Venezia. Spazio Thetis, Palazzina Modelli, Arsenale Nord: Beyond CODE & Time

Tomasz Wendland
  • Il colpo di coda di arte sperimentale proposta al pubblico nel periodo di Biennale Arti visive 2022;
     
  • La Fondazione Mediations Biennale presenta a Spazio Thetis a Venezia lo sviluppo di Pavilion 04 “Beyond CODE & Time”;
     
  • Un tema caro a Spazio Thetis “Hub dell’arte contemporanea”, da sabato 10 settembre a Venezia: il rapporto e la stretta connessione fra arte e scienza.

Spazio Thetis, Palazzina Modelli 
Arsenale Nord – Venezia

Beyond CODE
& Time

a cura di Tomasz Wendland, Harro Schmidt, Filip Gajewski, Denise Carvalho, Hongjohn Lin, Weiming Ho 

10.09 – 10.10.2022

Vernice stampa 10.09.2022
ore 11:30
Opening ore 18:00

Sabato 10 settembre alle ore 18.00 presso Spazio Thetis sarà aperta al pubblico la Mostra Beyond CODE & Time che si può considerare il vero “colpo di coda” dell’arte sperimentale proposta al pubblico nel periodo di quest’ultima Biennale Arti visive 2022.

Il meraviglioso parco e i capannoni sapientemente restaurati ubicati all’interno dell’Arsenale storico cittadino, si apriranno nuovamente ad un tema caro a questo “Hub dell’arte contemporanea”: il rapporto e la stretta connessione fra arte e scienza. “Beyond CODE & Time” consentirà ai visitatori di entrare in sintonia con le trasformazioni della realtà sociale quotidiana in un linguaggio artistico essenzialmente sovversivo e “spudoratamente bello“. L’esposizione sarà principalmente una raccolta di opere con un carattere sperimentale-esplorativo, il cui spettro comprende dipinti post surrealisti, fotografie iconografiche, video performativi, performances dal vivo, nonché la loro espansione post futuristica in o tramite Internet sotto forma di un’ampia varietà di meme (immagini trasmesse), opere generative, All art e di sviluppo NFT.
La Fondazione Mediations Biennale, che ha come mission la creazione e il mantenimento di un dialogo a livello internazionale e di una riflessione congiunta fra artisti e scienziati sul futuro, ha tenuto a battesimo questo Progetto proprio a Venezia con Pavillion 0 ed ora, dopo decine di Mostre, pubblicazioni, incontri in tutto il Mondo, presenta l’evoluzione con Pavilion 04.

Nell’ambito di un’Esposizione a cui partecipano creativi con diverse caratteristiche provenienti dalla Polonia e da vari altri Paesi europei, The Thing Universe è la sezione dedicata agli artisti asiatici. Essi si spingono oltre l’ecologismo, ricercando la sapienza dell’abitare umano che reintegri la dimensione del Divino, dell’umano e del cosmico secondo un’impostazione ecosofica. Huang Xuan decostruisce la pratica discorsiva del linguistico artistico-creativo nel raccontare la purezza delle immagini. L’osservatorio di Lin Yi-Chun, “l’alto punto di osservazione privilegiato”, collega l’astrologia mitica e la sovranità dominante. La mediazione di Cheng Hsiang-yu di un museo dell’aviazione mostra la modellazione delle armi e la dinamicità e la velocità nell’arte delle guerre. Il progetto di NANONANO pone l’accento sul limite dello sviluppo urbano in relazione al tempo ipotizzabile per l’uomo sapiens. Il lavoro di Lin Pei-Ying presenta la simbiosi tra l’uomo e il virus, che ha lasciato la traccia di un organismo macrobiotico nel DNA. Il lavoro di Yao Jui-Chung evoca delle figure di “Tank Men” attraverso quattro carri armati fittizi gonfiabili e un lavoro di ambientazione.

“Solo pochi anni fa – dice Tomasz Wendland, curatore della Mostra – abbiamo compreso come gli aspetti più esasperati dell’antropocentrismo portassero verso una possibile estinzione dell’homo sapiens. È una riflessione che ha preso maggior peso dall’inaspettata pandemia di Covid 2019, che ha già causato 228 milioni di vittime, rendendoci consapevoli dell’esistenza di realtà parallele di cui non abbiamo chiavi, né codice di accesso. La quarta ondata e le successive mutazioni del virus, sembrano farci familiarizzare con il vicinato di una “intelligenza” imprevedibile e inorganica, che copre interamente la terra, come il citoplasma nel romanzo “Solaris” di Stanislaw Lem. A differenza di uno scienziato, l’artista in realtà lavora al di fuori del codice. Molto spesso, crea un’opera d’arte generandone il codice, che diventa anche il contenuto dell’opera. Il codice non è solo un mezzo per veicolare contenuti, ma soprattutto per scoprirli e ricercare la verità, che è la presenza stessa di un’immagine. Da qui il titolo del progetto BEYOND CODE & Time – sull’autonomia della creazione dell’opera d’arte dalla realtà. Creiamo, guidati da una profonda intuizione e da un istinto primordiale, che trae origine dalla notte dei tempi nella memoria del codice genetico. Il fatto di non sapere di cosa tratta il mio lavoro è la sua più grande ricchezza, un capitale che mi permette di andare oltre la comprensione. L’arte è la ricerca di significati universali, di cui vogliamo essere parte immanente, cercando di trascendere i limiti di un tempo che fuori di noi non esiste“.


A cura di Tomasz Wendland, Harro Schmidt, Filip Gajewski, Denise Carvalho, Hongjohn Lin, Weiming
Ho.Curatori|Tomasz Wendland, Harro Schmidt, Filip Gajewski, Denise Carvalho, Hongjohn Lin, Weiming Ho 

INFORMAZIONI:
Vernice stampa: 10.09.2022 ore 11:30
Opening: 10.09.2022 ore 18:00
Spazio Thetis, Palazzina Modelli, Arsenale Nord, Venezia (fermata vaporetto Bacini, a 10 min da Lido
e F.ta Nove)
Durata e orari 10.09.2022 | 10.10.2022 dalle 11:00 alle 17:00

Ufficio stampa e comunicazione
Davide Federici – Responsabile ufficio stampa
Carlotta Berti – Per informazioni e gestione social
www.fg-comunicazione.it
press@fg.comunicazione.it
info@davidefederici.it

Messina: Rappresentazione teatrale all’Orto Botanico “Pietro Castelli”

Rappresentazione teatrale proposta dai filodrammatici della Scuola di Teatro e Musical Vaudeville di Messina. Il testo è liberamente tratto dalla sceneggiatura di Reginald Rose del film “12 Angry Men”  ( “La parola ai giurati”) del 1957 prodotto dallo stesso Rose ed Henry Fonda, protagonista principale, per la regia di Sidney Lumet.

I GIURATI

Sabato 10 settembre 2022 ore 20,00

Messina Orto Botanico “Pietro Castelli”
Piazza XX Settembre, MESSINA

Dopo le serate di luglio dedicate al cinema, sabato 10 settembre 2022 alle ore 20,00, nella cavea dell’Orto Botanico, la Compagnia dei Filodrammatici Vaudeville presenta lo spettacolo teatrale “I Giurati” con la regia di Antonio Lo Presti.Il testo è liberamente tratto dalla sceneggiatura di Reginald Rose del film “12 Angry Men” (“La parola ai giurati”) del 1957.

Attori: Michele Bonaiuto, Enza Ciacchella, Anna Francica, Simona La Fauci, Maria Laganà, Dina Maiolo, Corinna Marino, Loredana Palmieri, Giusi Piccione, Stello RasàE con: Francesco Cutropia alla chitarra e Alessandro Crisafulli al violino

Apertura serale ore 19-22 – Ingresso gratuito


INFO
Si avvisa che, per motivi di sicurezza, l’ingresso allo spettacolo teatrale sarà limitato al numero massimo di 80 partecipanti.

GIULIO II E RAFFAELLO. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna

Raffaello Sanzio
(Urbino, 1483 – Roma, 1520)
Ritratto di papa Giulio II, 1511-1512
Tavola, cm 108×80,7, Londra, National Gallery

08 Ottobre 2022 – 05 Febbraio 2023

Bologna, Pinacoteca Nazionale

GIULIO II E RAFFAELLO.
Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna

Mostra a cura di Daniele Benati, Maria Luisa Pacelli e Elena Rossoni.

Il Giulio II di Raffaello torna eccezionalmente in Italia.
Sarà il protagonista della mostra
sul Rinascimento Bolognese
alla Pinacoteca Nazionale del capoluogo emiliano.

Il Ritratto di Papa Giulio II della Rovere, uno dei capolavori di Raffaello, sarà – ed è un evento del tutto eccezionale – esposto alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, opera clou della mostra “Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna”, aperta dall’8 ottobre al 5 febbraio prossimi, a cura di Daniele Benati, Maria Luisa Pacelli e Elena Rossoni.

Giulio II fu il Pontefice che assoggettò Bologna allo Stato della Chiesa cambiando profondamente il corso della storia cittadina e avviando, anche grazie alla presenza di artisti come Bramante e Michelangelo, una nuova stagione del Rinascimento in città.

Il celeberrimo ritratto è stato concesso alla mostra bolognese dalla National Gallery di Londra che, a sua volta, aveva ottenuto dall’istituzione bolognese il dipinto “Estasi di Santa Cecilia” del maestro urbinate, per una esposizione londinese di grande successo. 

Il Ritratto di Giulio II è un dipinto a olio su tavola (108,7×80 cm) commissionato da Papa della Rovere a Raffaello e realizzato a Roma intorno al 1511-1512. Oltre alla versione conservata alla National Gallery di Londra, se ne conoscono diverse copie, alcune anonime, altre di importanti artisti come quella attribuita a Tiziano, conservata alla Galleria

Palatina di Firenze. Si tratta di esemplari che testimoniano l’interesse per il personaggio effigiato e per il modello interpretativo raffaellesco, che rimane dominante nella ritrattistica dei papi per la gran parte degli artisti nei secoli successivi.

Vasari e Lomazzo parlano di un ritratto del Papa realizzato da Raffaello presente nella basilica di Santa Maria del Popolo a Roma. L’opera, passata nella collezione Borghese nel 1608, era stata in seguito venduta all’imperatore Rodolfo II e da allora se ne erano perse le tracce.

Nel 1976 uno studioso della National Gallery di Londra sciolse l’enigma del dipinto, che era stato acquistato nel 1824 dal museo e che si trovava in Inghilterra dalla fine del Settecento. Fu ritrovato infatti sulla tavola un numero d’inventario, il 118, che si scoprì corrispondere con quello della Galleria di Scipione Borghese al 1693.

Le analisi scientifiche hanno poi confermato l’autografia raffaellesca e un restauro ha restituito la qualità pittorica dell’opera, fino ad allora nascosta sotto strati di vernice ingiallita.

“A colpire nel ritratto è l’interpretazione che l’Urbinate propone del Pontefice e l’attenzione alla sua psicologia. Si tratta di un modello compositivo che rompe con la tradizione: qui Raffaello coglie Giulio II a mezza figura, un po’ curvo e girato verso destra, presente, sebbene assorto e affatto ieratico. Il Papa sembra essere perfettamente a suo agio tra i simboli della sua funzione, ma come distaccato da essi. Un uomo di Dio e di potere, ma perfettamente conscio delle difficoltà del suo regno terreno. Non dimentichiamo, infine, che la figura di Giulio II ebbe grande impatto sulla società e sull’arte bolognese, mentre l’influenza dell’opera di Raffaello lasciò un segno assai duraturo sugli artisti cittadini”, evidenzia Maria Luisa Pacelli, Direttrice della Pinacoteca Nazionale e co-curatrice della mostra bolognese.


INFO

Info: www.pinacotecabologna.beniculturali.it

Ufficio Stampa Pinacoteca Nazionale di Bologna
Chiara Pilati
pin-bo.stampa@cultura.gov.it

In collaborazione con:
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
Rif. Simone Raddi simone@studioesseci.net

Genova celebra il movimento d’avanguardia Fluxus in occasione dei 60 anni dalla sua fondazione

AY-O, Gatto bianco, 2002, serigrafia su cartoncino, cm. 75×55,5

Fluxus 1962-2022. Sixty Years in Flux

a cura di Caterina Gualco, Leo Lecci e Francesca Serrati

Fluxus
compie 60 anni!

dal 15 settembre al 20 novembre a Genova

Segnaliamo la mostra diffusa con la quale Genova celebra il movimento d’avanguardia Fluxus in occasione dei 60 anni dalla sua fondazione, che apre il 15 settembre in più spazi espositivi a Genova.

Fluxus è un movimento importante ancora “attivo” e Genova aveva già celebrato un grande evento per i 50 anni, nel 2012, e in quell’occasione tre artisti avevano donato a Villa Croce tre opere per la collezione permanente, che saranno in mostra, oltre ad altre opere della collettiva, a materiali diversi e ad un ciclo di performances in più location e gallerie.

Per ulteriori informazioni cliccare
Fluxus 1962-2022. Sixty Years in Flux

Genova festeggia questo anniversario con una manifestazione che celebra l’importanza e la vitalità inesauribile di una delle più importanti avanguardie nate nel secondo Novecento. Un omaggio che, attraverso molteplici iniziative, ne farà conoscere la caratteristica fondamentale, comune ai suoi artisti di differenti nazionalità: l’aspirazione a superare la tradizionale divisione dei campi estetici attraverso la fusione di linguaggi diversi per consentire all’operare artistico di immergersi nel ‘flusso’ della vita quotidiana con la massima libertà espressiva.

Ecco il diversificato programma che coinvolgerà più realtà cittadine

14 SETTEMBRE 2022 – ore 17:00 – Museo d’arte contemporanea di Villa Croce inaugurazione mostra collettiva Fluxus 1962-2022. Sixty Years in Flux, a cura di Caterina Gualco, Leo Lecci e Francesca Serrati (fino al 20 novembre).

15 SETTEMBRE 2022 – ore 14:00 – Palazzo Ducale, sala del Munizioniere
The New Golden Age of Fluxus
, rassegna di performance a cura di Mauro Panichella con la partecipazione degli artisti Eric AndersenPhilip Corner Phoebe NevilleCharles DreyfusBibbie Hansen Sean CarilloSean Miller Craig ColemanBen Vautier.

15 SETTEMBRE 2022 – ore 18:00 – Biblioteca universitaria
Fluxus Cardboard, 
concerto di Agnese Toniutti: piano e toy piano, musiche di Giancarlo CardiniPhilip CornerDick HigginsLa Monte YoungMieko Shiomi.

SETTEMBRE 2022 – date varie: iniziative Fluxus in alcune gallerie genovesi Guidi&Schoen: mostra collettiva Purge the World of Bourgeois Sickness Prisma Studio: performance omaggio a Josef Beuys di Eleonora Chiesa Spazio Unimedia: mostra personale di Philip Corner

Stella Rouskova: mostra personale di Dick Higgins
Stupendo Gallery
: mostra collettiva Fluxus e installazione di Mauro Panichella

Accompagnerà gli eventi un volume/catalogo edito dalla Fondazione De Ferrari in collaborazione con l’Università di Genova.


INFO

Melina Cavallaro 
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 
Valerio de Luca –  resp. addetto stampa

Blera (VT), Grotta Giardini di Jos: Senso – Installazione di Monica Pennazzi | A cura di Roberta Melasecca

Senso di Monica Pennazzi in collaborazione con Ivan Macera – Dettaglio dell’installazione

Terra-Arte 2022
Senso
Installazione di

Monica Pennazzi

Con Ivan Macera
A cura di Roberta Melasecca
Promossa dall’Associazione Terra-Arte

Il giorno 10 settembre 2022, alle ore 16.00, Terra-Arte presenta, all’interno dell’edizione 2022, nella grotta dei Giardini di Jos, l’installazione Senso di Monica Pennazzi in collaborazione con Ivan Macera, a cura e con un testo di Roberta Melasecca, con il supporto di blowart e Interno 14 next

Dal testo critico della curatrice: 

“[…] Monica Pennazzi realizza l’installazione Senso, all’interno della grotta dei giardini di Jos, con la decisa volontà di moltiplicare all’infinito il portato metaforico dell’indagine architettonica e artistica: un corpo, tessuto e attraversante, contenuto all’interno di un altro corpo -ventre scavato dall’opera dell’uomo e della natura- esperito attraverso il medium di un ulteriore corpo -il nostro- spinto oltre i limiti del sensibile e attivato in tutte le diverse modalità di attenzione. Il risultato è semplice e risiede nella vera natura dell’arte che, come affermava Maurice Merleau-Ponty, è quella di superare con un balzo qualunque forma di conoscenza che l’artista possa incontrare e di sognare un nuovo mondo nascente. Entrare nella grotta di Jos produce, dunque, un corto circuito mentale fra un incontro emotivo vissuto e una comprensione intellettuale (cit. Juhani Pallasmaa). Il percorso esplorativo avviene attraverso un corpo labile, evanescente, quasi non-corporeo che si rivela non improvvisamente e nella sua interezza ma attraverso differenti e variabili punti di osservazione visiva e uditiva. Senso è una creatura generata da proprietà solide e tangibili in un ordine di segni e volumi, fissata da principi armonici, frantumata da componenti incorporee, fluide e transitorie, influenzate dalle alterazioni ambientali. È un luogo fenomenologico scandito e modellato da eventi statici e dinamici che si modificano con il respiro, le presenze e le assenze, liberando una rarefatta aura sonante, voce viva umanizzata costitutiva di un temporaneo paesaggio sonoro all’inverso, perchè risultato di fattori non involontari ma di forme, materiali, gesti determinati dalla scelta artistica. Senso è un habitat ampliato nel quale si realizza un passaggio osmotico costante di energia e informazioni alla conquista di nuovi status e punti di equilibrio e dove la materia, materiale e immateriale, possiede quelle caratteristiche intrinseche che permettono di trasformare, convertire e codificare i moti vibratori e le onde acustiche in un continuum “dentro” e “fuori” i corpi, i territori abitati dai corpi, i luoghi-non-luoghi dimore del sogno, del desiderio, dell’ispirazione, del pensiero. I confini stabiliti dalle assertività spaziali e temporali chiamano, così, all’esplorazione dello sguardo, all’ascolto del canto delle colonne, alla figurazione nel cielo del monumento di una melodia (cit. Paul Valéry). L’artista, dunque, apre ad uno spazio di comunicazione inter-soggettivo ed instaura un dialogo non apparente, silente ma non silenzioso, tra differenti inter-corporeità che procedono per impreviste e susseguenti relazioni tra figurazioni incarnate e visioni evocate da mondi immaginati. Allora, “il contenuto e il significato dell’arte diventa epico nel senso che rappresenta una metafora vissuta dell’esistenza umana nel mondo.”(cit. Juhani Pallasmaa)

Terra-Arte 2022 è promossa dall’Associazione Terra-Arte e si avvale del patrocinio del Comune di Blera, della collaborazione di Cittadellarte Fondazione Pistoletto, del Comune di Salisburgo e del Forum Austriaco di Cultura a Roma. 

Monica Pennazzi

Monica Pennazzi nasce ad Ancona nel 1972. Dopo la formazione in Progettismo di moda presso l’Università di Urbino, inizia a lavorare per diverse aziende affermate di moda come Tombolini e Fornarina. Nel 2002 decide di dedicarsi a tempo pieno alla sua vera vocazione: l’arte plastica. La sua ricerca si esprime attraverso opere a carattere scultoreo e installativo che privilegiano l’utilizzo di fibre sintetiche come poliuretano e silicone fino ad arrivare nei lavori attuali alle corde musicali. Partecipa a numerose esposizioni collettive e Biennali di scultura in Italia (Biennale di Scultura di Piazzola sul Brenta) e all’estero (TRIO Biennal de arte contemporanea di Rio de Janeiro). Nel 2009 vince il concorso “Massenzio arte” XIII premio internazionale Massenzio Arte per giovani artisti emergenti; nel 2013 si trasferisce in Brasile a Rio de Janeiro dove resterà, alternando Brasile e Italia, fino al 2019 e sviluppando e partecipando a numerosi progetti artistici e fiere d’arte contemporanea come Artigo Rio, Fiera di arte contemporanea di Rio de Janeiro. Concretizza alcune mostre individuali sia in Italia, “Cunauta”, esposta sia a Roma alla Storia Fornace del Canova nel 2015, ad Ancona alla Pinacoteca Civica Francesco Podesti nel 2016. A Rio de janeiro, “Horizontes” presso la galleria VGgard, Cassino Atlantico, Copacabana nel 2016, in Portogallo “Permutazioni Lineari” Museo del Vino di San Joan da Pequeira nel 2017, allo studio Mo.c.a Gallery, studio di Architettura di Cinzia Bonamoneta nel 2020. Presenta nel 2021 la sua prima scultura sonora nello studio Pisani di Sara Bernabucci, Roma. Dal 2017 partecipa a diverse residenze artistiche in Italia e all’estero: BoCs Art, residenze artistiche a Cosenza, il progetto DO.C Douro Contemporaneo, Portogallo, il Festival del Tempo a Sermoneta nel 2020, “IlluminAmatrice” ad Amatrice nel 2021, “Endecameron 21” al Castello di Rocca Sinibalda, Rieti e Todi Opendoors. 

Ivan Macera

Ivan Macera. Percussionista e sound artist, basa i suoi studi su un approccio personale dove la radice è la sperimentazione e l’improvvisazione terreno fertile per la continua e necessaria evoluzione della sua ricerca. Impegnato nell’osservazione e nell’analisi del suono come mezzo per lo sviluppo di un ascolto consapevole, in parallelo a lavori di natura prettamente concertistico/strumentale, nel corso degli anni si è dedicato all’elaborazione e alla realizzazione di oggetti sonori, sculture cinetiche e strumenti musicali. Ha suonato ed esposto in gallerie d’arte, teatri e festival tra cui: Teatri di Vetro 15 – Oscillazioni, Teatro India (Roma); Giornata del Contemporaneo – Fondazione Alfonso Gatto; Tarek Atoui “Cycle in 11”, Sharjah Art Foundation (EAU); CADAF New York e Miami; Bangalore International Centre, Science Gallery India; Festival Internazionale di Poesia di Genova; Music&Miles, Underdog USA Tour; Concerto del Primo Maggio Bologna; Etnodramma, Festival Documentario Etnografico; Opera Kantika; Poiesis Festival; Atina Jazz Festival; Festa Europea della Musica; Festival Opera Kantika; Auditorium Parco della Musica di Roma; Casa Cava di Matera. Come percussionista prende parte a molti progetti, collaborando con vari artisti della scena nazionale e internazionale. 

Programma 10 settembre 2022
ore 16.00: inaugurazione installazione ai Giardini di Jos – Blera (VT)
ore 19.00: degustazione prodotti locali nel Parco Terra-Arte e visita alle opere dell’edizione 2022. 


INFO

Terra-Arte 2022
Promosso dall’Associazione Terra-Arte
Con il patrocinio del Comune di Blera, in collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Comune di Salisburgo, Forum Austriaco di Cultura a Roma
In collaborazione e con il supporto di blowart e Interno 14 next
Con il sostegno di Banca Lazio Nord

Contatti
Parco Terra-Arte
Località Pariano snc – 01010 Blera (VT)
Sandro Scarmiglia: +39 347 1915685 – terraarte3@gmail.comwww.terraarte.it

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
tel 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com
www.melaseccapressoffice.itwww.interno14next.it

Al Palazzo delle Arti Napoli un’ampia retrospettiva sul grande cantante inglese David Bowie

David Bowie The Passenger by Andrew Kent

David Bowie a Napoli dal 24 settembre

Al Palazzo delle Arti Napoli un’ampia retrospettiva sul grande cantante inglese,

 mito di 50 anni di musica e arte, in programma dal 24 settembre a gennaio 2023

Napoli, 2 settembre 2022

Sarà David Bowie – The Passenger ad aprire la nuova stagione autunnale di mostre a Napoli, dal 24 settembre al 29 gennaio 2023, al PAN Palazzo delle Arti.

Dopo il successo della mostra su Andy Warhol conclusa lo scorso luglio, la società Navigare Arte e Cultura  presenta l’importante esposizione dedicata al Duca Bianco, a cura di Ono Arte Contemporanea, realizzata con una raccolta di documenti fotografici di eccezione firmati dal fotografo statunitense Andrew Kent, che instaurò con Bowie un rapporto di fiducia e lo seguì in un intenso periodo, tra il 1975 e il 1978, durante i frenetici viaggi in treno e in nave, in occasione dei suoi tour nelle principali capitali europee.

La retrospettiva, che si compone di 60 fotografie ma anche di documenti, cimeli, abiti, manifesti dei tour e ricostruzioni di ambienti, provenienti dall’archivio di Kent e di collezionisti privati, testimonia l’importante periodo che segnò il ritorno di Bowie in Europa e, al contempo, uno sguardo su un continente all’epoca diviso dal Blocco Sovietico.

Da Parigi a Helsinki, da Berlino a Mosca, lo straordinario artista britannico attraversò l’Europa e la osservò, traendone continua ispirazione e trovandovi rifugio in un momento decisivo della sua carriera e della sua vita. Proprio il suo ritorno in Europa sarà l’incubatore per la sua celebre trilogia berlinese: gli album Low e Heroes, del 1977 e Lodger, del 1979.

Noto per aver realizzato anche le immagini più iconiche di altri grandi artisti come Freddie Mercury, Iggy Pop, Frank Zappa, Elton John e molti altri, Andrew Kent ha reso possibile un progetto straordinario che sicuramente sarà amato dai fan di David Bowie – spiega Salvatore Lacagnina produttore della mostra – ma anche dal pubblico che ancora non si è mai avvicinato all’eclettico artista, protagonista indiscusso della scena musicale contemporanea, attore, pittore, fotografo, capace di influenzare linguaggi artistici ed estetici e di conquistare l’immortalità“.


David Bowie – The Passenger è realizzata in collaborazione con il Comune di Napoli, il PAN Palazzo delle Arti Napoli e Diffusione Cultura e sarà visitabile tutti i giorni da sabato 24 settembre a domenica 29 gennaio 2023. Informazioni su ingressi e orari: https://www.navigaresrl.com/

UFFICIO STAMPA – KÜHNE & PARTNERS
Fabrizio Kuhne – Brunella Bianchi
E-mail –  comunicazione@fabriziokuhne.com

Bunker di Caldogno (VI): Il nuovo capitolo del progetto #LASCIAMIANDARE di Monica Marioni

Monica Marioni – #lasciamiandare, diario giorno 5 –
55×42 cm – digital painting – 2022

BUNKER DI CALDOGNO (VI)
8 – 28 settembre 2022

MONICA MARIONI
#LASCIAMIANDARE

a cura di MARIA ROSA SOSSAI

Il nuovo capitolo del progetto #LASCIAMIANDARE nasce da esperienze autobiografiche dell’artista e si articola attorno al tema delle relazioni tossiche e delle dinamiche psicologiche della dipendenza affettiva.

Dall’8 al 28 settembre 2022, il Bunker di Caldogno (VI), struttura militare tedesca costruita nel 1943 poi convertita in spazio espositivo, ospita il nuovo appuntamento di #LASCIAMIANDARE,il progetto/contenitore di Monica Marioni, a cura di Maria Savarese, in collaborazione con Maria Rosa Sossai, e Igor Zanti, ed il contributo dello psicologo Stefano Di Carlo.

#LASCIAMIANDARE racconta della progressiva riconquista del proprio giudizio, della corretta prospettiva di sé e del mondo, alla fine di una relazione tossica. Partendo da un’esperienza personale, il progetto si articola in un corpus di opere che hanno come tema le dinamiche psicologiche emblematiche della dipendenza affettiva.

La tappa vicentina di #LASCIAMIANDARE, curata da Maria Rosa Sossai, trasforma il bunker in una casa-prigione nella quale la violenza fisica e psicologica esercitata dall’uomo nei confronti della donna durante la pandemia, viene ritratta in un’articolazione di opere quali video, installazioni, fotografie e disegni.

Il percorso si apre nel primo spazio, all’ingresso del bunker, dove è allestita una sorta di wunderkammer composta da disegni, foto di piccolo formato, oggetti e brevi video realizzati durante il periodo della segregazione.

L’architettura dello spazio riproduce in modo allegorico la realtà quotidiana così come è stata vissuta e percepita dalla preda. Ogni ambiente diventa il simbolo di una diversa forma di prevaricazione: un telefono che squilla ininterrottamente, un metronomo che scandisce il tempo, un banco di scuola, una brandina, un frigorifero vuoto, una colonna doccia da cui scende di continuo l’acqua. Completa l’esposizione l’opera video Olia che è la rappresentazione in chiave universale di ogni tipo di conflitto tra predatore e preda.

“Riconoscere l’altro per quel che è e fa realmente, nei confronti propri e degli altri – precisa Monica Marioni – è il livello di consapevolezza che rende possibile analizzare il ‘mostro’, guardandolo dritto in faccia con l’obiettività di chi conosce nel dettaglio le sue responsabilità. È un punto di arrivo altissimo a cui esortare ogni vittima, è il vero e proprio appello che questo progetto vuole lanciare a chiunque, uomo o donna, abbia vissuto personalmente esperienze di questa natura.

Rendere visibile, o meglio ‘sensibile’ ciò che un individuo prostrato dalla strategica violenza interpersonale attraversa – prosegue l’artista – è lo slancio ulteriore, il passo in più che l’arte vuole compiere per amplificare e diffondere questa profonda e dolorosa consapevolezza raggiunta”.

Il catalogo in cui confluirà l’intero racconto artistico ed espositivo, è dedicato a Vittorio Carità.

Il prossimo appuntamento in programma nel mese di novembre 2022 si terrà al Complesso Conventuale di San Domenico Maggiore, a Napoli (ora museo DOMA)

Monica Marioni

Note biografiche

Monica Marioni nasce a Conegliano Veneto (TV) nel 1972 ma si trasferisce giovanissima nel vicentino dove tuttora vive alcuni mesi all’anno. Artista multidisciplinare, Marioni fa dell’arte una professione a seguito dell’incontro con Antonina Zaru, gallerista, mecenate, già amica e complice di artisti di fama internazionale quali Nam June Paik, Luca Pignatelli, Giovanni Frangi, Velasco, Salvatore Garau. È lei a riconoscere per prima il potenziale di Monica, spingendola a muovere i primi passi partendo da Napoli, con una collettiva a palazzo Crispi. La collaborazione pluriennale culmina con l’invito a realizzare un’opera monumentale nell’ambito di un evento collaterale alla 53^ Biennale d’Arte di Venezia. Ècosì che crea “Ego”, installazione e videoarte unite in un unico lavoro. Nel muoversi dall’astrattismo verso la figurazione, e dal quadro alle altre forme approda alla “pittura digitale” con il progetto “Ninfe”, presentato a Vicenza per iniziativa della Fondazione Vignato per l’Arte, e in “IO SONO”, allestito a Milano alla Fondazione Stelline, con la curatela di Oliver Orest Tschirky, durante il quale incontra per la prima volta la performance, ospitando il danzatore Butoh tedesco Imre Thormann.

Con “REBUS” del 2013, Monica Marioni torna al materico in tecnica mista per dare corpo a una narrazione eterea ed enigmatica, preludio alla iconicità delle successive opere di “FAME!”, progetto pensato per EXPO 2015 – Feed the planet, ma presto svincolatosi per raccontare tutte le «fami» proprie dell’individuo contemporaneo, attraverso la compresenza di quadri, foto, installazioni e momenti performativi. Con FAME! al PAN di Napoli, inizia la collaborazione con la curatrice Maria Savarese attraverso il progetto filmico LE UMANE PAURE: partendo da una serie di performance dell’artista, il regista Nicolangelo Gelormini ha girato un film d’arte di 14 minuti. 

L’ultimo progetto, “HOTEL MO.MA”, curato da Maria Rosa Sossai e presentato nel febbraio 2019 a Vicenza, ha segnato un avvicinamento deciso verso un’arte più minimale e concettuale, installativa e performativa, legata a stretto filo ad una figura fondamentale dell’architettura italiana quale Carlo Scarpa. 

In ogni sua forma, l’attenzione artistica di Monica Marioni è sempre concentrata sulla figura umana, che rappresenta con una vasta e varia gamma espressiva atta a raccontare le paure, ansie e nevrosi dell’individuo contemporaneo.


INFO

MONICA MARIONI. #LASCIAMIANDARE
Caldogno (VI), Bunker Caldogno – Complesso di Villa Caldogno, via G. Zanella 3
8-28 settembre 2022

Opening: giovedì 7 settembre 2022, dalle ore 18.00

Orari: tutti i giorni dalle 11.00 alle 14.00 e dalle 17.00 alle 20.00

Ingresso: intero €5,00; ridotto (under 20 – over 65) €3,00; gratuito under 14

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Taormina, A-HEAD Art Project: Consegnati i Premi alla ricerca artistica under 35 | Premio “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”

Consegna dei Premi – Foto: Giulia Fraticelli

Consegnati a Taormina i Premi alla ricerca artistica under 35 
del Premio Internazionale
“Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”
promosso da A-HEAD Project di Angelo Azzurro ONLUS

Si è svolta sabato 3 settembre 2022, nella splendida cornice del Palazzo Duchi di Santo Stefano a Taormina, la cerimonia di premiazione della prima edizione del Premio Internazionale “Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”, dedicato alla valorizzazione di artisti under 35 e promosso da A-HEAD Project di Angelo Azzurro ONLUS, fortemente voluto dal suo curatore Piero Gagliardi e presieduta dalla  dottoressa Stefania Calapai

Taormina, Palazzo dei Duchi di Santo Stefano

La cerimonia, moderata dal giornalista Alessio Morganti, ha visto l’intervento della dottoressa Roberta Melasecca che ha coordinato la Giuria per la selezione delle due artiste vincitrici, e successivamente l’intervento della Dottoressa Stefania Calapai che ha anticipato la seconda Edizione del Premio alla quale si lavora già con grande intensità. 

Il “Premio Giovan Battista Calapai“, avente valore netto di € 1000,00 e comprensivo di una pubblicazione A-HEAD Edizioni, è stato assegnato a Camilla Gurgone, giovane promessa dell’arte di origine toscana ma residente a Milano. 

La “Menzione Speciale Theodora van Mierlo Benedetti“, del valore netto di € 500,00 e comprensiva di una pubblicazione A-HEAD Edizioni, è stata assegnata a Gisella Chaudry residente a Torino dove opera, ma di origini in parte pakistane e in parte siciliane.

Ad entrambe le artiste la Onlus Angelo Azzurro ha voluto consegnare due opere della serie “White Flower” dell’artista Luca Guatelli. Infine ha accompagnato la cerimonia una degustazione di pregiati vini dell’azienda laziale Casale del Giglio.

Il Premio Internazionale è dedicato alla memoria di Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti, due figure centrali che hanno contribuito in modo determinante alla connessione tra la Angelo Azzurro – costituita nel 2008 dalla presidente e psichiatra Stefania Calapai, sempre attiva nella lotta contro lo stigma dei disturbi mentali – e il settore dell’arte, con la nascita nel 2017 del progetto A-HEAD per volere delle famiglie Calapai e Lo Giudice in collaborazione con artisti e dj di respiro internazionale, artefici dei vari laboratori che da anni la Onlus svolge accanto alle attività di psicoterapia più tradizionali. Con A-HEAD la cultura diviene un motore generatore di sanità perché i ricavati sono devoluti a favore di progetti riabilitativi della Onlus Angelo Azzurro, legati alla creatività, fondamentale per lo sviluppo di una sana interiorità. Lo scopo globale del progetto è quello di aiutare i giovani che hanno attraversato un periodo di difficoltà a reintegrarsi pienamente nella società, attraverso lo sviluppo di nuove capacità lavorative e creative.


INFO

Cerimonia di premiazione Premio Internazionale
“Giovan Battista Calapai e Theodora van Mierlo Benedetti”
Con il patrocinio del Comune di Taormina
Promosso da A-HEAD Project di Angelo Azzurro ONLUS
Con il contributo di Casale del Giglio
Foto: Giulia Fraticelli
Palazzo Duchi di Santo Stefano
Via De Spuches – Taormina (ME)

Segreteria organizzativa
Roberta Melasecca
premiocalapai@gmail.com

Angelo Azzurro ONLUS
infoangeloazzurro@gmail.com
https://associazioneangeloazzurro.org

Ufficio Stampa Angelo Azzurro
Alessio Morganti
alessio.mrg@hotmail.it
Barbara Speca
barbaraspeca@libero.it

Ufficio stampa A-HEAD
Roberta Melasecca_Interno 14 next – Melasecca PressOffice
roberta.melasecca@gmail.com
www.melaseccapressoffice.it

Alessandria: “APERTO PER CULTURA” il format per la rinascita di città e comunità

APERTO PER CULTURA

il format per la rinascita di città e comunità torna ad Alessandria sabato 10 settembre dalle ore 17 alle 24

“La cultura in tutti i sensi – Quando la cultura si fa guardare, sentire e gustare”

Teatro, musica live, museimonumenti aperti gratuitamente uniti alla sapiente arte della ristorazione 

Aperto per Cultura torna ad Alessandria sabato 10 settembre 2022, l’innovativo format evento ideato dalla Confcommercio tornerà ad illuminare e animare piazze, vie, cortili e balconi della città piemontese.

La trasformazione di luoghi abbandonati ed in disuso in luoghi di cultura: ecco la cifra vincente di questa manifestazione.

Aperto per Cultura è un format di “city management” nato per riqualificare e rilanciare i centri storici delle città abbinando cultura ed enogastronomia. E’ nato nel 2016 riaprendo i negozi sfitti, che sono diventati palcoscenici per spettacoli teatrali, trasformandosi, per una sera, da luoghi abbandonati a luoghi di cultura.

I balconi dei palazzi ospitano musica dal vivo e i ristoratori allestiscono scenografiche tavole a cielo aperto. Il tratto distintivo di questa manifestazione è la capacità di coinvolgere l’intero tessuto urbano, sia fisico che sociale, in una grande operazione culturale: la cultura invade la città, ne occupa gli spazi anche più insoliti, svolgendo una forte azione rigeneratrice e riqualificatrice, che non esaurisce i propri effetti nella sola serata dell’evento. In tutto questo, la componente enogastronomica, altra grande espressione culturale del territorio, fa da collante agli eventi diffusi. 

Aperto per Cultura, insomma, offre un connubio inscindibile di spettacoli teatrali che si ripetono a ciclo continuo, per tutta la durata dell’evento in insolite e originali location, di concerti di musica jazz e classica, con musica che proviene da balconi e cortili, di musei aperti e visite guidate per la città e le sue bellezze artistiche e architettoniche, il tutto unito alla miglior offerta enogastronomica del territorio, elaborata con particolare cura ai dettagli estetici dei buffet allestiti. 

Fra gli ospiti attesi: Antonio Ornano, Maurizio Lastrico, Paolo Fresu, Gualtiero Burzi, Davide Iacopini, Dino Rubino

Oggi Aperto per Cultura è un positivo esempio di partnership pubblico-privato esportato anche in altre città (Siracusa, fra le altre). L’ultima edizione alessandrina ha proposto 50 punti culturali con oltre 9.000 spettatori per le sole performance teatrali, ha coinvolto 62 imprenditori dell’area food e ha generato oltre 9 milioni di interazioni sui profili social. E’ diventato un termine di paragone con il quale “misurare” la qualità degli eventi ed è una squadra che raccoglie sempre più “giocatori”. 

L’edizione 2022, il ritorno

Dopo 2 anni di pausa forzata, causa le regole anti-Covid imposte nel periodo pandemico, Aperto per Cultura torna con ancora più forza, perché la riscoperta dei luoghi e delle loro eccellenze è, oggi, ancora più sentita. Il richiamo è a tutti i sensi che coinvolge e a tutti i significati che esprime la cultura all’interno della vita di una città e di una comunità. 

La vista, perché ci sarà molto da vedere: 

  • 15 spettacoli teatrali, dislocati per il centro città, fra i quali le performance di Maurizio Lastrico, Antonio Ornano, dell’Istituto Nazionale del Dramma Antico di Siracusa, di Gualtiero Burzi e Massimo Iacopini, le performance dirette dal direttore artistico Daniel Gol e numerosissimi altri; 
  • Mostre, sale d’arte, chiese, musei e monumenti della città saranno aperti per tutta la serata dell’evento, con visite guidate e con performance teatrali e musicali all’interno; 
  • 3 conferenze e workshop di approfondimenti su letteratura, cinema e comunicazione, anche a cura dell’Università del Piemonte Orientale; 
  • Tour dell’Alessandria Massonica, con una visita guidata a tema, realizzata appositamente per la serata dell’evento. 

L’udito, perché ci sarà molto da ascoltare: • 28 concerti di musica jazz e classica, diffusi per i balconi, le vie, le piazze ed i cortili della città, con la partecipazione di musicisti come Paolo Fresu, Dino Rubino, Rino Cirinnà, degli allievi del Conservatorio Vivaldi di Alessandria e di moltissimi altri professionisti di caratura internazionale;  

Il gusto, perché ci sarà molto da assaggiare: • 35 buffet enogastronomici, allestiti a cielo aperto con gusto, eleganza e raffinatezza. 

Altra peculiarità di Aperto per Cultura è la gratuità di tutti gli eventi teatrali, musicali e culturali, fruibili per tutto l’arco della serata, a ciclo continuo, per permettere ai visitatori di realizzare un percorso virtuoso tra teatro e musica, letteratura e arte.  

Tutto il programma culturale ed enogastronomico dell’edizione 2022 di Aperto per Cultura, è consultabile sul sito www.apertopercultura.net e sulla App Aperto per Cultura. 

https://www.apertopercultura.net – info@apertopercultura.net  – visitalessandria.it


INFO
Melina Cavallaro

Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
Valerio De Luca resp. addetto stampa  
Via Piave 74 – 00198 Roma – 
www.freetrade.it  Skypecavallaro.melina 

Roma, Vision and Global Trends: La fabbrica del consenso. Ipotesi sulla deriva della comunicazione

PRESENTANO
 
Seminario

La fabbrica del consenso

Ipotesi sulla deriva della comunicazione

Giovedì 15 settembre 2022
Orario: 15:00 – 19:00
Sala Italia dell’UnAR – via Ulisse Aldovrandi 16 – Roma

www.vision-gt.eu
L’evento sul sito web

Il presente seminario è il quarto che Vision & Global Trends organizza sul tema della comunicazione.

I precedenti seminari hanno riguardato:

– Il ruolo dei media al tempo delle guerre ibride. Informazione e disinformazione nella lunga transizione uni-multipolare, 2019 – Camera dei deputati, Sala Tatarella;

– Flussi dell’informazione e processi decisionali, 2020 – Camera dei deputati, Sala della Regina;

 – Comunicazione e Dissenso. I limiti dei sistemi liberaldemocratici, 2022 – Camera dei deputati, Sala Stampa.

Per partecipare all’evento inviare la richiesta all’indirizzo e-mail info@vision-gt.eu entro il 14 settembre.

15:00 – Apertura lavori

Dott. Virgilio Violo – Presidente di Free Lance International Press, giornalista
Dott. Tiberio Graziani – Presidente di Vision & Global Trends, Direttore di Geopolitica

Relazioni

Prof. Mario Morcellini – Presidente del Consiglio Scientifico, Fondazione Sapienza
Politica come comunicazione. Previsioni e visioni

Dott. Paolo Cornetti – La Fionda, esperto di comunicazione politica
Oltre l’ostacolo

Dott. Sandro Teti, politologo, editore
Il pensiero unico bellicista. False narrazioni e marketing della guerra

Dott. Virgilio Violo, Presidente di Free Lance International Press, giornalista
Libertà di stampa in Italia

Sen. Bianca Laura Granato, Ancora Italia
Informazione indipendente. Priorità per l’agibilità democratica

Dott. Cosimo Benini – Roma Daily News, giornalista
La comunicazione politica e il fascino del cospirazionismo sul processo democratico

Coordina Tiberio Graziani


INFO
L’ingresso è consentito nel rispetto della normativa Covid in vigore