Turismo, incontro ENIT-Ambasciata indiana: Jelinic: “in India c’è voglia d’Italia”

INCONTRO TRA ENIT E L’AMBASCIATA ITALIANA IN INDIA

IVANA JELINIC, CEO ENIT: “IN INDIA C’È VOGLIA D’ITALIA, IL TURISMO D’ALTA GAMMA DAL SUD EST ASIATICO CRESCE DI ANNO IN ANNO”

5 Dicembre 2022

Il Ceo Enit Ivana Jelinic incontra l’ambasciatore italiano a New Delhi, Vincenzo De Luca, per sviluppare sinergie turistiche tra Italia e India.
 
“C’è un potenziale inesplorato, retaggio di un legame storico tra i due Paesi, ampliato in questi anni anche grazie al lavoro simbiotico tra la sede Enit in India e Ambasciata Italiana New Delhi. Con l’ambasciatore De Luca stiamo affrontando temi importanti per l’industria del turismo e non solo. In India c’è voglia di turismo italiano, un mercato in fortissima crescita. Cresce di anno in anno il turismo d’alta gamma, c’è una domanda molto forte ed è nelle intenzioni di Enit, dell’Ambasciata d’Italia a New Delhi e della Camera di Commercio italiana in India di lavorare insieme per favorire la domanda e l’offerta italiana nel sud est asiatico. Soprattutto in un momento in cui manca il mercato russo e cinese, l’India rappresenta un mercato imperdibile per l’Italia” commenta Jelinic.
 
Un primo segnale viene proprio dal lancio Enit-Ita Airways del primo volo di bandiera Italia-Nuova Delhi cui ha preso parte l’Ad di Enit Jelinic che in India ha incontrato anche stakeholders di grande rilevanza e esponenti del mondo di Bollywood, l’importante industria cinematografica indiana, per porre le basi per future produzioni dedicate al made in Italy e con l’Italia protagonista. 
Con il nuovo collegamento intercontinentale, l’Italia si espande verso il mercato asiatico e conferma il grande lavoro volto a soddisfare le esigenze di incoming incentivando gli arrivi indiani in Italia.  
 
La nuova rotta si inserisce nella strategia di promozione del turismo e del brand Italia nel mondo per potenziare un mercato di oltre un miliardo e mezzo di potenziali viaggiatori big spender long haul.  Avere un vettore capace di incentivare l’offerta turistica e il trasporto verso l’Italia consente a Enit di implementare l’incoming e orientarsi su nuove frontiere, toccando anche comparti in fase espansiva in India come l’industria cinematografica abbinata al turismo.  


Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Pisa, Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi: Presentazione della riproduzione del sipario storico di Annibale Gatti – Teatro Verdi di Pisa

Il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa, Università di Pisa) è lieto di invitarLa alla
Presentazione della riproduzione del sipario storico di Annibale Gatti 

martedì 6 dicembre 2022, ore 18:00
presso il Teatro Verdi di Pisa

Il progetto della riproduzione del sipario storico del Teatro Verdi di Pisa, realizzato da Annibale Gatti, è frutto della collaborazione fra il Liceo Artistico Russoli e la Fondazione Teatro di Pisa,  con il contributo di Banco BPM.

Gli allievi sono stati coinvolti attivamente nell’intervento, attraverso i percorsi del PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento): l’unicità dell’offerta formativa proposta ha integrato gli studenti nell’operato del Teatro, rendendoli attori delle varie fasi di ideazione, creazione e produzione di un sipario ad hoc, riproduzione dell’originale, dipinto nel 1867 dal pittore Annibale Gatti, raffigurante Goldoni a Pisa che recita un sonetto nel giardino di palazzo Scotto alla presenza degli Arcadi Alfei. I ragazzi sono stati coordinati dal tecnico del Teatro Sergio Seghettini che li ha seguiti per tutta la durata dell’intervento.

Interverranno Silvia Tomasi, professoressa del Liceo Artistico Russoli e il Professor Alessandro Tosi, storico dell’Arte, che insieme a Lorenzo Gremigni e al Crocchio Goliardi Spensierati daranno vita all’azione scenica “Un sipario, un teatro”. Gli interventi musicali saranno a cura del Maestro Sandro Ivo Bartoli, che farà risuonare la sala con le musiche di Scarlatti, Chopin e Casella.

Al termine la cerimonia di premiazione degli allievi del Liceo Artistico Russoli coinvolti nel progetto.

L’ingresso è libero fino a esaurimento dei posti disponibili.

Per ulteriori informazioni cliccare il logo:

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Email: educazione museo della grafica
Telefono: 050 2216059/070  
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Museo Nazionale Romano presenta ULISSE E GLI ALTRI. Alla scoperta dei capolavori nascosti del Museo Nazionale Romano

Mosaico con Ulisse e le Sirene
Mosaico
Da Quarto di Corzano, ambiente termale di una mansio (stazione di posta)
Terme di Diocleziano, depositi (Olearie), inv. 519957
Metà-fine II secolo d.C.

La scena principale è inquadrata da una cornice vegetale: Ulisse è legato all’albero maestro di una
nave con le vele arrotolate e le corde sciolte, mentre i suoi compagni continuano a remare; a
sinistra una sirena in tunica corta suona una lira, mentre di quella di destra si riconoscono solo le
zampe di uccello. In corrispondenza dei diversi personaggi sono indicati alcuni nomi in greco. A
un secondo momento di vita del mosaico risalgono invece le iscrizioni latine che rimandano
probabilmente ai gestori della mansio.

Testa di Ulisse
Marmo greco a grandi cristalli
Roma, dal sepolcreto degli Statili
Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino Monteporzio), inv. 130
Prima età imperiale

La testa ritrae un uomo maturo con chioma fluente e folta barba, che si volta vigorosamente verso destra; l’identificazione con Ulisse è dovuta alla presenza del copricapo conico e rigido, il cosiddetto pileus, che aderisce alla testa, ricadendo sulla nuca a coprire i capelli lunghi.

Testa di Penelope
Marmo pario
Da Roma, Tevere
Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino Monteporzio), inv. 580
Prima metà del II secolo d.C.

Nonostante lo stato di conservazione molto compromesso, nella testa è possibile riconoscere la replica di un tipo statuario noto come Penelope. La scultura si caratterizza infatti per la posa reclinata del capo, sostenuto dalla mano destra (di cui resta una piccola parte sopra la tempia) e coperto da un copricapo su sui si posa un pesante mantello, e per la disposizione dei capelli che si susseguono in piccoli riccioli a virgola lungo il contorno del viso.

Testa di Circe
Marmo greco
Da San Felice Circeo (vetta del monte Circeo, ruderi del santuario c.d. di Circe, 1928)
Terme di Diocleziano, depositi (Magazzino Monteporzio), inv. 108914
Prima metà del I secolo a.C.

L’identificazione di questo ritratto femminile con Circe si deve al suo ritrovamento sul promontorio del Circeo; come indica il taglio alla base del collo, la testa doveva appartenere a una scultura modellata a parte, forse la statua di culto del santuario a lei dedicato. Il ritratto, caratterizzato da lineamenti marcati che indicano una bellezza dura e sicura di sé, era arricchito con un diadema che sormontava l’acconciatura, come dimostrano i tre perni visibili sul capo.

Ulisse e gli altri
Alla scoperta dei capolavori nascosti del Museo Nazionale Romano

8 dicembre 2022 – 8 gennaio 2023
(prima esposizione)

APERTURA AL PUBBLICO da giovedì 8 dicembre 2022

Terme di Diocleziano
Viale E. De Nicola 78, Roma

Il Museo Nazionale Romano apre le porte dei propri depositi e svela alcuni straordinari reperti, rendendo accessibile un patrimonio culturale inaspettato.

Attraverso Depositi (ri)scoperti si avvia infatti il progetto di valorizzazione, costituito da un ciclo di brevi esposizioni, che permetterà di far conoscere al pubblico una grandissima quantità di opere solitamente custodite all’interno dei depositi: migliaia sono i reperti conservati in questo “museo nel museo“, quali sculture, mosaici, affreschi, oggetti in terracotta, in vetro e in bronzo. Reperti rinvenuti nel corso di più di un secolo di vita del Museo Nazionale Romano che raccontano non solo l’antichità di Roma, ma anche la storia della sua trasformazione e dei suoi scavi, dall’istituzione di Roma Capitale ad oggi.

La prima tappa del viaggio tra i depositi del Museo Nazionale Romano è dedicata a “Ulisse” (8 dicembre 2022 – 8 gennaio 2023) che, con la sua inappagabile sete di conoscenza, incarna l’incapacità di arrendersi di fronte a un mondo inaccessibile.

Viaggiatore per eccellenza, Ulisse è guida ideale per iniziare questo percorso alla scoperta di opere sconosciute, (ri)scoperte ed esposte nelle maestose Aule delle Terme di Diocleziano.

Il viaggio di Ulisse continuerà idealmente nel secondo momento espositivo dedicato a “gli altri” (14 gennaio – 19 febbraio 2023), approfondendo il rapporto tra gli antichi Romani e le altre culture. Una riflessione sul modo in cui gli antichi percepivano e rappresentavano popolazioni diverse tra stereotipi, diffidenza e curiosità.

Il Museo Nazionale Romano conserva un ingente patrimonio archeologico, storico e artistico di cui solo una piccola parte è visibile nel percorso espositivo permanente. È nostro dovere – dichiara Stéphane Verger Direttore del Museo Nazionale Romano – far riemergere dai tanti magazzini del museo le opere, i contesti archeologici più significativi. Grazie al programma “Urbs, dalla città alla campagna romana” finanziato dal Programma Nazionale per gli investimenti complementari al PNRR, il Museo Nazionale Romano sarà in grado nei prossimi anni di aprire nuovi spazi espositivi che permetteranno di ampliare il percorso museale. Nelle more del completamento dei lavori nelle quattro sedi del Museo, si proporranno delle presentazioni tematiche temporanee nelle quali si riuniranno delle opere poco note, mai viste o da tempo nascoste nei magazzini. Il primo di questi Depositi (Ri)scoperti è il frutto di un proficuo partenariato pubblico-privato, un tipo di collaborazione che si augura possa essere rinnovato e ampliato nel futuro. La scelta del tema – Ulisse e gli altri – è particolarmente adatta al momento che sta vivendo il Museo Nazionale Romano, che inizia un’impegnativa avventura attraverso la quale contribuirà a traghettare il pubblico verso le nuove realtà del mondo, della Storia e della contemporaneità.”

Il progetto è stato realizzato grazie al sostegno di ANAGINA – Associazione Nazionale Agenti Imprenditori Assicurativi e l’allestimento a cura di Contemporanea Progetti – che da oltre venti anni organizza mostre in Italia e nel mondo – si avvale di un’esposizione immersiva e multimediale ad alto contenuto emozionale.Sul sito istituzionale del Museo Nazionale Romano (museonazionaleromano.beniculturali.it) saranno disponibili testi in linguaggio facilitato realizzati dal Servizio Educativo del MNR, specificatamente dedicati a persone con disabilità cognitiva e ai loro caregiver, per permettere la preparazione della visita e facilitare la comprensione del percorso espositivo a questo pubblico con esigenze speciali.

Il percorso espositivo inizia dal grande mosaico di Ulisse e le Sirene (da Quarto di Corzano, provincia di Rieti, II secolo d.C.), che sarà presentato in un suggestivo allestimento multimediale che immerge il visitatore nel racconto del viaggio di Ulisse.

Intelligente, intraprendente, tenace e assetato di sapere e di avventura, Ulisse è rappresentato nelle sue fattezze dalla testa di Ulisse in marmo greco (proveniente dal sepolcreto degli Statili, prima età imperiale): un uomo maturo, con chioma fluente e fitta barba, riconoscibile dal caratteristico copricapo, il pileus, suo comune attributo.

A dare risalto alle virtù di Ulisse contribuiscono le numerose figure femminili che animano il mito: l’amata moglie Penelope (esposta una testa in marmo del II secolo d.C.); l’affascinante Circe, con i suoi magici sortilegi (esposto un suo ritratto in marmo greco rinvenuto nel 1928 sul promontorio del Circeo); e la sua protettrice divina Atena, rappresentata da un busto rinvenuto nel suburbio di Roma.

A raccontare le avventure di Ulisse, e degli altri personaggi che gravitano intorno alla sua figura, sono inoltre esposti un sarcofago con raffigurazione di Achille tra le figlie di Nicomede (da Isola Sacra, seconda metà del II secolo d.C.) e un‘urna con scena della contesa per le armi di Achille (proveniente da Ostia Antica, seconda metà del II secolo d.C.).

A partire dal 14 gennaio (fino al 19 febbraio 2023), un secondo momento espositivo sarà dedicato a coloro che ruotano intorno alla figura di Ulisse, ovvero “gli altri”: altri popoli, altre culture, altri mondi.

Lo sguardo si amplia e dal viaggio di un solo eroe si passa a quello dell’intero popolo dei Romani, qui raccontati per la loro capacità di rapportarsi con genti diverse – dai barbari ai minuscoli pigmei – e di confrontarsi con le tante popolazioni sconfitte e assoggettate.

Il progetto di valorizzazione dei depositi proseguirà (ri)scoprendo e restituendo ai visitatori altri straordinari reperti del Museo Nazionale Romano.

Marmo bianco a grana fine
Dall’Isola Sacra
Terme di Diocleziano, depositi (Aula V), inv. 115173
Seconda metà del II secolo d.C.

Sulla sinistra è raffigurato un gruppo di ragazze, le figlie del re Nicomede cui Teti, la madre di Achille, aveva affidato il figlio per proteggerlo dalla guerra; richiamato dal trombettiere, in secondo piano nella parte sinistra del sarcofago, e da Ulisse e Diomede, in primo piano sempre sulla sinistra, Achille, al centro della scena, è già in armi e pronto alla battaglia nonostante una delle ragazze, Deidamia, cerchi di trattenerlo.
Foto_Hartwig_Koppermann

Uffici Stampa

MUSEO NAZIONALE ROMANO
Angelina Travaglini | mn-rm@beniculturali.it
Adele Della Sala | ads@ufficiostampa-arte.it
Anastasia Marsella | am@ufficiostampa-arte.it

Treviso: Aprono al Museo Civico Luigi Bailo quattro nuove sale

Il nuovo Grande Bailo si arricchisce di 4 sale dedicate ad Alberto Martini, Nino Springolo, Lino Selvatico e Giovanni Barbisan

Il nuovo Bailo si allarga. Al percorso museale già esistente si aggiungono 4 nuove sale, riservate ad altrettanti protagonisti della pittura veneta del Novecento: Alberto Martini, Nino Springolo, Lino Selvatico e Giovanni Barbisan. “Il nostro intento è quello – evidenziano il sindaco Mario Conte e l’assessore alla cultura Lavinia Colonna Preti – di presentare, con un nucleo attentamente selezionato di opere, 4 artisti che nel precedente ordinamento venivano solo “accennati”, a cominciare dall’ “altro Martini”, l’opitergino Alberto. Artista straordinario per capacità tecnica e visionarietà, uno dei maggiori artisti italiani dello scorso secolo, il simbolista italiano per eccellenza. Per l’allestimento della nuova Sala Alberto Martini abbiamo chiesto, e generosamente ottenuto, la collaborazione del Comune di Oderzo e della Fondazione Oderzo Cultura: un vivo ringraziamento al sindaco, Maria Scardellato, alla presidente, Maria Teresa De Gregorio, e al direttore Filippo Maria Covre”. 

“In attesa delle Celebrazioni, nel ’24, del Centenario della morte di Alberto Martini – aggiunge Fabrizio Malachin -, la Fondazione ha concesso per la Sala Martini un gruppo davvero significativo di opere, a partire dal grande “Autoritratto”. Nella Sala si potranno ammirare anche 23 chine su cartoncino delle illustrazioni, celeberrime, della “Divina Commedia”, 18 cartoline illustrate dedicate al tema della “Danza Macabra”, un gruppo di strumenti di lavoro dell’artista, insieme alle opere patrimonio dei Civici Musei Trevigiani: i 7 pastelli intitolati Fantasie al sole, testimonianze di un simbolismo nutrito di letteratura, e L’esprit travaille, autoritratto interiore dipinto alla ‘maniera nera’, notevolissimo esempio del periodo parigino”.

Se gli artisti simbolisti cercavano di superare la pura apparenza delle cose, trovando un legame tra il dato oggettivo e i sentimenti soggettivi, tentando così di ritrovare la spiritualità che esiste nella cruda realtà ma fa parte del regno dell’invisibile, con gli altri protagonisti si entra in una sfera diversa dal ritorno all’ordine all’osservazione del dato naturale.

La Sala riservata a Nino Springolo (1886 –  1975) riunisce così importanti opere del maestro, principalmente focalizzate su due filoni: il ritratto ed i paesaggi. Con capolavori come il “Sile alla Fiera” del 1939, o “Il fiume a primavera” del 1928 si apre una spettacolare sequenza di vedute sul Sile, per poi passare ai ritratti: “Piero” del 1923, “Gemma” del 1941 eccetera. Anche su Springolo, nel ’24 è in programma una approfondita mostra monografica.

La donazione recentemente pervenuta di opere e testimonianze di Lino Selvatico (1872 –1924), troverà spazio nella Sala a lui dedicata. Più estesamente sarà documentata nella monografica che all’artista veneto viene annunciata per i prossimi mesi, presentandolo come uno dei più ricercati e raffinati ritrattisti sulla scia di Giovanni Boldini, Corcors, Lavery. Grazie alla donazione, il magistrale “Ritratto di Teresita Lorenzon”, patrimonio dei Musei Civici potrà straordinariamente essere affiancato dal suo bozzetto ad olio e da due altri importanti dipinti.

Anche Giovanni Barbisan (1914 – 1988) torna prepotentemente parte dell’allestimento del Bailo con opere grandi e scenografiche. Innanzitutto l’affresco che lo vide protagonista alla Biennale del 1936 per la sezione affresco, I nostri migliori amici sono i rurali, ma anche il grande telero con Martire fascista, e poi due Autoritratti del 1937 e degli anni ’50. A rappresentarlo anche alcune magnifiche Nature Morte, una delle quali ad affresco.

Il Bailo arricchisce così la sezione permanente attraverso 4 protagonisti dell’arte che da Treviso hanno mosso i lori primi passi.


Ufficio Stampa:

Comune di Treviso
Staff Gabinetto del Sindaco – Portavoce Francesco Vigato
Tel. 0422.658635, Cell. 340.2840164
portavoce.sindaco@comune.treviso.it

Ufficio stampa “Programma ’22- ‘24”
Studio ESSECI – Sergio Campagnolo, tel. +39 049.663499
Ref. Roberta Barbaro, roberta@studioesseci.net

Bari: Allo Spazio Murat “I LOVE LEGO” – Una mostra pensata non solo per bambini

Foto scattata durante la 5a edizione della mostra ospitata al Museo “Piana delle Orme”
www.romabrick.it www.itlug.org

I LOVE LEGO

Spazio Murat, Bari
9 dicembre 2022 – 19 marzo 2023

Allo Spazio Murat di Bari arriva dal 9 dicembre I LOVE LEGO,
la mostra sui mattoncini colorati più famosi al mondo.
Un’esperienza imperdibile per i tanti bambini appassionati, per le famiglie e per i tantissimi adulti che continuano a coltivare l’amore per i mattoncini che, ogni anno, intrattengono e fanno sognare milioni di persone.

La mostra aprirà al pubblico venerdì 9 dicembre a partire dalle ore 15.00.

Per inaugurare il Natale all’insegna del gioco e del divertimento, dal 9 dicembre lo Spazio Murat di Bari ospita I LOVE LEGO, una mostra pensata non solo per bambini ma anche per tutti gli appassionati di ogni età. In un gioco di colori e prospettive, tra spettacolari diorami e creazioni artistiche, fino al 19 marzo 2023 sarà possibile divertirsi all’interno di scenari minuziosamente riprodotti e ambienti realizzati in decine di metri quadrati con oltre mezzo milione dei mattoncini più famosi del mondo.

I LOVE LEGO presenta in scala ridotta dettagliatissime riproduzioni di fantastici mondi: dai castelli ispirati alle epiche battaglie medievali a scene della seconda guerra mondiale; dalla frenesia della città contemporanea coi suoi grattacieli, centro storico, aree ricreative e stazioni ferroviarie agli scorci delle vie del centro storico di tipici villaggi bavaresi; dalla conquista dello spazio, alla suggestiva riproduzione di un paesaggio natalizio estroso e pieno di sorprese.

Costruzioni e non solo. Attraverso una “caccia al personaggio” – tra grattacieli e palazzi, tra astronavi e cavalieri – il visitatore è invitato a cercare personaggi celebri (e non) nascosti all’interno delle installazioni: da Harry Potter a Dart Fener, diversi gli ospiti a sorpresa inseriti nelle diverse installazioni che accompagnano nella visita tutti coloro che vogliono divertirsi a scovare tra i mattoncini.

Mattoncini ma non solo: a dimostrare quanto i moduli più famosi del mondo siano in grado di “creare arte a 360°”, in mostra allo Spazio Murat immancabili saranno anche le tele di Stefano Bolcato, rivisitazioni in versione ‘omini LEGO’ delle più grandi e famose tele e capolavori della storia dell’arte, dalla Gioconda ai più attuali quadri di Frida Kahlo; ma anche le vignette/installazioni comiche del collettivo LEGOlize – autori nel 2016 dell’omonima pagina umoristica che oggi conta oltre 2 milioni di followers sui social – dove la comicità diventa arte.

La mostra I LOVE LEGO, organizzata con il patrocinio del Comune di Bari, è prodotta e organizzata da Piuma in collaborazione con Arthemisia.

La mostra, non è direttamente sponsorizzata da LEGO, è realizzata grazie ad alcuni dei più grandi collezionisti del mondo.

La mostra aprirà al pubblico venerdì 9 dicembre a partire dalle ore 15.00.


Sede
Spazio Murat
Piazza del Ferrarese
70122 – Bari

Date al pubblico
9 dicembre 2022 – 19 marzo 2023

Orario apertura
dal martedì alla domenica 10.00 – 20.00
aperture straordinarie: 19/26 dicembre – 6 gennaio
lunedì chiuso
(la biglietteria chiude 45 minuti prima)

Informazioni e prenotazioni
T. + 39 080 2055856

Sito
www.spaziomurat.it

Hashtag ufficiale
#ILoveLegoBari

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso
sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306