Cefalù: Convegno nazionale “La Campagna di Sicilia del 1943” – Ora se ne sa di più

Dopo Cefalù, se ne sa di più, in merito alla Campagna di Sicilia del 1943, di cui l’anno prossimo ricorre l’80° anniversario. L’intento del Convegno nazionale, che si è svolto appunto a Cefalù il 29 e il 30 settembre, era quello di aggiungere tasselli di nuova conoscenza e nuovi approcci metodologici alla storia di quei trentotto giorni che vanno dallo sbarco alleato in Sicilia all’evacuazione dell’isola da parte delle truppe italo-tedesche attraverso lo Stretto di Messina.

Su queste tematiche si sono confrontati 24 relatori e i loro lavori sono stati ospitati dalla Base Logistico-Addestrativa dell’Esercito Italiano di Cefalù. La Caserma Botta ha aperto le proprie porte per accogliere questa importante manifestazione culturale autorizzata dallo Stato Maggiore dell’Esercito V Reparto Affari Generali e dal Comando Militare della Capitale che hanno supportato e assicurato questa manifestazione. La Caserma Botta ospita al suo interno un Organismo di Particolare Protezione Sociale che, fra l’altro, ha lo scopo di conservare ed accrescere l’aggregazione sociale dei dipendenti e delle loro famiglie, il loro arricchimento culturale, nonché di conseguire rapporti di interazione con la collettività esterna.

Nelle due giornate di studi si sono alternati e confrontati esponenti di rilievo del mondo militare e docenti universitari di diversi Atenei italiani. Insieme a loro, un nutrito drappello di studiosi e ricercatori ha dato preziosi contributi sia sugli aspetti della strategia militare sia sui risvolti sociali della guerra siciliana del ’43, preludio alla caduta del fascismo e antecedente degli eventi fino al 25 aprile del 1945.

La validità scientifica del convegno cefaludese d’altronde era garantita da chi l’aveva promosso e organizzato: la Società Italiana di Storia Militare (SISM), nelle persone del Presidente, Prof. Virgilio Ilari, e della Coordinatrice del Comitato scientifico, Prof.ssa Elina Gugliuzzo. L’iniziale idea progettuale era partita dal Dott. Francesco Pellegrini; la SISM l’ha sposata subito, sapendo di poter contare anche sulla generosa disponibilità del Comandante della Base, il Ten. Col. Ciro Settecasi.

Ad aprire i lavori, oltre l’intervento del Presidente della SISM, è stato il Prof. Rosario Mangiameli, dell’Università di Catania, il quale ha tracciato una cornice interpretativa d’ampio respiro e insieme una rassegna degli studi già compiuti ma soprattutto delle questioni ancora aperte a future ricerche. Si sono susseguiti poi interventi volti a chiarire gli aspetti strategici della Campagna, secondo i moduli interpretativi della più consolidata storiografia militare, tra i quali quelli del Gen. C. A. Carmelo Burgio e dell’Amm. Sq. Ferdinando Sanfelice di Monteforte. A questi si sono affiancati i temi più vicini alla storia sociale, dal fenomeno delle diserzioni alle testimonianze della gente comune di Licata, dalla marocchinata di Capizzi alla percezione del nemico presente nella Sicilia del ’43. L’evento è stato arricchito dalla partecipazione dell’Ufficio Storico dell’Esercito (attraverso la relazione del Magg. Emiliano Ciaralli) e dell’Ufficio Storico della Marina Militare (grazie all’intervento del C.F. Marco Sciarretta).

Le basi scientifiche di tutti questi lavori sono state ovviamente i documenti d’archivio, ma anche le testimonianze recuperate nell’ambito della storia orale, la valorizzazione dei manufatti collegati a quella Campagna di guerra, la cura della memoria. In prima linea su questo fronte è stato ricordato il Museo dello Sbarco allestito a Catania.

Non potevano mancare infine gli interventi riguardanti la realtà locale di Cefalù, curati dal Gen. Mario Piraino e dal giovane Dott. Salvatore Varzi. L’interesse di questo legame fra la storia cefaludese e gli eventi più generali è stato sottolineato dall’intervento – non di semplice saluto – del Sindaco, Prof. Daniele Tumminello, e dell’Assessore alla Cultura del Comune di Cefalù, Prof. Antonio Franco.

Nell’ambito del Convegno è stata inaugurata una interessante Mostra di fotografie inedite della Campagna di Sicilia del ’43 che è stata anch’essa realizzata grazie al Comando Militare della Capitale che ha provveduto alla produzione delle foto, la cui ricerca  presso l’US Army Center of Military History, è stata curata dal Dott. Armando Donato e dal Cav. Sandro Varzi e la cui organizzazione è stata approntata dallo stesso Comandante della Base e dal Graduato Aiutante Giuseppe Sferruzza. La Mostra rimarrà aperta alla cittadinanza e agli studenti di Cefalù e del comprensorio per tutto il mese di ottobre.

Al termine dei lavori del Convegno si è deciso di riunire nuovamente il Comitato Scientifico, per procedere in direzione della stampa di tutti gli interventi registrati nell’incontro cefaludese, in modo da segnare un valido contributo all’80° anniversario della Campagna di Sicilia che cadrà nel 2023.

Roma, Seminario Vision & Global Trends – PROCESSO ALL’ITALIA. Dal sistema dei partiti alla crisi della democrazia

Seminario

PROCESSO ALL’ITALIA
Dal sistema dei partiti alla crisi della democrazia

Lunedì 17 ottobre 2022
Orario: 15:00 – 19:00
Sala Italia dell’UnAR – via Ulisse Aldovrandi 16 – Roma

15:00 – Apertura lavori

Dott. Virgilio Violo – Presidente di Free Lance International Press
Dott. Tiberio Graziani – Presidente di Vision & Global Trends, Direttore di Geopolitica

Relazioni

Dott. Paolo Cornetti – La Fionda
Dott.ssa Maria Alessandra Varone – Vision & Global trends
Prof. Giuseppe Romeo – Università del Piemonte Orientale

Per partecipare all’evento inviare la richiesta all’indirizzo e-mail  
info@vision-gt.eu entro il 14 settembre.

Nel corso del seminario saranno discusse le tesi di “Una Nazione incompiuta. L’Italia dal sistema dei partiti alla crisi della democrazia” del Prof. Giuseppe Romeo – – Ronzani Editore – 2022

Bologna: una iniziativa congiunta affianca la mostra “Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna”

Per celebrare l’arrivo a Bologna di uno dei capolavori assoluti della ritrattistica del Rinascimento – il Ritratto di Papa Giulio II di Raffaello, proveniente dalla National Gallery di Londra, al centro del progetto espositivo Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna promosso dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna dall’8 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023 – Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna, Genus Bononiae. Musei nella Città e SMA – Sistema Museale di Ateneo | Università di Bologna promuovono una speciale iniziativa congiunta, coordinata dal Comune di Bologna, che consente una più ampia e approfondita immersione nel contesto della scena artistica dall’epoca bentivolesca fino all’incoronazione di Carlo V, e del ruolo cruciale avuto da Giulio II nelle vicende cittadine.
Una campagna di promozione culturale e turistica, sostenuta da Territorio Turistico Bologna – Modena, Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna, Azienda di Promozione Turistica della Regione Emilia-Romagna e Bologna Welcome, consentirà a cittadini e turisti di riscoprire un patrimonio artistico di straordinario valore.

Prevalentemente nota nell’immaginario di tutto il mondo per lo splendore medievale ancora oggi visibile nei caratteri del tessuto urbano storico, a testimonianza della sua ascesa a centro cosmopolita tra i più importanti in Europa tra XIII e XIV secolo, Bologna conosce momenti di gloria anche durante la magnifica stagione del Rinascimento.

Una nuova opportunità di riappropriazione e valorizzazione di questo patrimonio artistico di straordinario valore viene offerta dall’esposizione presso la Pinacoteca Nazionale di Bologna di un ospite d’eccezione come il Ritratto di Papa Giulio II di Raffaello, proveniente dalla National Gallery di Londra, al centro del progetto espositivo Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna che viene presentata dall’8 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023.

Per celebrare lo storico arrivo di uno dei capolavori assoluti della ritrattistica del Rinascimento, commissionato da Papa Giuliano della Rovere a Raffaello e realizzato a Roma intorno al 1511-1512, tre delle principali istituzioni museali della città – Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna, Genus Bononiae. Musei nella Città e SMA – Sistema Museale di Ateneo | Università di Bologna – promuovono una speciale iniziativa congiunta, coordinata dal Comune di Bologna, che consente una più ampia e approfondita immersione nel contesto della scena artistica dall’epoca bentivolesca fino all’incoronazione di Carlo V, e del ruolo cruciale avuto da Giulio II nelle vicende cittadine. Tale iniziativa si accompagna ad una campagna di promozione culturale e turistica dedicata.

La costruzione di una grande alleanza basata sull’integrazione di risorse e competenze tra enti pubblici e privati, a sostegno di un unico progetto culturale di grande rilevanza per la città, rientra nell’intenzione del Comune di Bologna di promuovere una sempre più stretta collaborazione con il sistema delle fondazioni e con il sistema privato per la valorizzazione dei patrimoni. Spiega Elena Di Gioia, delegata del sindaco alla Cultura di Bologna e Città metropolitana:
La mostra Giulio II e Raffaello è occasione preziosa per coinvolgere in primo luogo le istituzioni museali della città ad operare in maniera sistemica per creare, attraverso una narrazione diffusa nella città, un percorso che valorizzi il Rinascimento a Bologna come uno dei più significativi momenti della storia artistica italiana. L’itinerario rinascimentale parte dalla Pinacoteca con l’ospite Raffaello, per svilupparsi attraverso nove tappe che mostrano la ricchezza delle memorie del Rinascimento custodite nelle collezioni museali permanenti e nelle chiese o rappresentate dai palazzi sede dei musei. È un progetto di grande qualità che sicuramente solleciterà la curiosità dei residenti e dei numerosi turisti verso la scoperta della identità storica della nostra città“.

Per rafforzare il coordinamento di tutte le iniziative di promozione turistica del territorio concorrono inoltre alla sinergia Territorio Turistico Bologna – ModenaCamera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di BolognaAzienda di Promozione Turistica della Regione Emilia-Romagna e Bologna Welcome.

Il Rinascimento bolognese e le ragioni di una riscoperta
Nella sua peculiare declinazione “rustica e fiera”, il Rinascimento a Bologna costituisce una delle vicende di primo piano della storia artistica italiana. Pur in un ininterrotto intreccio con la precedente tradizione di forme e materiali, a partire dalla seconda metà del Quattrocento la città partecipa alle novità umanistiche in un vivace clima di rinnovamento che favorisce uno straordinario impulso alla trasformazione della sua configurazione architettonica e infrastrutturale, e allo sviluppo di una multiforme cultura artistica capace di dialogare, oltre che con l’antico, con altri centri quali Firenze, Milano e Roma.

Anche se non sempre risulta possibile precisare modi e tempi dei cantieri in cui intervennero, è noto che tutti i grandi protagonisti e teorici del periodo – da Leon Battista Alberti a Donatello, da Michelangelo a Bramante, da Leonardo a Raffaello – hanno soggiornato o comunque operato per la città, contribuendo a mutarne la cultura artistica con nuovi linguaggi e sensibilità espressive. Sebbene le complesse vicissitudini politiche, che nel XV secolo videro contrapporsi la signoria dei Bentivoglio e il potere pontificio di Giulio II, abbiano causato la perdita di magnifici monumenti e di numerose opere d’arte, sono ancora numerosi i capolavori conservati in quasi tutte le chiese e i musei del centro storico che i visitatori possono ammirare.

In un’idea di esposizione diffusa che si dispiega a latere della mostra allestita nell’ala Rinascimento della Pinacoteca Nazionale di Bologna, il pubblico potrà percorrere un itinerario a tappe attraverso 9 luoghi emblematici in cui sono visibili opere fondamentali dei principali artisti che resero grandiosa la civiltà figurativa felsinea tra XV e XVI secolo: Niccolò dell’Arca (Bari, 1435 circa – Bologna, 1494), Francesco Raibolini detto il Francia (Bologna, 1460 circa – ivi 1517), Amico Aspertini (Bologna 1474 o 1475 – ivi 1552), oltre alla compagine dei ferraresi Francesco Del Cossa (Ferrara, 1436 – Bologna, 1478), Ercole de’ Roberti (Ferrara, 1451-1456 – Ferrara, 1496) e Lorenzo Costa (Ferrara, 1460 – Mantova, 5 marzo 1535).

L’interesse per l’arte del Rinascimento bolognese, del resto, è crescente anche a livello internazionale: basti pensare alla mostra Dessins Bolonais du 16e siècle dans le Collections du Louvre, a cura di Roberta Serra, che lo scorso 22 settembre si è aperta presso la Rotonda Sully del Musèe du Louvre, accanto all’iconica Piramide, in accompagnamento alla pubblicazione del volume 12 dell‘Inventaire Général des Dessins Italiens, dedicato ai disegni bolognesi del XVI secolo presenti nelle collezioni del Louvre. Attraverso una selezione di quarantaquattro fogli – tutti realizzati da artisti bolognesi o che hanno fatto della città la loro patria d’adozione, attivi prima dell’arrivo dei Carracci – l’esposizione mette in luce l’evoluzione del disegno bolognese lungo tutto il Cinquecento.

I luoghi da visitare

● Pinacoteca Nazionale di Bologna | Via delle Belle Arti 56
Punto di partenza è naturalmente la mostra Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna che la Pinacoteca Nazionale di Bologna presenta dall’8 ottobre 2022 al 5 febbraio 2023 in occasione dell’eccezionale prestito del Ritratto di Papa Giulio II di Raffaello. Curata da Maria Luisa Pacelli, Daniele Benati ed Elena Rossoni, l’esposizione ripercorre lo sviluppo del Rinascimento bolognese dal 1475 al 1530. La mostra inizia con i pittori di corte dei Bentivoglio, documenta il mutamento impresso alla scena artistica cittadina dall’arrivo di Michelangelo e Bramante al seguito di Papa Giulio II e, in un secondo tempo, delle opere di Raffaello e termina con i capolavori dipinti a Bologna da Parmigianino dopo il 1527.

● Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo D’Accursio, Piazza Maggiore 6
Le Collezioni Comunali d’Arte hanno sede a Palazzo d’Accursio su Piazza Maggiore. Una parte delle strutture rinascimentali dell’edificio, come la grande Corte d’Onore, lo Scalone o la Torre dell’Orologio, sono ancora oggi ammirate dal pubblico. Nelle collezioni si conservano opere di grande importanza come la Crocifissione con i santi Giovanni e Girolamo di Francesco Francia o la Vergine allattante di Amico Aspertini.

● Museo Civico Medievale | Palazzo Ghisilardi, via Alessandro Manzoni 4
Il museo è allestito in uno dei palazzi rinascimentali di Bologna meglio conservati e possiede una collezione unica nel suo genere. L’epoca dei Bentivoglio è rappresentata da rari manufatti come lo Stocco, una spada donata da Papa Niccolò V a Ludovico Bentivoglio, o il Targone, scudo da parata dipinto con San Giorgio e il Drago, o la tomba di Domenico Garganelli, opera polimaterica tra i capolavori di Francesco del Cossa.

● Museo della Storia di Bologna | Palazzo Pepoli, via Castiglione 8
Palazzo Pepoli Vecchio, dimora di una delle più potenti famiglie della Bologna di epoca medievale, è oggi un museo che racconta la storia di questa città. Nell’excursus di secoli che viene dispiegato nelle sale del Palazzo, un ampio spazio è dedicato alla Bologna del Rinascimento. In questo secolo così complesso, emerge la famiglia dei Bentivoglio la cui apoteosi di potere verrà ritratta da alcuni dei maggiori artisti del periodo come Lorenzo Costa. Il Museo della Storia è tappa imprescindibile per ricostruire il contesto storico dell’epopea rinascimentale nella città felsinea.

● Museo Davia Bargellini | Palazzo Bargellini, Strada Maggiore 44
Il Museo Davia Bargellini è allestito nell’omonimo e affascinante palazzo, custodisce la memoria della potente famiglia alleata dei Bentivoglio, in particolare Gaspare e Virgilio furono co-protagonisti dell’epopea bolognese. Tra le numerose opere rinascimentali si ricordano: il busto di Virgilio di Onofri, il suo presunto ritratto attribuito ad Aspertini, i dipinti di maniera raffaellesca con San Lorenzo e San Petronio di Innocenzo da Imola, già in Santa Maria dei Servi.

● Chiesa di San Giacomo Maggiore e Oratorio di Santa Cecilia | Piazza Gioacchino Rossini e Via Zamboni 15
La Chiesa di San Giacomo Maggiore ospita la cappella della famiglia Bentivoglio, autentico capolavoro del Rinascimento bolognese. La cappella fu decorata dai due principali artisti attivi a Bologna alla fine del XV secolo: Lorenzo Costa e Francesco Francia. Questi ultimi sono nuovamente autori, insieme ad Amico Aspertini della decorazione, avviata nel 1506, per uno dei più importanti cicli pittorici del Rinascimento bolognese conservato all’Oratorio di Santa Cecilia.

● Museo di Palazzo Poggi | Via Zamboni 33
Dal Rinascimento delle corti e dei grandi artisti all'”altro Rinascimento”, quello dei primi scienziati, collezionisti e osservatori della natura. Nelle sale di Palazzo Poggi, decorate dagli affreschi della stagione manierista, l’Università di Bologna conserva un tesoro eccezionale: quello di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), professore e inventore del museo scientifico moderno. Il museo di Aldrovandi, donato al Comune di Bologna, non si disperde ma è giunto fino a noi quasi intatto.

● Complesso di Santa Maria della Vita | Via Clavature 8/10
L’urlo di pietra – con queste parole D’Annunzio definisce il complesso scultoreo del Compianto sul Cristo morto di Niccolò dell’Arca, risalente al 1463 circa. L’opera è inserita all’interno della chiesa di Santa Maria della Vita che risale al 1200, anno in cui venne fondata l’omonima compagnia che si occupa della cura degli infermi, dei carcerati e dei condannati a morte. All’interno di questo importante luogo di culto, nella cappella di destra rispetto all’altare maggiore, potete ammirare uno dei capolavori scultorei che dopo seicento anni suscita ancora pathos e ammirazione.

● Basilica di San Petronio | Piazza Maggiore
Nel Rinascimento, la maestosa basilica simbolo della devozione dei bolognesi fu al centro di importanti campagne artistiche. Numerose sono le testimonianze, come la decorazione dei finestroni laterali, dove operarono anche Niccolò dell’Arca e Francesco di Simone Ferrucci, o l’assetto attuale della facciata. L’interno custodisce capolavori di tutti i protagonisti della stagione: dal Costa attivo nella Cappella De’ Rossi, a Onofri nel Compianto, fino ai diversi dipinti di Aspertini.


Gli strumenti online e offline di promozione e approfondimento per cittadini e visitatori

A supporto delle risorse messe a disposizione da ognuna delle realtà istituzionali coinvolte nel progetto di sinergia culturale e al fine di ottimizzarne le potenzialità attrattive per cittadini e turisti, Bologna Welcome, società che si occupa dello sviluppo e della gestione delle attività di accoglienza turistica nonché della promozione di Bologna e del suo territorio sia a livello nazionale sia internazionale, ha ideato e realizzato una serie di azioni di comunicazione integrata incentrate sul riconoscimento di Bologna tra le principali capitali artistiche italiane durante il Quattro e il Cinquecento, come tema distintivo dell’offerta espositiva per l’autunno-inverno 2022/23.
Il sistema di supporti e servizi ideati per coinvolgere e accompagnare i diversi target di pubblico comprende:

● minisito web www.bolognawelcome.com/it/informazioni/rinascimento-a-bologna
in lingua italiana e inglese. Principale risorsa online del progetto, il minisito presenta ai visitatori i singoli luoghi di interesse e fa da punto di accesso a una serie di altre risorse on line: audioguida-podcast, sistemi di prenotazione e acquisto ticket, contenuti redazionali originali, brochure Promenade a Bologna nella sua versione digitale;

● pieghevole Il Rinascimento a Bolognain lingua italiana e inglese. Principale risorsa offline del progetto, presenta al pubblico un’introduzione al tema del Rinascimento a Bologna e descrive i principali luoghi di interesse, rimandando ai contenuti on line per ulteriori approfondimenti. Sarà distribuita nei principali punti di promozione turistica della città oltre che nelle sedi coinvolte nel percorso sul Rinascimento;

● audioguida-podcast in lingua italiana al seguente link: www.bolognawelcome.com/it/informazioni/rinascimento-a-bologna. Il racconto sul Rinascimento a Bologna prende voce grazie alle tracce audio che vedono protagonisti Roberto Balzani (presidente SMA – Sistema Museale di Ateneo | Università di Bologna), Paolo Cova (storico dell’arte, Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna), Angelo Mazza (conservatore Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna) e Maria Luisa Pacelli (direttrice Pinacoteca Nazionale di Bologna). Queste risorse audio offrono un ideale complemento al pieghevole, illustrando luoghi e specificità del percorso e arricchendoli di dettagli sui protagonisti del tempo, artisti e personaggi della vita politica cittadina, così come delle vicende salienti di quella stagione. L’ascolto è consigliato sia durante la visita che in un momento precedente o successivo, per prepararsi in anticipo e completare l’esperienza;

● Promenade a Bologna, la tradizionale guida realizzata dalla redazione di Bologna Welcome in lingua italiana e inglese sarà disponibile da novembre 2022 e per l’occasione offrirà percorsi tematici e nuovi contenuti utili a narrare e accrescere la conoscenza sulle vicende artistiche del Rinascimento a Bologna.

Le iniziative e i supporti realizzati per il pubblico saranno promossi anche attraverso attività di digital advertising dedicate e grazie a una campagna radiofonica su Radio 3 Rai (gli spot andranno in onda per quattro settimane, tra ottobre e novembre).
Inoltre, nella sede della Pinacoteca Nazionale di Bologna, lo staff di Bologna Welcome gestirà il bookshop correlato alla mostra Giulio II e Raffaello. Una nuova stagione del Rinascimento a Bologna e un punto di accoglienza e informazione turistica. Per chi desidera essere accompagnato da una guida esperta è possibile usufruire di un servizio di visite guidate. La prenotazione dovrà essere fatta tramite email scrivendo a booking@bolognawelcome.it.
Sul sito bolognawelcome.com sono disponibili le informazioni utili per visitare i luoghi della Bologna del Rinascimento, oltre a curiosità, informazioni e aneddoti sulla storia dei capolavori conservati in città.

Didascalie della sequenza fotografica sopra rappresentata


Informazioni
bolognawelcome.com
bolognawelcome.com/it/informazioni/rinascimento-a-bologna
culturabologna.it/agenda
pinacotecabologna.beniculturali.it
museibologna.it
genusbononiae.it
sma.unibo.it

Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Ufficio Stampa / Press Office Settore Musei Civici Bologna
Via Don Minzoni 14 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it
www.museibologna.it
Instagram: @bolognamusei

Venezia, Spazio San Vidal: REM La Percezione dell’Immaginario di Maura Mattiolo

Maura Mattiolo – Coup de theatre 120×120

REM 
La Percezione dell’Immaginario 
Presentazione critica di Gabriella Niero 
A cura di Christian Palazzo 

01.10>11.10.2022

SPAZIO SV 
Centro espositivo San Vidal 
Campo San Zaccaria, 4683

Venezia 

REM – La percezione dell’immaginario, è la mostra personale di Maura Mattiolo allo Spazio San Vidal nel cuore di Venezia e che rimarrà visibile al pubblico fino al giorno 11 ottobre.

Lo Spazio SV propone un’occasione di immersione nella pittura ospitando alla Scoletta di San Zaccaria le opere di un’artista che lavora con le percezioni dell’anima e immaginazioni visive. Al vernissage, insieme alla presentazione critica di Gabriella Niero, sono state  le poesie di Sonia Tri a condurre il pubblico nell’atmosfera delle opere. 

Il titolo della mostra fa riferimento a quella fase del sonno in cui vi è il totale abbandono a vivaci ed intensi mondi onirici, l’attività cerebrale si fa eccitata e la mente evade in luoghi fantastici. 

Come scrive nel suo testo critico Gabriella Niero, la Mattiolo attraverso la pittura veicola questo viaggio immergendo sé e lo spettatore in dimensioni altre, abbandonando l’occhio ad un flusso “colmo di simboli e sottili allusioni”, con le sue opere tra l’astratto e il figurativo, l’Artista intende rappresentare la realtà in una trasfigurazione onirica, con la sovrapposizione di sfondi e paesaggi, figure stilizzate e trasparenti quasi fluttuanti ma con atteggiamenti rivelatori. 

La profondità dei sentimenti inespressi, le variabili della condizione umana e la dimensione dell’inconscio sono le tematiche che l’artista indaga e rielabora, dando forma a ciò che è invisibile.

Il ricordo diventa segno ritmato e viene immerso in colori brillanti ed elementi compositivi che parlano di mondi arcani e non conformisti. 

L’arte di Maura Mattiolo esplora nei suoi quadri nuovi labirinti dove perdersi e ricercare la via d’uscita, dipinge antichi ricordi e nostalgie, desideri e comuni sentimenti, immagini dell’inconscio e, per l’appunto, percezioni dell’immaginario.

M. Mattiolo – Domani ricominceremo a navigare l’immenso mare 80×80, 2021

BIOGRAFIA

Classe 1951, nata e cresciuta a San Martino di Lupari PD, terra di grande fermento, energia e imprenditorialità, approda alla pittura in tarda età.  

Ha studiato in Italia con i maestri Silvio Iaconis, Silvio Zago e Roberto Cheula, ed a Berlino con il maestro Andreas Kramer. 

Da subito predilige l’informale e l’astratto. 

Lavora prevalentemente sull’effetto cromatico, le piace che sia il colore a suggerire la forma , che è sempre poco presente nei suoi lavori. 

La sua pittura nasce da uno stato d’animo, racconta emozioni, ottenute dal forte contrasto dei colori e richiede che l’osservatore abbia voglia di interpretare. 

Le sue opere hanno sempre un riferimento al vissuto personale, ai ricordi, alla terra natia mai dimenticata ed il Polesine, pacato e piatto, fra terra e mare. 

Ha al suo attivo diverse personali e collettive, partecipa alle fiere d’Arte, ai concorsi in Italia e all’estero. 

Ha ricevuto segnalazioni della giuria in concorsi nazionali e vinto il primo premio, giuria e pubblico, al concorso Città delle rose di Rovigo anno 2018,, e nel 2020 il concorso ARS E VIRTUS – MIlano 

I suoi quadri si trovano in collezioni private e pubbliche. 

Vive e lavora in Polesine. 


INFO

Maura Mattiolo. REM – La percezione dell’immaginario 
fino all’11.10.2022

A CURA DI 
Christian Palazzo

DOVE
Spazio San Vidal SV (Scoletta di San Zaccaria) – Campo San Zaccaria, Castello 4683, 30122 Venezia (VE)

ORARI DI VISITA
Dal martedì alla domenica 

10.30 > 12.30 / 16.00 > 19.00 

SITO WEB
https://www.mauramattiolo.it/

UFFICIO STAMPA
Cristina Gatti 
cristina.gatti@fg-comunicazione.it

Roma, Rosso20sette arte contemporanea: Il cinema in galleria con Movies Reloaded – 12 artisti, 40 opere a cura di Edoardo Marcenaro

About Ponny Kill Bill

Movies Reloaded
A cura di Edoardo Marcenaro

Dina Saadi, Laika, Alessandra Carloni, Marco Rèa, Luogo Comune,
About Ponny, Daniele Tozzi, Kiki Spiki, Lavinia Fagiuoli,
Antonio Pronostico, Chekos’Art, Demetrio Di Grado

Opening sabato 8 ottobre 2022 ore 18.00

Rosso20sette arte contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma

Fino al 12 novembre 2022

Sabato 8 ottobre 2022 Rosso20sette arte contemporanea presenta la mostra Movies Reloaded con la curatela e un testo di Edoardo Marcenaro e le opere di Dina Saadi, Laika, Alessandra Carloni, Marco Rèa, Luogo Comune, About Ponny, Daniele Tozzi, Kiki Spiki, Lavinia Fagiuoli, Antonio Pronostico, Chekos’Art, Demetrio Di Grado. 

La mostra Movies Reloaded porta il cinema in galleria, con dodici artisti – e oltre quaranta opere-, che realizzano vere e proprie locandine cinematografiche con il solo vincolo di lavorare sul classico formato verticale lungo e stretto, orizzontale (in genere con le due foto di scena) e il grande poster, oltre ad alcune opere fatte sulle vecchie “pizze” di latta che contenevano la pellicola del film.

Laika riesce a mettere insieme le due versioni di “Django” di Sergio Corbucci (1966) e “Django Unchained” di Quentin Tarantino (2012). […] “Gli uccelli” di Hitchcock, “Metropolis” di Fritz Lang e “Il castello errante di Howl” di Miyazaki sono alcuni dei film scelti da Alessandra Carloni. […] Altrettanto fa Kiki Spiki con i suoi lavori dedicati a “Il deserto rosso” di Antonioni, “La baia di Napoli” di Shavelson e “Bello, onesto, emigrato Australia sposerebbe compaesana illibata” di Luigi Zampa, tutti film degli Anni 60. […] La locandina del film del regista coreano Kim Ki – Duk “Ferro Tre – La casa vuota” viene fedelmente riprodotta da Marco Réa, che si concentra sulla casa vuota laddove il colore rosso rappresenta l’assonometria di uno spazio vuoto. […] About Ponny si concentra sugli oggetti di scena: il triciclo di Denny in “Shining“, gli origami di Gaff in “Blade Runner“, le scarpe della Sposa di “Kill Bill” e le spade di Luke di “Star Wars“, cui si aggiunge il ritratto di Chewbakka sulla pizza. Roberto Benigni nel film “La Vita è bella” tranquillizza il piccolo Giosuè nella locandina di Chekos’ Art, che riesce altresì a rappresentare il senso di caduta negli abissi di “Trainspotting“, oltre a omaggiare Hitchcock e Gian Maria Volontè, cittadino al di sopra di ogni sospetto, sulla pizza. Luogo Comune propone invece l’iconicità del lavoro di Stanley Kubrick, con immagini e dettagli icastici, semplici ed efficaci come la fotografia di film del grande regista inglese quali “Full Metal Jacket“, “Eyes Wide Shut” ed “Arancia Meccanica”, quest’ultimo altresì rappresentato con un occhio speciale sulla pizza. Daniele Tozzi propone una serie di film del filone “blaxploitation”, usando la sua inconfondibile calligrafia nelle locandine di “Superfly“, “Cleopatra Jones” e “Foxy Brown” (che viene proposto anche su pizza), con figure iconiche alternate al lettering delle parole di alcuni brani delle colonne sonore, mentre i film di Quentin Tarantino “Le iene”, “Pulp Fiction” e “Kill Bill” vengono magistralmente rivisitati nei collage di Demetrio Di GradoLavinia Fagiuoli omaggia Shakespeare con il suo progetto che ripercorre l’iter cinematografico della storia di “Romeo e Giulietta”. […] Antonio Pronostico ci porta al laghetto di Villa Borghese dove Nanni Moretti di “Bianca” rema la barca a noleggio leggendo Proust, protetto dal cappello da sole: un’immagine serena che si contrappone all’altra sua locandina di “Apocalypse Now“, con l’elicottero che vola in un cielo rosso infuocato. […] Considerando che oggi vediamo le locandine quasi esclusivamente online, quando scegliamo un film o una serie sulle varie piattaforme, la mostra Movies Reloaded può essere considerata un ritorno all’infanzia. 50 anni in cui ho girato, fatto cose, visto gente, visto e rivisto film, collezionato locandine fino ad arrivare a “commissionarle” agli artisti in mostra, spiegando loro che dovevano immaginare per un attimo che fossi il produttore di una casa cinematografica e non un semplice spettatore. Buona visione.”
(dal testo critico di Edoardo Marcenaro)


INFO

Movies Reloaded
A cura di Edoardo Marcenaro
Testo di Edoardo Marcenaro
Artisti: Dina Saadi, Laika, Alessandra Carloni, Marco Rèa, Luogo Comune, About Ponny, Daniele Tozzi, Kiki Spiki, Lavinia Fagiuoli, Antonio Pronostico, Chekos’Art, Demetrio Di Grado

Opening sabato 8 ottobre 2022 ore 18.00
Fino al 12 novembre 2022
Orari: dal martedì al sabato 11-19,30 – domenica su appuntamento

Rosso20sette arte contemporanea
Via del Sudario 39 – Roma
info@rosso27.com
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