Roma, Studio Campo Boario: Oggi 25 ottobre “Monochromacolor” a cura di Alberto D’Amico e Roberta Melasecca

Monochromacolor 

A cura di Alberto D’Amico e Roberta Melasecca

Artisti: Ak2deru, Luigi Battisti, DAP-D’Alfonso Perla,
Ysabel Dehais, Nina Eaton, Adele Lotito, Rita Mandolini,
Claudia Quintieri, Silvia Stucky, Roberto Vignoli

Inaugurazione 25 ottobre 2022 ore 18.00

Studio Campo Boario
Viale del Campo Boario 4a – Roma

Fino al 6 novembre 2022

Martedì 25 ottobre alle ore 18.00 inaugura a Roma la mostra Monochromacolor presso lo Studio Campo Boario in viale del Campo Boario, 4/A. Il progetto espositivo, ideato e curato da Alberto D’Amico e Roberta Melasecca, prevede di presentare unicamente opere monocromatiche, come riflessione sulla luce e sulla soggettività. Si vuole in questo modo destabilizzare il concetto di limite, di scelta, per spingere oltre la questione del libero arbitrio artistico. 

Artisti che partecipano all’evento: 
Ak2deru, Luigi Battisti, DAP-D’Alfonso Perla, Ysabel Dehais, Nina Eaton, Adele Lotito , Rita Mandolini, Claudia Quintieri, Silvia Stucky, Roberto Vignoli.

In fisica, la luce monocromatica è una radiazione elettromagnetica di una singola frequenza. Nel senso fisico, nessuna sorgente di radiazione elettromagnetica è puramente monocromatica, in ambito artistico invece l’utilizzo del concetto del monocromo si diffuse fra le avanguardie del dopoguerra, da Yves Klein alla Minimal Art. Piero Manzoni identificò il monocromo di Klein con l’achrome. Nel 1960 in Germania viene allestita un’esposizione internazionale dal titolo Monochrome Malerei. Il curatore Udo Kultermann nel catalogo scrive: “I quadri non sono che colore: il rosso, il bianco, il nero, il giallo e l’azzurro sono indifferenziati, puri e senza limiti”. È la mostra dedicata agli artisti che esplorano la potenza di un solo colore, che si allontanano sia dal realismo che dall’astrazione lasciando la scena ad un unico elemento. 

La secolare sfida tra Linea e Colore, nata nel Cinquecento ad opera di Giorgio Vasari, che metteva a confronto i coloristi veneti e il mirabile disegno dei fiorentini con l’Impressionismo, aveva visto per la prima volta nella storia l’ago della bilancia tendere dalla parte del colore ma sarà Kasimir Malevic a voler creare per primo un’opera che fosse puro significante. aggiungendo l’apice con il Quadrato bianco su sfondo bianco che fluttua alle soglie della visibilità, continuando questa ricerca fino a dipingere infine una tela completamente bianca.

La mostra Monochromacolor si inserisce in un progetto più ampio di riflessione corale sulle diverse teorie del colore. L’idea è quella di mettere a confronto le diverse teorie che si sono avvicendate negli ultimi secoli, da Newton e Goethe in poi, per arrivare ad Arnheim, Wittgenstein, Itten, Eisenstein. Si prevede la ricerca di studiosi che hanno affrontato il tema o che siano disposti a impegnarsi in tal senso. Sono previste conferenze, proiezioni, incontri e tavole rotonde.

Verranno invitati studiosi di diverse discipline a esporre le principali teorie, a volte complementari e altre in contraddizione tra loro. Gli incontri prevedono infatti dei dialoghi tra due studiosi che esporranno due teorie o argomentazioni di due autori. (Newton – Goethe; Itten – Kandinskij; Arnheim – Lusher; Ejzenstejn – Hitchcock).


INFO

Rome Art Week 2022

Monochromacolor
Il monocromo come orizzonte del ritorno del significante
A cura di Alberto D’Amico e Roberta Melasecca

Inaugurazione 25 ottobre 2022 ore 18.00

Studio Campo Boario
Viale del Campo Boario 4a – Roma

Fino al 6 novembre 2022

Roberta Melasecca
Interno 14 next – Melasecca PressOffice

roberta.melasecca@gmail.com
www.interno14next.it
www.melaseccapressoffice.it
www.festivaldeltempo.it

Milano, Still Fotografia: MANUEL CICCHETTI. Tempo intermedio

Manuel Cicchetti, TRECATE (NO) (2020), Stratificazioni | 100 x 100 cm
© Manuel Cicchetti

27.10.2022 / 21.01.2023

Milano, Still Fotografia

MANUEL CICCHETTI. Tempo intermedio

La mostra presenta 70 fotografie tratte dal progetto realizzato in quattro anni di lavoro che si concentra in quei luoghi, come centri commerciali, distributori di benzina, cantieri, fabbriche, grattacieli, simboli del progresso e della fortuna economica, oggi messi in discussione dalla crisi globale.

Dal 27 ottobre 2022 al 21 gennaio 2023, STILL Fotografia a Milano (via Zamenhof 11) ospita la mostra che presenta una selezione di 70 fotografie, rigorosamente in bianco e nero, tratte dal progetto Tempo intermedio di Manuel Cicchetti (1969), curata da Denis Curti, organizzata con il sostegno di SACE, Gruppo CdP.

Tempo intermedio è un progetto realizzato in quattro anni di lavoro, durante i quali Manuel Cicchetti ha viaggiato lungo l’Italia alla ricerca di quei luoghi come centri commerciali, distributori di benzina, cantieri, fabbriche, depositi, ponti, grattacieli e altri, simboli del progresso e della fortuna economica oggi necessariamente messi in discussione da una crisi globale e in cui l’essere umano è totalmente assente dalla scena ritratta.

Quel Tempo intermedio che Manuel Cicchetti vuole raccontare è il periodo sospeso tra la definizione del futuro e un passato che continua a segnare le vite delle persone. L’itinerario italiano del fotografo documenta come i segni del passato, più o meno recente, siano ancora ben presenti nella vita quotidiana.

“Da una parte – ricorda Denis Curti – c’è il preciso intento di testimoniare come una grande fetta del territorio italiano sia coinvolta in quei cambiamenti già in atto dai primi anni del nuovo millennio. Il desiderio di Cicchetti è quello di mettere in evidenza, raccogliere e, solo in parte, schedare le sfide verso necessarie riconversioni, che la nostra società è obbligata a intraprendere e che, in gran parte, cancelleranno o modificheranno i segni dell’uomo incisi sul suolo del nostro paese. L’intento di questo approfondito reportage, attraverso l’ambiente, il digitale, il panorama lavorativo, il retail, i trasporti e la comunicazione, è quello di raccontare per immagini i tratti salienti di una trasformazione irreversibile”.

“Dall’altra parte – continua Denis Curti -, al fianco di una narrazione sempre coerente e lineare, Manuel Cicchetti riesce a cucire un chiaro percorso di intenzioni, senza mai rinunciare al sistema documentario, lasciando emergere il suo personale sentimento autoriale che, grazie a un bianco nero studiato e controllato fin nei minimi particolari, si fa poesia per gli occhi”.

Tempo intermedio – afferma Manuel Cicchetti – è un progetto che nasce dalla consapevolezza che siamo all’inizio di un percorso che cambierà l’ambiente, l’energia, la società, il lavoro e molto altro. Un cammino che, per la prima volta, non abbiamo deciso in autonomia ma che ci viene imposto dalla natura, della quale ci siamo collettivamente dimenticati di far parte”.

“Possiamo, attraverso un viaggio a ritroso nel tempo – prosegue Manuel Cicchetti –, osservare i segni che abbiamo lasciato sul territorio e riconoscerne le singole fasi evolutive. Il progresso economico e sociale ha fuso e stratificato con frequenza sempre più ravvicinata elementi architettonici e tessuto paesaggistico, entrambi segnati da mutamenti radicali della società. Tempo intermedio è quel periodo racchiuso tra le trasformazioni che si sono susseguite”.

Il progetto Tempo intermedio si completa con un volume Edizioni PostCart che presenta 140 immagini di Manuel Cicchetti e i testi di Gianni Biondillo, Denis Curti, Veronica Polin.

Manuel Cicchetti. Note biografiche


Manuel Cicchetti (1969) inizia a fotografare fin da ragazzo. Nei primi anni ‘90 opera in ambito musicale realizzando copertine per BMG, EMI e CNI. Lavora come fotografo di scena per importanti teatri come il Regio di Torino, e con orchestre e compagnie quali i Pomeriggi Musicali e la Compagnia dell’Opera Buffa. Nel 1999 realizza per Cantieri d’Arte Internazionali di Montepulciano la scenografia e la sua prima regia teatrale con l’opera “On the high wire” di Philippe Petit e nel 2001 mette in scena a Milano – per il festival Suoni e Visioni – “Orfeo a fumetti” con testi e disegni di Dino Buzzati e le musiche di Filippo del Corno. Fonda assieme a Lorenzo Ferrero, Angelo Miotto e Jacopo Barigazzi il gruppo di lavoro Hdemia per sviluppare la cultura giovanile in Italia. Da questa esperienza nasce l’idea di Officium, società che si occupa di eventi come La Festa della Musica di Milano, il WOMAD festival itinerante ideato da Peter Gabriel, l’inaugurazione dei Mondiali di Sci del Sestriere. Viene chiamato come creativo con J. Walter Thompson, Inferenzia, Fullsix, Reply, Weber Shandwinck, Hill+Knolton, Young & Rubicam.
Dal 2015 iniziano le produzioni editoriali dei suoi lavori. Il primo libro pubblicato da Touring Club Italiano è “Monocrome, camminando tra le Dolomiti d’Ampezzo” realizzato in quattro anni di camminate nel Parco. La plasticità scultorea e magnifica della natura che supera la concezione materiale e consumistica del bello viene raccontata con un utilizzo del bianco e nero e con luci fortemente teatrali che derivano dalla sua precedente esperienza professionale. Al libro si accompagna una mostra itinerante iniziata al Museo Rimoldi di Cortina d’Ampezzo. Ogni fotografia è abbinata ad un paesaggio ampezzano dipinto da grandi maestri della pittura italiana, tra cui Sironi, de Chirico, De Pisis. Nel 2018 gli stessi paesaggi di Monocrome subiscono la devastazione di Vaia. In poche ore una terribile tempesta di vento e acqua rovescia le foreste scagliando a terra milioni di alberi. Vaia lascia un paesaggio buio e desolato e la testimonianza fotografica nei luoghi colpiti diventa il secondo prodotto editoriale pubblicato da TMC dal titolo “Vaia, viaggio consapevole dentro un disastro”. Le immagini ritraggono gli alberi ormai caduti, ma il lavoro va oltre. Viene affidato al giornalista Angelo Miotto il compito di immaginare l’ultimo pensiero degli alberi prima del loro schianto. Il volume recensito dalla stampa come una “Spoon River dei nostri boschi” diventa anche una mostra immersiva con immagini in grandissimo formato di oltre 6 metri di larghezza con musica e testi recitati. È scelta dal Ministero dell’Ambiente per All4Climate 2021 e allestita a Belluno per il Festival Oltre le Vette, a Milano sulle cancellate esterne dei Giardini Palestro per il Museo di Scienze Naturali, a Genova a Palazzo Ducale e in molti altri luoghi in Italia.
Dal 2018 inizia il viaggio fotografico itinerante in tutto il territorio italiano per la realizzazione di Tempo Intermedio.


INFO

MANUEL CICCHETTI. Tempo intermedio
Milano, Still Fotografia (Via Zamenhof, 11)
27 ottobre 2022 – 21 gennaio 2023

Orari: martedì-venerdì, 10-13/14-18; giovedì, 10-13/14-19

Informazioni: Tel. 02.36744528; info@stillfotografia.it; press@stillfotografia.it

Sito internet: stillfotografia.it

Ufficio stampa STILL
CLP Relazioni Pubbliche
Anna Defrancesco | T. +39 02 36755700 | anna@clp1968.it | www.clp1968.it

Ancona: CINEMATICA FESTIVAL – Dalla danza delle piante all’intelligenza artificiale

LIVE&DIGITAL

9° edizione di CINEMATICA FESTIVAL “NATURA NATURANS”

Eccellenze dell’arte digitale, scienziati, poetiartisti di fama internazionale per indagare e rilanciare i temi della difesa della Terra

Dal 27 al 30 ottobre tra Mole Vanvitelliana e Teatro delle Muse di Ancona

Cinematica, il festival dell’immagine in movimento, che dedica quattro giorni di programmazione all’esplorazione della forza generatrice della Natura tra corporeità e nuovi media, arte generativa, performance e videoarte. Il format ibrido e unico festival tra analogico e digitale, arti perfromative e cinetiche

Installazioni inedite, prime nazionali, artisti e performer di fama internazionale che entrano in relazione con scienziati, filosofi, studiosi, poeti. Tutto questo è Cinematica 2022, il festival dell’immagine in movimentoche nella multidisciplinarietà e trasversalità dei linguaggi ha visto sempre il suo inconfondibile marchio di fabbrica.Dopo il successo della sezione OUTDOOR negli spazi verdi di Ancona, tra settembre ed ottobre, il Festival entra nel vivo con la sezione INDOOR LIVE&DIGITAL, dal 27 al 30 ottobre ad Ancona.

“Natura Naturans” il titolo di questa IX edizione. «Una riflessione sulla Natura per porre attenzione alle tematiche di tutela ambientale e difesa della Terra, ma anche Natura come forza generativa, sorgente di ispirazione anche di una certa modalità di creazione digitale che spesso mutua il suo codice dalla natura trasferendolo alle intelligenze artificiali», ha spiegato Simona Lisi, direttrice artistica di Cinematica e sua ideatrice.

Un programma denso che si snoda in quattro giornate e che tocca i luoghi iconici della cultura marchigiana: la Mole Vanvitelliana ed il Teatro delle MuseSette performance uniche di danza e musica dal vivo, due prime nazionalitrentacinque artisti coinvolti, ospiti di rilievo internazionale, eccellenze della videoarte e dell’arte digitale, talk multidisciplinari, competizione di videodanza e l’imperdibile sezione Kids per bambini.

«Quest’anno il cartellone di Cinematica Festival presenta artisti ed opere molto ricercate, alcuni sono progetti creati appositamente per il festival, altri sono esclusive anteprime nazionali. La ricerca è stata attenta e minuziosa. Cinematica cresce ancora nella qualità delle sue proposte, da quest’anno siamo forti anche del risultato di essere diventati parte del Fus per la Formazione di Nuovo pubblico per la danza del Ministero della Cultura» afferma la direttrice Simona Lisi.

Un progetto di alto spessore, quello proposto dall’associazione Ventottozerosei, organizzatrice di Cinematica, confermato anche dall’ottimo posizionamento al bando della Regione Marche per lo spettacolo dal vivo di rilievo regionale, per un programma che presenta contaminazioni di molteplici contenuti ben equilibrati.

Partner di Cinematica, Marche Teatro, non solo per la messa a disposizione degli spazi del Massimo cittadino, ma anche per la stretta collaborazione per le proposte legate al mondo della danza.

La sezione INDOOR si aprirà ufficialmente giovedì 27 ottobre al Ridotto del Teatro delle Muse alle 18 con il talk introduttivo “Siamo Natura”, un dialogo a più voci sul potere generativo della Natura tra il filosofo, professore emerito dell’Università di Macerata e membro dell’Accademia dei Lincei Filippo MigniniAntonio Navarra, fisico, presidente della Fondazione CMCC Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici e tra i primi firmatari dell’appello degli scienziati alla politica trasformata in petizione “Un voto per il clima” consegnata il 29 settembre con oltre 230.000 firme al presidente Sergio Mattarella; il noto poetaDavide Rondoni il cui ultimo libro”Cos’è la Natura? Chiedetelo ai poeti “(ed.Fazi) sarà al centro del talked il duo artistico italo-tedesco dalla creatività ibrida VestAndPage che presenterà in anteprima assoluta elementi del loro attuale film in post-produzione STRATA https://www.vest-and-page.de/. Modera l’evento Anna Francesca Mezzina, giornalista TgR Marche. La serata inaugurale prosegue con la proiezione del documentario Man Kind Man, ovvero: tre uomini, due tartarughe, un mondo da condividere, in collaborazione con CinemaAmbiente. La visione della pellicola sarà introdotta dal regista Iacopo Patierno e il professore Roberto Danovaro, biologo e docente Universita Politecnica delle Marche. (La serata è in collaborazione con FUORI NORMA, il contenitore del cinema sperimentale di Adriano Apra’ e CinemAmbiente).

Venerdì 28 ottobre il sipario salirà sulle installazioni con opere in mostra per la prima volta in assoluto (Sala Tabacchi Mole, ore 18), ispirate proprio dai temi del Festival e sugli spettacoli dal vivo. Dopo la giornata di apertura, torna il duo Vest&Page, che proporrà una performance rituale-partecipativa one to one con il pubblico Lost matter (Materia persa) IIE ancora  Igor Imhoff, artista digitale impegnato nella sperimentazione visuale che presenterà tre diverse opere realizzate in esclusiva per il festival, per poi salire sul palco alle 21 con i Mattatoio 5, band post-rock, dark wave che fonde la  musica con i linguaggi dell’elettronico e l’artista di origineargentina Sofia Crespo, tra le più conosciute nel panorama internazionale, esporrà un trittico di creazione video generativo creata appositamente per il festival. La serata continua dalle 19.00con due spettacoli d’eccezione. Il primo, l’installazione performativa del Collettivo Prendashanseaux Gaia -Intro-, un esperimento per ritrovare in noi stessi e nella percezione del pubblico tutte quelle suggestioni derivanti dalla ricerca artistica sviluppata durante la fase in natura, un dialogo costante tra il pubblico itinerante e gli artisti coinvolti in presenza o attraverso le opere d’arte esposte nell’istallazione. Il secondoalle 21, la performance di teatrodanza canzone I studio per EWA di e con Simona Lisi. Una perfomance in cui suono, corpo e scultura si incontrano. Una forma danzata di concerto teatrale dedicata al tema femminile per eccellenza. A seguire la performance di Igor Imhoff e i Mattatoio 5 con la presenza della cantante Romina Salvadori.

Sabato 29 mattino e pomeriggio spazio a bambini e ragazzi, con il laboratorio di disegno animato e dancing Stop motion and dance! a cura di Magazzino dei semi (alle 10 ed alle 15, aula didattica, Mole).

Il pomeriggio del 29 prosegue con un appuntamento unico, tra i più attesi del Festival il talk Codice Natura (ore 18, Mole). Sofia Crespo torna protagonista insieme a due ospiti davvero d’eccezione: l’artista visivo e designer Luigi Serafini, autore del celebre Codex Seraphinianus, e il professore Derrick De Kerckhove. Due artisti appartenenti a due diverse generazioni entrano in relazione grazie ad un testo di culto, l’enciclopedia surreale e scritta in alfabeto asemico da Serafini nel 1981. Un dialogo sull’arte e attraverso l’arte e sulle tecnologie, moderato da uno dei più famosi sociologi e massmedioligi contemporanei.

In serata, due spettacoli imperdibili:in scena la compagnia catalana KONIC THTR, una delle più importanti realtà europee di interazione tra perfomance live e digitale,con lo spettacolo #02Brumaprima nazionale (sala Polveri, Mole, 19.30), performance con tematiche ambientali, linguaggi performativi e dispositivi bio-scenografici-tecnologici, ed il potentissimo Metastatisanteprima nazionale, il nuovo lavoro del compositore Gabriele Marangoni con la cantante e performer Francesca Della Monica, una delle voci più potenti ed eclettiche italiane, (Magazzino Tabacchi, Mole, ore 21.30). Musica, voce, tecnologie ed immagini per rappresentare il grido disperato del pianeta Terra.

Domenica 30 ottobre ci sarà la danza (Teatro delle Muse) con il consolidato DANCE ME DAY, un’intera giornata dedicata alle diverse forme della relazione tra corporeità e mezzo audiovisivo, con due giovani e affermate autrici e la competizione internazionale di videodanza che vede sfidarsi 11 corti di danza provenienti da tutto il mondo. Due gli spettacoliin prima regionale Clouds di Mara Di Vietri (Ridotto, ore 18), uno spettacolo video performativo, un viaggio attraverso diversi linguaggi artistici, nel quale l’indagine sul corpo entra in relazione a diverse forme d’arte,e Rosarosaerosae, la pelle delle immagini di e con Sara Lupoli (Salone delle Feste, ore 19), è un racconto multimediale che indaga il processo di costruzione dell’identità a partire dal corpo e dalle sue infinite rappresentazioni. Alle 21 al Ridotto poi la serata finale di Cinematica Videodance Competition, con la proiezione dei corti finalisti, votazione del pubblico e consegna Premi della Giuria di qualità formata da Cosimo TerlizziAnna De Manicor e Gilberto Santini.


INFO

l FESTIVAL CINEMATICA è organizzato da Associazione Ventottozerosei con la co-organizzazione di Comune di Ancona. CON IL SOSTEGNO DI: Ministero della Cultura, Regione Marche, Comune di Ancona, Marche Teatro e AMAT.

Ufficio stampa

Melina Cavallaro 
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma