Roma, Ambasciata del Brasile: FINISSAGE della mostra “Genesi. Spirito e Materia” – Ana Biolchini, Flaminia Mantegazza, Luciana Pretta Fiore

Genesi. Spirito e Materia

Ana Biolchini, Flaminia Mantegazza, Luciana Pretta Fiore

A cura di Marianna Coscione e Damiana Enea

Finissage 18 novembre 2022 ore 18.00 – 21.00

Istituto Guimarães Rosa – Spazio Veredas
Ambasciata del Brasile


Piazza Navona 18 – Roma

Il giorno 18 novembre 2022 alle ore 18.00 presso Spazio Veredas, lo spazio espositivo dell’Ambasciata del Brasile all’interno dell’Istituto Guimarães Rosa in Piazza Navona, si svolgerà il finissage del progetto Genesi. Spirito e Materia di Ana Biolchini, Flaminia Mantegazza, Luciana Pretta Fiore a cura di Marianna Coscione e Damiana Enea

Nella collettiva Genesi. Spirito e Materia si assiste alla realizzazione di un domani, uno spazio siderale in grado di contenere la passionalità e la potenza di un’emotività illibata, incorrotta: i  materiali utilizzati -terracotta, carta e tela- trascendono dalla loro essenzialità per divenire elementi demiurghi in un rapporto dualistico natura/terra, inizio/fine.

Alcune delle opere esposte

“[…] Il mondo dopo la fine del mondo. Ed è da questo concetto che prendono vita le opere di Ana Biolchini, Flaminia Mantegazza e Luciana Pretta Fiore. Una diversità di molteplici e mutevoli identità in grado di inscriversi nell’assolutismo di una Genesi. Un’origine che prende vita dalla forma sensibile umana, che si pone la questione dei limiti del concetto di esperienza distruggendo le nozioni di etica e morale: un creazionismo che si eleva dal caos e si fa materia. Ed è a questo punto che Ana Biolchini ci invita a partecipare a questa rinascita attraverso un atto intellettuale consapevole, riflettendo la propria individualità nello specchio che come un richiamo viscerale attende il vergi- ne seme sospeso: duplicazione di una pluralità di anime che si restituiscono nello sguardo di un nuovo cosmo. Acqua e terra, le protagoniste nel rispetto della visione demiurga del Creato. Una natura in grado di fondersi in un nuovo ordine: la Terracotta diviene per Ana spirito e materia. Alla formazione di questa giovane umanità l’artista affida delle tavole di carta, in cui torna sovrano il richiamo al numero 6 – espresso nella linearità delle spirali – in un inizio e una fine in continuo divenire, come offerta di bellezza, compassione e gloria. Proprio all’alba di questa nuova Era si ergono possenti le colonne di Flaminia Mantegazza, cardini tra i due mondi che ci ricordano la non contemporaneità del presente. Edificate dalla memoria e dai vissuti dell’artista che ci ammonisce ed esorta a ridefinire la nostra visione di superfluo: pagine di vecchi libri, fogli di giornale, scontrini riacquistano autorità in una trascendenza corporea. Divengono fondamenta e sommità, in un colloquiare dove le parole si modellano fino a farsi concretezza – mattoni invalicabili – infinite nel tempo e nello spazio: abbandonano i confini conosciuti e cartografici, abbattendo le barriere della globalità, per divenire sinonimo di universalità. Così, la duttilità della carta si fa eterea e marmorea, un’archeologia dello gnomon nella sua accezione astronomica con il compito di indicare l’origine di un susseguirsi di stagioni rinnovate in un’ottica del tempo che si fa altro: evoluzione e rinascita, un riverbero che si ricostituisce nella singolarità di questa generazione agli esordi, circoscritta nell’iconografia del Quadrato, inteso come Creato in un rapporto dualistico cielo/terra, spirito/materia. Divenendo così, uno spazio siderale – ripristinato fin dai suo esordi – in grado di contenere la passionalità e la potenza di un’emotività illibata, incorrotta. Luciana Pretta Fiore si inserisce in tale necessità custodendo il dovere di educare questa umanità: rompe il silenzio sulle angosce finora celate, squarcia i terrori dell’infanzia, lacera la banalità dell’odio tutelandone la misericordia e la compassione soppresse che, ricompone tessendone i fili, in un climax discendente che ci riporta alla terra. Una tela intrecciata che scardina i preconcetti, invitandoci a non delimitare il nostro spirito indicandoci un orizzonte ancora ignoto. Colori tenui, in un susseguirsi di linee che si inseguono e si sovrappongono, in un gioco di ambivalenze che si risolvono in un equilibrio emotivo: una memoria primordiale che con grande forza di volontà si ricompone in un atteggiamento di esuberante quiete. Tre doni, tre donne, tre materiali: una triade genitrice che ci persuade a partecipare a questo nuovo domani, che troppo a lungo abbiamo solo osservato, come creature alla soglia.”
Damiana Enea


INFO

Genesi. Spirito e Materia
Ana Biolchini, Flaminia Mantegazza, Luciana Pretta Fiore

A cura di Marianna Coscione e Damiana Enea

Finissage 18 novembre 2022 ore 18.00
Istituto Guimarães Rosa – Spazio Veredas
Ambasciata del Brasile

Piazza Navona 18 – Roma
Orari: dal lunedì dal venerdì dalle 9.00 alle 21.00. 

Istituto Guimarães Rosa – Spazio Veredas
Ambasciata del Brasile

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www.gov.br/mre/pt-br

Ufficio Stampa 
Roberta Melasecca
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Casalecchio di Reno (Bologna): Politicamente Scorretto: il programma di venerdì 18 novembre 2022

Politicamente Scorretto 2022: Verità, unica Ragione di Stato

Il programma di venerdì 18 novembre 2022

La rassegna curata da Carlo Lucarelli torna a Casalecchio di Reno (BO) con una XVII edizione ricca di novità

Talks, panel di discussione, spettacoli teatrali, workshop e presentazioni di libri dedicati ai temi della legalità e cittadinanza

Workshop, panel e spettacoli teatrali: la quarta giornata di Politicamente Scorretto prevede un programma ricco di eventi a Casalecchio di Reno, tutti dedicati ai valori di giustizia, solidarietà e legalità. Giunto alla XVII edizione, Politicamente Scorretto, la rassegna ideata dal servizio Casalecchio delle Culture in collaborazione con Carlo Lucarelli, è molto più che un festival: è l’evento che da anni riunisce intellettuali, giornalisti, scrittori, performer, artisti, attivisti, personaggi di rilievo nazionale, istituzioni e cittadini in un unico luogo per testimoniare un impegno concreto, e quotidiano, al contrasto delle mafie e dell’illegalità attraverso i diversi linguaggi della cultura.

IL PROGRAMMA DI VENERDì 18 NOVEMBRE 2022

Venerdì 18 novembre 2022 alle ore 14.30 al centro socio-culturale San Biagio ospiterà il workshop dedicato al giornalismo d’inchiesta, assoluta novità di questa edizione, realizzato in collaborazione con Libera Bologna, Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna e Fondazione Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna.

Politicamente Scorretto e il giornalismo d’inchiesta. I linguaggi per raccontare mafie e corruzione da Mani Pulite ad oggi” sarà un laboratorio aperto al pubblico e ai giornalisti che affronterà il tema del giornalismo d’inchiesta attraverso due panel tematici: “Raccontare mafie invisibili e corruzione e i loro effetti sulla vita democratica” e “Il linguaggio giornalistico che muta: nuovi e vecchi strumenti per raccontare mafie e criminalità“. A guidare i partecipanti alcune firme di prestigio del giornalismo italiano: Diego Gandolfo, già vincitore del Premio Morrione, ha collaborato con la Repubblica, il Manifesto, Presadiretta, Le Iene, Report e con la BBC; Elena Ciccarello, direttrice responsabile della rivista Lavialibera che si occupa di mafie, corruzione, ambiente e migrazioni; Alberto Vannucci, professore di Scienza politica all’Università di Pisa, da anni si occupa di studi e ricerche sulla corruzione; Alberto Nerazzini, giornalista investigativo, è co-fondatore e vicepresidente di DIG, festival internazionale che celebra e supporta il giornalismo investigativo; Chiara D’Ambros, giornalista, filmaker, regista e autrice di podcast per Radio3, autrice di programmi per Rai3; Luca Quagliato, fotografo e videomaker, dal 2014 si occupa di tematiche ambientali insieme al giornalista Luca Rinaldi con il progetto “La Terra di Sotto”, edito da Penisola Edizioni nel 2020. Coordinano il workshop Sofia Nardacchione (Libera Bologna) e Lorenzo Bezzi (Giovani Reporter). Posti in esaurimento. Partecipazione gratuita con obbligo di prenotazione: per i giornalisti iscrizione su www.formazionegiornalisti.it (max. 40 posti, 4 crediti formativi), per il pubblico iscrizione per email a info@politicamentescorretto.org (max. 25 posti). È possibile seguire il workshop anche in diretta streaming sul canale Youtube e la pagina Facebook della manifestazione.

Alle ore 18.30 la rassegna proseguirà alla Casa della Conoscenza con l’evento “Donne e Antimafia” a cura di ATER Fondazione: una conversazione tra Antonella Beccaria, giornalista che si occupa di terrorismo e strategia della tensione, Rosaria Capacchione, giornalista e politica, Valeria Scafetta, curatrice del libro Donne e Antimafia insieme con Avviso Pubblico (Becco Giallo, 2022). Modera la giornalista Alice Facchini. L’evento sarà trasmesso in diretta streaming sulla pagina Facebook e il canale Youtube di Politicamente Scorretto.

Ottavia Piccolo 

Alle ore 21.00 al Teatro Laura Betti andrà in scena lo spettacolo “Cosa Nostra spiegata ai bambini” di Stefano Massini, con Ottavia Piccolo e le musiche di Enrico Fink eseguite dal vivo da I Solisti dell’Orchestra Multietnica di Arezzo. Uno spettacolo che racconta la storia di Elda Pucci, prima donna eletta Sindaco di Palermo nel 1983, dando forma e struttura a un teatro necessario, civile, in cui il racconto dell’etica passa attraverso le parole, i timbri e le azioni di coloro che spesso non hanno voce. Elda Pucci, pediatra e docente all’ospedale dei Bambini Di Cristina di Palermo, nel corso della sua esistenza ha conquistato numerosi e importanti primati. È stata la prima donna in assoluto a presiedere un ordine provinciale dei medici (quello del capoluogo siciliano per l’appunto) e la prima a essere eletta sindaca di una grande città italiana. Non una città qualunque e non in un periodo qualunque, ma la Palermo degli anni ’80. Sindaca solo per 12 mesi, ma vissuti pericolosamente: un tempo sufficiente a farle conquistare l’appellativo di “lady di ferro” per la risolutezza e la fermezza con la quale ha lottato contro la mafia. Con forza e determinazione, infatti, durante il suo mandato per la prima volta il Comune si era costituito parte civile in un processo contro Cosa nostra. Nella sua carriera subì un grave attentato: la sera del 20 aprile la sua villa di Piana degli Albanesi venne fatta saltare in aria con 25 chili di esplosivo. Un messaggio chiaro ed eloquente. Ad agire, su ordine dei boss Bernardo Brusca e Totò Riina furono Balduccio Di Maggio, Vito Brusca e Vincenzo Milazzo. Anni dopo, un collaboratore di giustizia considerato attendibile ha rivelato che la mafia era intenzionata ad ucciderla. A salvarla, per ammissione del pentito, sono stati i meriti professionali che le sono stati riconosciuti in quanto dottoressa. Elda Pucci è spenta nel 2005 a causa di un male incurabile che la tormentava. La sua è stata una vita di primati, collezionati con l’eleganza, l’intelligenza e il coraggio che l’hanno contraddistinta.

Costo biglietto: ingresso 15 euro oppure Abbonamento Politicamente Scorretto carnet 4 spettacoli a 40 euro).

Politicamente Scorretto è un progetto del Comune di Casalecchio di Reno in collaborazione con Carlo Lucarelli e con il sostegno e la co-progettazione della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della L.R. 18/2016. Partner: Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, ATER Fondazione, Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna, Fondazione Ordine dei Giornalisti Emilia-Romagna.

Sponsor: Melamangio, Elior e COOP Alleanza 3.0. Media Partner: Culturalia e Giovani Reporter.

Il programma completo è consultabile sul sito www.politicamentescorretto.org. Una parte significativa delle iniziative sarà trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook e il canale Youtube di Politicamente Scorretto.


INFORMAZIONI UTILI

POLITICAMENTE SCORRETTO 2022 – XVII EDIZIONE

QUANDO: dal 15 al 20 novembre 2022
DOVE: Casalecchio di Reno (BO)
Casa della Conoscenza, Via Porrettana 360
Casa Per la Pace La Filanda, Via Dei Canonici Renani, 8
Centro Sociale San Biagio, Via Pietro Micca, 17
Teatro Comunale Laura Betti, Piazza del Popolo, 1

Tutti gli eventi sono gratuiti, fino ad esaurimento posti.
Gli spettacoli teatrali al Teatro Laura Betti sono a pagamento. Per informazioni sugli spettacoli si rimanda al sito: https://www.teatrocasalecchio.it/

REALIZZATO DA: Comune di Casalecchio di Reno in collaborazione con Carlo Lucarelli e con il sostegno e la co-progettazione della Regione Emilia-Romagna nell’ambito della L.R. 18/2016
PARTNER: Libera Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Avviso Pubblico Enti Locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie, ATER Fondazione
SPONSOR: Melamangio e Elior
MEDIA PARTNER: Culturalia e Giovani Reporter

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Bologna: Maison laviniaturra presenta la mostra “Abissi” di Valentina d’Accardi

Valentina D’Accardi, ABISSI0080, 2021

Maison laviniaturra presenta la mostra

“Abissi”
di Valentina D’Accardi

Opening lunedì 12 dicembre ore 17.30

Dal 12 dicembre 2022 al 14 gennaio 2023

Da martedì al sabato su appuntamento

Via dei Sabbioni 9, Bologna

Lunedì 12 dicembre 2022 Maison Iaviniaturra inaugura la mostra “Abissi” dell’artista bolognese Valentina D’Accardi, accompagnata da un testo critico di Marinella Paderni.

Iniziata in primavera con le mostre di Mirta Tagliati, Marina Gasparini e Alessandra Calò, prosegue la stagione espositiva promossa dal noto atelier-salotto bolognese di moda Maison laviniaturra, fondato dalla fashion designer Lavinia Turra, che continuerà fino al 2023 con le opere di altre artiste, tra cui Malena Mazza.

Ancora una volta i linguaggi distanti ma affini dell’arte e della moda si uniscono per dar forma a un ciclo di mostre-evento al femminile, volto a promuovere il lavoro delle artiste coinvolte che, attraverso le diverse forme dell’arte, confluiscono in un armonioso ed elegante intreccio estetico e poetico. La stilista Lavinia Turra, oltre a dar vita alle sue note collezioni prêt-à-couture, crea allestimenti concettuali d’immagine che ne riflettono l’ispirazione e che si lasciano influenzare dall’arte, in un connubio raffinato ed emozionante e afferma: “Credo che, anche se esiste un confine preciso tra arte e moda, quest’ultima comunque si ispira, respira e ripropone, facendosi immaginifica evocazione del fare arte pur appartenendo alla nostra quotidianità. Ѐ stato quindi per me naturale pensare che lo spazio del mio lavoro, l’Atelier, potesse diventare luogo di accoglienza di mostre e installazioni definendo nuovi scenari inconsueti. Ho avuto la fortuna di incontrare artisti che hanno accettato questo invito e che hanno avuto voglia di collaborare con me giocando (in questo senso gli artisti e i creativi si assomigliano in quanto mantengono l’animo bambino), utilizzando il mio spazio per le loro opere e sperimentando la loro arte anche applicata al tessuto, creando insieme  ad ogni mostra alcuni abiti,  pezzi unici da indossare.”

Dal 12 dicembre compariranno tra le creazioni artigianali dell’atelier le fotografie dell’artista Valentina D’Accardi, frutto di un percorso interiore che pone al centro della ricerca artistica due concetti chiave: l’esplorazione dell’abisso, della profondità dell’animo umano, e la deformazione delle forme consuete della quotidianità. Questi due elementi confluiscono in un dialogo poetico con la natura, la quale riflette e rinforza l’inscindibile legame con l’interiorità e la percezione umana, diventando protagonista assoluta degli scatti esposti. Questo progetto ha vinto il Terzo Premio Camera Work 2021, esposto a Photo Open Up 2021, Festival Internazionale di Fotografia a Padova, ed è stato incluso nella collettiva Fosfeni – Fotografia, paesaggio e percezione, a cura di Carlo Sala per Fondazione Francesco Fabbri.

Una serie di suggestioni fotografiche volte a deformare l’apparente realtà che ci circonda e dalla quale emergono immagini oniriche e misteriose, appartenenti a un mondo inabissato e sconosciuto all’occhio umano ma che può essere colto attraverso la lente fotografica. Ispirata dall’eccentricità di Lewis Carroll, autore di Alice nel Paese delle Meraviglie e Attraverso lo Specchio e quello che Alice vi trovò, l’artista Valentina D’Accardi vuole mostrare “mondi impossibili in cui i fiori parlano”, accessibili tramite la contemplazione, la percezione e la sensibilità artistica.

“L’ossessione per Lewis Carroll va avanti da lungo tempo. Matematico, scacchista, scrittore, fotografo micidiale, mago dell’illusione e profondo conoscitore della macchina. Alice oltre lo specchio, e lo specchio, in fondo, è una lente.”

Questa visione magica e inafferrabile della natura viene catturata nei suoi scatti che vengono successivamente deformati in fase di scansione e stampa. Valentina D’Accardi, affascinata dall’impossibilità di controllare l’inquadratura, altera la funzione originale del suo dispositivo nel suo sortilegio artistico. Una nuova tecnica innovativa che accompagna un progetto fotografico che vuole raccontare il desiderio di evocare gli “abissi” da cui affiorano realtà occulte.

Mentre guardo nel mirino – racconta Valentina D’Accardi – non posso prevedere ciò che verrà fuori: fotografia come inatteso, sorpresa, regalo, momentanea perdita di controllo, un istante di grazia. L’obiettivo deforma il mio giardino domestico in mondo inquietante, forse spaventoso, mistico, inatteso. Le piante del mio appartamento, vive o morte, mi chiamano a fotografare nella casa muta piena di voci.“.

La fashion designer Lavinia Turra ha in passato già collaborato con la D’Accardi, portando avanti un lavoro virtuoso di condivisione artistica e professionale. Con l’associazione ABC, che presiede, ha promosso due grandi mostre, entrambe curate da Maura Pozzati: la mostra collettiva HESTIA nel 2015 e la mostra personale nel 2016 dal titolo Fiume, con la quale Valentina D’Accardi ha vinto il Premio Setup come Miglior Artista Under 35, la Menzione della Giuria al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee ed è stata una degli otto finalisti del concorso Giovane Fotografia Italiana a Fotografia Europea – Festival Internazionale di Reggio Emilia.

Lavinia Turra – note biografiche

Lavinia Turra. Nata a Bologna, cresciuta fra donne che tagliavano e cucivano, ha frequentato da bambina antiche sartorie e imparato l’amore per questo lavoro. Il suo mestiere nasce e cresce con l’uso delle mani, che conoscono e usano non solo i colori e le matite, ma soprattutto le stoffe e i tessuti, adoperando forbici, ago e filo. Arriva a questo lavoro attraverso un’attrazione e una lunga strada di “connivenze” e “complicità” legate all’arte, alla pittura, al teatro. di “connivenze” e “complicità” legate all’arte, alla pittura, al teatro. Curiosa per natura, la relazione personale e l’ascolto sono alla base del suo modo di “vestire” perché l’abito, “deve rappresentare la donna e non travestirla”.

Nel 2017 fonda Maison laviniaturra, sentendo la necessità di uno spazio che non solo offra ma accolga, come solo una “casa” sa fare. L’apertura della Maison coincide anche con l’inizio della collaborazione creativa con la figlia Cecilia Torsello, rinnovamento e fresca energia del brand. Un prodotto 100% Made in Italy, tessuti di ricerca, forme timeless e dettagli all’avanguardia: Maison laviniaturra propone una propria idea di lusso, legato all’etica di produzione, all’individualità e ispirata alla cultura del bello.

Valentina D’Accardi – note biografiche

Valentina D’Accardi si laurea in Arti Visive all’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Con il progetto Fiume vince il Premio Setup come Miglior Artista Under 35, la Menzione della Giuria al Premio Francesco Fabbri per le Arti Contemporanee ed è una degli otto finalisti di Giovane Fotografia Italiana a Fotografia Europea – Festival Internazionale di Reggio Emilia. Nel 2018 vince il terzo premio ad Artifact Prize e viene selezionata per Fotopub, Festival Internazionale di Fotografia Contemporanea di Novo Mesto, Slovenia.

Vince il terzo premio a Camera Work nel 2021 e con l’ultimo progetto, Abissi, viene invitata a tenere una personale a Photo Open Up, Festival Internazionale di Fotografia a Padova. Il ciclo ed è stato incluso nella collettiva Fosfeni – Fotografia, paesaggio e percezione, a cura di Carlo Sala per Fondazione Francesco Fabbri. In mostra, tra gli altri, Paola De Pietri, Mario Cresci, Luigi Ghirri.

Due sono le pubblicazioni con Danilo Montanari Editore: Fiume e Inoltranze, un libro di poesie in dialetto bolognese scritte da Stefano Delfiore, edito grazie al contributo di Fondazione Del Monte di Bologna e Ravenna. Valentina vive a Bologna e lavora principalmente con la fotografia, il video e il disegno.


INFO UTILI MOSTRA Abissi di Valentina D’Accardi

DOVE: Maison laviniaturra, via dei Sabbioni 9, Bologna
INAUGURAZIONE: Lunedì 12 dicembre ore 17.30
QUANDO: dal 12 dicembre 2022 al 14 gennaio 2023
ORARI: dal martedì al sabato, dalle 17:00 alle 19:00
Su appuntamento. Per visitare la mostra è necessario telefonare al 320 9188304

CONTATTI MAISON LAVINIATURRA
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SITO: maison laviniaturra

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