Bologna, Collezioni Comunali d’Arte: Leggiadro Barocco. L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone

Giuseppe Marchesi detto il Sansone
L’ebbrezza di Noè, 1725 ca.
Olio su tela
Bologna, collezione privata

Leggiadro Barocco
L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone

A cura di Antonella Mampieri e Angelo Mazza

1 aprile – 2 settembre 2023

Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna

www.museibologna.it/arteantica

Inaugurazione venerdì 31 marzo 2023 ore 17.30

Le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna presentano la prima mostra monografica dedicata al pittore Giuseppe Marchesi (Bologna, 1699-1771), per riscoprire una figura artistica significativa che operò sul versante classicista della scuola bolognese del Settecento.
Promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica e curata da Antonella Mampieri e Angelo Mazza, la mostra dossier si intitola Leggiadro Barocco. L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone e sarà aperta al pubblico dal 1 aprile al 2 settembre 2023, con inaugurazione venerdì 31 marzo alle ore 17.30.

Nella cosmopolita Bologna del XVIII secolo, la scena artistica si presentava quanto mai vivace. Tra i pittori più fecondi si distinse Giuseppe Marchesi, di temperamento irrequieto e di corporatura imponente, alla quale dovette il soprannome di Sansone. Allievo di artisti di spicco della generazione precedente, come Aureliano Milani e Marcantonio Franceschini, Marchesi si inserì nel solco della tradizione pittorica locale che trova nei Carracci e nei loro allievi – in particolare Guido Reni, Francesco Albani e Domenico Zampieri detto il Domenichino – il modello imprescindibile. Questo orientamento stilistico era sostenuto e promosso anche dalla principale istituzione artistica presente in città, l’Accademia Clementina, alla quale Marchesi appartenne, ricoprendo svariati incarichi, didattici e di direzione, fino alla nomina a Principe nel 1752. La successiva evoluzione artistica lo portò al progressivo abbandono di un’arcadica classicità a favore di una componente quasi manieristica, prossima per intensità alla maniera di Francesco Monti e Vittorio Maria Bigari.

La sua biografia, presente solo nelle vite manoscritte composte dall’erudito bolognese Marcello Oretti nella seconda metà del secolo, manca nella Felsina Pittrice di Luigi Crespi (1739) e compare solo marginalmente nella Storia dell’Accademia Clementina di Giampietro Zanotti (1739) che pure ne riconosce, assieme a Luigi Lanzi, le notevoli qualità artistiche per “un modo di dipingere così bello e così forte, che tutti diletta, e buona, e gran fama gliene viene”.
Piuttosto precocemente si opera una sovrapposizione tra le opere di Marchesi e quelle del contemporaneo Ercole Graziani junior, tanto che alla Mostra del Settecento Bolognese del 1935, che segna la ripresa dell’interesse per questo periodo della storia dell’arte locale, molte delle opere presenti portano l’attribuzione al Graziani. Spetterà al critico Renato Roli operare una primabrillante ricostruzione del catalogo dell’artista nel 1971, distinguendo le mani dei due pittori e restituendo a Marchesi opere che erano state considerate del collega. Gli studi successivi, condotti principalmente da Antonella Mampieri e Angelo Mazza, hanno ampliato il catalogo dei dipinti noti, aggiungendo esemplari di grafica e incisioni realizzate su disegno del Marchesi.

La capacità di fondere colori caldi e forti muscolature, derivati dalla lezione dei Carracci, con la grazia arcadica del disegno, tipica della pittura del Franceschini, resero il Sansone un pittore alla moda, aggiornato sulle tendenze post-barocche che in Francia e Austria già andavano per la maggiore, apprezzato dal pubblico e dai colleghi. Petit maître prolifico e garbato, la sua vivace vena narrativa diede esiti di estrema piacevolezza soprattutto negli anni giovanili, circoscrivibili tra il terzo e il quarto decennio del secolo. Culmine di questa fase è la decorazione ad affresco della volta e dell’abside della chiesa di Santa Maria di Galliera, a Bologna, sua prima vera grande commissione pubblica (1732–1744), che lo consacrerà come pittore di composizioni sacre e profane in patria, in altre regioni italiane e in diversi paesi europei (Inghilterra e Olanda).

La mostra dossier pensata per le Collezioni Comunali d’Arte, che conservano nella raccolta permanente il dipinto di soggetto storico Clemente VIII restituisce agli Anziani di Bologna le chiavi della città, si incentra sul periodo iniziale della sua vicenda, elegante ed aggraziato: dall’emancipazione del suo rapporto con Marco Antonio Franceschini, che gli trasmise il suo moderato gusto arcadico, fino al 1725, punto di avvio convenzionale della carriera autonoma dell’artista.
Attorno a due freschi idilli pendant, ritrovati recentemente sul mercato antiquario ed esposti per la prima volta al pubblico da collezione privata – Mosé e le figlie di Jethro e Salomone incensa gli idoli, il cui successo è dimostrato dalla presenza di copie presso il Museo Diocesano di Imola – vengono riuniti altri esempi di pittura da “stanza” di tema sacro e profano, che documentano al meglio lo stile giovanile dell’artista nei primi venti anni di attività. Tra questi le Quattro Stagioni provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e l’Ebbrezza di Noèoggi in collezione privata. Completano l’esposizione un ritratto in miniatura con Testa di giovane donna conservato al Museo Davia Bargellini e due vivaci disegni dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il Ratto delle Sabine e il Ratto di Elena, progetti preparatori per un grande dipinto da realizzare nella sala d’onore della casa poi appartenuta ai mercanti Buratti, promotori delle arti e di vari artisti bolognesi. Solo il secondo, datato 1725, venne poi realizzato dal pittore e, come detto, apre la sua carriera documentata.

La figura di Giuseppe Marchesi fu dimenticata in seguito ai cambiamenti della storia del gusto che condannarono il Settecento come secolo superficiale e vuoto di contenuti. La mostra allestita alle Collezioni Comunali d’Arte intende proporre una lettura rinnovata di questo protagonista del ‘barocchetto’ bolognese, consentendo di formulare nuove ipotesi sull’ordinamento cronologico della sua produzione di esordio.

Giuseppe Marchesi detto Sansone
Clemente VIII restituisce agli Anziani le chiavi della città di Bologna, 1739-1740
Olio su tela
Bologna, Collezioni Comunali d’Arte

L’esposizione è accompagnata da una omonima pubblicazione a cura di Antonella Mampieri e Angelo Mazza, con la collaborazione di Silvia Battistini, che contiene una prefazione di Massimo Medica, un testo di Mirko Bonora e saggi di Antonella Mampieri e Angelo Mazza.

Durante il periodo di apertura sono previste attività gratuite di mediazione ed educazione rivolte al pubblico adulto e dell’infanzia. Per la partecipazione è richiesto il biglietto del museo.

Visite guidate
Sabato 1 aprile 2023 ore 16.00
Lunedì 10 aprile 2023 ore 16.00
Sabato 22 aprile 2023 ore 16.00
Domenica 7 maggio 2023 ore 16.00 (visita guidata alla mostra e alla cattedrale di San Pietro)
Domenica 4 giugno 2023 ore 16.00 (visita guidata alla mostra e alla chiesa della Madonna di Galliera)
Giovedì 15 giugno 2023 ore 17.30
Giovedì 6 luglio 2023 ore 17.30
Giovedì 20 luglio 2023 ore 17.30
Giovedì 3 agosto 2023 ore 17.30
Sabato 2 settembre 2023 ore 17.00

Laboratori per bambini
Sabato 20 maggio 2023 ore 15.00
Venerdì 16 giugno 2023 ore 17.00

Si ringrazia Oasi Allestimenti per il supporto.


SCHEDA TECNICA

Mostra
Leggiadro Barocco
L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone

A cura di
Antonella Mampieri, Angelo Mazza

Promossa da
Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

Periodo
1 aprile – 2 settembre 2023

Inaugurazione
Venerdì 31 marzo 2023 ore 17.30

Sede
Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio | Piazza Maggiore 6, Bologna

Orari di apertura
Martedì, giovedì 14.00-19.00
Mercoledì, venerdì 10.00-19.00
Sabato, domenica e festivi 10.00-18.30
Chiuso: lunedì non festivi, 1° maggio

Ingresso
Intero € 6 | ridotto € 3 | ridotto speciale 19-25 anni € 2 | gratuito possessori Card Cultura
Biglietto integrato Collezioni Comunali d’Arte e Torre dell’Orologio: intero € 8 | ridotto € 5

Catalogo
SAGEP Editori, Genova

Informazioni
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio | Piazza Maggiore 6 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 2193998
museiarteantica@comune.bologna.it
www.museibologna.it/arteantica
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Ortigia (Siracusa): Apre a Palazzo del Vermexio la mostra ARGENTOVIVO

Apre a Palazzo del Vermexio
la mostra

Argentovivo

Dal 30 marzo al 31 ottobre 2023

Palazzo del Vermexio, Ortigia (SR)

Esperienza, sogno, racconto: Argentovivo è questo e molto altro. Difficile dare una definizione a quello che a tutti gli effetti è un viaggio immersivo nella cultura antica, una mostra dove l’esperienza è conoscenza e il sogno si mescola alla realtà.

Un perfetto connubio di tradizione e tecnologia, grazie alla quale le protagoniste dell’esposizione – le monete del Medagliere del Museo Archeologico Paolo Orsi – prendono vita e ci accompagnano a scoprire i grandi miti del passato. Dalla superficie metallica a quella digitale, in mostra si rincorrono, alla stregua di giochi illusionistici, racconti di ninfe, eroi, dei e mortali, che trovano una nuova dimensione in un viaggio dal sapore epico. 

Queste monete ricche di storie aprono una finestra sulla vita dell’epoca trasportando fisicamente il visitatore nei miti e nelle leggende che le corredano. Un modo alternativo di raccontare la mitologia grazie ad un linguaggio contemporaneo, trasversale e poetico al tempo stesso, capace di ammaliare il visitatore di ogni età.

Arrivato alla sua seconda edizione, Argentovivo è un invito ad intraprendere un percorso che permette di toccare con mano le grandi culture del passato, avvolgendo il viaggiatore nelle spire della storia e coinvolgendolo come mai una mostra ha fatto prima.


Scheda tecnica


Titolo: Argentovivo
Promossa da: ADITUS CULTURE
Sede: Palazzo del Vermexio, Ortigia (SR)
Date: 30 marzo – 31 ottobre 2023
Inaugurazione: giovedì 30 marzo 2023, ore 11
Orari: lunedì chiuso; martedì – venerdì 10 – 19; sabato, domenica e festivi 10 – 19. Per le aperture serali visitare il sito http://www.aditusculture.com/esperienze/siracusa/mostre-eventi/argentovivo-palazzo-vermexio
Ingresso: 4€ a persona.
Riduzioni e gratuità su http://www.aditusculture.com/esperienze/siracusa/mostre-eventi/argentovivo-palazzo-vermexio
 
Info al pubblico: info@aditusculture.com | www.aditusculture.com
 
Si ringrazia: Il Comune di Siracusa e il sindaco Francesco Italia; Assessore Tutela e valorizzazione dei Beni e Attività Culturali Benedetto Fabio Granata; Dirigente settore Cultura e turismo Enzo Miccoli; Responsabile servizio cultura e turismo Nunzio Marino; Funzionario ufficiale gabinetto del sindaco Emanuela Sipione; un ringraziamento speciale va alla Dott.ssa Angela Maria Manenti

UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

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Pisa, Museo della Grafica: i Campi pasquali, due giornate all’insegna del divertimento e della creatività

In occasione delle vacanze pasquali il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) organizza i Campi pasquali, due giornate all’insegna del divertimento e della creatività per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni.

PASQUA IN TUTTI I SENSI

6 e 7 aprile 2023, ore 8:15 – 14:15Età consigliata: 6-11 anni

Proviamo a ‘osservare’ le opere d’arte non solo con lo sguardo, ma sfruttando anche gli altri sensi. Poi, come artisti in erba, 

divertiamoci a realizzare originali e colorate creazioni artistiche utilizzando la tecnica mista, ispirandoci alle opere esposte nella mostra in corso.

Costo: 33€ a giornata

30€ per figlie/i dei dipendenti dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore e della Scuola Sant’Anna, e per chi si iscrive a entrambe le giornate

Numero minimo: 6 partecipanti – Numero massimo: 15 partecipanti

Merenda e pranzo al sacco a cura della famiglia

Iscrizioni e informazioni: museodellagrafica.sma.unipi.it/2023/03/pasqua-in-tutti-i-sensi/
Email: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it – Telefono: 050 2216059/070

Cliccare il logo:

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-66-67)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it