Degrado, denuncia e speranza nel progetto Giardino di transizione – Storytelling concept con Bruno Melappioni ideato da Rossana Danile

Allestimento

Giardino di transizione 

Opere di Bruno Melappioni – Storytelling concept di Rossana Danile 

Ex voto. Artisti per Rosalia
Dal 13 luglio al 24 luglio 2022
Palazzo Costantino Di Napoli – Palermo

Si è concluso il 24 luglio 2022 l’esposizione del progetto Giardino di Transizione, storytelling concept con Bruno Melappioni ideato da Rossana Danile, all’interno di Ex voto. Artisti per Rosalia. 

Degrado, denuncia e speranza di una rigenerazione umana, ambientale, culturale, sociale ed economica, questo l’intreccio narrativo di Rossana Danile messo in scena con le opere del maestro Bruno Melappioni, l’artista romano che con le sue sculture in ferro a filo continuo riesce a dare forma al vuoto e riempirlo di contenuti.

Di seguito un estratto dello storytelling concept di Rossana Danile messo in scena a palazzo Costantino Di Napoli con le sculture di  Melappioni: Giardino di Transizione e M’ama…non m’ama.

“(…) Siamo stati tutti invitati a sostenere la “transizione…ecologica” per rimediare alla precedente “transizione”, quella ad opera dei grandi che hanno fatto grandi imprese, quelli che hanno fatto transitare l’economia dentro la finanza e la finanza dentro una bolla. Ora che la bolla ci è esplosa in faccia e tutto il sistema che in qualche modo teneva in ordine la parata è fallito, contaminando ogni cosa immaginata, sognata, realizzata, siamo stati tutti invitati a salire sul palco della scena finale, corale, colossale, ecologica che ha per titolo “Un solo Pianeta” e tanti slogan “Non esiste un Pianeta B”, “Salviamo la Terra”, “Il giorno della Terra” e così via, slogan dopo slogan.

Ad ognuno di noi è stato assegnato un giardino calpestato che lascia intravvedere un suolo crepato che tra le macerie di scarto tiene in sospeso, tra la vita e la morte, un fiore in orante attesa: <O Santuzza mia salvami dalla “pestecida” e fa che la “regina” e le sue ancelle operaie fecondino ancora il meraviglioso giardino della nostra vita>.

(…) M’ama…non m’ama? è il dubbio che nasce dall’urgenza di amare, dal bisogno di essere amati.

Piante e Persone agiscono e interagiscono nel medesimo ambiente e ogni giorno sperimentano l’arte della sopravvivenza e, quando è necessario, migrano. E’ legge della natura. Lo sanno i fiori e le api, lo sanno le radici e i rami, lo sanno il terreno e il lombrico, lo sanno tutti coloro che non sanno parlare, eppure si fanno il passa parola. Parole mute per sopravvivere. Parole che diventano azioni resilienti, dissetanti, nutrienti, rigeneranti. La Natura, cattedra di vita, ci chiede amore, petalo dopo petalo si domanda < m’ama o non m’ama?>

Scatena ogni tempesta per dirci “amiamoci, insieme siamo Natura e Cultura, siamo potenza e ingegno, siamo forza e debolezza, siamo trame connesse, radici che si intrecciano per trattenere ed esaltare la vita”.

Ma noi esseri umani, non abbiamo compreso la nostra straordinaria potenza e ci siamo ammalati di onnipotenza, strappato le foglie per costruire corone di gloria, calpestato fiori, mangiato petali per profumare di bellezza (…).”

Recita così il concept narrativo che a palazzo Costantino oltre ad aver riscontrato l’interesse degli addetti ai lavori, ha fatto riflettere ed interagire i differenti pubblici in visita. “Sono stati soprattutto i più giovani di differente provenienza internazionale ad apprezzare la “narrazione” dell’arte come strumento, nobile ed universale, di comunicazione e informazione di tematiche che in questo delicato tempo storico sono urgenti e necessitano di una soluzione a livello planetario“, dichiara Rossana Danile aggiungendo come il degrado dei palazzi palermitani Costantino e Di Napoli sia la cornice appropriata per rappresentare, descrivere e fissare come in un’istantanea lo stato dell’arte del degrado politico, culturale, sociale, economico che zavorra la bellezza del nostro paese e non permette di far volare alto i nostri giovani, i loro sogni, le loro competenze, le loro grandi idee e visioni di un futuro migliore, possibile e sostenibile. 

Allestimento

Bruno Melappioni ha sperimentato tutte le tecniche e tutti i materiali con i quali è venuto in contatto: dal polistirolo per costruire scenografie teatrali e cinematografiche al filo di ferro per le sculture disegnate nell’aria passando per il legno, il gesso, la plastica, a tutti i tipi di tecniche pittoriche esistenti, l’acrilico, l’acquarello, la tempera, l’olio. L’ultima sua espressione pittorica parte dall’analisi del soggetto e dell’oggetto, del vero e del falso e della differenza che intercorre tra l’oggetto osservato, il vero, e l’opera realizzata, il falso. “Per anni abbiamo osservato meravigliose copie della realtà realizzate da artisti eccezionali. Alcune più fedeli, altre molto interpretate. Ma mai abbiamo potuto osservare la mente dell’artista mentre sottraeva o addizionava elementi alla realtà che aveva davanti. Queste opere per me sono un’auto denuncia. Rappresentano una sorta di outing artistico.


INFO

Giardino di transizione 
Storytelling concept di Rossana Danile
opere di Bruno Melappioni

Ex voto. Artisti per Rosalia
Organizzazione Fondazione Le Vie dei Tesori
A cura di Andrea Guastella
Da un’idea di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona

Palazzo Costantino / Di Napoli
Quattro Canti – Palermo

Dal 13 al 24 luglio 2022

Italian Storytelling Art, Brand & District
Rossana Danile
italianstorytelling.bd@gmail.com – www.italian-storytelling.com/it

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next

roberta.melasecca@gmail.com  
www.melaseccapressoffice.it

Bologna, Museo della Musica: (s)Nodi – Festival di musiche inconsuete XI edizione

Yaraka

s)Nodi – festival di musiche inconsueteXI edizione

26 luglio – 13 settembre 2022
Ogni martedì alle h 21.00

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34, Bologna
www.museibologna.it/musica

Il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna presenta l’undicesima edizione di (s)Nodi – festival di musiche inconsuete, in programma ogni martedì sera dal 26 luglio al 13 settembre, dedicato a tutti coloro che vogliono vivere l’estate ascoltando musica dal vivo.
Apprezzato da un pubblico appassionato di esperienze sonore originali, il festival propone un nuovo giro musicale intorno al mondo in otto tappe per conoscere e raccontare alcune fra le più interessanti declinazioni della musica etnica e popolare contemporanea, oltre i confini geografici e di genere.
A fare da filo conduttore nel cartellone delle proposte, selezionate tra le oltre 70 pervenute al Museo della Musica, sarà ancora una volta l’attenzione verso il talento e l’originalità nella capacità di contaminare linguaggi musicali differenti.

Si debutta il 26 luglio con Yatra project: Yatra, in hindi, significa viaggio o passaggio da un luogo ad un altro più lontano, ed è un progetto musicale di Jamal Ouassini, nato dall’incontro con i musicisti indiani Arup Kanti Das suonatore di tabla e Ashanka Sen virtuoso di sitar, a cui si è aggiunto il musicista libanese Ghazi Makhoul, che propongono un repertorio ricco e variegato, contenente  forme musicali appartenenti alla tradizione classica araba e a fonti di tradizione popolare del nord Africa. L’incontro tra la cultura musicale indiana e quella araba e turca porta ad una fusione del tutto originale per ritrovare il legame ancestrale che lega tutti i popoli.

Il 2 agosto il concerto di Quartetto loco: costruire ponti è nel loro DNA, amano combinare la musica dei luoghi da cui provengono con altri stili e con musica di altre tradizioni. I fratelli Simone e Nicolò Bottasso attingono dalla ricca tradizione musicale italiana, piemontese in particolare, e la combinano con il jazz e il pop sperimentale, Oscar Antolì contamina la musica catalana con la musica tradizionale di tutto il Mediterraneo, Bo Wiget ama lo spazio sonoro alpino ma è ugualmente a suo agio nella musica barocca. Come se questa diversità non bastasse, Quartetto Loco incorpora ulteriori elementi orientali, arabi, indiani, africani che danno alla loro musica un sapore globale.

Il 9 agosto un appuntamento molto particolare con Ra di Spina. La narrazione del canto popolare, le storie antiche delle nostre radici, dei nostri sud, canti ciclici che da sempre sono oggetto di fascinazione e studio si intrecciano con la musica elettronica e l’uso del loop, creando un genere “senza tempo”, in una continua collisione creatrice e generativa tra l’arcaico, il popolare e il contemporaneo.
Si ascolteranno brani come Matajola, canto popolare calabrese che prende spunto dalle registrazioni originali dei cantori di Longobucco: Procidana, portata alla grande fama internazionale dalla incredibile voce di Concetta Barra; una Matarrese definita “grottesca” da Antonio Infantino, filosofo-sciamano della musica popolare, inventore del ritmo trascinante della tarantrance, che è stato traslato in lunghi vocalizzi ricchi di armonici.

Il 16 agosto si cambia decisamente genere con Empty music il progetto che nasce quando il batterista Marco Frattini ascolta per la prima volta le composizioni in piano solo di Chilly Gonzales. E da quel momento quelle musiche non hanno più smesso di risuonare ed evolversi nel suo immaginario sonoro: i brani del compositore canadese cadono “ostaggio” di arrangiamenti mentali in cui il piano solista viene progressivamente assorbito in un complesso e avvincente mondo di variazioni tematiche, ritmiche e timbriche. Una vera e propria ossessione musicale che prende corpo grazie a questo trio jazz solo all’apparenza classico, ma che si rivela capace di lanciarsi in inaudite incursioni verso rock, funk, prog e (ovviamente) chillout.

(s)Nodi continua il suo viaggio  il 23 agosto con Baro Drom Orkestar quartettonato con la passione per le ritmiche infuocate dell’est Europa e per le melodie del Mediterraneo, che ha negli anni sviluppato un proprio linguaggio originale. Nelle loro composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e colori mediorientali, ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con il suono del violino, di vecchi farfisa e di un contrabbasso distorto. Un orizzonte sonoro inedito che non tradisce però l’energia e lo stile che lo ha sempre contraddistinto.
Dalle atmosfere mediterranee al “viaggio nei suoni” di  Tupa Ruja il 30 agosto si attraversano tempi e culture, si incontrano strumenti come il didgeridoo australiano e le percussioni di diverse parti del mondo, che a loro volta si fondono con molteplici espressioni della voce, dall’improvvisazione al canto armonico proprio della cultura della Mongolia, a canzoni originali che riscoprono lingue e dialetti appartenenti alle culture mediterranee.

Il 6 settembre si cambia ancora rotta: “Il carattere e le alte temperature di una varietà di canzoni popolari nostrane e d’altri paesi. Canzoni orgogliosamente meticce, lealmente rubate ai loro paesi d’origine, brani che hanno fatto piangere e ballare! che hanno consolato! che hanno aiutato a scandire il lavoro, o a fischiettare gli sfaccendati. Melodie sincere, a tutto core. Dalle sonorità balcaniche viriamo verso un valzer siciliano planando attraverso una rumba flamenca e una ballata messicana e proviamo ad atterrare con un caschè a ritmo di tango argentino”.
Così Camilla Barbarito presenta il suo Sentimento popolare

La rassegna si conclude il 13 settembre con Yaràkä gruppo che nasce nel 2015, quando il chitarrista Gianni Sciambarruto, affascinato dalla varietà culturale brasiliana, decide di riunire una formazione acustica composta da musicisti provenienti da percorsi differenti.
Il risultato del loro lavoro di ricerca sui suoni popolari del mondo e recupero di brani legati alle ritualità popolari delle diverse culture è un impasto sonoro davvero unico, capace di coniugare sonorità sudamericane con la riscoperta del dialetto e della tradizione musicale tarantina, in un perfetto connubio tra passato e presente e tra radici culturali e contemporaneità.

L’undicesima edizione di (s)Nodi – festival di musiche inconsuete fa parte di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

PROGRAMMA

Martedì 26 luglio h 21.00 > Yatra project
Jamal Ouassini: violino, voce
Arup Kanti Das: tabla, voce
Ghazi Makhoul: liuto, voce
Ashanka Sen: sitar

Martedì 2 agosto h 21.00 >Quartetto loco
Oscar Antolì: clarinetto, clarinetto basso, kaval, voce
Nicolò Bottasso: violino, violino baritono, tromba
Simone Bottasso: harmonium indiano
Bo Wiget: violoncello, voce

Martedì 9 agosto h 21.00 > Ra di Spina
Laura Cuomo, Alexsandra Mauro, Francesco Luongo: voci
Francesco Santagata: live electronics
Ernesto Nobili: chitarre

Martedì 16 agosto h 21.00 > Empty music
Marco Frattini: batteria
Gabriele Evangelista: contrabbasso
Claudio Vignali: pianoforte

Martedì 23 agosto h 21.00 > Baro Drom Orkestar
Elena Mirandola: violino
Modestino Musico: fisarmonica, synth
Michele Staino: contrabbasso elettrico
Gabriele Pozzolini: batteria, percussioni

Martedì 30 agosto h 21.00 > Tupa Ruja
Martina Lupi: voce, harmonium indiano, flauti
Fabio Gagliardi: didgeridoo, percussioni
Nicola Cantatore: chitarre
Stefano Vestrini: batteria, percussioni

Martedì 6 settembre h 21.00 >Sentimento popolare
Camilla Barbarito: voce
Fabio Marconi: chitarra elettrica
Ivo Barbieri: basso elettrico
Alberto Pederneschi: batteria

Martedì 13 settembre h 21.00 > Yaràkä
Virginia Pavone: voce, percussioni
Gianni Sciambarruto: chitarra, berimbau
Simone Carrino: percussioni, cajon


INFO

Biglietti
intero € 10 | ridotto € 8 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)
L’ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.
È possibile acquistare i biglietti in prevendita:
• presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura (da martedì a giovedì 11-13.30 / 14.30–18.30 | venerdì 10–13 / 14.30–19 | sabato, domenica, festivi h 10-19) e nel giorno del concerto a partire dalle ore 20
• online (con una maggiorazione di € 1) sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito midaticket.it.
I biglietti non sono rimborsabili.
Per gli aventi diritto, sarà possibile utilizzare parzialmente o totalmente i voucher degli eventi annullati telefonando alla biglietteria del museo negli orari di apertura.

Informazioni
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 2757711
museomusica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/musica
Facebook: Museo internazionale e biblioteca della musica
YouTube: MuseoMusicaBologna

Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it
www.museibologna.it
Instagram @bolognamusei