Arte e Cultura: la Gondola di Rotelli navigherà da Venezia fino a Milano alla Design Week

Il singolare progetto Clean Waters (mostra e installazione) dell’artista veneziano Marco Nereo Rotelli.

A Venezia lunedì 23 maggio alle ore 15,00, verrà messa finalmente in acqua la nota Gondola allestita di “rifiuti artistici Blu Klein” recuperati dai sommozzatori veneziani durante l’apertura della Biennale d’Arte. Verrà trasferita dal Museo della Marina Navale in laguna, (Il Museo dal 22 aprile fino al 22 maggio, ospita la nota Gondola e la mostra dell’installazione luminosa), con grosse gru per attraversare Venezia e “navigare” con il “suo mirato messaggio ambientale” fino a Milano proiettandosi anche nel mare del Metaverso. L’evento sarà in presenza dell’artista e di Gondolieri e sommozzatori che isseranno le bandiere con la scritta “Clean Water Please”.

FuoriSalone22
INTERNI – DESIGN REGENERATION

6-13 giugno 2022
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO

Via Festa del Perdono, 7. Cortile d’Onore

EVER IN ART® presenta un nuovo progetto artistico cross-world
di Marco Nereo Rotelli alla Milano Design Week

Marco Nereo Rotelli, Ever in Art, Clean Water Please Project,
Fotoinserimento gondola Interni Statale Milano

Marco Nereo Rotelli
Progetto: Clean water: Please

A cura di Ever in Art
Musica: Alessio Bertallot

Dopo la performance e l’esposizione al Museo Storico Navale della Marina Militare di Venezia, di cui hanno parlato i media nazionali, la gondola poetica di Marco Nereo Rotelli si immerge nelle acque della laguna, carica di rifiuti, portata dal gondoliere Vito Redolfi Tezzat, attraverserà Venezia e “navigherà” con il suo messaggio per approdare alla Milano Design Week.
Il concept di arte phygital, multicanale ed immersiva di Ever in Art® si evolve ancora, dando vita a un nuovo capitolo di Clean Water, Please con un evento ibrido, fatto di opere, suoni, luci e colori, fruibili nel mondo reale ma anche nel Metaversi grazie alla loro trasposizione su NFT, ed ha un particolare senso la sua presenza in una manifestazione impor- tante come quella milanese dedicata quest’anno alla “rigenerazione”.
Nella performance milanese, l’arte del Maestro Rotelli si sposerà con l’opera sonora “Dopo il Diluvio” di Alessio Bertallot, travalicando i confini tra i linguaggi e fluendo dal reale al virtuale, per proiettarsi nel mare del Metaverso.

Ever in Art® promuove l’unione di arte ed economia circolare. Nel primo capitolo del progetto Clean Water, please di Rotelli, il prezioso lavoro dei Gondolieri Sommozzatori Volontari di Venezia che dedicano il loro tempo libero a pulire i fon- dali della laguna si trasforma in un’opera d’arte partecipativa, che vede il suo debutto nella performance durante i giorni di apertura della Biennale Arte, con un’incredibile affluenza di visitatori, ed il suo culmine nell’esposizione della gondola artistica, carica di rifiuti, nobilitati dall’arte di Rotelli, al Museo della Marina Militare.

La gondola, che nell’immaginario collettivo rappresenta il romanticismo, l’amore e la bellezza, assurge con questo pro- getto a luogo del nuovo essere. Naviga con il suo messaggio verso Milano, dove sarà esposta nel Cortile d’Onore del ‘600 dell’Università Statale di Milano in occasione della Design Week per Interni Design Re-Generation. Gli oggetti riemersi dipinti da Marco Nereo Rotelli di blu Klein, il colore dell’infinito, sovrastano la gondola, la cui rotta irreversibile è un mare pulito.
Naviga, la gondola poetica, travalica i confini tra i linguaggi e fluisce dal reale al virtuale per proiettarsi anche nel mare del Metaverso. Nel grande schermo che completa l’opera sarà possibile “viaggiare” in una Venezia immaginaria dove gli oggetti riemersi e dipinti da Rotelli di blu diventano NFT.

L’installazione visiva è accompagnata dall’opera sonora “Dopo il Diluvio” di Alessio Bertallot. È una visione su un mare che ha riconquistato ciò che l’uomo aveva sistematicamente occupato. Dalle profondità di un’apparente serenità ondulatoria del suono elettronico, riaffiorano corrotte citazioni della Musica Classica: Debussy, Poenitz, Satie, Pachelbel, Hasselman, suonate dall’arpista Donata Mattei. Sono relitti di una civiltà scomparsa che Bertallot ha trasformato, rallentato, sovrap- posto, rese aritmiche e subacquee utilizzando la tecnica “Chopped & Screwed” e ispirazioni compositive del Minimalis- mo. È una serena, inconsapevole, contemplazione di naufragi.

Ever in Art® stimola a considerare gli effetti indiretti delle nostre azioni ed invita a comprendere meglio l’importanza dell’ambiente con i suoi progetti artistici cross-world, dall’impatto sociale, economico o ambientale, fruibili nel mondo reale e virtuale. Tutti i progetti artistici hanno l’obiettivo di utilizzare l’arte analogica e digitale come mezzo concreto per nobilitare e valorizzare le azioni virtuose promosse da privati, corporations e associazioni con iniziative di salvaguardia. L’idea della metamorfosi, del riciclo, della possibilità che l’Arte ha di cambiare il destino delle cose è quindi anche la base concettuale di Clean Water, please, un progetto dedicato al mare e alla responsabilità di comunicare bellezza implemen- tato con le potenzialità del digitale e della Blockchain. Le opere e le performance di Ever in Art® si trasformano così in pezzi unici e insostituibili di dati, per fornire a collezionisti e appassionati una miriade di opportunità per portare i beni del mondo reale e le azioni di salvaguardia nell’universo digitale 3D.


Ever in Art – Clean Water, Please

Dal 6 al 13 giugno 2022
Cortile d’Onore, Università degli Studi di Milano, Via Festa del Perdono 7 www.everinart.com
info@everinart.com

Ufficio stampa:
FREE TRADE Roma
Melina Cavallaro – melina@freetrade.it
Valerio De Luca – valerio@freetrade.it

Orani, Museo Nivola: Dallo Showroom Olivetti alla Città incredibile. NIVOLA E NEW YORK

Costantino Nivola (Orani, 1911-East Hampton 1988), tra i protagonisti della scultura e della grafica italiane del Novecento, è stato una figura chiave nei rapporti tra Italia e America. Esule negli Stati Uniti perché antifascista, vi ha dato inizio a una carriera di “scultore per l’architettura” che lo ha visto collaborare con i più grandi maestri del Modernismo. Nel 1954 il suo rilievo per lo showroom Olivetti di New York ha segnato l’inizio del successo transatlantico del Made in Italy.

Fino al 15 Luglio 2022

Museo Nivola, Orani

NIVOLA E NEW YORK.
Dallo Showroom Olivetti alla Città incredibile

a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri, Carl Stein

Studio BBPR con Costantino Nivola, interno dello showroom Olivetti, in Fifth Avenue 564, New York, 1954, foto Hans Namuth

Il rapporto di Nivola con New York, la città “incredibile” e “meravigliosa” che lo aveva accolto nel 1939 dopo la fuga dall’Italia, ha segnato in profondità il suo lavoro di artista. Eccitante, coinvolgente e al tempo stesso destabilizzante, il panorama urbano di New York è metafora della condizione umana nella modernità e postmodernità.

Il centro della mostra è il rilievo di Nivola per lo showroom Olivetti nella Fifth Avenue, realizzato dallo studio BBPR nel 1954, caposaldo dell’arte e dell’architettura italiane del dopoguerra e simbolo di un nuovo approccio alla comunicazione d’impresa.

Lungo 23 metri e alto 5, il monumentale fregio semiastratto, eseguito con la tecnica del sand casting (scultura in gesso da una matrice di sabbia), era l’elemento centrale di un’installazione che simboleggiava il cielo, il mare e la spiaggia mediterranei. Dopo la chiusura del negozio Olivetti nel 1969, fu ricollocato nel 1973 nello Science Center dell’Università di Harvard, per volontà dell’architetto Josep Lluís Sert.

In occasione della mostra ne è stata realizzata una ricostruzione fedele in scala 1:1 grazie all’utilizzo delle tecnologie di visual computing, stampa 3D e di videomapping.
Con i suoi 101 metri quadri di estensione, si tratta di uno dei più grandi progetti di riproduzione tridimensionale di beni culturali con fresatura robotica mai realizzato.

“La mostra – dice Giuliana Altea – ruota intorno a questo straordinario rilievo, esteso a coprire un’intera parete del museo, che ha esattamente le stesse misure dell’opera. La riproduzione consentirà di osservare da vicino i dettagli di una scultura il cui originale, conservato a Harvard, è difficilmente visibile dal grande pubblico. La sua realizzazione è frutto del progetto di digital humanities Nivola X Olivetti, che ha visto collaborare con la Fondazione Nivola le università di Harvard e di Sassari, il CRS4 – Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna, l’ISTI – CNR – Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo” di Pisa, Make in Nuoro – il fab lab della Camera di Commercio di Nuoro, l’Archivio Olivetti di Ivrea e la Fondazione Olivetti di Roma.”

Se il rilievo Olivetti è il punto di partenza della carriera americana di Nivola, la Combined Police and Fire Facility del 1984 ne è il punto di arrivo. Come osserva Carl Stein, autore del progetto architettonico e amico di Nivola, “l’artista, al termine della sua carriera, ha scelto un approccio narrativo e antimonumentale, raccontando il lato umano delle forze di polizia, mettendone in luce la responsabilità civica, concentrandosi su episodi di quotidiana presenza dello Stato invece di esaltare i valori assoluti dell’istituzione.”

Tra questi due capitoli della vicenda newyorkese di Nivola si situa, all’inizio degli anni Sessanta, il progetto della Stephen Wise Recreation Area, un insediamento di case popolari nell’Upper West Side per cui Nivola eseguì un grande graffito murale, delle sculture, una fontana e un playground con un gruppo di cavallini in cemento stilizzati.

“I cavallini della Stephen Wise – afferma il direttore Luca Cheri – sono una delle invenzioni più felici e gioiose di Nivola, e dopo l’accesa protesta popolare sollevata dalla loro minacciata distruzione nel 2021 sono diventati il simbolo della capacità dell’arte di Nivola di toccare il suo pubblico.”

Completa la mostra una selezione di dipinti e disegni sul tema di New York. Oltre a intervenire nelle strade e negli edifici di New York con i suoi progetti – il cui tessuto connettivo è ricostruito in una timeline che mostra la presenza pervasiva dell’opera dell’artista sardo nella Grande Mela – Nivola è tornato a più riprese sul tema della metropoli nella sua produzione grafica e pittorica. Le opere esposte colgono la natura caotica ed eccitante di New York, rendendo al tempo stesso l’incalzante fluire della vita urbana e il senso di spiazzamento e disorientamento che questo può produrre.

Questa mostra – dice Antonella Camarda – è il frutto della collaborazione fra umanisti, scienziati e imprese. È lo stesso spirito di sperimentazione e costante innovazione che ha caratterizzato l’approccio di Costantino Nivola ed è stato tratto distintivo dell’Olivetti. L’azienda di Ivrea ha fatto del binomio fra arte e tecnologia, antico e moderno, una bandiera negli anni cruciali della diffusione del Made in Italy negli Stati Uniti.

Nivola al lavoro nell’Ufficio Pubblicità Olivetti, Milano, 1937-38.
Courtesy Fondazione Nivola

Mostra a cura di
Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri, Carl Stein

In collaborazione con
Roger Broome e Steven Hillyer

Progettazione Allestimento
Alessandro Floris

Realizzazione allestimento
Artigianato e Design di Pietro Fois
Art Handling Services di Luca Pinna

Videomapping
Tokonoma (Chiara Ligi e Mauro Macella)

Grafica
Gianfranco Setzu

Cover image 3D
Monica Casu

Fotogrammetrie
Visualization Research and Teaching Laboratory, University of Harvard
(Rus Gant)
Recap Robotics, LLC.

Ricerca in Visual Computing e Digital Modeling Rilievo Olivetti:
Visual and Data-intensive Computing, CRS4, Cagliari
(Enrico Gobbetti, Fabio Bettio, Fabio Marton)

Visual Computing Laboratory ISTI – CNR, Pisa
(Paolo Cignoni, Marco Callieri)

Digital modeling cavallini Stephen Wise
Monica Casu

Paesaggio Sonoro
Max Viale

Fabrication
Make in Nuoro
(Alessandro Lutzu, Paolo Ledda. Giuseppe Mignemi)

Sponsor istituzionali
Regione Autonoma della Sardegna, Comune di Orani

Main sponsor
Fondazione di Sardegna

E con il supporto di
Banco di Sardegna

Partner
CRS4 – Centro di Ricerca, Sviluppo e Studi Superiori in Sardegna
ISTI – CNR – Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “Alessandro Faedo”, Pisa
Associazione Archivio Storico Olivetti, Ivrea
Fondazione Olivetti, Roma
Università degli studi di Sassari
The Cooper Union, New York
Make in Nuoro – Camera di Commercio di Nuoro
Monadnock Development

Si ringraziano
Tonino Rocca e Chiara Gatti (Museo MAN Nuoro), Antonio Fois, Antonio Fois, Agostino Cicalò, Enrico Bandiera, Beniamino de’ Liguori, Gaetano di Tondo, Giulio Iacchetti, Carlo Piccinelli, Giovanni Pirisi, Pierandrea Serra, Nader Tehrani. Un ringraziamento speciale va all’Università di Harvard e in particolare Jennifer Atkinson, Rus Gant, Michael Kelley, Oliver Knill, Curtis McMullen, Mark J. Pimentel, Autori del Vino di Piera Deledda e Pietro Fele.

Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499; www.studioesseci.net;
roberta@studioesseci.net, referente Roberta Barbaro