Bologna, Collezioni Comunali d’Arte: Leggiadro Barocco. L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone

Giuseppe Marchesi detto il Sansone
L’ebbrezza di Noè, 1725 ca.
Olio su tela
Bologna, collezione privata

Leggiadro Barocco
L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone

A cura di Antonella Mampieri e Angelo Mazza

1 aprile – 2 settembre 2023

Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6, Bologna

www.museibologna.it/arteantica

Inaugurazione venerdì 31 marzo 2023 ore 17.30

Le Collezioni Comunali d’Arte di Bologna presentano la prima mostra monografica dedicata al pittore Giuseppe Marchesi (Bologna, 1699-1771), per riscoprire una figura artistica significativa che operò sul versante classicista della scuola bolognese del Settecento.
Promossa da Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica e curata da Antonella Mampieri e Angelo Mazza, la mostra dossier si intitola Leggiadro Barocco. L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone e sarà aperta al pubblico dal 1 aprile al 2 settembre 2023, con inaugurazione venerdì 31 marzo alle ore 17.30.

Nella cosmopolita Bologna del XVIII secolo, la scena artistica si presentava quanto mai vivace. Tra i pittori più fecondi si distinse Giuseppe Marchesi, di temperamento irrequieto e di corporatura imponente, alla quale dovette il soprannome di Sansone. Allievo di artisti di spicco della generazione precedente, come Aureliano Milani e Marcantonio Franceschini, Marchesi si inserì nel solco della tradizione pittorica locale che trova nei Carracci e nei loro allievi – in particolare Guido Reni, Francesco Albani e Domenico Zampieri detto il Domenichino – il modello imprescindibile. Questo orientamento stilistico era sostenuto e promosso anche dalla principale istituzione artistica presente in città, l’Accademia Clementina, alla quale Marchesi appartenne, ricoprendo svariati incarichi, didattici e di direzione, fino alla nomina a Principe nel 1752. La successiva evoluzione artistica lo portò al progressivo abbandono di un’arcadica classicità a favore di una componente quasi manieristica, prossima per intensità alla maniera di Francesco Monti e Vittorio Maria Bigari.

La sua biografia, presente solo nelle vite manoscritte composte dall’erudito bolognese Marcello Oretti nella seconda metà del secolo, manca nella Felsina Pittrice di Luigi Crespi (1739) e compare solo marginalmente nella Storia dell’Accademia Clementina di Giampietro Zanotti (1739) che pure ne riconosce, assieme a Luigi Lanzi, le notevoli qualità artistiche per “un modo di dipingere così bello e così forte, che tutti diletta, e buona, e gran fama gliene viene”.
Piuttosto precocemente si opera una sovrapposizione tra le opere di Marchesi e quelle del contemporaneo Ercole Graziani junior, tanto che alla Mostra del Settecento Bolognese del 1935, che segna la ripresa dell’interesse per questo periodo della storia dell’arte locale, molte delle opere presenti portano l’attribuzione al Graziani. Spetterà al critico Renato Roli operare una primabrillante ricostruzione del catalogo dell’artista nel 1971, distinguendo le mani dei due pittori e restituendo a Marchesi opere che erano state considerate del collega. Gli studi successivi, condotti principalmente da Antonella Mampieri e Angelo Mazza, hanno ampliato il catalogo dei dipinti noti, aggiungendo esemplari di grafica e incisioni realizzate su disegno del Marchesi.

La capacità di fondere colori caldi e forti muscolature, derivati dalla lezione dei Carracci, con la grazia arcadica del disegno, tipica della pittura del Franceschini, resero il Sansone un pittore alla moda, aggiornato sulle tendenze post-barocche che in Francia e Austria già andavano per la maggiore, apprezzato dal pubblico e dai colleghi. Petit maître prolifico e garbato, la sua vivace vena narrativa diede esiti di estrema piacevolezza soprattutto negli anni giovanili, circoscrivibili tra il terzo e il quarto decennio del secolo. Culmine di questa fase è la decorazione ad affresco della volta e dell’abside della chiesa di Santa Maria di Galliera, a Bologna, sua prima vera grande commissione pubblica (1732–1744), che lo consacrerà come pittore di composizioni sacre e profane in patria, in altre regioni italiane e in diversi paesi europei (Inghilterra e Olanda).

La mostra dossier pensata per le Collezioni Comunali d’Arte, che conservano nella raccolta permanente il dipinto di soggetto storico Clemente VIII restituisce agli Anziani di Bologna le chiavi della città, si incentra sul periodo iniziale della sua vicenda, elegante ed aggraziato: dall’emancipazione del suo rapporto con Marco Antonio Franceschini, che gli trasmise il suo moderato gusto arcadico, fino al 1725, punto di avvio convenzionale della carriera autonoma dell’artista.
Attorno a due freschi idilli pendant, ritrovati recentemente sul mercato antiquario ed esposti per la prima volta al pubblico da collezione privata – Mosé e le figlie di Jethro e Salomone incensa gli idoli, il cui successo è dimostrato dalla presenza di copie presso il Museo Diocesano di Imola – vengono riuniti altri esempi di pittura da “stanza” di tema sacro e profano, che documentano al meglio lo stile giovanile dell’artista nei primi venti anni di attività. Tra questi le Quattro Stagioni provenienti dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna e l’Ebbrezza di Noèoggi in collezione privata. Completano l’esposizione un ritratto in miniatura con Testa di giovane donna conservato al Museo Davia Bargellini e due vivaci disegni dalle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, il Ratto delle Sabine e il Ratto di Elena, progetti preparatori per un grande dipinto da realizzare nella sala d’onore della casa poi appartenuta ai mercanti Buratti, promotori delle arti e di vari artisti bolognesi. Solo il secondo, datato 1725, venne poi realizzato dal pittore e, come detto, apre la sua carriera documentata.

La figura di Giuseppe Marchesi fu dimenticata in seguito ai cambiamenti della storia del gusto che condannarono il Settecento come secolo superficiale e vuoto di contenuti. La mostra allestita alle Collezioni Comunali d’Arte intende proporre una lettura rinnovata di questo protagonista del ‘barocchetto’ bolognese, consentendo di formulare nuove ipotesi sull’ordinamento cronologico della sua produzione di esordio.

Giuseppe Marchesi detto Sansone
Clemente VIII restituisce agli Anziani le chiavi della città di Bologna, 1739-1740
Olio su tela
Bologna, Collezioni Comunali d’Arte

L’esposizione è accompagnata da una omonima pubblicazione a cura di Antonella Mampieri e Angelo Mazza, con la collaborazione di Silvia Battistini, che contiene una prefazione di Massimo Medica, un testo di Mirko Bonora e saggi di Antonella Mampieri e Angelo Mazza.

Durante il periodo di apertura sono previste attività gratuite di mediazione ed educazione rivolte al pubblico adulto e dell’infanzia. Per la partecipazione è richiesto il biglietto del museo.

Visite guidate
Sabato 1 aprile 2023 ore 16.00
Lunedì 10 aprile 2023 ore 16.00
Sabato 22 aprile 2023 ore 16.00
Domenica 7 maggio 2023 ore 16.00 (visita guidata alla mostra e alla cattedrale di San Pietro)
Domenica 4 giugno 2023 ore 16.00 (visita guidata alla mostra e alla chiesa della Madonna di Galliera)
Giovedì 15 giugno 2023 ore 17.30
Giovedì 6 luglio 2023 ore 17.30
Giovedì 20 luglio 2023 ore 17.30
Giovedì 3 agosto 2023 ore 17.30
Sabato 2 settembre 2023 ore 17.00

Laboratori per bambini
Sabato 20 maggio 2023 ore 15.00
Venerdì 16 giugno 2023 ore 17.00

Si ringrazia Oasi Allestimenti per il supporto.


SCHEDA TECNICA

Mostra
Leggiadro Barocco
L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone

A cura di
Antonella Mampieri, Angelo Mazza

Promossa da
Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

Periodo
1 aprile – 2 settembre 2023

Inaugurazione
Venerdì 31 marzo 2023 ore 17.30

Sede
Collezioni Comunali d’Arte

Palazzo d’Accursio | Piazza Maggiore 6, Bologna

Orari di apertura
Martedì, giovedì 14.00-19.00
Mercoledì, venerdì 10.00-19.00
Sabato, domenica e festivi 10.00-18.30
Chiuso: lunedì non festivi, 1° maggio

Ingresso
Intero € 6 | ridotto € 3 | ridotto speciale 19-25 anni € 2 | gratuito possessori Card Cultura
Biglietto integrato Collezioni Comunali d’Arte e Torre dell’Orologio: intero € 8 | ridotto € 5

Catalogo
SAGEP Editori, Genova

Informazioni
Collezioni Comunali d’Arte
Palazzo d’Accursio | Piazza Maggiore 6 | 40121 Bologna
Tel. +39 051 2193998
museiarteantica@comune.bologna.it
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Ortigia (Siracusa): Apre a Palazzo del Vermexio la mostra ARGENTOVIVO

Apre a Palazzo del Vermexio
la mostra

Argentovivo

Dal 30 marzo al 31 ottobre 2023

Palazzo del Vermexio, Ortigia (SR)

Esperienza, sogno, racconto: Argentovivo è questo e molto altro. Difficile dare una definizione a quello che a tutti gli effetti è un viaggio immersivo nella cultura antica, una mostra dove l’esperienza è conoscenza e il sogno si mescola alla realtà.

Un perfetto connubio di tradizione e tecnologia, grazie alla quale le protagoniste dell’esposizione – le monete del Medagliere del Museo Archeologico Paolo Orsi – prendono vita e ci accompagnano a scoprire i grandi miti del passato. Dalla superficie metallica a quella digitale, in mostra si rincorrono, alla stregua di giochi illusionistici, racconti di ninfe, eroi, dei e mortali, che trovano una nuova dimensione in un viaggio dal sapore epico. 

Queste monete ricche di storie aprono una finestra sulla vita dell’epoca trasportando fisicamente il visitatore nei miti e nelle leggende che le corredano. Un modo alternativo di raccontare la mitologia grazie ad un linguaggio contemporaneo, trasversale e poetico al tempo stesso, capace di ammaliare il visitatore di ogni età.

Arrivato alla sua seconda edizione, Argentovivo è un invito ad intraprendere un percorso che permette di toccare con mano le grandi culture del passato, avvolgendo il viaggiatore nelle spire della storia e coinvolgendolo come mai una mostra ha fatto prima.


Scheda tecnica


Titolo: Argentovivo
Promossa da: ADITUS CULTURE
Sede: Palazzo del Vermexio, Ortigia (SR)
Date: 30 marzo – 31 ottobre 2023
Inaugurazione: giovedì 30 marzo 2023, ore 11
Orari: lunedì chiuso; martedì – venerdì 10 – 19; sabato, domenica e festivi 10 – 19. Per le aperture serali visitare il sito http://www.aditusculture.com/esperienze/siracusa/mostre-eventi/argentovivo-palazzo-vermexio
Ingresso: 4€ a persona.
Riduzioni e gratuità su http://www.aditusculture.com/esperienze/siracusa/mostre-eventi/argentovivo-palazzo-vermexio
 
Info al pubblico: info@aditusculture.com | www.aditusculture.com
 
Si ringrazia: Il Comune di Siracusa e il sindaco Francesco Italia; Assessore Tutela e valorizzazione dei Beni e Attività Culturali Benedetto Fabio Granata; Dirigente settore Cultura e turismo Enzo Miccoli; Responsabile servizio cultura e turismo Nunzio Marino; Funzionario ufficiale gabinetto del sindaco Emanuela Sipione; un ringraziamento speciale va alla Dott.ssa Angela Maria Manenti

UFFICIO STAMPA
CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

051 6569105 – 392 2527126             

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Instagram: Culturalia

Pisa, Museo della Grafica: i Campi pasquali, due giornate all’insegna del divertimento e della creatività

In occasione delle vacanze pasquali il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) organizza i Campi pasquali, due giornate all’insegna del divertimento e della creatività per bambine e bambini dai 6 agli 11 anni.

PASQUA IN TUTTI I SENSI

6 e 7 aprile 2023, ore 8:15 – 14:15Età consigliata: 6-11 anni

Proviamo a ‘osservare’ le opere d’arte non solo con lo sguardo, ma sfruttando anche gli altri sensi. Poi, come artisti in erba, 

divertiamoci a realizzare originali e colorate creazioni artistiche utilizzando la tecnica mista, ispirandoci alle opere esposte nella mostra in corso.

Costo: 33€ a giornata

30€ per figlie/i dei dipendenti dell’Università di Pisa, della Scuola Normale Superiore e della Scuola Sant’Anna, e per chi si iscrive a entrambe le giornate

Numero minimo: 6 partecipanti – Numero massimo: 15 partecipanti

Merenda e pranzo al sacco a cura della famiglia

Iscrizioni e informazioni: museodellagrafica.sma.unipi.it/2023/03/pasqua-in-tutti-i-sensi/
Email: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it – Telefono: 050 2216059/070

Cliccare il logo:

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-66-67)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

MITUR, ENIT E LUCUS lanciano Personal Local Streamer per viaggi virtuali

IMMAGINA E POI VIVI ISCHIA: MITUR, ENIT E LUCUS LANCIANO
PERSONAL LOCAL STREAMER
PER VIAGGI VIRTUALI NEI LUOGHI PIU’ BELLI D’ISCHIA
 

Dal 1 Aprile al 16 Settembre 2023

Digitale e innovazione applicate al turismo: Mitur e Enit con la startup Lucus lanciano una rete di guide digitali per scoprire assaggi di Ischia virtuali attraverso appuntamenti sul sito Enit.it.  

Il circuito è quello del network di Local Streamer di Lucus che permette di vivere in diretta i luoghi più belli del mondo tra cui Ischia. In programma una serie di eventi digitali che coinvolgono per la prima volta l’Isola e realizzati da Lucus, startup digitale con una specifica piattaforma Hd. 

Sono state selezionati i migliori percorsi e guide turistiche di Ischia formate all’utilizzo della piattaforma e all’ideazione di viaggi digitali tramite la Lucus Academy. Ora i Local Streamer avranno il compito di rispondere in diretta alle domande e curiosità di quanti si collegheranno ai vari eventi collegati da casa. 

Il palinsesto prevede 21 eventi digitali che partiranno il 1° aprile e si concluderanno il 16 settembre, andando a coprire i luoghi più suggestivi di Ischia, dai borghi alle terrazze panoramiche sul mare, senza dimenticare tradizioni culinarie e artigianato. 

Il 1° aprile i 3 Viaggi Digitali in programma porteranno gli spettatori al Castello Aragonese. Alla mattina si partirà con una passeggiata in diretta attorno alla Cattedrale dell’Assunta e alla Chiesa dell’Immacolata. Al pomeriggio il Viaggio Digitale mostrerà un orto con la preparazione di prodotti tipici e alla sera la Chiesa di San Pietro a Pantaniello, con vista su Carcere Borbonico e Terrazza degli ulivi con vista panoramica. I Viaggi Digitali previsti per il 15 aprile a Casamicciola porteranno i futuri turisti al mattino a Piazza Marina per conoscere i prodotti enogastronomici tipici, al pomeriggio lungo il porto e alla sera alla più antica fabbrica di ceramiche dell’Isola. Il 28 aprile i Local Streamer Lucus porteranno il pubblico a Ischia Ponte, partendo dal molo dei pescatori, per arrivare poi alla Cattedrale e alla Chiesa dello Spirito Santo. Al pomeriggio ci sarà un incredibile giro in barca, sempre in live streaming, con tappa alla caletta di Sant’Anna e il Viaggio Digitale della sera porterà tutti a Palazzo Lauro e a vedere l’unica distilleria dell’Isola. Il 7 maggio a Forio si andrà invece alla scoperta dei Giardini la Mortella, del parco e delle piscine termali e infine ci sarà una magnifica passeggiata in diretta nel centro storico. Il 14 maggio i Viaggi Digitali in programma a Lacco Ameno porteranno i visitatori digitali al mattino al pontile, al pomeriggio alla Collina Monte Vico, alla Baia San Montano e al parco termale Negombo, alla sera al Museo di Pithecusa. Il 28 maggio i Local Streamer accompagneranno tutti in diretta a Sant’Angelo per ammirare la zona pedonale e il belvedere, assaporare la magia di un giro in barca e far conoscere da vicino la preparazione della zuppa di pesce. I Viaggi Digitali alla scoperta di quest’Isola meravigliosa si concluderanno il 16 settembre a Barano e Forio dove si vedrà il parco idrotermale Nitrodi, i giardini Ravino e la preparazione di altri prodotti tipici. 

“Solidarietà applicata all’implementazione dell’offerta turistica. Dopo l’avvio della campagna #ThisisIschia nei principali hub e piazze nazionali e internazionali, lanciata dal Ministro del turismo Daniela Santanché, con un hashtag virale sul web per raccontare l’isola in modo nuovo e rilanciarla turisticamente, vogliamo ora fare un passo in più, un balzo in avanti per costruire insieme il futuro turistico dell’isola e non lasciarla alla casualità degli eventi” dichiara Ivana Jelinic Presidente e Ceo Enit. 

È possibile seguire gli eventi sulla pagina https://www.enit.it/it/this-is-ischia e iscriversi gratuitamente agli eventi in live streaming in programma. 


ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
FRANCESCA.CICATELLI@ENIT.IT

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Asti, Palazzo Mazzetti: Proroga fino al 14 maggio della mostra “Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque”

Immagine dell’allestimento della mostra

Grande successo per la mostra
“Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque” a Palazzo Mazzetti di Asti che proroga fino al 14 maggio

Asti, Palazzo Mazzetti
fino al 14 maggio 2023

Palazzo Mazzetti di Asti è grande il successo ottenuto dalla mostra Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque che, dalla sua apertura lo scorso 26 novembre 2022, ha visto un’importante crescita di pubblico e di prenotazioni tanto da indurre la Fondazione Asti Musei a prorogare eccezionalmente l’esposizione fino al prossimo 14 maggio.

Una mostra tutta dedicata alla Belle Époque, ai salotti, alle nobildonne e alla moda: un mondo passato e travolgente che trova nel genio di Giovanni Boldini l’artista che, più di ogni altro, ha saputo restituire le atmosfere rarefatte di un’epoca straordinaria.
Letteratura e moda, musica e lusso, arte e bistrot si confondono nel ritmo sensuale del can can e producono una straordinaria rinascita sociale e civile.
Una mostra che pone l’accento sulla capacità dell’artista di psicoanalizzare i suoi soggetti, le sue “divine”, facendole posare per ore, per giorni, sedute di fronte al suo cavalletto, parlando con loro senza stancarsi di porle le domande più sconvenienti, fino a comprenderle profondamente e così coglierne lo spirito, scrutandone l’anima.

80 magnifiche opere – tra cui Signora bionda in abito da sera (1889 ca.), La signora in rosa (1916), Busto di giovane sdraiata (1912 ca.) e La camicetta di voile (1906 ca.) – sono protagoniste di una narrazione cronologica e tematica al tempo stesso.

Immagine dell’allestimento della mostra

La mostra Giovanni Boldini e il mito della Belle Époque, con il contributo concesso dalla Direzione generale Educazione, ricerca e istituti culturali del Ministero della cultura, è realizzata dalla Fondazione Asti Musei, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, dalla Regione Piemonte e dal Comune di Asti, con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, in collaborazione con Arthemisia, con il patrocinio della Provincia di Asti, vede come sponsor il Gruppo Cassa di Risparmio di Asti ed è curata da Tiziano Panconi.
Catalogo edito da Skira.


SEDE
Palazzo Mazzetti
Corso Vittorio Alfieri, 357
Asti

INFORMAZIONI
T. +39 0141 530 403
www.museidiasti.com
info@fondazioneastimusei.it  
prenotazioni@fondazioneastimusei.it

ORARI
Martedì – domenica 10.00/19.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)
Lunedì chiuso

Hashtag ufficiale

#BoldiniAsti

Ufficio StampaArthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

Pisa, Museo della Grafica: Inaugurazione della mostra “I colori dell’anima. Giuseppe Viviani (1898-1965)”

Il Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa) è lieto di invitarvi all’inaugurazione della mostra

I COLORI DELL’ANIMA. GIUSEPPE VIVIANI (1898-1965)

venerdì 31 marzo, ore 18:00

In un suggestivo percorso cronologico, con opere provenienti da collezioni pubbliche e private e di cui molte riscoperte e riproposte per l’occasione, la produzione dell’artista viene ricomposta attraverso i più significativi momenti espositivi che ne hanno accompagnato l’ampio successo internazionale.

La mostra si articola nelle seguenti sezioni:

  • Ritratti
  • A Marina di Pisa
  • Negli anni ’30, tra pittura e incisione
  • Gli anni ’40: tra i grandi del ‘900
  • Gli anni ’50: il successo, i premi, gli amici
  • I colori e i fiori dell’anima

Per ulteriori informazioni
Cliccare il logo:

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060 (62-66-67)
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

ENIT a Duco Travel Italy 2023: l’Italia come diamante meta del turismo di lusso con il 25 % del mercato globale

Dal 27 al 31 Marzo 2023

Il turismo di lusso continua a registrare una crescita costante in tutto il mondo, nonostante le incertezze legate a inflazione e aumento dei costi. Il mercato dei viaggi di lusso rappresenta un driver di ricavi primario per l’industria del turismo. Sebbene il settore sia ancora di nicchia si prevede per esso un rimbalzo più veloce rispetto al turismo in generale.

L’Italia, meta dei viaggi lusso, prende così parte al Duco Travel Italy, il primo evento con focus sull’eccellenza dell’ospitalità italiana che coinvolge i più importanti buyer del mondo del comparto. Enit con Toscana Promozione è presente fino al 31 marzo 2023 a Firenze presso il St. Regis & The Westin Excelsior per il summit di viaggi boutique con l’obiettivo di incentivare l’incontro tra gli esperti dell’ospitalità di fascia alta e i consulenti di viaggio selezionati provenienti da diversi mercati. Si tratta di consulenti di viaggio in prima linea e un mix di opinion maker, top seller esperti e professionisti altamente qualificati di nuova generazione 

Il luxury travel è un settore in cui i viaggiatori sono disposti a pagare un prezzo più elevato per ricevere servizi di alta qualità, esclusività e privacy. Ciò significa che i viaggi di lusso possono includere qualsiasi servizio, dal soggiorno in hotel alle esperienze gastronomiche raffinate, dalle attività all’aperto esclusive alle visite di siti storici e culturali. Tutto portato alla massima espressione. 

In Italia, il turismo di lusso rappresenta un’importante fonte di sviluppo economico per molte regioni. La Toscana, ad esempio, è una delle destinazioni preferite per i turisti di lusso, grazie alla sua ricca cultura, ai paesaggi mozzafiato e alla presenza di alcune delle più rinomate tenute vinicole del mondo.
In particolare, l’offerta di alloggi di lusso come ville, castelli e resort è stata la categoria che ha registrato la maggiore crescita, con un aumento del 12% rispetto al 2019. I turisti di lusso provenienti dall’estero sono stati oltre 3 milioni nel 2022, con una spesa media di 4.000 euro a persona.

L’Italia si conferma tra le destinazioni preferite dai viaggiatori di lusso, grazie alla sua ricchezza culturale, artistica e paesaggistica, nonché alla qualità della ristorazione e dell’ospitalità. In particolare, le città d’arte come Firenze, Venezia e Roma continuano a essere le mete più ambite, seguite dalle località costiere e montane di prestigio.

La clientela di questo settore, soprattutto a seguito della pandemia, continuerà a ricercare privacy, spazio, sicurezza, qualità e cura dei dettagli. In precedenza, fattori intangibili come unicità, avventura e personalizzazione, hanno giocato un ruolo cruciale nel raggiungimento della soddisfazione del cliente alto-spendente. Tuttavia, essere in grado oggi di combinare la preparazione professionale e la perfezione del comfort da offrire può dare un vantaggio ai fornitori di servizi di lusso. Nel 2020, si stima che il turismo del lusso (domestico e internazionale) abbia generato ricavi per 511 miliardi di dollari a livello globale (Ufficio Studi ENIT su stime Statista).

L’Italia è riuscita a mantenere una buona quota di mercato estero (25%). L’incidenza internazionale è risultata più alta rispetto alle performance delle 3 destinazioni che la precedono in classifica nel 2020 ossia Germania (10%), Francia (12%) e Regno Unito (2%). In questo contesto, per l’Italia l’aumento medio 2020-2024 stimato è del +26% per le entrate da turismo del lusso domestico e del +31,0% per quelle internazionali. Nel 2024 l’incidenza estera prevista passa al 28%.

Il viaggiatore di alta-gamma sposta sempre di più l’attenzione sulla vacanza ecosostenibile quando sceglie una destinazione ed è attratta dagli hotel a 5 stelle che offrono tecnologia avanzata in ambienti eco-sostenibili. I viaggiatori che trascorrono notti in hotel a 5 stelle sono oltre 11,7 milioni. La componente internazionale rappresenta quasi il 76% del totale presenze.

Nel 2020 si passa a poco più di 4 milioni di presenze di cui 2,2 milioni straniere (54,9% sul totale) e 1,8 milioni italiane (45,1%). Nel 2021 le notti complessive risalgono a circa 7 milioni. La quota parte più alta è sempre riconducibile alla clientela internazionale: il 59,6% di presenze, pari 4,1 milioni con una permanenza media complessiva è di 3 notti.

“Si sta puntando sul concetto di lusso come autenticità dell’esperienza dell’eccellenza italiana, il vero lusso italiano esprime la possibilità di poter fruire della meravigliosa bellezza italiana” sostiene Maria Elena Rossi direttore marketing Enit. “L’Italia comunica il lusso in modo differente a seconda delle nazioni. La sensibilità culturale nel declinare i diversi messaggi abbraccia il lusso nascosto nei Paesi Bassi, un lusso raffinato e non scontato in Francia, un lusso ecosostenibile in Svezia e così via. Anche nella pianificazione delle campagne influencer, il mondo del lusso è una costante per Enit” conclude Rossi. 

La scelta di partecipare a Duco porta al centro le esperienze più esclusive già presenti all’interno delle campagne dell’Agenzia Nazionale del Turismo e nel piano dell’ente  che da sempre investe sulle fiere del lusso, compresa ILTM Cannes, Singapore e Bahamas che saranno traino per rinverdire un turismo di cui l’Italia ha già il primato. 


ENIT – AGENZIA NAZIONALE TURISMO ITALIANO
enit.it

Francesca Cicatelli – resp ufficio stampa Enit –
FRANCESCA.CICATELLI@ENIT.IT

Direzione Esecutiva
Comunicazione e Ufficio Stampa
VIA MARGHERA 2 – ROMA

Sirmione, Castello Scaligero: fra le proposte di Garda Heritage la mostra “Castello, feritoie e torri scudate”

Castello, feritoie e torri scudate

1 aprile 2023, ore 15.00

Castello Scaligero, Sirmione

Oggi il Castello Scaligero di Sirmione è “semplicemente” una delle più straordinarie cartoline dell’intero Garda. È un monumento da ammirare, fotografare, godersi. Ma non è sempre stato così. Quando venne eretto, e per molto tempo, è stato soprattutto un presidio di difesa sul duplice fronte della terra e dell’acqua. Qui una compagnia di arcieri era pronta giorno e notte a mettersi all’opera contro i nemici che ambivano a strappare il castello ai signori di Verona.

Tempi in cui tirare con l’arco non era uno sport ma una necessità di sopravvivenza e quando a dover essere centrato non era il bersaglio su un simulacro ma il nemico.

A visitarlo oggi, così bello, armonico e ospitale, diventa davvero difficile fare un passo indietro sino alla metà del Trecento, quando è stato innalzato come macchina da guerra. A far rivivere il Castello nella sua veste fondante, il 1 aprile, con inizio alle ore 15.00, saranno Antonello Pedrari e Luciano Marini, esperti di tiro con l’arco storico.

“Visitare il Castello accompagnati dal racconto degli arcieri consentirà – afferma Fulvio Besana, direttore del Castello – di cogliere le ragioni delle caratteristiche architettoniche del sistema scaligero. Si scopriranno tutti i segreti di questo importante sistema antico di difesa e si avrà modo di comprendere come determinate scelte strutturali, architettoniche e costruttive siano strettamente legate alla funzionalità delle stesse, all’evolversi delle tecniche di guerra e all’ambiente dove sorgono”.


L’iniziativa rientra nelle proposte di Garda Heritage, lo speciale abbonamento annuale ai Musei del Garda promosso dalla Direzione regionale Musei Lombardia del Ministero della Cultura.

L’abbonamento consente il libero accesso, per un intero anno, ai tre musei statali del Garda: il Castello Scaligero e le Grotte di Catullo, a Sirmione, e la Villa Romana a Desenzano del Garda. Al costo di soli 21 euro consente inoltre di partecipare, con diritto di prelazione rispetto al resto del pubblico, a questa serie di incontri e alle altre iniziative proposte dai Musei Gardesani. “I possessori di Garda Heritage, inoltre – sottolinea Emanuela Daffra, Direttore regionale Musei Lombardia (Ministero della Cultura) – ricevono in omaggio anche una bottiglia dell’olio prodotto dall’oliveto storico delle Grotte di Catullo, straordinariamente delicato e fuori commercio, o la nuova edizione della guida del Castello”.

Al meeting del 1 aprile al Castello Scaligero possono intervenire, oltre ai possessori di Garda Heritage (cui è comunque riservato il diritto di prelazione), anche gli altri interessati. Per loro sarà sufficiente l’acquisto del normale biglietto di ingresso al Castello.

Prenotazione consigliata a drm-lom.didattica@cultura.gov.it


Sede e informazioni
Castello Scaligero di Sirmione
Piazza Castello, 34
25019 Sirmione
Tel +39 030 916468
 
Orari
Martedì-sabato 8.30-19.15
Domenica 8.30-13.30
 
Biglietti
6,00 € biglietto intero
2,00 € biglietto ridotto (18-25 anni)
Gratuito minori di 18 anni
 
Biglietto congiunto per Villa Romana di Desenzano, Grotte di Catullo e Castello Scaligero di Sirmione:
14,00 € intero
6,00 € ridotto
 
Garda Heritage
Accesso illimitato ai tre siti museali per un anno a partire dalla data di acquisto al costo di 21,00 €
 
Ufficio comunicazione
drm-lom.comunicazione@cultura.gov.it
www.museilombardia.cultura.gov.it
 
Ufficio Stampa: STUDIO ESSECI – Sergio Campagnolo
Tel. 049 663499
roberta@studioesseci.net, referente Roberta Barbaro

A Treviso in mostra opere mai esposte di Arturo Martini – In arrivo il “Legionario ferito”

Arturo Martini con Palinuro

ARTURO MARTINI. I capolavori

Treviso, Museo Luigi Bailo
31 marzo – 30 luglio 2023

Mostra a cura di Fabrizio Malachin e Nico Stringa

Martini, dalla retorica celebrativa al Palinuro, primo monumento italiano alla Resistenza.

Esposto per la prima volta il Legionario ferito

“Arturo Martini. I capolavori”, al Museo Bailo, a Treviso, dal 31 marzo al 30 luglio, aggiunge al fitto elenco di prestigiosi prestiti una scultura mai vista prima, rimasta da più di 80 anni protetta, quasi nascosta dopo l’unica apparizione alla Quadriennale di Roma del 1939, nella casa museo di Vado Ligure.

Si tratta del marmo “Legionario ferito”, realizzato dallo scultore trevigiano nel 1936-37 (il gesso), al più tardi entro il 1938 il marmo. “L’opera – commenta uno dei curatori, Fabrizio Malachin – s’inserisce in quel clima di entusiasmo successivo alla guerra d’Etiopia, quando la ritrovata pace era portatrice anche di attese di nuove commissioni pubbliche. Gusto ancora retorico in quel legionario raffigurato seduto, gambe divaricate e braccia sollevate, mentre si sta fasciando il braccio: potente quel gesto, tra collera e impotenza, portato in una dimensione monumentale e che richiama, nel particolare della benda tesa nello spazio, quanto aveva fatto Antonio Canova nel Dedalo e Icaro con il filo di ferro!”

“La presenza in mostra di quest’opera – dichiarano i curatori – consente di approfondire, decantate le passioni politiche, un decennio fondamentale dell’attività artistica di Arturo Martini, quello che intercorre tra la metà degli anni ’30 e gli anni ’40. Quello sguardo rivolto in alto, al futuro, sembra del resto anticipare una ricerca che porterà al Palinuro: marmo dedicato al partigiano Primo Visentin, detto “Masaccio”, caduto a Loria il 29 aprile 1945, che si trova al Palazzo del Bo di Padova. Se il Legionario esprime in quello sguardo sollevato l’aspirazione verso un futuro migliore, lo stesso concetto è esaltato nel Palinuro dove non c’è alcuna retorica, ma prevale il ‘concetto’, come di continuo si sforzava di fare Antonio Canova: il monumento celebrativo non deve essere incentrato su un’apoteosi del personaggio da commemorare, ma evidenziare, appunto, un concetto che gli fosse connesso. E qui siamo nell’ambito del raggiungimento della ‘Liberazione’ grazie alle azioni di numerosi eroi. È il primo monumento alla lotta partigiana in Italia, a quella Liberazione dal nazifascismo che Visentin non vide, visto che fu assassinato pochi giorni prima della definitiva liberazione, mentre stava intimando la resa a un gruppo di tedeschi in fuga”. 

Arturo Martini: Legionario ferito, 1936-37

Legionario e Palinuro, lontani nella sensibilità, esemplificano però quella straordinaria capacità di Arturo Martini di narrare per immagini con grande potenza: icone di periodi e momenti creativi diversi”.

“Nel primo si collocano importanti commissioni pubbliche. Al 1937, risale ad esempio l’altorilievo per il Palazzo di Giustizia di Milano progettato da Marcello Piacentini.  Il suo rilievo sulla “Giustizia corporativa” era affiancato dalle visioni della Giustizia biblica e di quella romana, illustrate da Arturo Dazzi e Romano Romanelli. Opera ricca di significati allegorici interpretati in chiave mitica, più espressiva che simbolica e perciò potente e poetica: un giudizio universale laico con la Giustizia assisa come Giudice tra scene bibliche con Adamo ed Eva e il Figliol Prodigo, vale a dire tra i grandi temi resi celebri proprio dai suoi grandi gruppi scolpiti qualche anno prima (presenti in mostra). Le fatiche fisiche richieste da questa grande opera in marmo ebbero come conseguenza una lunga convalescenza e aprirono le porte a una nuova forma espressiva, la pittura, sperimentata inizialmente a Burano, dove sentimento e poesia prevalgono in opere che vedono il Martini pittore posizionarsi tra i giovani della nuova generazione in chiave fortemente espressiva”.

Ma le nuove commissioni lo riportarono a Milano, dove le sue opere vennero richieste per l’Arengario in piazza Duomo a Milano, sul tema della storia cittadina. Molto lontano dalla Giustizia Corporativa, il rilievo è appiattito con effetti d’intaglio da primitivo che gli consente di allontanarsi dalla facile retorica per forme utili al racconto. Per i sospetti dovuti alle numerose commissioni pubbliche (Athena per l’Università La Sapienza a Roma, il Tito Livio per il Liviano di Padova, il bassorilievo Pegaso per il Palazzo delle Poste a Savona, la Vittoria alle Poste di Napoli eccetera) l’artista subì un processo d’epurazione nel 1945.

“Legionario e Palinuro – concludono Malachin e Stringa – sono così l’esempio di come Martini non possa essere classificato in schemi rigidi: artista che sapeva cogliere le opportunità, certo, ma senza mai rinnegare sé stesso. Dallo stesso blocco di marmo nasce, ad esempio, il Tito Livio e (da una grande scheggia di risulta) la Donna che nuota sott’acqua, entrambe documentate in mostra. Più che opera monumentale in linea con quell’epoca, il Tito Livio è un eroe romantico con quell’atteggiamento meditativo, mentre in opere come Donna che nuota sott’acqua Martini raggiunge vertici assoluti: quella scultura acefala, dove esaspera il concetto di spazio, è tra le più importanti opere del Novecento e restituisce alla scultura italiana il primato in Europa”.


Mostra organizzata da Comune di Treviso – Musei Civici.
In collaborazione e con il contributo di Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti
Main sponsor: Generali Valore Cultura e Consorzio di tutela del Prosecco DOC

CAMERA DI COMMERCIO di Treviso – Belluno|Dolomiti
La Camera di Commercio di Treviso – Belluno|Dolomiti investe, ed è parte delle idee progettuali assieme alle Istituzioni cittadine e loro eco nel mondo grazie alla rete camerale italiana all’estero. Il programma delle mostre del Museo Bailo racconta la bellezza che deve essere evidenziata e proposta a quel pubblico che ricerca la genialità dell’artista, come Arturo Martini, la raffinatezza dei luoghi, la ricercatezza dei sapori, la piacevolezza del ben vivere.

GENERALI VALORE CULTURA AL MUSEO LUIGI BAILO
Con lo Spazio Valore Cultura al Museo Bailo, Generali sostiene le attività artistiche organizzate dal Comune di Treviso con l’obiettivo di riscoprire i grandi maestri della tradizione restituendoli alla città. Generali Valore Cultura è il progetto che sostiene le migliori iniziative artistiche e culturali per renderle accessibili a un pubblico sempre più vasto e per valorizzare la comunità e i territori.
“Proteggiamo le emozioni”, è l’idea che sostiene l’agire del progetto: un impegno nei confronti del futuro, delle nuove generazioni e delle loro emozioni. 

IL CONSORZIO DI TUTELA DEL PROSECCO DOC da sempre sostiene il mondo della cultura e dell’arte in molte delle sue espressioni, con particolare attenzione alle arti visive, alla musica e allo spettacolo. Intensificando la propria presenza nei settori culturali più diversi come quello museale o il mondo del cinema, ha così sviluppato una rete di connessioni attraverso le quali è in grado di valorizzare il Genio italiano, riscontrabile nell’ampio patrimonio materiale e immateriale del Bel Paese.


Per informazioni: www.museicivicitreviso.it
+39 0422 658951
info@museicivicitreviso.it
 
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo +39 049 663499
Ref. Roberta Barbaro – roberta@studioesseci.net
 
MUSEO LUIGI BAILO
Borgo Cavour, 24 Treviso
prenotazioni e visite guidate: info@museicivicitreviso.it
T 0422 658964
www.museicivicitreviso.it
 
ORARI: da martedì a domenica 10.00 – 18.00
BIGLIETTI: (il biglietto comprende la visita alla mostra “Canova Gloria Trevigiana”
e al Museo Bailo), intero: € 9,00 ridotto: € 6,00

A Ganzirri (Messina) FORO G gallery propone la performance di Roberta Guarnera intitolata “HYPNOSIA – identità mutante”

Torna una nuova, la terza, performance di Roberta Guarnera presso la galleria FORO G gallery giorno 2 aprile dalle 17:30.
Titolo di questa performance è “HYPNOSIA – identità mutante” una ricerca fotografica che ha visto nella stessa galleria una mostra intitolata “We have something to say, we leave a sign/HYPNOSIA”; questa volta il progetto muta, cercando un nuovo dialogo con il pubblico.
Si invitano i fruitori a munirsi di propri auricolari per immergersi (ancora una volta) in un mood introspettivo, grazie al brano “MAIEUTICS” composto da Francesco Pirrone.

FORO G gallery Via Lago Grande, 43 B, Ganzirri, Messina