Lo splendore dei Palazzi genovesi Patrimonio UNESCO che ispirarono il genio di Rubens

Genova – Rolli Days – Ottobre 2022

Didascalie tavole tratte da Pietro Paolo Rubens “Palazzi di Genova”, Anversa 1622
Copia appartenente alle raccolte di DocSai – Centro di Documentazione per la Storia, l’Arte e l’Immagine di Genova

Rubens Palazzo B Villa Cambiaso
P.P:Rubens “Palazzi di Genova”, Anversa 1622, “Palazzo B” (Villa Cambiaso)  – Comune di Genova, DocSai

Rubens Palazzo E Villa Peschiere
P.P:Rubens “Palazzi di Genova”, Anversa 1622, “Palazzo E” (Villa Pallavicino delle Peschiere)  – Comune di Genova, DocSai

Rubens Palazzo G Palazzo Interiano
P.P:Rubens “Palazzi di Genova”, Anversa 1622, “Palazzo G” (Palazzo Interiano Pallavicino)  – Comune di Genova, DocSai

Rubens Palazzo Tursi
P.P:Rubens “Palazzi di Genova”, Anversa 1622, “Palazzo in Strada Nuova di Don Carlo Doria Ducca de Tursi” (Palazzo Tursi)  – Comune di Genova, DocSai

Rolli Days

Genova 14 – 16 ottobre 2022
Lo splendore dei Palazzi genovesi Patrimonio UNESCO che ispirarono il genio di Rubens

Per la prima volta saranno aperti i piani nobili di ben 11 dei 12 palazzi che si affacciano su via Garibaldi (Strada Nuova)

Quando arriva a Genova, nei primi anni del 1600, il ventenne Peter Paul Rubens resta affascinato dai palazzi dell’aristocrazia genovese, non solo per la loro bellezza o per la raffinatezza delle collezioni d’arte, ma anche per come erano organizzati gli spazi e i servizi. Pensa che siano il più elegante modello per la residenza del perfetto gentiluomo europeo.

Per questo, esattamente 400 anni fa, pubblica ad Anversa il libro Palazzi di Genova”, che illustra le più importanti residenze aristocratiche genovesi con tavole dedicate alle facciate, alle piante, alla struttura architettonica.

Dal 14 al 16 ottobre tutti potranno entrare in questi edifici magnifici come Rubens, e come lui restare incantati da una bellezza senza pari e dalla concreta dimostrazione del potere dei finanzieri genovesi in Europa: tornano i Rolli Days, l’evento che celebra i Palazzi dei Rolli di Genova, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2006.

Sarà possibile esplorare oltre 40 fra palazzi, ville ed altri siti e immergersi in una straordinaria stagione di storia, arte e bellezza, guidati dai Divulgatori Scientifici, giovani professionisti pronti a coinvolgere i visitatori con la loro competenza.

Le parole dei Divulgatori Scientifici restituiranno vita e respiro ai luoghi rubensiani di Genova: i siti visitabili saranno in gran parte quelli contenuti all’interno dell’edizione del 1652 del volume dedicato ai palazzi genovesi (stampato per la prima volta nel 1622) con l’apertura di oltre venti luoghi descritti dai disegni commissionati da Rubens.

Per la prima volta saranno aperti i piani nobili di ben 11 dei 12 palazzi che si affacciano su via Garibaldi (Strada Nuova, la Via Aurea della Genova rinascimentale e barocca), oltre ai monumentali edifici di Via Balbi, a quelli che punteggiano le vie del centro storico, alla superba Villa Pallavicino delle Peschiere e alla Villa Giustiniani Cambiaso, anch’esse raffigurate da Rubens nel suo libro. Il pubblico avrà modo di immergersi in un sistema urbano unico al mondo.

Non saranno, però, solo i luoghi “di Rubens” a fare da protagonisti: la prossima edizione dei Rolli Days, infatti, sarà l’occasione di tornare in un rinnovato e riallestito Palazzo Rosso, e di scoprire il settecentesco Appartamento di Anton Giulio II Brignole Sale, aperto al pubblico per la prima volta da poche settimane.

I Rolli Days portano poi due novità: la possibilità di visitare il Palazzo Arcivescovile, con i suoi arazzi, gli affreschi di Luca Cambiaso e altre opere affascinanti; e il Conservatorio dei Fieschi, dal1763 un’opera pia laica che conserva al suo interno la particolare chiesa, la quadreria della Fondazione, le stupende statuine da Presepe di scuola genovese, gli importanti archivi della famiglia Fieschi e del Conservatorio stesso.

Accanto alle visite condotte dai Divulgatori Scientifici, saranno a disposizione del pubblico altre modalità di visita: si potranno prenotare itinerari con guida turistica anche in lingua, con la novità di alcune visite in genovese. Prosegue poi l’impegno del Comune di Genova nell’offrire a tutto il pubblico la possibilità di fruire del patrimonio UNESCO in modalità accessibile, con le visite in LIS e quelle riservate alle persone con disabilità. Come in ogni edizione,  Rolli Days inoltre riempiranno di cultura ed emozioni molti spazi monumentali della città, con un interessante programma di spettacoli teatrali e musicali.

ROLLI DAYS OTTOBRE 2022 – I SITI APERTI

I PALAZZI

Palazzo Antonio Doria (Spinola – Prefettura di Genova), Largo Eros Lanfranco Venerdì ore 15-19;  Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19

Palazzo Paolo e Nicolò Interiano (Pallavicino), Piazza Fontane Marose 2 Venerdì ore 15-18; Sabato e Domenica ore 10-13 e 15-18

Palazzo Agostino Pallavicino, Via Garibaldi 1 Venerdì ore 16:30-19; Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19

Palazzo Pantaleo Spinola (Gambaro), Via Garibaldi 2 Sabato e Domenica ore 10-19

Palazzo Franco Lercari (Parodi), Via Garibaldi 3 Venerdì ore 17-19 ; Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19

Palazzo Tobia Pallavicino, Via Garibaldi 4 Venerdì ore 15-19; Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-15

Palazzo Angelo Giovanni Spinola, Via Garibaldi 5 Venerdì ore 15-19; Sabato ore  10-15; Domenica ore 10-19

Palazzo Gio Battista Spinola (Doria), Via Garibaldi 6 Domenica ore 10-18

Palazzo Nicolosio Lomellino, Via Garibaldi 7 Venerdì ore 15-19;  Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19 Ingresso a pagamento Consigliato da Radio Monte Carlo

Palazzo Niccolò Grimaldi (Palazzo Tursi), Via Garibaldi 9 Venerdì ore 15-19;  Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19

Palazzo Luca Grimaldi (Palazzo Bianco), Via Garibaldi 11 Venerdì ore 15-19;  Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19

Palazzo Baldassarre Lomellini, via Garibaldi 12 Venerdì ore 14-15:30; Sabato ore 9-10:30 e 13:30-15:30

Palazzo Gio Francesco e Ridolfo Brignole Sale (Palazzo Rosso), Via Garibaldi 18 Venerdì ore 15-19;  Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19 Consigliato da Radio Monte Carlo

Palazzo Gerolamo Grimaldi (Palazzo della Meridiana), Salita San Francesco 4 Venerdì ore 15-19; Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19. Atrio e colonnato ingresso libero; salone del Cambiaso € 3; biglietto mostra ridotto per tutti a € 8; biglietto combinato Salone del Cambiaso+ mostra: 10 euro

Palazzo Giacomo Patrone (Lomellini), Largo Zecca 2 Venerdì ore 15-18; Sabato ore 10-18; Domenica ore 10-18

Palazzo Gio Francesco Balbi, Via Balbi 2 Sabato e Domenica ore 10-19

Palazzo dell’Università, Via Balbi 5 Sabato e Domenica ore 10-19

Palazzo Stefano Balbi (Palazzo Reale), Via Balbi 10 Venerdì 9 – 19, sabato 9 – 22, domenica 10 – 18

Palazzo Gio Battista Centurione (Andrea Pitto), Via del Campo 1 Sabato e Domenica ore 10-19

Palazzo Francesco Grimaldi (Gallerie Nazionali di Palazzo Spinola), Piazza di Pellicceria Venerdì 9 – 19, sabato 9 – 22, domenica 10 – 18

Palazzo Ambrogio di Negro, Via San Luca 2 Venerdì ore 15-19; Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19

Palazzo Doge Ferretto, Piazza Ferretto 1 Venerdì ore 15-19; Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19

Palazzo Sinibaldo Fieschi, Via San Lorenzo 17 Sabato e Domenica ore 10-12:30 e 15-18

Palazzo Vincenzo Imperiale, Piazza Campetto 8 Venerdì ore 15-19; Sabato ore 10-20; Domenica ore 10-19 – Ingresso a pagamento € 5

Palazzo Nicolò Spinola (Franzone), Via Luccoli 23 Venerdì ore 15-19; Sabato ore 10-21; Domenica ore 10-19

Palazzo Lercari Spinola, Via Orefici 7 Venerdì ore 15-19; Sabato ore 10-19; Domenica ore 10-19 Consigliato da Radio Monte Carlo

Palazzo Doria De Fornari, Piazza De Ferrari 4 Venerdì ore 15-19; Sabato ore 10-19; Domenica ore 10-19

LE VILLE

Villa Spinola di San Pietro, Via San Pietro 2 Sabato e Domenica ore 10-16:30

Villa Giustiniani Cambiaso, Via Montallegro 1, Sabato e Domenica ore 10-19 Consigliato da Radio Monte Carlo

Villa Pallavicino delle Peschiere, Via San Bartolomeo degli Armeni 5 Sabato e Domenica ore 10-19

Villa del Principe, Piazza del Principe 4 Venerdì ore 10-19; Sabato ore 10-21 e Domenica ore 10-19 Ingresso a pagamento € 6.

Villa Imperiale Scassi, Largo Gozzano 3, Sabato e domenica ore 10-16

ALTRI SITI

Palazzo Arcivescovile, Piazza Matteotti 4, Venerdì ore15-19; Sabato ore 15-19; Domenica ore 10-19

Conservatorio Fieschi, Mura dello Zerbino 16 Sabato e Domenica ore 10-19 Consigliato da Radio Monte Carlo

Palazzo Banca CARIGE, Via Cassa di Risparmio 15 Sabato e domenica ore 10-19

Teatro Carlo Felice, Passo Eugenio Montale 4, Venerdì 12:30-15:30; Sabato 12:30-15:30; Domenica 13:30-16:30

Archivio di Stato, Piazza di S.Maria in via Lata 7, Sabato e domenica ore 10-18

Albergo dei Poveri, Piazza Emanuele Brignole 2 Sabato e domenica ore 10-19 (ultimo accesso 18) – Ingresso a pagamento € 4.

Archivio del Magistrato di Misericordia, Via dei Giustiniani 15 Sabato e domenica ore 10-12:30 e 14-18

Basilica delle Vigne – Kalatà Experience, Piazza delle Vigne Venerdì visite alle ore 16, 17.30, 18.00, 19.30; Sabato e domenica visite alle ore 10, 11.30, 12.00, 13.30, 14.30, 16, 16.30, 18 Ingresso a pagamento € 2.


INFO

I palazzi e gli altri siti sono visitabili su prenotazione.
Per le prenotazioni e per tutti gli aggiornamenti sui siti aperti e sugli eventi collaterali:
https://www.visitgenoa.it/rollidays-online/

Rolli Days è un evento promosso e organizzato dal Comune di Genova in collaborazione con Camera di Commercio di Genova, Ministero della Cultura – Segretariato Regionale della Liguria, Associazione dei Rolli della Repubblica Genovese; Università degli studi di Genova.

Sponsor istituzionali del Comune di Genova: Iren – Esselunga – Banca Carige

Sponsor: Finsea

Mediapartner: Radio Monte Carlo
Radio Monte Carlo dedica una playlist ai Rolli Days:
https://spoti.fi/3BW08bH

Reggia di Colorno (Parma): NINO MIGLIORI. L’arte di ritrarre gli artisti – Ritratti di artisti di un maestro della fotografia italiana

Nino Migliori, Fausto Melotti, 1998 ©Fondazione Nino Migliori

15 Ottobre 2022 – 10 Aprile 2023

Reggia di Colorno (Pr)

NINO MIGLIORI.
L’arte di ritrarre gli artisti. Ritratti di artisti di un maestro della fotografia italiana

Mostra a cura di Sandro Parmiggiani. Direzione della mostra Antonella Balestrazzi.

“Nino Migliori. L’arte di ritrarre gli artisti” è la special guest della edizione ’22 di “Colornophotolife”, l’annuale festival di fotografia accolto dalla Reggia che fu di Maria Luigia d’Austria, a Colorno nel parmense.

La monografica di Migliori (dal 15 ottobre al 10 aprile) conferma la vocazione della Reggia a connotarsi come sede di grandi eventi fotografici, sulla scia delle mostra qui riservate a Michael Kenna, Ferdinando Scianna e Carla Cerati. Di Nino Migliori si possono ammirare 86 opere inedite, quasi tutte ritratti di artisti da lui frequentati, realizzate tra gli anni cinquanta ed oggi, che consentono di ripercorrere, attraverso le diverse tecniche adottate, le ricerche e le esplorazioni del mezzo fotografico condotte nel corso di oltre settant’anni di attività. L’esposizione, a cura di Sandro Parmiggiani, con la direzione di Antonella Balestrazzi, è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano/inglese).
Cinque le sezioni: i ritratti in bianco e nero, avviati negli anni ‘50, quando Migliori è a Venezia e frequenta la casa di Peggy Guggenheim, e sviluppati fino agli anni recenti; le immagini a colori nelle quali spesso opera una dislocazione dei piani e talvolta ritaglia le immagini e le ricolloca nello spazio; le sequenze di immagini tratte dal mezzo televisivo e concepite come fotogrammi in divenire; le grandi “trasfigurazioni” (100 x 100 cm) a colori in cui Migliori interviene “pittoricamente” sull’immagine; i ritratti recenti in bianco e nero “a lume di fiammifero”, che applicano alcune sue ricognizioni condotte su sculture “a lume di candela”. Molti sono i protagonisti della scena artistica che i visitatori della mostra riconosceranno attraverso i loro ritratti: tra gli altri, Enrico Baj, Vasco Bendini, Agenore Fabbri, Gianfranco Pardi, Guido Strazza, Sergio Vacchi, Luciano De Vita, Salvatore Fiume, Virgilio Guidi, Piero Manai, Man Ray, Luciano Minguzzi, Zoran Music, Luigi Ontani, Robert Rauschenberg, Ferdinando Scianna, Tancredi Parmeggiani, Ernesto Treccani, Emilio Vedova, Lamberto Vitali, Andy Warhol, Wolfango, Italo Zannier; Antonio Gades, Bruno Saetti, Lucio Saffaro, Alberto Sughi, Emilio Tadini; Eugenio Montale, Gian Maria Volonté, Giovanni Romagnoli e Franco Gentilini; Karel Appel, Enzo Mari, Fausto Melotti, Tonino Guerra, Pompilio Mandelli, Marisa Merz, Bruno Munari, Fabrizio Plessi, Arnaldo Pomodoro, Lucio Del Pezzo; Mario Botta, Ugo Nespolo, Elisabetta Sgarbi.

“Davanti alle fotografie di Nino Migliori occorre ricordare –evidenzia il Curatore, Sandro Parmiggiani – che con lui nulla deve essere dato per scontato: la macchina fotografica, la pellicola (e ora il supporto digitale), le carte su cui vengono stampate le immagini non sono asservite a una funzione prestabilita, ma essa può sempre essere ridefinita ed esplorata in nuove direzioni. Migliori è stato, fin dal 1948, uno strenuo indagatore delle possibilità offerte dal mezzo, dai procedimenti tecnici e dai materiali della fotografia; oltre a essere autore di splendide fotografie neorealiste – molti ricordano l’icona de Il Tuffatore, 1951 –, lui si è cimentato con le bruciature sulla pellicola e sulla celluloide, con esperienze su carta e su vetro, con le fotografie di muri e di manifesti, con la ricerca della “faccia nascosta” delle polaroid, con le recenti esperienze con caleidoscopi di diverse dimensioni (due dei ritratti in mostra sono realizzati con questa tecnica): inesauste ricerche e verifiche alimentate dalle visioni e dagli esperimenti che questa sorta di artista-fotografo-sciamano ha condotto nel suo viaggio dentro la fotografia. Sarebbe dunque limitativa la definizione di “fotografo”, non avendo mai Migliori concepito il mezzo fotografico come mero strumento di conformità agli statuti e ai canoni della fotografia – “una immagine che fissa il reale, in un momento del suo divenire” –, ma qualcosa che poteva permettergli di avvicinarsi a certe visioni che da sempre lo hanno intrigato. Basta pensare alle esperienze condotte a partire dal 2006, quando decise di fotografare lo Zooforo, l’impressionante bestiario medievale scolpito da Benedetto Antelami sul Battistero del Duomo di Parma, immaginando di restituirne la visione notturna che ne potevano avere gli abitanti della città, e i suoi visitatori, passando accanto alla torre ottagonale e scoprendone, alla luce delle torce, le forme fantastiche che si snodavano lungo il suo perimetro, ricreando nella notte, con opportune coperture, un buio profondo e avvicinando e muovendo lentamente una candela alle formelle, fino a scoprirne il volto segreto. Da quell’esperienza sono nati cicli in cui Migliori ha fotografato nell’assenza di luce monumenti e sculture, e ha eseguito ritratti di persone nel buio assoluto, con i loro volti illuminati dalla luce di un fiammifero, come documentano alcune fotografie della mostra di Colorno.

Nino Migliori nasce a Bologna nel 1926, dove tuttora vive e lavora. Inizia a fotografare nel 1948, alternando la fotografia neorealista e formalista alle sperimentazioni e alle ricerche, sulla base di tecniche inventate e affinate da lui stesso, che lo conducono a espressioni spesso affini alle vicende della pittura (quali l’informale) e alle esperienze concettuali. Negli anni Cinquanta, amico di Tancredi e di Emilio Vedova, frequenta la casa di Peggy Guggenheim a Venezia, mentre a Bologna si lega ad artisti quali Vasco Bendini, Vittorio Mascalchi, Luciano Leonardi. Nel 1977 il CSAC (Centro studi e archivio della comunicazione) dell’Università di Parma gli dedica la sua prima grande mostra antologica, curata dal suo fondatore, Arturo Carlo Quintavalle; dal 1978 Migliori è docente di Storia della Fotografia al Corso di Perfezionamento di Storia dell’Arte dell’Università di Parma; allo CSAC dona negli anni un corpus consistente di opere. Nel 1979 tiene un memorabile corso nell’ambito della manifestazione “Venezia 79 La fotografia”, sotto il patrocinio dell’Unesco e dell’International Center of Photography di New York, avente come programma le sperimentazioni off-camera. Nel 1982 Migliori dà vita ad Abrecal – Gruppo Ricerca Percezione Globale (1982-1991), che si rivolge soprattutto ai giovani e che si riallaccia alla poetica futurista nel senso di rottura degli schemi precostituiti e della libertà di espressione: il nome è infatti l’inverso di “Lacerba”. Dagli anni Settanta dirige workshops, e si dedica con frequenza alla didattica in scuole di vario ordine e grado (comprese le scuole dell’infanzia) e in istituzioni museali.
Nel 2016 l’artista dà vita alla “Fondazione Nino Migliori”.


INFO

Informazioni e prenotazioni:: www.reggiadicolorno.it

Ufficio stampa:
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
www.studioesseci.net
rif. Simone Raddi simone@studioesseci.net