Milazzo, Cantieri Zeta: “Syntassi. Unità in esposizione”, uno spaccato esemplare di 12 sintetiche biografie per immagini

“Syntassi. Unità in esposizione”

Fino al 4 marzo 2023
Dalle 17.30 alle 20.30

La mostra, allestita negli spazi espositivi dell’associazione Cantieri Zeta di Milazzo, è stata inaugurata il 18 febbraio 2023. Si tratta dello spaccato esemplare di 12 sintetiche biografie per immagini.

Opere di: Maria Berenato, Sabrina Busà, Giulio Conti, Giusy Giorgianni, Alessandro Maio, Mantilla, Alessandro Mancuso, Alessandro Papetti, Anna Parisi, Bruno Samperi, Alfredo Santoro, Piero Serboli.

Cantieri Zeta
Via dei Mille 40 – 98057 Milazzo
+39 090 240113 cantierizeta@gmail.com

L’associazione culturale Cantieri Zeta, in collaborazione con l’editore Alessandro Mancuso, presenta “Syntassi. Unità in esposizione”. In mostra più di trenta opere tra opere su carta, tele, tavole, fotografie, di artisti di diverse generazioni e provenienze che pongono l’attenzione sull’importanza cruciale che il ritratto ha e ha avuto all’interno del loro processo creativo.
Una tipologia di mostra che parrebbe esiliata dal pensiero corrente dove i delicatissimi acquerelli e schizzi preparatori da vedere da vicino con un’attenzione sconosciuta alla frenetica fruizione cui siamo abituati si fronteggiano con le grandi opere di Alfredo Santoro e Piero Serboli.
A differenza di altri progetti basati sulla poetica del definitivo, qui le opere prima delle risposte pongono una domanda: si può raccontare una storia attraverso i ritratti? È possibile – attraverso le varietà del ritratto, considerato non solo nella corrispondenza dell’aspetto e dell’espressione abituale del volto ma altresì in quegli aspetti le cui caratteristiche sottintendono e mostrano inclinazioni e temperamento e, attraverso l’aspetto, fanno entrare in una storia e in un ambiente – disegnare un profilo identitario comune?

Il ritratto come materia sensibile e varia su cui agire attraverso il segno, dove concretizzare le proprie idee, accompagna la vita e le esperienze di gran parte degli artisti. La sperimentazione
è il suo luogo d’elezione, il luogo in cui si misura la ricchezza e la novità dell’ispirazione dell’artista stesso.
Le opere esposte rivelano come un’incomparabile testimonianza della fertile immaginazione e del duro lavoro degli artisti, uno spaccato delle infinite possibilità offerte da una ricerca antica che, anche in questa occasione, non manca di rivelare la sua attualità.
In altre parole il ritratto non cerca una coerenza legata a un’idea del mondo fisso, bloccato in un’ideologia, ma cede al dubbio, alla distrazione, tenendo così sotto controllo il concetto di arte che il mondo ha ratificato, complicandolo e ponendo obiezioni.
Prendendo spunto da un’intuizione dello storico dell’arte Alberto Boatto che ha parlato delle differenze esistenti tra l’uso di un segno su fondo bianco, chiaro dominio concettuale, e un segno su fondo nero, viscerale, espressionista e quindi pittorico, Syntassi, presenta un’analisi di entrambe le tendenze che entrano a far parte di un’area di invenzione molto vasta, che diventa allo stesso tempo una sfera di riflessione e immaginazione.
Inquieti e instancabili contemplatori del mondo e sfrenati inghiottitori di tutte le sensazioni che esso produce, gli artisti in mostra riescono a squarciare il tutt’altro che sottile velo di tenebra che li separa da ciò che è convenzionale, banale o già noto, una sottile linea d’ombra che è ciò che divide le fasi della vita, la bellezza dalla banalità, la poesia dallo squallore, la geometria dal caos e l’opera umana dalla natura, che poi se ne riappropria. Si tratta di un confine labile e confuso, di una linea sottile che non è una barriera ma una frontiera che ci permette di vivere in bilico o di tuffarci in una direzione ben definita, è il filo che collega menti, persone e vite diverse, altrimenti destinate a rimanere estranee.
Il percorso della mostra parte da questo concetto e si sviluppa su due sale dei Cantieri Zeta creando una casa comune degli artisti che dal ritratto sono accomunati, oltre che dal tentativo di rappresentare il mondo che li circonda attraverso di esso, mostrando senza intermediari il significato della linea d’ombra e della vita stessa, fatta proprio di questi momenti.

Nell’impaginazione sulle pareti di Cantieri Zeta le opere presentate sono perlopiù inedite o poco note, alcune provenienti da collezioni private.

JDL, nota street artist olandese, firma il suo ultimo murale a Roma – Una dedica all’ambiente

JDL firma il suo ultimo muro a Roma: un imponente murale di 40 metri tra i più grandi della Capitale nell’ambito di Street Art for Rights Forum Festival

È dedicato all’ambiente il nuovo murales della nota street artist olandese

sul palazzone del Nuovo Corviale

Già inaugurato giovedì 16 febbraio alle ore 15

Via Ettore Ferrari – Roma

Porta la firma di JDL (Judith de Leeuw) – la nota street artist olandese apprezzata in tutto il mondo – il nuovo imponente murale di 40 metri realizzato nell’ambito di Street Art for Rights Forum Festival sulla parete Nord-Est del palazzone di Corviale a Roma, il famoso “Serpentone”, uno dei muri “più simbolici” della Capitale. 

I lavori sono iniziati lo scorso 15 dicembre e dopo oltre un mese di lavoro tra gelo e pioggia Corviale è la sede di una delle opere più grandi e significative della città realizzata da JDL con il supporto operativo degli street artists Spike, Smok, Marqus, Boogie, Joys e  dell’inossidabile team di Street Art For Rights che ha reso possibile un’altra grande opera murale che si aggiunge alle oltre 30 realizzate negli ultimi anni (vedi www.streetartforrights.it).

Credit © Emidio Vallorani

JDL è conosciuta a livello internazionale per il suo attivismo nel diffondere messaggi sociali attraverso la street art, lavorando su temi come LGBTQIA+, razzismo e salute mentale, raccontandole sui muri del mondo con attenzione e lirismo, grazie al suo inconfondibile tratto. Anche per Street Art for Rights Forum Festival ha scelto di sensibilizzare le persone sull’attuale tema dell’ambiente, approfondendo con il suo lavoro la tendenza autodistruttiva della società moderna che supera i confini della natura. 

Al centro del nuovo muro – forse l’opera più alta della città – c’è un rimando al mito di Icaro. Icaro è colui che, incurante dei propri limiti, volò troppo vicino al Sole con le ali di cera e precipitò in mare. Metafora di una società accecata dal profitto che si sta dirigendo verso l’autodistruzione, che punta ad avere il massimo oggi non curante del futuro. 

Nell’opera JDL raffigura due donne: una ricoperta di olio precipita nel vuoto, l’altra invece lotta, riuscendo a divincolarsi e a ritrovare la libertà volando. La donna sulla sinistra diviene simbolo dei tantissimi uccelli che si ritrovano invischiati nel petrolio in mare per colpa dell’uomo; quella sulla sinistra invece rappresenta chi ce la fa, con forza e tenacia. Un’opera che diventa un auspicio per il futuro e un simbolo di speranza per il quartiere di Corviale e per tutti. L’artista inoltre, nella realizzazione della sua opera, ha scelto di non cancellare alcune scritte create dai ragazzi del quartiere, poste alla base del grande palazzo. Un chiaro segnale di mantenere vivo il legame con il territorio, senza voler “snaturare” l’anima popolare di Corviale. 

Credit © Emidio Vallorani

Il muro di JDL avrà una durata temporanea di circa due anni, in quanto il Palazzone è interessato dalle attività di ristrutturazione del PNRR; in questo arco di tempo però, prima che verrà distrutta, sarà trasformata in NFT, in modo che possa comunque continuare ad essere visibile e vivere in rete nel mondo digitale della blockchain. I ricavati dalla vendita dell’opera saranno devoluti in beneficenza a varie associazioni benefiche che operano nello stesso quartiere.


Street Art for Rights: da Roma all’Europa

Street Art for Rights si è affermato in questi anni sempre di più come un punto di riferimento per la street art in Italia con oltre 30 opere realizzate a Roma nei quartieri periferici di Corviale e Settecamini creando due musei a cielo aperto e nel Lazio tra CassinoFiumicino e Latina. Il traguardo più grande, però, è arrivato quest’anno con il riconoscimento dell’Unione Europea nell’ambito del Programma Europa Creativa che inaugura un nuovo ciclo triennale di opere e iniziative legate alla street art che varcheranno i confini Italiani per raggiungere la Francia, grazie all’associazione Pick Up Production, e la Grecia con l’associazione Anazitites Theatrou.

Il festival di street art, ideato e diretto da Giuseppe Casa, curato da Oriana Rizzuto per MArteGallery e prodotto dall’Associazione Culturale ARTmosfera, è nato come progetto speciale della Biennale MArteLive nel 2014 e in questi 8 anni ha sviluppato un percorso condiviso sul territorio fondendo insieme la promozione di valori sociali importanti attraverso l’arte urbana. Questo percorso ora si apre a una dimensione europea e internazionale che riserverà molte sorprese.

La prima tappa del progetto è l’Italia – precisamente a Corviale (Roma), luogo in cui hanno già avuto inizio le attività legate al progetto e che più volte ha ospitato iniziative e opere di Street Art For Rights. Prima opera ad inaugurare il progetto europeo è stata proprio quella di JDL. 

Grazie al patrocinio del Municipio XI, al presidente Gianluca Lanzi e alla giunta, ai comitati e alle associazioni di quartiere, ai partner Roma Best Practice e Mitreo Iside, al centro Nicoletta Campanella e ai partner tecnici Baiocco, MinguzziBricoferSikkens per il loro contributo.


INFO
www.streetartforrights.it
www.streetartforrights.eu www.martegallery.it www.martesocial.org

UFFICIO STAMPA – Culturalia
Norma Waltmann

Culturalia

email: info@culturaliart.com
web: www.culturaliart.com

SICILIA in FIORE: ad Agrigento torna il “Mandorlo in fiore”

75° Mandorlo in Fiore
Dal 5 marzo ad Agrigento una settimana di eventi ed emozioni

Torna in Sicilia dopo 4 anni l’evento internazionale il “Mandorlo in Fiore” un Festival Internazionale dove confluiranno gruppi provenienti da ben 28 Nazioni che rappresenteranno i Patrimoni Immateriali Unesco. È la più importante festa di primavera della Città della Valle dei Templi AG  (5 – 12 marzo).
In BIT è stata presentata anche la candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025.

Danza, musica, spettacoli, concerti, mostre, parate, animazione, intrattenimento, enogastronomia. Gli ingredienti ci sono tutti per la più gioiosa festa di primavera, il Mandorlo in Fiore, che si svolgerà ad Agrigento dal 5 al 12 marzo, e sarà ricchissimo di eventi ed emozioni.

La manifestazione, giunta alla 75^ edizione, torna dopo 4 anni e saluta il risveglio della natura con i mandorli in fiore e diffonde messaggi di speranza, di fratellanza e di amore, nella città siciliana in cui svetta maestoso da secoli nella Valle dei Templi, il Tempio della Concordia.

Il Mandorlo in Fiore presenterà i Patrimoni Immateriali Unesco e le tradizioni popolari di ogni parte del mondo, oltreché una serie di mostre e approfondimenti sul tema della mandorla e dei suoi derivati.

Il programma è fitto di appuntamenti con una lunga preview che avrà l’avvio il 21 febbraio in coincidenza del Carnevale e si prolungherà di una giornata, il 13 marzo, nel vicino borgo della barocca Naro, detta “la Fulgentisima”, lì dove ebbe origine la festa di primavera.

Tra gli eventi di spicco, non può di certo mancare l’emozionante “Fiaccolata dell’Amicizia”, in calendario venerdì 10 marzo, che suggella la partecipazione in pace, fratellanza e amicizia dei gruppi rappresentanti di una trentina di nazioni di Africa, America, Asia, Europa.

Grandi artisti in concerto: Banco del Mutuo Soccorso, lo storico gruppo musicale rock progressivo italiano fondato a Roma nel 1968; Francesco Buzzurro, definito da Ennio Morricone “tra i più grandi al mondo perché capace di rendere fruibile a tutti la musica colta”; Tom Sinatra, musicista che ha rivoluzionato le tecniche del mandolino ed ha rappresentato la Sicilia nei grandi teatri, in tv, in paesi lontanissimi riscuotendo sempre grande successo di pubblico e di critica; ma anche l’Orchestra Sinfonica del Conservatorio “Toscanini” di Ribera.

Sfilata del mandorlo in fiore

Per accontentare grandi e piccini non manca l’intrattenimento e gli spettacolo per le famiglie: in occasione dell’ultimo giorno di Carnevale, la sfilata dei carri allegorici allestiti  dalle scuole, a cura della Pro Loco; poi la bellezza del teatro con il musical “Nella magia delle Fate” di Marco Savatteri, al Teatro Pirandello; e ancora spettacoli di musica e danza dei gruppi partecipanti al “20° Festival dei Bambini del Mondo” provenienti da Bulgaria, India, Korea, Lituania, Macedonia, Messico, Panama, Perù, Sri Lanka e Turchia.

Tanto lo spazio riservato anche all’enogastronomia con la terza edizione del contest “Agrigento Cooking Show” – in collaborazione con Valle dei Templi Film Commision – a cui saranno presenti ospiti di spicco del panorama gastronomico nazionale come Giorgio Barchiesi, oste più amato d’Italia e protagonista del famoso programma televisivo “Giorgione – Orto e Cucina”.

E poi Mandorlara, lo show cooking “La mandorla a tavola” e per tutti i buongustai, anche il Mandorlo in Fiore Village Food in centro città.

E poi ancora le parate e gli spettacoli del “65° Festival Internazionale del Folklore” con Albania, Armenia, Bulgaria, Cile, Costa d’Avorio, Croazia, Georgia, Giappone, Grecia, India, Italia, Kenya, Kirghizistan, Korea, Malesia, Macedonia, Messico, Polonia, Scozia, Serbia, Spagna, Stati Uniti d’America, Thailandia, Uzbekistan.

Tutti i dettagli sugli spettacoli, le parate e sui Patrimoni Unesco sono disponibili su www.mandorloinfioreagrigento.com

Il Mandorlo in Fiore è organizzato dal Comune di Agrigento con il Parco Archeologico della Valle dei Templi, la DMO Distretto Turistico Valle dei Templi, la Fondazione Teatro Luigi Pirandello e con il sostegno del Ministero del Turismo e della Regione Siciliana.

In BIT è stata presentata anche la candidatura di Agrigento a Capitale Italiana della Cultura 2025, dopo essere rientrata nella lista ristretta di dieci città in corsa per il titolo, con un programma intenso di eventi.

Nazioni Partecipanti Al 65° Festival Internazionale Del Folkore:
Albania – Arabia Saudita – Armenia – Bulgaria – Cile – Croazia – Egitto – Georgia – Grecia – India – Kenya – Kirghizistan – Korea – Malesia – Macedonia – Polonia – Romania – Serbia – Spagna – Thailandia – Uzbekistan

Nazioni Partecipanti Al 20° Festival Internazionale “I Bambini Del Mondo”:
Bulgaria – India – Korea – Lituania – Macedonia – Messico – Panama – Perú – Sri Lanka – Turchia



Per maggiori informazioni:
·       Servizio Turistico Regionale di Agrigento di via Empedocle n. 73,  Tel. 0922 20391
·       Info Point Pro Loco Agrigento di Via Atenea n. 274, Tel. 0922 590141 (ore 9-13; 15-19)

Melina Cavallaro 
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 

A Roma alle 18,00 di oggi il punto di FERPI Lazio su Cerimoniali e Relazioni Pubbliche

Oggi, 23 febbraio, a Roma il punto su Cerimoniale e Relazioni Pubbliche

Evento FERPI Lazio “Il Cerimoniale pontificio è Comunicazione”.

23 Febbraio 2023 ore 18,00

Roma – Rome Business School – Via Giuseppe Montanelli, 5

Anche in diretta streaming

Forma e sostanza

Se le Relazioni Pubbliche sono l’insieme di quelle attività che contribuiscono in maniera determinante alla definizione della sfera sociale, spazio “in cui le comunità politiche, culturali, tecnologiche ed economiche della società interagiscono”, creando relazioni reciprocamente utili fra le organizzazioni e i loro pubblici in un’ottica di sostenibilità e di rendicontazione permanente, si capisce bene l’importanza, in tali attività, della conoscenza di regole formali per gestire la relazioni stesse. Il Cerimoniale rappresenta un vero e proprio codice comunicativo, leva relazionale qualificante all’interno del proprio contesto lavorativo e al servizio degli stakeholder di riferimento. Conoscerlo e appropriarsi dei suoi principi base è utile, perché le sue regole di forma sono “ciò che dà sostanza ad un incontro” [1], facilitano e distendono le relazioni in vista dell’obiettivo. Anche le Relazioni Pubbliche.

Conoscere il cerimoniale regala una forma mentis che facilita il non scadere mai nella scortesia, imponendo agli altri di fare lo stesso. È quindi un importante strumento di comunicazione, capace di sottolineare qualità e stile di un’organizzazione o, al contrario, di minarne l’immagine se non ben utilizzato. La conoscenza dell’insieme di principi fondamentali, regole scritte, consuetudini e codici comportamentali che regolano un cerimoniale è una disciplina che governa l’attività di relazione fra le cariche pubbliche, fondamentale per impostare corrette Relazioni Istituzionali anche attraverso l’organizzazione di meeting e cerimonie pubbliche, vertici e conferenze di carattere internazionale.

Altresì importante la  Business Diplomacy,  e il Cerimoniale, per aziende private ed organizzazioni, dirigenti e funzionari delle Pubbliche Amministrazioni centrali e di enti pubblici territoriali, delle Università e dei Centri di Ricerca interessati allo sviluppo di partenariati internazionali con Istituzioni pubbliche e Centri di Ricerca internazionali, Executive di aziende private impegnate nello sviluppo di rapporti istituzionali e internazionali,  consulenti e professionisti che operano nel settore delle relazioni pubbliche, uffici stampa e organizzazione di eventi. Il tutto ai fini della migliore progettazione e gestione di iniziative di lavoro caratterizzate da ufficialità, alta qualità ed elevato impatto mediatico e d’immagine.

Un Cerimoniale modello

L’occasione di giovedì prossimo prende le mosse dalla testimonianza su un cerimoniale sui generis, grazie agli interventi di  Mons. Stefano Sanchirico e Andrea Gagliarducci co-autori del saggio “Linguaggi pontifici. Storia, significati, protocollo della più antica istituzione del mondo”.

Anche le Istituzioni parlano e il loro linguaggio è, appunto, il cerimoniale.  Tuttavia, nel caso della Santa Sede, il linguaggio del cerimoniale è qualcosa di più, perché dà voce anche ad una quarta dimensione della comunicazione, la profondità che è data dalla Fede. Il cerimoniale pontificio racconta l’anima dell’istituzione più antica del mondo, con un linguaggio che va compreso non solo nelle sue sfumature, ma nella sua filosofia. Guardare oggi al cerimoniale pontificio significa guardare ad un paradigma che si è sedimentato in duemila anni, e che ha rappresentato un modello per tutti gli altri cerimoniali. Comprendere il significato del cerimoniale pontificio significa anche comprendere come la Chiesa comunica, quali sono i segni da tenere in considerazione. In fondo, conoscere il cerimoniale pontificio è il primo, necessario passo per comprendere tutti i tipi di comunicazione istituzionale e di relazioni pubbliche.


[1] “Linguaggi pontifici, Storia, significati, protocollo della più antica istituzione del mondo”. Stefano Sanchirico e Andrea Gagliarducci

I promotori

È FERPI Lazio, Delegazione regionale della Federazione Relazioni Pubbliche Italiana – in collaborazione con Rome Business School, Accademia di Comunicazione, Ai open mind e PA social e con la Media Partnership di Agenzia di Stampa Nazionale DIRE, Diritto dell’informazioneCittà NuovaMedia Duemila –, ad organizzare l’evento formativo “Il Cerimoniale pontificio è Comunicazione. Regole formali e cerimoniali come valore nelle RP”. E lo fa proprio a partire dal breve saggio “Linguaggi pontifici. Storia, significati, protocollo della più antica istituzione del mondo”, scritto da Mons. Stefano Sanchirico e Andrea Gagliarducci. L’incontro si terrà giovedì 23 febbraio 2023 alle ore 18,00 in presenza a Roma, nella sede della Rome Business School in Via Giuseppe Montanelli 5 e sarà fruibile anche in diretta streaming. In programma, dopo i saluti di Mauro Covino (Ferpi Lazio), Antonio Ragusa (Rome Business School), Michelangelo Tagliaferri (Accademia di Comunicazione), gli interventi di: Mons. Stefano Sanchirico (Archivio Apostolico Vaticano, già Cerimoniere pontificio e prelato di anticamera) Andrea Gagliarducci (Vaticanista), Filippo Romano già capo del Cerimoniale del Quirinale,Sergio Talamo (PA Social). Modera l’incontro:Maria PiaRossignaud, giornalista scientifica, Direttrice ed editrice Media Duemila.

Per partecipare

Per intervenire giovedì 23 febbraio 2023 alle ore 18,00 presso la Rome Business School in Via Giuseppe Montanelli 5 a Roma, fino ad esaurimento dei posti disponibili, è necessario confermare all’indirizzo e-mail: delegazione.lazio@ferpi.it

Per seguire l’evento in streaming, questo è il link: https://fb.me/e/2DEPV9lue

Per informazioni ulteriori e restare aggiornati su questa e altre iniziative con Ai Open Mind:


Diana Daneluz
Consigliere regionale 
FERPI Lazio