Napoli: turista tedesco visita la mostra “Van Gogh Multimedia e la Stanza Segreta” e compra l’opera esposta

La fotoincisione

Homme à la Pipe: Portrait du docteur Gachet,

in esposizione a palazzo Fondi 
lascerà l’Italia il 26 giugno.

Trattativa di un mediatore dopo la visita alla mostra  

Sarà in esposizione a Palazzo Fondi, in occasione della mostra “Van Gogh Multimedia e la Stanza Segreta”, sino al 26 giugno poi, l’opera di Vincent van Gogh, Homme à la Pipe: Portrait du docteur Gachet (1890), lascerà l’Italia per volare in Germania. La fotoincisione è stata comprata da un collezionista tedesco attraverso un mediatore, che ha concesso agli organizzatori dell’esposizione l’utilizzo sino alla data di chiusura della rassegna.

Galeotta fu la vacanza a Napoli. Da semplice turista in vacanza nella città partenopea con la moglie, per il ponte di Pasqua, a compratore della preziosa opera dell’artista olandese il passo è stato breve. Marito e moglie, il cui nome è coperto da accordi con gli organizzatori della mostra, da un albergo del Lungomare sono andati a piedi a visitare il centro per vedere piazza del Plebiscito, il Palazzo Reale e poi il Castel dell’Ovo. Giunti in piazza del Municipio, per ammirare la nuova realizzazione, hanno scorto la mostra in svolgimento a palazzo Fondi e da qui, durante la visita da turisti a collezionisti, sempre alla ricerca di pezzi unici, hanno definito l’accordo per l’acquisto dell’opera attraverso un loro mediatore.

Sono stato contattato da un signore italiano sabato sera – conferma il produttore della mostra, Salvatore Lacagnina – che mi ha chiesto informazioni sul collezionista privato che ci aveva concesso l’opera di van Gogh, chiedendomi se c’era la possibilità di acquisto. Ho messo in contatto le due persone, ma mai credevo giungessero così velocemente ad una definizione, per fortuna negli accordi è prevista la permanenza a Napoli dell’acquaforte sino a chiusura dell’esposizione. Il prezzo della vendita non lo conosciamo, ma sappiamo che l’opera è stata valutata, dalla compagnia di assicurazione che cura per noi i rapporti con i privati, intorno ai 250mila euro“.

La Stanza Segreta, con 12 opere originali di diversi artisti tra cui Gauguin, Cézanne, Cormon, dove spicca l’heliogravure originale realizzata da Vincent van GoghHomme à la Pipe: Portrait du docteur Gachet (1890), è divenuta così la “stanza della trattativa”. Il ritratto del medico e amico Gachet è una delle poche opere grafiche effettuate da van Gogh. Editato in pochi esemplari nel 1939 dalla società Francois di Limoges per les Éditions Hyperion di Parigi, restituisce l’immagine del dottor Gachet leggermente incupita e tesa, forse presagio di ciò che lo stato di salute di van Gogh potrebbe determinare nel futuro dell’amico.


Van Gogh multimedia e La Stanza segreta
Ideazione e produzione: Navigare srl
Luogo: Napoli, Palazzo Fondi (Via Medina, 24)
Date: 19 marzo – 26 giugno 2022

Sito: https://www.vangoghmultimediaexperience.it/

I biglietti si possono acquistare alla mostra o online: www.etes.it

UFFICIO STAMPA: 
FABRIZIO KÜHNE & PARTNERS –  E.mail: comunicazione@fabriziokuhne.com
Rif. Fabrizio Kühne – Mob. (+39) 339 83 83 413 – Brunella Bianchi – Mob. (+39) 331 26 30 029

I musei civici di Bologna ottengono l’accreditamento al Sistema museale regionale

L’esito positivo, conseguito al termine dell’istruttoria svolta dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, rappresenta per i musei del Comune di Bologna un importante risultato e un punto di partenza per continuare a migliorare la qualità dell’offerta culturale e di servizi sempre più accessibili e accoglienti.

I musei civici di Bologna
ottengono l’accreditamento al Sistema museale regionale,
passaggio necessario per l’inserimento nel Sistema museale nazionale

Museo Civico Archeologico
Veduta di allestimento della Sezione Egizia
Foto Matteo Monti
Courtesy Istituzione Bologna Musei

musei civici di Bologna sono stati inclusi nell’elenco dei musei accreditati al Sistema museale regionale del territorio emiliano-romagnolo: Museo Civico Archeologico, Collezioni Comunali d’Arte, Museo Davia Bargellini, Museo Civico Medievale, Museo internazionale e biblioteca della musica, Museo del Patrimonio Industriale, MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, Museo Morandi, Museo civico del Risorgimento, Museo per la Memoria di Ustica.

Il riconoscimento costituisce il passaggio necessario per l’inserimento nel Sistema museale nazionale, progetto nato nel 2018 e coordinato dalla Direzione generale Musei del Ministero della Cultura che mira a migliorare la fruizione, l’accessibilità e la gestione sostenibile del patrimonio culturale.
L’esito positivo, indicato nella Delibera regionale n. 503 del 4/4/2022, è stato conseguito al termine dell’istruttoria svolta dal Servizio Patrimonio culturale della Regione Emilia-Romagna, organo preposto alla valutazione, durante la prima finestra di accreditamento aperta dal 23 novembre 2021 al 15 gennaio 2022, alla quale l’Istituzione Bologna Musei ha partecipato su base volontaria.

L’adesione al Sistema museale nazionale rientra nella logica del miglioramento continuo, essendo basata sull’adozione dei Livelli Uniformi di Qualità (LUQ), definiti dal Ministero della Cultura con Decreto Ministeriale 113/2018 e recepiti dalla Regione Emilia-Romagna con Delibera di Giunta 1450/2018.
Ispirati alle migliori pratiche internazionali sul tema, i LUQ prevedono ben 112 requisiti articolati in tre ambiti principali: Organizzazione, Collezioni e ComunicazioneRapporti con il territorio.Essi rappresentano un importante parametro di verifica del raggiungimento di standard minimi di qualità e, al tempo stesso, di supporto per la definizione di obiettivi di miglioramento.

“Il riconoscimento – commenta il sindaco di Bologna Matteo Lepore – dà conto della raggiunta armonizzazione dei musei civici di Bologna sui livelli di qualità e sugli standard di funzionamento, sia per quanto riguarda il profilo organizzativo e gestionale, sia per gli aspetti relativi alla tutela, conservazione e promozione del patrimonio. Allo stesso tempo, tale riconoscimento deve rappresentare per i nostri musei un punto di partenza per un processo in itinere di sviluppo continuo, per un’offerta culturale di qualità accogliente e accessibile a tutti, in grado di generare valore negli impatti sociali e culturali a lungo termine sulle persone e sulle comunità. Sono quindi soddisfatto di questo riconoscimento che riguarda, voglio sottolineare, non solo i musei comunali ma anche molte altre realtà private del territorio oltre al Museo della Civiltà contadina della Città metropolitana”.


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Washington Irving – La leggenda di Sleepy Hollow

In una piccola valle sonnolenta, un cavaliere senza testa semina il terrore con le sue scorribande notturne& Ma chi è questo essere misterioso e inafferrabile?”La leggenda di Sleepy Hollow” come non la avete mai letta! si potrebbe dire ai tanti che la conoscono solo attraverso il cinema e la televisione. Ma come mai un racconto del 1820 continua ancora oggi a stimolare la fantasia (e le paure) di registi e sceneggiatori? E il racconto di Washington Irving è davvero come ce lo hanno presentato loro? Una lettura curiosa e arguta che svela un mondo ormai scomparso dove il confine tra realtà e immaginazione, verità e apparenza non è mai certo. Un piccolo classico travestito da racconto “da paura”. Il racconto è accompagnato dalle illustrazioni di Giulia Caruso. Un ebook dei Dragomanni.

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IMMAGINE DI APERTURA – copertina del libro