Lecco, Palazzo delle Paure e Villa Manzoni: POETICHE. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento

Vincenzo Gemito, L’acquaiolo, 1881, bronzofusione, 55 x 19 x 26 cm, Collezione Rossi, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano ©Archivio Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci

LECCOA PALAZZO DELLE PAURE E A VILLA MANZONI

FINO AL 20 NOVEMBRE 2022

POETICHE

Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento

A cura di Simona Bartolena

La rassegna documenta la situazione artistica italiana tra Ottocento e Novecento, tra verismo sociale e simbolismo, attraverso oltre 90 opere di autori quali Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo e altri.

L’iniziativa è il primo appuntamento del ciclo di 5 esposizioni, dal titolo Percorsi nel Novecento, che fino a novembre 2024, indagheranno la scena culturale italiana nelle prime sei decadi del XX secolo.

A Lecco, dal 1° luglio al 20 novembre 2022, il Palazzo delle Paure e Villa Manzoni, sede dei musei civici, ospitano la mostra Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento.

L’iniziativa è il primo appuntamento di Percorsi nel Novecento, programma ideato dalla Direzione del Sistema Museale Urbano Lecchese e affidato per la sua progettazione e realizzazione a ViDi Cultural che ha proposto cinque esposizioni che, fino a novembre 2024, indagheranno la scena culturale italiana nelle prime sei decadi del XX secolo.

Pur partendo dall’analisi dei linguaggi pittorici, saranno approfondite anche altre forme artistiche, con un occhio attento alla situazione storica e sociale dell’epoca. Le mostre in programma, che seguiranno una scansione cronologica capace di collegare la fine dell’Ottocento agli anni Sessanta del secolo scorso, sono costruite con un taglio didattico e divulgativo.

Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento, curata da Simona Bartolena, prodotta e realizzata da ViDi – Visit Different, in collaborazione con il Comune di Lecco e il Sistema Museale Urbano Lecchese, racconta un momento di transizione nell’arte italiana, a cavallo dei due secoli, tra verismo sociale, Divisionismo e Simbolismo, attraverso più di 90 opere di autori che si sono interessati tanto alla questione sociale e alla tematica del quotidiano, quanto all’immaginario simbolista, quali Giovanni Segantini, Angelo Morbelli, Emilio Longoni, Giuseppe Pellizza da Volpedo Giovanni Sottocornola, Plinio Nomellini, Francesco Michetti, Antonio Mancini, Leonardo Bistolfi e di altri meno celebrati, provenienti da importanti musei ed enti pubblici e privati, come il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano che presta undici opere, due delle quali oggetto di un attento restauro per l’occasione, il Museo Borgogna di Vercelli, la Wolfsoniana di Genova, il Museo di Palazzo Foresti di Carpi, Il Museo della Permanente di Milano e le collezioni di Bper e Banca Popolare di Milano e da numerose collezioni private di tutta Italia.

“Una nuova esposizione dedicata ai maestri della pittura italiana, che si inserisce nella rassegna volta a promuovere la conoscenza di filoni artistici e di artisti del Novecento, ideata dal Simul e realizzata da ViDi nell’ambito della partnership che ormai ci lega da alcuni anni – sottolinea Simona Piazza, assessore alla Cultura del Comune di Lecco –. La mostra Poetiche ci accompagnerà inoltre attraverso un’estate lecchese ricca di proposte culturale di stampo e con target differenti, in grado di confermare il richiamo che la nostra città esercita nei confronti dei visitatori e dei turisti, che a Lecco sanno di poter trovare proposte di qualità. Ringrazio gli uffici del Comune, ViDi e la curatrice Simona Bartolena per questo splendido allestimento”.

“Il primo passo in un percorso dedicato all’arte del Novecento – afferma Simona Bartolena – non può che essere ancora nel territorio del secolo precedente. Gli ultimi due decenni dell’Ottocento, infatti, sono stati l’indispensabile anticamera delle novità che hanno poi caratterizzato gli anni successivi. Questa mostra, dunque, oltre a offrire motivi di riflessione su un periodo molto interessante e ricco di cambiamenti, apre anche la strada alla serie di mostre previste per il 2023-2024, tutte dedicate alla scena artistica e culturale italiana della prima metà del XX secolo”.

Poetiche – prosegue Simona Bartolena – osserva e racconta il passaggio tra i due secoli in tutta la sua complessità, analizzando attraverso più di novanta opere d’arte di artisti straordinari (da Previati a Segantini, da Pellizza a Mancini, da Nomellini a Bistolfi) anche la situazione sociale, economica e politica dell’Italia postunitaria, in un momento di progresso e crescita ma anche di evidenti difficoltà e fragilità, soprattutto dal punto di vista sociale. Il taglio che ho cercato di dare a questa esposizione è dunque, come di consueto, molto narrativo. Le opere sono tutte commentate da brevi didascalie e il percorso di mostra segue un racconto che dall’arte apre l’orizzonte alla situazione italiana del tempo. Dopo la serie di mostre dedicate all’Ottocento italiano che ho avuto l’onore e il piacere di curare nelle sale di Palazzo della Paure in questi ultimi anni, sono ben felice di poter cominciare questo percorso nei primi 60 anni del XX secolo: un grosso impegno, ma sicuramente un’occasione davvero stimolante per una studiosa che, come me, reputa la divulgazione un fattore indispensabile della propria professione”.

La mostra prende in considerazione l’arte italiana della seconda metà dell’Ottocento, quando cioè conosce un più profondo interesse per la questione sociale, dovuto sia alla diffusione delle tesi socialiste, sia alla nuova situazione socioeconomica del Paese, che offriva importanti motivi di riflessione.

È in questo periodo che nascono le prime organizzazioni dei lavoratori, si preparano i primi scioperi e si verificano violente insurrezioni contadine. Parallelamente, muta anche lo sguardo degli artisti che descrivono il soggetto spesso con impietosa oggettività senza alcun compiacimento o edulcorazione, con un’attitudine prossima al Verismo, così com’era accaduto anche in letteratura.

Al contempo, si diffonde la tendenza a un approccio spirituale alla creazione artistica, quasi nel disperato bisogno di risposte e con la necessità di un’intima riflessione e di un dialogo con il divino. Questo aspetto trascendente, di ambito simbolista, è protagonista della ricerca di molti artisti, la cui produzione resta spesso in bilico tra i due mondi: quello del verismo sociale e quello della visione, come se rappresentassero due espressioni di un unico momento.

Il percorso espositivo si apre al Palazzo delle Paure, prendendo in considerazione il tema sociale, tra pittura di genere e interesse politico, attraverso dipinti di Michele Cammarano, Vincenzo Gemito, Teofilo Patini, Francesco Michetti, Antonio Mancini, Angelo Morbelli e altri.

Il lavoro, colto nei suoi più diversi aspetti, è al centro dell’analisi di autori quali Giovanni Sottocornola, Carlo Fornara, Plinio Nomellini e Ambrogio Alciati, la cui tecnica si avvicina a quella divisionista.

L’attenzione degli artisti di fine Ottocento si allontana progressivamente dal mondo reale, e si sposta verso gli aspetti più onirici e immaginifici. Come succede con la pittura di paesaggio, affrontata, soprattutto in ambito divisionista, con toni sempre più visionari, come nelle opere di Angelo Morbelli, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Emilio Longoni, Vittore Grubicy, Giovanni Sottocornola, ma anche di artisti meno noti, quali Benvenuto Benvenuti e Sexto Canegallo.

Un’ampia sezione è inoltre dedicata ai sogni e alle visioni, tra simbolismo e allegoria, dove Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Leonardo Bistolfi, Plinio Nomellini, Giorgio Kienerk, Luigi Russolo, Jules Van Biesbroeck, Adolfo Wildt e molti altri accompagnano il visitatore fino a tendenze già novecentesche, tra Simbolismo e Liberty.

Il percorso espositivo si completa nelle sale di Villa Manzoni con una serie di opere ispirate al tema della vita nei campi, tra denuncia sociale, malinconia per una realtà in profondo mutamento e immaginario idilliaco, ritratta da pittori quali Emilio Longoni, Emilio Gola, Baldassarre Longoni, Achille Tominetti, Arturo Rietti, che dialogano con i dipinti della collezione permanente del Museo Civico di Lecco.

La curatrice Simona Bartolena, una volta al mese, terrà delle speciali visite guidate alla mostra. Per informazioni e prenotazioni prenotazionimostrapoetiche@gmail.com

Catalogo Edizioni La Grafica/Ponte43.

ViDi Cultural ha siglato un accordo di collaborazione col Museo Borgogna di Vercelli che conserva al suo interno una delle collezioni più importanti sull’Ottocento italiano e che per la mostra ha consentito al prestito di Prima lezione di equitazione di Teofilo Patini. Presentando il biglietto d’ingresso alla mostra di Lecco, i visitatori potranno usufruire di un ingresso ridotto al museo vercellese, e viceversa.

PROGRAMMA ESPOSITIVO – PERCORSI DEL NOVECENTO

1° luglio – 20 novembre 2022
Poetiche. Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Otto e Novecento

24 febbraio – 11 giugno 2023
Una generazione all’Avanguardia. L’universo futurista tra arte, comunicazione e industria 

26 giugno – 26 novembre 2023
Tra regime e opposizione. L’arte in Italia tra gli anni Venti e gli anni Quaranta 

1° marzo – 16 giugno 2024
La guerra è finita. L’arte in Italia nel secondo dopoguerra

28 giugno – 24 novembre 2024
Gli straordinari anni 60. L’arte italiana negli anni del boom economico


POETICHE
Quotidiano e immaginario nell’arte italiana tra Ottocento e Novecento
Lecco, Palazzo delle Paure (piazza XX Settembre) e Villa Manzoni (via Don Guanella 1)
1° luglio – 20 novembre 2022

Orari:
lunedì chiuso
martedì 10.00 – 14.00; da mercoledì a domenica 10.00 – 18.00

Biglietti (acquistabili esclusivamente a Palazzo delle Paure):
Intero: €10,00;
Ridotto: €7,00 (ragazzi dai 13 ai 18 anni, over 65 anni, studenti universitari muniti di tessera, gruppi precostituiti da almeno 8 persone e fino ad un massimo di 20, soci FAI e TCI con tessere in corso di validità);
Ridotto speciale Trenord (weekend e festivi): €7,00
(Per gli Abbonati Trenord in possesso di tessera IO VIAGGIO)
Ridotto speciale Trenord (giorni feriali): €6,00
(Per gli Abbonati Trenord in possesso di tessera IO VIAGGIO)
Ridotto convenzione Museo Borgogna di Vercelli: €7,00 (presentando il biglietto d’ingresso del Museo)
Scuole e bambini (dai 6 ai 12 anni): € 4,00;
Gratuito: disabile e un accompagnatore, giornalisti con tessera in corso di validità, guide turistiche abilitate, bambini fino ai 5 anni, soci ICOM muniti di tessera in corso di validità, soci Abbonamento Musei Lombardia muniti di tessera in corso di validità, un accompagnatorie di gruppi ogni 15 persone, docenti delle scuole di Lecco di ogni ordine e grado).

Visita guidata con la curatrice Simona Bartolena 18€ (biglietto+visita)
su prenotazione: prenotazionimostrapoetiche@gmail.com
mercoledì 13 luglio ore 16.00; mercoledì 31 agosto ore 16.00: giovedì 15 settembre ore 16.00; sabato 8 ottobre ore 10.30; mercoledì 9 novembre ore 10.30.

Informazioni
Tel. 0341 286729
palazzopaure@comune.lecco.it | www.museilecco.org
mostra poetichelecco@gmail.com | www.vidicultural.com

Prenotazioni visite guidate con la curatrice, gruppi, scuole:
prenotazionimostrapoetiche@gmail.com

Catalogo
Edizioni La Grafica/Ponte43

Ufficio stampa Comune di Lecco
Tel. 0341.481262 | ufficio.stampa@comune.lecco.it

Ufficio stampa ViDi
CLP Relazioni Pubbliche, Tel. 02 36755700
Clara Cervia | clara.cervia@clp1968.it | www.clp1968.it

Degrado, denuncia e speranza nel progetto Giardino di transizione – Storytelling concept con Bruno Melappioni ideato da Rossana Danile

Allestimento

Giardino di transizione 

Opere di Bruno Melappioni – Storytelling concept di Rossana Danile 

Ex voto. Artisti per Rosalia
Dal 13 luglio al 24 luglio 2022
Palazzo Costantino Di Napoli – Palermo

Si è concluso il 24 luglio 2022 l’esposizione del progetto Giardino di Transizione, storytelling concept con Bruno Melappioni ideato da Rossana Danile, all’interno di Ex voto. Artisti per Rosalia. 

Degrado, denuncia e speranza di una rigenerazione umana, ambientale, culturale, sociale ed economica, questo l’intreccio narrativo di Rossana Danile messo in scena con le opere del maestro Bruno Melappioni, l’artista romano che con le sue sculture in ferro a filo continuo riesce a dare forma al vuoto e riempirlo di contenuti.

Di seguito un estratto dello storytelling concept di Rossana Danile messo in scena a palazzo Costantino Di Napoli con le sculture di  Melappioni: Giardino di Transizione e M’ama…non m’ama.

“(…) Siamo stati tutti invitati a sostenere la “transizione…ecologica” per rimediare alla precedente “transizione”, quella ad opera dei grandi che hanno fatto grandi imprese, quelli che hanno fatto transitare l’economia dentro la finanza e la finanza dentro una bolla. Ora che la bolla ci è esplosa in faccia e tutto il sistema che in qualche modo teneva in ordine la parata è fallito, contaminando ogni cosa immaginata, sognata, realizzata, siamo stati tutti invitati a salire sul palco della scena finale, corale, colossale, ecologica che ha per titolo “Un solo Pianeta” e tanti slogan “Non esiste un Pianeta B”, “Salviamo la Terra”, “Il giorno della Terra” e così via, slogan dopo slogan.

Ad ognuno di noi è stato assegnato un giardino calpestato che lascia intravvedere un suolo crepato che tra le macerie di scarto tiene in sospeso, tra la vita e la morte, un fiore in orante attesa: <O Santuzza mia salvami dalla “pestecida” e fa che la “regina” e le sue ancelle operaie fecondino ancora il meraviglioso giardino della nostra vita>.

(…) M’ama…non m’ama? è il dubbio che nasce dall’urgenza di amare, dal bisogno di essere amati.

Piante e Persone agiscono e interagiscono nel medesimo ambiente e ogni giorno sperimentano l’arte della sopravvivenza e, quando è necessario, migrano. E’ legge della natura. Lo sanno i fiori e le api, lo sanno le radici e i rami, lo sanno il terreno e il lombrico, lo sanno tutti coloro che non sanno parlare, eppure si fanno il passa parola. Parole mute per sopravvivere. Parole che diventano azioni resilienti, dissetanti, nutrienti, rigeneranti. La Natura, cattedra di vita, ci chiede amore, petalo dopo petalo si domanda < m’ama o non m’ama?>

Scatena ogni tempesta per dirci “amiamoci, insieme siamo Natura e Cultura, siamo potenza e ingegno, siamo forza e debolezza, siamo trame connesse, radici che si intrecciano per trattenere ed esaltare la vita”.

Ma noi esseri umani, non abbiamo compreso la nostra straordinaria potenza e ci siamo ammalati di onnipotenza, strappato le foglie per costruire corone di gloria, calpestato fiori, mangiato petali per profumare di bellezza (…).”

Recita così il concept narrativo che a palazzo Costantino oltre ad aver riscontrato l’interesse degli addetti ai lavori, ha fatto riflettere ed interagire i differenti pubblici in visita. “Sono stati soprattutto i più giovani di differente provenienza internazionale ad apprezzare la “narrazione” dell’arte come strumento, nobile ed universale, di comunicazione e informazione di tematiche che in questo delicato tempo storico sono urgenti e necessitano di una soluzione a livello planetario“, dichiara Rossana Danile aggiungendo come il degrado dei palazzi palermitani Costantino e Di Napoli sia la cornice appropriata per rappresentare, descrivere e fissare come in un’istantanea lo stato dell’arte del degrado politico, culturale, sociale, economico che zavorra la bellezza del nostro paese e non permette di far volare alto i nostri giovani, i loro sogni, le loro competenze, le loro grandi idee e visioni di un futuro migliore, possibile e sostenibile. 

Allestimento

Bruno Melappioni ha sperimentato tutte le tecniche e tutti i materiali con i quali è venuto in contatto: dal polistirolo per costruire scenografie teatrali e cinematografiche al filo di ferro per le sculture disegnate nell’aria passando per il legno, il gesso, la plastica, a tutti i tipi di tecniche pittoriche esistenti, l’acrilico, l’acquarello, la tempera, l’olio. L’ultima sua espressione pittorica parte dall’analisi del soggetto e dell’oggetto, del vero e del falso e della differenza che intercorre tra l’oggetto osservato, il vero, e l’opera realizzata, il falso. “Per anni abbiamo osservato meravigliose copie della realtà realizzate da artisti eccezionali. Alcune più fedeli, altre molto interpretate. Ma mai abbiamo potuto osservare la mente dell’artista mentre sottraeva o addizionava elementi alla realtà che aveva davanti. Queste opere per me sono un’auto denuncia. Rappresentano una sorta di outing artistico.


INFO

Giardino di transizione 
Storytelling concept di Rossana Danile
opere di Bruno Melappioni

Ex voto. Artisti per Rosalia
Organizzazione Fondazione Le Vie dei Tesori
A cura di Andrea Guastella
Da un’idea di Roberto Bilotti Ruggi d’Aragona

Palazzo Costantino / Di Napoli
Quattro Canti – Palermo

Dal 13 al 24 luglio 2022

Italian Storytelling Art, Brand & District
Rossana Danile
italianstorytelling.bd@gmail.com – www.italian-storytelling.com/it

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next

roberta.melasecca@gmail.com  
www.melaseccapressoffice.it

Bologna, Museo della Musica: (s)Nodi – Festival di musiche inconsuete XI edizione

Yaraka

s)Nodi – festival di musiche inconsueteXI edizione

26 luglio – 13 settembre 2022
Ogni martedì alle h 21.00

Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34, Bologna
www.museibologna.it/musica

Il Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna presenta l’undicesima edizione di (s)Nodi – festival di musiche inconsuete, in programma ogni martedì sera dal 26 luglio al 13 settembre, dedicato a tutti coloro che vogliono vivere l’estate ascoltando musica dal vivo.
Apprezzato da un pubblico appassionato di esperienze sonore originali, il festival propone un nuovo giro musicale intorno al mondo in otto tappe per conoscere e raccontare alcune fra le più interessanti declinazioni della musica etnica e popolare contemporanea, oltre i confini geografici e di genere.
A fare da filo conduttore nel cartellone delle proposte, selezionate tra le oltre 70 pervenute al Museo della Musica, sarà ancora una volta l’attenzione verso il talento e l’originalità nella capacità di contaminare linguaggi musicali differenti.

Si debutta il 26 luglio con Yatra project: Yatra, in hindi, significa viaggio o passaggio da un luogo ad un altro più lontano, ed è un progetto musicale di Jamal Ouassini, nato dall’incontro con i musicisti indiani Arup Kanti Das suonatore di tabla e Ashanka Sen virtuoso di sitar, a cui si è aggiunto il musicista libanese Ghazi Makhoul, che propongono un repertorio ricco e variegato, contenente  forme musicali appartenenti alla tradizione classica araba e a fonti di tradizione popolare del nord Africa. L’incontro tra la cultura musicale indiana e quella araba e turca porta ad una fusione del tutto originale per ritrovare il legame ancestrale che lega tutti i popoli.

Il 2 agosto il concerto di Quartetto loco: costruire ponti è nel loro DNA, amano combinare la musica dei luoghi da cui provengono con altri stili e con musica di altre tradizioni. I fratelli Simone e Nicolò Bottasso attingono dalla ricca tradizione musicale italiana, piemontese in particolare, e la combinano con il jazz e il pop sperimentale, Oscar Antolì contamina la musica catalana con la musica tradizionale di tutto il Mediterraneo, Bo Wiget ama lo spazio sonoro alpino ma è ugualmente a suo agio nella musica barocca. Come se questa diversità non bastasse, Quartetto Loco incorpora ulteriori elementi orientali, arabi, indiani, africani che danno alla loro musica un sapore globale.

Il 9 agosto un appuntamento molto particolare con Ra di Spina. La narrazione del canto popolare, le storie antiche delle nostre radici, dei nostri sud, canti ciclici che da sempre sono oggetto di fascinazione e studio si intrecciano con la musica elettronica e l’uso del loop, creando un genere “senza tempo”, in una continua collisione creatrice e generativa tra l’arcaico, il popolare e il contemporaneo.
Si ascolteranno brani come Matajola, canto popolare calabrese che prende spunto dalle registrazioni originali dei cantori di Longobucco: Procidana, portata alla grande fama internazionale dalla incredibile voce di Concetta Barra; una Matarrese definita “grottesca” da Antonio Infantino, filosofo-sciamano della musica popolare, inventore del ritmo trascinante della tarantrance, che è stato traslato in lunghi vocalizzi ricchi di armonici.

Il 16 agosto si cambia decisamente genere con Empty music il progetto che nasce quando il batterista Marco Frattini ascolta per la prima volta le composizioni in piano solo di Chilly Gonzales. E da quel momento quelle musiche non hanno più smesso di risuonare ed evolversi nel suo immaginario sonoro: i brani del compositore canadese cadono “ostaggio” di arrangiamenti mentali in cui il piano solista viene progressivamente assorbito in un complesso e avvincente mondo di variazioni tematiche, ritmiche e timbriche. Una vera e propria ossessione musicale che prende corpo grazie a questo trio jazz solo all’apparenza classico, ma che si rivela capace di lanciarsi in inaudite incursioni verso rock, funk, prog e (ovviamente) chillout.

(s)Nodi continua il suo viaggio  il 23 agosto con Baro Drom Orkestar quartettonato con la passione per le ritmiche infuocate dell’est Europa e per le melodie del Mediterraneo, che ha negli anni sviluppato un proprio linguaggio originale. Nelle loro composizioni si possono scovare sonorità brasiliane, echi di musica mongola e colori mediorientali, ascoltare strumenti ancestrali come il berimbau o l’udu amalgamarsi con il suono del violino, di vecchi farfisa e di un contrabbasso distorto. Un orizzonte sonoro inedito che non tradisce però l’energia e lo stile che lo ha sempre contraddistinto.
Dalle atmosfere mediterranee al “viaggio nei suoni” di  Tupa Ruja il 30 agosto si attraversano tempi e culture, si incontrano strumenti come il didgeridoo australiano e le percussioni di diverse parti del mondo, che a loro volta si fondono con molteplici espressioni della voce, dall’improvvisazione al canto armonico proprio della cultura della Mongolia, a canzoni originali che riscoprono lingue e dialetti appartenenti alle culture mediterranee.

Il 6 settembre si cambia ancora rotta: “Il carattere e le alte temperature di una varietà di canzoni popolari nostrane e d’altri paesi. Canzoni orgogliosamente meticce, lealmente rubate ai loro paesi d’origine, brani che hanno fatto piangere e ballare! che hanno consolato! che hanno aiutato a scandire il lavoro, o a fischiettare gli sfaccendati. Melodie sincere, a tutto core. Dalle sonorità balcaniche viriamo verso un valzer siciliano planando attraverso una rumba flamenca e una ballata messicana e proviamo ad atterrare con un caschè a ritmo di tango argentino”.
Così Camilla Barbarito presenta il suo Sentimento popolare

La rassegna si conclude il 13 settembre con Yaràkä gruppo che nasce nel 2015, quando il chitarrista Gianni Sciambarruto, affascinato dalla varietà culturale brasiliana, decide di riunire una formazione acustica composta da musicisti provenienti da percorsi differenti.
Il risultato del loro lavoro di ricerca sui suoni popolari del mondo e recupero di brani legati alle ritualità popolari delle diverse culture è un impasto sonoro davvero unico, capace di coniugare sonorità sudamericane con la riscoperta del dialetto e della tradizione musicale tarantina, in un perfetto connubio tra passato e presente e tra radici culturali e contemporaneità.

L’undicesima edizione di (s)Nodi – festival di musiche inconsuete fa parte di Bologna Estate 2022, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna – Territorio Turistico Bologna-Modena.

PROGRAMMA

Martedì 26 luglio h 21.00 > Yatra project
Jamal Ouassini: violino, voce
Arup Kanti Das: tabla, voce
Ghazi Makhoul: liuto, voce
Ashanka Sen: sitar

Martedì 2 agosto h 21.00 >Quartetto loco
Oscar Antolì: clarinetto, clarinetto basso, kaval, voce
Nicolò Bottasso: violino, violino baritono, tromba
Simone Bottasso: harmonium indiano
Bo Wiget: violoncello, voce

Martedì 9 agosto h 21.00 > Ra di Spina
Laura Cuomo, Alexsandra Mauro, Francesco Luongo: voci
Francesco Santagata: live electronics
Ernesto Nobili: chitarre

Martedì 16 agosto h 21.00 > Empty music
Marco Frattini: batteria
Gabriele Evangelista: contrabbasso
Claudio Vignali: pianoforte

Martedì 23 agosto h 21.00 > Baro Drom Orkestar
Elena Mirandola: violino
Modestino Musico: fisarmonica, synth
Michele Staino: contrabbasso elettrico
Gabriele Pozzolini: batteria, percussioni

Martedì 30 agosto h 21.00 > Tupa Ruja
Martina Lupi: voce, harmonium indiano, flauti
Fabio Gagliardi: didgeridoo, percussioni
Nicola Cantatore: chitarre
Stefano Vestrini: batteria, percussioni

Martedì 6 settembre h 21.00 >Sentimento popolare
Camilla Barbarito: voce
Fabio Marconi: chitarra elettrica
Ivo Barbieri: basso elettrico
Alberto Pederneschi: batteria

Martedì 13 settembre h 21.00 > Yaràkä
Virginia Pavone: voce, percussioni
Gianni Sciambarruto: chitarra, berimbau
Simone Carrino: percussioni, cajon


INFO

Biglietti
intero € 10 | ridotto € 8 (studenti universitari con tesserino, minori di 18 anni, possessori Card Cultura)
L’ingresso è consentito fino ad esaurimento posti.
È possibile acquistare i biglietti in prevendita:
• presso il bookshop del Museo della Musica in orario di apertura (da martedì a giovedì 11-13.30 / 14.30–18.30 | venerdì 10–13 / 14.30–19 | sabato, domenica, festivi h 10-19) e nel giorno del concerto a partire dalle ore 20
• online (con una maggiorazione di € 1) sul sito www.museibologna.it/musica oppure sul sito midaticket.it.
I biglietti non sono rimborsabili.
Per gli aventi diritto, sarà possibile utilizzare parzialmente o totalmente i voucher degli eventi annullati telefonando alla biglietteria del museo negli orari di apertura.

Informazioni
Museo internazionale e biblioteca della musica
Strada Maggiore 34 | 40125 Bologna
Tel. +39 051 2757711
museomusica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/musica
Facebook: Museo internazionale e biblioteca della musica
YouTube: MuseoMusicaBologna

Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it
www.museibologna.it
Instagram @bolognamusei

Marco Vichi – Non tutto è perduto

Il commissario Bordelli è andato in pensione e la malinconia si fa sentire, nonostante la presenza sempre più stretta della bella Eleonora e le immancabili cene della Confraternita. Il giovane sessantenne fa lunghe passeggiate in collina, ripensa al passato, e a poco a poco si fa strada nella sua mente l’idea di risolvere l’unico caso della sua carriera rimasto insoluto: un ragazzo, figlio di un industriale fascista, ucciso nel 1947 con diverse coltellate… forse una vendetta? Era la sua prima indagine, e all’epoca non era riuscito a venirne a capo, anche perché molto presto era arrivato l’ordine di lasciar perdere, non era il clima giusto per rovistare nelle tragedie della guerra, l’Italia aveva bisogno di pace e di serenità. Ma adesso, dopo ventitré anni, può provare a risolverlo, anche se non ufficialmente. Nel frattempo cerca di dare una mano a Piras, diventato vice commissario, e finisce per ritrovarsi alle prese con due crimini odiosi che reclamano giustizia, una giustizia che forse andrà cercata al di fuori delle regole…

Testo tratto dalla scheda editoriale su IL LIBRAIO
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IMMAGINE DI APERTURA – copertina del libro 

Venti sale del Palazzo Reale di Venezia sono state aperte al pubblico dopo un lungo e impegnativo lavoro di recupero

Fondazione Musei Civici di Venezia, Museo Correr / Palazzo Reale, percorso delle Sale Reali: Sala ovale (Sala dei pranzi quotidiani). Foto: Massimo Listri ©

Dal 15 luglio 2022
Venezia, Museo Correr

LE SALE REALI. Nuovi percorsi del Museo Correr di Venezia

http://www.correr.visitmuve.it

Dopo i Giardini Reali, ecco finalmente anche il Palazzo Reale, straordinaria restituzione alla città di uno degli spazi più rappresentativi della sua storia politica e culturale del XIX secolo, che riporta in tal modo l’area Marciana alla sua identità originaria. Dopo un lungo e impegnativo lavoro di recupero, sono state aperte al pubblico dal 15 luglio venti sale del Palazzo Reale di Venezia (all’interno del Museo Correr) che costituivano gli originari appartamenti privati utilizzati degli esponenti di ben tre case regnanti – Bonaparte, Asburgo, Savoia – lungo tutto l’Ottocento e fino al 1920.

Si tratta del completamento di un lavoro iniziato nel 2000, su progetto scientifico di recupero della Fondazione Musei Civici di Venezia e Comune di Venezia con supporto della Soprintendenza e con il determinante sostegno del Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia e da mecenati di tutto il mondo, che ha visto le prime sale reali già protagoniste di una attività di valorizzazione del Palazzo Reale.
Le nuove sale sono tutte decorate e per lo più sontuosamente rivestite con tappezzerie che riprendono i disegni originali, originali invece i mobili che provengono appunto da Palazzo Reale e che dopo complesse vicende e trasferimenti tornano finalmente ad occupare lo spazio che li spetta.

Un Palazzo Reale nella città connotata dal Palazzo dei Dogi: a pochi passi dal Palazzo Ducale sorge, ed è altrettanto magnifico, anche il Palazzo Reale. Tre i Casati che governarono Venezia dall’indomani della caduta della Serenissima Repubblica: Napoleone Bonaparte, gli Asburgo e infine i Savoia. Ciascuno degli occupanti volle risiedere a Venezia in un proprio appartamento, modellato e arredato secondo le proprie passioni e il gusto del momento.

Quello che ne è derivato è uno spaccato di storia dell’arte e del costume, dai primi dell’Ottocento agli anni ’20 del Novecento. Gli Appartamenti Reali occupano il Versante settentrionale del Piano Nobile delle Procuratie Antiche e godono dell’affaccio sui Giardini Reali e sul Bacino dei San Marco. Sono spazi paralleli alle sale espositive del Museo Correr a loro volta aperte sulla Piazza.

Si tratta di grandi elegantissimi ambienti, estesi su circa 850 mq, ciascuno connotato secondo lo stile degli Ospiti che vissero qui in alcuni periodi. Decori e mobilio sono all’altezza delle teste coronate che ne godettero per soggiorni più o meno prolungati. Da Napoleone, a Francesco Giuseppe e all’Imperatrice Sissi, a Massimiliano d’Asburgo, Imperatore del Messico, a Vittorio Emanuele di Savoia e, via via, sino al Umberto I. In questi saloni è passata la Storia italiana ed europea.
Concluso il tempo dei re e imperatori, quei saloni sono diventati uffici e archivi a disposizione dello Stato e dei suoi funzionari, cosa che inevitabilmente ha comportato la cancellazione di gran parte delle decorazioni e degli arredi esistenti.

“ Il Comune di Venezia e Fondazione Musei Civici – commenta il Sindaco Luigi Brugnaro – continuano a prendersi cura del loro inestimabile patrimonio culturale e artistico. La riapertura di queste 20 sale del Palazzo Reale sancisce un ulteriore fondamentale tassello in quel percorso di riqualificazione dell’intera area marciana, che con Rialto e Arsenale costituisce il cuore della storia di Venezia che dura ormai più di 1600 anni. Grazie infine a tutti quei mecenati che, in un’ottica di sussidiarietà tra il pubblico e il privato, hanno dimostrato di amare la nostra Città e hanno contribuito a salvaguardare questo suo gioiello”.

La presidente MUVE Mariacristina Gribaudi ricorda come “ L’apertura delle Sale Reali coincide con il raddoppio dell’area museale del Correr, una restituzione straordinaria alla città che qui avrà evidenza della storia politica ma anche del costume e delle arti veneziane del XIX secolo”

Il Direttore Gabriella Belli: “ Dal punto di vista della storia dell’arte veneziana, il Palazzo rappresenta un colpo di spugna su quel secolo XIX che per decenni rimase affidato al mito negativo della caduta di Venezia e con essa la fine di ogni magnificenza artistica. Oggi questo travagliato Ottocento veneziano ritrova il luogo della sua rivincita”.

In questa rinascita Fondazione Musei Veneziani e Comune di Venezia sono stati affiancati dal Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia, presieduto con passione e competenza da Jérôme-Francois Zieseniss, che ha saputo coinvolgere nella grande impresa mecenati di tutto il mondo.“Tra la caduta della Serenissima nel 1797 e la nascita della Biennale nel 1895, sembrava che Venezia fosse sparita dalla scena artistica europea. Il Palazzo Reale, vera enciclopedia delle arti decorative dell’Ottocento, è invece l’anello mancante della storia millenaria del genio di Venezia”.

Gli interventi hanno preso il via nel 2000 con il recupero dei grandi appartamenti di rappresentanza, che facevano già parte del Museo Correr: il porticato che da accesso al Palazzo Reale e a Piazza San Marco, lo Scalone d’Onore, il Vestibolo d’onore, la Sala da Ballo e il soffitto della Sala del Trono.

Nella seconda fase (2006-2012) si è intervenuti sugli appartamenti di Sissi e subito dopo su alcuni ambienti dell’appartamento di Massimiliano d’Asburgo, Imperatore del Messico. La terza campagna di restauro (2013 -2014) ha coinvolto ambienti ed arredi (raffinatissimi) del Gabinetto Studiolo dell’imperatore, del Salone delle Udienze, di quello dei Ciambellani e del Salone di Re Umberto.
Tra il 2015 e il ’16 si è messo mano al progetto “Sublime Canova”, ideato dal Direttore MUVE Gabriella Belli per dare giusto risalto alle magnifiche raccolte canoviane del Correr: magistralmente presentate in tre sale, due delle quali inserite nel Palazzo Reale, il cui restauro è stato sostenuto dal Comitato Francese per la Salvaguardia di Venezia e da Venice International Foundation.

A concludere il recupero integrale del Palazzo sono gli interventi, appena conclusi, sugli appartamenti di Massimiliano e dei Re d’Italia.
Il recupero, in tutte le sue fasi, è stato certosino: nessun dettaglio è stato trascurato, a partire dalle tappezzerie originali che, come gli interventi di ebanisteria, furono realizzate da maestranze veneziane, in grado di creare in Laguna tessuti e arredi del tutto raffrontabili con quelli delle maggiori manifatture internazionali.
Un tesoro del miglior artigianato veneziano che prosegue la grande tradizione delle arti ancor oggi presenti nel territorio lagunare.


Per informazioni:

Museo Correr
Venezia, Piazza San Marco,
Ingresso per il pubblico: Piazza San Marco,
Ala Napoleonica, Scalone monumentale

Orario
Il Museo Correr è aperto tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso ore 17.00)

Biglietto
Ingresso con il biglietto “I MUSEI DI PIAZZA SAN MARCO”, un unico biglietto valido per: Palazzo Ducale e per il percorso integrato del Museo Correr, Museo Archeologico Nazionale, Sale Monumentali della Biblioteca Nazionale Marciana.
Biglietto intero: 25,00 euro
Biglietto ridotto: 13,00 euro

Info e Prenotazioni
www.correr.visitmuve.it
– call center: 848082000 (dall’Italia); +39 041 42730892 (dall’estero/only from abroad)

AVVISO PER IL PUBBLICO: il nuovo percorso delle Sale Reali (dalla sala 10 alla sala 20) sarà aperto al pubblico dal 15 luglio 2022 con ingressi contingentati solo previa prenotazione.
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Ufficio stampa
Press@fmcvenezia.it

In collaborazione con
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
roberta@studioesseci.net
simone@studioesseci.net

Pubblicato online il “Fondo Franca Valeri” donato nel 2019 all’Accademia dei Filodrammatici di Milano

Franca Valeri e Alberto Sordi
in occasione del film “Un eroe dei nostri tempi”

PUBBLICATO ONLINE
IL FONDO FRANCA VALERI
DONATO NEL 2019
ALL’ACCADEMIA DEI FILODRAMMATICI DI MILANO

Si può consultare sul sito tutto il contenuto dell’archivio, comprendente fotografie, copioni, lettere, disegni e bozzetti, locandine, onorificenze e molto altro ancora che copre tutto l’arco cronologico dell’attività professionale dell’artista, dal 1947 al 2019.

Il Fondo Franca Valeri, dichiarato d’interesse storico dal Ministero della Cultura, comprendente fotografie, copioni, lettere, disegni e bozzetti, locandine, onorificenze e molto altro ancora, è stato donato dalla stessa artista nel 2019 all’Accademia dei Filodrammatici di Milano, di cui è stata socia per sessant’anni, prima, e socia onoraria, poi, riconoscimento riservato a poche e selezionate persone quali Vincenzo Monti, Alessandro Manzoni, Vittorio Emanuele II, Giuseppe Garibaldi, Eleonora Duse e Gabriele D’Annunzio.

Ora, l’archivio che occupa 8 metri lineari della biblioteca dell’Accademia e che copre tutto l’arco cronologico, dal 1947 al 2019, dell’attività professionale di Franca Valeri (1920-2020), una delle attrici più importanti del teatro, del cinema e della televisione del Novecento italiano è pubblicato online

“È un rapporto che non conosce interruzioni quello tra Franca Valeri e l’Accademia dei Filodrammatici – afferma Antonia Chiodi, presidente dell’Accademia dei Filodrammatici -, istituzione di cui è stata socia per sessant’anni, ruolo già appartenuto al padre e ora tramandato alla figlia. Nel marzo 2019 Franca Valeri è stata nominata dal Consiglio dell’Accademia ‘socia onoraria’ carica di grande prestigio che è stata assegnata nel tempo ad altre selezionate personalità della cultura e della politica italiana. Ha voluto poi fare all’Accademia un ultimo e straordinario regalo, ovvero tutto il suo archivio personale che racconta oltre settant’anni di professione, la cui storia ha accompagnato quella sociale dell’Italia che ha spesso documentato, rappresentandone i suoi aspetti più grotteschi”.

“È quindi un grande onore per noi – prosegue Antonia Chiodi – conservare e gestire questo straordinario e unico patrimonio, che è già a disposizione di chi volesse consultarlo e che consente fin da ora di poter conoscerne i contenuti attraverso il sito dell’Accademia. Questo è solo il primo passo di un percorso che, attraverso varie iniziative, farà conoscere e apprezzare anche alle future generazioni l’eccezionale talento di Franca Valeri, patrimonio universale della cultura milanese e italiana”.

Il materiale, schedato e riordinato da Lucia M. Fagnoni, si compone di oltre 2200 fotografie di scena, personali e di altri soggetti, di centinaia di copioni di opere teatrali, di film, di trasmissioni radiofoniche e televisive, di 19 locandine di grande formato e altre di varie dimensioni, di 26 bozzetti di abiti di scena e schizzi di acconciature, di 72 disegni e tre album, di 9 spartiti, di 50 lettere ricevute e inviate da Franca Valeri e dal padre Luigi Norsa, e ancora di 26 onorificenze e diplomi e materiale vario.

L’interesse della documentazione e il notevolissimo rilievo artistico di Franca Valeri hanno avuto l’attenzione e il sostegno della Soprintendenza dei Beni Archivistici della Regione Lombardia e hanno determinato la decisione di rendere fruibile il Fondo a tutti i ricercatori, fisicamente, nella sede dell’Accademia in via Filodrammatici a Milano.

Il Soprintendente Annalisa Rossi lavora alla progettazione di una iniziativa coordinata di valorizzazione del fondo in quanto testimonianza straordinaria del percorso artistico di una delle voci femminili più significative del teatro italiano, nel contesto della azione sistemica di tutela e promozione degli archivi artistici e teatrali milanesi.

L’archivio è inoltre consultabile online; la sezione del sito a esso dedicato offre la possibilità di leggere le descrizioni di tutti i materiali e di vedere un’ampia selezione di fotografie e di riproduzioni dei documenti più importanti, oltre alla descrizione metodologica su come il Fondo è stato ordinato.


FONDO FRANCA VALERI
Milano, Accademia dei Filodrammatici (via Filodrammatici 1)

Informazioni:
Tel. 02 86460849 | filodram@accademiadeifilodrammatici.it

Sito internet:
http://fondovaleri.accademiadeifilodrammatici.it

Ufficio stampa
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco, T +39 02 36 755 700; M +39 349 6107625
anna.defrancesco@clp1968.it; www.clp1968.it

Sant’Anna del Furlo – Fossombrone (PU): La XIII Land Art al Furlo con mostre, installazioni, performance, momenti musicali

XIII EDIZIONE LAND ART AL FURLO

Terra d’Arte e di Musica

Inaugurazione 3 settembre 2022

Sant’Anna del Furlo – Fossombrone (PU) – Marche – Italia
Fino al 18 settembre 2022

La Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo presenta la XIII edizione della Land Art al Furlo che si svolgerà dal 3 al 18 settembre 2022: più di cinquanta artisti nazionali e internazionali parteciperanno al Festival dell’arte e della musica sul pianoro boscoso del Monte Paganuccio, provincia di Pesaro-Urbino a 20 minuti dalla marina di Fano, nel Parco sculture a cielo aperto. La Giuria, composta da Andrea Baffoni, Elvio Moretti e Andreina De Tomassi, con il supporto tecnico di Antonio Sorace, ha scelto i progetti vincitori, suddivisi per le diverse categorie:

ARTISTI IN PASSERELLA: Nicolò Amadori, Angela Balducci, Sandra Bellini, Claudia Bellocchi, Devid Biscontini Giulia Brioschi, Antonio Caranti, Tania Cellini, Giulia Colombo, Pippo Cosenza, Sabrina Danielli, Raffaella Di Bello, Lavinia Fagiuoli, Maria Stefania Fuso, Nassim Honaryar, Gennaro Lanzo, Lozoodisimona con Calzuoli lab. Giuliano Mammoli, Donato Marrocco, Marialisa Monna, Mauro Paolini, Alessia Primakova, Achille Quadrini, Sisto Righi, Irene Russo, Caterina Sammaritano, Maria Elena Simoncini, Antonio Sorace, Cinzia Soverchia, Tomas (Luca Tomassini), Maria Virseda, Alessandra Wide, Federica Zianni.

PERFORMER: Mauro Bagella, Luisa Monna, Arianna Ilardi
MURALES: Michele e Katia Picone
INSTALLAZIONI: Valfrido Gazzetti
MOSTRE IN GALLERIA: Sandro Piermarini -sculture, Daniele Accorsi -foto
WORKINPROGRESS: Armando Di Nunzio, Walter Zuccarini

CONVERSAZIONI
4 settembre 2022: Elvio Moretti “L’Arte dei poveri”
4 settembre 2022: Elvio Moretti presenta il libro di Giulia Brioschi

FESTA DI CHIUSURA 18 settembre 2022
“ATUTTOJAZZ”
Con il film di Carola De Scipio


INFO

Casa degli Artisti
Sant’Anna del Furlo, 30
61034 Fossombrone (PU)
www.landartalfurlo.it

Presidente Antonio Sorace:  antonio.sorace@libero.it
Curatore Andrea Baffoni: andrea.ba76@gmail.com
Cataloghi Elvio Moretti:  elvio.moretti@uniurb.it
Ricerche Andreina De Tomassi: andreadetomassi@gmail.com 

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next

roberta.melasecca@gmail.com  
www.melaseccapressoffice.it

BOOKOLICA 2022: il festival dei lettori creativi presenta il ricco programma del pre-festival RETROBOTTEGA – Dal 26/7 al 25/8 su Twitch

BOOKOLICA 2022

Il festival dei lettori creativi

annuncia il programma del pre-festival

RETROBOTTEGA

dal 26 luglio al 25 agosto in diretta su twitch con tre serate a settimana

Bookolica arriva su Twitchdal 26 luglio prende il via  RetroBottega, il pre-festival tutto digitale, in diretta tre sere a settimana per tenervi compagnia fino ai giorni del festival in presenza.

Questi anni di pandemia hanno evidenziato l’importanza del mondo digitale nella nostra quotidianità, svolgendo un ruolo fondamentale nel mantenimento dei legami personali, lavorativi e culturali durante un tempo di distanza fisica. Parte da qui la volontà di Bookolica di investire in questo nuovo aspetto della nostra realtà trovando il suo spazio anche su Twitch, la piattaforma streaming più frequentata al mondo, per aumentare il coinvolgimento del pubblico sia online sia offline: RetroBottega sarà il primo pre-festival orientato in questa direzione.

L’urgenza di affrontare il cambiamento climaticol’educazione al rispetto dell’ambiente e alla sostenibilità; il mondo di manga e fumetti, un genere sempre molto apprezzato e seguito anche in Italia; la dimensione di genereinclusione e ascolto delle categorie marginalizzate: quello di RetroBottega è un palinsesto pieno e travolgente, in diretta streaming sul canale Twitch BottegaNoMade dal 26 luglio al 25 agosto, il martedì, mercoledì e giovedì, dalle 19 alle 20.

I temi delle dirette, strettamente legati con quanto sarà affrontato nella programmazione del festival in presenza, saranno sviscerati da nomi importanti del panorama culturale nazionale e internazionale, come: Angelo Cavallaro, storico, saggista e content creator conosciuto come Sommobuta, Lidia Decandia insegnante presso il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica di Alghero, Riccardo Mastini ricercatore presso l’Università Autonoma di Barcellona e consulente nel campo dello sviluppo sostenibile, Laura Centemeri ricercatrice in sociologia dell’ambiente al CNRS francese e membro del Centre d’Étude des Mouvements Sociaux dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales di Parigi, Mara Cerri tra le più apprezzate illustratrici contemporanee e vincitrice del Premio Andersen 2022, Maurizio Iorio esperto di manga conosciuto sul web come Kirio1984, Martina Madia e Eleonora Reggiori fondatrici del canale letterario Twitch MenzogneSortilegi,  Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio ideatrici e artefici del podcast  le MisSconosciute.

Gli incontri saranno curati da Massimo Carta, Docente presso il Dipartimento di Architettura (DIDA) dell’UNIFI, da Marzio Chirico e Eleonora Savona; le dirette saranno poi ripubblicate sul canale Youtube, per essere sempre fruibili e alimentare così il dialogo tra la dimensione digitale e quella fisica.

Date e programma:


26 luglioChe relazione c’è tra cambiamenti climatici e crisi internazionali?
Quanto influiscono i cambiamenti climatici sull’assetto geopolitico? E sulle crisi internazionali? Massimo Carta e Marzio Chirico discuteranno con Antonello Pasini del suo libro Effetto serra, effetto guerra: il clima impazzito, le ondate migratorie, i conflitti (Chiarelettere 2017) e della questione climatica da un punto di vista inedito: più il clima cambia, il deserto e la siccità crescono, e più le ondate migratorie aumentano. Lasciare alle fasce più deboli del mondo l’incombenza di gestire i cambiamenti climatici non è solo ingiusto ma anche poco lungimirante, dato l’impianto globale della questione: prendere coscienza dell’emergenza climatica può favorire un’operazione di pace, integrazione e giustizia di portata inedita.

27 luglio:  Di corpi e confini
Quello della crescita è un momento molto delicato nella vita di una persona, che può segnare per il resto della vita. Eleonora Reggiori e Martina Madia, del canale Twitch MensogneSortilegi dialogheranno con Mara Cerri, tra le illustratrici italiane contemporanee più apprezzate, della sua ultima opera realizzata assieme alla drammaturga Chiara Lagani, la graphic novel L’amica geniale (Coconinopress, 2020)adattamento del romanzo di Elena Ferrante, e di come la crescita, soprattutto fisica, porti con sé un cambiamento spietato, perché impossibile da evitare, e violento, perché ribalta totalmente la percezione dei corpi e di chi li abita.

28 luglioGiustizia sociale e transizione ecologica
Si può immaginare e progettare una transizione ecologica che sia socialmente giusta? Nel suo studio A Green New Deal without growth, Riccardo Mastini si pone il problema di come affrontare le disuguaglianze ambientali tra classi sociali: tra ecologia economica e teorie di post-crescita, Massimo Carta e Marzio Chirico dialogheranno con Mastini su quali siano le politiche eco-sociali più efficaci da adottare.

2 agostoForze e energie che producono cambiamenti
Le statistiche con cui solitamente si interpretano i territori, potrebbero non bastare, perché non colgono i momenti di passaggio. Lidia Decandia, nel suo saggio Territori in trasformazione. Il caso dell’Alta Gallura (Carocci 2021) offre un altro sguardo di lettura, uno sguardo attento agli stadi iniziali di trasformazione, fondamentali per comprendere il divenire, e rilegge il territorio dell’Alta Gallura. In dialogo con lei, Massimo Carta e Marzio Chirico

3 agosto:  La rivoluzionaria storia del manga
Se fino a qualche anno fa il mondo dei manga era apprezzato da un pubblico ristretto, oggi è un genere letterario sempre più apprezzato. Il noto youtuber Maurizio Iorio (Kirio1984) in Anche mio nonno era un otaku! L’incredibile storia dei manga (Mondadori Electa 2022) racconta l’incredibile storia dei manga e le tante rivoluzioni che questo genere di fumetto ha vissuto nel corso del tempo. In dialogo con lui, Angelo Cavallaro (Sommobuta) youtuber, e uno tra i maggiori esperti del settore manga in Italia. 

4 agostoUn altro futuro possibile
Per fronteggiare i danni causati dal modello produttivo attuale è necessario cambiare assetto: Guido Marinelli in Economia circolare: un’alternativa possibile (L’incisiva, 2021) propone l’economia circolare come opportunità per creare una società migliore, per un impiego delle risorse del pianeta che sia per tutti, non per pochi, e ridurre lo spreco. Marzio Chirico dialogherà con l’autore di questo futuro possibile.

10 agostoDon Pino Puglisi, fede e cultura contro la mafia
La fede e l’impegno sociale per don Pino Puglisi erano due elementi inscindibili: cultura della legalità, impegno e socialità erano i suoi strumenti per curare le ferite della mafia nella sua Sicilia. E l’ha fatto, specialmente nel quartiere Brancaccio di Palermo. Per questo il 15 settembre 1993, il giorno del suo 56esimo compleanno, fu assassinato dai fratelli Graviano.  Riccardo Pagani e Marco Sonseri hanno raccontato la sua storia, per la prima volta a fumetti, nella graphic novel Don Puglisi, edita ReNoir (2021). Modera Virginia Padovani.

11 agosto L’emergenza che non può più aspettare
La crisi energetico-ambientale è l’emergenza delle emergenza, acuita da crisi internazionali e assetti geopolitici problematici. E nonostante sia una questione complessa da risolvere, non c’è più tempo da aspettare. In Emergenza Energia: non abbiamo più tempo (edizioni Dedalo, 20220) Nicola Armaroli mette l’accento proprio sul rischio che si corre nel non agire: la transizione energetica è una necessità inderogabile da cui dipenderà la ripresa e la tenuta dell’intera società. Moderano  Massimo Carta e Marzio Chirico.

17 agostoI nuovi percorsi possibili
Laura Centemeri, ricercatrice in sociologia dell’ambiente al CNRS francese, nello studio Rethinking Post-Disaster Recovery: Socioanthropological Perspectives on Repairing Environments. Routledge-Taylor and Francis («New Security Studies ») propone un approccio interdisciplinare per il recupero di quei territori colpiti dal disastro ambientale. Con  Massimo Carta si affronteranno i casi di studio e diversi percorsi di ripresa possibili.

23 agostoCosa vuol dire mobilità sostenibile?
Nell’ottica di una transizione ecologica, l’urbanistica e i trasporti rinnovabili e sostenibili sono dei fattori fondamentali per una progettazione efficace. Con Massimo Carta ne discuterà Veronica Aneris, direttrice per l’Italia di Transport & Environment (Federazione europea per i trasporti e l’ambiente). Interverranno anche Antonio Sotgiu e Assia Ottaviano, responsabili di Banananda, servizio di mobilità sostenibile attivo nel territorio gallurese e partner del festival Bookolica. Modera Marzio Chirico.

24 agostoLa letteratura sommersa
Quanta storia raccontata da autrici del passato, eliminata dal canone, rischia di essere dimenticata? Da qui parte il podcast, un vero e proprio progetto di recupero di patrimonio letterario dimenticato, delle MisSconosciute, l’associazione di promozione culturale formata da  Giulia Morelli, Maria Lucia Schito e Silvia Scognamiglio. A dialogare con loro sull’importanza di uscire dal canone, Eleonora Reggiori e Martina Madia del canale Twitch MenzogneSortilegi.

Il programma di Bookolica 2022 sarà disponibile su www.bookolica.it


INFORMAZIONI UTILI

RETROBOTTEGA – Pre-festival di Bookolica 2022
QUANDO: dal 26 luglio al 25 agosto, ogni martedì, mercoledì e giovedì, dalle 19 alle 20
DOVE: in streaming su Twitch https://www.twitch.tv/botteganomade

BOOKOLICA 2022 – V edizione

QUANDO: Dal 30 agosto al 4 settembre 2022 in presenza
DOVE: La Maddalena, Torralba, Tempio Pausania, Scano di Montiferro (Sardegna)
L’ACCESSO A TUTTE LE INIZIATIVE È GRATUITO
Organizzato da: Associazione Culturale Bottega No-Made

CONTATTI
mail: segreteria@bookolica.it
SITO: www.bookolica.it
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HASHTAG UFFICIALI: #BookolicaFestival #Bookolica2022

UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

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Roma, Spazio Lightsky: Fino al 28 luglio la mostra Snapshots di Luisa Valeriani

Un momento dell’evento

Luisa Valeriani
Snapshots

Fino al 28 luglio 2022 | Spazio Lightsky | Roma
 
INSIDE THE ART SIDE

[un evento OURHERITAGE by Ligthsky Consulting]

Si è svolto giovedì sera 14 luglio 2022 il primo appuntamento del ciclo di incontri “Ourheritage by Lightsky Consulting organizzati da Lightsky Consulting Italia, presso SPAZIO LIGHTSKY a Roma, dal titolo INSIDE THE ART SIDE.

La bellezza salverà il mondo? Cos’è l’Arte e cosa vuol dire essere dalla parte dell’Arte? Qual è il ruolo dell’Arte e dell’Artista? Cos’è possibile imparare da questo mondo e traslare nella nostra quotidianità? Queste le domande poste durante INSIDE THE ART SIDE alle quali, sia gli ospiti d’eccezione che il nutrito pubblico hanno provato a rispondere, sia durante il talk che durante il successivo esclusive business aperitif

Educazione alla tutela dell’arte fin dalla tenera età, sensibilizzazione verso il nostro patrimonio, comprensione della complessità di giudizio di un’opera d’arte, ed ancora, l’importanza di potersi affidarci a esperti, che illustrino e informino sulle nuove le tendenze, la sensibilità, la bellezza, il piacere. Perché investire in arte, se pur facente parte di quelli che vengono definiti “investimenti alternativi”, ha un doppio aspetto, un doppio valore, quello personale e quello economico. Non solo investiamo in qualcosa che con il tempo potenzialmente acquisterà valore, ma ci regaliamo qualcosa che ci rappresenta, che ci racconta, che ci interpreta, nella quale ci riconosciamo.

Durante l’evento Vincenzo Bocciarelli nel ruolo di condu-attore, oltre a moderare i tre ospiti d’eccezione, ha trasportato il pubblico, attraverso la “Bellezza”, interpretando due brani scelti da “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar e da “L’idiota” di Fëdor Dostoevskij, due immaginifiche visioni che la sua voce ha reso reali per tutti gli ospiti. Bocciarelli ha guidato ospiti e pubblico in questo viaggio all’interno dell’Arte. Ha parlato di CULTURA, di Passato, di ciò che ci rende quello che siamo, ciò che dobbiamo proteggere e tutelare per poterlo tramandare e consegnare, la nostra eredità con Il Comandante Gruppo Frodi Comunitarie, già comandante del Gruppo Tutela Patrimonio Archeologico, della Guardia di Finanza, Curatore e critico d’arte e autore di infiniti saggi e cataloghi d’arte, il Colonnello Massimo Rossi. Di BUSINESS, volàno dell’economia, che produce il reddito che ci permette di poter essere un pizzico filantropi, ma anche di poter investire attraverso metodi alternativi con l’esperto e professore alla Luiss Business School, ex Banca d’Italia e Responsabile Risk Management per Unicredit, il professor Sergio Sorrentino, ed ancora di FUTURO, il futuro dell’arte, del nostro futuro, della bellezza, di speranza, il Curatore e critico d’arte e autore di infiniti saggi e cataloghi d’arte, gallerista e scopritore di nuovi talentiFrancesco Giulio Farachi.

A concludere, arricchire e rappresentare l’evento, l’artista romana Luisa Valeriani, protagonista dell’INSIDE EVENT “SNAPSHOTS” (visitabile su appuntamento fino al 28 luglio), riconosciuta tra i 2022 Artisti Emergenti su cui investire/2021 di Exibart ed inserita nel terzo volume dell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini 2021, di ritorno da due collettive, una internazionale in Grecia e una nazionale Milano.

Tra riflessioni, osservazioni e propositi, con la profonda convinzione di essere almeno in parte responsabili della bellezza del modo, quel mondo che forse salverà la bellezza… si è conclusa la serata e ci si è dati appuntamento a settembre con la ripresa degli appuntamenti del ciclo di incontri “Ourheritage by Lightsky Consulting” organizzati da Lightsky Consulting Italia.

Un momento dell’evento

Lightsky Consulting Italia

Lightsky Consulting Italia è una realtà multidisciplinare che offre servizi professionali di consulenza private e corporate: Business Strategy, Financial, International Business e Integrated Communication.

“Cerchiamo soluzioni per un mercato che non ha precedenti, creiamo e forniamo accesso a quelle più flessibili e adattive. I consulenti del nostro network, in sinergia con tutte le services area, sono a disposizione per costruire insieme soluzioni che rendano possibile e concreto vivere questo cambiamento.” (dal sito https://www.lightskyconsulting.com)


NFO

Inside event
Snapshots. Luisa Valeriani. Opere 
Visite su appuntamento dal 15 al 28 luglio 2022

SPAZIO LIGHTSKY
Largo Angelicum, 6 – Roma
M. (+39) 328 247 35 34
Mail: info@lightskyllc.com
Linkedln 
Webhttps://www.lightskyconsulting.com/

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next

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349.4945612  www.melaseccapressoffice.it

SICILIA: Dei ed Eroi in mostra sulla Costa del Mito

Ulisse porge la coppa a Polifemo, mosaico da Villa del Casale, Piazza Armerina

Dei ed Eroi in mostra sulla Costa del Mito

Ulisse in Sicilia. I Luoghi del mito”

Ars aedificandi. Il cantiere nel mondo classico“,

A Gela e Selinunte due mostre imperdibili, dal 22 luglio 

Dei ed eroi raccontati come mai prima d’ora, nei luoghi del mito, sul Mar Mediterraneo. Sono due le occasioni imperdibili sulla Costa del Mito (per info https://www.visitvalledeitempli.it/costa-del-mito/ ). Selinunte e Gela, porte d’accesso della Costa del Mito, 150 chilometri di spiagge dorate, splendide scogliere di marna bianca e riserve naturali, tra archeologia, storia, antichi borghi e i sapori della Sicilia più autentica. 

La prima imperdibile mostra è a Gela. “Ulisse in Sicilia. I Luoghi del mito” permette di ripercorrere, attraverso l’esposizione di opere d’arte e di oggetti di straordinaria importanza, il viaggio dell’eroe omerico nell’Isola. Dal 22 luglio al 10 ottobre 2022 sarà così possibile rivivere il passaggio di Ulisse in Sicilia in otto sezioni tematiche, con circa ottanta reperti provenienti da musei regionali, nazionali ed esteri. Opera centrale della mostra è la “Nave di Gela”, databile tra il VI e il V secolo avanti Cristo, rinvenuta nei fondali antistanti la costa della cittadina rivierasca, che per la prima volta viene ricomposta ed esposta al pubblico in Sicilia. 

La seconda mostra è a Selinunte con Ars aedificandi. Il cantiere nel mondo classico“, che fa conoscere macchinari, tecniche e sistemi costruttivi usati nell’antichità per realizzare i templi. 

Ars aedificandi sarà visitabile invece per un anno, fino al 23 luglio 2023. Prodotta e organizzata da MondoMostre in collaborazione con il Parco Archeologico di Selinunte, Cave di Cusa e Pantelleria, diretto da Felice Crescente, è promossa dalla Regione Sicilia, Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana. 

La sua particolarità sta nel fatto che l’esposizione delle macchine, si snoda tra Cave di Cusa e il Parco Archeologico di Selinunte. 

Come chiarisce il direttore del Parco, la mostra ai fini didattici è interessante per due motivi: intanto, come rilevato da illustri archeologi, sta nel fatto che le macchine così come ricostruite sono ancor più fedeli rispetto ai templi selinuntini; un altro aspetto riguarda invece la possibilità di seguire in modo coerente i diversi momenti, da quello estrattivo dei materiali da costruzione, nel sito di quelle Cave di Cusa attive già dal VI secolo a.C., e quello dello spostamento dei blocchi e della costruzione degli edifici sacri nella zona dell’Acropoli.

Questi due imperdibili appuntamenti – commenta l’amministratore della DMO Distretto Turistico Valle dei Templi, Fabrizio La Gaipa – confermano l’intuizione di rilanciare la denominazione della Costa del Mito in questo preciso tratto di costa siciliana di 150 chilometri che va da Gela a Selinunte, non solo porte d’accesso naturali, ma anche due mete del turismo culturale che, tra mare, storia, cultura, tradizioni e enogastronomia, valgono un viaggio in Sicilia”.

Mostra 1 “Ulisse in Sicilia. I Luoghi del mito”, Gela  
infotel per orari e prezzi 0924/1839996
sito https://www.ulisseinsicilia.it 

Gela, Bosco Litttorio. Aperta  dal martedì alla domenica (festivi compresi) dalle 10 alle 20 (ultimo ingresso 19.30). 

Mostra 2 “Ars aedificandi. Il cantiere nel mondo classico”, Parco di Selinunte 

Possibile acquistare Quì i biglietti in sito o on line


Melina Cavallaro 
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
Valerio De Luca resp. addetto stampa