Palazzo Mazzetti di Asti – I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna prorogata fino al 5 giugno

Silvestro Lega
Mamma col bambino, 1866-67
Olio su tavola, 38×29,5 cm Collezione privata

Prorogata fino al 5 giugno 2002 la mostra “I Macchiaioli. L’avventura dell’arte moderna“, inaugurata lo scorso 18 novembre.

Visti la grande richiesta e il crescente numero sia delle prenotazioni che dell’afflusso dei visitatori nelle sale di Palazzo Mazzetti di Asti, la proroga è voluta dalla Fondazione Asti Musei per dare a tutti la possibilità di visitare la mostra e prender parte a una narrazione visiva dalla nascita all’evolversi e al concludersi dell’esperienza artistica dei Macchiaioli e del loro entourage, dal 1856 fino al ‘900 inoltrato.

Palazzo Mazzetti potrà quindi accogliere ancora i bambini e i ragazzi delle scuole che, a causa delle restrizioni dovute al Covid, non hanno potuto accedere alla mostra.

Il percorso di visita mette in scena il movimento pittorico più importante dell’avanguardia italiana risorgimentale. Quello macchiaiolo è, infatti, il primo linguaggio nazionale ottocentesco: i suoi protagonisti volevano dar vita a un linguaggio estetico che fosse condiviso in tutta la nazione, in un momento in cui l’Italia non era ancora unita.

La mostra curata da Tiziano Panconi, offre al pubblico più di 80 dipinti e, tra i capolavori esposti, si possono ammirare Mamma con bambino (1866-67) di Silvestro LegaTramonto in Maremma (1900-05) di Giovanni FattoriBambino al sole (1869) di Giuseppe De Nittis, accanto a Alaide Banti sulla panchina (1870-75) di Cristiano BantiUna visita al mio studio (1872) di Odoardo Borrani e Signore al pianoforte (1869) di Giovanni Boldini.

La rassegna si snoda tra il piano terreno e nei suggestivi ambienti del piano interrato, dove una video installazione omaggia figure e paesaggi della mostra accompagnati da musiche dell’epoca.

La mostra è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, la Regione Piemonte e il Comune di Asti, gode del contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, è organizzata da Arthemisia, con la collaborazione del Museoarchives Giovanni Boldini Macchiaioli di Pistoia e vede come sponsor Gruppo Cassa di Risparmio di Asti.


SEDE
Palazzo Mazzetti
Corso Vittorio Alfieri, 357
14100 Asti

INFORMAZIONI
FONDAZIONE ASTI MUSEI
www.museidiasti.com
prenotazioni@fondazioneastimusei.it
info@fondazioneastimusei.it
T. +39 0141 530403
M. +39 388 1640915

ORARI
Martedì – domenica 10.00 – 19.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Lunedì chiuso

Ufficio Stampa Arthemisia
press@artemisia.it | T. +39 06 69380306

Roma, Von Buren Contemporary: prorogata MIRABILIA mostra personale di Bato

Von Buren Contemporary 
presenta 

Mirabilia

mostra personale di
BATO

Bato, Sciapode, tecnica mista su tela, cm 100×80, 2022

Vernissage 
giovedì 21 e venerdì 22 aprile 2022
dalle 18:00 alle 21:30

Curatrice e organizzazione: Michele von Büren

La mostra resterà aperta fino a mercoledì 25 maggio 2022

Von Buren Contemporary 
Via Giulia 13, 00186 Roma 

Mirabilia è un viaggio nell’immaginario medioevale, costellato da figure mitologiche, popolazioni leggendarie e animali fantastici. Bato ci conduce con le sue opere in un mondo ispirato da diverse fonti letterarie; dalla Genesi della Bibbia alle avventure di Alessandro Magno, fino alla misteriosa Lettera del prete Gianni, un’epistola del dodicesimo secolo, dove sono descritti i regni immaginari di un oriente abitato da creature misteriose, popolazioni cannibali, fonti e pietre miracolose.

Un mondo idilliaco e, allo stesso tempo, lontano e temibile è dunque il luogo in cui si muovono le sculture e i dipinti della mostra Mirabilia, un terreno in cui sperimentare forme e colori diversi, dove poter esprimere liberamente visioni e idee, eludendo il freno della razionalità.

Bato nasce nel 1977 a Roma, dove vive e lavora. Conseguita la laurea in Lettere e Filosofia decide di seguire la sua vocazione di sempre, dedicandosi completamente alla pittura. Tra le ultime mostre segnaliamo Giungla, ospitata nel 2019-2020 dal Museo Tonino Guerra di Santarcangelo di Romagna, dove Bato ha tracciato il suo personale bestiario: un immaginario surreale che trae ispirazione dalla lettura di numerose fonti scientifiche e dalle opere di alcuni scrittori d’avventura, tra cui Rudyard Kipling, Emilio Salgari e Herman Melville.

Lo stile di Bato si caratterizza per la sua capacità di non rinunciare alla forma ma trasformarla in segno, un segno rapido, incisivo ed elegante, steso su vaste campiture bianche. Animali, paesaggi, avvenimenti e ricordi di viaggio sono le fonti d’ispirazione a cui attinge per creare le sue composizioni. Nonostante il senso di apparente immediatezza che le tele comunicano, il processo creativo di Bato prevede elaborati studi, schizzi e bozze, che gli permettono di creare una composizione equilibrata e armonica nella sua essenzialità, come se si trattasse di un’improvvisazione calcolata che non lascia spazio a ripensamenti.

Se le opere su tela vanno nella direzione della semplificazione e dello svuotamento della forma, fino a ridurla al suo contorno, le sculture ne rappresentano invece la controparte volumetrica, con evidenti richiami tra i due. Dalle sculture presenti in mostra sono nate le maschere utilizzate per la recente performance Mask, ideata da Bato, il regista teatrale Emiliano Pellisari e la ballerina Mariana P e messa in scena presso lo studio NoGravity di Roma.

Questa mostra è stata appositamente pensata per il nuovo spazio della galleria in Via Giulia 13 e il suo cambio di nome, passando da RvB Arts a Von Buren Contemporary, in quanto Bato fa parte del gruppo storico della galleria.


INFO

Mirabilia
Bato 
A cura di Michele von Büren

Vernissage 
giovedì 21 e venerdì 22 aprile 2022 dalle 18.00 alle 21.30 

Von Buren Contemporary 
Via Giulia 13 – Roma 

Fino a mercoledì 25 maggio 2022

Orari: 11:00-13:30 e 15:30-19:30; 
domenica e lunedì chiuso 

Von Buren Contemporary 
Via Giulia 13 – Roma
+39 335.1633518
www.vonburencontemporary.com

info@vonburencontemporary.com
@vonburen.contemporary

Ufficio stampa
Alessandra Lenzi
+39 320.5621416
alessandralenzi.press@gmail.com

Venezia, Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue: MIANI 150. Viaggio alla scoperta di un esploratore

Il Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue celebra i 150 anni dalla morte dell’esploratore Giovanni Miani (1810/1872) con un ampio progetto di studio che parte dalla raccolta custodita, di eccezionale valore storico e scientifico. Il progetto multidisciplinare si svolge nell’intero anno 2022 con incontri, conferenze e attività educative e il coinvolgimento di studiosi e ricercatori e di altre istituzioni culturali. Comprende inoltre la digitalizzazione della sua ampia produzione cartacea, testimonianza degli eclettici interessi dell’esploratore, collezionista, musicologo, geografo, etnografo Giovanni Miani.

Sala Miani, ph Francesca Saccani

Tra le sale espositive più suggestive del Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue c’è quella dedicata alla collezione etnografica dell’ esploratore Giovanni Miani, che in due distinte spedizioni andò alla ricerca delle sorgenti del Nilo, le cui origini erano a quel tempo avvolte nel mistero. E’ una delle collezioni etnografiche africane più antiche e variegate d’Europa, con 1800 reperti raccolti a metà Ottocento nell’attuale territorio sudanese, che furono donati dallo stesso esploratore alla città di Venezia. La collezione è stata restaurata e offerta al pubblico alla riapertura del Museo di Storia Naturale nel 2010, con un allestimento disegnato dallo stesso Miani, primo esempio di installazione museografica in campo etnografico che si conosca in Europa. Oggi diventa il nucleo principale del progetto di censimento e studio multidisciplinare, avviato per i 150 anni dalla morte dell’esploratore, che coinvolge altre istituzioni italiane ed europee che conservano materiali e documenti relativi alla collezione Miani (Museo Pigorini di Roma, Welt Museum di Vienna, Società Geografica Italiana a Roma) e diversi studiosi e ricercatori di diverse discipline, data l’ecletticità della figura e della raccolta. Il valore della collezione trascende infatti il dato etnografico e si presta a diverse chiavi di lettura in ambito naturalistico, archeologico e antropologico.

Giovanni Miani è stato esploratore, collezionista, musicologo, geografo, etnografo, patriota. Nato nel 1810 a Rovigo, a 14 anni cresce veneziano nella dimora del nobile Pier Alvise Bragadin, tenta per tutta la vita di comporre una enciclopedia universale della musica del mondo, partecipa ai moti rivoluzionari del 1848, diviene noto come Leone bianco nell’Africa che esplorava alla ricerca delle origini del Nilo. Le cercò con due spedizioni, tra il 1859 e 1861, toccò il punto più a sud mai raggiunto da un europeo e ritornò con un patrimonio di eccezionale valore scientifico.
Nella Sala Miani, oltre alla celebre mummia della Sacerdotessa dei coccodrilli, si ammirano armi, strumenti musicali, pezzi di abbigliamento, oggetti di uso quotidiano che Miani acquistava nei suoi transiti dalle stesse persone che le possedevano e che accompagnava da dettagliate descrizioni del loro aspetto e utilizzo. I suoi diari descrivono gli strumenti musicali, il suono che producono, il modo in cui venivano usati e in quali occasioni, e così accade per altri manufatti.
La collezione veneziana è resa ancora più preziosa dal fondo archivistico e dalle carte geografiche conservati nella Biblioteca del Museo.

Il progetto di studio, censimento e valorizzazione della Collezione avviato per i 150 anni dalla morte di Miani comprende l’importante lavoro di digitalizzazione del patrimonio cartaceo, con una estesa attività di ricerca e ricognizione di materiali raccolti da Giovanni Miani custoditi da altre istituzioni museali e la creazione di un gruppo di studio dedicato, coordinato dal Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue, con esperti di diverse discipline, dalla musicologia alla storia, dalle esplorazioni all’etnografia africana.

Nella Sala Miani sono ora esposti anche i suoi diari con disegni, di norma consultabili solo dagli studiosi nella Biblioteca del Museo. Per Miani 150. Viaggio alla scoperta di un esploratore sono stati prodotti materiali divulgativi e di approfondimento (e gioco, per i più piccoli) reperibili on- line e al Museo, è stato avviato un ciclo di conferenze (in sede e in streaming), sono state programmate visite guidate esclusive e laboratori educativi gratuiti per famiglie. La vita e la collezione di Giovanni Miani sono raccontate in dieci brevi video con protagonista narratore Alberto Toso Fei, a questi si aggiungono altri quattro video per docenti, famiglie, studenti delle secondarie di primo grado. Altre iniziative prenderanno vita nel corso del 2022, anno interamente dedicato a Miani anche per riconoscerne il meritato valore e costituire il doveroso riconoscimento di Venezia a questa leggendaria figura, protagonista di una delle pagine più avventurose della scoperta delle sorgenti del Nilo.


Contatti stampa
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di Sergio Campagnolo tel. 049.663499
rif. Roberta Barbaro roberta@studioesseci.net

IMMAGINE DI APERTURA Locandina e Sala Miani (ph Matteo De Fina)