Pisa, Museo della grafica: Conferenza “The role of photographic heritage in empowering communities’ participation in cultural heritage”

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) è lieto di invitarvi alla conferenza:

The role of photographic heritage in empowering communities’ partecipation in cultural heritage

Martedì 28 giugno 2022, ore 9:30

L’evento fa parte del progetto comunitario Citizen Heritage finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma Erasmus+. Scopo del progetto è lo sviluppo di nuovi approcci per l’inclusione delle attività di ‘citizen science’ nei programmi di formazione universitaria per la ricerca e la valorizzazione del patrimonio culturale. La conferenza è focalizzata sul valore che il patrimonio fotografico può avere per la ricerca storica e umanistica.

Per ulteriori informazioni clicare il logo:

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-66-67)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Verona, Forte Sofia: Continuano fino al 26 giugno gli eventi di OLTRE… – Antologica di Sisto Righi

“OLTRE…”

Antologica di

Sisto Righi

Mostra ed eventi

24 – 25 – 26 giugno 2022

Forte Sofia
Via Monte Novegno – Verona

Sisto Righi – Una delle opere in mostra

Lo scultore Sisto Righi va oltre. Dopo le personali in Italia e all’estero, le tante collettive, dopo la presenza alla Biennale di Venezia, dopo gli allestimenti spettacolari, oggi, dopo oltre dieci di attività, lo scultore sanmarinese ha deciso di rompere il muro di cinta del “sistema arte” con una intensa tre giorni dentro il Forte asburgico veronese.

Sento un’urgenza di intima spiritualità, lontano dal “benessere” egoistico. È un movimento che sorge dal basso, una voglia di pace, condivisione, fratellanza. Anche nel mondo artistico.

Da venerdì 24 a sabato 26 giugno, il Forte Sofia si accenderà di luci, musica e performance. Lo scultore e ceramista Sisto Righi presenterà “Oltre…”, la summa del suo percorso artistico: più di 40 opere dislocate in tutti gli spazi dell’antico fortilizio, con i suoi materiali prediletti: legno, ceramica, resine, metalli.

Partecipano coralmente all’evento: il Collettivo Movimento Centrale Danza &Teatro con “Il sussurro del corpo”, musica di Eloisa Manera e Stefano Greco / PHASE DUO, regia di Claudio Gasparotto; si ascolteranno le vibrazioni delle campane tibetane e i gong, e poi, meditazione dinamica, esperienze egizio-esseni e sciamaniche, dal Sudamerica voce e chitarra di Marika, mentre Letizia Ghiotti accompagnerà il “viaggio” con il suo violino.

Il ricavato della manifestazione andrà al “Progetto Cafal” per la costruzione di una Scuola nella Guinea-Bissau, in collaborazione con la Onlus “One Bridge to Idomeni” impegnata nei Balcani.

Sisto Righi – Altre opere in mostra

Sisto RighiNote biografiche

Sisto Righi è nato nel 1958 a San Marino dove vivo e lavora. Ha partecipato a diverse collettive, esposto a Londra e Tokyo, Roma, Verona, alla Biennale di Venezia e realizzato diverse mostre personali in Toscana, Umbria, San Marino. Ha iniziato a dedicarsi totalmente all’arte nel 2010.


Programma

/ venerdì 24 giugno 2022
ore 17.30: Apertura cancello
ore 18.30: Vernissage e introduzione alla mostra e all’evento
ore 19.30: Il sussurro del corpo: performing art Collettivo Movimento Centrale Danza&Teatro
ore 20.30: Meditazione dinamica (portare cuscini o tappetini)
ore 21.30: Musiche sudamericane – esegue per chitarra e voce Marika

/ sabato 25 giugno 2022
ore 16.00: Apertura cancello
ore 17.30: Introduzione alla mostra e all’evento
ore 18.00: Tavola rotonda sul significato di “Oltre…” – Intervengono Filomeno Lopes -giornalista, filosofo e musicista della Guinea-Bissau, le Associazioni ReteBG e OBTI.
ore 21.00: Concerto gruppo musicale Stregoni

/ domenica 26 giugno 2022
ore 16.00: Apertura cancello
ore 17.30: Introduzione alla mostra e all’evento: Sisto Righi si racconta
ore 19.00: TestimonianzeGuinea-Bissau
ore 21.00: ConcertoErnesto Nanque da Silva


INFO

“OLTRE…”
Antologica di Sisto Righi
Mostra ed eventi
24 – 25 – 26 giugno 2022

Forte Sofia
Via Monte Novegno – Verona

Ingresso: 5 euro valido per le tre serate, comprensivo di assicurazione (portare coperta, tappetino)
Durante i giorni dell’evento saranno presenti servizio ristorazione e bar, stand artigianato Guinea Bissau

Per informazioni
tel. 335 7341714
Pagine FB: “Sisto Righi scultore”; “Rete Guinea-Bissau”

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
tel 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com
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Nella Valle dei Templi di Agrigento al via il Primo “Simposio degli DEI”

Martedì 28 giugno 2022 alle ore 19.30 a Le Stoai, nella Valle dei Templi, prende il via il Simposio degli Dei, uno spettacolo esclusivo in tre atti che accompagnerà, con due appuntamenti a settimana, tutta l’estate siciliana fino al 28 ottobre 2022.

Un’esperienza unica che si ispira alla storia millenaria dell’antica Grecia, per valorizzare, attraverso l’arte e la cultura, la bellezza attuale del territorio. L’ambientazione infatti è quanto di più spettacolare si possa immaginare: la Valle dei Templi, il parco archeologico più esteso del mondo. In questa atmosfera magica e suggestiva si gusteranno gli autentici cibi dell’antica Grecia da cui la cucina siciliana tra origine e ne custodisce i sapori. 

Sicilia. Il calendario dell’esclusivo spettacolo teatrale nel cuore della Valle dei Templi.

28 GIUGNO 2022 

AL VIA LE STOAI SIMPOSIO DEGLI DEI 

Dal 28 giugno al 28 ottobre 2022: 36 appuntamenti in 4 mesi

Teatro con cena ispirata all’antica Grecia

Sull’affascinate scenario della Valle dei Templi, il Simposio degli Dei è pronto a condurre lo spettatore attraverso arte, natura e cultura in una entusiasmante esperienza. Gustando cibi di una tradizione antica, ascoltando musiche dalle vibrazioni ancestrali e assistendo a danze rituali, si rivive il mitico incanto del mondo greco. 

Lo spettacolo teatrale si compone di tre atti svolti in tre ambientazioni diverse. L’atto che dà inizio all’evento si svolge nel giardino tra gli ulivi secolari e mette in scena il rito, inteso come l’insieme dei gesti che congiungono uomini e dei. La parte centrale dello spettacolo è invece il simposio nella sala interna. Una cena a base di prodotti tipici dell’antica Grecia, ispirazione dell’attuale cucina tradizionale siciliana. Il tutto accompagnato da Ambrosia d’Uva, nettare di cui si nutrivano gli dei. Durante la degustazione gli attori continuano la recitazione tra i commensali, che possono interagire con loro dando vita a uno spettacolo ogni volta unico. Infine l’ultimo atto avviene nella terrazza all’aperto, ancora con la splendida vista sulla Valle dei Templi. È qui che racconti ed emozioni danno vita al mito

I volti de Le Stoai

Dietro al grande progetto innovativo de le Stoai ci sono prima di tutto i suoi ideatori. Antonio Alba imprenditore e Simona Frenna attrice teatrale hanno messo insieme, da una parte, competenza nel settore turistico, dall’altra esperienza e passione per il teatro per dare vita al Simposio degli Dei. “Il nostro desiderio è offrire uno spettacolo capace di raccontare la nostra terra così preziosa e affascinante e la nostra storia così ricca e unica – spiega Antonio Alba – Attraverso il linguaggio teatrale vorremmo regalare un percorso esperienziale capace di emozionare lo spettatore che diventa il vero protagonista di uno spettacolo magico e indimenticabile“.

Regista dello spettacolo è Marco Savatteri che racconta così l’esperienza esclusiva: Uno spettacolo nello spettacolo ispirato dalla storia millenaria della Valle dei TempliUn “divertimento culturale” assicurato con il grande Zeus, sua moglie Era, la bella Afrodite, il possente Ercole e altri dei ed eroi mitici. Potrai partecipare ad un simposio come facevano i Greci, mangiare come loro e poi scoprirti protagonista di una performance esperienziale, in un luogo che esprime e racconta il sapore e l’odore della Sicilia“.

Alla “regia” del cibo c’è lo chef Rosario Matina, che si occupa dell’aspetto culinario dello spettacolo, con piatti che stupiscono i commensali grazie ai sapori dell’antica Grecia. Originario di Favara, Rosario Matina è da sempre appassionato alla storia delle tradizioni gastronomiche e culturali della Sicilia


Informazioni tecniche

Simposio degli Dei è uno spettacolo stabile in tre atti con cena. Lo spettacolo si svolge alle ore 19.30 e dura circa 90 minuti. Di seguito le date previste. 

Giugno: martedì 28 e giovedì 30. Luglio: mercoledì 6, venerdì 8, mercoledì 13, venerdì 15, mercoledì 20, venerdì 22, mercoledì 27, venerdì 29. Agosto: mercoledì 3, venerdì 5, martedì 9, giovedì 11, mercoledì 17, venerdì 19, mercoledì 24, venerdì 26, mercoledì 31. Settembre: venerdì 2, martedì 6, giovedì 8, mercoledì 14, venerdì 16, mercoledì 21, venerdì 23, mercoledì 28, venerdì 30. Ottobre: mercoledì 5, venerdì 7, mercoledì 12, venerdì 14, mercoledì 19, venerdì 21, mercoledì 26, venerdì 28. 

Il costo del biglietto è di 75 €, per i bambini tra i 6 e i 12 anni il costo è di 50 €, comprensivo di cena a menu fisso con vini. 

Nella Valle dei Templi, parco archeologico più esteso del mondo

Le Stoai, grazie alla sua posizione privilegiata, si affaccia direttamente sulla splendida Valle dei Templi. Con i suoi 1300 ettari, è il parco archeologico più esteso del mondo, dichiarato nel 1998 dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità. È custode di una straordinaria ricchezza monumentale e paesaggistica, a cui appartengono i resti dell’antica città greca di Akragas e il territorio circostante sino al mare. 

Info: Le Stoai – via Alfredo Capitano 1, Valle dei Templi, Agrigento – tel. 0922 437146 – https://stoai.show/  

Melina Cavallaro –
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma

Roma, Fine Art Gallery: Finissage della mostra “Sulle mutanti luci” di Verena D’Alessandro

Fino al 26 giugno 2022 è possibile visitare presso gli spazi di 28 Piazza di Pietra – Fine Art Gallery la mostra personale di Verena D’Alessandro dal titolo Sulle mutanti luci, accompagnata da un testo critico di Alberto Dambruoso

Verena D’Alessandro
Sulle mutanti luci

Testo critico di Alberto Dambruoso

Finissage 26 giugno 2022

28 Piazza di Pietra – Fine Art Gallery
Piazza di Pietra 28 – Roma

Verena D’Alessandro, Esposizione delle opere alla Fine Art Gallery

Paesaggi ideali e personali

Testo critico di Alberto Dambruoso

Ho sempre avuto un debole per la pittura fin da quando ero piccolo. Nell’album fotografico di famiglia (quando ancora si facevano), mi si vede in alcune foto con i pennelli in mano nello studio di un pittore amico di mio padre. L’odore dell’olio, la trementina, le tele sparse nello studio fanno parte della mia iconosfera infantile. 

La mia predilezione per la pittura non è mai stata quindi un mistero. Lo dico perché sono uno dei pochi critici, almeno così mi dicono, che difende la pittura. Perché forse non tutti lo sanno, ma negli ultimi anni quest’ultima, ha goduto di alterne fortune. C’è stato un momento, non tanto lontano, in cui sia chi la faceva sia chi la raccontava, non venivano visti di buon occhio. Come se la pittura fosse un medium anacronistico, obsoleto, da riporre in soffitta. La verità è che la pittura è il mezzo di rappresentazione artistica più antico del mondo e non smetterà mai di svolgere la sua funzione principale che è quella di far sognare, meravigliare ma anche far pensare gli osservatori che si trovano davanti ad un dipinto. Come noto fu proprio uno degli artisti italiani più concettuali – Gino De Dominicis – ad affermare che la pittura avrebbe resistito al tempo collocandosi fuori di esso, nell’eternità. La pittura ha infatti la capacità di rinnovarsi continuamente e ciò la rende sempre vitale e quindi attuale. Gli stessi generi della pittura, dal ritratto al paesaggio, continuano nel tempo a trasformarsi.

Lo sa benissimo anche Verena D’Alessandro che, prima ancora di fare della pittura la sua attività principale, è stata docente di Sociologia dei Processi Culturali e Comunicazione Visiva alla Sapienza e dei temi inerenti la psicologia dell’arte e la percezione visiva ne ha piena conoscenza. 

La pittura, come noto, ha qualcosa di magico rispetto ad altre forme di rappresentazione artistica. Attraverso il gesto dell’artista creatore, riesce a raccontare delle storie che nella realtà non esistono ma che diventano verosimili grazie alla sua mano e alla sua immaginazione.

La mostra di cui questo scritto intende rendere testimonianza, vede protagonisti  la pittura e uno dei suoi generi prediletti, il paesaggio.  

I paesaggi dipinti da Verena D’Alessandro sono di pura invenzione eppure sembrano familiari. Che sia un paesaggio urbano, montagnoso o marino, di fronte ai suoi dipinti si avverte infatti la risonanza di atmosfere in qualche modo conosciute. Questo accade a mio avviso per due motivi: il primo è dovuto al fatto che i suoi sono la summa di tutti i paesaggi reali che ha visto nella sua vita uniti a tutti quelli da lei conosciuti nella storia dell’arte. I paesaggi di Turner, Constable, Friedrich, Sironi, Bartolini sono i riferimenti più puntuali in questa direzione. La congiunzione di entrambe le esperienze ha sviluppato di conseguenza un tipo di paesaggio che è allo stesso tempo personale ed ideale; il secondo motivo è invece da individuarsi nel fatto che tutti i paesaggi hanno qualcosa che li accomuna in ogni parte del mondo. Un tramonto, un tornado, un acquazzone estivo, le prime luci dell’alba sono esperienze che si compiono quotidianamente in tutti i lati del globo. E’ evidente quindi come questi dipinti riescano ad evocare delle emozioni condivise. Poco importa allora che siano solo frutto della sua fantasia perché ciò che conta è la capacità che essi hanno di suscitare dei sentimenti, di portarci a rivivere dei momenti che fanno parte del nostro bagaglio esperienziale.

 Vi è un altro aspetto che emerge dai suoi paesaggi. Si tratta di una mancanza che si nota. Come già nei precedenti anche in questo ciclo, a eccezione di uno o due dipinti, la figura umana è assente. Nei paesaggi realizzati negli anni passati D’Alessandro non sembrava in effetti interessata a raccontare storie che riguardano l’interazione tra l’uomo e l’ambiente quanto piuttosto era intenzionata a portare in primo piano la grandezza della natura oppure al contrario la sua fragilità, questa sì causata dall’uomo. In quest’ultime opere invece sono frequenti le tracce di una presenza umana, per così dire, dietro le quinte: finestre e vetrate illuminate, fari accesi di automobili, cabine telefoniche in cui si scorge la silhouette di una persona, parchi-gioco e giostre sfavillanti, pickup in sosta sotto lampioni che illuminano un parco quasi notturno, e poi aerei in volo, casolari lontani, strade che portano all’orizzonte e oltre. 

In quest’ultima serie di dipinti presentati in mostra l’artista ha apportato anche uno studio sugli effetti luministici all’interno del paesaggio, siano essi derivati dalla luce naturale sia da quella artificiale. “Sulle mutanti luci”, titolo della mostra, indica appunto questa nuova ricerca. Bagliori, squarci nel cielo, lampioni illuminati, le prime luci dell’alba, intendono porre in primo piano la funzione della luce in grado da una parte di illuminare a giorno una buia notte o al contrario rendere chiaroscuro il pieno giorno. 

Il risultato finale è quello di una mostra di grande qualità formale sia per il tipo di pittura, la quale anche se eseguita tutta di getto senza l’ausilio di alcun disegno preparatorio, risulta essere di grande definizione e con una giustezza oltreché gradevolezza degli impasti cromatici, sia per la varietà dei differenti paesaggi proposti, ognuno diverso dall’altro, e non credo di sbagliare affermando anche, uno più bello dell’altro.


INFO

Verena D’Alessandro
Sulle mutanti luci
Testo critico di Alberto Dambruoso

Inaugurazione 4 maggio 2022 ore 17.00 – 21.00

Fino al 26 giugno 2022
Orari: dal lunedì pomeriggio al sabato nell’orario 11-13 / 16.30-20.00.

28 Piazza di Pietra – Fine Art Gallery
Piazza di Pietra 28 – Roma
info@28piazzadipietra.com
+39 06 94539281
www.28piazzadipietra.com

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
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IN-RUINS 2022: Lanciata la open call rivolta ad artisti, curatori e ricercatori, per prendere parte al progetto sulla nuova archeologia mediterranea

IN-RUINS

La residenza d’artista che si tiene nel cuore della Calabria lancia la sua OPEN CALL, rivolta ad artisti, curatori e ricercatori che vogliano prendere parte al progetto, con l’obiettivo di dar luce ad una nuova archeologia della cultura mediterranea.

Con scadenza il 5 luglio

Villa Romana Palazzi di Casignana – Foto cortesia del Comune di Reggio Calabria

In-ruins, il progetto che si propone di creare spazi di incontro tra paesaggi archeologici e pratiche d’arte contemporanea, generando una nuova archeologia della cultura mediterranea, è felice di annunciare l’open call per la residenza 2022. Quest’anno, per la prima volta, il programma si svolgerà tra due diversi siti archeologici: Polo Museale di Soriano Calabro e Villa Romana Palazzi di Casignana, due località a poco più di un’ora di distanza l’una dall’altra ma espressioni di aspetti e storie differenti della Calabria.

Posizionata sul lato tirrenico delle Serre, Soriano è un piccolo paese nella Provincia di Vibo Valentia, dove le tradizioni artigianali della ceramica e della lavorazione del legno sono ancora vive e forti. Il paese fu un importante centro di studi tra il XV e il XVIII secolo, grazie alla presenza di un grandioso convento dominicano costruito nel 1510. Tra i più importanti del suo tempo, il convento è famoso per aver ospitato Carlo V di ritorno da Tunisi e il filosofo Tommaso Campanella nel 1535. Il complesso religioso incrementò la sua fama e ricchezza anche grazie a un’icona considerata miracolosa e acheropita: un’effige di San Domenico di Guzmàn che la tradizione vuole consegnata a un Monaco direttamente dalla Madonna, Santa Caterina d’Alessandria e Maria Maddalena. La Storia racconta che il potere del centro poté essere sminuito, e poi spazzato via, solo con i terremoti del 1783 e del 1830. Nel 1830, però, una nuova chiesa fu costruita attorno alle rovine del precedente convento, rendendo il Polo Museale di Soriano Calabro un esempio raro di morte, rinascita e stratificazione di un luogo rituale.

Villa Romana Palazzi di Casignana è uno dei siti archeologici più importanti del meridione italiano. Si trova nei pressi di Casignana, una cittadina che non conta più di mille abitanti, il cui borgo antico è completamente abbandonato, posizionata su una collina con viste straordinarie sulla Riviera dei Gelsomini. Sulla costa si estende la Villa per quasi 15 ettari, caratterizzata non solo per la bellezza delle rovine che costudisce ma anche per l’inusuale presenza di una superstrada che taglia il percorso proprio nel mezzo. Costruita nel primo secolo avanti Cristo in un’area con tracce di precedente presenza greca, Villa Romana include costruzioni residenziali e termali, preservando 25 stanze e 500 metri quadri di pavimenti mosaicati. Questo è il nucleo di mosaici più grande ritrovato in Calabria. Visitando il sito, non è difficile immaginare la ricchezza e il potere che definivano l’antico stile di vita di un luogo – la Locride, ora remoto sia dall’arte che dal mercato. Tra i mosaici c’è un tondo che ritrae la vittoria indiana di Dioniso. Il dio è alla guida di una carrozza trainata da due tigri a riposo. Vittorioso, sembra opporsi alla fretta fumosa e rumorosa delle auto che gli sfrecciano accanto.

Partendo dalle micro-storie di queste due location così diverse, In-ruins residency invita artisti, curatori e ricercatori a guardare alle rovine archeologiche come epicentri, vettori e punti di vista per esplorare contesti topografici, storici e cutlurali più ampi, dai quartieri che con esse confinano a orizzonti più distanti, e inaspettati.

Le domande devono essere presentate entro il 5 luglio via mail all’indirizzo inruinsapplication@gmail.com. Le proposte verranno esaminate da una giuria internazionale composta da: Matilde Ayoub – Curatrice e dottoranda presso l’Università di Cergy e il National Heritage Institute, Parigi / Roberta Garieri – Ricercatrice, scrittrice e curatrice, dottoranda presso l’Università di Rennes 2 / Aloisia Leopardi – Direttrice della residenza Castello di San Basilio, Basilicata / Vittorio Parisi – Direttore degli Studi e Ricerca, Villa Arson, Nizza

LUOGHI E DATE

Soriano Calabro (VV) / Polo Museale di Soriano Calabro
12 – 24 settembre

Casignana (RC) / Villa Romana Palazzi di Casignana
24 settembre – 6 ottobre

MATERIALE DI APPLICAZIONE

– Portfolio
– CV
– Breve motivazione / panoramica di progetto provvisorio

Le domande sono da inviare entro il 5 luglio a: inruinsapplication@gmail.com

In-ruins residency è un progetto a cura di Maria Luigia Gioffre, 
Nicola Guastamacchia, Dobroslawa Nowak e Nicola Nitido. 


CONTATTI

www.inruins.org
inruinsproject@gmail.com

UFFICIO STAMPA

Daccapo Comunicazione
info@daccapocomunicazione.it
+ 39 339 7050840 (Marcello Farno) / +39 3408288293 (Ester Apa)

GRANDI EVENTI: Nervi Music Ballet Festival, dal 26 giugno fino al 29 luglio

Nervi

In esclusiva italiana la serata di gala dello Youth America Grand Prix,

Stars of Today meet the Stars of Tomorrow; guest star Jacopo Tissi, Luca Acri, Cesar Corrales, Meaghan Grace Hinkis, Benjamin Freemantle, Marcelo Gomes, Alejandro Martínez, Polina Semionova

Spettacoli in unica data italiana:

Carmen di Antonio Gades e Carlos Saura, con la Compañía Antonio Gades

e il Béjart Ballet Lausanne con le storiche coreografie di Maurice Béjart, Boléro Béjart fête Maurice e con t ‘M et variations… di Gil Roman.

 Per la prima volta in Italia, in unica data italiana, la Lizt Alfonso Dance Company in Cuba Vibra!

Eleonora Abbagnato presenta Giulietta

Roberto Bolle porta per la prima volta a Nervi il suo gala Roberto Bolle and Friends

I corpi di ballo dei teatri dell’Opera e Balletto di KievKharkivLviv e Odessa interpretano Giselle.
Ospiti musicali i direttori Fabio Luisi, Wayne Marshall, Aram Khachech, Claudio Marino Moretti e, tra i solisti, il violinista Gennaro Cardaropoli e il pianista Massimiliano Damerini

Una celebrazione della creatività coreutica e musicale del nostro tempo, con ospiti – compagnie danzatori, direttori, solisti e orchestre – di alto profilo artistico, provenienti da ogni latitudine del pianeta, nella spettacolare cornice naturalistica dei Parchi di Nervi, a Genova.

Entra in scena domenica 26 giugno 2022, con un’anteprima nei giorni 11, 12, 13 giugno, il Nervi Music Ballet Festival 2022, dedicato agli appassionati di balletto classico-romantico e di balletto contemporaneo, oltre che agli amanti del grande repertorio sinfonico. 16 appuntamenti e un’anteprima distribuiti sull’arco di un mese, con spettacoli in prima e in unica data italiana, in un contesto che conferma la sua vocazione quale luogo elettivo d’incontro del grande pubblico con le arti performative.

Promosso dal Comune di Genova con il patrocinio della Regione Liguria e di Rai Liguria, in collaborazione con il Ministero Italiano della Cultura,il Nervi Music Ballet Festival 2022 è realizzato dalla Fondazione Teatro Carlo Felice grazie al supporto del main partner Iren, dell’official sponsor e food partner Esselunga, del premium sponsor Banca Passadore, technical partner AMT.

L’inaugurazione del festival è con il gala dello Youth America Grand Prix Stars of Today meet the Stars of Tomorrow, che ritorna a Nervi dopo il successo riscosso nel 2021 in occasione dalla sua prima edizione italiana. L’evento che corona il «concorso dei concorsi» del balletto internazionale è una esclusiva per l’Italia. Nel corso della serata, aperta da un grand défilé de ballet intepretato dai partecipanti alle master class in corso dal 20 al 25 giugno al Teatro Carlo Felice – in media 140 allievi ogni giorno, le più talentuose promesse del balletto internazionale condivideranno il palcoscenico con alcuni dei ballerini solisti e dei primi ballerini dei maggiori corpi di ballo di tutto il mondo: Jacopo Tissi (Corpo di Ballo del Teatro alla Scala), Luca AcriCesar Corrales Meaghan Grace Hinkis (Royal Ballet), Benjamin Freemantle (San Francisco Ballet), Marcelo Gomes, Alejandro Martínez (Dresden Semperoper Ballett), Polina Semionova (Berlin State Ballet) Elisabeth Beyer e Yuma Matsuura (ABT Studio Company).

Domenica 3 luglio, il capolavoro del balletto classico-romantico Giselle sarà interpretato dal Balletto nazionale ucraino, che nasce dall’incontro delle compagnie e dei solisti dei prestigiosi Corpi di ballo dei Teatri dell’Opera e Balletto di Kiev, Kharkiv, Lviv e Odessa.  

Venerdì 8 luglio, la Compañía Antonio Gades fa rivivere in scena il mito di Carmen nell’iconico spettacolo di Antonio Gades e Carlos Saura, che si ispira all’opera di Prosper Merimée, su musiche tratte dall’opera di George Bizet e dei massimi autori della tradizione flamenca. Il programma è presentato a Nervi in unica data italiana.

Per la prima volta in Italia e in data unica a Nervi, giovedì 14 luglio 2022, Cuba Vibra!, il travolgente spettacolo della compagnia Lizt Alfonso Dance Cuba rivela lo «spirito di Cuba» in un’inedita sintesi delle tradizioni di danza e di balletto che compongono la ricca cultura coreutica e musicale dell’isola.

Martedì 19 luglio il Béjart Ballet Lausanne rende omaggio all’arte e alle figure del fondatore e del direttore artistico della compagnia, con un dittico firmato rispettivamente da Maurice Béjart, con Béjart fête Mauricee con il leggendario Boléro,e da Gil Roman, con t ‘M et variations…. Il programma è presentato in esclusiva italiana a Nervi.

Sabato 23 luglio Eleonora Abbagnato è la protagonista principale della suite Giulietta, un inedito ritratto coreografico del personaggio shakespeariano che più di tutti ha fatto sognare generazioni di ballerine, e di donne, in tutto il mondo, su coreografie di Sasha Riva e Simone Repele, Uwe Scholz (riprese da Giovanni di Palma).

Mercoledì 27 luglio il gala cult dell'”Étoile dei due Mondi”, Roberto Bolle and Friends approda per la prima volta a Nervi in un’edizione speciale realizzata da Artedanza srl in collaborazione con il Teatro Carlo Felice.

La programmazione concertistica del Nervi Music Ballet Festival punteggia il cartellone del festival di appuntamenti con il repertorio musicale dell’Ottocento e del Novecento europeo e americano, con capolavori talvolta di raro ascolto, dedicati ad una audience curiosa e raffinata. S’inizia venerdì 1 luglio con Ritratti americani. Il direttore americano Wayne Marshall alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice presenta un programma dedicato agli universi musicali creati da George Gershwin, negli anni ’30, e da Leonard Bernstein, negli anni ’60, che attingono tanto al ricco melting pot culturale e sonoro americano in continua evoluzione nella prima parte del Novecento, quanto alla monumentale tradizione sinfonica europea.

Venerdì 15 luglio, nel concerto sinfonico intitolato Stagioni il giovane direttore Aram Khacheh alla testa dei Pomeriggi Musicali,al violino Gennaro Cardaropoli, propone l’omaggio in controluce a un capolavoro senza tempo, Le quattro stagioni di Antonio Vivaldi, da parte di Max Richter con l’onirico e minimalistico Recomposed e Astor Piazzolla con Las Cuatro Estaciones Porteñas.

Mercoledì 20 luglio, il concerto del Coro del Teatro Carlo Felice diretto da Claudio Marino Moretti, con Patrizia Priarone al pianoforte, solisti Iolanda Massimo, soprano, Alena Sautier, mezzosoprano, Antonio Mandrillo tenore, Mariano Buccino basso, invita al raccoglimento con l’esecuzione della prima opera sacra del boemo Antonin Dvořák, lo Stabat Mater op. 58, nella versione del 1876.

Il Nervi Music Ballet Festival 2022 si conclude con il concerto intitolato Nuovi mondi, dedicato a due compositori che hanno saputo dischiudere orizzonti sonori e musicali inediti, attraverso opere che restano scolpite nel repertorio sinfonico come monumenti simboleggianti nuove conquiste. Sul palco di Nervi una compagine formata da grandi interpreti internazionali dalle comuni radici genovesi: Fabio Luisi, direttore onorario del Teatro, alla testa dell’Orchestra del Teatro Carlo Felice e, al pianoforte, Massimiliano Damerini.

Il cartellone concertistico presenta anche una serata all’insegna del jazz, domenica 24 luglio, con il concerto del John Patitucci trio, con John Patitucci al basso, Rogério Boccato alla batteria e Yotam Silberstein alla chitarra, le cui linee, tra interpretazione e improvvisazione, si fondono in un inedito equilibrio musicale, dando vita alle sonorità e ai ritmi brasiliani dell’album Irmão De Fé.

Il Nervi Music Ballet Festival 2022 ospita inoltre altri appuntamenti con la musica, a partire da mercoledì 6 luglio, con il concerto di Ermal Meta che inaugura il suo tour estivo 2022 a Nervi.

Sabato 16 luglio in programmazione Extra Festival, la Women Orchestra diretta da Alessandra Pipitone con un progetto musicale ideato da Alessia Ramusino, voce solista, Agenda Concert 2030, che tematizza in musica gli obiettivi di sviluppo sostenibile declinati dal programma di azione dell’Onu.

Infine, giovedì 21 luglio, EmozioniLa mia vita in canzoneconcerto-racconto prodotto e interpretato da Gianmarco Carroccia diffonde e valorizza l’opera di Lucio Battisti e il suo sodalizio creativo con Mogol, che partecipa allo show in veste di voce narrante.

Tra gli spettacoli ospiti, domenica 10 luglio, in una coproduzione di Teatro Sociale di Camogli, Teatro Nazionale di Genova e Centro Teatrale Bresciano, anche la commedia di Niccolò Bacigalupo I maneggi per maritare una figlia, resa celebre dal grande interprete del teatro popolare genovese Gilberto Govi. Una serata dedicata alla prosa, nell’interpretazione di una giovane compagnia di attori, con la partecipazione di Tullio Solenghi e di Elisabetta Pozzi.

A partire da sabato 11 giugno fino a lunedì 13 giugno, il festival aprirà in anteprima con Il Sogno di Nervi. Memorial del Festival internazionale del balletto, una tre giorni dedicata alla memoria del fondatore del Festival Internazionale del balletto di Nervi, Mario Porcile e alle sue Stelle. Tra le iniziative previste, negli spazi della Palestrina a ponente di Villa Grimaldi Fassio, gli incontri e le master class tenute da alcune delle étoile storiche, Vittorio Biagi, Liliana Cosi, Amedeo Amodio, Loredana Furno, dedicati alle giovani generazioni di danzatori. La ricca programmazione aperta al pubblico comprende la proiezione dei filmati inediti del Fondo Mario Porcile, gli incontri e i dibattiti con i danzatori, le sessioni di master class aperte e le esibizioni di fine corso. Il memorial è prodotto dall’Associazione D’Angel, con la direzione artistica Simona Griggio in collaborazione con il Fondo Mario Porcile e il Nervi Music Ballet Festival.


Melina Cavallaro –
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa
Via Piave 74, 00198 Roma

Milano: Con “OLIVIERO TOSCANI. Professione fotografo” va in scena un grande show, dice Nicolas Ballario curatore della mostra

Apre a Milano oggi 24 giugno a Palazzo Reale, la mostra OLIVIERO TOSCANI. Professione fotografo, la più grande esposizione mai dedicata in Italia al grande fotografo in omaggio ai suoi 80 anni.

La mostra – promossa dal Comune di Milano-Cultura, prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia e curata da Nicolas Ballario – propone 800 scatti di Toscani e presenta al pubblico tratti iconici del suo lavoro e opere meno conosciute, raccontando la carriera di un uomo dallo sguardo geniale e provocatorio che negli anni ha influenzato i costumi di diverse generazioni e fatto discutere il mondo sui temi più disparati.

Oliviero Toscani.
Professione fotografo

Oliviero Toscani
United Colors of Benetton
2019
©olivierotoscani


PALAZZO REALE
Sala conferenze – 3° piano
Piazza Duomo, 14 – Milano

24 giugno – 25 settembre 2022

A Palazzo Reale va in scena un grande show

di Nicolas Ballario Curatore della mostra

In questa mostra non c’è sequenza, non c’è ordine cronologico, non c’è logica. Più che in un’esposizione pare di entrare nella mente di Oliviero Toscani, in un flusso infinito di un uomo che ha cambiato la storia della fotografia. E allora a Palazzo Reale va in scena un grande show, con centinaia di fotografie stampate su manifesti (gli stessi che si usano per le affissioni stradali) incollati alle pareti. “Professione fotografo” quasi come rivendicazione di appartenenza artigianale più che artistica, ma anche come rifiuto di qualunque cosa possa sembrare una retrospettiva.

Un oceano di fotografie interrotto a volte da qualche piccolo atollo che sono le parole che abbiamo usato per contestualizzare le immagini, create in sessant’anni di carriera, proprio nell’anno in cui Toscani compie ottant’anni.

Io non ho idee, diffido di chi ha idee.
In queste poche parole Toscani ci spiega l’essenza del suo lavoro, che è quello del situazionista che non rincorre l’immagine, ma ne viene rincorso. Ha tanti stili, che è come non averne nessuno, ma nonostante questo le sue fotografie sono tra le più riconosciute e celebrate al mondo.

Moda, pubblicità, cultura, editoria, nuovi media sono tutti strumenti che ha utilizzato per parlare dei problemi del mondo, non perdendo mai i fini attraverso i mezzi. In queste sale troverete le sue immagini più iconiche e lavori meno conosciuti.

BIOGRAFIA

Oliviero Toscani, figlio del primo fotoreporter del Corriere Della Sera, è nato a Milano nel 1942 e ha studiato fotografia e grafica all’Università Delle Artidi Zurigo dal 1961 al 1965. Conosciuto internazionalmente come la forza creativa dietro i più famosi giornali e marchi del mondo, creatore di immagini corporate e campagne pubblicitarie attraverso gli anni per Esprit, Chanel, Robe diKappa, Fiorucci, Prenatal, Jesus, Inter, Snai, Toyota, Ministero del Lavoro, della Salute, Artemide, Woolworth e altri. Tra gli ultimi progetti: la collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e dellaSalute, con la Regione Calabria, con la Fondazione Umberto Veronesi, e alcune campagne di interesse e impegno sociale dedicate alla sicurezza stradale, all’anoressia, alla violenza contro le donne, e contro il randagismo. Come fotografo di moda ha collaborato e collabora tuttora per giornali come Elle, Vogue, GQ, Harper’s Bazaar,Esquire, Stern, Liberation e molti altri nelle edizioni di tutto il mondo. Dal 1982 al 2000, ha creato l’immagine, l’identità, la strategia di comunicazione ela presenza online di United Colors of Benetton, trasformandolo in uno dei marchi più conosciuti al mondo. Nel 1990 ha ideato e diretto Colors, il primo giornale globale al mondo, e nel 1993 ha concepito e diretto Fabrica, centro di ricerca di creatività nella comunicazione moderna. Dal 1999 al2000 è stato direttore creativo del mensile Talk Miramaxa New York diretto da Tina Brown. Toscani è stato uno dei fondatori dell’Accademia di Architettura di Mendrisio, ha insegnato comunicazione visiva in svariate università e ha scritto diversi libri sulla comunicazione. Dopo quasi cinque decadi di innovazione editoriale, pubblicità, film e televisione, ora si interessa di creatività della comunicazione applicata ai vari media, producendo, con il suo studio, progetti editoriali, libri, programmi televisivi, mostre ed esposizioni. Dal 2007 Oliviero Toscani inizia Razza Umana, progetto di fotografia e video sulle diverse morfologie e condizioni umane, per rappresentare tutte le espressioni, le caratteristiche fisiche, somatiche, sociali e culturali dell’umanità, toccando più di 100comuni italiani, lo Stato di Israele, la Palestina, il Giappone e per le Nazioni Unite, il Guatemala. Da quasi trent’anni è impegnato al progetto: Nuovo Paesaggio Italiano, progetto contro il degrado dell’Italia. Il lavoro di Toscani è stato esposto alla Biennale di Venezia, a San Paolo del Brasile, alla Triennale di Milano e nei musei d’arte moderna e contemporanea di tutto il mondo. Ha vinto numerosi premi come quattro Leoni d’Oro, il Gran Premio dell’UNESCO, due volte il Gran Premio d’Affichage, e numerosi premi degli Art Directors Club di tutto il mondo. È stato vincitore del premio “creative hero” della Saatchi & Saatchi. L’Accademia di Belle Arti di Urbino gli conferisce il premio “Il Sogno di Piero” e riceve dall’Accademia delle Belle Arti di Firenze il titolo di Accademico d’Onore. Oliviero Toscani è socio onorario del Comitato Leonardo e della European Academy of Sciences and Arts.


Informazioni e prenotazioni
T +39 02 892 99 21
www.palazzorealemilano.it
www.arthemisia.it

Orario apertura
Lunedì chiuso
Martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10.00 -19.30
Giovedì 10.00 – 22.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti
Intero € 14,00
Ridotto € 12,00

Hashtag ufficiale
#ToscaniMilano

Ufficio Stampa
Arthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
T. +39 06 69380306

Ufficio Stampa Comune di Milano
Elena Conenna | elenamaria.conenna@comune.milano.it

Relazioni esterne Arthemisia
Camilla Talfani | ct@arthemisia.it
M. +39 335 7316687 | +39 345 7503572

Ferrara: Grande successo per la XXVII edizione del Salone Internazionale del Restauro

Si è conclusa venerdì 10 giugno 2022 a Ferrara la XXVII edizione del Salone Internazionale del Restauro con un enorme successo di pubblico e di presenze prestigiose a livello nazionale e internazionale, tra le quali il MiC – Ministero della Cultura, con il saluto inviato dal Ministro Dario Franceschini durante l’inaugurazione, che ha sottolineato l’importanza del comparto restauro.

Il Salone Internazionale del Restauro è tornato nella storica sede di Ferrara Fiere dall’8 al 10 giugno 2022 con un programma ricco di novità e prestigiose partnership.

Economia, Conservazione, Tecnologie e Valorizzazione dei Beni Culturali e Ambientali: questi sono i punti cardine di RESTAURO, prima e più importante manifestazione del settore presente fin dal 1991 nel panorama fieristico internazionale. Anche per il 2022 il Salone si è confermato il principale luogo d’incontro di un mondo fatto di aziende, istituzioni e ricerca che contribuiscono alla tutela della storia e alla valorizzazione della cultura tangibile; un momento di scambio e crescita di un settore imprescindibile per lo sviluppo economico e culturale italiano che guarda al futuro.

Alcune immagini a Ferrara della XXVII edizione del Salone Internazionale del Restauro


INFORMAZIONI UTILI:

EVENTO: RESTAUROSalone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali – XXVII Edizione
DATE: La XXVII edizione si è svolta dall’8 al 10 giugno 2022; la XXVIII edizione è prevista per la primavera 2023 (date da definire)
DOVE: Ferrara Fiere, Via della Fiera 11, Ferrara

CONTATTI
Organizzatore
Ferrara Fiere Congressi srl
Viale della Fiera 11
Ferrara
tel. +39 0532 900713
segreteria@ferrarafiere.it
info@salonedelrestauro.com

Sito: http://www.salonedelrestauro.com/new/it/home/
Facebook: https://www.facebook.com/salonedelrestauro
Twitter: https://twitter.com/salonerestauro
Instagram: https://www.instagram.com/salonedelrestauro/
Youtube: https://www.youtube.com/user/FieraRestauro
Linkedin: https://www.linkedin.com/company/salonedelrestauro/

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Bologna: Il percorso digitale 3D ART XP del Museo Civico Medievale premiato da SDA Bocconi

Il progetto digitale 3D ART XP presentato dal Museo Civico Medievale di Bologna è stato premiato nell’ambito dell’evento “Valore Pubblico – La Pubblica Amministrazione che funziona”, iniziativa ideata da SDA Bocconi School of Management in partnership con il Gruppo Editoriale GEDI con il patrocinio del Ministero per la Pubblica Amministrazione, di ANCI e di UPI.
Il riconoscimento è stato consegnato a Massimo Medica, direttore Musei Civici d’Arte Antica | Istituzione Bologna Musei, nel corso di un incontro pubblico che si è svolto ieri a Milano alla presenza del Ministro della Pubblica Amministrazione Renato Brunetta.

Nato dalla partnership tecnica con la start-up Publics ICC, 3D ART XP è un progetto di visita virtuale e scansione in 3D in alta risoluzione in grado di trasportare gli utenti direttamente all’interno degli spazi del museo per scoprirne le ricche collezioni attraverso 7 percorsi tematici. Grazie all’integrazione tra innovative tecnologie digitali 3D e contenuti audiovisivi di storytelling, sul sito web liberamente accessibile https://museocivicomedievalebologna.publicsicc.com è possibile fruire di un’esperienza di visita tridimensionale e interattiva.

“Valore Pubblico”
 intende incentivare l’innovazione e la modernizzazione nel settore pubblico, valorizzando le buone pratiche che permettono ai cittadini e alle imprese di avere a disposizione servizi più efficienti, inclusivi e al passo con i tempi.
Sono stati 179 i progetti candidati dalle amministrazioni pubbliche per le 10 le categorie previste dal bando: sostenibilità, digitalizzazione, diversità e inclusione, lavoro e sviluppo economico/imprenditoriale, nuove fragilità, sport, cultura e turismo, innovazione e creatività, semplificazioni, innovazioni gestionali. Livello di innovazione, risultati ottenuti e riproducibilità in altri contesti sono i criteri distintivi che hanno orientato le valutazioni del Comitato di Premiazione per scegliere i 22 progetti più meritevoli.
3D ART XP ha ottenuto l’attestato di valore per essersi distinto nella categoria Innovazione e Creatività.

“Questo importante riconoscimento al progetto digitale 3D ART XP presentato dal Museo Civico Medievale di Bologna – sottolinea Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana – testimonia l’attenzione da parte dei Musei civici di Bologna ai nuovi linguaggi del digitale e l’importanza che i musei civici danno alla creazione di tour virtuali come modalità di visita che non solo non sostituisce quella in presenza connotandosi come ulteriore esperienza ma la incentiva suscitando anche il desiderio di passare dal virtuale al reale. Altri due musei civici, infatti, offrono da qualche mese ai visitatori la possibilità di visite virtuali, pur con modalità tecnologiche diverse, del Museo internazionale e biblioteca della musica e del Museo del Patrimonio Industriale. È una scelta che l’Amministrazione condivide con convinzione e nella piena soddisfazione di questo importante riconoscimento”.

“È per noi motivo di grande soddisfazione ricevere questo importante ed ambito riconoscimento che premia il lavoro svolto dal museo in collaborazione con Publics ICC – commenta il direttore Massimo Medica -. Con loro abbiamo pensato e realizzato questo innovativo tour immersivo del Museo Civico Medievale di Bologna che viene ad affiancare, senza intenzione di sostituirla, la visita fisica del museo, di cui questo nuovo percorso costituisce un’essenziale premessa e anticipazione”.

“Per noi è un piacere e un onore poter collaborare con enti del calibro di Istituzione Bologna Musei e del Museo Civico Medievale – dichiara Dario Ghiggi, CEO Publics ICC -. Come start up siamo felici di contribuire alla realizzazione di progetti innovativi che integrano tecnologie di ultime generazione con strategie di valorizzazione e comunicazione del patrimonio culturale. Generare valore condiviso e innescare processi di sviluppo del pubblico è uno degli obiettivi della nostra impresa e il riconoscimento ottenuto nella giornata di ieri va proprio in quella direzione, a sottolineare quanto sia importante la sinergia e la cooperazione tra gli attori coinvolti nella realizzazione di progetti di qualità per offrire un plus valoriale al settore della cultura. Crediamo fortemente che questa modalità di comunicare e fare esperienza del patrimonio culturale nel tempo si diffonderà sempre di più e il premio “Innovazione e Creatività” rappresenta l’ennesima conferma della giusta strada intrapresa”.


Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
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La Fondazione Carla Fendi main partner del Festival di Spoleto presenta ARTIFICIAL ARTECHNOLOGY

La Fondazione Carla Fendi, rinnovando il suo impegno per Spoleto 65 Festival dei 2Mondi presenta ARTIFICIAL ARTECHNOLOGY, un progetto che esplora un binomio già nell’interesse della Fondazione da alcune stagioni.

ARTE on the wall’. Sulla facciata del Teatro Caio Melisso Spazio Carla Fendi l’ingrandimento di FRAMMENTO FATICA N.26 dell’artista DANIELE PUPPI. Un lavoro fotografico tridimensionale realizzato in 4 esemplari nel 2004 per la Lisson Gallery di Londra e ora in Collezioni Private.

SCIENZA nell’ex Battistero della Manna D’oro che ospiterà REALITY? installazione in realtà aumentata di GABRIELE GIANNI. Un’esperienza visiva e sonora che vuol far vacillare la percezione della realtà oggettiva in un luogo un tempo sacro, attraverso un misticismo “aumentato” dalla tecnologia.

Istallazione REALITI? di Gabriele Gianni

PREMIO CARLA FENDI STEM [science,technology,engineering,mathematics]Nella giornata conclusiva del Festival il riconoscimento è conferito all’astrofisica MARICA BRANCHESI per il contributo dato alla rilevazione delle onde gravitazionali.
La cerimonia avrà luogo sul palcoscenico del Concerto finale alla presenza del Maestro Antonio Pappano, del sindaco Andrea Sisti Presidente della Fondazione Festival, della direttrice artistica Monique Veaute e di Maria Teresa Fendi Presidente della Fondazione Carla Fendi.

La Fondazione Carla Fendi ospiterà a Palazzo Racani Arroni gli INCONTRI CON GLI ARTISTI che il Festival organizza durante i fine settimana dalle ore 11 alle 12.


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