Milano, Fondazione Luigi Rovati: Presentazione del volume di SALVATORE SETTIS Raffaello tra gli sterpi


Saluto di Giovanna Forlanelli

Con gli autori interverranno

Paolo ChiesaProfessore di Studi Letterari Filologici e Linguistici Università di Milano

Vincenzo Farinella, Professore di Storia dell’arte moderna Università di Pisa

Fabrizio Slavazzi, Professore di Archeologia Università d Milano

Giovedì 24 novembre alle ore 18.30 alla Fondazione Luigi Rovati, Corso Venezia 52, Milano sarà presentato il volume edito da Skira

RAFFAELLO TRA GLI STERPI Le rovine di Roma e le origini della tutela 
di Salvatore Settis e Giulia Ammannati

Della famosa lettera a papa Leone X non esiste “il” testo in forma compiuta, ma varie stesure successive: questo libro  ne propone una nuova edizione fondata su un attentissimo esame paleografico e filologico.

Raffaello Sanzio (1483-1520), Autoritratto con amico,
Paris, Musèe du Louvre, Inv614

Il lettore vi troverà non solo il testo critico dei due principali manoscritti ma anche un confronto sinottico e genetico, che evidenzia la stratificazione di bozze, correzioni, versioni alternative, individuando in parallelo sia la stesura del Castiglione sia la forma testuale su cui Raffaello lavorò negli ultimi mesi di vita. Il saggio di apertura di Settis affronta questi temi alla luce di un’accurata ponderazione delle circostanze documentarie e della storia culturale e istituzionale: le rovine, le raccolte di antichità, i provvedimenti di salvaguardia (prima e dopo il 1519-20) dei Papi e del Comune. Ne riusciranno illuminati lo scenario culturale della Roma di Leone X, lo sguardo di Raffaello su Roma antica, il suo rapporto con Castiglione, l’audace progetto che prese forma negli ultimi mesi di vita dell’artista, e infine l’eredità intellettuale che questa lettera non spedita lasciò alle generazioni successive, e fino a noi.



STUDIO LUCIA CRESPI
Ufficio Stampa SKIRA
Via Francesco Brioschi, 21 – 20136 Milano
T   02 89401645 
M  chiara@luciacrespi.it

Espronceda Institute of Art & Culture Barcellona: FARNESINA Digital Art Experience – Festival Loop City Screen di Barcellona (Spagna)

FARNESINA Digital Art Experience 

Mostra collettiva a cura di Stefano Fake e Savina Tarsitano 

Espronceda, Institute of Art & Culture di Barcellona
In occasione del Festival Loop City Screen di Barcellona

Dal 10 al 25 novembre 2022

È stata inaugurata, per la prima volta a Barcellona, il 10 novembre 2022 la mostra FARNESINA Digital Art Experience presso Espronceda, Institute of Art & Culture nell’ambito del Festival Loop City Screen. La mostra si é aperta con un discorso inaugurale del direttore dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona Lucio Izzo, del Console Generale Emanuele Manzitti e con la presenza di Emilio Álvarez rappresentante del Loop City Screen Festival. 

Il progetto nasce da una nuova collaborazione creata grazie al direttore Lucio Izzo, dell’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, che ha portato Espronceda a conoscere il direttore artistico del progetto Farnesina Stefano Fake, e questo suo progetto così innovativo ed articolato di arte immersiva digitale. Come spiega Savina Tarsitano, co-curatrice della mostra e co-fondatrice di Espronceda, Institute of Art & Culture: “Presentare questo prestigioso progetto nell’ambito del Loop City Screen ci dà l’opportunità di far conoscere l’esperienza italiana al mondo catalano, con uno scambio interculturale sulla scena internazionale.” 

Dalla nascita della videoarte, al video mapping, al mondo digitale, la storia ci insegna che l’evoluzione del mondo artistico è lo specchio sia della storia che della società contemporanea la quale utilizza nuovi mezzi espressivi per rispondere ai cambiamenti in atto nel mondo contemporaneo. Questa mostra ci porta nel mondo artistico italiano attraverso il lavoro di 26 artisti e studi selezionati per questo progetto. Espronceda crede nell’importanza del dialogo tra le culture e nella valorizzazione degli artisti emergenti, e questo progetto risponde perfettamente a questa filosofia. Il progetto per Loop City Screen è curato da Stefano Fake in collaborazione con Savina Tarsitano

FARNESINA Digital Art Experience valorizza e promuove l’eccellenza italiana nel settore dell’arte digitale, attraverso l’organizzazione di mostre, esposizioni, performance e la partecipazione a eventi internazionali. Il progetto è promosso dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Italiano. Il suo titolo si ispira all’iconico Palazzo della Farnesina a Roma, dove ha sede il Ministero e che ospita la più grande collezione d’arte pubblica del mondo, sede dove si è svolta la prima edizione della mostra. Attraverso la rete degli Istituti Italiani di Cultura, delle Ambasciate e dei Consolati Generali, il MAECI porta Farnesina Digital Art Experience nei luoghi più significativi di ogni angolo del pianeta. La mostra di Barcellona è organizzata grazie all’Istituto Italiano di Cultura di Barcellona, all’Ambasciata d’Italia a Madrid, al Consolato Generale e all’Istituto d’Arte e Cultura Espronceda. L’organizzazione e la promozione sono curate da Bright Festival e ImmersiveExperience.Art con la direzione artistica di Stefano Fake. 

L’Italia è da sempre culla di creatività, innovazione e ricerca nel campo artistico e culturale. Lo è stata e continua ad esserlo anche nel campo delle nuove forme espressive che fanno ampio uso delle tecnologie digitali. Nel nostro Paese siamo stati testimoni di progetti pionieristici e abbiamo visto le realizzazioni di artisti e creativi che sono diventati un punto di riferimento nella sperimentazione dei nuovi linguaggi come il video mapping, le esperienze di arte immersiva, la light art, le performance audio-visive. Il progetto FARNESINA Digital Art Experience raccoglie per la prima volta le punte d’eccellenza a livello italiano e globale di queste nuove forme d’arte digitale. 

Studi/Artisti selezionati 


Antica Proietteria (Reggio Emilia); Antaless Visual Design (Palermo); Apparati Effimeri (Bologna); AreaOdeon (Monza); Delumen (Modena); FLxER (Roma); Full Frames (Montecatini); High Files Visuals (Torino); Immersive Media Studio (Siena/Milano); Kanaka Studio (Avellino); Karmachina (Milano); Leandro Summo (Bari); Luca Agnani Studio (Macerata); mammasONica (Catania); Michele Pusceddu (Cagliari); MONOGRID (Firenze); Mou Factory (Cremona); Odd Agency (Palermo); OLO Creative Farm (Como); OOOPStudio (Reggio Emilia); Plasmedia (Lecce/Foligno); Pixel Shapes (Ragusa); Proforma Video Design (Livorno); Sinapsi Videomapping Lab (Genova); THE FAKE FACTORY (Firenze/Milano); WOA Creative Company (Milano)



INFO

FARNESINA Digital Art Experience
Mostra collettiva curata da Stefano Fake e Savina Tarsitano
In occasione del Festival Loop City Screen di Barcellona

Espronceda, Institute of Art & Culture di Barcellona
Carrer D’Espronceda 326 Nave 4,5 & 10
08027 Barcelona
info@espronceda.net
www.espronceda.net


Dal 10 al 25 novembre 2022
Orari di apertura: dal martedì al sabato, 10.00 – 13.00 / 16.00 -19.30 

Maggiori info su
Espronceda.net

Roberta Melasecca
Interno 14 next – Melasecca PressOffice

tel. 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com
www.interno14next.it

Roma: Il festival STREET ART FOR RIGHTS 2022 presenta le FOTO dei muri finiti di Barbara Oizmud, Manuela Merlo, Davide Toffolo e Marqus

In anteprima le foto dei muri finiti
di Barbara Oizmud, Manuela Merlo, Davide Toffolo e Marqus

Street Art for Rights 2022
La street art per l’Agenda 2030 ONU

Street Arts For Rights vuole raccontare e diffondere la cultura della sostenibilità attraverso la street art, manifestazione pubblica di un’arte che nasce nel paesaggio urbano e ad esso appartiene.

Dopo i primi 9 goals realizzati nel 2020-2021, si chiude nel 2022 la triennalità del progetto Street art for rights con gli altri otto Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delineati nell’Agenda 2030 ONU. Urban artist provenienti da tutto il mondo hanno messo al centro del loro lavoro l’ambiente diffondendo nei quartieri con contesti difficili della periferia romana la cultura della sostenibilità attraverso la street art.

Rispetto per l’ambiente e arte si fondono quindi nella street art, vale a dire il linguaggio figurativo nato in strada. Scopo principe di questa espressione artistica è, infatti, la riqualificazione delle periferie tramite l’abbellimento di edifici e strutture civiche già esistenti. Combattere il grigiore del cemento con la vivacità dei colori, rendendo le città più belle e vivibili e allo stesso tempo trasmettere messaggi in maniera diretta, senza filtri o censure. Anche le strade e i muri possono diventare un mezzo per denunciare le cause del cambiamento climatico. Così writer e artisti di tutto il mondo grazie a Street Art For Rights regalano alla Capitale momenti di riflessione con opere che sensibilizzano le persone al rispetto dell’ambiente

Street art for RIGHTS vuole dare concretezza artistica al piano d’azione per le persone, il Pianeta e la prosperità promosso dall’ONU, avvicinando la comunità ai vari temi e sollecitando la discussione circa i problemi impellenti dell’era contemporanea su una scala di intervento più ampia. 

Per l’ultima annualità i quartieri che hanno ospitato le opere dei goals dal numero 10 al numero 17 saranno Settecamini, Ponte Mammolo e San Paolo

Il progetto, ideato e diretto da Giuseppe Casa e curato da Oriana Rizzuto, è organizzato dall’associazione culturale Taste & Travel in collaborazione con MArteSocial e MArteGallery e prevede un programma triennale di attività volte alla futura creazione di un museo a cielo aperto, pubblico e gratuito, al di fuori dei percorsi più battuti della Capitale.

Dopo i muri di Natalia Rak, Attorep e NSN997 vi presentiamo le opere murarie degli artisti Barbara Oizmud, Manuela Merlo, Davide Toffolo e Marqus.

SCOPRIAMO I MURI FINITI DI BARBARA OIZMUD, MANUELA MERLO, DAVIDE TOFFOLO E MARQUS

Obiettivo 11 – Città e comunità sostenibili
Davide Toffolo e Marqus – Via Settecamini 102, Roma

L’illustratore graffiante in stile gothic-punk Davide Toffolo traduce insieme a Marqus il tema delle città del futuro, l’idea di comunità sostenibili che si alimentano e si circondano di piante e di fonti di energia rinnovabili.

L’undicesimo obiettivo dell’Agenda 2030 è caratterizzato da tante sfumature diverse: garantire a tutti l’accesso ad alloggi adeguati, sicuri e convenienti e riqualificare i quartieri poveri; o garantire a tutti l’accesso a un sistema di trasporti sicuro, conveniente, accessibile e sostenibile; ma anche potenziare un’urbanizzazione inclusiva e sostenibile e la capacità di pianificare e gestire in tutti i paesi un insediamento umano che sia partecipativo, integrato e sostenibile.

I due artisti Marqus e Davide Toffolo hanno sviluppato soprattutto questo ultimo aspetto: una città verde, sostenibile, che sfrutta l’energia pulita delle centrali idroelettriche, eoliche e geotermiche, ma anche di energie sostenibili innovative che dovranno essere sviluppate nel futuro. Una città quindi piena di speranza e aria pulita.

Ad un lato del muro compare poi un gorilla disegnato da Davide Toffolo nel suo stile fumettista, a sottolineare come gli animali siano gli unici che rispettano e proteggono l’ambiente in cui vivono, e sono dunque da considerare gli unici “sovrani” di questo pianeta.

Davide Toffolo, opera finita – foto di © Elenoire

Chi è Davide Toffolo? 

Un fumettista, cantautore e chitarrista italiano, frontman dei Tre Allegri Ragazzi Morti. Le sue opere grafiche riguardano sia i fumetti che le animazioni.

Le sue opere grafiche riguardano sia i fumetti che le animazioni. Le sue due attività, fumettista e musicista, non sono separate, ma continuamente integrate da performance di disegno e musica, come le atmosfere musicali durante le sue mostre di fumetti o i videoclip dei singoli musicali.

Chi è Marqus? 

Marco Gortana, in arte Marqus, è uno street artist di Pordenone. Ha studiato all’Accademia di Belle arti di Brera: da lì ha deciso di indirizzare la sua arte verso il muralismo e i disegni in grande scala. Ha lavorato e viaggiato in giro per il mondo, e da artista giovane e originale, regala la sua visione immaginaria di città ideali.

Obiettivo 14 – Vita sott’acqua
Barbara Oizmud – Metro B Ponte Mammolo, Roma

Barbara Oizmud ha realizzato un’opera che è un invito ad una riflessione capillare sulla vita sott’acqua e sulla sempre più ampia diffusione di microplastiche all’interno dei mari.

L’opera che ha realizzato sulla parete della metropolitana di Ponte Mammolo si chiama “Polline“, ed è dedicata alla flora e fauna acquatica.  L’artista ha ragionato sul 14esimo obiettivo dell’Agenda ONU 2030, che mira a “conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile“. 

I mari stanno subendo moltissimo gli effetti del cambiamento climatico e dell’azione incontrollata dell’uomo. Le temperature, infatti, si sono alzate di alcuni gradi e le acque sono diventate sempre più salate, alterando il fragile equilibrio dell’ecosistema marino.

Inoltre pesci, molluschi e mammiferi muoiono per il forte inquinamento, non solo a causa di carburanti e rifiuti, ma anche perché minacciati da nemici più invisibili: microplastiche che vengono ingerite e provocano a lungo andare la morte.

Il risultato del lavoro di Oizmud è una creatura ibrida finita negli abissi, causa e al tempo stesso cura di una ferita collettiva generata dall’uomo. Polline è persona e animale, è oggetto e corallo. Polline è uno specchio della nostra società.

Barbara Oizmud, opera finita – foto di © Elenoire

Chi è Barbara Oizmud? 

Fotografa e illustratrice, i suoi lavori sono pubblicati su riviste come Wired, Vanity Fair, Style, GQ, GQ Spagna, Rolling Stone, F Magazine, Financial Times, Cover Up, Shift Magazine, Topolino. Ha anche realizzato campagne fotografiche per clienti come Red Bull, Fox, Sky, Discovery, Fremantle Media, Universal, RomaEuropaFestival. Dal 2003 al 2006 ha lavorato come vignettista collaborando a progetti con la RAI, una delle principali emittenti televisive italiane. Nel 2016 Barbara sbarca a Los Angeles. È una dei cinque fotografi scelti dallo staff di David Lynch, provenienti da tutto il mondo, per realizzare un reportage fotografico del suo primo Music Festival “Festival of Disruption”.

Obiettivo 16 – Pace, giustizia e istituzioni solide
Manuela Merlo – Via di Settecamini 102, Roma

A rappresentare il 16 goal dell’Agenda 2030 “Pace giustizia e istituzioni solide” è l’artista Manuela Merlo, in arte Uman, nel quartiere di Settecamini. L’artista ha rappresentato il goal 16 raffigurando una donna, simbolo della giustizia. Il suo volto è impreziosito da due pendenti, che simboleggiano la bilancia della giustizia, mentre è intenta ad abbracciare e prendersi cura di una colomba bianca simbolo di pace. Quest’ultimo simbolo lo ritroviamo con nuova forma, attorno alla figura: due colombe-origami di carta che ci indicano la fragilità della pace.

Chi è Manuela Merlo? 

L’incontro con la StreetArt è dirompente per Manuela Merlo quando conosce i “Pittori Anonimi del Trullo” l’associazione culturale con i quali collabora in progetti sociali, operando sul territorio con numerosi di interventi di StreetArt in vari quartieri di Roma, in special modo nella borgata del Trullo.

Manuela Merlo, opera finita – foto di © Elenoire

Il progetto, promosso dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, è vincitore dell’Avviso Pubblico Contemporaneamente Roma 2020-2021-2022 curato dal Dipartimento Attività Culturali ed è realizzato in collaborazione con SIAE.

Street Art for RIGHTS è organizzato dall’Ass. cult. Taste & Travel, e fa parte delle attività sviluppate da MArteSocial, un incubatore   incentrato sulla sensibilizzazione di problematiche sociali attraverso progetti artistico-culturali che possano generare un impatto positivo sugli abitanti dei quartieri meno serviti che chiedono a gran voce servizi, cultura e integrazione. Street art for Rights è prodotto da MArtegallery e e fa parte dei progetti speciali all’interno della #BiennaleMArteLive, appuntamento biennale multiartistico e a carattere internazionale.


INFORMAZIONI UTILI
STREET ART FOR RIGHTS – III EDIZIONE

CONTATTI
Sito: www.streetartforrights.it
Mail: info@streetartforrights.it – info@martegallery.it
Facebook: www.facebook.com/StreetArtForRights/
Instagram: www.instagram.com/streetartforrights_/

UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

051 6569105 – 392 2527126             
info@culturaliart.com 
www.culturaliart.com
Facebook: Culturalia 
Instagram: Culturalia_comunicare_arte
Linkedin: Culturalia di Norma Waltmann 
Youtube: Culturalia