Al M9 Vitruvio Virtual Reality presenta la nuova video installazione “Nel Tumulto” nell’ambito della mostra “Rivoluzione Vedova”

NEL TUMULTO
Situazioni contrastanti simultanee La nuova video installazione di Vitruvio Virtual Realityper la mostra “Rivoluzione Vedova” all’M9 – Museo del ‘900 di Mestre. Un omaggio all’artista Emilio Vedova che coniuga in maniera creativa il linguaggio artistico informale con la tecnica di computer grafica 3D.

Fino al 26 novembre 2023M9 – Museo del ‘900
Via Giovanni Pascoli 11, Venezia-Mestre

In occasione della mostra “Rivoluzione Vedova” ideata e progettata da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e coprodotta con M9 – Museo del ‘900Vitruvio Virtual Reality ha curato, ideato e realizzato la video installazione site specific e l’area immersiva di proiezione per celebrare l’arte di Emilio Vedova. L’esposizione, a cura di Gabriella Belli, è visitabile fino al 26 novembre 2023 al terzo piano dell’M9 – Museo del ‘900 di Mestre.

La mostra apre un percorso inedito che sceglie l’arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia sociale, culturale, politica ed economica del Novecento, una scelta che sottolinea il ruolo centrale di Emilio Vedova, la cui opera è interprete e testimone di un forte legame storico e civile con gli eventi che hanno segnato il XX secolo, mantenendo oggi la forza di una costante attualità.

In questo contesto ben si inserisce l’installazione di Vitruvio Virtual Reality, studio bolognese specializzato in computer grafica che realizza spot pubblicitari, tour virtuali per mostre o eventi di moda, esperienze di realtà aumentata e virtuale. Vitruvio Virtual Reality recentemente con lo showroom VVR Fashion Metaverse ha guadagnato il posto di unico studio europeo finalista nella categoria Built Experiential del premio internazionale Metaverse Architecture and Design Awards creato dalla rivista statunitense Interior Design Magazine.

L’intervento è una sfida alla rappresentazione, una guida alla scoperta del segno e dei luoghi che hanno caratterizzato la vita dell’artista. Attraverso l’analisi del suo lavoro e del corpus teorico, il team multidisciplinare di Vitruvio Virtual Reality ha portato il proprio tributo con un corto in qualità cinematografica della durata di 3 minuti e 30 secondi pensato per essere proiettato in un apposito spazio immersivo composto da 4 pareti contrapposte (superficie totale 56 mq) che avvolgeranno il visitatore ponendolo al centro dell’immaginario del grande artista veneziano. Una sala immersiva che promette un’esperienza emozionale nel mondo gestuale e creativo di Vedova.

Nel tumulto: il concept

Nel tumulto” è un’opera multimediale site specific che si colloca all’incrocio tra la pittura, la filosofia, l’architettura e i segni di un immaginario visivo mutuato dal genius loci veneziano.

Mediante l’elaborazione tridimensionale dell’immagine restituita con una tecnica apparentemente bidimensionale, in bianco e nero, colori chiave del linguaggio pittorico dell’artista, abbiamo creato un’immedesimazione empatica tra fruitore e artista sotto forma di dialogo introspettivo con il contesto semiotico della città” così dichiara Simone Salomoni coordinatore del progetto e co-fondatore di Vitruvio Virtual Reality.

Il tema centrale dell’installazione è il rapporto tra l’artista e la città, che Vedova ha sempre considerato come fonte d’ispirazione. Il suo lavoro, infatti, è strettamente legato al contesto lagunare, alla sua luce, ai suoi colori e alle sue architetture. Nel video si esplora lo stato emozionale dell’artista, la traslazione semantica tra oggetto e segno, l’impulso cinestesico e la gestualità che diventa un’azione energica, quasi una performance. L’installazione di Vitruvio Virtual Reality completa così il percorso espositivo della mostra che racconta con centotrenta opere il punto di vista di questo grande artista ed intellettuale, mettendoci a confronto, attraverso i suoi lavori, con i capitoli “caldi” della nostra storia recente, dalle macerie della Seconda guerra mondiale agli avvenimenti della politica internazionale che hanno sconquassato il mondo negli anni Sessanta e Settanta e ben oltre, fino alle soglie del Duemila.  

Immergendosi “Nel tumulto” il visitatore, il cui punto di vista coincide anche con il piano pittorico, assisterà a una narrazione sviluppata su due livelli convergenti, scanditi da momenti di immedesimazione nell’azione-gesto in cui strati di segni e di pittura si sommano tra loro e da momenti contemplativi in cui emergono i luoghi e le architetture di Venezia che hanno ispirato i lavori di Vedova.

L’esposizione si avvale del patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Venezia ed è sostenuta in qualità di main sponsor da Generali Valore Cultura, il programma pluriennale di Generali Italia per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più vasto e per valorizzare la comunità e i territori, e dal Gruppo SAVE, sempre attento a promuovere iniziative culturali di rilievo.

Hanno contribuito Venezia Unica, AVA – Associazione Veneziana Albergatori e, in qualità di Official Partner, Camera di Commercio di Venezia Rovigo e Trenitalia.


INFORMAZIONI UTILI:
TITOLO VIDEO INSTALLAZIONE: Nel tumulto. Situazioni contrastanti simultanee
IDEATA E REALIZZATA DA: Vitruvio Virtual Reality
NELL’AMBITO DELLA MOSTRA: Rivoluzione Vedova
MOSTRA REALIZZATA DA: Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, M9 – Museo del ‘900
MOSTRA A CURA DI: Gabriella Belli
DOVE: M9 – Museo del ‘900, Via Giovanni Pascoli 11, Venezia-Mestre
QUANDO: Fino al 26 novembre 2023
ORARI: mercoledì-giovedì-venerdì dalle 10 alle 18; sabato-domenica dalle 10 alle 19; lunedì e martedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.
COSTO BIGLIETTO MOSTRA: Intero 10 euro, Ridotto 8 euro
 
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Turismo, l’Italia scala la classifica ICCA (International Congress and Convention Association): terza al mondo e seconda in Europa

TURISMO MICE, ITALIA SCALA LA CLASSIFICA ICCA: TERZA AL MONDO E SECONDA IN EUROPA 

 IL VIAGGIO D’AFFARI DIVENTA DI PIACERE  
 
ENIT AD IMEX 2023: RADDOPPIATI I VIAGGI LEGATI AL LAVORO 
 
CON LA FLESSIBILITÀ NEL 2027 IL BLEISURE (BUSINESS + TEMPO LIBERO) SFIORERÀ
I 360 MILIARI DI DOLLARI 
 
I VIAGGI COMBINATI AUMENTANO LA DURATA DEL SOGGIORNO 

24 Maggio 2023

L’Italia legata al turismo business scala le classifiche mondiali Icca (International Congress and Convention Association): è terza a livello globale e seconda in Europa con oltre 520 meeting dopo la Spagna (528) e gli USA (690) saldi al primo posto (Enit su dati Icca). Nel 2022 circa l’85% dei meetings si sono svolti in presenza, circa 9.000 su un totale di oltre 10.500. Roma e Milano sono al quattordicesimo e diciottesimo posto con 79 e 66 meeting rispettivi, mentre nel ranking europeo salgono entrambe di una posizione. I viaggi del futuro coniugano sempre di più tempo libero e business. La formula blended (affari + tempo libero) emerge dall’indagine Enit su dati ForwardKeys, WTTC (previsioni Euromonitor), Bankitalia, Deloitte e dati WTTC  (Trip.com) nel corso della fiera internazionale di settore Imex 2023 dal 23 al 25 maggio a Francoforte. Già nel 2021 si è assistito ad una ripresa del segmentobusiness, cresciuto del +31% rispetto ai livelli del 2020, quando la spesa globale per i viaggi aziendali aveva subito un calo del -56% sul 2019. Secondo Skyscanner, un intervistato su sei è propenso ad accettare viaggi combinati: lavorare in vacanza è una scelta strategica in quanto “si ha più tempo nella destinazione” (55%) e “risulta più economico, volando in orari più tranquilli” (51%). 
E’ il lavoro flessibile uno dei fattori che maggiormente ha contribuito alla crescita dei viaggi “blended”, insieme al settore MICE (Meetings, incentives, conferences and exhibition) che ha messo in evidenza le opportunità per i potenziali partecipanti di prolungare il soggiorno.  
Secondo le previsioni di Euromonitor, la spesa mondiale dei viaggiatori che uniscono lavoro e tempo libero, stimata in 200 miliardi di dollari nel 2022, dovrebbe più che raddoppiare tra il 2021 e il 2027, passando da 150 miliardi di dollari a circa 360 miliardi.  
“Gli ottimi dati sulla ripresa dei viaggi d’affari sono un’ottima notizia perché oltre a far bene all’economia hanno un impatto positivo sull’ambiente, e supportano il comparto a favorire strategie di destagionalizzazione dei flussi turistici portando anche benefici per le economie locali perché aumentando la durata dei soggiorni e della spesa cresce la possibilità di conoscere meglio i territori, i prodotti tipici e le tradizioni, che sono i punti di forza del nostro Made in Italy. Bene che Roma sia entrata nella top 20, ma dobbiamo fare di più: la mia ambizione non è solo che Roma scali la classifica ma che Milano, Genova e Torino, rientrino tra le prima 50 città” dichiara il Ministro del Turismo Daniela Santanchè.
 
“La popolarità dei viaggi combinati è visibile anche nei dati che riguardano il pagamento. Su Trip.Biz, i viaggiatori selezionano sempre più sia “Personal Travel” (per spese personali) che “Mixed Payments” (per integrare i budget aziendali con fondi personali). Nel 2022, le prenotazioni per i voli personali sono aumentate del +22% rispetto al 2021 e del +33% rispetto al pre-pandemia, con un andamento analogo per le prenotazioni di alloggi.  Il numero di prenotazioni con “pagamento misto” è aumentato addirittura del +954%” sostiene la Presidente e Ceo Enit Ivana Jelinic. 
“L’adozione di politiche sostenibili da parte delle aziende ha un impatto anche sulla gestione dei viaggi di lavoro e sembrerebbe incentivare scelte più green anche attraverso il pagamento di tariffe superiori per opzioni di vitto, alloggio e trasporto che non danneggiano l’ambiente e/o minimizzano le emissioni di CO₂” dichiara Maria Elena Rossi Direttore Marketing Enit impegnata a sviluppare strategie di promozione del segmento. 
Per i dipendenti, la combinazione di lavoro e tempo libero può rendere i viaggi più convenienti: poiché le spese del viaggio sono coperte dal datore di lavoro, i fondi personali risparmiati possono essere spesi nella destinazione apportando, così, maggiori introiti all’economia locale. 
Per i datori di lavoro, consentire al personale di abbinare viaggi di piacere a quelli di lavoro può comportare una maggiore soddisfazione dei dipendenti e ritenzione della forza lavoro. La crescita dei viaggi combinati potrebbe aver contribuito all’aumento della durata media complessiva del soggiorno dei viaggiatori. Nel 2019, la durata media di un viaggio di andata e ritorno prenotato su Trip.com è di 9 giorni, nel 2022 sale a circa 14 giorni. 
I dati di ForwardKeys mostrano una tendenza simile, con la durata media che passa da 11 giorni nel 2019 a 14 giorni nel 2022 (sulla base di arrivi da gennaio a dicembre 2022).  
La quota dei soggiorni lunghi (una o più settimane) è passata dal 20% del 2019 al 26% nel 2022 con aumenti considerevoli in Asia-Pacifico e Nord America. Per trarre vantaggio dal crescente interesse verso i viaggi misti, diversi governi in tutto il mondo stanno introducendo visti specifici. Conosciuti come visti per i “nomadi digitali”, consentono ai visitatori stranieri di lavorare a distanza in un paese per un periodo prolungato, di solito senza tasse.  
Il 40% delle aziende italiane, ad esempio, è disponibile a spendere tra il 5 e il 10% in più per viaggi di lavoro sostenibili secondo Enit su indagine Deloitte. I viaggi aziendali sono quasi raddoppiati tra l’inizio e la fine del 2022.  I travel manager di Europa e Stati Uniti prevedono percorsi simili fino al 2024 per il recupero della spesa dei viaggi d’affari rispetto ai livelli pre-pandemici. 
Nel complesso, il 24% delle aziende (8% USA – 16% Europa) prevede che la spesa per i viaggi aziendali recuperi il 75% dei livelli del 2019 nella prima metà del 2023.  
Il pieno recupero del volume di spesa del 2019 entro la fine del 2024 è atteso dal 71% delle aziende statunitensi e dal 68% delle aziende europee.   
Dopo la battuta d’arresto dovuta al COVID, il numero di viaggiatori internazionali in Italia per motivi di lavoro registra una ripresa già nel 2021 sul 2020 (+17,4%) per poi proseguire nel 2022 con una crescita del 23,6% in più sull’anno precedente. In totale, circa 13,4 milioni di turisti business provenienti dall’estero che tuttavia risultano ancora inferiori al 2019 nella misura del  -14,1%. 
I pernottamenti effettuati sono 45,6 milioni con un incremento del +38,8% sul 2021 e anche del +4,4% sul 2019. 
La spesa sostenuta dagli stranieri per i viaggi d’affari in Italia è di oltre 4,3 miliardi di euro nel 2021 e sale a 6,4 miliardi di euro nel 2022, in aumento del +47,4%. Gli introiti superano i livelli pre-pandemia del +10,4%. 
Nel 2022, la quota parte della spesa per i viaggi d’affari in Italia sul totale degli introiti turistici internazionali è del 14,5%, leggermente superiore al risultato del 2019 (13,1%). 


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Rotary Club di Roma promuove la diffusione di proposte progettuali per i quartieri disagiati

Rotary Club di Roma promuove la diffusione di proposte progettuali per i quartieri disagiati.

Il Prof. Arch. Ruggero Lenci presenta i lavori del suo Corso di laurea per il quartiere

Quali responsabilità per l’architettura nelle dinamiche di un quartiere cosiddetto disagiatoÈ la domanda dalla quale è partito il lavoro lungo decenni di alcuni professori della Sapienza che ne hanno fatto oggetto di studio e ricerca con i loro studenti. Alcuni dei loro progetti, segnatamente per il quartiere romano di Tor Bella Monaca, sono stati presentati nella serata conviviale di martedì 23 maggio, organizzata dal Rotary Club di Roma e ospitata con grande cura dal Circolo della Marina, per cui si ringrazia l’Ammiraglio Giovanni Vitaloni, dal Prof. Arch. Ruggero Lenci (docente titolare della cattedra di Composizione Architettonica III  dell’Architettura con Laboratorio Progettuale   presso   Sapienza Università  di Roma,  Facoltà Ingegneria Civile e Industriale, Corso di Laurea in Ingegneria Edile Architettura) e dall’Arch. Alessandro Scaletti, cultore della materia e suo collaboratore nonché presidente del Club. Obiettivo: mettere a disposizioni delle Istituzioni capitoline e delle fondazioni interessate un patrimonio di suggerimenti tecnici e progettualità già pronte e potenzialmente realizzabili.

Prof. Arch. Ruggero Lenci e Arch. Alessandro Scaletti

Perché Tor Bella Monaca

Qui il Rotary Club Roma è attivo da tempo. Ha assegnato ad esempio anche quest’anno 5 Borse di studio ad altrettanti ragazzi della scuola media “Melissa Bassi”, situata in una strada dove è stato rilevato il più basso reddito pro capite a Roma. Alessandra Scardamella, Dirigente scolastico dell’Istituto ha inviato ieri un messaggio dn cui esprimeva “sincera gratitudine per quanto si è fatto e si continua a fare attraverso il Rotary Club di Roma che ha permesso di valorizzare l’impegno di alunni che pur vivendo in contesti disagiati sia culturalmente sia materialmente hanno potuto beneficiare di adeguato percorso di formazione“. E sono ben 35 le Borse di studio fin qui erogate dal Rotary, consistenti nell’iscrizione ad una Scuola Superiore come scelta da ciascun ragazzo e nel contributo per l’acquisto dei libri e di quanto serva per il percorso scolastico. L’intenzione del Rotary Club di Roma è di proseguire nel progetto, accanto ad altri di analoga utilità sociale. E tra gli interventi utili ai cittadini che abitano quartieri disagiati ci sono sicuramente quelli di natura architettonica illustrati ieri dai due professionisti. Tor Bella Monaca, una superficie di 0,77 chilometri quadrati nella zona est di Roma, oltre il Grande raccordo anulare, potrebbe ospitare circa 28mila persone, ma il numero esatto degli abitanti non si sa con certezza, anche se è sicuramente inferiore a quello previsto dal piano di zona. E proprio nell’alternanza tra i popolosi spazi pieni delle case popolari e gli spazi vuoti incontrollati potrebbero annidarsi i germi di alcuni fattori da record per il quartiere, come quello dell’alto tasso di criminalità. Secondo l’Osservatorio Casa Roma 5.567 appartamenti su 6.753, l’82 per cento del totale, sono case popolari: 4.000 del Comune, 1.500 dell’Ater, l’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale pubblica. Un quartiere segnato da una generalizzata crisi economica: il 41% delle famiglie vive in povertà assoluta, il 22% ha un reddito pari a zero e nel migliore dei casi vive di sussidi. Il che deve imporre cautele sul giudicare la deriva al degrado e alla criminalità del quartiere e di parte dei suoi abitanti.

Schizzo impostazione urbanistica Tor Bella Monaca

Se un’architettura tattica non basta

Se azioni e strategie, che spesso partono dal basso, con l’obiettivo di rendere spazi pubblici e quartieri più vivibili per tutti possono in teoria creare miglioramenti in tempi brevi e con investimenti ridotti, è vero anche che non sono sempre semplici da attuare. Per questo progetti studiati da professionisti attenti all’etica dell’abitare, che tenga conto del fatto che l’uomo non ha bisogno solo di una tana, ma di una casa, un luogo dove «abitare», costruire, conoscere e esercitare i suoi «abiti», potrebbero fare la differenza. 

Quella che è emersa dalle parole degli Architetti è l’esigenza di una architettura “sociale”, capace di riconnettere i tempi interni e circolari della vita degli individui allo spazio urbano, alle piazze, ai parchi e alla strada. Un progetto o un piano urbanistico che si prenda contestualmente cura di luoghi e relazioni in modo che essi riconnettano le funzioni e i processi dell’abitare. E i progetti presentati vanno senz’altro in questa direzione.

Immagini del progetto Arch. A.Scaletti per applicazione coefficiente di affollamento

Una città a misura d’uomo nel terzo millennio attraverso soluzioni architettoniche ed urbanistiche

Se questo è l’obiettivo, l’Arch. Alessandro Scaletti – che ha sempre tenuto un seminario nel Laboratorio progettuale all’interno del Corso di Composizione Architettonica III del Prof. Arch. Ruggero Lenci – ha sviluppato l’idea urbanistica di “coefficiente di affollamento” per bilanciare i flussi di persone in entrata ed uscita dai quartieri residenziali. Il modello viene studiato utilizzando i parametri FU (flusso in uscita) e FE (flusso in entrata): il coefficiente di affollamento ottenuto dal rapporto Fe/fu = 1verrà così attribuito al modello ritenuto “A misura d’uomo” e quindi ottimale per l’abitare. In sostanza, dice, è necessario mantenere un flusso costante di persone che entrano ed escano dal quartiere, per lavorarvi o studiarvi o svolgervi delle attività sportive o ricreative, ed evitare il suo svuotamento che lo rende un quartiere “dormitorio”, culla anche di potenziale criminalità, e al contrario renderlo espressione di comunità viva e partecipante. Per realizzare l’obiettivo l’Arch. Scaletti propone un progetto, riportato qui solo in estrema sintesi, che prevede l’interramento di Via di Tor Bella Monaca, che allo stato attuale di fatto divide in due il quartiere isolando gli uni dagli altri i suoi abitanti, e nell’area realizza invece un centro commerciale con due torri destinate ad uso ufficio e residenziale. Si creerebbe così un “magnete”, potenziale pulsante luogo di aggregazione. 

Pensare nel medio e lungo periodo, ma pensare

Quelle lanciate ieri a Roma, ad un uditorio che comprendeva anche qualificati addetti ai lavori, e tra loro i rappresentanti della Fondazione Paolo Bulgari, fortemente impegnata al pari del Rotary Club di Roma nella promozione del contrasto alle diseguaglianze e alle povertà educative, del sostegno all’infanzia e all’occupazione giovanile nei quartieri sensibili,  Michela Diodato e Giulio Cederna,sono ideeidee corroborate da progetti pronti e fattibili. E il Prof. Arch. Ruggero Lenci lancia quindi l’invito a servirsene – contattando la Facoltà e segnatamente il Corso di Laurea in Ingegneria edile-architettura U.E. o lo stesso Rotary Club di Roma nella persona dell’Arch. Alessandro Scaletti -, e a non sprecare progettualità concretamente realizzabili, perché non così invasive come tanti dei progetti immaginati nel tempo per questo e altri quartieri con simili criticità, ma piuttosto somma di tanti piccoli interventi “chirurgici”. Effettuarli, uno dopo l’altro, con costanza, permetterà alla fine di preservare la salute di una città, dei suoi quartieri, dei suoi abitanti. 

La pubblicazione dei progetti

Gli oltre 200 progetti realizzati dagli studenti della Sapienza per il quartiere di Tor Bella Monaca secondo le indicazioni di visione indicati dal Prof. Arch. Ruggero Lenci e dai docenti suoi collaboratori sono contenuti nel volume L’ABITAZIONE SOSTENIBILE. MUTAZIONI GENETICHE A TOR BELLA MONACA” pubblicato da Gangemi Editore. 275 pagine a colori, con testi in italiano e in inglese, dove prendono corpo progetti bellissimi e realizzabili, fatti per unire le persone e le persone con l’ambiente circostante, in un abitare sostenibile.


Informazioni:
Diana Daneluz
e-mail: dianadaneluz410@gmail.com

Bologna, MAMbo: BOOKS. Bologna art books festival – Prima edizione

BOOKS
Bologna art books festival
Festival del libro d’arte, Bologna

Prima edizione

a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi

26, 27 e 28 maggio 2023
Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14, Bologna

presentazione e preview stampa: venerdì 26 maggio, ore 11.00
inaugurazione: venerdì 26 maggio, ore 12.00

venerdì 26 maggio, ore 12.00 – 19.00
sabato 27 e domenica 28 maggio, ore 10.00 – 19.00
accesso con biglietto collezione MAMbo
www.mambo-bologna.org

Danilo Montanari Editore in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna |MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta la prima edizione di BOOKS, il festival dedicato ai libri d’arte e d’artista a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi che si terrà negli spazi della Sala delle Ciminiere del museo da venerdì 26 a domenica 28 maggio 2023.

Per la prima edizione di BOOKS, gli ampi spazi della Sala delle Ciminiere accoglieranno circa 40 espositori, librai ed editori del settore, italiani e internazionali, presenti con veri e propri progetti sul libro d’arte: non stand, ma tavoli di approfondimento concentrati su un numero limitato di titoli, non superiore alle 100 unità per espositore.
Accanto ai tavoli degli espositori, sempre all’interno della Sala delle Ciminiere troveranno spazio 8 focus espositivi: dalla presentazione di tutti i libri d’artista di Franco Vaccari ai 5 libri nati negli anni Settanta dalla collaborazione tra Claudio Parmiggiani e Mario Diacono; dai libri in edizione limitata di Paolo Ventura a tutti i libri curati da Luigi Ghirri durante la sua attività di artista e fotografo; dai libri d’artista di Daniela Comani dagli anni Novanta a oggi fino a una selezione della produzione di Jacopo Benassi e a un omaggio postumo all’artista Irma Blank.
Un focus monografico sarà inoltre riservato a Giorgio Maffei, con circa 50 libri da lui curati: libri sui libri, dedicati alla produzione di maestri come Bruno Munari, Alighiero Boetti e Sol LeWitt.

Il Bologna art books festival 2023 si avvale di un comitato scientifico composto da Silvia AlessandriMario DiaconoLiliana De Matteis e Giovanna Pesci.
L’immagine guida di BOOKS è stata ideata da Paolo Ventura.
L’ambiente sonoro che accompagnerà il festival è realizzato da Carolina Martines.
Il progetto prevede la collaborazione con gallerie e istituzioni culturali della città.
BOOKS fa parte di Bologna Portici Festival – Heritage meets Creativity, l’evento promosso e coordinato dal Comune di Bologna per celebrare i Portici Patrimonio dell’Umanità UNESCO nell’ambito del cartellone di eventi Bologna Estate. Proprio il portico dell’Ex Forno del Pane, edificio storico che ospita il MAMbo, è tra quelli selezionati nella lista UNESCO.
Si ringraziano per la collaborazione: Collezione Maramotti, Archivio Luigi Ghirri, Galleria Studio G7, Galleria P420, Maffei Studio Bibliografico.

www.booksfestival.it


Ufficio stampa BOOKS
Lara Facco P&C, Milano
E. press@larafacco.com
Lara Facco | E. lara@larafacco.com
Claudia Santrolli | E. claudia@larafacco.com

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
E. UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra | T. +39 051 6496653 | E. elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli | T. +39 051 6496620 | E. silvia.tonelli@comune.bologna.it

Informazioni generali
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Tel. +39 051 6496611
www.mambo-bologna.org
info@mambo-bologna.org
Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
Twitter: @MAMboBologna
YouTube: MAMbo channel


Settore Musei Civici Bologna

www.museibologna.it
Instagram: bolognamusei

La Geopolitica delle risorse al tempo della guerra tra l’Occidente e la Russia

Il conflitto russo-ucraino del 2022, la cui conclusione sembra ancora lontana, ha riaperto una serie di scenari di opposizione (semi)bipolare tendenti a confermare la mai sopita rivalità tra le grandi sfere di influenza a livello globale. In particolare, questo nuovo scenario bellico – capace di sintetizzare elementi di guerra “guerreggiata” e prassi tipiche della politica dei “blocchi” da guerra “fredda” – ha aperto una serie di nuove prospettive di rilievo sotto il profilo delle transazioni in commodities di vario genere e origine. La Federazione Russa, nonché la Cina, si ergono a protagoniste con un ruolo pivotale in questo rimescolato scacchiere globale, nel quale la tendenza a ricreare un equilibrio di poteri di matrice vetusta sembra concretizzarsi in maniera sempre più preponderante. Quasi a conferma di uno dei pilastri della riflessione geopolitica, l’ago della bilancia di questa nuova conflittualità globale sono proprio le risorse, energetiche in particolare, i cui movimenti tendono a determinare il posizionamento dell’una o dell’altra forza geopolitica in gioco.

Il presente volume della rivista, curato da Tiberio Graziani e Giuliano Luongo, fornisce una serie di contenuti provenienti da autori di rilievo che aiutano il lettore ad approfondire i complessi e vari aspetti della geopolitica delle risorse.

INDICE

FOCUS: LA GEOPOLITICA DELLE RISORSE AL TEMPO DELLA GUERRA TRA L’OCCIDENTE E LA RUSSIA

Il ruolo del gas naturale nelle scelte energetiche di Stati Uniti e Germania

GIUSEPPE GAGLIANO

La geopolitica delle risorse energetiche dal Mar Baltico al Mar Nero

VADISLAV GULEVICH

Economia, risorse, guerra: il lato oscuro della geopolitica e della logistica

GINO LANZARA

La proporzione che lega Mosca a Taipei

GIUSEPPE MORABITO

Guerra mondiale spaziale

MANFREDI ORLANDO, EMANUEL PIETROBON

La grande svolta economica

ALEXANDER RAHR

Geopolitica delle risorse. Ricchezza e povertà. L’Occidente europeo tra recessione o retrocessione

GIUSEPPE ROMEO

Il trasporto delle merci e la guerra in Ucraina

GIOVANNI SACCA’

ORIZZONTI

Some premises that triggered the conflict between Russia and Ukraine

CALISTRAT M. ATUDOREI

Lo status giuridico della Crimea e delle Repubbliche del Donetsk e del Luhansk

RODOLFO BASTIANELLI

Pandemia ed esplosione dei social network. Ipotesi di un modello di tassazione

ENEA FRANZA

Dall’accordo di Cotonou al Post-Cotonou: riflessioni sulla gestione della cooperazione con i Paesi Terzi dell’Unione Europea

GIULIANO LUONGO

The Changing Face of the World. Multipolar perspectives from India, China and Russia

ANTON FRIESEN, PETR BYSTRON

La lezione controversa di Enrico Mattei

FRANCESCO SIDOTI

Diplomazia culturale e scientifica nel periodo buio

KSENIA M. TABARINTSEVA ROMANOVA

INTERVISTE

Le risorse minerarie in America Latina

EDUARDO ALFONSO CHAPARRO AVILA

RECENSIONI

India Foundation Journal, Vol III, Issue No. 6 – November-December 2022 – ISSN 2347-1522

Le proposte dell’India per il G20 del 2023: multilateralismo e democrazia digitale?

ALBERTO COSSU

The World System in transition: a panoramic view – a cura di Charles Pennaforte, Editora UFPel, 2022

MARIA ALESSANDRA VARONE

Geopolitica è riconosciuta come “rivista scientifica” per le Aree 1113, e 14 dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della ricerca (ANVUR)

SEZIONI E CONTRIBUTI: Geopolitica applica la revisione paritaria doppio-cieco (double-blinded peer review) a opera di esperti nella materia trattata da ciascun articolo. Gli articoli sono inseriti nella sezione FOCUS, se attinenti al tema monografico del numero, o in quella di ORIZZONTI. Articoli di commento e dibattito e le recensioni, non sottoposti a revisione paritaria, sono inseriti nelle sezioni omonime.

Per proporre contributi scrivere al direttore Tiberio Graziani:  tibgraziani@gmail.com

Disponibile su mediabooks.it o su AMAZON e nei principali stores librari
mail: mediabooks.it@gmail.com facebook: media&books – www.mediabooks.it – +39 371 4170580


Oggi a Roma la presentazione del libro “Guardare il restauro” di Eleonora Coloretti

La storia e l’alchimia magica del restauro
in un libro

Guardare il restauro
di Eleonora Coloretti

La presentazione a Roma nel corso del workshop
Antiriciclaggio nell’Arte

Mercoledì 24 maggio
ore 17.15
Rome Business School
Via Giuseppe Montanelli 5,
Roma

di Diana Daneluz

Il Restauro e cosa comporti è cosa ben presente, purtroppo, in grande misura, solo agli addetti ai lavori. È invece parte importantissima e preziosissima della preservazione del patrimonio culturale e artistico, che è patrimonio di tutti. Una professione unica ed altamente specializzata che nel nostro Paese viene invece spesso mortificata, come denuncia anche il Prof. Claudio Scrinati nella sua prefazione al libro, ad esempio dall’obbligo di inserimento della professionalità del restauratore di opere d’arte nell’universo delle ditte appaltatrici, in specie quelle dell’imprenditoria edile. O dal chiamare i professionisti del restauro solo quando non se ne possa più fare a meno. O dalle stroncature di certi critici come quelle di Federico Zeri. E molto altro. Il libro “Guardare il restauro” scritto proprio da una di questi addetti ai lavori, Eleonora Coloretti – Perito, Conservatore e Restauratore d’arte, titolare di E.C. Conservazione e Restauro, ma soprattutto “Restauratore nell’anima” come lei stessa dice di sé –, ed uscito per Campisano Editore con il progetto grafico di Gianni Trozzi, pur restituendo le criticità di un ‘sistema’, vuole essere invece un omaggio a questa professione che è essa stessa arte oltre che mescola di conoscenze storiche, filologiche e scientifiche, competenze e tecnica.  Lo fa attraverso un colloquio, che si fa a tratti intimo, con alcuni dei più grandi esponenti del Restauro italiano: Gianluigi Colalucci, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, Guido Botticelli, Antonio Forcellino, essi stessi anche divulgatori e insegnanti del “mestiere” di restauratore. E nello stesso tempo, fa il punto su storia, teoria e prassi del Restauro nella cultura italiana e internazionale, rivendicando il ruolo di ispirazione e leadership che l’Italia può vantare in questo campo.

Nelle circa ottanta pagine del libro, gli esiti quindi di queste cinque interviste realizzate nel tempo dall’Autrice. Ed il tentativo di rispondere attraverso di esse a quesiti fondamentali sul moderno concetto di “restauro” dal punto di vista storico, filologico e scientifico e della personale esperienza degli interpellati e di loro con le committenze e le istituzioni. Scaturirà però, da queste conversazioni, in alcuni punti, anche un inedito sguardo, più ‘intimo’, su questi straordinari personaggi, dai più conosciuti solo attraverso i loro libri e i loro lavori.  Una domanda tra le domande ad esempio è se il restauro sia di per sé un intervento conservativo e si vedrà come non esista una risposta sola ed univoca e questo a causa delle diversissime, per esperienza, convinzioni e metodologie, figure dei restauratori. Accanto a quella, altre domande sono destinate a trovare ascolto e variegate risposte nei colloqui, che non riportiamo per non togliere piacere alla lettura e alla scoperta, come pure gli intervistati racconteranno le problematicità incontrate, legate a volte alla preparazione pratica dei restauratori sui cantieri, a volte alla tempestività o meno dell’erogazione dei fondi, a volte ai contrasti con le committenze e tra le figure che intervengono sul restauro.

Durante la pausa forzata imposta dalla pandemia, Eleonora Coloretti ha avuto modo di sistemare in modo organico quanto emerso dal confronto con i suoi autorevoli interlocutori e di corredare il libro di un ultimo capitolo contenente alcuni casi di studio di restauro scelti dagli intervistati stessi. L’Autrice si pone così volutamente come “filtro” tra questi personaggi importantissimi del mondo del restauro e quello che essi di quel mondo volevano raccontare, una sorta di lascito di testimonianze preziose soprattutto per i giovani che verranno dopo di loro: documenti, relazioni di restauro, disamine di criticità, metodologie di approccio e di lavoro. Anche questo, infatti, è un mondo che cambia ed è importante comprendere cosa resterà del Restauro così come lo conosciamo e cosa cambierà alla luce anche delle trasformazioni della cultura tout court. Nella particolareggiata descrizione delle progressive attività di restauro nei casi documentati, quella che si apre è anche una finestra su una tecnica artigiana di conservazione. restauro e manutenzione complessa e delicata a un tempo, che richiede interventi sempre diversi e mirati e l’intuizione, soprattutto, di scegliere quello giusto capace di restituire allo sguardo di chi la guarda la maggiore integrità possibile dell’opera e insieme il suo afflato, quello che l’artista che l’ha realizzata voleva comunicare. Una pagina sicuramente a sé quella della scheda tecnica del restauro della Cappella Sistina, la sua storia così come raccontata del capo restauratore Gianluigi Colalucci, che riassumeva in sé – l’intervista a Gianluigi Colalucci è stata l’ultima autografa prima della sua scomparsa, come pure è scomparsa Donatella Zari – le caratteristiche, dice Striniati, di “artefice rinascimentale dotato di sommo intelletto e di magistrale mano”.

Importante la bibliografia che comprende tanto i saggi dei protagonisti del volume quanto libri fondanti della teoria del restauro, della manualistica o della saggistica sul lessico del restauro e su grandi restauri, come quelli di Umberto Baldini, Raimondo Strassoldo, Cristoph Luitpold Frommel, Cesare Brandi, Carlo Giantomassi, Francesca Mancinelli, Marco Bucci, Luca Bertolini, Cristina Giannini, Roberta Roani. O sulla “magia” del restauro, come nel caso di Giovanna Bonasegale. Sì, perché tra puliture e limature, rimozioni e consolidamenti, spolveri e sofisticati innesti chimici o materici, rifiniture pittoriche e molti altri ipertecnici interventi uniti ad una profonda conoscenza storico-artistica-culturale dei beni, il restauratore è davvero un po’ un benefico mago, o una maga, che dialoga idealmente con l’autore dell’opera d’arte e lo tranquillizza con le sue alchimie di rispettarne le intenzioni.

Eleonora Coloretti

Eleonora Coloretti

Eleonora Coloretti è nata a Firenze nel 1981. Restauratrice qualificata, laureata in conservazione e restauro del patrimonio storico artistico, completati gli studi universitari entra a far parte dei restauratori specializzati dell’Opera Primaziale Pisana, ente preposto alla tutela, al restauro e alla valorizzazione di Piazza dei Miracoli a Pisa (patrimonio UNESCO). Lavora sotto direzione tecnica di Gianni Caponi, Carlo Giantomassi e Donatella Zari, Gianluigi Colalucci, con supervisione scientifica di Antonio Paolucci. Perito esperto e consulente tecnico d’ufficio presso il tribunale di Massa, esegue attribuzioni, perizie, stime, valutazioni e certificazioni di opere d’arte.


INSERTO FOTOGRAFICO


Diana Daneluz
Giornalista Professionista Tessera N. 182410
Socia Professionista FERPI 
Federazione Relazioni Pubbliche Italiana
e.mail: dianadaneluz410@gmail.com

Firenze: la preziosa tavola del “Cristo risorto” di Niccolò Betti donata agli Uffizi da Fabrizio Moretti

IL ‘CRISTO RISORTO’ DEL PITTORE MANIERISTA TOSCANO NICCOLÒ BETTI ENTRA NELLA COLLEZIONE DEGLI UFFIZI

A donare la preziosa tavola è il segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti

Le Gallerie degli Uffizi accolgono una nuova, rara opera grazie alla donazione dell’antiquario, collezionista e segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti.
Si tratta di uno dei pochi dipinti noti di Niccolò Betti, allievo di Giorgio Vasari e di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio.

La tavola raffigura la Resurrezione di Cristo. La figura divina sembra quasi riprendere l’iconografia bizantina del Cristo nella mandorla, perché a questa forma si richiama la luce retrostante, delimitata da alcune nuvole. Il Cristo tiene in mano una bandiera con la croce a sottolineare il suo ruolo di pastore e di portatore del verbo divino.

Nell’opera si riconoscono elementi comuni con la Resurrezione di Giorgio Vasari e Raffaellino del Colle a Capodimonte: il panneggio è arricciato e aderente al corpo, i soldati sono appoggiati diagonalmente al sepolcro per dare l’idea di profondità.

Betti si ispira agli schemi figurativi e compositivi del suo maestro Vasari, riadattandoli in una soluzione più asciutta e meno solenne: scompare la nuvola su cui poggia Cristo, diminuisce il numero delle figure. Sulla sinistra uno dei soldati appare spaventato e tenta di coprirsi con lo scudo, mentre nell’altra mano tiene ben stretta la spada; il suo compagno sulla destra continua invece a dormire, non rendendosi contro della vicenda in corso. L’unico personaggio che appare felice, anche se sorpreso, è l’uomo in secondo piano sulla destra che si pensa rappresenti uno degli apostoli.

La tavolozza dell’artista è più chiara che nel passato, con colori accesi e con un chiaroscuro più deciso e meno sfumato.

Il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt: “L’attività degli antiquari è storicamente uno dei pilastri su cui si fonda la ricerca storico artistica e in molti casi anche la salvaguardia del nostro patrimonio, spesso da loro riportato in patria. Questa donazione di Fabrizio Moretti in ricordo del padre, che si aggiunge ad altri gesti generosi da parte della categoria nei confronti dei musei, è un gesto importante per gli Uffizi e aggiunge un tassello mancante nelle nostre collezioni”.

Il donatore e segretario generale della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze Fabrizio Moretti: “Credo che sia doveroso da parte di noi mercanti d’arte, che tanto abbiamo avuto dell’Arte, restituire alla comunità. Poter collocare un’opera nel più importante Museo del mondo, gli Uffizi, è una grande soddisfazione intellettuale. Questa donazione sarà in ricordo del mio amato padre Alfredo, a cui devo tutto. Grazie al Direttore Eike Schmidt per aver reso questo possibile”.

Cenni biografici sull’artista

Niccolò Betti (1550 circa – 1618 circa) fu prima allievo di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio e successivamente di Giorgio Vasari. Il suo stile si avvicina a quello di altri giovani collaboratori del maestro come Naldini e Poppi, che vivacizzano la pittura manierista con una pennellata più sciolta e dai colori accesi.

Tra il 1570 e il 1572 prese parte al cantiere della decorazione dello studiolo di Francesco I in Palazzo Vecchio, unico episodio ben documentato della carriera dell’artista, dipingendo il riquadro con il Saccheggio di un villaggio. Dal 1576 al 1578 lavorò a Pisa nel restauro, e decorazione del Duomo. A Montepulciano gli sono attribuite le pale d’altare raffiguranti l’Adorazione dei pastori (1581) nella chiesa di Sant’ Agnese, e la Madonna tra i santi Giovanni Battista e Girolamo in Santa Maria delle Grazie, firmata. Nella sua attività tarda il Betti mostra di aderire a formule più solenni e semplificate, in linea con i dettami della Controriforma. A questa fase appartengono due dipinti (Santa Coletta di Corbie e Miracolo di San Diego di Alcalà) commissionatigli dalla Granduchessa Maria Maddalena d’Austria nel 1610 per il convento delle Descalzas Reales a Valladolid, dove sono ancora oggi conservati.


Tommaso Galligani, Ufficio Stampa delle Gallerie degli Uffizi,
tommaso.galligani@cultura.gov.it
 
Ufficio Stampa nazionale BIAF
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo
tel. 049663499
Referente Roberta Barbaro: roberta@studioesseci.net

Castello di Rivoli, L’Esperienza dell’Arte: Gianluca Poldi, Giovanni Boldini tra finito e non finito

L’Esperienza dell’Arte

Giovedì 25 maggio 2023, ore 18.00* – 19.30
Villa Cerruti, Sala delle Orchidee

Giovedì 25 maggio 2023, dalle ore 18.00 alle 19.30, Gianluca Poldi, esperto di analisi scientifiche per lo studio e la conservazione delle opere d’arte, analizzerà il processo creativo di Giovanni Boldini, pittore italiano che a cavallo tra Otto e Novecento fu amato ritrattista dell’alta società parigina.
L’incontro è occasione di presentazione del nuovo volume curato da Poldi con Fabio Frezzato, Giovanni Boldini. Il processo creativo. Indagini scientifiche e conservazione, Antiga Edizioni, Cornuda (Treviso) 2022.

Gianluca Poldi

Gianluca Poldi

Professore, Università degli Studi di Bergamo. Fisico di formazione, ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienza per i beni culturali (Firenze) e uno in Teoria e analisi del testo (Bergamo). Si occupa di analisi scientifiche, soprattutto non invasive, per lo studio e la conservazione di opere di interesse culturale. Ha insegnato presso le università di Milano e Verona ed esaminato migliaia di dipinti in musei e collezioni private in Italia e all’estero, dedicando numerosi studi alla tecnica pittorica di vari artisti, soprattutto del XV-XVI e XIX-XX secolo, tra essi Mantegna, Bellini, Bramantino, Carpaccio, Lotto, Tiziano, Tiepolo, fino a Segantini, Boccioni, de Chirico, Albers.

* Il biglietto va ritirato entro le ore 17.45 presso la Biglietteria del Castello di Rivoli
La conferenza, per un numero massimo di 16 persone, si tiene nella Sala delle Orchidee di Villa Cerruti e comprende una visita speciale alla Villa.
È necessaria la prenotazione alla pagina https://www.castellodirivoli.org/tickets/#
Il costo del biglietto intero è di € 26,50; biglietto ridotto € 19,50 (giornalisti, gruppi da 3 o più persone, Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta); € 10,00 per studenti universitari fino a 26 anni e istituzioni equiparate.
Il biglietto è comprensivo dell’ingresso al Castello di Rivoli che potrà essere visitato nella stessa giornata, prima dell’incontro. Il Museo chiude alle ore 17.30, ma è possibile recarsi in Biglietteria nella Manica Lunga fino alle ore 17.45.
La navetta di collegamento alla Collezione Cerruti parte alle ore 17.55 dal piazzale antistante al Castello di Rivoli.
Per il ritiro del biglietto è necessario recarsi alla Biglietteria del Castello di Rivoli almeno 15 minuti prima della partenza della navetta.


CALENDARIO DEGLI INCONTRI


25 maggio 2023, ore 18.00* – 19.30
Gianluca PoldiGiovanni Boldini tra finito e non finito
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

22 giugno 2023, ore 18.00* – 19.30
Giorgina BertolinoFelice Casorati e Alfredo Casella
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

13 luglio 2023, ore 18.00* – 19.30
Carolyn Christov-BakargievEssere riservati. L’immortalità attraverso l’immortalità della propria collezione. Dalla precisione alla perfezione
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

18 luglio 2023, ore 11.00 – 15.00
In occasione dell’onomastico di Francesco Federico Cerruti, la Collezione Cerruti sarà eccezionalmente aperta al pubblico con visite guidate a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e in presenza degli storici dell’arte Laura Cantone e Fabio Cafagna.

28 settembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Fabio BelloniGino De Dominicis
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

26 ottobre 2023, ore 18.00* – 19.30
Virginia BertoneI dipinti di Antonio Fontanesi nella Collezione Cerruti
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

23 novembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Maurizio Aceto, Francesca Robotti e Patrizia DavitLa collezione dei volumi miniati sotto la lente della chimica
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
come arrivare

Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.
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Ufficio Stampa Castello di Rivoli – Manuela Vasco
press@castellodirivoli.org | tel. 011.9565209
Consulenza Stampa – Stilema | anna.gilardi@stilema-to.it | tel. 011.530066

ARTE: Pixel at an exhibition a Genova

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“PIXEL AT AN EXHIBITION”

LA DIGITAL ART a GENOVA

dal 24 sino al 28 maggio

a cura di Maurizio Gregorini

La mostra realizzata da artisti digitali all’avanguardia che scorrerà su grandi schermi ledwall installati in tre piazze del centro storico genovese per tutti gli amanti di arte contemporanea. 

Una selezionata produzione nazionale e internazionale di opere NFT (Non Fungible Token), realizzate da artisti digitali all’avanguardia, scorrerà su grandi schermi ledwall che verranno installati in tre piazze del centro storico genovese per incantare tutti gli amanti dell’arte contemporanea.

Pixel at an exhibition è il titolo di questa particolarissima mostra, organizzata dal Comune di Genova con la curatela del cultural manager Maurizio Gregorini, in collaborazione con Musae (Zurigo) e Kijo Digital (Milano).

L’evento inaugura il 24 e prosegue sino al 28 maggio nel distretto del DIDE in partnership con Design week, il cui tema Energie funge da trait d’union fra le due manifestazioni.

Tre schermi ledwall, collocati nelle piazzette di San Bernardo, San Giorgio, Pollaiuoli e alcune immagini sugli schermi in piazza De Ferrari e Caricamento, metteranno in mostra decine di opere di autori italiani e internazionali.

Mentre la collaborazione con Villa Croce, con le gallerie d’arte cittadine Lazzaro e Maiim, con la piattaforma MUSAE (Zurigo) e Kijo digital (Milano), Cozomo De Medici (collezionista), SPX Spazio Lab (Genova) offriranno una vasta panoramica di altissimo livello sulla produzione NFT nazionale e internazionale.

Gli NFT sono l’ultima frontiera dell’arte digitale: prodotti in rete per la rete, hanno toccato negli ultimi anni quotazioni altissime. Si tratta di “certificati digitali” basati sulla tecnologia blockchain volti a identificare in modo univoco, insostituibile e non replicabile la proprietà di un prodotto digitale.

Le opere animate “garantite” dai certificati NFT formano un vero e proprio genere dell’arte contemporanea, la Criptoarte che ha dato un nuovo valore artistico e di mercato all’arte digitale. I primi esempi di arte digitale risalgono agli anni Sessanta e nel tempo questa si è evoluta con lo sviluppo della tecnologia e di software dedicati proprio alla realizzazione e alla fruizione di opere d’arte.

Le opere di Criptoarte sono legate alla tecnologia blockchain, arrivata nel mondo dell’arte nel 2017; si tratta di un registro pubblico di dati, condiviso e immutabile, che tiene traccia degli scambi di proprietà digitali fra soggetti diversi.

Pixel at an Exhibition inaugura mercoledì 24 maggio alle 21 presso la Design week in via San Bernardo 19 (Chiostro), con successiva visita guidata. Per tutta la durata della manifestazione, sui tre ledwall verranno proiettate in loop 20 opere animate NFT (10 per location), a cura di Maurizio Gregorini. Su 9 monitor video verranno invece proiettate 28 opere NFT internazionali statiche, a cura di Maurizio Gregorini – ML Bonifazi.

La partecipazione a tutti gli eventi è libera e gratuita.

Come accennato, la collaborazione con alcune gallerie d’arte cittadine e il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce offrirà una serie di eventi collaterali diffusi, ecco i principali:
per tutta la durata della manifestazione, presso Lazzaro Gallery in salita dell’Arcivescovado 5r, andrà in scena Not fungible choc! con proiezione di opere internazionali statiche. A cura di Maurizio Gregorini e di ML Bonifazi. Per tutte e quattro le serate della mostra, musica con djset.
Gli NFT – La qualità dopo la bolla è invece il tema del talk show che si svolgerà il 25 maggio alle 17 al Museo di Villa Croce, con la partecipazione di Maurizio Gregorini, Alex D’Amato di piattaforma Musae, Alessandro Brunello, founder Kijo Digital, director Wrong theory e dell’artista Melkio.
il 26 maggio alle 21.30 al Maiiim, il nuovo centro d’arte multimediale in piazza Di Negro 6, appuntamento con Multipixel, una proiezione multipla di NFT animati degli artisti Marco Nereo Rotelli e Melkio. Saranno presenti i due artisti. A cura di Virginia Monteverde e Maurizio Gregorini.

Le opere esposte
·         A collection of fragmented existences #17 – by Luis Ponce
·         Cyber Zombie 10,366 by Pindar Van Arman
·         Joyride – by Ryan Talbot
·         All around love – Generation Battle – Hyper Humanity -Humans till event horizon – Melting Time – Mission Waterspace by Melkio
·         Life and Death – by DeeKay Motion
·         Moving cities by Annibale Siconolfi
·         Your majesty by Billelis
·         Human dharma by Paolo Regis
·         Divine chakra by Giovanni Motta
·         World window by Fabio Giampietro
·         Precarious balance by Mattia Giordano
·         Munanyo by Grebenshyo
·         Word change the world – Cosmo – (H)eart(h) – Nuvole – Save the tree – Sea Regeneration – Waves by Marco Nereo Rotelli
·         Delicata apocalisse by Alessio Bertallot
·         Evil machine – Th3 gr3at pr3t3nd3r by Alessandro Bavari
·         Hypnotic – Painted Kiss by Andrea Milano
·         Tribute to Andy Warhol – Tribute to Basquiat – Tribute to Leonardo Da Vinci by Antonio Guccione 
·         Miami Party – Contemporary – Icarus by Sergei Kir 
·         Polymnia – Euterpe by Violette Cici  
·         Dreaming 01 – Dreaming 02 by Alexander Kingspor 
·         Sakura Dream 02 – Sakura Dream 06 – Sakura Dream 07 by Ana D’Apuzzo 
·         Exhaust – Moon – Paranoia – Weight by Ragenfection
·         Altisonante – by Flavio Di Renzo  

Melina Cavallaro  
Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma, Media Relations per la Città di Genova 

È online il nuovo sito Stefan Neuhaus, il tedesco che ha fatto svoltare la Toscana

Siamo lieti di annunciare
che il nuovo sito Stefan Neuhaus è live

“Il compito del manager non è il controllo ma la leadership”

Avvocato e manager. Chi è Stefan Neuhaus

Stefan è un professionista accreditato nel settore dell’ospitalità di lusso e nello sviluppo immobiliare. Con un background in progetti di turnaround frenetici, possiede una vasta esperienza in misure di ristrutturazione, comprendenti la gestione legale, immobiliare e dell’ospitalità. Con un talentuoso team, Stefan è leader nell’esecuzione precisa ed efficiente di progetti complessi, anche a livello internazionale.

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