Ridendo e scherzando discorriamo di libri

In Experiences, siamo convinti che ci siano “scrittori” e, ancor più, “lettori che scrivono”. I lettori che scrivono sono quelli che amano talmente ciò che leggono al punto di volerlo riscrivere, perfezionare, approfondire. Per loro la lettura è vita: “vivono per scrivere”. Mentre gli scrittori, quelli che troviamo in libreria pubblicati dalle case editrici più importanti, “scrivono per vivere”. Esercitano professionalmente l’attività intellettuale di romanzieri, saggisti, articolisti. Se non scrivono non si nutrono e se non si nutrono loro, non lo possono fare, di conseguenza, neppure quelli che lavorano nelle case editrici e alimentano onestamente tutta la filiera del mondo editoriale. Ecco perché gli editori selezionano attentamente ciò che editano. Come dargli torto? Perciò, quasi sempre, tenderanno a vendere solamente ciò che il pubblico potrebbe avere in animo di richiedere. Ne consegue che occorre capire cosa offrire. Se non si centra il target non si conquista il mercato. La questione, però, è che il mercato domanda ciò di cui è informato. Facciamo 2+2. A un editore conviene economicamente promuovere uno scrittore sconosciuto, oppure uno scrittore già famoso di suo? Anni fa scherzando hanno chiesto a un editore: se Umberto Eco ti spedisse il manoscritto del suo ultimo lavoro, che faresti? Immaginate la risposta? Senza dubitare l’editore ha replicato: «Manderei il suo libro in stampa senza neppure leggerlo».

Dunque, ripetiamo la domanda e tiriamo le somme. Quanto fa 2+2? Vale a dire: siete famosi? Non certo nel vostro condominio o come impiegati all’interno del Municipio o come professori del migliore Istituto scolastico della città. Siete o non siete personaggi famosi in Italia? No? Allora non rimane che rivolgersi all’editoria a pagamento, quella che chiamano vanity press, la stampa delle vanità. La stampa di chi è disposto a pagare, pur di vedere il proprio nome sulla copertina di un volume. Gli editori veri, al contrario, sono quelli che staccano un assegno per accaparrarsi l’autore più famoso del momento che permetterà loro di sostenere la propria catena editoriale. Ne consegue che gli scrittori veri sono quelli scoperti (o creati) dagli editori e proposti al pubblico. Per loro, tutti gli altri non vale prenderli in considerazione, e se volete includeteli nella categoria dei dilettanti o dei vanitosi.

Questo perché fare l’editore – considerano sempre gli editori – è un lavoro arduo e difficoltoso, che se fatto bene alla fine permette di campare famiglie. E non hanno torto. Quante copie venderebbe il libro di uno sconosciuto? Non conta nulla se chi lo ha scritto ci ha lavorato con trepidazione. Venderebbe tante copie, se il libro appena terminato fosse davvero un capolavoro, oppure, nel caso migliore, se il tocco magico di qualche editor lo trasformasse in qualcosa che il pubblico sta aspettando di comprare. Ma se voi siete dei tipi sui generis, per esempio come J. D. Salinger quando propose agli editori Il giovane Holden, dovrete tenere duro e aspettare il momento giusto per vedere una pubblicazione che potrebbe non arrivare mai.

Pensate, veramente, che un editore aspetti che gli sia recapitato un nuovo capolavoro in un plico cartaceo o in un file di posta elettronica? Certo che no! Per predisporre un programma di pubblicazioni, come già detto, un editore va a pescare fra chi fa lo scrittore per professione ed è già celebre agli occhi del grande pubblico. L’editore lo contatta, lo incensa, cerca di strapparlo alla concorrenza. Come ha fatto Roberto Calasso con Georges Simenon, quando lo convinse che con Adelphi avrebbe venduto in Italia le opere che Mondadori trascurava di tradurre e diffondere in libreria. Parliamo dei “romanzi duri” di Simenon, che non s’incentravano sulle storie poliziesche di Maigret. Così anche l’editore immaginario del nostro discorso, sicuramente meno dotato di Calasso, alla fine, riesce a strappare il contratto con un altrettanto immaginario autore famoso. In quel contratto non include soltanto l’inedito manoscritto pronto ad andare in stampa. L’editore, se è fortunato, porterà a casa l’intero catalogo delle opere del celebrato autore e, se questi è vivente, anche quelle che scriverà negli anni futuri.

Cominciamo a vederci più chiaro? È possibile che capiti come a Gesualdo Bufalino, che aveva anche lui qualche bel libro nel cassetto. Lui, fortunato, aveva per amico uno scrittore noto com’era Sciascia, che gli permise di rivelare il suo spirito creativo all’età di sessantuno anni. Con il romanzo Diceria dell’untore Bufalino vinse il prestigioso Premio Campiello. Con il romanzo Le menzogne della notte si aggiudicò, poi, il Premio Strega. Leonardo Sciascia stesso inizialmente faceva il maestro elementare, finché non convinse Enzo Sellerio, che faceva il fotografo, a mettere su la casa editrice che tutti oggi conoscono. Insomma, dopo avere scritto il libro sarebbe opportuno avviare anche la casa editrice che lo pubblicherà.

Naturalmente stiamo scherzando, perché oggi non c’è più bisogno d’impelagarsi con notai, camere di commercio, grafici e tipografi, stamperie e distributori, edicole e librerie. Oggi si può caricare un file sull’applicazione Kindle di Amazon e fare un e-book o un libro di carta da richiedere on-demand. Solo che, sia nel caso di Amazon sia nel caso di tante piattaforme alternative da reperire in rete, spesso sarà lo stesso autore a comprare le uniche copie. La riprova è il data base delle vendite che, nella maggior parte dei casi, si mostrerà irrimediabilmente depresso. Perché? Chi ha il coraggio di domandarlo? Avete scelto la piattaforma e avete confezionato e caricato il tutto. Ma come milioni di persone hanno fatto prima di voi, ora che il libro è finalmente in vetrina, dovrete sgomitare con questi milioni di autori concorrenti, che al pari vostro attendono che il proprio libro salti all’occhio dei possibili acquirenti.

I libri, però, non saltano all’occhio da soli. Devono avere una spintarella. Lo sanno bene gli editori veri, i quali, come in precedenza non stavano ad aspettare che il capolavoro da stampare arrivasse per posta o per e-mail, ora devono inventarsele tutte perché si riveli oggetto d’attenzione da parte dei lettori che dovranno acquistarlo. Il problema è che neppure lo scrittore famoso vende niente se il pubblico non è a conoscenza dell’esistenza del nuovo libro. L’editore, quindi, cercherà di evidenziarlo negli stand aperti alle fiere del libro, di veicolarlo attraverso una buona distribuzione nazionale, di convincere i librai dispiegati sul territorio ad acquistarne preventivamente un certo numero di copie. Non finisce qui. L’editore accorto manderà le bozze alla grande stampa per anticiparne alcune pagine in anteprima. Invoglierà a valutare positivamente i contenuti. Grazie ad opportune manovre, il nuovo libro risulterà fra i primi nelle classifiche di vendita, soprattutto se accompagnato da paginoni di pubblicità a pagamento.

E non finisce neppure qui. Occorrerà sponsorizzare tour dell’autore in ogni città della penisola, giacché le vendite sono assicurate soprattutto durante le presentazioni. Ecco, quindi, che il libro dovrà partecipare alla miriade di premi estivi e alle trasmissioni televisive sui canali più seguiti. Qualcuno metterà persino in scena performance e spettacoli teatrali ed altri tutto quello che fantasiosi esperti di marketing tireranno fuori dal cappello. Che fatica! E che fiume di denaro speso! Tutto questo perché? Semplicemente perché un potenziale lettore incuriosito possa fare capolino in libreria e chiedere di sfogliare (sfogliare, non comprare!) il libro dello scrittore famoso.

Intanto le lancette del tempo girano e i giorni scorrono. Immaginiamo l’editore, con un occhio fisso sul calendario e l’altro sui tabulati delle vendite. Allo scoccare, grossomodo, di un trimestre occorrerà essere pronti a sostituire il titolo del capolavoro in libreria con una novità. Come mai? La giostra deve continuare a girare. La legge editoriale comanda che se il libro vende lo fa subito nelle prime settimane, quindi se le aspettative sono state disattese dovrà essere sostituito da un altro libro che possa assicurare maggiori fortune in libreria e migliori introiti. Perché anche il libraio fa parte della filiera delle vendite e quel tal famoso scrittore assicura a decine e decine di persone la tranquillità economica. Tenere aperta una libreria, va da sé, è un investimento economico. Pertanto, il libraio esporrà in vista il libro con potenzialità di vendita e collocherà negli scaffali inferiori quello che pochi richiederanno, specialmente se non lo vedono in bella mostra.

C’è davvero qualcuno che pensa che tutta questa macchina possa muoversi con l’opera di uno sconosciuto? Una tale organizzazione è costruita a tavolino e niente può essere improvvisato. Quindi, se qualcuno immagina di vedere apparire una segretaria con le bozze del futuro capolavoro e i componenti della casa editrice, in pausa, lasciare la tazza del caffè e la ciambella per strapparsi di mano il manoscritto, sta fantasticando la scena di una sitcom. La realtà è che si è spedita la fatica degli ultimi cinque o sei anni con tante speranze, ma non s’immaginava che i giochi fossero già fatti.

Il grande Elio Vittorini rigettava al mittente il Gattopardo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa «nell’assoluta impossibilità di prendere impegni o fare promesse, perché il programma dei “Gettoni” è ormai chiuso per almeno quattro anni». I Gettoni davano il nome alla collana. Chi ha contattato una casa editrice si sarà reso conto che non c’è mai una collana dove inserire il titolo, perché effettivamente si concepito uno scritto singolare, nel senso letterale del termine. Un’opera che nessuno aveva messo in programma.

Insomma, prima della stesura di un libro occorrerebbe pensare già alla seconda parte del viaggio, ovvero a come entrare nella macchina editoriale e farsi accogliere per ciò che si vale realmente. Sempre se, davvero, si è decisi a fare un giro di giostra, vale a dire decisi a scovare chi mai pubblicherà il vostro lavoro letterario. Poi, una volta raggiunte le librerie, il volume starà due o tre mesi esposto per essere acquistato da un titubante lettore, altrimenti finire nel pacco delle rese subito dopo. Siete perplessi? Allora, riavvolgiamo il film che vi abbiamo descritto finora e ricominciamo daccapo. Pensiamo che forse ci sia una soluzione alternativa, ma occorre spendere qualche parola in proposito.

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Roma, Von Buren Contemporary: Eternally Pre-Raphaelite – Mostra collettiva ispirata ai Preraffaelliti

Guarda i preraffaelliti: hanno acceso una piccola fiamma, che nonostante tutto sta ancora bruciando...
Marcel Duchamp

Von Buren Contemporary presenta

Eternally Pre-Raphaelite

mostra collettiva natalizia ispirata ai Preraffaelliti

Con le opere di

Pietro Bandini    
Mattia Barbalaco     
Tania Brassesco
Lazlo Passi Norberto Lorenzo Bruschini     
Lucianella Cafagna     
Paolo Cancelliere     
Alessio Deli     
Mihail Dinisiuc     
Anju Garattoni    
Vittorio Iavazzo     
Donatella Izzo     
Gabriele Luciani    
Charlie Masson    
Claire Piredda     
Guido Ricciardelli     
Giulio Rigoni    
Simona Rinciari    
Agostino Rocco     
Vera Rossi     
Tina Sgrò     
Beppe Stasi     
Marco Stefanucci     
Hannah Ungaro-Pope

Vernissage
domenica 4 dicembre 2022
dalle 17:00 alle 21:30

Testo di presentazione: Laura Falqui

Curatrice e organizzazione: Michele von Büren

la mostra resterà aperta fino al 31 gennaio 2023

Von Buren Contemporary
Via Giulia 13, 00186 Roma

Von Buren Contemporary è felice di presentare ETERNALLY PRE-RAPHAELITE, una mostra collettiva, concepita per il periodo delle festività natalizie, che prende ispirazione dai Preraffaelliti -il popolare movimento artistico nato in Inghilterra nell’ottocento.

Con la partecipazione di 24 artisti e opere che vanno dalla pittura, alla scultura, alla fotografia, al disegno, ai gioielli ed ai tessuti, Eternally Pre-Raphaelite intende mostrare il fascino duraturo di questo gruppo radicale e i modi in cui il suo stile continua ad influenzare gli artisti di oggi, sia consciamente che inconsciamente.

Alcuni degli artisti inclusi sono già ben noti al pubblico della galleria: Lucianella Cafagna, attualmente in mostra, con una personale, anche al museo Palazzo Merulana di Roma; Lorenzo Bruschini, i cui dipinti, altamente fantasiosi, combinano riferimenti onirici e mitici con una tavolozza elegante e minimalista; e lo scultore Alessio Deli, le cui opere si trovano in numerose collezioni pubbliche.

Per questa occasione, Tania Brassesco e Lazlo Passi Norberto, le cui fotografie sono state esposte in musei, fondazioni e gallerie di tutto il mondo, tornano nella galleria in cui sono stati “scoperti” e presentano due fotografie squisitamente Preraffaellite.

Alcuni degli artisti, tra cui i pittori ad olio Mattia BarbalacoMihail DinisiucGabriele Luciani e Guido Ricciardelli, l’acquarellista Beppe Stasi e la scultrice di terracotta Claire Piredda, concentrano la loro ricerca sulla forma umana nuda, riportando alla mente il mondo incantato di Edward Burne-Jones; mentre le mistiche fotografie in bianco e nero di Pietro Bandini e le figure eteree di Marco Stefanucci evocano lo sguardo “fuori fuoco” della fotografa vittoriana Julia Margaret Cameron.

La fotografa Vera Rossi si ispira ai disegni floreali di William Morris per una serie di nature morte, e l’artista milanese Donatella Izzo lascia un emozionante ritratto in bianco e nero di un volto di donna che allude all’enigma rappresentato dalle muse preraffaellite – figure femminili di grande importanza avvolte da un alone onirico che poco lascia trapelare su se stesse.

I dipinti sognanti e fiabeschi di Giulio Rigoni e Paolo Cancelliere riecheggiano il fascino dei preraffaelliti per il Medioevo, e anche il loro tentativo di collegare i mezzi della pittura e dell’illustrazione. Tema ripreso anche da Hannah Ungaro-Papa che però parte da un attento studio di alcuni scritti del famoso critico d’arte John Ruskin. Charlie Masson e Agostino Rocco prendono invece come punto di partenza specifiche opere preraffaellite che rivisitano con uno sguardo contemporaneo.

Il giovane scultore napoletano Vittorio Iavazzo ha creato appositamente per questa mostra una serie di nuove e romantiche sculture figurative con il suo mezzo distintivo di cartapesta, mentre la pittrice Tina Sgrò si concentra sugli interni vittoriani e sugli ambienti domestici.

In linea con l’ampia natura del movimento, che si espanse dall’originale Brotherhood fondata da Dante Gabriel Rossetti, John Everett Millais e William Holman Hunt per abbracciare il movimento Arts and Crafts guidato da Morris e Burne-Jones, Eternally Pre-Raphaelite include un arazzo e un abito dipinto a mano, realizzati dal giovane stilista Anju Garattoni e creazioni di petali di rosa della gioielliera Simona Rinciari, che ha sviluppato una tecnica innovativa segreta che consente la conservazione di elementi naturali.

Il testo di presentazione della mostra è di Laura Falqui, saggista, drammaturga e specialista di arti visive e uno dei massimi esperti in Italia del Preraffaellitismo inglese.


Ufficio stampa
Alessandra Lenzi
alessandralenzi.press@gmail.com

Grande successo per la tournée teatrale di Marco Goldin “Gli ultimi giorni di Van Gogh”

Marco Goldin, Teatro Duse, Bologna. Foto di Simone Di Luca

GLI ULTIMI GIORNI DI VAN GOGH Il diario ritrovato

Spettacolo teatrale con Marco Goldin

Tratto dal suo romanzo, “Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato” (edito da Solferino)

Musiche di Franco Battiato

Regia di Marco Goldin

Dopo la data zero di Salsomaggiore ai primi di novembre, con il sold out da 600 posti, Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato” spettacolo di Marco Goldin, prodotto e distribuito da Imarts, ha registrato per le successive cinque repliche, in diversi teatri italiani, una media di 1000 spettatori a serata. Risultati davvero entusiasmanti e in crescita costante tanto da convincere gli organizzatori ad arricchire di nuove date la seconda parte della tournée in programma per marzo e aprile 2023.

Circa la prima parte di tour ancora in corso, il pubblico alla fine di ogni spettacolo ha tributato sempre lunghissimi applausi, richiamando Marco Goldin sul palcoscenico. Con la firma, a conclusione della serata, delle copie del romanzo omonimo che diventa un momento, frequentatissimo, di incontro tra il pubblico e l’autore. All’apprezzamento del pubblico stesso si aggiunge la grande attenzione che i media stanno riservando allo spettacolo, con tantissimi articoli sinora pubblicati e servizi in onda su televisioni e radio.

Così Marco Goldin: “C’è grande soddisfazione per l’inizio della tournée teatrale, dopo le prime sei date. Un lavoro di preparazione durato tanti mesi e sfociato in uno spettacolo che ogni sera il pubblico dimostra di apprezzare molto, assistendovi in un silenzio sospeso e così percepibile dal palcoscenico. Quello che desideravo offrire alle persone, raccontando questa storia anche attraverso immagini meravigliose e con le musiche suggestive di Franco Battiato, si sta concretizzando, come testimoniano i tantissimi commenti presenti sui vari social. Una commossa emozione che nasce da una vicenda senza drammi e senza tragedia, perché la fine della vita di Van Gogh è piuttosto un’immersione nel flusso eterno della natura. Dentro visioni di campi e cieli infiniti.”

Per martedì 29 novembre, al Teatro Lirico di Milano, ore 20.45, si preannuncia un altro tutto pieno. Seguiranno poi le ultime quattro date prima della conclusione della prima parte della tournée: Udine il 30 novembre al Teatro Nuovo Giovanni da Udine, ore 21; Padova il 2 dicembre al Gran Teatro Geox, ore 21.15; San Donà di Piave il 7 dicembre al Teatro Metropolitano Astra, ore 21; Trieste il 17 gennaio al Politeama Rossetti, ore 21.

Da metà marzo a fine aprile la seconda parte della tournée, con una ulteriore quindicina di date in calendario, in incremento per via del grande successo e quindi dell’interesse che promoter e teatri stanno dimostrando verso lo spettacolo. In questa seconda parte “Gli ultimi giorni di Van Gogh” andrà in scena anche in altre grandi città come Roma, Firenze e Genova, con alcune date nel Sud Italia in via di definizione.

La tournée avrà una sua terza parte in autunno 2023 anch’essa in definizione, inoltre Marco Goldin e Imarts stanno studiando la possibilità di costruire uno spettacolo ad hoc, sullo stesso tema, da tenersi all’aperto durante la prossima estate.

Lo spettacolo “Gli ultimi giorni di Van Gogh. Il diario ritrovato”, gode del sostegno di Gruppo Euromobil



Per informazioni e bigliettiwww.internationalmusic.it

Ufficio stampa:
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo
www.studioesseci.net
tel. 049663499
Referente Roberta Barbaro roberta@studioesseci.net

TEFAF Maastricht annuncia le gallerie della 36a edizione

TEFAF Maastricht – Trafalgar Square BY

TEFAF MAASTRICHT 2023: ANNUNCIATI GLI ESPOSITORI INTERNAZIONALI

Mercanti e galleristi di fama mondiale torneranno al MECC di Maastricht nel marzo 2023 per la 36a edizione della fiera d’arte più importante del mondo

TEFAF Maastricht, la famosa fiera internazionale che mette in mostra 7.000 anni di arte, antiquariato e design, torna al consueto appuntamento di marzo aprendo le porte per la 36ma edizione da sabato 11 a domenica 19 marzo 2023 (anteprima VIP su invito giovedì 9 e venerdì 10 marzo).  È la vetrina più importante al mondo per la proposta di opere di altissimo pregio storico e qualità. Nel 2023 ospiterà ancora una volta gallerie di fama mondiale e altamente specializzate presso il MECC di Maastricht nei Paesi Bassi.

Il TEFAF rappresenta un’esperienza artistica e culturale davvero unica, in grado di immergere i visitatori in un viaggio lungo i millenni della storia dell’arte, meticolosamente selezionati e presentati tutti sotto lo stesso tetto. È un polo d’attrazione per il mercato internazionale dell’arte e raduna i migliori mercanti, gallerie, collezionisti privati e appassionati insieme a professionisti del mercato dell’arte, interior designer, curatori e direttori di musei.

L’edizione 2023 conta 268 gallerie, 13 delle quali espongono per la prima volta. A queste si aggiungono dieci gallerie che entreranno a far parte della sezione ampliata di TEFAF Showcase, che dal 2008 costituisce una sorta di trampolino di lancio per le gallerie più giovani sulla scena delle grandi fiere internazionali.  

Hidde van Seggelen, Presidente del Comitato Esecutivo di TEFAF: Siamo ancora una volta a lavorare con grande entusiasmo e a spasso spedito verso la fiera d’arte più importante del mondo. La 36a edizione di TEFAF Maastricht offrirà ai visitatori un’esperienza emblematica di tutto ciò che TEFAF rappresenta: competenza senza pari e bellezza incomparabile. Sentiamo chiaramente la forte determinazione e la dedizione dei nostri espositori, sia dei nuovi che di quelli che ritornano e non vediamo l’ora di accogliere loro e i visitatori al MECC di Maastricht, come pure sentiamo l’interesse internazionale attorno a TEFAF per il 2023 e non solo.

Sito web: www.tefaf.com/fairs/tefaf-maastricht

AXA XL

TEFAF e AXA XL, Partner Principale di TEFAF Maastricht, condividono la stessa filosofia: nell’arte, c’è molto più di ciò che si vede. Maggiori informazioni su AXA XL sono consultabili qui

TEFAF

TEFAF è una fondazione no profit che sostiene l’esperienza e la varietà della comunità globale dell’arte, come dimostrano gli espositori selezionati per le sue due Fiere annuali di Maastricht e New York. TEFAF si pone come guida esperta per i collezionisti privati e istituzionali del mercato globale dell’arte, ispirando appassionati e compratori d’arte di tutto il mondo.

TEFAF Maastricht si terrà al MECC Maastricht dall’11 al 19 marzo 2023. Il 9 e 10 marzo solo su invito.

Il TEFAF di New York si terrà al Park Avenue Armory dal 12 al 16 maggio 2023. L’11 maggio solo su invito.

TEFAF MAASTRICHT

TEFAF Maastricht è ampiamente riconosciuta come la fiera d’arte, antiquariato e design più importante del mondo. Con oltre 280 espositori di spicco provenienti da più di 20 nazioni, TEFAF Maastricht è la vetrina delle opere d’arte più prestigiose disponibili ogni anno sul mercato. Oltre alle sezioni tradizionali come dipinti degli Antichi Maestri, antichità e opere classiche, che interessano circa metà della Fiera, propone ai visitatori anche arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielleria, design del XX secolo e opere su carta.

TEFAF NEW YORK

TEFAF New York è stata fondata all’inizio del 2016, originariamente come due fiere d’arte annuali a New York presso il Park Avenue Armory – TEFAF New York Fall e TEFAF New York Spring. Oggi, TEFAF New York è un’unica fiera annuale che presenta arte moderna e contemporanea, gioielli, antiquariato e design, con circa 90 espositori di spicco provenienti da tutto il mondo. Tom Postma Design, studio famoso per soluzioni innovative ideate per importanti musei, gallerie e fiere d’arte, ha sviluppato un allestimento che interagisce con gli spazi spettacolari dell’edificio storico dando loro un aspetto più leggero e contemporaneo. Gli stand degli espositori si estenderanno su tutto l’edificio simbolo dell’Armory, comprendendo la Wade Thompson Drill Hall, il primo e secondo piano con le sale d’epoca dell’Armory, dando vita ad una fiera elegante nei dettagli e di impatto senza precedenti a New York.

Il Vetting

TEFAF si distingue per l’accuratezza dei suoi controlli e per l’impegno a mantenere uno standard di eccellenza. Uno dei principali pilastri del successo e dell’eredità di TEFAF è l’aver creato una situazione ottimale per i collezionisti per l’acquisto di opere d’arte di altissima qualità.

Per ulteriori informazioni sui rigorosi standard di selezione della TEFAF: TEFAF.com/about/vetting.


TEFAF Maastricht elenco gallerie

I nomi contrassegnati in grassetto sono le nuove gallerie.

Gallery 19C (United States)
Aardewerk (Netherlands)
Didier Aaron (France)
David Aaron Ltd (United Kingdom)
Agnews (United Kingdom)
Aicon, New York (United States)
Adrian Alan Ltd (United Kingdom)
A La Vieille Russie (United States)
Kunstgalerij Albricht (Netherlands)
A Lighthouse called Kanata (Japan)
Altomani & Sons (Italy)
Åmells (Sweden)
Antonacci Lapiccirella Fine Art (Italy)
Applicat-Prazan (France)
Aronson Antiquairs (Netherlands)
Serge Schoffel – Art Premier (Belgium)
Bacarelli (Italy)
De Backker Art (Belgium)
Emanuel von Baeyer London (United Kingdom)
Bailly Gallery Geneva-Paris (Switzerland)
Véronique Bamps (Monaco)
Jean-Luc Baroni & Marty de Cambiaire (France)
Galerie Jacques Barrère (France)
Beck & Eggeling International Fine Art (Germany)
Charles Beddington Ltd (United Kingdom)
Bel etage, Wolfgang Bauer, Vienna (Austria)
Benappi Fine Art (United Kingdom)
Galerie de la Béraudière (Belgium)
Berardi Galleria d’Arte (Italy)
Galerie Berès (France)
Joost van den Bergh (United Kingdom)
Berko Fine Paintings (Belgium)
Bhagat (India)
Kunsthandel A.H. Bies (Netherlands)
Bijl-Van Urk B.V. (Netherlands)
Christopher Bishop Fine Art (United States)
Blumka Gallery (United States)
Kunsthandel P. de Boer B.V. (Netherlands)
Boghossian (Switzerland)
Julius Böhler Kunsthandlung (Germany)
BorzoGallery (Netherlands)
Bottegantica (Italy)
Botticelli Antichità (Italy)
Galerie Boulakia (United Kingdom)
Galerie Nicolas Bourriaud (France)
Bowman Sculpture (United Kingdom)
Brame & Lorenceau (France)
Brimo de Laroussilhe (France)
Brun Fine Art (United Kingdom)
Burzio. (United Kingdom)
Cahn (Switzerland)
Galerie Canesso (France)
Cardi Gallery (Italy)
Caretto & Occhinegro (Italy)
Carpenters Workshop Gallery (France)
Caylus (Spain)
Alessandro Cesati (Italy)
Ceysson & Bénétière (France)
Galerie Jean-Christophe Charbonnier (France)
Galerie Chastel-Maréchal (France)
Galerie Chenel (France)
Stéphane Clavreuil Rare Books (United Kingdom)
Galerie Eric Coatalem (France)
Colnaghi (United Kingdom)
Connaught Brown (United Kingdom)
Galleria Continua (Italy)
Thomas Coulborn & Sons (United Kingdom)
Gisèle Croës s.a. (Belgium)
Daniel Crouch Rare Books Ltd (United Kingdom)
Galerie Cybele (France)
Day and Faber (United Kingdom)
Galerie Delalande (France)
Demisch Danant (United States)
Galerie Michel Descours (France)
Alessandra Di Castro (Italy)
Dickinson (United Kingdom)
Didier Claes (Belgium)
Galerie Bernard Dulon (France)
Galerie Eberwein (France)
Charles Ede (United Kingdom)
Galerie Xavier Eeckhout (France)
Jaime Eguiguren Art & Antiques (Uruguay)
Deborah Elvira (Spain)
Endlich Antiquairs (Netherlands)
Les Enluminures (France)
Epoque Fine Jewels (Belgium)
Yann Ferrandin (France)
Kunsthandel Jacques Fijnaut B.V. (Netherlands)
Peter Finer (United Kingdom)
Flore (Belgium)
Sam Fogg (United Kingdom)
S Franses (United Kingdom)
Friedman Benda (United States)
Gana Art (South Korea)
Giacometti Old Master Paintings (Italy)
Thomas Gibson Fine Art (United Kingdom)
Gillis Goldman Fine Art (Belgium)
Michael Goedhuis (United Kingdom)
Oscar Graf (France)
Richard Green (United Kingdom)
Galerie Karsten Greve AG (Switzerland)
Bernard de Grunne (Belgium)
Dr. Jörn Günther Rare Books AG (Switzerland)
Haboldt & Co. (Netherlands)
NICHOLAS HALL (United States)
Hazlitt (United Kingdom)
Patrick Heide Contemporary Art (United Kingdom)
Jean-François Heim (Switzerland)
Galerie Marc Heiremans (Belgium)
Hemmerle (Germany)
Galerie Henze & Ketterer (Switzerland)
Anna Hu Haute Joaillerie (United States)
Otto Jakob (Germany)
Ben Janssens Oriental Art (United Kingdom)
Jaski Gallery (Netherlands)
De Jonckheere (Switzerland)
Galleri K (Norway)
Kallos Gallery (United Kingdom)
Daniel Katz Gallery (United Kingdom)
Sean Kelly (United States)
Kent Antiques Limited (United Kingdom)
Galerie Kevorkian (France)
Tina Kim Gallery (United States)
Koetser Gallery (Switzerland)
Kollenburg Antiquairs (Netherlands)
Koopman Rare Art (United Kingdom)
Galerie Kugel (France)
Tim van Laere Gallery (Belgium)
Frides Laméris Glass & Antiques (Netherlands)
DYS44 Art Gallery London (United Kingdom)
Landau Fine Art (Canada)
Elfriede Langeloh (Germany)
Kunstkammer Georg Laue (Germany)
Galerie Laurentin (France)
Galerie Léage (France)
Galerie Lefebvre (United States)
David Lévy & Associés (Belgium)
Salomon Lilian (Switzerland)
Lisson Gallery (United Kingdom)
Littleton & Hennessy Asian Art (United Kingdom) * Returning after 2015
Stuart Lochhead Sculpture (United Kingdom)
Lowell Libson & Jonny Yarker Ltd (United Kingdom)
Ludorff (Germany)
Lullo . Pampoulides (United Kingdom)
The Maas Gallery (United Kingdom)
MacConnal-Mason Gallery (United Kingdom)
Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. (Italy)
Galerie Marcilhac (France)
Marcelpoil (France)
MARUANI MERCIER (Belgium)
Helga Matzke (Germany)
The Mayor Gallery (United Kingdom)
Mayoral (Spain)
Mazzoleni (United Kingdom)
Fergus McCaffrey (United States)
Kunsthandel Mehringer (Germany)
Galerie Mendes (France)
kamel mennour (France)
Mentink & Roest (Netherlands)
Galerie Mermoz (France)
Patrick & Ondine Mestdagh (Belgium)
Galerie Le Minotaure (France)
ML Fine Art (Italy)
Amir Mohtashemi Ltd. (United Kingdom)
Sydney L Moss Ltd. (United Kingdom)
Kunsthandel Peter Mühlbauer (Germany)
Mullany (United Kingdom)
Galerie Neuse (Germany)
Marcel Nies Oriental Art (Belgium)
Maurizio Nobile Fine Art (Italy)
Galerie Nathalie Obadia (France)
Stephen Ongpin Fine Art (United Kingdom)
Osborne Samuel (United Kingdom)
Walter Padovani (Italy)
La Pendulerie (France)
Galerie Perrin (France)
S J Phillips Ltd (United Kingdom)
Piva&C (Italy)
PKM Gallery (South Korea)
Plektron Fine Arts (Switzerland)
Polak Works of Art (Netherlands)
Porcini (Italy)
Prahlad Bubbar (United Kingdom)
Galerie de la Présidence (France)
Benjamin Proust Fine Art Ltd (United Kingdom)
Christophe de Quénetain (France)
Artur Ramon Art (Spain)
Lucas Ratton (France)
Jean Michel Renard (France)
Robilant+Voena (United Kingdom)
Röbbig München (Germany)
Rosenberg & Co. (United States)
Rossi & Rossi (Hong Kong) Limited (Hong Kong)
Rudigier Fine Art (Germany)
Kunsthandlung Helmut H. Rumbler (Germany)
Salamon (Italy)
Thomas Salis (Austria)
São Roque, Lisboa (Portugal)
Galerie G. Sarti (France)
Adrian Sassoon (United Kingdom)
Schönewald Fine Arts GmbH (Germany)
Hidde van Seggelen (Germany)
Senger Bamberg Kunsthandel (Germany)
Sèvres (France)
Shapero Rare Books (United Kingdom)
Shibunkaku (Japan)
GALERIE SISMANN (France)
Rob Smeets Gallery (Switzerland)
Somlo London (United Kingdom)
Librairie Camille Sourget (France)
Sprovieri (United Kingdom)
Stair Sainty Gallery (United Kingdom)
STEINITZ (France)
Marjan Sterk Fine Art Jewellery (Netherlands)
Salomon Stodel Antiquités (Netherlands)
Stoppenbach & Delestre (United Kingdom)
Tafeta (United Kingdom)
Talabardon & Gautier (France)
Nicolaas Teeuwisse OHG (Germany)
Templon (France)
Tenzing Asian Art (United States)
Galerie Terrades (France)
Carolle Thibaut-Pomerantz (France)
Galerie Thomas (Germany)
Caterina Tognon Arte Contemporanea (Italy)
Tomasso (United Kingdom)
Tornabuoni Art (Italy)
Tóth Ikonen (Netherlands)
Galerie Patrice Trigano (France)
Trinity Fine Art (United Kingdom)
David Tunick, Inc. (United States)
Univers du Bronze (France)
Utermann (Germany)
Galerie Georges-Philippe & Nathalie Vallois (France)
Rafael Valls Limited (United Kingdom)
Van Cleef & Arpels (France)
Vanderven Oriental Art (Netherlands)
Van de Weghe (United States)
Vedovi Gallery (Belgium)
Galerie von Vertes (Switzerland)
Axel Vervoordt (Belgium)
Galleria Carlo Virgilio & C. (Italy)
VKD Jewels (Netherlands)
Galerie Florence de Voldère (France)
Waddington Custot (United Kingdom)
Wartski (United Kingdom)
The Weiss Gallery (United Kingdom)
Jorge Welsh Works of Art (Portugal)
William Weston Gallery (United Kingdom)
Galerie Maria Wettergren (France)
White Cube (United Kingdom)
W&K-Wienerroither & Kohlbacher (Austria)
Wildenstein & Co. Inc. (United States)
Adam Williams Fine Art Ltd. (United States)
De Wit Fine Tapestries (Belgium)
Yares Art (United States)
Alon Zakaim Fine Art (United Kingdom)
Galerie Zlotowski (France)


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