Il Salone Internazionale del Restauro torna a Ferrara Fiere dall’8 al 10 giugno con una XXVII edizione ricca di novità

Dopo il successo del 2021 con “Restauro in tour” alla Nuova Fiera del Levante di Bari, il Salone Internazionale del Restauro torna nella storica sede di Ferrara Fiere confermandosi l’evento di riferimento internazionale nell’ambito dei beni culturali

8-10 giugno 2022
Ferrara Fiere
Via della Fiera 11, Ferrara

Ferrara è pronta ad accogliere la XXVII edizione del Salone Internazionale del Restauro: dopo la pausa forzata del 2020 dovuta alla situazione sanitaria internazionale e l’approdo nel 2021 alla Nuova Fiera del Levante di Bari con “Restauro in tour”, il Salone Internazionale del Restauro torna nella storica sede di Ferrara Fiere dall’8 al 10 giugno 2022 con un programma ricco di novità e prestigiose partnership.

Economia, Conservazione, Tecnologie e Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali: questi sono i punti cardine di RESTAURO, prima e più importante manifestazione del settore presente fin dal 1991 nel panorama fieristico internazionale. Anche per il 2022 il Salone Internazionale del Restauro si conferma il principale luogo d’incontro di un mondo fatto di aziende, istituzioni e ricerca che contribuiscono alla tutela della storia e alla valorizzazione della cultura tangibile; un momento di scambio e crescita di un settore imprescindibile per lo sviluppo economico e culturale italiano che guarda al futuro.

Il Salone Internazionale del Restauro è organizzato da Ferrara Fiere Congressi con il supporto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE ed in collaborazione con Assorestauro.

La XXVII edizione presenterà un programma imperdibile di stand espositivi, momenti convegnistici, eventi, mostre, incontri b2b con operatori italiani ed esteri per tre giornate dove l’intero panorama dei beni culturali e ambientali si ritroverà a Ferrara per discutere, approfondire, entrare in contatto e confrontarsi sulle tematiche più attuali del comparto.

RESTORATION WEEK 2022

Dal 2019, grazie al rafforzamento della partnership con Assorestauro (prima Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico e urbano, tra i produttori di materiali, attrezzature e tecnologie e fornitori di servizi e imprese specializzate), e la collaborazione e il contributo del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ed Agenzia-ICE, il Salone Internazionale del Restauro ospita il Progetto “RESTAURO MADE IN ITALY”, per la promozione e valorizzazione del restauro italiano nel mondo, che proporrà anche per quest’anno la Restoration Week, uno spettacolare tour itinerante tra i principali cantieri di restauro italiani dedicata ad esperti del settore del restauro del patrimonio culturale e dell’architettura. La Restoration Week 2022 farà tappa in Lombardia e successivamente in Emilia-Romagna ed a Ferrara al Salone Internazionale del Restauro, evento centrale del tour, accogliendo 40 delegati internazionali provenienti da 14 paesi (Albania – Arabia Saudita – Azerbaijan – Bosnia Erzegovina – Croazia – Cuba – Giordania – Iran – Israele – Libano – Stati Uniti/Canada – Turchia – Uzbekistan) per permettere l’approfondimento e la migliore conoscenza del restauro italiano. Al Salone i delegati saranno parte attiva della manifestazione, ospitati nell’International Area del Pad. 4, appositamente allestita nell’ampio open-space del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia-ICE “RESTAURO MADE IN ITALY”, e dove avranno la possibilità di interagire con gli espositori presenti in manifestazione per lo svolgimento degli incontri b2b di networking. Inoltre, a loro disposizione un’area eventi che permetterà lo svolgimento dei “WORKSHOP PAESE”, momenti di discussione e confronto dove ciascuna nazione estera presente avrà l’opportunità di presentare lo stato dell’arte del proprio paese e le relative necessità e opportunità di investimento e collaborazione.

MIC – MINISTERO DELLA CULTURA

È confermata anche in questa ventisettesima edizione la prestigiosa presenza del MIC – Ministero della Cultura, il quale ha in programma una serie di workshop e convegni in cui porterà all’attenzione dei visitatori e degli addetti ai lavori alcuni dei temi e progetti più attuali relativi ai beni culturali e alla loro fruizione. Infatti, nell’importante area espositiva – che vedrà la presenza di Direzioni e Istituti, Musei, Parchi e Segretariati Regionali – saranno attive due sale convegni all’interno del Pad.3.

IL COMITATO TECNICO-SCIENTIFICO

Il prestigioso Comitato Tecnico-Scientifico congiunto con Assorestauro riunisce un team di esperti del settore che indirizzano le attività presenti e future del Salone e promuovono l’innovazione nel mondo del restauro artistico e architettonico Made in Italy. Il Comitato, coordinato dal Presidente Prof. Arch. Alessandro Ippoliti, Direttore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, è così composto: Silvia Paparella – Amministratore Delegato Ferrara Fiere Congressi; Alessandro Bozzetti – Presidente Assorestauro; Ilaria Borletti Buitoni – Vice Presidente FAI-Fondo Ambiente Italiano; Gisella Capponi – già Direttore dell’ICR–Istituto Centrale per il Restauro; Giovanni Carbonara – Professore emerito di Restauro architettonico presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”; Carla Di Francesco – già Segretario Generale MiC-Ministero della Cultura; Daniela Esposito –  Presidente del Comitato Tecnico-Scientifico per il Paesaggio-Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici-Ministero della Cultura; Piergiuseppe Venturella – Avvocato, Studio Tonucci & Partners.

GLI HIGHLIGHTS DI RESTAURO 2022

Tra i numerosi stand della XXVII edizione del Salone Internazionale del Restauro saranno presenti tra le Istituzioni, solo per citarne alcune, la Regione Emilia-Romagna, il Comune di Ferrara, Camera di Commercio di Ferrara, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Segretariato Regionale MIC della Calabria, il Museo della Zecca di Roma, ENEA, Formedil (Ente per la Formazione e l’addestramento professionale nell’edilizia), CNA (Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola e Media Impresa).

Saranno presenti le aziende associate al partner storico della manifestazione Assorestauro – Associazione italiana per il restauro architettonico, artistico, urbano – la prima associazione italiana tra i produttori di materiali, attrezzature e tecnologie e i fornitori di servizi e imprese specializzate, nata per rappresentare il comparto del restauro e della conservazione del patrimonio materiale sia a livello nazionale sia a livello internazionale.

Inoltre, il Salone ospiterà gli spazi espositivi delle più importanti aziende italiane e internazionali provenienti da diversi settori nell’ambito dei beni culturali: dal restauro alla diagnostica, dalle tecnologie ai prodotti e materiali, dall’illuminazione, deumidificazione e pulitura al merchandising museale.

Tra le partnership, oltre alla principale con Assorestauro segnaliamo quella con GBC – Green Building Council Italia, Associazione a cui aderiscono le più competitive imprese e le più qualificate associazioni e comunità professionali italiane operanti nel segmento dell’edilizia sostenibile – e Mad’in Europe, il portale europeo dei restauratori di beni culturali e dei professionisti nei mestieri dell’artigianato e mestieri d’arte.

Durante la tre giorni del Salone sarà inoltre proposto un ricco programma di convegni rivolto al pubblico e agli addetti ai lavori. Oltre alla programmazione convegnistica del Ministero della Cultura, che si svolgerà in due sale convegni appositamente dedicate, ed a quello organizzato dalla Regione Emilia-Romagna, si segnalano: “Tutela e Restauro del Paesaggio” organizzato dal Comitato Tecnico-Scientifico del Salone in collaborazione con il FAI; “Buone pratiche di ricostruzione post sismica a Ferrara” a cura del Comune di Ferrara; “Linee guida – documento di indirizzo per la progettazione dei depositi di sicurezza per il ricovero dei beni mobili colpiti da calamità” a cura del Ministero della Cultura; “Luce e Beni Culturali” organizzato dal Comitato tecnico-scientifico del Salone; “La tutela della sicurezza dei beni culturali e dell’ambiente” organizzato dall’Università di Ferrara; “Cantieri in movimento – ricostruzione e nuove competenze a 10 anni dal sisma 2012” organizzato da Assorestauro assieme all’Agenzia per la ricostruzione; i convegni organizzati da GBC – Green Building Council Italia “Innovazione – il futuro dell’edilizia” e “PNRR: sostenibilità e resilienza”.

Giovedì 9 giugno sarà presente Vittorio Sgarbi che terrà una Lectio-Magistralis dal titolo “IL MIGLIORE RESTAURO É LA CONOSCENZA”


INFORMAZIONI UTILI:

EVENTO: RESTAUROSalone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali – XXVII Edizione
DATE: Dall’8 al 10 giugno 2022
DOVE: Ferrara Fiere, Via della Fiera 11, Ferrara

Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria da effettuarsi sul sito della manifestazione www.salonedelrestauro.com

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Gli amici Fauves di Matisse: Georges Rouault e Kees van Dongen

di Sergio Bertolami

48 – I protagonisti

Georges Rouault intorno al 1920

Georges Rouault (Parigi 1871 – Parigi 1958). Da adolescente è apprendista e poi impiegato presso il pittore di vetrate Émile Hirsch. Allo stesso tempo, segue le lezioni serali presso l’École Nationale Supérieure des Arts Décoratifs di Parigi. Dal 1891 è ammesso all’École des Beaux-Arts di Parigi nel corso di Jules-Élie Delaunay e, alla sua morte, in quello di Gustave Moreau del quale diviene l’allievo prediletto. Alla scomparsa del maestro, non a caso, è nominato curatore del museo Gustave-Moreau, a Parigi, aperto nel 1898. Durante gli anni di Accademia fa amicizia con Matisse, Marquet, Manguin. Tenta due volte il Prix de Rome, ma senza successo. Nel 1901 frequenta l’Abbazia di Ligugé e conosce Joris-Karl Huysmans. Profondamente cattolico, come quest’ultimo, riconosce nell’umanità sofferente il volto di Cristo. Per questo, pur seguendo la lezione dei Fauves si orienta verso temi legati a un’osservazione critica della società: giudici, avvocati, aule giudiziarie, indigenti, emigranti, latitanti. Per modalità d’esecuzione e partecipazione morale, queste opere assumono essenzialmente una valenza espressionista.

Georges Rouault, Il ponte, 1905
Georges Rouault, La noce à Nini patte en l’air, 1905
Georges Rouault, Nudo sdraiato, la Piccola Olimpia, Odalisca, 1906

Importante per il suo percorso esistenziale sarà la frequentazione a Versailles del filosofo cattolico Jacques Maritain. Con i Fauves partecipa alle maggiori mostre pubbliche, di cui il Salon d’Automne del 1905 rimane il momento centrale. Si sposa nel 1908 con Marthe Le Sidaner (sorella del pittore Henri Le Sidaner) e ha quattro figli.

Georges Rouault, I giudici, 1908

Nel 1910 Rouault allestisce la sua prima personale alla galleria Druet. Da questa data, collezionisti e commercianti, in particolare Maurice Girardin o Ambroise Vollard, sono attratti dalla grande forza espressiva del suo lavoro. Lo stesso Vollard, nel 1917, acquista tutte le tele dal suo studio, ben 770. Rouault è sempre incerto su ciò che realizza, per cui molti dei lavori acquistati dal mercante d’arte non sono completati. Ha il permesso di farlo, ma nel 1939 gli eredi di Vollard, stanchi di attendere, confischeranno le opere incompiute del pittore. Nel dopoguerra cerca ispirazione nei soggetti sacri e tema centrale diviene la passione di Cristo. L’opera più importante di questo periodo è un ciclo di grafiche denominato “Miserere”, incentrato sulla miseria della guerra e dei profughi.

Kees Van Dongen nel suo studio 6 rue Saulnier, Parigi

Kees van Dongen (Delfshaven 1877 – Monaco in Costa Azzurra 1968). Irrequieto e vivacissimo artista olandese frequenta saltuariamente Parigi dal luglio 1897. Qui collabora a riviste satiriche, continuando l’attività come disegnatore di servizi di cronaca, esercitata a Rotterdam, sulla linea di Toulouse-Lautrec (ma anche di Steinlen e Forain). Si stabilisce, infine risolutivamente nella capitale dal 1900, frequentando il Bateau Lavoir e stringendo amicizia con Picasso. Assapora con lui la vita di bohème. Insieme vendono quadri come artisti di strada a 20 franchi l’uno. All’epoca van Dongen si ispira liberamente alle opere di Gauguin e dei Nabis. Nel 1904 realizza la sua prima mostra personale presentata alla galleria di Ambroise Vollard: una opportunità che gli permette di farsi conoscere e di avvicinarsi al gruppo dei pittori che espone stabilmente al Salon des Indépendants.  Dipinge opere dalle tinte vivaci, esasperando il disegno elegante e ricco di emozioni. Il cromatismo deforma, nei contrasti, le immagini in forte tendenza espressionistica (Il clown rosso, 1905, Parigi, collezione privata). Con questa pittura entra a far parte del gruppo dei Fauves e con questi prende parte al famoso Salon d’Automne del 1905. Ma, attraverso l’amicizia con Picasso, tiene saldi nel contempo i legami con i cubisti e con gli espressionisti. Tali legami gli permettono di aderire ad alcune mostre in Germania, che influenzano persino i membri del Cavaliere azzurro.

Kees Van Dongen, Donna con grande cappello, 1906
Kees Van Dongen, Ritratto di Daniel-Henry Kahnweiler, c. 1907–08
Kees Van Dongen, La ballerina Anita, c. 1907–08
Kees Van Dongen, Le lottatrici del Tabarin, 1907–08

Tra il 1905 e il 1912 Kees van Dongen esprime il massimo della sua arte (Donna alla balaustra, 1907-10, Saint-Tropez, Musée de l’Annonciade). Diviene il pittore «dell’effimero e del pittoresco della città, dell’immagine femminile nel panorama urbano (il circo, il cabaret…) cui imprime, peraltro, non la tensione emotiva e distruttiva propria, per dire, di un Kirchner (i cui temi sono assai simili), ma una carica di dolce, provocante erotismo, che esprime una verve scintillante e con una profusione di colore luminoso e aggressivo» (Lara-Vinca Masini). Conclusa la guerra alterna vari soggiorni tra Parigi e Costa Azzurra. La sua opera pittorica è ormai dedita alla facile ritrattistica mondana rispondente alla vita lussuosa e raffinata dell’alta borghesia francese.

Scorreremo velocemente altri nomi nelle prossime pagine (Continua).

IMMAGINE DI APERTURA – L’orologio al Musée D’Orsay – Foto di Guy Dugas da Pixabay