Biblioteca Regionale di Messina – Presentazione del libro “I Racconti di Giulio. Frammenti” di Pippo Donato

Biblioteca Regionale Universitaria “Giacomo Longo”

Presentazione del libro

I Racconti di Giulio. Frammenti
di Pippo Donato

28 gennaio 2023 ore 17

Sala Lettura della Biblioteca
via I Settembre,117-Palazzo Arcivescovile

Si terrà sabato 28 gennaio, alle ore 17:00, presso la Sala Lettura della Biblioteca Regionale Universitaria “G. Longo” di Messina, la presentazione del testo “I Racconti di Giulio. Frammenti” dello scrittore messinese Pippo Donato (Di Nicolò Edizioni, 2020), con prefazioni dell’Attrice Daniela Conti e del Poeta Claudio D’Audino. L’evento si aprirà con i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice della Biblioteca, Dott.ssa Tommasa Siragusa, che fungerà poi da Coordinatrice. Seguiranno, quindi, i contributi di valore del Prof. Giuseppe Rando, già Ordinario di Letteratura italiana Unime, e della Prof.ssa Paola Radici Colace, già Ordinario di Filologia Classica Unime. Sarà presente l’Autore. Saranno rese letture dal testo dall’ Attore e Regista messinese Nico Zancle.

Nel 2019, tra gli appuntamenti del palinsesto stilato da questo Istituto, era contemplata anche la presentazione di “29 Settembre”, primo romanzo di Pippo Donato, redatto a due mani con la romana Paola Contessa. Le pagine del libro scorrevano, delineando un po’ per volta al lettore e al fruitore del momento culturale, i tratti dell’animo del protagonista l’autoironico Giulio Dagnino, alter ego dell’Autore stesso. Con la pubblicazione de “I Racconti di Giulio. Frammenti”, Pippo Donato riprende la trama, aggiungendo quei “frammenti” essenziali per entrare più in profondità nel personaggio, figura emblematica del siciliano che si adegua al dover vivere altrove. La narrazione del testo è contraddistinta da naturalezza e capacità di

rendere bene la quotidianità, magari rievocandone le storie più incisive, i rapporti, anche amicali, o di semplice conoscenza “tout court”, rimasti intrappolati nella sua mente, fino a farsi ricordi indelebili…Momenti significativi di un’esistenza che potrebbe essere la nostra, una qualunque delle tante, intrisa di nero lutto e flagrante luce, ma che non scende a compromessi con la propria dignità, percorre comunque la propria strada anche quando diviene impervia, se del caso addolcendo la desolazione attraverso il godimento dei piccoli piaceri, materiali e non.

Il 10 dicembre 2022, il volume è stato presentato al pubblico per la prima volta nella cittadina di Milazzo (Messina). Alla interessante manifestazione, svoltasi presso la presso la chiesa fortezza cinquecentesca dedicata a San Rocco, tra gli autorevoli Relatori, si è annoverata anche la Direttrice della Biblioteca, Dott.ssa T. Siragusa, e con un significativo contributo inviato e letto dagli organizzatori.

Vi attendiamo numerosi! Siamo certi che l’argomento riuscirà a catturare gli animi, coinvolgendo e trasportando tutti nel mondo di sentimenti e di episodi di vita quotidiana di Giulio/Pippo Donato.

Dopo la trattazione dell’argomento, verrà lasciato ampio spazio al Dibattito.

(A cura di Ufficio Relazioni con il Pubblico. Maria Rita Morgana)

Pippo Donato – Note biografiche

Pippo Donato, messinese, già imprenditore e manager, ha vissuto a Trieste, Palermo e Milano. Appassionato lettore, si interessa di musica, fotografia e cucina. Nel 2017 ha scritto racconti per il settimanale 109. Nel 2018, in collaborazione con la scrittrice Paola Contessa ha pubblicato, come già accennato, il primo romanzo dal titolo “29 Settembre”.


INFO

L’ingresso è libero e non occorre prenotazione.

Quanti non potranno essere presenti fisicamente all’evento, potranno scrivere commenti o quesiti che verranno posti all’Autore e ai Relatori nei post dedicati sulla pagina Facebook della Biblioteca:

In seguito, sarà pubblicata la ripresa video dell’evento.

Info: Ufficio Relazioni con il Pubblico tel. 090674564
urpbibliome@regione.sicilia.it

Bologna, MAMbo: Presentazione della mostra “Viola! Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani”

Viola!
Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani

A cura di Sara De Chiara

MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Project Room
28 gennaio – 14 maggio 2023

La programmazione della Project Room del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna conferma la propria vocazione alla ricostruzione, al racconto e alla valorizzazione delle esperienze artistiche del territorio bolognese ed emiliano-romagnolo con Viola! Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani, il nuovo progetto espositivo a cura di Sara De Chiara, che inaugura il 27 gennaio 2023 alle h 18 in occasione di ART CITY Bologna, il calendario istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali promosso da Comune di Bologna e BolognaFiere in occasione di Arte Fiera. L’esposizione, che rimane aperta al pubblico dal 28 gennaio al 14 maggio 2023, viene presentata in anteprima alla stampa giovedì 26 gennaio alle h 11.

La mostra offre l’occasione di approfondire per la prima volta il rapporto di Pablo Echaurren (Roma, 1951) con il contesto bolognese, attraverso una selezione di opere realizzate tra il 1977 e il 1978, di pagine di Lotta Continua, di collage, fanzine e illustrazioni ispirate agli avvenimenti e alla poetica del Settantasette. Il percorso espositivo include un gruppo di “quadratini”, realizzati nella prima metà degli anni Settanta, la cui produzione è stata abbandonata proprio dopo gli avvenimenti di quell’anno così cruciale per Bologna.
Oltre a questi, esulano dal biennio ’77-78 alcuni assemblage raccolti all’interno di scatole, appartenenti a una produzione recente (2020-22), incentrata sulle scoperte scientifiche legate all’uomo di Neanderthal, ma che tornano anche a riflettere sull’esperienza degli anni Settanta (quasi un passaggio di testimone tra indiani metropolitani e neanderthaliani metropolitani). Tutti i lavori proposti provengono dall’archivio dell’artista a Roma e alcuni sono esposti per la prima volta.

Viola! Pablo Echaurren e gli indiani metropolitani si realizza con il sostegno del Trust per l’Arte Contemporanea e in collaborazione con Fondazione Echaurren SalarisBibliotheca Hertziana – Istituto Max Planck per la storia dell’arte e Ab Rogers Design.


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Pisa, Museo della grafica: EUROPEANA.EU Condivisione di collezioni culturali digitali e promozione del riutilizzo

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) è lieto di invitarvi al seminario:

EUROPEANA.EU
Sharing digital cultural collections and fostering reuse

Martedì 24 gennaio 2023, ore 9:30

Evento internazionale di informazione e training, dedicato alle istituzioni culturali e ai professionisti che desiderano conoscere e partecipare a europeana.eu, la biblioteca digitale del patrimonio culturale europeo.

Organizzato dall’Associazione Photoconsortium in collaborazione con la Fondazione Europeana.

Per ulteriori informazioni cliccare il logo:

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-66-67)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

Apertura: sfondo immagine di David Zydd da Pixabay

Rovigo: Renoir e Milani, le grandi mostre della primavera espositiva rodigina 2023 a palazzo Roverella e a palazzo Roncale

La grande mostra che inaugurerà la stagione primaverile 2023 sarà dedicata a “Pierre-Auguste Renoir: l’alba di un nuovo classicismo“.

Dal Palazzo Roverella si passerà al Roncale, dove, dal 25 marzo al 25 giugno 2023, il percorso artistico riguarderà Virgilio Milani 

Pierre-Auguste Renoir e Virgilio Milani saranno i protagonisti della primavera espositiva rodigina 2023, l’uno in Palazzo Roverella, il secondo al Roncale. Ad annunciarlo è il Presidente della Fondazione Cariparo, professor Gilberto Muraro, che punta sui due grandi artisti per continuare, e rafforzare, l’onda positiva che in questi anni ha fatto del Roverella e del Roncale altrettanti punti di riferimento nazionali per il cosiddetto “popolo delle mostre”.

“Il Roverella, con Kandinskij e con Robert Capa (mostra ancora in corso e visitabile sino al 29 gennaio), ha superato – annota il Presidente Muraro – il record di visitatori di sempre: 88.850 per il grande russo, mentre la monografica su Robert Capa, che ha raggiunto quasi i 23 mila visitatori, di cui il 30% al Roverella per la prima volta, sta confermando il medesimo successo riscontrato dalla precedente mostra fotografica dedicata a Doisneau”. Per quest’ultima, in particolare, si è assistito a una significativa impennata dei visitatori durante il periodo delle festività, raggiungendo anche 700 presenze al giorno, di cui ben il 45% provenienti da fuori regione.

“Numeri più contenuti, ma egualmente molto positivi, per l’abbinata del Roncale: “Miani, il leone bianco del Nilo”, nella scorsa primavera e “Rugby. Rovigo città in mischia” inaugurata lo scorso autunno e aperta anch’essa sino al prossimo 29 gennaio). Le due mostre “polesane” si apprestano a raggiungere, e probabilmente a superare i 20 mila visitatori, numero davvero significativo per esposizioni che sono prioritariamente rivolte al territorio”.

La grande mostra che inaugurerà la stagione primaverile 2023 sarà dedicata a “Pierre-Auguste Renoir: l’alba di un nuovo classicismo“, per la quale sono già assicurati 40 capolavori provenienti dalle maggiori istituzioni museali europee. Curata da Paolo Bolpagni, troverà spazio a Palazzo Roverella dal 25 febbraio al 25 giugno prossimi. Di Renoir, uno dei massimi esponenti dell’Impressionismo, è messo a fuoco il momento successivo alla breve esperienza impressionista, quando l’artista, spinto da una profonda inquietudine creativa, decide di intraprendere, nel 1881, un viaggio in Italia.  

 “Focus di questa rassegna – anticipa il curatore, professor Paolo Bolpagni – sarà la produzione di Pierre-Auguste Renoir a partire dagli anni Ottanta del XIX secolo, che segnò l’inizio di un progressivo allontanamento dall’esperienza impressionista. La mostra seguirà poi l’evoluzione della sua pittura nei successivi sviluppi, dalla monumentalità classicheggiante e “neorinascimentale” delle figure ai paesaggi della Provenza e della Costa Azzurra, indagando sia i rapporti con altri artisti, sia le “assonanze” con chi, nel periodo del “ritorno all’ordine”, ne mediterà e assimilerà la lezione. Documentate in mostra le vicinanze e tangenze del maestro d’oltralpe con Giuseppe De Nittis, Federico Zandomeneghi, Giovanni Boldini e Medardo Rosso, italiani attivi a Parigi in quei decenni, e poi ponendo in risalto l’originalità di una produzione che non fu affatto attardata, ma che costituì uno dei primi casi di quella “moderna classicità” che sarebbe stata perseguita da numerosi artisti degli anni Venti e Trenta, in maniera speciale in Italia, come sarà evidenziato dai confronti che saranno istituiti nelle sale di Palazzo Roverella. Per esempio con le sculture di Marino Marini e Antonietta Raphaël (affiancate alla Venus Victrix di Renoir del 1916), e con i dipinti di Armando Spadini, Carlo Carrà, Giorgio de Chirico, Arturo Tosi, Filippo de Pisis, Luigi Bartolini, Enrico Paulucci. Tutti documentati, accanto ai capolavori di Renoir, in questa sontuosa mostra”.

Dal Roverella al Roncale, dove, dal 25 marzo al 25 giugno 2023, il percorso artistico di Virgilio Milani (1888 – 1977) funge da filo conduttore di un viaggio tra i diversi protagonisti della storia dell’arte del Novecento in Polesine. Con Milani, saranno raccontati artisti come Mario Cavaglieri, Leone Minassian, Edoardo Chendi, sino a Paolo Gioli, che di Milani è considerato l”erede’.  Insieme alla figura del critico Giuseppe Marchiori.  

“Ad essere proposto è un tributo, doveroso, al più importante scultore rodigino del Novecento. Anche oggi è impossibile camminare per Rovigo senza imbattersi in almeno un’opera di Virgilio Milani. Per diversi decenni egli venne chiamato a connotare con le sue sculture, spesso monumentali, decine di luoghi ed edifici pubblici, palazzi, chiese e tombe. Per chi poteva permetterselo, mostrare in casa un suo bronzo era questione di status symbol.

“Ma, insieme a Milani, questa mostra, farà rivivere al visitatore la storia e le storie del mondo artistico e culturale polesano dal primo dopoguerra agli anni ottanta del Novecento”, anticipa il Presidente della Fondazione Cariparo.

“Questa mostra, vuole essere occasione per analizzare, decantate le passioni, l’effettiva importanza dell’artista, celebrato in casa ma sostanzialmente trascurato, forse a torto, in Italia e in Europa”, evidenzia Alessia Vedova, co-curatrice della mostra.


Fondazione Cariparo
Relazioni con i media:
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simone@studioesseci.net, referente Simone Raddi

Roma, Noema Gallery: RICREAZIONE. Le opere fotografiche di Marco Lanza

Ricreazione 1, 2021, 17×25 cm

“Ricreazione”
del fotografo Marco Lanza

in mostra alla Noema Gallery

A cura di Chiara Dall’Olio

Noema Gallery a Roma dà il via alla stagione espositiva 2023con la nuova mostra fotografica “Ricreazionedi Marco Lanza a cura di Chiara Dall’Olio, visitabile dal 26 gennaio al 25 febbraio. Il progetto espositivo di Marco Lanza, nato dall’acquisto di migliaia di fotografie vernacolari sciolte, si è sviluppato con l’osservazione di ogni singola immagine. Dalle fotografie color seppia di una vacanza in montagna ai momenti millimetrici di padre e figlia, dagli scatti di una conferenza a eventi familiari o sportivi, questi materiali coprono un lungo periodo, dal 1920 al 1970 circa.

Seguendo le linee della nuova selezione, Lanza ha tagliato le fotografie attraverso una mascherina di plexiglas rettangolare o quadrata e ricomponendole, ha ricavato nuove opere, letteralmente estratte dagli originali. Una rilettura che agisce sulla materia modificandola per sempre. Una ricreazione che si compie sia sulla parte selezionata che su quella che resta, apparente scarto che diviene un’opera aperta, dotata di infinite possibilità interpretative. Alcune stampe sono invece presentate integre, ma sovrapposte. In questi quadri la stratificazione della materia fotografica rimanda alla storia con la “s” minuscola, alle storie famigliari, di cui si percepisce solo la superficie. Ogni fotografia della mostra “Ricreazione” è quindi il segno di una storia, di un momento passato, che non sarà più e che si ammanta di una patina di nostalgia.

Come scrive la curatrice del progetto Chiara Dall’OlioLe composizioni seguono i criteri e i passaggi che l’artista ha percorso: grandi tableau in cui i dettagli che hanno colpito il suo occhio, dopo essere stati ritagliati, sono stati mescolati e ricomposti, creando un’armonia visiva di grande equilibrio. Solo avvicinandosi si colgono i soggetti e ci si può perdere nella contemplazione delle piccole foto, immaginandosi storie o chiedendosi come sarebbe stata la fotografia completa. Il taglio infatti, crea una pluralità di oggetti autonomi, dotati di una nuova estetica e di nuove possibilità interpretative che Lanza lascia esplorare all’osservatore”.

Marco Lanza ha partecipato all’ultima edizione di Paris Photo – una delle fiere fotografiche più importanti al mondo – dove tutte le sue opere sono state acquisite da collezionisti di settore, riscuotendo un grande successo di pubblico e di critica, tanto da arrivare sulle pagine del noto quotidiano Le Monde che ha dedicato un lungo articolo al suo lavoro e alle gallerie che hanno portato in fiera lavori nati da immagini di cui non si conosce l’autore. Stampe ritrovate nei mercati delle pulci o negli scatoloni passati di mano in mano attraverso traslochi e eredità, fotografie acquistate per poco denaro e poi, una volta lavorate e organizzate in un progetto organico, riproposte per l’occasione in fiera come oggetti da collezione, proprio come le opere originali di Marco Lanza. La fotografia vernacolare e la sua reinterpretazione stanno vivendo un nuovo revival tra collezionisti e galleristi, acquisendo un ruolo di primo piano nel mercato dell’arte internazionale. A conferma di questo forte interesse a livello mondiale, Marco Lanza sarà, dopo la mostra alla Noema Gallery, uno degli artisti della fiera The Photography Show a New York (dal 30 marzo al 2 aprile 2023) organizzata da AIPAD, alla quale parteciperà con la galleria parigina SIT DOWN.

In mostra alla Noema Gallery il visitatore potrà ammirare un certo numero di “ricreazioni” originali, pezzi unici in varie dimensioni, incorniciati, in formato medio/grande e in altri formati più piccoli. Inoltre saranno presentate delle rielaborazioni digitali stampate in fineart in edizione limitata.

MARCO LANZA

Marco Lanza, fotografo, nasce a Firenze e intraprende gli studi universitari a Bologna, presso il DAMS. A partire dagli anni Ottanta svolge la sua attività in Italia e all’estero. La sua esperienza fotografica ha un forte sviluppo durante il soggiorno lavorativo in Australia, dove opera per un anno, collaborando con agenzie e redazioni internazionali. Da qui si aprono ulteriori opportunità professionali che lo portano a realizzare servizi fotografici in molti paesi.

Parallelamente coltiva l’attenzione per i linguaggi artistici ed espone le proprie opere in varie mostre fra cui Westzone Gallery-Londra 2001, Metropolitan Museum of Art-New York 2003, Galleria Zucchi-Milano 2005, Galerie im Einstein-Berlino 2007, Musèe Maillol-Parigi 2010, Macro-Roma 2013. Alcuni suoi lavori sono pubblicati su The Sunday Times, Colors, Die Zeit, Harper’s, Creative Review. Nel 2005 fonda, assieme al fratello musicista Saverio Lanza, il gruppo artistico multimediale Pastis. A partire dal 2006 avvia il progetto “Depositi”, a cui si affianca la collaborazione con Luca Farulli. Ha pubblicato due libri: “The Living Dead. Inside the Palermo Crypt” (Westzone Publishing 2000), “Velature” (Greta Edizioni 2015).

www.marcolanza.it


NOEMA GALLERY

La galleria d’arte creata nel 2013 a Milano da Maria Cristina de Zuccato e Aldo Sardoni con l’intento di far conoscere e promuovere la cultura della fotografia contemporanea d’autore, traghettandola oltre il circuito di intenditori e appassionati, nel 2022 ha aperto la sua sede permanente nella Capitale, nello storico rione romano di Prati.

Una galleria-laboratorio con l’allure artigiana e informale della boutique artistica di quartiere – per un archivio di scatti raccolto in venti metri quadri incastonati nella Città Eterna, tra lo scenario sontuoso del Vaticano e l’anima popolare dei mercati rionali del Trionfale – che però rivolge e allunga lo sguardo verso il mondo. Uno spazio espositivo dalle linee essenziali – con le pareti dipinte di bianco assoluto e i pochi complementi d’arredo dallo stile minimalista – che è però pronto a rimodularsi di volta in volta, esposizione dopo esposizione, al servizio di immagini e progetti artistici firmati da una scuderia di diciotto fotografi di razza, fortemente diversi tra loro ma legati da una profonda matrice culturale comune.

www.noemagallery.com


INFORMAZIONI UTILI

TITOLO: Ricreazione
DI: Marco Lanza
A CURA DI: Chiara Dall’Olio
DOVE: Noema Gallery, Via Bu Meliana 4, Roma
OPENING: 26 gennaio 2023 ore 18.00
QUANDO: Dal 26 gennaio al 25 febbraio 2023
ORARI:
Lunedì 15:30 – 20:00 
Dal martedì al venerdì 10:30 – 13:00 e 15:30 – 20.00
Sabato 10:30 – 13:00 e su appuntamento
INGRESSO LIBERO

CONTATTI:
SITO: https://www.noemagallery.com/
MAIL: noemagalleryroma@gmail.com
FACEBOOK: https://www.facebook.com/noemagallery
INSTAGRAM: https://www.instagram.com/noemagallery/

UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

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Padova, Palazzo del Monte di Pietà: Già 50mila visitatori, tantissimi i giovani per “L’occhio in gioco”

Per la tipologia e l’età dei visitatori
è un caso di studio

L’OCCHIO IN GIOCO

Padova, Palazzo del Monte di Pietà

24 settembre 2022 – 26 febbraio 2023

“L’occhio in gioco” conquista il pubblico giovane. Degli oltre  50 mila che hanno già visitato la mostra il 70% è  sotto i 50 anni.

Tra gli addetti ai lavori e gli esperti di eventi espostivi, “L’occhio in gioco”, l’importante mostra internazionale promossa dalla Fondazione Casa di Risparmio di Padova e Rovigo e dall’Università di Padova (a Padova, in Palazzo del Monte, sino al 26 febbraio), è un caso di studio. Per la tipologia e l’età dei visitatori. L’indagine effettuata da Fondazione Cariparo ha confermato un dato che risulta  del resto evidente a chiunque osservi la coda che si forma regolarmente nelle giornate di fine settimana per poter accedere alla mostra. Coda composta, per la gran parte,  da famiglie con bambini e da giovani e giovanissimi.

In effetti, circa i due terzi degli  50 mila visitatori che sino all’ultimo week end sono entrati in mostra, è risultata essere costituita da under 50, meglio ancora da under 40/45. Ovvero da un pubblico ampiamente diverso da quello delle precedenti mostre proposte dalla medesima sede, mostre pur di gradissimo successo come quelle dedicate a Pietro Bembo e a Galileo. È una mostra che sa attrarre quindi un pubblico nuovo, persone giovani che vogliono farsi coinvolgere e imparare divertendosi. Attratte da un passaparola amplificato dai social. Ed è una mostra fortemente didattica, che sta conquistando le scolaresche, dalle elementari alle superiori. Non è un caso che in coda ci siano ben 411 classi prenotate, molte provenienti da altre province venete.

Foto di allestimento ┬® Andrea Verzola

Le opere esposte sono di straordinario rilievo: dai preziosi codici medievali al Gruppo N, passando per Balla, Boccioni, Kandinskij, Kapoor, Klee, Seurat, Vasarely, ..

Un percorso che si snoda nell’intero Palazzo, lungo ben 450 opere, che coinvolge il visitatore emotivamente ma anche fisicamente, ad esempio nell’aprire delle cassettiere per confrontarne i contenuti. Chi visita questa mostra si sente protagonista (come confermano i molti selfies) perché interagisce, attraverso i suoi movimenti, con diverse opere.

Ad essere proposto qui è un nuovo modello espositivo, che abbraccia e unisce due dimensioni: lo sguardo generale, che accompagna il visitatore a comprendere l’indagine e lo sviluppo delle arti sul tema del movimento, e uno, più specifico, che indaga i rapporti tra la psicologia della percezione e la creatività. La sezione dedicata alla percezione, al movimento, al colore, all’optical come caleidoscopio è curata da Luca Massimo Barbero, mentre quella denominata “La scuola patavina di psicologia della percezione, il Gruppo N e l’arte programmata” è affidata, a Guido Bartorelli, Andrea Bobbio, Giovanni Galfano, e Massimo Grassi, dell’Università di Padova.

Una mostra molto “dotta” e pensata (il catalogo edito da Silvana è in 2 ponderosi volumi, arricchiti da saggi di approfondimento davvero fondamentali), e tuttavia percepita come “divertente” e leggera. Dove l’opera d’arte non è da riverire ma da godere. Con l’animo del bambino, ed infatti i laboratori per i più piccoli sono presi d’assalto.

sito internet: www.palazzodelmontepadova.com


Uffici stampa

Ufficio Stampa della Mostra:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo tel. 049.663499
Rif. Roberta Barbaro; roberta@studioesseci.net
Foto della mostra disponibili su: www.studioesseci.net       

Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo
Media Relation
Alessandra Veronese
Comunicazione
Roberto Fioretto – Responsabile Ufficio Comunicazione – Tel. 049 8234800
comunicazione@fondazionecariparo.it

Genazzano (RM), Museo Atelier di Castello Colonna: Fino al 29 gennaio “L’atroce istinto della libertà. Pier Paolo Pasolini e la Nuova Figurazione”

L’atroce istinto della libertà
Pier Paolo Pasolini e la Nuova Figurazione

A cura di Francesca Tuscano

Fino al 29 gennaio 2023

Museo Atelier di Castello Colonna
Piazza San Nicola, 1 – 00030 Genazzano (RM)

Fino al 29 gennaio 2023, presso il Museo Atelier di Castello Colonna a Genazzano, è possibile visitare la mostra “L’atroce istinto della libertà, Pier Paolo Pasolini e la Nuova Figurazione” a cura di Francesca Tuscano, con la collaborazione dell’Archivio Ennio Calabria, la Raccolta delle stampe Adalberto Sartori di Mantova, la Galleria Bellinzona di Milano e le stamperie d’arte L’acquaforte e la Stamperia del Tevere.

Dedicata al rapporto tra il poeta e alcuni esponenti della figurazione degli anni Cinquanta e Sessanta, l’esposizione si concentra sul 1962 quale anno significativo per il palesarsi di questa relazione. Al ’62 risale infatti la realizzazione di una cartella di incisioni contro la violenza, nata dalla collaborazione tra il gruppo de “Il Pro e il Contro” e la galleria La Nuova Pesa, accompagnate da dodici ballate di Pasolini. Le liriche torneranno anche nei “Ventiquattro disegni” editi nello stesso anno da Editori Riuniti e sempre al ’62 risale la partecipazione di Pasolini quale membro della giuria al noto “Premio Genazzano”.

Come omaggio al centenario dalla nascita del poeta, l’amministrazione di Genazzano ha voluto promuovere questa mostra per ricordare l’apporto di Pier Paolo Pasolini anche nel campo delle arti figurative, aprendo per l’occasione le porte di un museo la cui collezione, oggi fruibile in maniera permanente all’interno della Quadreria, è costituita in gran parte dalle opere del Premio.

Una immagine dell’allestimento – Credit foto: Felice Del Brocco

Il percorso espositivo ha inizio nelle Sala Martino V del Castello Colonna che ospiterà le incisioni contenute nelle tre cartelle sulla violenza realizzate da “Il Pro e il Contro” tra il 1961 e il 1964 ed esposte insieme per la prima volta. Tra gli autori delle grafiche, oltre ai fondatori del gruppo (Ugo Attardi, Ennio Calabria, Fernando Farulli, Alberto Gianquinto, Piero Guccione e Renzo Vespignani), compaiono alcuni artisti emblematici del contesto della Nuova Figurazione quali Floriano Bodini, Bruno Canova, Valeriano Ciai, Gianfranco Ferroni, Vincenzo Gaetaniello, Giuseppe Guerreschi, Luigi Guerricchio, Renato Guttuso, Sandro Luporini, Augusto Perez, Carlo Quattrucci, Duilio Rossoni, Aldo Turchiaro.

La mostra continua nella Quadreria del museo, con alcuni dipinti narranti per lo più il legame dell’opera degli autori con i ventiquattro disegni e alcuni omaggi successivi alla morte del poeta. A concludere l’esposizione è infine un video realizzato dall’artista Maristella Campolunghi su fotografie di Giovanni Proietti con musiche del Maestro Marco Turriziani. 

Il catalogo della mostra, con contributi di Claudio Strinati, Lorenzo Canova, Fabio Pierangeli, Ida Mitrano e Francesca Tuscano, sarà presentato a Roma presso l’Accademia Nazionale di San Luca il 16 gennaio 2023. 


Presentato il catalogo della mostra a cura di Francesca Tuscano

Lunedì 16 gennaio 2023 all’Accademia Nazionale di San Luca, Roma, è stato presentato il catalogo della mostra “L’atroce istinto della libertà”. Pier Paolo Pasolini e la Nuova Figurazione  (Museo Atelier di Castello Colonna a Genazzano, 18 dicembre 2022 – 29 gennaio 2023), a cura di Francesca Tuscano.  Il catalogo, con contributi di Claudio Strinati, Lorenzo Canova, Ida Mitrano, Fabio Pierangeli e Francesca Tuscano, approfondisce il tema dell’esposizione, dedicata al rapporto del poeta con alcuni dei maggiori esponenti del figurativismo romano degli anni Cinquanta e Sessanta. 
Dopo l’introduzione di Claudio Strinati è seguito un intervento del Maestro Ennio Calabria, testimone diretto del periodo storico affrontato. 
Sulla predilezione di Pasolini per l’arte impegnata e “di figura” è stato focalizzato l’intervento di Lorenzo Canova, storico dell’arte e docente di Storia dell’arte contemporanea presso l’Università degli Studi del Molise e l’Università degli Studi di Perugia, mentre le vicende del gruppo de “Il Pro e il contro”, dalla sua fondazione nel 1961 al suo scioglimento nel 1964, sono state approfondite dalla storica dell’arte Ida Mitrano. 
A delineare la figura di Pasolini scrittore e poeta invece il contributo di Fabio Pierangeli, docente di Letteratura italiana all’Università degli Studi di Roma Tor Vergata, che ha anticipato la curatrice della mostra, Francesca Tuscano, che ha riassunto i momenti fondamentali della relazione tra Pasolini e l’ambiente della Nuova Figurazione.

“L’atroce istinto della libertà”. Pier Paolo Pasolini e la Nuova Figurazione, catalogo della mostra a cura di F. Tuscano, con testi di C. Strinati, L. Canova, I. Mitrano, F. Pierangeli e F. Tuscano, AT Edizioni, Roma 2022
In copertina: Ennio Calabria, Ritratto di Pasolini, 2010, acquaforte, collezione privata, fotografia di Giovanni Proietti 

“L’atroce istinto della libertà”. Pier Paolo Pasolini e la Nuova Figurazione, mostra a cura di Francesca Tuscano, con la collaborazione dell’Archivio Ennio Calabria, la Raccolta delle stampe Adalberto Sartori di Mantova, la Galleria Bellinzona di Milano e le stamperie d’arte L’acquaforte e la Stamperia del Tevere. Museo Atelier di Castello Colonna. piazza San Nicola 1, Genazzano (Roma), dal 18 dicembre 2022 al 29 gennaio 2023 


INFO

“L’atroce istinto della libertà
Pier Paolo Pasolini e la Nuova Figurazione”
A cura di Francesca Tuscano

Museo Atelier di Castello Colonna
Piazza San Nicola, 1 – 00030 Genazzano (RM)

18 dicembre 2022 – 29 gennaio 2023
Giorni e orari di apertura Museo Atelier:
dal giovedì alla domenica: 10,00 – 12,00 / 16,00 – 18,00

Museo Atelier di Castello Colonna
Info-point Museo Atelier Castello Colonna
+39 328 30 71 930

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca Melasecca PressOffice – Interno 14 next
tel 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com
www.melaseccapressoffice.itwww.interno14next.it

ART CITY Bologna torna, per l’undicesima edizione, con un intenso programma di mostre, eventi e iniziative 

ART CITY Bologna

27 gennaio – 5 febbraio 2023
artcity.bologna.it

Conferenza stampa di presentazione Martedì 24 gennaio 2023 ore 12.00
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Sala conferenze
Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna

Nel 2023 il calendario artistico italiano si apre con l’undicesima edizione di ART CITY Bologna in programma dal 27 gennaio al 5 febbraio. L’art week con il programma istituzionale di mostre, eventi e iniziative speciali, promossa da Comune di Bologna e BolognaFiere, torna a fare da preludio e accompagnare lo svolgimento di Arte Fiera che si riposiziona nel periodo invernale, dal 3 al 5 febbraio 2023, forte della tradizione di fiera di settore più longeva a livello nazionale e luogo privilegiato per scoprire le anticipazioni della scena artistica contemporanea, con un’attenzione rivolta sia agli artisti affermati che alle nuove generazioni.

Diretta per il sesto anno da Lorenzo Balbi, direttore di MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, ART CITY Bologna torna a riflettere la ricchezza e la vitalità espresse dalla città nel campo della cultura contemporanea attraverso la messa in rete delle variegate proposte offerte dal sistema di istituzioni pubbliche e organizzazioni private. È nella dilatazione spaziale e nei fluidi slittamenti di confini che, nel suo percorso di crescita e consolidamento, il progetto ha infatti trovato una cifra distintiva come progetto culturale collaterale alla kermesse fieristica. I pubblici plurali che frequentano abitualmente la città nel periodo di Arte Fiera possono, infatti, non solo trovare un calendario serrato di inaugurazioni, eventi e iniziative speciali ma soprattutto vivere l’esperienza corale di un’intera città partecipante, in cui gli spazi amplificano e arricchiscono le possibilità dei progetti espositivi accolti, risultando complementari. Una forma diffusa di alleanza tra città, fiera, arte e cultura davvero unica e peculiare nel panorama nazionale.

Nell’edizione 2023 il main program sarà articolato in unospecial project e in 12 main projects che, come di consueto, andranno a comporre una proposta ampiamente rappresentativa delle pratiche artistiche contemporanee.

Special project

Vaiva Grainytė, Lina Lapelytė, Rugilė Barzdžiukaitė. Have a Good Day! | Teatri di Vita

Main projects
Yuri AncaraniAtlantide 2017 – 2023  | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Sala delle Ciminiere
Katerina AndreouBSTRD | Nuovo Parcheggio Stazione – Roof 5° piano
Bettina BuckFinding Form | Sala Convegni Banca di Bologna – Palazzo De’ Toschi
Nathalie DjurbergPutting Down the Prey  | Cassero LGBTI+ Center
Roberto Fassone + Ai Lai + LZ. And We Thought III | Alchemilla
Eva MarisaldiGuarda caso | LabOratorio degli Angeli
Jonas MekasUnder the Shadow of the Tree | Padiglione de l’Esprit Nouveau
Gerold Miller | KAPPA-NÖUN
Lucy + Jorge OrtaSeeking Blue Gold | Oratorio di San Filippo Neri
Patrick ProcktorA View From a Window | Palazzo Bentivoglio
Agnes SchererThe Teacher | Sala Studio Teatri di Vita
Dominique WhiteFugitive of the State(less) | Bagni di Mario (Conserva di Valverde)

È confermata inoltre la partecipazione corale da parte di musei, fondazioni, spazi istituzionali, Associazione gallerie Bolognaspazi espositivi e gallerie indipendenti, che completeranno l’offerta artistica con un ricco calendario di mostre, performance, eventi, installazioni, talk e incontri, evidenziando la forza di un sistema culturale plurale, diffuso, generatore di energie creative e connessioni.
Proiettandosi oltre i confini urbani, in una sfera territoriale ancora più estesa e policentrica che interesserà l’intera area metropolitana di Bologna, il programma sarà animato complessivamente da oltre 150 eventi.

Le proposte artistiche di questa undicesima edizione saranno presentate alla stampa martedì 24 gennaio 2023 alle ore 12.00 nella Sala Conferenze del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna, in via Don Minzoni 14.
È inoltre prevista la possibilità di seguire la conferenza stampa da remoto, a breve saranno forniti maggiori dettagli.


Ufficio Stampa / Press Office ART CITY Bologna
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Con la collaborazione di Ornella De Carlo