Casteldebole (Bologna), Villa Bellombra: Quando l’arte fa bene alla salute

QUANDO L’ARTE FA BENE ALLA SALUTE

La hall della nuova Villa Bellombra, a Casteldebole, ospita le opere fiabesche del pittore Angelo MaistoMartedì 13 alle ore 13 l’artista campano incontra il direttore e i dipendenti dell’ospedale riabilitativo per una visita guidata tra le opere e la firma delle cartoline.

La nuova Villa Bellombra, presidio privato accreditato di Casteldebole, vuole essere un luogo stabilmente aperto alla cultura e all’arte, per offrire un beneficio nel percorso di recupero dei pazienti grazie al riconosciuto potere terapeutico dell’arte. Al centro del progetto riabilitativo e assistenziale multidisciplinare è il paziente, con i suoi bisogni clinici, umani e sociali.

Per questo nasce la mostra dal titolo “Arcadia” con le composizioni armoniche di Angelo Maisto e segna l’inizio di un percorso che durerà anche il 2023, realizzato dal Consorzio Colibrì in collaborazione con the rooom.

Come in una galleria d’arte, la mostra Arcadia, offre sin dall’ingresso del nuovissimo ospedale di Casteldebole una dimensione evocativa a beneficio di tutti, degenti, utenti e personale sanitario. L’obiettivo è quello di restituire anche negli ambienti ospedalieri momenti di nuova socialità. A tale proposito l’artista campano, acquarellista, incontrerà la direzione e i dipendenti dell’ospedale martedì 13 dicembre alle ore 13 per spiegare il significato delle opere e per firmare le cartoline di quanti vorranno.

Perché Maisto? Villa Bellombra punta sull’arte e in particolare su un’artista dallo stile puro ed essenziale, capace di trasmettere accoglienza e serenità. Tra favola e realtà, Maisto riesce infatti a far convivere in armonia mondo naturale e artificiale. Tra le opere esposte merita attenzione la statuetta personalizzata di un colibrì, omaggio all’omonimo consorzio che diventerà nei prossimi mesi un “premio” da assegnare a personalità che si sono distinte in alcuni settori di salute e sanità.

Il codice artistico di Maisto apre una finestra sul ruolo fondamentale della natura trovando in Villa Bellombra una collocazione ideale. La struttura infatti è stata progettata con un’attenzione ai principi del benessere e della sostenibilità sociale e ambientale, in linea con Agenda ONU 2030Due in particolare sono i global goal che emergono dalle opere esposte: il goal n. 3 che riguarda il diritto ad una buona salute e all’accesso alle cure per tutti e il goal n. 13 relativo alla lotta contro il cambiamento climatico con la messa in campo di scelte sostenibili per le persone e per l’ambiente.

«Abbiamo puntato su una progettazione, da quella architettonica a quella estetica e di design degli spazi, che fosse capace di generare benessere e comfort, per tutti i pazienti, dalla riabilitazione intensiva neurologica a quella ortopedica – dichiara l’Ad del Consorzio Ospedaliero Colibrì Averardo Orta. È fondamentale che il paziente sin dal suo ingresso in ospedale abbia una sensazione di positività e fiducia nel cominciare e nel continuare il suo percorso riabilitativo: grandi vetrate, illuminazione naturale, mostre d’arte ed altre iniziative sono stimoli positivi durante tutti i percorsi di cura e riabilitazione».

La mostra “Arcadia”, con il coordinamento di Giorgia Sarti cultural curator the rooom, sarà ospitata fino ad agosto 2023.

Angelo Maisto – Note biografiche

Angelo Maisto

Angelo Maisto nasce a Napoli nel 1977, si diploma al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Napoli, artista visionario, raffinato acquarellista e abile bricoleur; impegnato da anni nella creazione del suo CODEX MAISTI, vera e propria opera mondo dove ricrea un ordine mescolando cultura alta e bassa, cose e oggetti, storia dell’arte e bricolage, in una nuova configurazione di curiosità, in una nuova storia naturale. Ha all’attivo esposizioni personali e collettive in spazi pubblici e privati sia in Italia che all’estero.


SEDE E CONTATTI VILLA BELLOMBRA
Via Casteldebole 10/7 – 40132 Bologna | Tel051 582095 | Mail: info@villabellombra.it

Ufficio Stampa

Deborah Annolino
Mail. press@consorziocolibri.com

Ufficio stampaAD Communications

Image

Tel. 051 0959972
Via Odofredo, 6 – 40136 Bologna
www.adcommunications.it

La ceo ENIT Ivana Jelinic nell’albo d’onore FIC: “subito progetto di valorizzazione di 3mila ricette italiane”

IVANA JELINIC CEO ENIT INSIGNITA DELL’ONORIFICENZA DELLA FEDERAZIONE ITALIANA CUOCHI
 
È NELL’ALBO D’ONORE TRA LE PERSONALITÀ DELLE ISTITUZIONI E DELLA CULTURA VICINE ALLE BERRETTE BIANCHE ITALIANE
 
JELINIC: “TROPPO FUSION, ENIT ANNUNCIA PROGETTO DI VALORIZZAZIONE NEL MONDO DI 3MILA RICETTE ITALIANE”

12 Dicembre 2022

La ceo Enit Ivana Jelinic riceve il riconoscimento della Federazione Italiana Cuochi ed è inserita nell’ albo d’ onore delle Berrette Bianche Italiane insieme ad altre personalità del mondo delle istituzioni e della cultura del Bel Paese. 

L’ associazione che rappresenta in Italia più di 20 mila professionisti del settore conferisce alla Ad Enit Jelinic, presso la Camera presso l’aula del Palazzo dei Gruppi Parlamentari in Via degli Uffici del Vicario – il prestigioso onore per “l’incessante e pregevole opera a sostegno dei valori nazionali in ambito comunitario”, iscrivendola all’Albo D’Onore della Federcuochi, onorificenza che la Federazione riserva a personalità della cultura e delle istituzioni vicine alla famiglia delle Berrette Bianche Italiane.  

L’evento prevede inoltre l’assegnazione di un riconoscimento alla carriera per oltre 240 chef italiani che hanno onorato la categoria con più di venticinque anni di professione. 
Insieme ai più rappresentativi organi di stampa e periodici del settore, a professionisti provenienti da ogni regione d’Italia e da Paesi esteri.  

“Enit ha la grande responsabilità di promuovere la qualità dell’Italia. Dobbiamo imparare a portare il made in Italy sulle tavole del mondo. Nel prediligere il fusion abbiamo dimenticato l’orgoglio italiano. Enit annuncia oggi un progetto di valorizzazione e recupero delle oltre 3 mila ricette tradizionali italiane che valorizzano i territori. Gli altri Paesi ne vantano solo una decina. Il cibo italiano simboleggia sicurezza alimentare e eccellenza. Pochi Paesi possono competere con l’Italia quanto ad attrattive enogastronomiche, i piatti della tradizione sono imitati in tutto il mondo e i cuochi sono ambasciatori dell’autenticità dell’arte del buon vivere all’italiana e richiama viaggiatori da tutti i continenti. La tavola è il primo network che fa sistema nel nome di uno degli emblemi più identitari dell’italianità. La buona cucina è espressione dell’eclettismo italiano e risponde al bisogno di ricerca di varietà di esperienze da parte dei viaggiatori di tutto il mondo, diventa scoperta, dedizione alla sperimentazione di sapori” dichiara Ivana Jelinic ceo Enit.


Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
francesca.cicatelli@enit.it

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Roma, Studio Compagnucci: Roberto Stephenson – City trips / La Rotonda e dintorni | A cura di Francesca Perti

Roberto Stephenson, Guarda è la perla più bella

Roberto Stephenson
City trips / La Rotonda e dintorni


A cura di Francesca Perti

Inaugurazione 15 dicembre 2022 ore 18.00

Studio Compagnucci

Via Quattro Fontane 148 – Roma

Fino al 20 dicembre 2022

Il giorno 15 dicembre 2022 alle ore 18.00 inaugura, presso lo Studio Compagnucci, la mostra fotografica City trips / La Rotonda e dintorni di Roberto Stephenson, a cura di Francesca Perti

“Roberto Stephenson, artista italo-haitiano, racchiude in sé molteplici anime, quella dell’esploratore, del viaggiatore e quella del poeta. […] Per Stephenson c’è una realtà nascosta che si rivela attraverso la macchina fotografica, una realtà poetica della scena. L’occhio dell’artista entra nella scena non visto, quasi invisibile, ed è proprio allora che il palcoscenico del reale, come lo definisce Stephenson, si offre senza censure e si svela. […] La serie di fotografie CITY TRIP è l’esito della lunga e intensa ricerca di Stephenson che ha come punto di partenza il desiderio di indagare su temi come la memoria e il ricordo della città. Indagine che viene portata avanti attraverso un uso innovativo della fotografia, dove sovrapposizioni, trasparenze e disposizione casuale dei frammenti, danno vita ad immagini multiple, ad un alleggerimento del caos dove la realtà ancora una volta sembra realtà pur non essendolo. 

Il lavoro di Stephenson combina insieme due termini limite: sensibilità di superficie e immersione nel profondo: c’è il piacere del colore e la spontaneità delle libere associazioni; lo spettatore, assorbito all’interno del centro gravitazionale dell’artista, viene sopraffatto dall’affiorare di una folla di ricordi. Stephenson compone e scompone, aggiunge e sottrae a suo piacimento dall’immagine iniziale, il suo sguardo nomade non si stanca mai di vedere, la sua vista eccellente riesce a penetrare sotto il velo dell’apparenza cercando di restituire “al mondo la poesia che gli appartiene”. 

Le città di Stephenson moltiplicano i punti di vista in una serie di immagini successive e sovrapposte, concatenate tra loro, che uniscono lo spazio all’oggetto rappresentato; sembrano enormi cattedrali evanescenti che ci procurano al contempo fremiti di piacere e lontananza, e a noi non resta che farci inorbitare dentro al vortice.” (dal testo critico di Francesca Perti

Roberto Stephenson – Note biografiche

Roberto Stephenson è nato a Roma. Autodidatta, si specializza in fotografia di architettura, inizia la professione nel 1988 e apre il suo primo studio nel 1990. In quegli anni collabora con importanti studi di architettura e riviste di settore ed espone, fra le altre, sotto la direzione artistica di Achille Bonito Oliva, al Palazzo delle Esposizioni di Roma. Dopo New-York, Ahmedabad e Londra, si stabilisce nel 2000 in Haiti, paese natale di suo padre. In quegli anni espone anche due volte alla Biennale di fotografia di Bamako, alla Biennale d’Arte della Havane, alla Triennale di Milano e pubblica quattro libri di fotografia. Nel 2012 il Museo delle Culture di Lugano in Svizzera, gli dedica una personale importante con un catalogo edito da Giunti. Le sue opere sono pubblicate su libri di arte e fotografia in America Latina. Vive a Roma dal 2021.


CYTY TRIP/LA ROTONDA E DINTORNI

di Francesca Perti

Roberto Stephenson, artista italo-haitiano, racchiude in sé molteplici anime, quella dell’esploratore, del viaggiatore e quella del poeta.

Stephenson inizia giovanissimo ad appassionarsi di fotografia e per lui diventa subito chiaro che il processo dello scattare, dello sviluppare ed infine dello stampare non sono solo azioni creative e tecniche ma scariche di corrente elettrica, evento portentoso e sensuale. Dopo l’esperienza in fotografia di architettura, dove nulla può essere lasciato al caso, ma tutto diventa precisione e meticolosità, Stephenson decide di cambiare rotta ed inizia a sviluppare la sua poetica artistica che lo porterà ad esplorare nuove sperimentazioni fotografiche in luoghi diversi del mondo fino ad Haiti, sua terra di origine.

Per Stephenson c’è una realtà nascosta che si rivela attraverso la macchina fotografica, una realtà poetica della scena. L’occhio dell’artista entra nella scena non visto, quasi invisibile, ed è proprio allora che il palcoscenico del reale, come lo definisce Stephenson, si offre senza censure e si svela. Ormai lo sguardo non può più tornare indietro, non può indietreggiare, può solo andare oltre il visto: “come quando siamo in una folla e cerchiamo qualcuno e lo sguardo va sempre troppo lontano”.

La serie di fotografie CITY TRIP è l’esito della lunga e intensa ricerca di Stephenson che ha come punto di partenza il desiderio di indagare su temi come la memoria e il ricordo della città. Indagine che viene portata avanti attraverso un uso innovativo della fotografia, dove sovrapposizioni, trasparenze e disposizione casuale dei frammenti, danno vita ad immagini multiple, ad un alleggerimento del caos dove la realtà ancora una volta sembra realtà pur non essendolo.

Il lavoro di Stephenson combina insieme due termini limite: sensibilità di superficie e immersione nel profondo: c’è il piacere del colore e la spontaneità delle libere associazioni; lo spettatore, assorbito all’interno del centro gravitazionale dell’artista, viene sopraffatto dall’affiorare di una folla di ricordi.

Stephenson compone e scompone, aggiunge e sottrae a suo piacimento dall’immagine iniziale, il suo sguardo nomade non si stanca mai di vedere, la sua vista eccellente riesce a penetrare sotto il velo dell’apparenza cercando di restituire “al mondo la poesia che gli appartiene”.

Le città di Stephenson moltiplicano i punti di vista in una serie di immagini successive e sovrapposte, concatenate tra loro, che uniscono lo spazio all’oggetto rappresentato; sembrano enormi cattedrali evanescenti che ci procurano al contempo fremiti di piacere e lontananza, e a noi non resta che farci inorbitare dentro al vortice.


INFO

Roberto Stephenson
City trips / La Rotonda e dintorni

A cura di Francesca Perti

Inaugurazione 15 dicembre 2022 ore 18.00

Fino al 20 dicembre 2022
Orari: dalle 15 alle 19 oppure su appuntamento: + 39 3420723054

Studio Compagnucci
Via Quattro Fontane 148 – Roma

Ufficio stampa
Roberta Melasecca –
Melasecca PressOffice – Interno 14 next
tel 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com
cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Pisa, Museo della Grafica: Attività per famiglie “DecoriAmo il Natale”

Il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa, Università di Pisa) organizza: 

DecoriAmo il Natale

Attività per famiglieSabato 17 dicembre, ore 16:00

Età consigliata: 5 – 12 anni

Ispirandoci alle opere esposte nella mostra Oltre la macchia. Incisioni di Giovanni Fattori, divertiamoci a realizzare un’originale decorazione natalizia, muniti di carta, colori e fantasia.

Costo: 6 € – Partecipazione su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili.
Prenotazioni all’indirizzo e-mail: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it 

Scadenza prenotazioni: venerdì 16 dicembre, ore 13:00.

È richiesta la presenza di un adulto accompagnatore per tutta la durata dell’attività.

Per ulteriori informazioni cliccare il logo:

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Email: educazione museo della grafica
Telefono: 050 2216059/070  
www.museodellagrafica.sma.unipi.it