brescia si tratta di una scommessa vinta, che dimostra la capacità della nostra città di misurarsi con sfide ambiziose nel campo dell’arte e della cultura. L’edizione di quest’anno, dedicata all’affascinante ed entusiasmante tema del ritratto, ospiterà eventi di grande richiamo come la mostra monografica dedicata alla dinastia Weston e come l’esposizione a cura di Renato Corsini in occasione nel centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini. L’edizione 2022 sarà quindi un’esperienza unica e suggestiva, capace di regalare grandi emozioni”. 


BRESCIA PHOTO FESTIVAL 2022 – V EDIZIONE
Le forme del ritratto

31 marzo – 24 luglio 2022

Museo di Santa Giulia, Pinacoteca Tosio Martinengo, Mo.Ca e altre sedi in città e provincia

Orari di apertura:

  • Museo di Santa Giulia e Pinacoteca Tosio Martinengo
    martedì – domenica, ore 10-18
    Aperture straordinarie: lunedì 18 aprile e 25 aprile
  • Mo.Ca
    martedì – domenica, ore 15-19

BIGLIETTI
Biglietto intero Brescia Photo Festival: € 11
Biglietto ridotto: € 9 (Dai 14 ai 18 anni; sopra i 65 anni; studenti universitari e delle accademie di Brescia, titolare Brescia Card Museums Mobility, titolare Desiderio Card, titolare Skira card, titolare Feltrinelli card, abbonato Trenord (in possesso di tessera IO VIAGGIO + 1 eventuale accompagnatore), abbonato BergamoNews Friends, socio ICOM, socio Touring Club Italiano, abbonamento Musei Torino Piemonte, membro Alleanza Cultura)
Biglietto ridotto gruppi: € 8 (Gruppi da 10 a 20 o 25 persone)
Biglietto ridotto scuole: € 6
Biglietto ridotto speciale: € 6 (Bambini 6-13 anni, disabili)


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Fondazione Brescia Musei
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Carolina Zani | T. +39 366.3804795 | info@macof.it

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