Istituto Nazionale di Studi Romani: Una MOSTRA racconta L’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura in Roma 1890 – 1930

Istituto Nazionale di Studi Romani

L’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura in Roma 1890 – 1930

In un’Italia postunitaria, l’Associazione diventò un riferimento importantissimo per la valorizzazione, il restauro e la salvaguardia dei monumenti di architettura di Roma e diede il via alla Scuola di Architettura, oggi Facoltà di Architettura de la Sapienza Università di Roma

Dal 10 ottobre 2022 l’Istituto Nazionale di Studi Romani accoglie la mostra che racconta la storia dell’Associazione Artistica fra i Cultori di Architettura (AACAR), fondata nel 1890 a Roma dall’architetto Giovanni Battista Giovenale (1849-1934) e da un gruppo di soci promotori legati al mondo artistico, architettonico e letterario dell’epoca.

In un’Italia postunitaria, l’Associazione diventò in breve un riferimento importantissimo per la valorizzazione, il restauro e la salvaguardia dei monumenti di architettura, grazie al prestigio e l’intensa operosità dei suoi membri.

Nell’impegno dell’Associazione affondano pure le radici della Scuola di Architettura, la cui l’attività didattica iniziò nel 1921 e che da poco ha festeggiato i “100 anni di Scuola di Architettura alla Sapienza di Roma“.

L’esposizione (fino al 7 novembre), promossa e curata dal Centro di Studi per la Storia dell’Architettura (CSSAr) è realizzata con il contributo di Sapienza Università di Roma nell’ambito delle Iniziative di Terza Missione 2020 e organizzata dal Centro di Studi per la Storia dell’Architettura con il Dipartimento di Storia Disegno e Restauro dell’Architettura, presso l’Istituto Nazionale di Studi Romani.

La mostra – divisa in cinque sezioni – raccoglie materiale inedito a illustrare i progetti collegati al ruolo di Roma Capitale, dalle problematiche urbanistiche a quelle edilizie, dal restauro all’archeologia, dal verde fino alle strutture per lo spettacolo: dipinti, schizzi, disegni, fotografie e documenti testimoniano la grande attività dell’Associazione, dai progetti per i villini di Anzio presentati per un concorso del 1921, ai bozzetti del Ministero della Marina e del Ministero della Pubblica Istruzione in mostra alla I Biennale romana (1921); dal disegno per la sistemazione del palazzetto di Venezia (1910), allo studio della torre degli Anguillara, unico esempio di residenza medioevale a Roma; dal progetto di sistemazione tra piazza San Silvestro e via due Macelli, a quello per la sistemazione delle pendici del Campidoglio; dalla veduta prospettica della nuova borgata marina di Ostia agli schizzi delle case cooperative per impiegati a piazza Caprera; dal progetto per la sistemazione del Borghetto Flaminio a quello per il restauro del portico della chiesa di San Lorenzo in Lucina.

Evento eccezionale all’interno della mostra è la presentazione al pubblico di otto grandi tele realizzate in occasione dell‘Esposizione Universale di Roma del 1911 e mai più esposte da allora, che rappresentano i principali progetti su Roma dell’Associazione, come lo studio per il restauro della chiesa di San Saba; il piano per il nuovo assetto della piazza davanti Santa Maria in Cosmedin e la Bocca della Verità; il disegno della sistemazione del Foro Boario e del Tempio della Fortuna Virile per finire con gli studi dedicati a via dei Coronari.

Create da Umberto Amati e presentate all’epoca nel Palazzo delle Belle Arti a Vigna Cartoni – oggi Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea di Valle Giulia -, le tele sono state conservate nell’archivio dell’Associazione prima e nel Centro di Studi poi e recentemente restaurate e intelaiate in modo da garantire una più adeguata protezione e conservazione e consentirne l’esposizione dopo oltre cento anni dalla loro prima apparizione.

I progetti sviluppati dall’Associazione – i cui elaborati sono conservati nell’Archivio e nella Biblioteca del Centro di Studi – rappresentano un patrimonio documentario di particolare importanza per la storia dell’architettura e dell’urbanistica di Roma: il fondo comprende oltre i disegni anche fotografie, scritti e carteggi riconducibili a numerosi architetti e progettisti tra i quali – oltre il fondatore Giovanni Battista Giovenale – anche Gustavo Giovannoni (1873-1947), fautore della nascita della Scuola di Architettura e fondatore del Centro Studi, personaggio di spicco, autore di molte opere edilizie nella prima metà del XX Secolo; per non dimenticare Marcello Piacentini (1881-1960), architetto di primo piano tra le due Guerre.

Catalogo curato dal Centro di Studi per la Storia dell’Architettura, BOLLETTINO DEL CENTRO DI STUDI PER LA STORIA DELL’ARCHITETTURA, Anno 2021 N. 5 (n.s.), Edizioni Quasar


Informazioni

Tel. +39 06 5743442 – +39 06 5743445
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www.studiromani.it

Ufficio stampa
Adele Della Sala ads@ufficiostampa-arte.it
Anastasia Marsella am@ufficiostampa-arte.it

Milano, Galleria Bottegantica: ETERNO BOLDINI

Giovanni Boldini: L’atelier dell’artista, 1874 circa, acquerello a guazzo, 300×230 mm

ETERNO BOLDINI

Milano, Galleria Bottegantica

14 ottobre – 3 dicembre 2022

A cura di Francesca Dini

A quattro anni dall’ultima mostra Giovanni Boldini. Opere su carta, Bottegantica torna ad omaggiare il grande maestro ferrarese con un’esposizione monografica dedicata al fascino intramontabile della sua opera dal titolo Eterno Boldini.

La mostra, a cura di Francesca Dini, massima esperta dell’artista e autrice del Catalogo ragionato dell’opera di Giovanni Boldini, ripercorre la carriera del pittore ferrarese dai primi anni parigini ai ritratti femminili di primo Novecento attraverso un accurato accostamento tra opere note e inedite. La mostra riunirà un’ampia ed accurata selezione di dipinti, acquerelli e disegni, con l’intento di mettere in luce la versatilità dell’artista, fine compositore delle sue opere, raffinato disegnatore e virtuoso pittore.

I primi anni parigini durante i quali Boldini lavora per la famosa Maison Goupil saranno rappresentati da due ricercati olii di piccole dimensioni, pregevoli nella resa cromatica e nei dettagli;  Vecchia canzone – una delle prime tavole dipinte intorno al 1871 secondo quella manière à la mode nel solco della pittura di Meissonier e Fortuny, molto apprezzata all’epoca – e Scena galante nel Parco di Versailles del 1877 – una scena di genere, vezzosa e leggiadra, tra due innamorati in costume settecentesco. Per poter meglio cogliere lo sfarzo rococò ed osservare en plein air la vegetazione del parco e l’elemento luminoso, Boldini soggiornò per un breve periodo a Versailles. E proprio il Parco di Versailles rimarrà nell’immaginario boldiniano, rievocato quasi nostalgicamente in alcuni disegni di fine secolo, come Colonnade à Versailles (1890-1899), i cui archi sono resi con pochi tratti essenziali.

L’eleganza, la raffinatezza e l’internazionalità del milieu artistico parigino fanno da sfondo anche ad un inedito acquerello, L’atelier dell’artista, databile al 1874 circa; una natura morta di oggetti abilmente composta sul pavimento di uno studio. L’ambientazione dell’atelier è rievocata nel noto Ritratto del pittore Joaquin Araujo y Ruano, collega e amico di Boldini, e gli stessi oggetti disseminati per terra – tra cui un liuto a strisce bianche e nere – richiamano la collezione personale di Mariano Fortuny. A questo primo periodo parigino risalgono anche alcuni dipinti di figure a mezzo busto presenti in mostra, come La spagnola (1878 circa), o veri e propri ritratti come La Rejane in scena (1878-1884 circa), un olio inedito che ritrae l’attrice Gabrielle Rejane, ritratta a più riprese dall’artista suo grande estimatore.

Attenzione verrà data in mostra anche alla resa del paesaggio, in particolare dell’amata Venezia, visitata più volte fin dalla fine degli anni ’80 e catturata non solo in innumerevoli dipinti, tra cui Gondole davanti a Piazza San Marco (1895 circa) ma anche in molti disegni, dal tratto ora fitto e dinamico come in Palazzi sul Canal Grande (1890-1899), ora più tenue e sintetico come in Ormeggi e gondole (1880-1889).

Alla grande stagione dei ritratti di inizio Novecento, invece, appartengono alcuni importanti dipinti tra cui il Ritratto di Lady Nanne Schrader, nota concertista ed organizzatrice di eventi musicali che Boldini ritrae nel 1903, e il Ritratto della Señora Matías de Errázuriz Ortúzar (1912), appartenente ad una delle famiglie più influenti dell’Argentina e moglie dell’Ambasciatore cileno a Parigi, immortalata a più riprese da Boldini. Due grandi ritratti, chiari esempi del ritratto moderno di cui Boldini è impareggiabile maestro, come scrisse Robert de Montesquiou. Il poeta parigino elogia le effigiate come incarnanti l’ideale femminino della donna arrivando a descriverle, con una sinestesia evocativa, femme-fleurs. Sicure di sé e disinvolte, Lady Schrader e la Señora Matías de Errázuriz Ortúzar sono immerse in due toni predominanti – rispettivamente il bianco per la prima e il corallo per la seconda – toni avvolgenti che sembrano accompagnarsi ad aromi.

Infine, oltre ad una selezione di disegni provenienti dall’Atelier dell’artista, sarà esposto anche un inedito album di disegni databili al 1879-1880 circa; un eccezionale taccuino che, per l’incredibile varietà di soggetti, tra schizzi e composizioni più compiute, sottolinea la centralità del disegno nell’opera di Boldini, primo mezzo espressivo nella sua costante ricerca di catturare il presente.

Bottegantica continua così il suo lavoro di studio e promozione di uno dei più grandi artisti dell’Ottocento italiano; un lavoro di ricerca costante iniziato nel 1999 con la mostra Giovanni Boldini. Il dinamismo straordinario delle linee, la prima di sette esposizioni monografiche dedicate all’Eterno Boldini.


INFO

ETERNO BOLDINI – A cura di Francesca Dini
Milano, Galleria Bottegantica
Via Manzoni 45
14 OTTOBRE – 3 DICEMBRE 2022

Orari: dal martedì al sabato, 10-13; 15-19
Ingresso libero

Info:
(+39) 02 62695489 – (+39) 02 35953308
milano@bottegantica.com
info@bottegantica.com
www.bottegantica.com

Ufficio Stampa
STUDIO ESSECI, Sergio Campagnolo
Ref. Roberta Barbaro; roberta@studioesseci.net

Biennale MArtelive 2022: il più grande festival diffuso d’Europa torna a Roma e nel Lazio con oltre 1500 artisti

Irene De Marco 6 dicembre La Tempesta

Biennale MArteLive
SALTI QUANTICI

Performing arts, Street Art, Meeting, Esposizioni e Videoproiezioni
 Dal 15 al 23 ottobre 2022 a Roma e nel Lazio

IL FESTIVAL MULTIDISCIPLINARE DIFFUSO CON OLTRE 1500 ARTISTI DA TUTTA EUROPA IN 100 LOCATION

Tra gli ospiti nazionali e internazionali: Godspeed You! Black Emperor, Ascanio Celestini, Jorit, múm, The Afghan Whigs, Neve, Marlene Kuntz, Edda, Etnik, Natalia Rak, Altin Gün, Davide Toffolo, Management, Melancholia, Sick Tamburo, Giardini Di Mirò, Davide Enia, Cor Veleno + Tre Allegri Ragazzi Morti e molti molti altri ancora

Per lungo tempo sembra non accadere nulla e poi all’improvviso tutto cambia. Dal 15 al 23 ottobre torna la Biennale MArteLiveil più grande festival multidisciplinare diffuso d’Europa con oltre 1500 artisti provenienti da tutto il continente.

A caratterizzare questa edizione della manifestazione è il suo rappresentare un vero e proprio salto quantico (quantum leap); se in meccanica quantistica, infatti, questi ultimi sono quei passaggi repentini da uno stato a un altro, senza stadi intermedi, la Biennale MArteLive irrompe, per nove giorni e in oltre 100 location (liveclub, teatri, gallerie, piazze, muri, parchi archeologici, ville) tra Roma e Lazio, con molteplici espressioni artistiche, che vanno dalla musica al teatro, dalla danza alla street art, dall’illustrazione digitale alla scultura, dalla moda ai videoclip.

Nucleo centrale del festival è MArteLive Lo Spettacolo Totale, dal 18 al 20 ottobre. Questo format storico che contraddistingue il festival sin dal 2001, è l’evento multi-disciplinare e multi-artistico che connota a pieno l’universo MArteLive: la simultaneità delle arti e il loro ibridarsi, sovrapponendosi, creano, infatti, un unico evento sinergico composto da più spettacoli in spazi diversi all’interno della stessa location, che quest’anno per la prima volta sarà il Qube di Roma (per 20 anni la sua sede storica è stata l’Alpheus/Planet). Per l’occasione, sono stati coinvolti ospiti speciali – come i Management, Sick Tamburo Studio Murena – e oltre 450 artisti in concorso distribuiti nelle 16 sezioni artistiche che compongono l’evento: musica, dj e producer, teatro, danza, circo contemporaneo, letteratura, pittura, fotografia, illustrazione digitale, street art, scultura, artigianato, moda, video arte, cortometraggi, videoclip.

Altra grande novità di questa edizione è, inoltre, la presenza straordinaria di artisti selezionati in tutta Europa attraverso MArteLive Europe, sostenuto dal programma Europa Creativa della Comunità Europea.

Due, poi, le anteprime speciali della Biennale: il 3 ottobre il sound unico e indefinibile della band cult canadese dei Godspeed You!Black Emperor che approda al Largo Venue, mentre il 10, allo Spazio Rossellini – Polo Culturale Multidisciplinare della Regione Lazio -, Davide Enia porta in scena il pluripremiato spettacolo L’abisso, che affronta la tragedia degli sbarchi nel mediterraneo.

Il 26 ottobre sarà invece la volta di uno degli eventi finali post-biennale tra i più attesi: una delle due uniche date italiane di The Afghan Whigs (con special guest Ed Harcourt), la strepitosa alternative band statunitense inventrice del soul-grunge.

Parallelamente, dal 15 al 23 ottobre la multidisciplinarietà di MArteLive si diffonderà a livello regionale attraverso 13 progetti speciali/festival all’interno del cartellone generale della Biennale; una galassia di eventi off divisi per genere e disciplina artistica, organizzati in collaborazione con numerosi enti e associazioni del Lazio, saranno infatti ospitati in circa 100 location sul territorio.

Molti gli ospiti nazionali (Marlene Kuntz, Ascanio Celestini, Barbara Oizmud, Jorit, Nada, Edda, Enrico Gabrielli, I Hate my village, Neve, Moby Dick, Davide Toffolo, Arianna Balestrieri, Aleksandros Memetaj, Anna Basti, Salvo Lombardo, Fabritia D’Intino, Daria Greco, Her Skin) e internazionali (Natalia Rak, NSN997, The Afghan Whigs, Etnik, C Duncan, Redi Hasa, Lambert) che arricchiscono il cartellone degli eventi.

La Biennale MArteLive è un progetto ideato e curato da Giuseppe Casa in collaborazione con i vari responsabili di progetto e le diverse organizzazioni esterne coinvolte.

I PROGETTI SPECIALI

progetti speciali sono il continuum multidisciplinare del format storico di MArteLive, diffuso nello spazio urbano e metropolitano di Roma, essenza e fulcro della Biennale MArteLive: questi, infatti, vengono sommati e simultaneamente proposti, messi in scena e realizzati in modo diffuso in un luogo ben delimitato (Roma e alcuni borghi del Lazio) nel tempo circoscritto dei 9 giorni della manifestazione stessa.  

Si tratta di veri e propri progetti/format culturali che continuano a vivere anche dopo essere stati sperimentati dentro la Biennale, dove per l’occasione sono sinergicamente interconnessi tra di loro.

  1. Biennale International / MArteLive Europe – I finalisti europei si esibiranno per tre giorni al Qube in un continuum artistico di rara potenza e bellezza;
  2. Street Art For Rights – Ideato da Peppe Casa e curato da Oriana Rizzuto, questo Festival ha l’intento di riqualificare zone urbane di Roma e del Lazio attraverso progetti culturali aperti e gratuiti e tramite opere murarie dalle tematiche sociali e culturali che possano non solo migliorare l’estetica del territorio, ma anche sensibilizzare la collettività. Tra le opere di quest’anno, quelle di EtnikDavide ToffoloNatalia RakNSN997NeveAttorrep e di tanti altri ancora;
  3. Corviale Vertical Dance – Spettacoli di danza verticale sulle pareti del “Serpentone” di Corviale, con diverse compagnie provenienti da ogni parte d’Italia ed Europa;
  4. Art has no bars / L’Arte non ha sbarre – Laboratori, spettacoli e opere di street art nel carcere di Rebibbia, a sottolineare come nessuna sbarra possa mai fermare la forza dell’ingegno di una creazione artistica. Il progetto, in collaborazione con l’Associazione LiberaMente, e con gli artisti Moby Dick e Barbara Oizmud, ha avuto il suo primo capitolo con i corsi di pittura alle donne della Casa Circondariale di Rebibbia, dalla cui creatività e dialogo è nata l’idea dell’opera finale, che sarà espressa all’esterno dall’artista Jorit al Quarticciolo, dedicata alla memoria dell’attivista brasiliana Marielle Franco;
  5. PerFormAzione Sociale – In collaborazione con Officina delle Culture, è una rassegna di teatro sociale atta a stimolare la partecipazione attiva della comunità rendendola protagonista delle dinamiche di crescita sociale e culturale del territorio. Tra gli ospiti speciali, Ascanio Celestini e Davide Enia;
  6. SU:ggestiva – Musica pura per luoghi straordinari. SU:ggestiva è un’esperienza di scoperta ad alto impatto emozionale: assistere a concerti e performance musicali in location bellissime, suggestive, uniche ed insolite. È il luogo che ospita il concerto a essere, insieme alla performance artistica, il fulcro dell’esperienza. Il progetto, nato in collaborazione con l’Associazione Culturale ARTmosfera, l’Associazione Taste&Travel e ATCL, vuole far scoprire nuove narrazioni visive, musicali ed emozionali attraverso l’incontro tra la musica e alcuni luoghi straordinari e suggestivi. A fare da fil rouge in questa edizione, il Parco Archeologico dell’Appia Antica. Tra i protagonisti di SU:ggestiva: C Duncan, Her Skin, Redi Hasa, Niklas Paschburg, Lambert, Parra for Cuva, Mòn, I Hate my village, Enrico Gabrielli, 72-HOUR POST FIGHT e Francesco Taskayali;
  7. Art in progress/Residenze artistiche internazionali – Dimore storiche e antichi palazzi si arricchiscono delle interazioni tra i propri spazi e pratiche artistiche multidisciplinari che danno vita a visite-spettacolo estremamente suggestive. Il progetto è la parte conclusiva di MArteLive Europe – finanziato dalla Comunità Europea – e vedrà protagonisti 32 residenze artistiche scelte tra i migliori artisti europei selezionati in questi ultimi due anni;
  8. Open Gallery – Digital edition – Giunta alla sua quarta edizione, Open Gallery diventa Digital, proponendo una rassegna di arte contemporanea incentrata sulla videoarte e le arti digitali in oltre 30 gallerie e spazi espositivi di Roma e del Lazio e con opere di artisti come Abbas KiarostamiStefano SchedaSilvia CamporesiSeifollah SamadianHans-Hermann Koopmann, Coniglioviola e molti altri;
  9. Danza battente – Rassegna di danza contemporanea che con la sua forza propulsiva oltrepassa le sue cornici convenzionali e si appropria dello spazio pubblico, uscendo dai teatri e irrompendo in strada. Piazza Carlo Alberto Scotti e largo Ravizza saranno i palcoscenici della manifestazione, che alternerà spettacoli dal vivo, workshops e altre attività collaterali finalizzate al coinvolgimento attivo degli astanti. Tra i numerosi artisti coinvolti: Piergiorgio MilanoSalvo LombardoSpellbound Contemporary BalletGil Kerer e il Collectif FAIR-E;
  10. #ALTRNTV – Un Festival di musica itinerante e diffusa, con band, musicisti e dj in 12 differenti location su Roma e Lazio; in sette serate diverse, ogni locale avrà una programmazione che abbraccerà diversi generi musicali per soddisfare i gusti di tutti e creare un vero e proprio festival in movimento di musica innovativa e sperimentale. Tra i moltissimi ospiti: Godspeed You! Black EmperorThe Afghan WhigsmúmMarlene KuntzMellow MoodGianluca PetrellaGiumoAltin Gün, Bobby Joe Long’s Friendship Party, Nada;
  11. LAB:Biennale – Workshop, incontri e formazione che avranno sempre come tema centrale l’arte, la cultura, lo spettacolo, l’innovazione. Progetto realizzato in collaborazione con FormazioneLive;
  12. LazioOFF – Spettacoli di musica, cinema, arti performative e visive di artisti italiani e internazionali avranno luogo in alcuni borghi del Lazio;
  13. La notte dei Makers – Un evento frutto della collaborazione tra Procult e gli Spazi Attivi/FabLab di Lazio Innova, in cui gli artisti coinvolti daranno dimostrazione di quanto imparato dalla formazione sinergica di queste due realtà.

INFO

www.biennalemartelive.it                                                                   
www.martelive.it                                                                            
www.martelive.eu                      

PREVENDITE:
www.dice.fm
www.marteticket.it
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UFFICIO STAMPA – MArtePlus – Agenzia di Comunicazione
Cristina Loizzo
cristina.loizzo@marteplus.it

Francesco Lo Brutto
francesco.lobrutto@marteplus.it

UFFICIO STAMPA ESTERO – Culturalia

Culturalia

Norma Waltmann
Bologna – Vicolo Bolognetti 11
tel : +39-051-6569105
mob: +39-392-2527126
email: info@culturaliart.com
web: www.culturaliart.com

All’Istituto Italiano di Cultura Parigi la mostra Anna Romanello “À REBOURS – Attraversamenti di memorie” a cura di Tiziana Musi 

Anna Romanello, Cretti, ph. Marco Ravasini

Anna Romanello

À REBOURS – Attraversamenti di memorie
Opere 2022-1985


A cura di Tiziana Musi

Inaugurazione 10 ottobre 2022 ore 19.00

Istituto Italiano di Cultura – Parigi

11 ottobre – 9 novembre 2022

Dall’11 ottobre al 9 novembre 2022 l’Istituto Italiano di Cultura di Parigi ospita la mostra di Anna Romanello “À Rebours Attraversamenti di memorie. Opere 2022-1985, a cura di Tiziana Musi. La mostra si avvale del patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura di Parigi con la direzione di Diego Marani e del patrocinio della Regione Calabria.

Inaugurazione 10 ottobre 2022 ore 19.00. 

La mostra presenta una rassegna importante dell’ampio e multiforme percorso artistico di Anna Romanello, artista performer, già docente dell’Accademia di Belle Arti di Roma. La poetica dell’artista si incentra sul tema della memoria attraverso tracce incise su supporti diversificati (carta, matrici in metallo, plexiglass): dall’installazione in ceramiche, carta e tessuto de I luoghi della memoria Sibari che evidenzia la relazione dell’artista con luoghi carichi di rimandi metaforiciai numerosi esemplari di Libri d’Artista, alcuni dei quali realizzati con testi di Christophe Comentale, alle opere del periodo parigino degli anni ’80 – ’90 che esplicitano il rapporto con William Hayter.

Inoltre, in esposizione alcune opere che l’artista ha realizzato con alcune aziende operanti nel territorio calabrese e campano, a conferma del suo profondo legame con la terra, le proprie radici e la propria cultura: in particolare opere in maglia jacquard piquet realizzate con il Lanificio Leo, cretti in terracotta con l’archeologa Geraldine Pizzitutti, tappeto realizzato con filati di altissima qualità come lana mohair dell’azienda DVS di Salvatore di Sarno e un’etichetta per il vino “Anthea” in edizione limitata per l’azienda vinicola Immacolata Pedace, il vigneto più alto d’Europa.

In introduzione alla mostra ci sarà la performance Topographie sentimentale di Lea Walter. L’intervento nasce dalle poesie emerse nelle trame delle opere dell’artista e dal testo di Jean Rony “Romamor”, accompagnate dai versi anche di G. Ungaretti e P. P. Pasolini.

Istituto di Cultura Italiano a Parigi – G. Bouchet

La curatrice Tiziana Musi introduce la ricerca dell’artista e il percorso della mostra. 

“[…] In questa possibilità di riscrivere continuamente la pagina artistica prende forma la ricerca visiva di Anna Romanello che si incentra sul tema della memoria e sulla sedimentazione dello sguardo attraverso tracce incise sulla lastra, sulla fotografia e sulla carta. Lo sguardo perturbante di Anna non ripropone soltanto la realtà visiva, ma cattura quegli elementi nascosti che consentono di andare al di là della semplice percezione visiva, cerca di evocare tracce che, attraverso la leggerezza del segno, l’acceso cromatismo e la molteplicità delle tecniche che si sovrappongono, alludono a un lungo processo di stratificazione della memoria di un luogo, di un oggetto, di un sentimento. Così emergono inaspettate visioni di Parigi come nell’opera Fughe di Segni dove “la solennità austera del porticato del Palais Royal diventa pretesto d’arte e contrappunto incisorio”. (L. Falcolini, 2019) Nel porticato si intrecciano e si sovrappongono linee in fuga e un acceso cromatismo che creano un inaspettato movimento dei segni. Oppure I luoghi della memoria del 2014 fotografie con interventi di xilografie dai luoghi familiari della Calabria.

La mostra, quindi, si struttura come un dispositivo dove emergono in un percorso a ritroso quegli attraversamenti della memoria dell’artista, che dalla sua terra d’origine, la Calabria, ha percorso verso Parigi alla fine degli anni ’70. A Parigi ha un incontro folgorante con William Hayter e il suo Atelier 17 con il quale condivide, prima come allieva e poi come artista e maestra lei stessa nelle Accademie italiane in cui ha insegnato, la medesima attenzione alla perentorietà del segno inciso e alla forza del colore nelle sue inaspettate declinazioni e sfumature.”

Anna Romanello, Forme Incise

Note biografiche

Anna Romanello, artista-performer di Corigliano Calabro, già docente di Grafica d’Arte all’Accademia di Belle Arti di Roma, dopo gli studi all’Accademia di Brera a Milano si trasferisce a Parigi, all’École Nationale Supérieure des Beaux-Arts e all’Atelier 17 di S. W. Hayter. A Roma, lavora all’Istituto Nazionale per la Grafica. Sono numerose le edizioni di Libri d’Artista in Italia e in Francia. Soggiorna a Londra dove avvia un progetto di opere fotografiche sulla città. Viene invitata a tenere conferenze e workshop in varie Accademie e Associazioni Culturali. Tra le più importanti esposizioni ricordiamo: Parigi, Centre Georges Pompidou, Galleria Arte Viva, Galleria La Maison; Avignone, Festival d’Avignon; Vancouver e Vienna, Istituto Italiano di Cultura; Rende, Museo del Presente, MAON Museo d’Arte dell’Otto e Novecento; Ljubljana, biennale di grafica;  Roma, Centro Luigi Di Sarro, Biblioteca L. Quaroni Sapienza Università di Roma, Bibliothè, Galleria Vittoria, Borghini Arte Contemporanea, Temple University, AREA – Architecture Design Art, Case Romane del Celio, Mo.C.A. Studio; Bruxelles, Fondazione Skriptura “S. W. Hayter & A. Romanello”; Milano, Fondazione Stelline; Terni, Museo Archeologico CAOS, Palazzo di Primavera; Podgorica, Ambasciata d’Italia, Musei e Gallerie; Miami, Aqua Art; Gerace, Museo Diocesano Tesoro della Cattedrale di Gerace. Collezioni pubbliche: Londra, The British Museum Department of Prints and Drawings; Parigi, Bibliothèque Nazionale, Département des Estampes et de la Photographie; Praga e Bratislava, Biblioteca Nazionale; Roma, Istituto Centrale per la Grafica; Argentina, Museo E. Caraffa de Cordoba;  Firenze, Biblioteca Nazionale;  Milano, Biblioteca Comunale Sormani; Bari, Museo d’Arte  Moderna; Kharkiv (Ucraina) Kharkiv Arts Museum; Sibari, Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide; Rende (CS) MAON Museo d’Arte dell’Otto e Novecento; Roma, Collezione d’Arte Contemporanea – Musei Vaticani.


INFO

Anna Romanello
À REBOURS Attraversamenti di memorie
Opere 2022-1985
A cura di Tiziana Musi
Con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura a Parigi
Con il patrocinio della Regione Calabria
In collaborazione con: Lanificio Leo, DVS Carpets, Azienda vinicola Immacolata Pedace, Pipero Roma, Simet, Legal Challenge

Inaugurazione 10 ottobre 2022 ore 19.00
Dall’11 ottobre al 9 novembre 2022
Orari: dal lunedì al venerdì 10 – 13 / 15 – 18 – chiuso il 1 novembre

Istituto Italiano di Cultura
50 Rue de Varenne – 75007 Parigi, Francia
iicparigi@esteri.it
https://iicparigi.esteri.it/iic_parigi/it

Anna Romanello
annaromanello50@gmail.com
www.annaromanello.it

Ufficio Stampa 
Roberta Melasecca 
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
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