Benedetta Paravia, premiata dalla Regina d’Inghilterra per “Women in Love”

Benedetta Paravia

Lo scorso 28 Ottobre c.m. presso la Camera dei Lords a Londra Benedetta Paravia, aka Princess Bee, è stata premiata per Women in Love, con decreto precedentemente firmato dalla Regina con la motivazione “best project 2022 for women empowerment“. Il premio per le donne leaders è stato dedicato alla Regina in seguito alla sua morte.

Women in Love è la video-mostra che s’inserisce nella forte e necessaria lotta contro il crimine delle Mutilazioni Genitali Femminili (MGF), e che si svolgerà a Venezia in collaborazione con la galleria internazionale ITSLIQUID GROUP, a Palazzo Bembo, dal 2 al 23 dicembre 2022.
L’opening si terrà il 2 dicembre alle ore 17 per i media e dalle 18 alle 22 per gli ospiti, sempre presso Palazzo Bembo.


INFO

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Museo Della Città di Rimini: emERgenze contempoRaNee – I premi acquisto della Regione E.R. insieme alle opere donate da Francesco Amante

Lukas donazione Amante

Dal 5 novembre 2022 apre al pubblico emERgenze contempoRaNeepremi acquisto della Regione Emilia-Romagna e le donazioni di Francesco Amante al Museo della Città di Rimini

47 opere per l’Ala Nuova del Museo della Città

Approdano a Rimini, nell’Ala Nuova del Museo della Città, 45 opere d’arte contemporanea di 36 artisti, premiati nel 2021 nell’ambito del bando promosso dalla Regione Emilia-Romagna per sostenere il settore delle arti visive colpito in epoca pandemica. Accanto ad esse, l’Ala Nuova del Museo ospiterà due straordinarie donazioni del mecenate bolognese Francesco Amante, imprenditore appassionato d’arte, che ha concesso alla Regione Collection of Paths (1995) di Emil Lukas e al Comune di Rimini Terza camera (Lettiga) (2007) di Flavio Favelli.

Le opere, entrate a far parte del patrimonio della Regione nella forma di “premi acquisto”, sono state selezionate da una giuria composta da riconosciuti esperti del settore (Gloria Bartoli, Walter Guadagnini e Marco Pierini) con l’intento di individuare “la varietà delle ricerche che si stanno sviluppando sul territorio emiliano-romagnolo, specchio fedele della varietà che caratterizza il panorama artistico contemporaneo”. Queste opere saranno il fulcro della nuova sezione del Museo dedicata al contemporaneo, il cui titolo – emERgenze contempoRaNee – da un lato geolocalizza (attraverso l’evidenza delle sigle ER e RN), dall’altro contestualizza, ricordando la natura stessa del bando regionale, nato per offrire una risposta concreta alla difficile contrazione o addirittura sospensione delle attività culturali dovuta al Covid-19 durante il 2020. L’esposizione è a cura di Cristina Ambrosini, Claudia Collina e Giovanni Sassu con la collaborazione di Alessandro Paolo Lena.

Ad arricchire la collezione del Museo della Città di Rimini saranno le due opere donate da Francesco Amante che fanno parte di un più ampio progetto iniziato nel 2021. In quell’anno infatti Francesco Amante, “un ambasciatore delle arti” e un collezionista illuminato da sempre impegnato in iniziative di alto rilievo culturale, aveva donato 25 opere d’arte alla Regione Emilia-Romagna e al Comune di Pianoro. Un regalo importante per il patrimonio artistico regionale: “Fin da giovane imprenditore, ho capito che fare impresa significava anche avere un impegno sociale. Una vita professionale impegnativa con tanti sacrifici, mi ha però concesso di raggiungere importanti traguardi di vita; a parte il sociale, ho dedicato il mio impegno al mondo dei motori e all’arte. In quest’ultima disciplina ho dedicato nella mia Regione alcune installazioni e donazioni” così dichiara Francesco Amante.

La collezione Amante è entrata così a far parte della raccolta d’arte contemporanea della Regione Emilia-Romagna. Da questo suo grande mecenatismo e dal desiderio di continuare ad arricchire le collezioni d’arte del territorio emiliano-romagnolo Amante ha poi scelto di donare altre due opere, quelle di Flavio Favelli ed Emil Lukas, alla Regione Emilia-Romagna che dal 5 novembre animeranno l’Ala Nuova del Museo della Città di Rimini. Un grande omaggio al territorio e al pubblico, che potrà così fruire di nuove bellezze artistiche di alto rilievo.

Il nuovo allestimento all’interno del Museo della Città di Rimini documenta i linguaggi di artisti/e singoli o collettivi espressi attraverso diversi media quali, pittura, disegno, scultura, fotografia, videoarte. Si tratta di un importante arricchimento per il percorso museale riminese sul fronte delle ricerche artistiche del contemporaneo, che potenzia l’offerta culturale cittadina e, al contempo, mappa la molteplicità e la varietà dei fenomeni artistici attuali, considerando che la maggioranza dei “premi acquisto” della Regione sono stati riservati ad artisti under 40.

L’ordinamento che i curatori hanno proposto è un insieme di linguaggi e tecniche che va dai media fisici alla postmedialità, tracciando le evoluzioni e le trasformazioni espressive dell’arte che, nel secondo millennio, si manifestano nella loro eterogeneità creativa. L’esposizione è quindi fruibile nella sua complessità o attraverso tre percorsi che, come linee di una metropolitana che s’intersecano e si scambiano, offrono al visitatore rotte privilegiate.

Tutte le opere, oggetto di catalogazione, sono disponibili anche in rete sul Catalogo regionale del Patrimonio Culturale (PatER).

Francesco Amante: curriculum vitae

Francesco Amante

Nato a Bologna nel 1947 Francesco Amante è un imprenditore conosciuto a livello internazionale, grande appassionato di arte e motori, che da sempre sostiene attività culturali di grande livello.

Una laurea a pieni voti sulle strategie di marketing, diploma di dottore commercialista e revisore ufficiale dei conti. Presidente Holding della società licenziataria dei marchi Timberland, Ralph Lauren, Clarcks, Allen Edmonds.

Per 10 anni ha ricoperto il ruolo di Presidente delle aziende del Settore Abbigliamento di Bologna presso l’allora Associazione Industriale di Bologna, attualmente Unindustria.

Dal 2000 Antonio Amato l’ha voluto nel Comitato di Difesa della Proprietà Intellettuale presso la Confindustria di Roma.

Dal 2001 al 2011 è presidente dell’Associazione Amici della Galleria D’Arte Moderna di Bologna stabilendo rapporti con Musei in Europa e organizzando convegni internazionali.

Ha prestato e donato opere al MAMbo. Ha promosso e finanziato iniziative che hanno cambiato il volto della città come l’installazione di Flavio Favelli presso il Pantheon della Certosa, il grande lampadario “Casagrande” opera di ZimmerFrei posta all’ingresso della Cineteca di Bologna e riportato i bronzi L’amor Patrio e Il Valore Militare” di Giuseppe Romagnoli nella sua sede originaria sulla facciata di Palazzo d’Accursio in Piazza Maggiore.Su invito dell’Amministrazione Comunale ha rappresentato i donatori della Città di Bologna per il progetto di restauro dei portici di San Luca, essendo egli stesso donatore.

E’ presidente della Scuderia Bologna Squadra Corse con cui organizza competizioni d’importante valore internazionale come la “Bologna-San Luca”, gara che Amante ha riportato in vita nel 2004 dopo 46 anni di inattività e la “Bologna-Raticosa” anch’essa ripresa e spinta ai massimi livelli nel 2001, dopo che la storica gara non si correva da 36 anni. Per 13 anni ha organizzato il transito della 1000 Miglia a Bologna. Ha vinto 9 campionati italiani di velocità in salita per auto storiche. Da 12 anni siede nel board di Carthesio, azienda internazionale specializzata nei passaggi generazionali aziendali, wealth management e private equity.

Il Presidente Carlo Azeglio Ciampi gli ha conferito l’onorificenza di Commendatore per meriti alla Repubblica.

L’Amministrazione comunale di Bologna gli ha conferito la Turrita d’Argento per avere onorato con la propria attività professionale e pubblica la città di Bologna. Con le stesse motivazioni ha ricevuto il Premio Galileo D’Onore.


INFORMAZIONI UTILI

emERgenze contempoRaNee
I premi acquisto della Regione Emilia-Romagna
e le donazioni di Francesco Amante al Museo della Città di Rimini

DOVE: Ala Nuova del Museo della Cittàdi Rimini, Via L. Tonini 1, Rimini
QUANDO: dal 5 novembre 2022

ORARI DI APERTURA: da martedì a venerdì 10-13 e 16-19 | sabato, domenica e festivi 10-19
chiuso lunedì

Gli artisti selezionati dalla giuria composta da Gloria Bartoli, Walter Guadagnini e Marco Pierini
Riccardo Baruzzi, Stefano Bazzano, Ruth Beraha, Paolo Bufalini, Silvia Camporesi, Cristian Chironi, Adelaide Cioni, Rudy Cremonini, Giulia Dall’Olio, Giulia Dari, Marco Di Giovanni, Irene Fenara, Niccolò Morgan Gandolfi, Garaffoni Ambroni Rossi (Giacomo Garaffoni, Michele Ambroni, Sofia Rossi), Silvia Infranco, Claudia Losi, Rachele Maistrello, Luca Massaro, Elena Mazzi, Nicola Melinelli, Gabriele Micalizzi, Luca Monterastelli, Alessandro Neretti, Francis Offman, Mattia Pajè, Nazzarena Poli Maramotti, PetriPaselli (Matteo Tommaso Petri e Luciano Paselli), Giulia Poppi, Andrea Salvatori, Luca Santese, Marcello Spada, Davide Trabucco, Davide Tranchina, Jacopo Valentini, Emilio Vavarella, ZimmerFrei collettivo (Anna de Manincor, Massimo Carozzi, Anna Rispoli)

Gli artisti delle donazioni Francesco Amante
Flavio Favelli, Emil Lukas

Enti promotori
Regione Emilia-Romagna, Assessorato alla cultura e paesaggio,
Comune di Rimini, Assessorato alla cultura

Organizzazione
Comune di Rimini, U.O. Musei comunali e culture extraeuropee
Regione Emilia-Romagna, Settore Patrimonio culturale e Settore attività culturali, economia della cultura, giovani

Esposizione a cura di
Cristina Ambrosini, Claudia Collina e Giovanni Sassu
con la collaborazione di Alessandro Paolo Lena

CONTATTI:
museicomunalirimini.it
musei@comune.rimini.it

UFFICIO STAMPA MUSEO DELLA CITTà DI RIMINI
Errica Dall’Ara
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Domani 6 novembre ore 15 ad Artissima: Presentazione di “Eredi Boggiano” il nuovo libro d’artista di Cristiano Berti – Interverrà il semiologo Ugo Castagnotto

Eredi BoggianoIl nuovo libro d’artista di Cristiano Berti

Progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (X edizione, 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura. Il libro fa parte del secondo dei Cicli futili, una serie di opere ibride nella quale l’autore scopre affinità e distanze tra ricerca storica e ricerca artistica.

Eredi Boggiano è il titolo del nuovo libro d’artista di Cristiano Berti, edito da Quodlibet e realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (X edizione, 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

Eredi Boggiano fa parte del secondo dei “Cicli Futili” una serie di opere ibride nella quale Berti scopre affinità e distanze tra ricerca storica e ricerca artistica che si traduce in un travestimento dell’autore, che da artista diventa storico, mantenendo la sua penna poetica. Al centro della nuova indagine di Cristiano Berti c’è la figura di Antonio Boggiano, un facoltoso commerciante italiano vissuto a Cuba nella prima metà dell’Ottocento, e delle persone che egli possedette, come schiavi di casa o nella sua piantagione di caffè.

Si legge nel risvolto del libro: “Cosa resta di Antonio Boggiano, nato a Savona nel 1778 e morto a Trinidad di Cuba nel 1860? Intraprendente, scaltro, benestante, anzi, almeno in certi momenti della sua vita, si potrebbe dire, ricco. Committente di un bell’altare di marmo bianco che si trova oggi nella chiesa più importante di Trinidad. Padre severo eppure amorevole di numerosi figli e figlie. Un uomo che prima di terminare l’esistenza, e cadere nell’oblio, ha lasciato numerose prove del suo laborioso cammino: tracce facili da scoprire con gli strumenti della ricerca storica, che in casi come questo paiono essere ben affilati, e capaci di incidere in profondità.

Ma vi è pure dell’altro, e a ben vedere è questo ciò che maggiormente resta di Boggiano. Un seme dei tempi della colonia, intriso di avidità e cattiveria, che nel tempo si è trasformato e perpetuandosi ha perduto il gusto amaro delle origini”.

Frutto di cinque anni di ricerche, Eredi Boggiano è concepito come libro d’artista, ma prende la forma di un saggio scientifico di interesse storico, adottando la medesima veste editoriale del volume che lo ha preceduto Gaggini. Le Alpi e il Tropico del Cancro (Quodlibet, 2017). È proprio dalla ricerca compiuta su Gaggini che Berti trova lo spunto per questa nuova pubblicazione: l’autore scopre l’esistenza di Antonio Boggiano perché costui è un intermediario nella commissione allo scultore di due fontane per la città dell’Avana. Facendo ricorso ad un imponente apparato di fonti, Cristiano Berti intreccia le storie di Boggiano e delle persone che egli possedette come schiavi. Ad unire il tutto è il cognome, imposto agli schiavi e tuttora diffuso nella comunità afrocubana.

La struttura del libro è data da dodici capitoli seguiti da un’ampia sezione di fonti documentarie. Chiude il libro la conversazione con il critico d’arte e autore Seph Rodney, sull’arte e la rappresentazione e memoria della schiavitù di cui citiamo un passaggio: “La questione al centro di questo libro e del progetto artistico nel suo complesso è cosa fare di ciò che abbiamo ricevuto, sia che stiamo occupandoci del gruppo dei Boggiano, di te scrittore e interprete di una determinata storia, di un certo giallo storico e della cultura italiana che fa da cornice al suo mistero, e di me, erede di un ambiguo e disturbante lascito caraibico. (…) Tu hai cercato nel mistero dei Boggiano il materiale per un più ampio discorso su cosa siano i Caraibi. Trovo prezioso che tu abbia rivelato questa segreta storia di imprenditorialità, viaggi, sfruttamento, schiavismo, ambizione, mescolanza di etnie e culture, inesausta ricerca di auto-determinazione. Ti sei chiesto cosa farne, e hai risposto da ricercatore desideroso di dare alla storia una forma leggibile e comprensibile per il pubblico. E ti sei chiesto cosa farne come artista, districando fili nascosti e curiosi della storia dei Boggiano per vederli caricarsi di significato sul piano di una azione creativa“.

Il volume fa parte di un più ampio progetto intitolato Cicli futili Boggiano, del quale fanno parte due altre opere sviluppate dall’artista: un’installazione parietale formata da due grandi alberi genealogici al cui apice stanno persone nate in Africa diramandosi poi attraverso matrimoni avvenuti nella prima metà dell’Ottocento e un video in cui alcune storie raccolte dall’autore nella zona in cui si trovava un tempo la piantagione di caffè di Antonio Boggiano intersecano la conversazione una famiglia di Boggiano afrocubani. La presentazione al pubblico di queste due altre opere è prevista per il 2023.

Il libro, data la sua rilevanza storica e artistica a livello internazionale, ha vinto la 10^ edizione dell’Italian Council promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura con il preciso compito di promuovere la produzione, la conoscenza e la diffusione della creazione contemporanea italiana nel campo delle arti visive. Eredi Boggiano sarà pubblicato da Quodlibet anche in lingua inglese e spagnola e nei primi mesi del 2023 l’autore sarà protagonista di un tour promozionale all’estero per raccontare oltre confine il frutto del suo lungo lavoro. Infatti, il progetto, prodotto dall’Associazione Altroquale, si avvale di importanti partner culturali e internazionali che, a partire dal 2023, ospiteranno tutti un appuntamento dedicato alla presentazione del libro: Museo Nacional di Bellas Artes de Cuba (L’Avana), Instituto de Estudios Crìticos 17 (Città del Messico), University of Texas Arlington (Arlington, USA), Universidad de Màlaga – Facultad de Bellas Artes (Malaga, Spagna), Photography and the Archive Research and Centre della University of the Arts London – London college of communication (Londra).

In Italia sono previste diverse tappe di presentazione del libro. Il primo appuntamento si terrà il 6 novembre 2022 alla fiera d’arte contemporanea Artissima. A Torino Berti dialogherà con il semiologo Ugo Castagnotto sul rapporto tra arte contemporanea e passato e del ruolo della memoria storica nella costruzione dell’identità ricostruendo la cornice concettuale nella quale si è svolta la ricerca di Eredi Boggiano. L’autore terrà poi un seminario presso l’altro partner italiano del progetto, l’Accademia di Belle Arti di Macerata.

BIOGRAFIA CRISTIANO BERTI

CRISTIANO BERTI (Torino, 1967) è un artista visivo; vive e lavora a Jesi. Adopera principalmente i medium della fotografia, del video e dell’installazione. Tra le personali: Uqbar, Berlino (2017); Villa Croce Museo d’Arte Contemporanea, Genova (2015); Alert Studio, Bucarest (2014); Mole Vanvitelliana, Ancona (2012); P74 Center, Lubiana, Slovenia (2010); Stanica, Zilina, Slovacchia (2008); Carbone.to, Torino (2006, 2003, 2000). Tra le collettive: Paridad Jojaha (3a Bienal Intern. de Asunción, 2020); Récits des Bords de l’Eau (4me Biennale Intern. de Casablanca, 2018); Black Disguises (Museum of Modern and Contemporary Art, Rijeka, 2017); Residual (New Art Exchange, Nottingham, 2015); Overlapping Biennial (5th Biennial of Young Artists, Bucarest, 2012); Roma-Sinti-Kale-Manush (Autograph ABP, Londra, 2012); Da Guarene all’Etna (Fond. Sandretto Re Rebaudengo, Guarene, 2009); Artist-Citizen (49th October Salon, Belgrado, 2008);Speaking Volumes (Holter Museum of Art, Helena, US, 2008); Sexwork (NGBK, Berlino, 2006); BIG 2002, 2.a Biennale Internazionale di Torino (2002). Insegna all’Accademia di Belle Arti di Macerata. 


INFORMAZIONI UTILI

Eredi Boggiano
di Cristiano Berti
Edito da Quodlibet

Progetto realizzato grazie al sostegno dell’Italian Council (X edizione, 2021), programma di promozione internazionale dell’arte italiana della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura

PARTNER: Accademia di Belle Arti di Macerata, Artissima, Museo Nacional di Bellas Artes de Cuba (L’Avana), Instituto de Estudios Crìticos 17 (Città del Messico), University of Texas Arlington (Arlington, USA), Universidad de Màlaga – Facultad de Bellas Artes (Malaga, Spagna), Photography and the Archive Research Centre @University of the Arts London – London college of communication (Londra).

SCHEDA DEL LIBRO: https://www.quodlibet.it/libro/9788822920089
pp.256
ISBN: 978-88-229-2008-9
PREZZO: € 25

PAGINA FACEBOOK DEL PROGETTO CICLI FUTILI: www.facebook.com/FutileCycles
SITO DELL’AUTORE: www.cristianoberti.it

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