EXATR, Forlì: Al via Meet the Docs! Film Fest. Il programma delle prime due giornate del festival dedicato al cinema documentario

Tutto pronto per la sesta edizione di Meet the Docs! Film Fest, la rassegna dedicata al cinema del reale. Dal 18 al 22 maggio l’EXATR di Forlì si animerà con cinque giorni ricchi di proiezioni in anteprima, masterclass esclusive, panel tematici di approfondimento, tre matinée dedicate alle scuole del territorio, workshop, musica live, degustazioni e convivialità, offrendo al pubblico l’opportunità di incontrare numerosi registi e ospiti autorevoli.

Il tema scelto quest’anno è “Echi dal margine”. Come afferma Matteo Lolletti, Direttore Artistico: “Meet the Docs! Film Fest, che per noi è un atto politico, vuole camminare lungo i bordi per raccogliere gli echi che provengono dal margine, e portarli al centro dell’attenzione: margini che attraversiamo, esploriamo, scopriamo, abitiamo e frequentiamo”.

La rassegna è organizzata da Sunset in collaborazione con Città di Ebla e Tiresia, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Forlì e con il supporto di BCC ravennate, forlivese e imolese.

Meet the Docs! Film Fest

Tutto pronto per l’avvio della sesta edizione

Il programma del 18 e 19 maggio 2022

Dal 18 al 22 maggio 2022
Teatro Tenda EXATR
Via Ugo Bassi 16, Forlì

IL PROGRAMMA DELLE PRIME DUE GIORNATE

Mercoledì 18 maggio 2022: Contaminazioni

Ad inaugurare la sesta edizione di Meet The Docs! Film Fest alle 21:00 sarà la proiezione di “Atlantide” di Yuri Ancarani, documentario selezionato nella sezione Orizzonti alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. “Atlantide” racconta la storia di Daniele, un giovane che vive a Sant’Erasmo, un’isola della laguna di Venezia. Vive di espedienti, ed è emarginato anche dal gruppo dei suoi coetanei, i quali condividono un’intensa vita di svago, che si esprime nella religione del barchino: un culto incentrato sull’elaborazione di motori sempre più potenti, che trasformano i piccoli motoscafi lagunari in pericolosi bolidi da competizione. Anche Daniele sogna un barchino da record. Il degrado che intacca le relazioni, l’ambiente e le pratiche di una generazione alla deriva viene osservato attraverso gli occhi del paesaggio senza tempo di Venezia. Il punto di non ritorno è una balorda, residuale storia di iniziazione maschile, violenta e predestinata al fallimento, che esplode trascinando la città fantasma in un trip di naufragio psichedelico.

A seguire il dibattito alla presenza del regista e di Claudio Angelini, fondatore di Città di Ebla.

Giovedì 19 maggio 2022: Migrazioni

Ad aprire la seconda giornata del festival alle ore 9 il primo incontro matinèe del progetto Doc a Scuola, realizzato in collaborazione con la Videoteca dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e dell’Associazione D.E-R Documentaristi Emilia-Romagna che porta nelle scuole il film documentario con incontri accompagnati da autori. Si parte con “1944: Silenzio sul Montesole” di Lorenzo K. Stanzani, che racconta uno degli eccidi più efferati compiuti dalle truppe naziste durante la seconda guerra mondiale tra il 29 settembre e il 5 ottobre 1944: 777 vite, per lo più bambini, donne e anziani, vengono trucidate dai soldati tedeschi. Un documentario che esalta l’insindacabile valore della memoria.

Al termine della proiezione il regista dialogherà con gli studenti.

Dalle 14:00 alle 15:00 il programma prosegue con un evento speciale: l’inaugurazione della mostra dell’illustratrice Alessandra Bruni, in arte Allissand, nome emergente del panorama nazionale e autrice dell’immagine della rassegna per il 2022, che alle 15:00 guiderà la masterclass “L’illustrazione del reale”.

Alle 17:00 appuntamento con il primo incontro del ciclo di presentazioni dedicate a riviste nazionali e internazionali legate ai temi delle singole giornate, in collaborazione con Frab’s Magazine & More. A dialogare saranno Anna Frabotta, responsabile di Frab’s Magazine & More, con Chiara Comito di Arabpop Magazine, rivista dedicata alle arti e alle letterature contemporanee dei paesi arabi.

Si passa poi alle 18:00 con la proiezione di “The Last Shelter” di Ousmane Samassekou, dalla rassegna di documentari “Mondovisioni” della rivista Internazionale, che affronta il tema delle migrazioni. All’estremità meridionale del Sahara si trova la Casa dei Migranti: un rifugio per chi è in viaggio verso l’Europa o per chi ritorna. Qui si confrontano le loro storie: come ti senti quando i tuoi sogni sono stati sepolti nella sabbia, o aspettano di essere vissuti? A seguire il dibattito con Eugenio Alfano, Responsabile del Coordinamento Rifugiati e Migranti – Amnesty International, e il giornalista Andrea De Georgio.

Alle 21:00 l’ultima proiezione della giornata con il documentario che ha sconvolto la Berlinale del 2020, “Purple Seadi Amel Alzakout e Khaled Abdulwahed: la regista siriana Amel Alkazout decide di testimoniare la personale traversata in mare con l’utilizzo di una telecamera waterproof, ma durante il viaggio gli scafisti abbandonano il mezzo e la barca si ribalta. A discutere del documentario saranno Elena Giacomelli, Ricercatrice dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, e Chiara Comito, autrice e scrittrice.

VINI DAL MARGINE

Durante tutti i giorni del festival, Meet the Docs! Film Fest accoglie in esclusiva FurgonVino – l’enoteca a quattro ruote. Con la 2CV Furgonetta d’epoca arriveranno la Cuvée Speciale Champagne FurgonVino e altri vini che andranno a comporre la carta in accompagnamento al piccolo menù del bar à vin. Saranno inoltre organizzati alcuni percorsi degustativi, dal venerdì alla domenica alle ore 19:00, con un viaggio dentro ai Vini dal Margine realizzato con Paolo Tegoni, presidente dell’Associazione Gastronomi Professionisti. Per info e prenotazioni: info@meetthedocs.it // 347 2782603

MEET THE GREEN!

Meet the Docs! Film Fest presta da anni particolare attenzione alla tematica ambientale, e anche per la sua sesta edizione attua azioni concrete e misure favorevoli alla sostenibilità della manifestazione. Ad esempio a livello energetico, l’area della rassegna viene gestita con un sistema di spegnimento manuale che permette di ridurre il consumo energetico nel momento in cui gli spazi non sono utilizzati. Durante le giornate del festival, inoltre, saranno presenti erogatori di acqua gratuiti e sostenibili. Nell’area ristoro e durante le degustazioni vengono inoltre utilizzate stoviglie compostabili e/o bicchieri in vetro e i prodotti enogastronomici offerti sono quasi esclusivamente locali e a km 0.

Il programma completo e dettagliato della manifestazione è disponibile sul sito https://meetthedocs.it/ 

Scansiona il QR code per consultare il programma aggiornato:


INFORMAZIONI UTILI

Meet the Docs! Film Fest – sesta edizione
Dal 18 al 22 maggio 2022
Teatro Tenda EX ATR, Via Ugo Bassi 16, Forlì (FC)

Organizzato da Sunset
In collaborazione con Tiresia e Città di Ebla
Sostenuto da Regione Emilia-Romagna e Comune di Forlì
Sponsor: LA BCC ravennate, forlivese e imolese
Partner: Forlì.Soglie, Cineteca di Bologna, Amnesty International, Centro di Ricerca PoliTeSse, Politiche e Teorie della Sessualità – Università di Verona, Videoteca dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna, DER Associazione Documentaristi Emilia-Romagna, Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Rete del Caffè Sospeso, Frab’s Magazines & More, Open DDB, Festival del Buon Vivere, CNA Cinema e Audiovisivo Forlì-Cesena, Centro Pace “Annalena Tonelli”, Forlì Città Aperta, EXATR, Spazi indecisi, Kaleo, Fridays for Future, Ferri&Menta, Panifico, Gardenia Guest House, Hotel Marta
Food &Wine: Villa Bagnolo, Paolo Tegoni, Enoteca Naturale, Furgonvino
Media partner: FilmTv, Teleromagna, ForlìToday, MMPWebTv, Radio Bruno, Radio Città Fujiko, Billy – rivista di cinema e altre perversioni
Sponsor tecnico: Tipografico Soc. Coop.

CONTATTI
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WEB: https://meetthedocs.it/
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CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

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Gli amici Fauves di Matisse: Maurice de Vlaminck

di Sergio Bertolami

46 – I protagonisti

Di Maurice de Vlaminck ho già accennato parlando di Derain. La sua unione con i fauves fu fragile e breve, come per molti altri del gruppo che dopo il 1907 intraprenderanno, chi più chi meno, un percorso autonomo.

Maurice de Vlaminck, Chiatte sulla Senna (Bateaux sur la Seine), 1905-06
Maurice de Vlaminck, La Senna a Chatou, 1906
Maurice de Vlaminck, Le bassin à Chatou (Il bacino di Chatou con barca a vela bianca), 1907

Il sodalizio con André Derain fu per Maurice de Vlaminck determinante, per gli sviluppi artistici che lo imposero all’attenzione come una delle personalità più forti e tenaci del gruppo. Conobbe l’amico Derain il 18 giugno 1900, in occasione del deragliamento di un treno per pendolari. L’anno successivo, visitando nella galleria Bernheim una retrospettiva dedicata a Vincent van Gogh sceglie la pittura come percorso privilegiato di vita. Fino a quel momento, pur di lavorare, aveva fatto un po’ di tutto: prima il meccanico, poi il corridore di bicicletta, poi il musicista suonando il violino nelle orchestrine della domenica. Infine, decise di unirsi a Derain e impiantare un proprio atelier artistico a Chatou, nell’antica Maison Levanneur, che attualmente ospita il Centre National Édition Art Image (Cneai).

Vista notturna della Maison Levanneur com’è oggi. Importante centro culturale di Chatou, che ospita la casa dei pittori Cneai (Centro nazionale per l’edizione, l’arte e l’immagine) del XIX secolo

Un anno dopo Derain lo lasciò a sé stesso, perché chiamato a prestare il servizio militare, ma tenne col giovane uno stretto rapporto epistolare. Si apriva un periodo da bohémien per l’artista, con una famiglia da mantenere, costretto a raschiare vecchi dipinti per recuperare le tele. Alla pittura accomunò la scrittura di due romanzi dall’estetica decadente e i contenuti piuttosto spinti per l’epoca. La passione verso l’arte primitiva e il fauvismo, che lo coinvolse completamente, gli permisero di inserirsi a pieno titolo fra gli artisti emergenti. Alla ricca cultura di Matisse de Vlaminck contrapponeva il suo istintivo entusiasmo di chi scopre il mondo da autodidatta. Si vantava di non essere un frequentatore di musei, ma di «amare van Gogh più di suo padre».

Maurice de Vlaminck, Paesaggio con alberi rossi, 1906

Matisse lo invitò a presentare lavori alla galleria di Berthe Weil e al Salon des Indépendants del 1905. Qualche mese dopo al Salon d’Automne. Lo scandalo smosse il mondo delle gallerie. Il mercante d’arte Ambroise Vollard fu affascinato dal lavoro di de Vlaminck. Lo sostenne con acquisti e nel 1908 gli dedicò una mostra personale. Non fu però l’unico mercante d’arte, perché anche Daniel-Henry Kahnweiler si interessò a lui. Sono questi gli anni, prima della guerra, in cui la pittura di Maurice de Vlaminck è incentrata su violenti toni puri (Il ponte di Chatou, Soleure, collezione privata; Paesaggio con alberi rossi, 1906, Parigi, Musée d’Art Moderne). Trascorsa, però, la stagione fauve, l’artista si accostò alla costruzione pittorica di Paul Cézanne (Autoritratto, 1912), passando poi a interessi condivisi dalla ricerca contemporanea (H. Rousseau e l’arte negra) fino ad intraprendere qualche sperimentazione cubista.

Maurice de Vlaminck, Autoritratto, 1912
Maurice de Vlaminck, Village, 1912 circa

Con la guerra venne assegnato a una fabbrica nella regione di Parigi e non spedito al fronte, avendo allora una moglie e tre figlie. Quando a conclusione del conflitto il peggio fu superato, divorziò e si risposò con Berthe Combe, che gli diede altre due figlie. L’arte fauves era ormai alle spalle e l’artista preferì concentrarsi su di una figurazione realistica, dai forti accenti espressionistici, con paesaggi dai colori cupi e densi. Dal 1925 si stabilirà a Rueil-la-Gadelière fino alla morte.

 André Derain (a sinistra) e de Vlaminck (a destra), nel 1942

IMMAGINE DI APERTURA – L’orologio al Musée D’Orsay – Foto di Guy Dugas da Pixabay 

Pisa: Il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi organizza visite guidate gratuite alle mostre

Il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa, Università di Pisa)in occasione di Amico Museo. Aria di Primavera nei musei toscani, organizza:  
Visite guidate gratuite alle mostre:

  • Il Trittico del Centenario – Una Commedia Divina – L’Inferno di Claudio Sacchi 
  • Napoleone. Storie tra note e immagini

Calendario delle visite

  • Giovedì 19 e 26 maggio 2022, unico turno di visita alle ore: 16:00
  • Sabato 4 giugno 2022, due turni di visita alle ore: 16:00 e alle 17:00

 Le visite guidate sono su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili al seguente linkhttps://museodellagrafica.sma.unipi.it/prenota-visite-online/

Durata della visita: 1 ora

Obbligatorio l’utilizzo della mascherina FFp2

Per maggiori informazioni cliccare il logo: 


Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-66-67)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it