Vigevano, Museo Archeologico Nazionale della Lomellina: LA COLLEZIONE STRADA. Quasi 30 secoli di storia in oltre 260 reperti

Disco di specchio in bronzo con bordo decorato da fori. I-II secolo d. C. v

LA COLLEZIONE STRADA
Quasi 30 secoli di storia in oltre 260 reperti

Vigevano, Museo Archeologico Nazionale della Lomellina

10 febbraio – 4 dicembre 2023

A cura di Emanuela Daffra, Rosanina Invernizzi, Elisa Grassi, Stefania Bossi.

Iniziativa promossa e organizzata dalla Direzione regionale Musei Lombardia.

La più antica delle Scuderie del Castello Sforzesco di Vigevano propone, dal 10 febbraio al 4 dicembre 2023, l’esposizione completa della collezione Strada, recentemente acquisita dal Ministero della Cultura e da questo affidata al Museo archeologico nazionale della Lomellina a Vigevano. L’acquisizione al patrimonio dello Stato è avvenuta a seguito di un esproprio per pubblica utilità, reso possibile dal decennale lavoro dell’ora Soprintendenza ABAP per le province di Como, Lecco, Monza Brianza, Pavia, Varese, con l’appoggio determinante della Direzione Generale Archeologia, belle arti e paesaggio, per garantire la conservazione unitaria, lo studio e l’esposizione al pubblico della collezione raccolta da Antonio Strada (1904 – 1968), custodita fino al 2021 nel Castello di Scaldasole, dimora di famiglia.

Nelle parole di Emanuela Daffra, direttore regionale Musei della Lombardia «Questa esposizione completa è, insieme, il passaggio intermedio di un percorso e l’apice ‘pubblico’ della collezione. Dopo l’anteprima, che ha immediatamente offerto ai nostri visitatori i reperti più importanti ed integri, questa mostra è voluta per permettere a studiosi e appassionati di conoscere la totalità dei pezzi, tutti restaurati per l’occasione. Sarà un affondo importante sulla storia del collezionismo privato in Lomellina, che ora giunge ad arricchire il patrimonio collettivo e la storia del territorio. Anche per questo abbiamo voluto una ampia durata ed una ricca serie di attività per pubblici diversi. Al termine della mostra, con cognizione di causa, i nuclei più significativi confluiranno nell’esposizione permanente del museo imponendone una rilettura, a testimonianza di come il patrimonio archeologico non sia immobile».

Lucerna di produzione africana decorata da delfini e da un cervide in corsa. Metà V-fine VI secolo d.C. Fotografie di: Luciano Caldera e Luigi Monopoli, Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.

Una raccolta importante, costituita da 260 oggetti appartenenti ad un arco cronologico che va dalla preistoria all’età rinascimentale, ma particolarmente ricca in relazione all’età della romanizzazione della Lomellina (II – I secolo a.C.) e alla prima epoca imperiale (I – II secolo d.C.).

Per la maggior parte rinvenute a seguito di lavori agricoli, sono testimonianze che quasi certamente provengono da corredi funerari e il loro stato di conservazione è in molti casi eccellente. Si va dalle ceramiche di uso comune, alle terrecotte figurate, agli oggetti d’ornamento, agli utensili di metallo. E ai vetri. Tra questi spicca un pezzo eccezionale nella produzione vetraria del primo secolo dopo Cristo: una coppa in vetro verde chiaro, con decorazioni a girali d’acanto e tralci di vite, unico esemplare integro tra i pochissimi a noi noti, cinque in tutto, dal maestro vetraio Aristeas. Una meraviglia di fattura mediorientale destinata ad una famiglia facoltosa e di rango.

Sempre tra i vetri, materiale distintivo della collezione, vanno citate, per integrità e qualità, anche la pisside in vetro blu e l’anforetta porpora con decorazione piumata in bianco.

«Tutti i reperti della Collezione» spiega Stefania Bossi, direttrice del Museo, «saranno esposti in un’unica sala che verrà caratterizzata, anche dal punto di vista grafico e visivo, rispetto agli altri spazi museali. L’allestimento sarà concepito in modo da enfatizzare i pezzi più importanti, gli altri reperti saranno raggruppati per tipologie. I pannelli guideranno il visitatore evidenziando non solo la sequenza di lettura dei reperti, ma anche le reciproche connessioni con il resto della collezione museale.»

Strada non si limitò a raccogliere i reperti rinvenuti nei suoi possedimenti.

«L’esposizione completa degli oggetti ci permettere di cogliere anche i modi della formazione della raccolta, che si configura come “collezione di collezioni”», ci spiega Rosanina Invernizzi, co-curatore scientifico della mostra. «Ai reperti già posseduti dai suoi antenati, Antonio Strada aggiunse altri nuclei acquistati da collezionisti del territorio della Lomellina: tra essi, in particolare, la raccolta Steffanini di Mortara (che comprendeva la coppa di Aristeas) e la raccolta Volpi-Nigra di Lomello, che includeva anche reperti di provenienza magno greca. Altri piccoli nuclei furano aggiunti nel tempo frutto di acquisti, doni o scambi. Non mancano, come spesso accade nelle collezioni, pezzi falsi o di dubbia antichità, ma nell’insieme la raccolta Strada ci mostra un quadro di attivi scambi tra i proprietari e soprattutto quell’interesse per le” antichità patrie” caratteristico degli anni tra la fine dell’Ottocento e gli inizi del Novecento.»

L’apertura della mostra è poi per il museo occasione preziosa per ridisegnare il proprio rapporto con il territorio proponendosi, grazie alla progettazione affidata a Giovanna Brambilla, come importante presidio culturale per la cittadinanza. Attraverso la costruzione di reti non solo con altre realtà museali ma anche con biblioteche, associazioni, scuole, guide, educatori, sarà possibile mettere a disposizione di tutti – bambini e famiglie, classi e adulti, persone curiose o vulnerabili, migranti o insegnanti – percorsi e strumenti per esplorare il museo e aprirsi a nuovi sguardi sulla città. Importante, in questo fine lavoro di tessitura sul territorio, è il sostegno del Rotary Club Mede Vigevano alle attività educative.

Dopo il lungo periodo di esposizione, i reperti della Collezione Strada, selezionati, diverranno parte integrate del percorso museale del Museo Archeologico nazionale della Lomellina.


LA COLLEZIONE STRADA 
10  febbraio – 4 dicembre 2023
 
Mostra progettata da
Direzione Regionale Musei Lombardia – Direttore Emanuela Daffra
Museo Archeologico Nazionale della Lomellina – Direttore Stefania Bossi
 
A cura di
Emanuela Daffra, Rosanina Invernizzi, Elisa Grassi, Stefania Bossi
 
Progetto allestimento e grafica
Angelo Rossi, Giulia Camozzi
 
Fotografie
Luciano Caldera, Luigi Monopoli – Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese.
 
Mediazione del patrimonio e progetti territoriali
Giovanna Brambilla
 
L’acquisizione della collezione e di conseguenza questa mostra non avrebbero potuto avere luogo senza il lavoro decennale della ora Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Monza-Brianza, Pavia, Sondrio e Varese e il costante appoggio della Direzione Generale Archeologia, Belle Arti e Paesaggio del Ministero della Cultura.
 

Ufficio comunicazione
drm-lom.comunicazione@cultura.gov.it
www.museilombardia.cultura.gov.it
 
Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499
roberta@studioesseci.net, referente Roberta Barbaro
 
Sede e informazioni
Museo Archeologico Nazionale della Lomellina
Piazza Ducale, 20
27029 – Vigevano (PV)
Tel 0381.72940
FB | IG
 
Orari
Martedì – venerdì 9.00 – 14.00 – Sabato e domenica 9.00 – 17.00.
Ingresso gratuito.

FIRST LOOK. Un primo sguardo ai capolavori di TEFAF Maastricht 2023

The European Fine Art Foundation (TEFAF) propone una speciale “anteprima” sulle opere che saranno esposte a TEFAF Maastricht, dall’11 al 19 marzo 2023, la 36ma edizione con preview su invito nei giorni 9 e 10 marzo. Questo “primo sguardo” dimostra quanto TEFAF Maastricht sia una destinazione impareggiabile per collezionisti privati, curatori museali, professionisti del mercato dell’arte e appassionati.

TEFAF Maastricht riflette lo stato del mercato globale dell’arte attraverso un’offerta di massima ampiezza, qualità e calibro, declinata in numerose categorie di arti figurative e decorative. La Fiera è un distillato di 7000 anni di storia sul cui sfondo si staglia la storica città di Maastricht. L’edizione del 2023 vedrà la partecipazione di 268 mercanti d’arte, 13 dei quali vi prenderanno parte per la prima volta. Ben 10 gallerie appariranno nella sezione TEFAF Showcase, da quest’anno ancora più estesa, che nel 2008 ha inaugurato una piattaforma per portare le gallerie nuove ed emergenti nelle fiere più importanti del settore.

TEFAF MAASTRICHT

11-19 marzo 2023

Paesi Bassi, MECC di Maastricht

SITO WEB 

https://www.tefaf.com./

Principessa” battriana 2200-1900 a.C. circa. Complesso archeologico battriano-margiano, Civiltà dell’Oxus 10,5 x 9,5 x 5,5 cm PRESENTATA DA GALERIE KEVORKIAN PHOTO COURTESY: GALERIE KEVORKIAN

TEFAF

TEFAF è una fondazione no profit che sostiene l’esperienza e la varietà della comunità globale dell’arte, come dimostrano gli espositori selezionati per le sue due Fiere annuali di Maastricht e New York. TEFAF si pone come guida esperta per i collezionisti privati e istituzionali del mercato globale dell’arte, ispirando appassionati e compratori d’arte di tutto il mondo.

AXA XL

TEFAF e AXA XL, suo Partner Principale, condividono la stessa filosofia: nell’arte, c’è molto più di ciò che si vede.

AXA XL, divisione di AXA specializzata nella gestione dei rischi più complessi, fornisce prodotti e servizi assicurativi e di gestione del rischio ad aziende di varie dimensioni, da quelle medie fino alle grandi multinazionali, oltre a soluzioni di riassicurazione per le compagnie assicurative a livello globale. Collaboriamo con chi fa progredire il mondo. Per saperne di più: www.axaxl.com.

TEFAF MAASTRICHT

TEFAF Maastricht è ampiamente riconosciuta come la fiera d’arte, antiquariato e design più importante del mondo. Con oltre 280 espositori di spicco provenienti da più di 20 nazioni, TEFAF Maastricht è la vetrina delle opere d’arte più prestigiose disponibili ogni anno sul mercato. Oltre alle sezioni tradizionali come dipinti degli Antichi Maestri, antichità e opere classiche, che interessano circa metà della Fiera, propone ai visitatori anche arte moderna e contemporanea, fotografia, gioielleria, design del XX secolo e opere su carta.

TEFAF NEW YORK

TEFAF New York è stata fondata all’inizio del 2016, originariamente come due fiere d’arte annuali a New York presso il Park Avenue Armory – TEFAF New York Fall e TEFAF New York Spring. Oggi, TEFAF New York è un’unica fiera annuale che presenta arte moderna e contemporanea, gioielli, antiquariato e design, con circa 90 espositori di spicco provenienti da tutto il mondo. Tom Postma Design, studio famoso per soluzioni innovative ideate per importanti musei, gallerie e fiere d’arte, ha sviluppato un allestimento che interagisce con gli spazi spettacolari dell’edificio storico dando loro un aspetto più leggero e contemporaneo. Gli stand degli espositori si estenderanno su tutto l’edificio simbolo dell’Armory, comprendendo la Wade Thompson Drill Hall, il primo e secondo piano con le sale d’epoca dell’Armory, dando vita ad una fiera elegante nei dettagli e di impatto senza precedenti a New York.


TEFAF Maastricht elenco gallerie

I nomi contrassegnati in grassetto sono le nuove gallerie.

Gallery 19C (United States)
Aardewerk (Netherlands)
Didier Aaron (France)
David Aaron Ltd (United Kingdom)
Agnews (United Kingdom)
Aicon, New York (United States)
Adrian Alan Ltd (United Kingdom)
A La Vieille Russie (United States)
Kunstgalerij Albricht (Netherlands)
A Lighthouse called Kanata (Japan)
Altomani & Sons (Italy)
Åmells (Sweden)
Antonacci Lapiccirella Fine Art (Italy)
Applicat-Prazan (France)
Aronson Antiquairs (Netherlands)
Serge Schoffel – Art Premier (Belgium)
Bacarelli (Italy)
De Backker Art (Belgium)
Emanuel von Baeyer London (United Kingdom)
Bailly Gallery Geneva-Paris (Switzerland)
Véronique Bamps (Monaco)
Jean-Luc Baroni & Marty de Cambiaire (France)
Galerie Jacques Barrère (France)
Beck & Eggeling International Fine Art (Germany)
Charles Beddington Ltd (United Kingdom)
Bel etage, Wolfgang Bauer, Vienna (Austria)
Benappi Fine Art (United Kingdom)
Galerie de la Béraudière (Belgium)
Berardi Galleria d’Arte (Italy)
Galerie Berès (France)
Joost van den Bergh (United Kingdom)
Berko Fine Paintings (Belgium)
Bhagat (India)
Kunsthandel A.H. Bies (Netherlands)
Bijl-Van Urk B.V. (Netherlands)
Christopher Bishop Fine Art (United States)
Blumka Gallery (United States)
Kunsthandel P. de Boer B.V. (Netherlands)
Boghossian (Switzerland)
Julius Böhler Kunsthandlung (Germany)
BorzoGallery (Netherlands)
Bottegantica (Italy)
Botticelli Antichità (Italy)
Galerie Boulakia (United Kingdom)
Galerie Nicolas Bourriaud (France)
Bowman Sculpture (United Kingdom)
Brame & Lorenceau (France)
Brimo de Laroussilhe (France)
Brun Fine Art (United Kingdom)
Burzio. (United Kingdom)
Cahn (Switzerland)
Galerie Canesso (France)
Cardi Gallery (Italy)
Caretto & Occhinegro (Italy)
Carpenters Workshop Gallery (France)
Caylus (Spain)
Alessandro Cesati (Italy)
Ceysson & Bénétière (France)
Galerie Jean-Christophe Charbonnier (France)
Galerie Chastel-Maréchal (France)
Galerie Chenel (France)
Stéphane Clavreuil Rare Books (United Kingdom)
Galerie Eric Coatalem (France)
Colnaghi (United Kingdom)
Connaught Brown (United Kingdom)
Galleria Continua (Italy)
Thomas Coulborn & Sons (United Kingdom)
Gisèle Croës s.a. (Belgium)
Daniel Crouch Rare Books Ltd (United Kingdom)
Galerie Cybele (France)
Day and Faber (United Kingdom)
Galerie Delalande (France)
Demisch Danant (United States)
Galerie Michel Descours (France)
Alessandra Di Castro (Italy)
Dickinson (United Kingdom)
Didier Claes (Belgium)
Galerie Bernard Dulon (France)
Galerie Eberwein (France)
Charles Ede (United Kingdom)
Galerie Xavier Eeckhout (France)
Jaime Eguiguren Art & Antiques (Uruguay)
Deborah Elvira (Spain)
Endlich Antiquairs (Netherlands)
Les Enluminures (France)
Epoque Fine Jewels (Belgium)
Yann Ferrandin (France)
Kunsthandel Jacques Fijnaut B.V. (Netherlands)
Peter Finer (United Kingdom)
Flore (Belgium)
Sam Fogg (United Kingdom)
S Franses (United Kingdom)
Friedman Benda (United States)
Gana Art (South Korea)
Giacometti Old Master Paintings (Italy)
Thomas Gibson Fine Art (United Kingdom)
Gillis Goldman Fine Art (Belgium)
Michael Goedhuis (United Kingdom)
Oscar Graf (France)
Richard Green (United Kingdom)
Galerie Karsten Greve AG (Switzerland)
Bernard de Grunne (Belgium)
Dr. Jörn Günther Rare Books AG (Switzerland)
Haboldt & Co. (Netherlands)
NICHOLAS HALL (United States)
Hazlitt (United Kingdom)
Patrick Heide Contemporary Art (United Kingdom)
Jean-François Heim (Switzerland)
Galerie Marc Heiremans (Belgium)
Hemmerle (Germany)
Galerie Henze & Ketterer (Switzerland)
Anna Hu Haute Joaillerie (United States)
Otto Jakob (Germany)
Ben Janssens Oriental Art (United Kingdom)
Jaski Gallery (Netherlands)
De Jonckheere (Switzerland)
Galleri K (Norway)
Kallos Gallery (United Kingdom)
Daniel Katz Gallery (United Kingdom)
Sean Kelly (United States)
Kent Antiques Limited (United Kingdom)
Galerie Kevorkian (France)
Tina Kim Gallery (United States)
Koetser Gallery (Switzerland)
Kollenburg Antiquairs (Netherlands)
Koopman Rare Art (United Kingdom)
Galerie Kugel (France)
Tim van Laere Gallery (Belgium)
Frides Laméris Glass & Antiques (Netherlands)
DYS44 Art Gallery London (United Kingdom)
Landau Fine Art (Canada)
Elfriede Langeloh (Germany)
Kunstkammer Georg Laue (Germany)
Galerie Laurentin (France)
Galerie Léage (France)
Galerie Lefebvre (United States)
David Lévy & Associés (Belgium)
Salomon Lilian (Switzerland)
Lisson Gallery (United Kingdom)
Littleton & Hennessy Asian Art (United Kingdom) * Returning after 2015
Stuart Lochhead Sculpture (United Kingdom)
Lowell Libson & Jonny Yarker Ltd (United Kingdom)
Ludorff (Germany)
Lullo . Pampoulides (United Kingdom)
The Maas Gallery (United Kingdom)
MacConnal-Mason Gallery (United Kingdom)
Galleria d’Arte Maggiore g.a.m. (Italy)
Galerie Marcilhac (France)
Marcelpoil (France)
MARUANI MERCIER (Belgium)
Helga Matzke (Germany)
The Mayor Gallery (United Kingdom)
Mayoral (Spain)
Mazzoleni (United Kingdom)
Fergus McCaffrey (United States)
Kunsthandel Mehringer (Germany)
Galerie Mendes (France)
kamel mennour (France)
Mentink & Roest (Netherlands)
Galerie Mermoz (France)
Patrick & Ondine Mestdagh (Belgium)
Galerie Le Minotaure (France)
ML Fine Art (Italy)
Amir Mohtashemi Ltd. (United Kingdom)
Sydney L Moss Ltd. (United Kingdom)
Kunsthandel Peter Mühlbauer (Germany)
Mullany (United Kingdom)
Galerie Neuse (Germany)
Marcel Nies Oriental Art (Belgium)
Maurizio Nobile Fine Art (Italy)
Galerie Nathalie Obadia (France)
Stephen Ongpin Fine Art (United Kingdom)
Osborne Samuel (United Kingdom)
Walter Padovani (Italy)
La Pendulerie (France)
Galerie Perrin (France)
S J Phillips Ltd (United Kingdom)
Piva&C (Italy)
PKM Gallery (South Korea)
Plektron Fine Arts (Switzerland)
Polak Works of Art (Netherlands)
Porcini (Italy)
Prahlad Bubbar (United Kingdom)
Galerie de la Présidence (France)
Benjamin Proust Fine Art Ltd (United Kingdom)
Christophe de Quénetain (France)
Artur Ramon Art (Spain)
Lucas Ratton (France)
Jean Michel Renard (France)
Robilant+Voena (United Kingdom)
Röbbig München (Germany)
Rosenberg & Co. (United States)
Rossi & Rossi (Hong Kong) Limited (Hong Kong)
Rudigier Fine Art (Germany)
Kunsthandlung Helmut H. Rumbler (Germany)
Salamon (Italy)
Thomas Salis (Austria)
São Roque, Lisboa (Portugal)
Galerie G. Sarti (France)
Adrian Sassoon (United Kingdom)
Schönewald Fine Arts GmbH (Germany)
Hidde van Seggelen (Germany)
Senger Bamberg Kunsthandel (Germany)
Sèvres (France)
Shapero Rare Books (United Kingdom)
Shibunkaku (Japan)
GALERIE SISMANN (France)
Rob Smeets Gallery (Switzerland)
Somlo London (United Kingdom)
Librairie Camille Sourget (France)
Sprovieri (United Kingdom)
Stair Sainty Gallery (United Kingdom)
STEINITZ (France)
Marjan Sterk Fine Art Jewellery (Netherlands)
Salomon Stodel Antiquités (Netherlands)
Stoppenbach & Delestre (United Kingdom)
Tafeta (United Kingdom)
Talabardon & Gautier (France)
Nicolaas Teeuwisse OHG (Germany)
Templon (France)
Tenzing Asian Art (United States)
Galerie Terrades (France)
Carolle Thibaut-Pomerantz (France)
Galerie Thomas (Germany)
Caterina Tognon Arte Contemporanea (Italy)
Tomasso (United Kingdom)
Tornabuoni Art (Italy)
Tóth Ikonen (Netherlands)
Galerie Patrice Trigano (France)
Trinity Fine Art (United Kingdom)
David Tunick, Inc. (United States)
Univers du Bronze (France)
Utermann (Germany)
Galerie Georges-Philippe & Nathalie Vallois (France)
Rafael Valls Limited (United Kingdom)
Van Cleef & Arpels (France)
Vanderven Oriental Art (Netherlands)
Van de Weghe (United States)
Vedovi Gallery (Belgium)
Galerie von Vertes (Switzerland)
Axel Vervoordt (Belgium)
Galleria Carlo Virgilio & C. (Italy)
VKD Jewels (Netherlands)
Galerie Florence de Voldère (France)
Waddington Custot (United Kingdom)
Wartski (United Kingdom)
The Weiss Gallery (United Kingdom)
Jorge Welsh Works of Art (Portugal)
William Weston Gallery (United Kingdom)
Galerie Maria Wettergren (France)
White Cube (United Kingdom)
W&K-Wienerroither & Kohlbacher (Austria)
Wildenstein & Co. Inc. (United States)
Adam Williams Fine Art Ltd. (United States)
De Wit Fine Tapestries (Belgium)
Yares Art (United States)
Alon Zakaim Fine Art (United Kingdom)
Galerie Zlotowski (France)


Uffici stampa TEFAF nel mondo:

GLOBAL                                                           
Magda Grigorian | press@tefaf.com

BELGIUM / LUXEMBOURG
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Cittadella (Padova), Palazzo Pretorio: Prorogata la mostra “The video is the massage” di Basmati Video – I nuovi appuntamenti

Prorogata la mostra

THE VIDEO IS THE MASSAGE
del duo Basmati Video
a Palazzo Pretorio di Cittadella (PD)

fino al 12 marzo 2023

A cura di Giuseppe Virelli

Il finissage si terrà sabato 11 marzo 2023 durante il quale sarà presentato al pubblico il catalogo dell’esposizione curato da Giuseppe Virelli. Alle ore 18.30  i visitatori potranno inoltre assistere ad un’inedita performance live di Basmati Video. A seguire un dj set di Filippo Bonelli.

Animata da un crescente flusso di spettatori è stata prorogata al 12 marzo 2023 la mostra The Video is The Massage del duo Basmati Video ospitata da Palazzo Pretorio a Cittadella in provincia di Padova e a cura di Giuseppe Virelli. La mostra The Video is the massage prende spunto dal saggio del noto filosofo e sociologo Marshall McLuhan The Medium is the Massage (1967); i mass media, e in particolare i nuovi media elettronici, secondo McLuhan non sono neutrali: la loro stessa struttura produce infatti un’influenza sui destinatari del messaggio, che va al di là del contenuto specifico che veicolano. Il mezzo stesso di comunicazione è in sé la comunicazione e assume maggiore importanza del messaggio che si vuole trasmettere. Come scrive nel catalogo il curatore della mostra Giuseppe Virelli: “Apertis verbis, la nuova era elettronica segna la nascita della società di massa all’interno della quale i media o, meglio, i mass-media divengono una sorta di ‘a priori’ kantiani, ossia delle ‘possibilità di esperienza’. Di qui la celebre frase ‘il medium è il messaggio’, successivamente rielaborata in ‘il medium è il massaggio’, che sintetizza in maniera esemplare il concetto secondo cui i nuovi dispositivi elettronici ‘plasmano’ la nostra forma mentis, la modellano secondo i loro stessi criteri strutturali: «il potere formativo dei media è nei media stessi […] la radio e la tv, diventano ‘cariche fisse’ dell’intera vita psichica della comunità» [M. McLuhan, 1964]”.

Palazzo Pretorio

Partendo da questi concetti Basmati Video ha elaborato una serie di opere basate su un inedito connubio fra pixel elettronico, materia e ambiente, in cui lo strato manuale-materico e quello digitale-virtuale s’incontrano per dare vita a delle installazioni video site-specific. Nello specifico, all’interno della mostra i visitatori possono ammirare lavori basati sulla manipolazione diretta e indiretta di materiali di diversa natura (piante, acqua, minerali, pigmenti, stoffe, carte, pellicole, schermi LCD, e persino persone), i quali sono sottoposti a un sistematico processo di smaterializzazione e ri-materializzazione frutto d’interventi manuali e digitali sapientemente miscelati tra di loro. Il risultato di questi “quadri virtuali” sono immagini e suoni elaborati al computer, proiettati su leggerissime strutture trasparenti che, sospese nello spazio o fluttuanti dal pavimento, si “animano” come ectoplasmi colorati pronti a catturare lo spettatore per metterlo al centro dell’opera, immergendolo così in una inedita esperienza sinestetica.

Tali caratteristiche fanno di queste installazioni dei lavori che travalicano il concetto classico sia di scultura, sia di video arte, per approdare a una inedita formula di ‘videoplastica’, ovverosia di opere che fondono in un unico sistema il materiale e il virtuale, il tangibile e l’impalpabile […] In sintesi, la videoplastica proposta da Basmati si configura come una sorta di ‘dispositivo esperienziale’ in cui lo spettatore è coinvolto in prima persona in diversi “stati d’animo”. Parafrasando McLuhan, dunque, il Video è il massaggio è un guardarsi attorno per vedere cosa succede. È un collisometro di situazioni interfacciate” prosegue il curatore Virelli nel suo testo critico.

The video is the massage dà vita così a un inedito percorso museale interattivo dove contemporaneità e passato dialogano nelle sale dello storico Palazzo Pretorio di Cittadella. Il Palazzo nasce dalla volontà delle famiglie dei Sanseverino e dei Malatesta, signori di Cittadella rispettivamente alla fine del Quattrocento e agli inizi del Cinquecento, di conferire a questo edificio la caratteristica di residenza signorile, sia decorandolo internamente ed esternamente con affreschi che lo rendono un esempio unico nel panorama veneto, sia grazie allo splendido portale d’ingresso in marmo rosato di Verona. Sede anche delle carceri nel periodo della dominazione austro-ungarica, Palazzo Pretorio è stato recentemente ristrutturato e ospita al piano nobile numerose esposizioni temporanee di opere d’arte moderna e contemporanea.

All’interno del catalogo della mostra, oltre al testo del curatore, sono presenti importanti contributi di Marco Mancuso, Bruno di Marino, Guido Bartorelli, Silvia Grandi e Piero Deggiovanni.

L’esposizione è promossa dalla Fondazione Palazzo Pretorio, dal Comune di Cittadella e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo; in collaborazione con Opificio Neirami e Visual Lab e il patrocinio del Dipartimento dei beni culturali, archeologia, storia dell’arte, del cinema e della musica dell’Università di Padova e del Dipartimento delle arti dell’Università di Bologna.

BIOGRAFIA DEGLI ARTISTI

Audrey Coïaniz è nata a l’Isola de La Réunion (D.oltremare) nel 1978 , vive e lavora tra Bologna e Marsiglia. Si è diplomata all’ESBAM di Mareille-Luminy con una specializzazione in Architettura e disegno dello spazio. In qualità di artista visuale, sviluppa una ricerca sui concetti intercorrenti tra corpo, spazio e movimento, realizzando opere di video-animazione digitale, live performance, installazioni. In alcuni live lavora sulle manipolazioni materiche e gli interventi manuali, creando dei paesaggi astrati e onirici. Ha partecipato a numerosi festival notori in Europa con screening e live performance e ha esposto in gallerie e musei internazionali.

Saul Saguatti è nato a San Giovanni in Persiceto nel 1966, vive e lavora a Bologna. Diplomatosi presso l’Accademia di Belle Arti della stessa città, si è interessato da sempre alla contaminazione tra arte, fumetto, video e animazione, sperimentando sia le tecniche più tradizionali sia le più recenti tecniche digitali. Ha preso parte a numerosi festival internazionali di arti elettroniche, videoarte e cinema di animazione. Convinto assertore di un’esteticità diffusa, lavora anche per le maggiori TV italiane, tra cui La7, Raidue, Raitre, RaiSat e per alcune note case discografiche del panorama italiano realizzando sigle e videoclip.

BIOGRAFIA DEL CURATORE

Giuseppe Virelli si è laureato, specializzato e dottorato presso l’Università di Bologna in discipline dell’arte. È stato assegnista di ricerca presso il Dipartimento delle Arti del medesimo ateneo e chercheur accueilli all’Institut national d’histoire de l’art di Parigi. Abilitato all’insegnamento universitario, attualmente è docente a contratto sempre presso il Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna. Oltre all’attività accademica, è direttore artistico della Fondazione Palazzo Pretorio di Cittadella (PD) e consigliere della Fondazione Carlo Gajani di Bologna.
Esperto dei movimenti artistici italiani e stranieri tra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX, in modo particolare nei campi della pittura, della grafica, delle arti decorative e del design, ha curato varie mostre e pubblicato diversi saggi in riviste, volumi autonomi e cataloghi su temi legati al Simbolismo, al Primitivismo-Espressionismo, al Futurismo e al Ritorno all’ordine.
In ambito contemporaneo, ha collaborato con diverse istituzioni e gallerie (sia pubbliche che privato) in occasione di esposizioni monografiche e collettive incentrate sulle ricerche artistiche dagli anni Sessanta ai nostri giorni.


INFO

INFORMAZIONI UTILI

TITOLO: The Video is the Massage
INSTALLAZIONI DI: Basmati Video
PROROGATA FINO AL: 12 marzo 2023
FINISSAGE: sabato 11 marzo dalle ore 17.30
DOVE: Palazzo Pretorio, via G. Marconi 30, Cittadella (PD)
ORARI D’APERTURA: giovedì e venerdì dalle ore 15.00 alle 19.00 – Sabato e domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 15.00 alle 19.00
A CURA DI: Giuseppe Virelli
SOUND DESIGNER: Filippo Bonelli, Federico Fantuz, Pasquale Sorrentino
Ingresso gratuito

COMITATO SCIENTIFICO: Piergiuseppe Baggio, Guido Bartorelli, Silvia Grandi, Giuseppe Virelli

PROMOSSA DA:

CON LA COLLABORAZIONE DI:

CON IL PATROCINIO DI:

INFO E CONTATTI
TEL: 049 9413449
MAIL: info@fondazionepretorio.it
SITO: http://www.fondazionepretorio.it/

UFFICIO STAMPA CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

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