Al M9 – Museo del ‘900 di Mestre Vitruvio Virtual Reality presenta la nuova video installazione “Nel Tumulto” nell’ambito della mostra “Rivoluzione Vedova”

Nel tumulto
Situazioni contrastanti simultanee

La nuova video installazione di Vitruvio Virtual Reality per la mostra “Rivoluzione Vedova” all’M9 – Museo del ‘900 di Mestre.

Un omaggio all’artista Emilio Vedova che coniuga in maniera creativa il linguaggio artistico informale con la tecnica di computer grafica 3D.

Fino al 26 novembre 2023

M9 – Museo del ’900
Via Giovanni Pascoli 11, Venezia-Mestre

In occasione della mostra “Rivoluzione Vedova” ideata e progettata da Fondazione Emilio e Annabianca Vedova e coprodotta con M9 – Museo del ‘900Vitruvio Virtual Reality ha curato, ideato e realizzato la video installazione site specific e l’area immersiva di proiezione per celebrare l’arte di Emilio Vedova. L’esposizione, a cura di Gabriella Belli, è visitabile fino al 26 novembre 2023 al terzo piano dell’M9 – Museo del ‘900 di Mestre.

La mostra apre un percorso inedito che sceglie l’arte contemporanea come strumento per esplorare e interpretare la storia sociale, culturale, politica ed economica del Novecento, una scelta che sottolinea il ruolo centrale di Emilio Vedova, la cui opera è interprete e testimone di un forte legame storico e civile con gli eventi che hanno segnato il XX secolo, mantenendo oggi la forza di una costante attualità.

In questo contesto ben si inserisce l’installazione di Vitruvio Virtual Reality, studio bolognese specializzato in computer grafica che realizza spot pubblicitari, tour virtuali per mostre o eventi di moda, esperienze di realtà aumentata e virtuale. Vitruvio Virtual Reality recentemente con lo showroom VVR Fashion Metaverse ha guadagnato il posto di unico studio europeo finalista nella categoria Built Experiential del premio internazionale Metaverse Architecture and Design Awards creato dalla rivista statunitense Interior Design Magazine.

L’intervento è una sfida alla rappresentazione, una guida alla scoperta del segno e dei luoghi che hanno caratterizzato la vita dell’artista. Attraverso l’analisi del suo lavoro e del corpus teorico, il team multidisciplinare di Vitruvio Virtual Reality ha portato il proprio tributo con un corto in qualità cinematografica della durata di 3 minuti e 30 secondi pensato per essere proiettato in un apposito spazio immersivo composto da 4 pareti contrapposte (superficie totale 56 mq) che avvolgeranno il visitatore ponendolo al centro dell’immaginario del grande artista veneziano. Una sala immersiva che promette un’esperienza emozionale nel mondo gestuale e creativo di Vedova.

Nel tumulto: il concept

Nel tumulto” è un’opera multimediale site specific che si colloca all’incrocio tra la pittura, la filosofia, l’architettura e i segni di un immaginario visivo mutuato dal genius loci veneziano.

Mediante l’elaborazione tridimensionale dell’immagine restituita con una tecnica apparentemente bidimensionale, in bianco e nero, colori chiave del linguaggio pittorico dell’artista, abbiamo creato un’immedesimazione empatica tra fruitore e artista sotto forma di dialogo introspettivo con il contesto semiotico della città” così dichiara Simone Salomoni coordinatore del progetto e co-fondatore di Vitruvio Virtual Reality.

Il tema centrale dell’installazione è il rapporto tra l’artista e la città, che Vedova ha sempre considerato come fonte d’ispirazione. Il suo lavoro, infatti, è strettamente legato al contesto lagunare, alla sua luce, ai suoi colori e alle sue architetture. Nel video si esplora lo stato emozionale dell’artista, la traslazione semantica tra oggetto e segno, l’impulso cinestesico e la gestualità che diventa un’azione energica, quasi una performance. L’installazione di Vitruvio Virtual Reality completa così il percorso espositivo della mostra che racconta con centotrenta opere il punto di vista di questo grande artista ed intellettuale, mettendoci a confronto, attraverso i suoi lavori, con i capitoli “caldi” della nostra storia recente, dalle macerie della Seconda guerra mondiale agli avvenimenti della politica internazionale che hanno sconquassato il mondo negli anni Sessanta e Settanta e ben oltre, fino alle soglie del Duemila.  

Immergendosi “Nel tumulto” il visitatore, il cui punto di vista coincide anche con il piano pittorico, assisterà a una narrazione sviluppata su due livelli convergenti, scanditi da momenti di immedesimazione nell’azione-gesto in cui strati di segni e di pittura si sommano tra loro e da momenti contemplativi in cui emergono i luoghi e le architetture di Venezia che hanno ispirato i lavori di Vedova.

L’esposizione si avvale del patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Venezia ed è sostenuta in qualità di main sponsor da Generali Valore Cultura, il programma pluriennale di Generali Italia per rendere l’arte e la cultura accessibili a un pubblico sempre più vasto e per valorizzare la comunità e i territori, e dal Gruppo SAVE, sempre attento a promuovere iniziative culturali di rilievo.

Hanno contribuito Venezia Unica, AVA – Associazione Veneziana Albergatori e, in qualità di Official Partner, Camera di Commercio di Venezia Rovigo e Trenitalia.


INFORMAZIONI UTILI:
TITOLO VIDEO INSTALLAZIONE: Nel tumulto. Situazioni contrastanti simultanee
IDEATA E REALIZZATA DA: Vitruvio Virtual Reality
NELL’AMBITO DELLA MOSTRA: Rivoluzione Vedova
MOSTRA REALIZZATA DA: Fondazione Emilio e Annabianca Vedova, M9 – Museo del ‘900
MOSTRA A CURA DI: Gabriella Belli
DOVE: M9 – Museo del ‘900, Via Giovanni Pascoli 11, Venezia-Mestre
QUANDO: Fino al 26 novembre 2023
ORARI: mercoledì-giovedì-venerdì dalle 10 alle 18; sabato-domenica dalle 10 alle 19; lunedì e martedì chiuso. La biglietteria chiude un’ora prima.
COSTO BIGLIETTO MOSTRA: Intero 10 euro, Ridotto 8 euro
 
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Cinema, la digital serie AD MAIORA è vincitrice del festival “I Tulipani di Seta Nera” 2023

Premiazione AD Maiora miglior digital serie – Festival Tulipani di Sera Nera

AD MAIORA – STORIE DI RESILIENZA

È la miglior digital serie del festival della cinematografia sociale “i tulipani di seta nera” 2023.

L’opera nasce a bologna nel 2020 da un’idea di deborah annolino giornalista, con la regia di angelo giummarra e cristina burrometo filmmaker. Firma la sceneggiatura stefano foglia.

Bologna è protagonista del XVI Festival della Cinematografia Sociale Tulipani di Seta Nera” grazie alle storie di resilienza e coraggio raccolte in AD MAIORA – Storie di resilienza” vincitrice del premio miglior Digital Serie al prestigioso festival realizzato in collaborazione con Rai Cinema. L’opera selezionata tra oltre 40 lavori nazionali e internazionali, è giunta alla terza stagione ed è il risultato del lavoro di una squadra formata da una giornalista, due filmmakers e uno sceneggiatore – che operano in Emilia-Romagna.

Dall’inclusione sociale alla parità di genere, dall’attenzione al nostro ecosistema alla cultura come leva di cambiamento, gli episodi di AD MAIORA ritraggono uomini e donne accomunati dall’impegno di migliorare attivamente il sociale, diventando fonte di ispirazione per gli altri, nonostante le loro fragilità. Il format nato al tempo della pandemia come incoraggiamento in un periodo di forte incertezza, ha puntato in questa terza stagione su una narrazione emozionale dei diversi temi sociali.

AD Maiora miglior digital serie – Festival Tulipani di Sera Nera – Deborah Annolino e Angelo Giummarra

AD MAIORA è la digital serie che vince il primo premio, battendo opere anche straniere. Ecco la motivazione letta dall’attore Vincent Riotta:

“Per la forza descrittiva con cui viene rappresentato in chiave emozionale il tema della resilienza attraverso un uso coinvolgente, innovativo e ricercato della narrazione rivolta all’impegno etico, morale e sociale”.

Il premio è stato consegnato domenica 7 maggio nella Capitale nelle mani del regista Angelo Giummarra presente al gala finale dei Tulipani di Seta Nera con il cast di AD MAIORA al completo: Deborah Annolino, ideatrice, Stefano Foglia sceneggiatore e Cristina Burrometo filmmaker.

AD Maiora premio migliore fotografia – Festival Tulipani di Sera Nera -Angelo Giummarra

Sempre nell’ambito del prestigioso festival internazionale l’opera AD MAIORA ha ricevuto il Premio “Miglior Fotografia” conferito dal direttore artistico Digital Serie Janet de Nardis. A leggere la motivazione è l’attore e scrittore Vincenzo Bocciarelli:

Attraverso un tratto personale e una visione raffinata, AD MAIORA esplora in maniera originale l’inquietudine di chi è meno fortunato, mostrandone i suoi punti di forza e una lettura del mondo in positivo. Storie di un annunciato disagio e sofferenza vengono rappresentate con colori caldi e nitidi, aiutando a comprendere il messaggio positivo e profondo che si cela dietro la narrazione“.


Soddisfazioni e riconoscimenti a parte, il team sta progettando una quarta stagione nel 2024 allo scopo di raccontare nuove storie di coraggio e di resilienza, in ottica di comunicazione positiva e costruttiva.

Chi volesse proporre una storia può scrivere a info@adcommunications.it
Questo l’episodio in concorso proclamato vincitore Volare oltre i confini: la storia di Luisa Rizzo – episodio 1 – YouTube
Tutti gli episodi della terza stagione sono visibili sul canale youtube di AD Communications.


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ARTEVENTO CERVIA: il Festival dell’Aquilone fa volare l’economia romagnola – Un’edizione che ha superato ogni suo record precedente

ARTEVENTO CERVIA

il Festival dell’Aquilone fa volare l’economia romagnola

Un’edizione che ha superato ogni suo record precedente

A una settimana dalla conclusione, è tempo di bilanci per ARTEVENTO CERVIA, il Festival Internazionale dell’Aquilone che per 11 giorni, dal 21 Aprile al 1° Maggio 2023, ha animato la Spiaggia di Pinarella di Cervia con un ricco programma di eventiLa 43esima edizione è stata da record superando in toto i numeri delle precedenti edizioni.

I primi numeri sono eclatanti: almeno 450 mila i visitatori; oltre 250 artisti provenienti da 50 paesi dei 5 continenti più partecipanti in arrivo spontaneamente da altri 6 paesi e 2000 aquilonisti accreditati70 eventi2 mostre2 eventi serali2 fiere sulla spiaggia;  17.000 visitatori per la mostra “Il volo della sostenibilità all’Officina ARTEVENTO; 1800 bambini in visita d’istruzione con la scuola; oltre 100 giovani fra scuole del territorio e studenti Erasmus coinvolti in Percorsi per le Competenze Trasversali per l’Orientamento, progetti di scambi culturali e workshop;  2000 annulli filatelici realizzati in 2 giorni; oltre 100 esibizioni in solo, coppia e team di aquiloni acrobatici a tempo di musica e il Campionato Italiano STACK di aquilonismo sportivo; 13 spettacoli di Nouveau Cirque d’Innovazione (senza animali) del Circo Madera, sostenuto dal Ministero della Cultura;  3 concerti della Band Svizzera Fracass e Ganasa Band; 5 spettacoli di teatro danza balinese e 8 strepitose performance di Haka Kapa eseguite dai 25 membri del team Maori Te Kura O Hirangi, ospite d’onore dalla Nuova Zelanda, insieme al leggendario Maestro giapponese dell’Aquilone di Nagoya, Masaaki Sato. Si è registrato il tutto esaurito per gli alberghi durante i due ponti, numeri straordinari anche nei giorni infrasettimanali grazie agli appassionati in arrivo da tutta Europa e dagli USA, e camping presi d’assalto con una domanda per tutte le strutture largamente eccedente l’offerta e soprattutto stabilimenti balneari sulla spiaggia e strutture ricettive entusiaste nel dichiarare un incremento esattamente del 100% rispetto alla scorsa edizione del festival.

Numeri mai registrati prima sono quelli che attestano gli ingressi in città per il periodo della 43esima edizione di ARTEVENTO con 868.000 automobili, camper e moto in ingresso a Cervia, 332.000 dal solo ingresso di Pinarella e il numero record di 113.000 accessi di domenica 23 Aprile, più alto persino del miglior Ferragosto. Insomma, ARTEVENTO CERVIA oltre ad essere il più longevo festival internazionale al mondo dedicato all’antica tradizione dell’arte eolica, rappresenta anche un importante volano per l’economia romagnola.

Per 11 giorni ARTEVENTO ha fatto volare sul cielo di Cervia aquiloni d’arte, etnici, storici, giganti, sportivi, acrobatici e combattenti facendo rimanere a bocca aperta il pubblico, accorso numeroso per la manifestazione che dal 1981 porta in Italia le eccellenze dell’arte eolica mondiale.

Tante le presenze prestigiose che hanno animato questa 43esima edizione: durante la Notte dei Miracoli ARTEVENTO CERVIA ha ospitato sul proprio palco Luciano Scalettari e Corrado Mandreoli, rispettivamente presidente e vicepresidente di ResQ People Saving People, la onlus che dal 2021 salva le vite dei naufraghi nel Mar Mediterraneo, con il conduttore di Caterpillar Rai Radio2 Massimo Cirri. In collegamento, Cecilia Strada, responsabile della comunicazione di ResQ, che ha portato sul palco di ARTEVENTO il proprio messaggio di pace e di speranza, nel pieno spirito del festival. ARTEVENTO infatti anche quest’anno ha celebrato il pluralismo, il dialogo e l’inclusione come strumenti di pace, individuando nell’arcobaleno come ponte tra la terra e il cielo, anche l’emblema di un rapporto sacro tra uomo e ambiente. Simbolo di questo dialogo interculturale è stata l’emozionante Cerimonia delle Bandiere che ha visto sfilare tutte le 50 delegazioni internazionali, accolte sotto lo stesso cielo dalle 128 nazionalità residenti sul territorio.

ARTEVENTO CERVIA anche per il 2023 ha richiamato un vasto pubblico, fatto di appassionati, famiglie, ragazzi, giovani, anziani ma anche personaggi dello spettacolo tra i quali Caterina Guzzanti, nota attrice e comica italiana, che ha trascorso il 25 aprile proprio sulla Spiaggia di Pinarella di Cervia ammirando gli affascinanti aquiloni di ARTEVENTO.

ARTEVENTO CERVIA ha registrato un grande successo anche sulla stampa nazionale e internazionale conquistando oltre 1000 pubblicazioni e articoli su carta, web, radio e TV. Nello specifico ARTEVENTO CERVIA è apparso sue 3 cover di importanti magazine, è stato protagonista di 8 grandi servizi speciali su riviste. Grande risonanza ha avuto anche nelle emittenti nazionali apparendo nel programma di Antonella Clerici “È sempre mezzogiorno”, su TV2000 e su diversi canali RAI. Infine proprio al festival sono stati dedicati 2 documentari di rilevanza internazionale ed uno speciale della Televisione di Stato Cinese

Un festival inoltre “molto social“, frequentato da centinaie di instragrammers e decine di influencers, e che ha avuto un grande riscontro anche online con singoli post organici (non a pagamento) su Facebook raggiungendo fino a 1 milione 361.285 persone e realizzando 25400 interazioni con 4.200 like.

A coronamento della sua 43esima edizione ARTEVENTO continua a volare anche nei mesi estivi con laboratori didattici e iniziative presso l’Officina Artevento sulla Spiaggia di Pinarella, in attesa di concludere in bellezza la sua programmazione 2023 con il suo attesissimo spin off autunnale: il primo  “One Sky One World” Edizione Artevento – Festival degli Aquiloni per la Pace, in programma dal 6 all’8 ottobre 2023, in concomitanza con la Mostra del Museo dell’Aquilone “Il Giro del Mondo in 80 Aquiloni” allestita nella splendida cornice del Magazzino del Sale di Cervia (dal 3 al 28 ottobre 2023 – Ingresso Gratuito).

Con numeri e risultati di questo calibro è doveroso rivalutare aspetti storici ed economici oltre che obiettivi futuri nel dialogo che gli organizzatori del festival affronteranno a breve con l’Amministrazione Comunale di Cervia in vista dello scadere della convenzione alla fine di quest’anno. Alcune riflessioni sono inevitabili per ottimizzare e rafforzare alcuni elementi, lì dove il pubblico ha riscontrato alcune carenze la difficoltà nel trovare aree soste camper attrezzate, parcheggi, navette dalla stazione ferroviaria e servizi di trasporto adeguati ad un festival che promuove un messaggio di sostenibilità e che si aspetta un allineamento in questo senso anche da parte del Comune ospitante.

ARTEVENTO CERVIA Festival Internazionale dell’Aquilone è realizzato da ARTEVENTO con il patrocinio dell’Ambasciata della Nuova Zelanda in Italia, dell’Istituto Giapponese di Cultura, dell’Associazione per gli Scambi Culturali fra Italia e Giappone, del festival delle Culture di Ravenna, di RAI Pubblica Utilità, di Filatelia Poste Italiane, del Parco del delta del Po, della Regione Emilia Romagna e del Comune di Cervia. In collaborazione con Consorzio Turistico Aquiloni, Cooperativa Bagnini Spiagge Cervia, Istituto d’Istruzione Superiore Scuola Alberghiera “Tonino Guerra” di Cervia, Istituto Statale Superiore “Leonardo Da Vinci” Cesenatico, APT Servizi, BPER Banca e Gruppo HERA.


INFORMAZIONI UTILI

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Genova, Palazzo Ducale: Aperta al pubblico la mostra “Cinque minuti con Van Gogh. A tu per tu con un Capolavoro”

Vincent Van Gogh, Paesaggio con covoni e luna nascente, 1889
Olio su tela, cm 72×91,3 – © Kröller – Müller Museum, Otterlo, The Netherlands

Dopo il grande successo di “Cinque minuti con Monet” a Palazzo Ducale di Genova torna il format che consente
di stare a tu per tu con i grandi capolavori della storia dell’arte.
Questa volta con l’artista più amato al mondo, Van Gogh.

La mostra è stata aperta al pubblico venerdì 12 maggio a partire dalle ore 15.00.

L’OPERA
Paesaggio con covoni e luna nascente, 1889

L’8 maggio del 1889 Vincent Van Gogh entra volontariamente nel manicomio di Saint-Paul-de-Mausole. Davanti a lui si apre la prospettiva di una triste esclusione dalla società: è destinato a vivere tra le urla e le intemperanze dei pazienti che manifestano di continuo la loro instabilità mentale. Per alleviare questa situazione, il fratello Theo riesce a procuragli la possibilità di avere a disposizione anche una camera dove dipingere, al primo piano della struttura. Per un anno, quella stanza sarà il suo atelier, illuminato dalla luce che penetra da una sola finestra, alla quale Van Gogh si affaccia ogni giorno. Il panorama che Vincent scorge da quel punto diventerà presto il soggetto dominante delle opere prodotte durante i mesi che trascorre come “pensionato internato”. Lo stesso campo di grano, dipinto ad ogni cambio di stagione, a diverse ore del giorno, quasi un’ossessione per lui.

In una lettera al fratello Theo Vincent confessa: “[…] attraverso la finestra con le sbarre di ferro posso scorgere un quadrato di grano in un recinto, una prospettiva alla maniera di Van Goyen, sopra la quale al mattino vedo sorgere il sole nel suo splendore“.

Van Goyen è un pittore olandese del Seicento – un artista barocco, proprio come l’autore degli affreschi della Cappella del Doge – uno specialista del paesaggio senza figure umane, un cultore dei colori tenui e delle atmosfere rarefatte del Nord Europa: anche all’interno del manicomio, durante uno dei periodi più duri della sua vita, Van Gogh non rinuncia a riflettere sulla storia dell’arte, si confronta con la pittura barocca cercando di inserire il suo lavoro nel solco di una nobile tradizione. Lui che si è sempre voluto sentire un pittore tra pittori, non un rivoluzionario e nemmeno un alieno, bensì un artista apprezzato per il suo talento.
Di quel campo coltivato esistono almeno dieci versioni, tutte diverse tra loro, tutte uniche.
All’inizio del mese di luglio 1889 dipinge Paesaggio con covoni e luna nascente, dove riprende uno schizzo che aveva disegnato in una lettera inviata a Gauguin: “Ne ho uno in preparazione al sorgere della luna sullo stesso campo dello schizzo della lettera di Gauguin, ma i covoni sostituiscono il grano. È giallo ocra opaco e viola […]”.
La terra si anima trasformandosi in una superficie mobile sulla quale i volumi dei covoni fanno eco ai pendii morbidi delle colline e ai crepacci dei monti.
Siamo all’ora del tramonto, la luna sta sorgendo dietro alle montagne e il grano si tinge di arancione, il tono violaceo dei monti rimanda già ad un paesaggio notturno, i tocchi di pennello risentono ancora del linguaggio inventato dai pittori impressionisti, al quale Van Gogh si sente intimamente legato.
Proprio come Monet aveva trattato i covoni e le cattedrali, così Vincent registra il mutamento della luce e dei colori di uno stesso punto di vista nel corso dei giorni e delle stagioni. Per mesi ripete instancabilmente il campo recintato da un muretto a secco con le montagne sullo sfondo, cambia semplicemente il momento della giornata o aggiunge piccoli dettagli: all’alba, al tramonto, alla sera, a volte inserisce un mietitore. Incredibilmente, nel periodo di maggiore instabilità mentale, riesce a portare avanti un progetto artistico estremamente razionale. Programma le sue sessioni di lavoro, studia gli effetti cromatici e calcola i gesti da compiere sulla tela.

Paesaggio con covoni e luna nascente
 è la prova che Vincent nemmeno a Saint-Remy ha mai dipinto in preda alle sue crisi psicotiche, ma ha sfruttato i suoi rari momenti di lucidità per comporre capolavori di chiara matrice impressionista, esaltati da pennellate sofferte e precarie, che segnano la strada verso l’Espressionismo.

Il Kröller-Müller Museum di Otterlo
In vita, Helene Kröller-Müller volle affidare all’arte il compito di traghettare la società verso il futuro, espandendo il mondo delle opere oltre il concetto del bello.
Desiderando ardentemente appagare l’intima e profonda esigenza di lasciare un segno del proprio passaggio sulla terra, Helene comprese il valore del contributo che sia lei che l’arte potevano dare.
Infatti, tra il 1907 e il 1938 mise insieme una raccolta senza eguali in Europa, che comprendeva dipinti di Picasso, Gris, Mondrian, Signac, Seurat, Redon, Cranach, Gauguin, Renoir e Latour.
Ma fu colei che, prima di ogni altro, seppe apprezzare l’opera di Van Gogh, a cui si sentì legata riconoscendo nella sua arte la sua stessa spiritualità personale e non dogmatica.
Riconoscendo nel pittore olandese lo stesso tormento che la pervadeva, Helene comprese il senso di modernità rivoluzionario nella violenta trascrizione della realtà contenuta nelle opere di Vincent. La ricerca di assoluto di Van Gogh la disorientava e affascinava; percepiva nei dipinti la stessa inquietudine che sente nella sua anima, che trova consolazione e pace grazie al valore terapeutico della pittura, la porta verso un universo altro.
È il 1908 quando acquista il primo dipinto di Van Gogh, poi altri tre nei mesi seguenti e poi altri e altri ancora fino a costituire la collezione di opere del pittore olandese più importante al mondo, seconda solo al Van Gogh Museum di Amsterdam.
Helene Kröller-Müller espose i quadri di Van Gogh in Europa e negli Stati Uniti incrementando, così, non solo la fama dell’artista ma anche quella della propria collezione, gettando le basi per convincere lo stato olandese a partecipare alla costruzione del museo. Lavori che iniziarono nel 1937 e che videro, un anno dopo, l’apertura al pubblico del Museo con Helene nel ruolo di direttrice.


Informazioni e prenotazioni
T. +39 010 8171600
www.palazzoducale.genova.it
www.arthemisia.it

Hashtag ufficiale
#CinqueMinutiConVanGogh

Biglietti
Intero
 € 8,00
Ridotto
 € 7,00

Ufficio Stampa Arthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332

Ufficio Stampa Palazzo Ducale
Massimo Sorci
msorci@palazzoducale.genova.it
T. +39 010 8171619

Relazioni esterne Arthemisia
Camilla Talfani | ct@arthemisia.it
+39 345 7503572

Coordinamento Comunicazione
e Relazioni esterne Palazzo Ducale
Elvira Bonfanti | ebonfanti@palazzoducale.genova.it
T. +39 010 8171641

I Musei Civici d’Arte Antica di Bologna acquisiscono per donazione un pregevole nucleo collezionistico di oggetti e opere d’arte orientali appartenute a Norman Jones

Distintivo del quinto rango raffigurante un fagiano d’argento, pesche dell’immortalità, melograni, mani del Buddha, fiori di susino; agli angoli, motivo geometrico a forma di pipistrello
Ricami con fili d’oro e seta colorata su fondo di raso
Epoca Qing (1644-1911)
Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

Il Settore Musei Civici Bologna acquisisce, per le collezioni dei Musei Civici d’Arte Antica, un nuovo pregevole nucleo collezionistico di 146 oggetti e opere d’arte orientali appartenute a Norman Jones e donate dalla figlia Ruth per consentirne la più ampia fruibilità da parte del pubblico e degli studiosi.
La parte più consistente dell’eclettica raccolta è composta da 68 esemplari di stampe giapponesi ukiyo-e dei secoli XVIII e XIX, realizzate da alcuni dei più noti e celebrati artisti del periodo Edo come Kitagawa Utamaro, Katsushika Hokusai e Utagawa Hiroshige.
I beni verranno conservati al Museo Civico Medievale, dove saranno oggetto di studio e catalogazione in attesa di essere esposti in una mostra prevista nel 2024.

Il Settore Musei Civici Bologna Musei è lieto di annunciare l’acquisizione di un pregevole nucleo collezionistico costituito da 146 oggetti e opere d’arte orientali – giapponesi, cinesi e indiani – appartenuti a Norman Jones (1903-1985), grazie al generoso atto di donazione voluto dalla figlia Ruth Jones, docente inglese residente a Bologna.
Norman Jones nacque in Africa da famiglia inglese nel 1903. Trascorse la prima giovinezza a Londra e sull’Isola di Wight, in seguito completò gli studi al St. Catherine’s College di Cambridge con la Laurea in Storia. Trascorse quasi tutta la sua vita lavorativa come insegnante di scuola elementare a Harrogate, nella contea dello Yorkshire, dove morì nel 1985. Durante gli anni universitari sviluppò la passione per il collezionismo di esotici oggetti orientali, libri e fotografie, diventando assiduo frequentatore di negozi di antiquariato a Londra, Cambridge, York e Harrogate.

A seguito dell’accettazione autorizzata con delibera della Giunta del Comune di Bologna, questo consistente patrimonio artistico, stimato in un valore complessivo di euro 64.116, viene incluso nelle raccolte permanenti del Settore Musei Civici Bologna, andando ad arricchire con nuovi pezzi di significativo interesse le analoghe raccolte legate all’arte orientale già presenti presso il Museo Civico Medievale ed il Museo del Tessuto e della Tappezzeria “Vittorio Zironi”. In particolare, è il Museo Civico Medievale la sede individuata per la futura conservazione delle opere che, compatibilmente con la programmazione dell’istituzione museale stessa, saranno esposte in modo da consentirne la più ampia fruibilità da parte del pubblico e degli studiosi.

Ventaglio cinese raffigurante un letterato
Inchiostro su seta
Epoca Qing (1644-1911)
Courtesy Settore Musei Civici Bologna | Musei Civici d’Arte Antica

L’eclettica raccolta di Norman Jones comprende tessuti, sculture, miniature, stampe, disegni e acquerelli di diversa provenienza. Insieme ad un piccolo nucleo di miniature indiane del XVIII-XIX secolo, spiccano soprattutto la serie di oggetti cinesi risalenti alla dinastia Qing (tessuti ricamati, mandarin squares, sculture, acquerelli) e quella di opere giapponesi (secoli XVIII-XX). Quest’ultima annovera alcuni pezzi di notevole valore artistico come documentano la serie di netsuke in ambra e legno, tra cui una siglata, raffigurante la morte che assale un lupo.
La parte più consistente della donazione è costituita da 68 esemplari di stampe giapponesiukiyo-e dei secoli XVIII e XIX, realizzate da alcuni dei più noti e celebrati artisti del periodo Edo. Sono infatti presenti, tra le altre, opere di Kitagawa Utamaro (1753-1806), Katsushika Hokusai (1760-1849), Utagawa Toyokuni (1769-1825), UtagawaToyohiro (1773-1828), Utagawa Hiroshige (1797-1858), Kikukawa Eizan (1787-1867) e Utagawa Kuiyoshi (1798-1861). Tra gli oggetti giapponesi più singolari si segnala il bel cuscino per geisha con cassetti e oggetti quotidiani risalente alla fine del periodo Edo (seconda metà del XIX secolo).

Sottolinea Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna: “La donazione di questa pregevole collezione, dovuta alla sensibile generosità di Ruth Jones, incrementa il patrimonio culturale del Settore Musei Civici Bologna attraverso il Museo Civico Medievale in sono conservati i 146 oggetti e opere d’arte donati che saranno studiati (anche grazie alla collaborazione del Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale), catalogati, esposti e valorizzati per consentirne la più ampia fruizione a studiosi e visitatori e la condivisione con tutte le tipologie di pubblico”.

“Dopo la donazione della ricca e preziosa collezione di vetri antichi da parte di Liana Cappagli Serretti nel 2020 – commenta Massimo Medica, direttore Musei Civici d’Arte Antica | Settore Musei Civici Bologna – i Musei Civici d’Arte Antica, a distanza di pochi anni vedono nuovamente incrementare il proprio patrimonio tramite la nuova e importante donazione di Ruth Jones – un’inglese da anni trapiantata a Bologna – comprendente una raccolta assai significativa di oggetti e opere d’arte orientale, formata dal padre Norman Jones. Un gesto sicuramente di grande rilievo, che mette in evidenza l’apprezzamento e la fiducia dimostrati nei confronti dei musei civici bolognesi, da tempo impegnati a valorizzare, anche attraverso la collaborazione con il Centro Studi d’Arte Estremo-Orientale, le proprie collezioni extra-europee ed in particolari orientali”.  

La collezione di arte orientale Norman Jones sarà oggetto di studio dettagliato dello stato di conservazione, ricerca storico-artistica e catalogazione, attività preliminari all’organizzazione di un progetto espositivo di presentazione ufficiale previsto nel 2024.


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Ascona (Svizzera), Museo comunale d’arte moderna: NANDA VIGO. Alfabeto Cosmogonico

Allestimento mostra Nanda Vigo. Alfabeto Cosmogonico, Museo Comunale d’Arte Moderna Ascona,
2 aprile – 25 giugno 2023, ©FotoStudio1 Ascona

ASCONA (SVIZZERA) – MUSEO COMUNALE D’ARTE MODERNA

FINO AL 25 GIUGNO 2023

LA PRIMA RETROSPETTIVA SVIZZERA DI NANDA VIGO

L’esposizione, dal titolo Alfabeto Cosmogonico, ripercorre l’iter creativo di una delle figure più significative del dopoguerra, attraverso 40 opere realizzate tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Duemila.

a cura di Alberto Fiz in collaborazione con Archivio Nanda Vigo

Il Museo Comunale d’Arte Moderna di Ascona (Svizzera) apre la stagione espositiva 2023 con la prima retrospettiva in Svizzera di Nanda Vigo (1936-2020), tra le figure più significative del dopoguerra, dal titolo Alfabeto Cosmogonico.
La mostra, in programma dal 2 aprile al 25 giugno 2023,curata da Alberto Fiz e realizzata in collaborazione con l’Archivio Nanda Vigo di Milano, analizza l’intero percorso creativo dell’artista attraverso 40 opere realizzate tra fine degli anni Cinquanta e gli anni Duemila, che documentano le fasi salienti della sua creatività.

Allestimento mostra Nanda Vigo. Alfabeto Cosmogonico, Museo Comunale d’Arte Moderna Ascona,
2 aprile – 25 giugno 2023, ©FotoStudio1 Ascona

“L’opera di Nanda Vigo – afferma Alberto Fiz – rappresenta per lo spettatore l’occasione di un’esperienza immersiva e totalizzante resa esplicita dal progetto espositivo proposto ad Ascona che consente una serie d’interazioni con le opere. L’artista non crea dogmi ma attiva spazi di libertà dove va incontro a una dimensione impercettibile e imponderabile che sembra connettersi con talune problematiche della filosofia e della scienza”.

Il percorso, suddiviso per aree tematiche, si apre con una sezione dedicata all’architettura e per la prima volta vengono riscostruiti, grazie alla collaborazione con l’Accademia di Architettura di Mendrisio (hanno lavorato su disegni originali),  due progetti concepiti rispettivamente nel 1959 e nel 1965 come le Torri cimiteriali (in questo caso, il cimitero si sviluppa in altezza creando le “Twin Towers per i defunti”, come ha affermato Nanda Vigo) e il Monumento per i morti del Vajont, fondamentali per comprendere la sua ricerca successiva. Una serie di documenti video e fotografici illustrano alcuni dei suoi progetti più famosi come la Zero House (1959-1962), la prima delle sue architetture immersive o Scarabeo sotto la foglia (1965-1968) realizzata con Gio Ponti.

Il pubblico entra quindi in relazione con la sua indagine più famosa, quella della fine degli anni Cinquanta legata alla “cronotopia” che rappresenta la fusione del tempo (cronos) con lo spazio (topos) attraverso la luce. Per realizzare i Cronotopo, Nanda Vigo si serve di forme semplici: una struttura quadrangolare di metallo, entro cui inserisce lastre di vetri industriali che filtrano la luce. Quando questa attraversa i vetri, in maniera differente a seconda del momento della giornata (tempo) e dell’angolo con cui vengono colpiti (spazio), generano sensazioni di mutazioni, impressioni incerte di spazio e luminosità diversamente percepibili, capaci di trasportare il visitatore in un’altra dimensione. In mostra, s’incontrano cinque Cronotopo, oltre all’Ambiente Cronotopico del 1968 di oltre due metri e mezzo che consente di vivere un’esperienza immersiva: “La luce va e non ha dimensione e si può viaggiare lontano”, ha scritto a tal proposito Nanda Vigo che ha sempre concepito la sua ricerca in chiave ambientale.

Uscendo dalla sala dedicata alla “cronotopia” si entra in uno spazio dove il dinamismo della luce passa attraverso i Deep Space, realizzati tra il 2010 e il 2015, opere radianti o direzionali in vetro specchiato con all’interno una luce blu che richiama una dimensione cosmogonica.

Non manca poi una sezione dedicata ai Light Tree (1970-1985) che sviluppano un’innovativa idea di riflessione sullo spazio, dove natura e artificio trovano una nuova dinamica. I Light Tree hanno come riferimento la simbologia dell’albero e, come scrive Nanda Vigo: “radici nella terra, rami verso il cielo, figurazione logica, soprattutto se il ramo apporta la luce la cui propagazione nello spazio ci dà la formulazione matematica, l’unica non relativa”.

Al secondo piano, il visitatore viene accolto dalla Parete Cronotopica di oltre quattro metri, realizzata per l’occasione, in grado di modificare radicalmente la percezione complessiva del museo. La Parete Cronotopica rimarrà in permanenza al Museo di Ascona arricchendo la sua collezione d’arte contemporanea.

L’opera è stata eseguita in base ai progetti di strutture modulabili di Nanda Vigo che rappresentano un aspetto fondamentale dei suoi interventi architettonici, come dimostra la presenza della Parete Cronotopica nella sua casa milanese e in quasi tutti i suoi lavori fino ai più recenti.

La rassegna dà poi l’opportunità allo spettatore d’immergersi nei due Genesis Light, del 2006 e 2007, opere in cristallo nero e neon rosso che evocano, con infiniti rimandi, il cosmo e la sua simbologia.

Allestimento mostra Nanda Vigo. Alfabeto Cosmogonico, Museo Comunale d’Arte Moderna Ascona,
2 aprile – 25 giugno 2023, ©FotoStudio1 Ascona

In questa ampia disamina sul lavoro di Nanda Vigo la rassegna analizza in maniera approfondita il rapporto profondo che lega l’artista col mondo del design e in quest’occasione viene creato un vero e proprio spazio abitabile dove si ritrovano le sue creazioni più famose, tra cui il Mobile Cronotopo(1974)o la Golden Gate (1969), la sua lampada più celebre con la luce fluorescente che sembra scaturire direttamente dall’acciaio cromato. Tra gli altri oggetti iconici, la Due Più (1971) dove la seduta e gli schienali in pelo di Mongolia appaiono quasi sospesi dalla struttura in tubolare di acciaio o il lampadario Stars Fell on Alabama (2019) che strizza l’occhioalla musica jazz.

Uscendo dallo spazio dedicato al design, lo spettatore si trova di fronte ai Goral (nella filosofia buddista rappresenta la luce della creazione e nella religione ebraica il destino scelto da noi), due imponenti obelischi della contemporaneità realizzati nel 2015 che custodiscono al loro interno segnali luminosi che evocano universi immaginari.

In un percorso circolare, a concludere la mostra compare l’opera che ne dà il titolo Alfabeto Cosmogonico (anni ’80)con una serie di strutture trapezoidali di differenti dimensioni ricoperte di specchi. Le opere, in base alla loro disposizione, riflettono l’ambiente circostante che diventa parte integrante dell’installazione creando un linguaggio misterioso. Il meccanismo percettivo è reso esplicito dalla proiezione di Venerezia, Venezia è un’illusione cosmica del 1978, un raro film realizzato da Nanda Vigo che la vede protagonista di una performance, dove elementi specchianti interagiscono sia con l’architettura della città lagunare sia con il suo corpo utilizzando il medesimo linguaggio dell’Alfabeto Cosmogonico.

La mostra è accompagnata da un catalogo bilingue (italiano e inglese) edito da Magonza che prevede un’esauriente documentazione dell’allestimento al Museocon saggi di Ilaria Bignotti, Alberto Fiz, Fulvio Irace, Barbara Könches, Marco Meneguzzo e dell’Archivio Nanda Vigo.

Copertina Domus n. 653 con ritratto di Nanda Vigo, 1984,
Ph. Gabriele Basilico, courtesy Archivio Nanda Vigo

Nanda Vigo – Note biografiche

Nanda Vigo (Milano, 1936–2020) dimostra interesse per l’arte fin da giovanissima quando ha occasione di trascorrere del tempo in compagnia di Filippo de Pisis, amico di famiglia, e di osservare le architetture di Giuseppe Terragni. Dopo essersi laureata all’École polytechnique fédérale di Losanna decide di partire per l’America dove inizia un importante stage a San Francisco. Nel 1959 Vigo apre il proprio atelier a Milano. Dal 1959 frequenta lo studio di Lucio Fontana e si avvicina poi agli artisti che avevano fondato la galleria Azimut a Milano, Piero Manzoni e Enrico Castellani. In quel periodo tra viaggi e mostre in tutta Europa, Vigo conosce gli artisti e i luoghi del movimento ZERO in Germania, Olanda e Francia. Nella sua attività Vigo sviluppa un percorso interdisciplinare tra arte, design e architettura con molteplici progetti. Nel 1959 inizia la progettazione della ZERO House a Milano, terminata nel 1962. Tra il 1964 e il 1966 partecipa ad almeno tredici mostre ZERO e nel 1965 cura la leggendaria mostra ZERO avantgarde nello studio di Lucio Fontana a Milano. Tra il 1965 e il 1968 collabora e crea con Gio Ponti la casa Lo scarabeo sotto la foglia a Malo in provincia di Vicenza. Negli anni Sessanta inoltre lavora e realizza i Cronotopi, dal greco cronos (tempo) e topos (luogo). Nel 1971 viene premiata con il New York Award for Industrial Design per il suo sviluppo delle lampade (lampada Golden Gate) e nello stesso anno realizza uno dei suoi progetti più spettacolari per la Casa Museo Remo Brindisi a Lido di Spina nei pressi di Ferrara. Nel 1976 vince il 1° Premio St. Gobain per il design del vetro. Negli anni Settanta crea la serie di opere dal titolo Trigger of the Space, mentre nel 1980 realizza Alfabeto Cosmogonico. Degli anni Duemila fanno invece parte opere come Genesis, Deep Space e Galactica Sky. Scompare il 16 maggio 2020 a Milano e il 9 settembre le viene assegnato il premio XXVI Compasso d’Oro alla Carriera.


NANDA VIGO. Alfabeto Cosmogonico
Ascona (Svizzera), Museo Comunale d’Arte Moderna (via Borgo 34)
2 aprile – 25 giugno 2023
a cura di Alberto Fiz in collaborazione con Archivio Nanda Vigo
 
Inaugurazione: sabato 1° aprile 2023, ore 18.30
 
Orari:
martedì-sabato, 10.00 – 12.00; 14.00 – 17.00
Domenica e festivi, 10.30 – 12.30; 14.00 – 16.00
Lunedì chiuso
 
Biglietti:
Intero, 10.00 fr.sv./euro
Ridotto, 7.00 fr.sv./euro (studenti, AVS, pensionati, gruppi)
Gratuito, giovani fino a 18 anni
 
Informazioni:
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Sito internet: www.museoascona.ch
 
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Tutti invitati! Il Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue il 13 maggio accende le sue prime 100 candeline

Cent’anni di natura e storia al museo

UN MUSEO PER TUTTI

Venezia, Museo di Storia Naturale Giancarlo Ligabue
Sabato 13 maggio 2023 dalle 9 alle 18

13 maggio 2023: tutti invitati alla festa per i primi cento anni di vita del Museo di Storia Naturale di Venezia Giancarlo Ligabue, il più intensamente popolare dei Musei della città.

Sarà un grande “festa” che durerà la bellezza di 9 ore: dalle 9 di mattina, senza sosta, sino alle 18. Porte spalancate per giovanissimi e meno giovani, particolarmente gradite le famiglie al completo. Per poter dire di esserci stati, di essere stati protagonisti di un evento davvero speciale, rivolto a tutti i cittadini, ovviamente senza alcuna preclusione per i turisti.

Correva infatti l’anno 1923 quando venne sottoscritto l’atto che sanciva la creazione, presso il Fontego dei Turchi, di una nuova sede museale dove riunire le collezioni naturalistiche del fondo Correr, scorporate dal nucleo storico-artistico che fu trasferito a San Marco, insieme alle imponenti raccolte dell’Istituto Veneto di Scienze Lettere ed Arti. Si dava così compimento al progetto a lungo sostenuto dal grande scienziato e naturalista Gian Domenico Nardo.

Da allora il Museo di Storia Naturale di Venezia ne ha fatta tanta di strada, divenendo il museo più visitato del settore nel Veneto nonché quello dove i veneziani tornano più spesso.

“L’importanza per la città di questo museo e la sua considerazione a livello scientifico nazionale e internazionale – ricorda il Sindaco Luigi Brugnaro – è testimoniata dalle continue donazioni ricevute anche in epoca moderna, come quelle, di inestimabile valore effettuate da Giancarlo Ligabue. Lo scheletro del dinosauro e dell’enorme coccodrillo fossile, hanno arricchito, con reperti davvero eccezionali, il patrimonio scientifico del Museo, di cui questa città, famosa per le sue bellezze storico architettoniche, va giustamente orgogliosa”.

“Il carnet del Compleanno – spiega la Presidente della Fondazione MUVE Mariacristina Gribaudi – propone laboratori, giochi a tema, racconti animati e molto altro e coinvolge associazioni e istituti che da anni collaborano con il Museo, per condividere questa importante ricorrenza con tutta la cittadinanza. Un’occasione per riscoprire il Museo incontrando il personale scientifico nelle sale espositive e con visite dedicate ai depositi. Una giornata di festa da passare insieme anche gustando una merenda per grandi e piccoli”.

“E’ davvero un piacere aprire il Museo a tutti, gratuitamente, sabato 13 maggio per questa grande festa, commenta Luca Mizzan responsabile della sede. Il Museo festeggia i suoi 100 anni e lo vuole fare insieme alla città con cui ha un dialogo continuo perché cerca un coinvolgimento sempre maggiore con il suo territorio. Sarà un’occasione per conoscere meglio il Museo, la sua attività di ricerca scientifica in ambiente, così importante per una città letteralmente immersa in uno dei più interessanti ecosistemi umidi del Mediterraneo, tutelato da convenzioni internazionali. Per sperimentare le attività educative che il Museo dedica da decenni a tutti, dagli adulti ai più giovani, con visite alle collezioni, incontri con i conservatori, laboratori, spettacoli di animazione, cacce al tesoro per bambini di ogni età. Un occasione per stare insieme, creare consapevolezza sui temi ambientali mai come oggi importanti in modo divertente, mangiando un gelato, bevendo un caffè, giocando ed esplorando, fra dinosauri e balene, insieme piccoli e grandi”.

Ingresso e attività saranno del tutto libere, naturalmente nei limiti delle capienze consentite. Ingresso consentito fino alle ore 17.30.

Attività per bambini/ragazzi: La storia del pesce piccolo e brutto, alle ore 10.00 – 11.30 – 14.30 – 16.00 racconto animato (4-6 anni); Laguna sotto la lente, dalle ore 10.00 alle ore 12.30 dalle ore 14.30 alle ore 17.00; osservazioni al microscopio ed esperimenti (10-12 anni); Chi cerca trova dalle ore 10.00 alle ore 12.30 dalle ore 14.30 alle ore 17.00 Percorso a tappe (6-11 anni).

Attività per adulti: Dietro le quinte, alle ore 9.30 – 10.00 – 10.30 – 11.00, visite ai depositi con i conservatori. I conservatori incontrano il pubblico ore 14.30 alle ore 17.00 itinerario speciale nelle sale del museo.

Sin qui la sintesi delle proposte per la giornata del 13 maggio. Ma le celebrazioni del Centenario del Museo di Storia Naturale di Venezia G. Ligabue non si limitano a questa sola giornata. Sono già iniziate e proseguiranno per l’intero 2023, con appuntamenti quotidiani davvero stimolanti (il calendario è consultabile sul sito del Museo). Una formula che in queste settimane di avvio delle celebrazioni è stata premiata dal pubblico, con molti “tutto esaurito” e grande entusiasmo.


Maggiori informazioni ►qui

Museo di Storia Naturale
Santa Croce 1730
30135 Venezia
Tel. +39 041 2750206
msn.visitmuve.it
 
In collaborazione con
Ufficio Stampa: Studio ESSECI,
Sergio Campagnolo +39 049 663499
Ref. Roberta Barbaro – roberta@studioesseci.net

Ferrara Expo: Si conclude la XXVIII edizione del Salone Internazionale del Restauro – il programma dell’ultima giornata, venerdì 12 maggio 2023

Si conclude la XXVIII edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese

Dal 10 al 12 maggio la manifestazione punto di riferimento a livello mondiale dei beni culturali e ambientali

Tra i temi affrontati: la digitalizzazione dei beni culturali, la sicurezza sismica degli edifici storici e il ruolo strategico del patrimonio culturale nella transizione ecologica.

Venerdì 12 maggio, ultima giornata per la XXVIII edizione di Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese: la manifestazione di riferimento nel settore in Italia e all’estero si avvia alla conclusione.

Dopo il successo delle prime due giornate, Ferrara Expo è pronta ad accogliere nuovamente il pubblico per un’ultima giornata ricca di eventi, meetings, stand espositivi, innovazioni, novità, premi, momenti convegnistici e molto altro.

Saranno presenti oltre 50 delegati provenienti da 8 Paesi grazie alla rinnovata collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e la Cooperazione Internazionale, Agenzia ICE. Un’occasione unica per le aziende espositrici del Salone che potranno promuovere le varie forme di eccellenza della nostra tradizione, expertise e tecnologia italiana da mettere al servizio delle esigenze espresse dai diversi Paesi esteri orientati sempre più alla valorizzazione ed al recupero del proprio patrimonio storico.

Nel programma ogni evento della giornata.


Per raggiungere le pagine di approfondimento tramite i link predisposti
fare il download del programma


INFORMAZIONI UTILI:
 
EVENTO: Restauro – Salone Internazionale dei Beni Culturali e Ambientali, dei Musei e delle Imprese – XXVIII Edizione
DATE: Dal 10 al 12 maggio 2023
DOVE: Ferrara Expo, Via della Fiera 11, Ferrara
ORARI: 10-11 maggio 2023 dalle 9.30 alle 18.30; 12 maggio 2023 dalle 9.30 alle 15.00
 
Ingresso gratuito previa registrazione obbligatoria da effettuarsi sul sito della manifestazione www.salonedelrestauro.com
 
CONTATTI
tel. +39 0532 900713
segreteria@ferraraexpo.com
 
Sito: https://www.salonedelrestauro.com
Facebook: https://www.facebook.com/salonedelrestauro
Instagram: https://www.instagram.com/salonedelrestauro/
Youtube: https://www.youtube.com/user/FieraRestauro

Comune e Città metropolitana di Bologna aderiscono alla Notte Europea dei Musei – Programma completo delle iniziative

Pieve Museo MAGI

Sabato 13 maggio 2023 i musei del Comune e della Città metropolitana di Bologna aderiscono alla Notte Europea dei Musei con un ricco programma diffuso, per la prima volta coordinato.
Un’opportunità per vivere una notte di esperienze museali insolite e divertenti con iniziative speciali e aperture straordinarie serali a ingresso gratuito o al costo simbolico di 1 euro.
La programmazione condivisa delle attività prosegue giovedì 18 maggio 2023 per celebrare la Giornata Internazionale dei Musei, quest’anno dedicata al tema “Musei, Sostenibilità e Benessere

I musei del Comune e della Città metropolitana di Bologna aderiscono alla 19° edizione della Notte Europea dei Musei in programma sabato 13 maggio 2023.
Ideata nel 2005 dal Ministero della Cultura e della Comunicazione francese e dal 2011 estesa a tutta la comunità europea – con il patrocinio di UNESCO, Consiglio d’Europa e ICOM -, l’iniziativa promuove la conoscenza del patrimonio e dell’identità culturale nazionale ed europea invitando i musei ad aprire le loro porte oltre gli orari di apertura ordinari, con ingresso gratuito o al costo simbolico di1 euro. In tutta Europa, saranno quasi 3.400 i musei che accoglieranno il pubblico di notte, offrendo contemporaneamente un programma speciale per invitare i visitatori a scoprire o riscoprire le loro collezioni da una nuova prospettiva, attraverso un approccio più creativo e sensoriale.

Nel 2023 il territorio di Bologna partecipa alla manifestazione con una progettualità e una comunicazione per la prima volta condivise tra città capoluogo e 14 comuni dell’area metropolitana, attivando una rete sinergica che riunisce l’intera offerta culturale in un’ottica di rafforzamento del sistema museale coordinato e integrato nelle sue diverse articolazioni.
Sono 17 i musei e gli spazi aderenti in cui è possibile accedere con ingresso gratuito o al costo di simbolico 1 euro (a partire dalla fascia di apertura straordinaria) nei Comuni di BentivoglioBolognaCastenaso, ImolaMinerbioMonte San PieroPieve di CentoSan Giovanni in PersicetoSan Pietro in CasaleSan Lazzaro di Savena e Valsamoggia.
37 sono gli appuntamenti proposti ad adulti e bambini, tra aperture straordinarie in fascia serale, speciali visite guidate, spettacoli teatrali e degustazioni.
Tutte le informazioni sono disponibili su una brochure distribuita nei luoghi coinvolti e presso il punto di informazione e accoglienza turistica gestito da Bologna Welcome a Palazzo Re Enzo, oltre che sul sito www.cittametropolitana.bo.it/nottemusei.

La Notte Europea dei Musei si svolge ogni anno il sabato precedente la Giornata Internazionale dei Musei (International Museum Day – IMD) istituita nel 1977 da ICOM per il 18 maggio, alla quale si connette dal punto di vista concettuale e temporale. La programmazione coordinata delle attività proseguirà anche per celebrare questa importante ricorrenza, che intende evidenziare il contributo determinante dei musei nel favorire il benessere e lo sviluppo sostenibile delle comunità. Il tema scelto per la Giornata Internazionale dei Musei di giovedì 18 maggio 2023 è “Musei, Sostenibilità e Benessere”, in riferimento ad alcuni degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2023 promossa dalle Nazioni Unite.

Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana dichiara: “Aprire le porte dei Musei dell’area metropolitana in orario serale aderendo a un evento di respiro internazionale credo rifletta l’ossatura stessa su cui si basa tutto il sistema culturale metropolitano, ovvero quello di permettere alle cittadine e ai cittadini di fruire liberamente, con sempre maggiore accessibilità, al grande patrimonio culturale che il nostro territorio può offrire. Inoltre, avere uno sguardo rivolto sul panorama europeo e oltre diviene fondamentale per riconoscere e far emergere con ancora più forza le peculiarità culturali delle nostre zone, un patrimonio inestimabile. Al contempo anche noi possiamo ricercare ispirazione nelle varie iniziative internazionali, creando così un dialogo proficuo che speriamo possa concretizzarsi ed espandersi nelle future iniziative. Il contributo da parte di tutti i Comuni coinvolti è stato anche questa volta come sempre prezioso e insostituibile. Auspichiamo che questo evento sia l’inizio di numerosi altri eventi sempre più innovativi, di ampio respiro per rendere la cultura un bene senza confini, al servizio di tutte e tutti”.

Giovanna Trombetti, dirigente Area Sviluppo Economico della Città metropolitana di Bologna, commenta: “Questa iniziativa è un primo passo importante per strutturare un processo che ci porterà a un coordinamento del sistema museale metropolitano, così da mettere in rete e valorizzare l’ampia offerta culturale del nostro territorio”.

Eva Degl’Innocenti, direttrice Settore Musei Civici Bologna, sottolinea: “Per la prima volta, i Musei Civici di Bologna partecipano alla Notte Europea dei Musei in una programmazione collettiva della Città metropolitana. Si tratta del primo di numerosi appuntamenti che organizzeremo collegialmente, per una progettualità condivisa e finalizzata alla creazione del sistema museale metropolitano in cui i Musei Civici di Bologna svolgeranno un ruolo chiave”.

Anzola Emilia Gelato Museum Carpigiani

Programma degli eventi Notte Europea dei Musei sabato 13 maggio 2023

ANZOLA DELL’EMILIA
Gelato Museum Carpigiani | Via Emilia 45
• ore 18-19.30: Una notte al Gelato Museum!
Workshop
I partecipanti impareranno come trasformare la frutta fresca in un ottimo gelato, da preparare anche a casa. Verrà inoltre presentata l’evoluzione delle tecniche di preparazione del gelato: dall’antica sorbetteria alle moderne tecnologie. Nel corso dell’attività si degusteranno i gelati preparati in diretta.
Prenotazione: tel. 051 6505306 – tel. 344 3804701 – booking@gelatomuseum.com
Ingresso: intero € 15 | ridotto € 10
Info: www.gelatomuseum.com

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BOLOGNA
Museo Civico Archeologico | Via dell’Archiginnasio 2
• ore 10-23: apertura straordinaria (dalle ore 19 accessibili atrio e Lapidario)
• ore 19.30 e 21: Parole di pietra
Visita guidata al Lapidario del museo con Federica Guidi e Marinella Marchesi.
Una visita guidata con l’aiuto di torce elettriche, per meglio apprezzare i segni tracciati dagli abili lapicidi e le parole cui fu affidato il ricordo delle tante persone che animarono le strade e le piazze di Bononia. Un percorso attraverso quello che è stato definito un vero e proprio archivio della vita pubblica e privata della città in epoca romana, accompagnati dalle archeologhe del museo e in compagnia di Nerone, Manilio Cordo, Sosia Isiade, Statorio Batyllo e tanti altri ancora.
Ingresso: € 1 (dalle ore 19)
Prenotazione: obbligatoria entro venerdì 12 maggio tel. 051 2757208 (lunedì-venerdì ore 10-12), max 25 partecipanti per ogni gruppo
Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo Civico Medievale | Via Alessandro Manzoni 4
• ore 10-23: apertura straordinaria (dalle ore 19 accessibili piano terra e piano interrato)
• ore 20.30-22: Mezzanotte al museo: il mistero delle opere
Visita animata per bambini da 6 anni in su con Ilaria Negretti e Adele Tomarchio.
Un’occasione per ascoltare le storie della buonanotte dentro le sale del Museo Civico Medievale. I piccoli partecipanti, attirati da indizi e indovinelli, seguiranno un percorso che li porterà ad ascoltare le storie che le opere del museo racconteranno. Storie di cavalieri, dame, professori e studenti ma anche draghi, coccodrilli e pietre parlanti. Svelare chi si nasconde dietro le opere sarà l’obiettivo di questa “mezzanotte al museo” per tutti.
Ingresso: € 1 (dalle ore 19)
Prenotazione: obbligatoria entro le ore 13 di giovedì 11 maggio tel. 051 2193930 (martedì e giovedì ore 10-14; mercoledì e venerdì ore 14-19; sabato, domenica e festivi ore 10-19), max 25 partecipanti
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo del Patrimonio Industriale | Via della Beverara 123
• ore 10-23: apertura straordinaria
• ore 21: Il segreto del mulino da seta. Un caso di spionaggio industriale nella Bologna del XVII secolo
Visita guidata con Miriam Masini.
Tra XV e XVIII secolo Bologna si afferma in Europa nella produzione di filati e veli di seta; alla base di tale successo un articolato sistema idraulico artificiale e la complessità della tecnologia tessile adoperata. Il percorso spiega le ragioni di tale affermazione commerciale attraverso exhibit, oggetti e modelli tra i quali spicca il grande mulino da seta “alla bolognese”, di cui sarà visibile un modello in scala 1:2 funzionante, che – meccanizzando il processo di incannatura e torcitura del filo di seta – rendeva più robusti i semilavorati e il velo. Tale mulino, alimentato da ruota idraulica, rappresenta la più alta tecnologia conosciuta in Europa prima della macchina a vapore e anticipa il sistema di fabbrica della Rivoluzione Industriale.
I suoi segreti, celati all’interno di private abitazioni inaccessibili agli stranieri, furono al centro di una vera e propria rete di spionaggio industriale che il governo cittadino contrastò con una durissima legislazione che prevedeva persino la pena di morte per i “traditori della patria”.
Ingresso: € 1 (dalle ore 18.30)
Prenotazione: obbligatoria entro le ore 13 di venerdì 12 maggio tel. 051 6356611 – museopat@comune.bologna.it, max 30 partecipanti
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

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BOLOGNA / BENTIVOGLIO
Museo del Patrimonio Industriale | Via della Beverara 123, Bologna
Museo della Civiltà Contadina | Via San Marina 35, San Marino di Bentivoglio
Partenza dal MAMbo | Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna
• ore 17.30-22.30: Il pane tra città e contado: da Bologna a Bentivoglio
Percorso con bus dedicato alla scoperta degli antichi luoghi del pane tra la città e la campagna.
Con Alessio Zoeddu (Museo del Patrimonio Industriale) ed Elisa Biondi (Museo della Civiltà Contadina).
Per molti secoli il pane è stato l’alimento base di gran parte della popolazione. Sul territorio tra Bologna e Bentivoglio sono presenti numerose testimonianze tra opifici, manufatti e musei che documentano in maniera capillare lo stretto legame che accomuna, su questo tema, città e campagna. Il canale Navile costituisce il filo conduttore che unisce questi luoghi, testimone e protagonista di una vicenda che vede proprio in questo territorio anche l’introduzione di moderne e innovative tecniche di coltivazione.
La visita prende avvio nell’antica area del porto fluviale al Cavaticcio, per osservare le rimanenze di archeologia industriale come la Salara, il magazzino dei sali, e il Forno Comunale del Pane, oggi sede del MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna e del Museo Morandi, voluto nel 1917 da Francesco Zanardi per sfornare, durante la Grande Guerra, la metà del pane necessario al fabbisogno quotidiano della città. Si prosegue con un bus dedicato, seguendo virtualmente il canale Navile, verso il Museo del Patrimonio Industriale.
Nella suggestiva cornice della Fornace Galotti plastici, modelli funzionanti e filmati consentono la ricostruzione della storia molitoria della città tra XV e XIX secolo, quando – grazie all’energia idrica fornita principalmente dal canale di Reno – si macinano per il fabbisogno della città, in media, più di 15.000 tonnellate di frumento ogni anno. Si raggiunge poi, Villa Smeraldi a San Marino di Bentivoglio per la cena (libera o presso la Locanda Smeraldi) e poi partecipare ad una speciale visita guidata alla sezione dedicata al ciclo del frumento, per scoprire la più importante delle colture praticate nei poderi mezzadrili della pianura bolognese. A seguire si visiterà la storica cucina contadina di Villa Smeraldi, luogo di intensa socialità, di incontro tra le generazioni e di trasmissione di saperi e il piano terreno della torre granaio, dove un tempo i Conti Zucchini stoccavano il grano raccolto nei loro numerosi poderi.
Ore 17.30: visita in esterno dell’area del Cavaticcio (MAMbo e Salara). Partenza dal MAMbo | Via Don Giovanni Minzoni 14, Bologna
Ore 18: partenza per il Museo del Patrimonio Industriale
ore 18.30: visita guidata al Museo del Patrimonio Industriale: Acqua e mulini per la città
ore 19.30: partenza per San Marino di Bentivoglio con bus dedicato
ore 20: cena libera o presso Locanda Smeraldi
ore 21: visita guidata al Museo della Civiltà Contadina: Il grano, dal campo alla tavola
ore 22: ripartenza per il MAMbo con bus dedicato
ore 22.30: fine attività.
Prenotazione: obbligatoria entro le ore 13 di venerdì 12 maggio tel. 051 6356611 – museopat@comune.bologna.it, max 50 partecipanti
Ingresso: € 1 in ogni sede
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale – www.museociviltacontadina.bo.it

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CASALECCHIO DI RENO
Casa Museo NENA | Via del Lavoro 46/A
• ore 16, 17 e 18: visite guidate
Situata all’interno della splendida villa di Ceretolo di Casalecchio di Reno, circondata da un incantevole giardino, oggi divenuto un luogo vivace in grado di mantenere vive gli usi, i costumi e le tradizioni, Casa Museo NENA narra, attraverso la collezione, le storie di chi vi ha vissuto, portando i visitatori in un viaggio tra il passato e il presente.
Ingresso: intero € 15 | ridotto € 5 (dai 6 ai 17 anni)| gratuito bambini al di sotto dei 6 anni
• ore 20: Apericena con delitto al Museo
Prenotazione: obbligatoria tel. 351 5355800
Ingresso: € 30
Info: www.museonena.it

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CASTENASO
MUV-Museo della Civiltà Villanoviana | Via Tosarelli 191
• ore 20-23: apertura straordinaria
Ingresso: gratuito
• ore 21: visita guidata all’esposizione delle stele e dei corredi della necropoli di Marano, risalente al VII sec. a.C.
La visita alla ricostruzione della capanna villanoviana, completamente arredata, permetterà di scoprire i vari aspetti della vita quotidiana degli antenati degli Etruschi. Tutta la visita guidata sarà accompagnata dalle musiche antiche del gruppo “Herentas – I passi del tempo”, che riproporrà l’aulos, l’antico strumento simile a un flauto doppio, e trasporterà i visitatori indietro nel tempo, fino a 2.800 anni fa. La serata si concluderà con la visita alla mostra temporanea Balocchi al museo. Giochi e giocattoli dalla collezione Pasqualini-Zanella, aperta al pubblico fino al 30 giugno.
Prenotazioni: tel. 051-780021 – muv@comune.castenaso.bo.it
Ingresso: € 1
Info: www.muvcastenaso.it

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DOZZA
Museo Rocca di Dozza | Piazza della Rocca 6/A
• ore 23: apertura straordinaria e visita notturna alla Rocca di Dozza
La Rocca di Dozza è una casa-museo il cui percorso di visita è sviluppato su tre livelli: fortezza medievale e rinascimentale, residenza rinascimentale e, infine, residenza settecentesca.
Fanno parte del museo le stanze arredate con il mobilio e la quadreria storica della famiglia Malvezzi-Campeggi, che ha abitato la Rocca dal XVI secolo fino al 1960.
All’interno vi sono inoltre conservate le collezioni di arte contemporanea relative alla Biennale del Muro Dipinto.
Ingresso: intero € 7,50 | ridotto € 6 | gratuito under 18
Info: www.fondazionedozza.it

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IMOLA
Rocca Sforzesca | Piazzale Giovanni dalle Bande Nere
• ore 21.30: I segreti della Rocca raccontati dal direttore dei musei Diego Galizzi
Speciale visita guidata notturna alla Rocca Sforzesca.
Posta a difesa della città, la Rocca Sforzesca è un ideale cerniera tra il paesaggio collinare imolese e la città storica ed è il monumento identificativo di Imola.
La Rocca è uno splendido esempio di architettura fortificata tra Medioevo e Rinascimento, le cui origini risalgono al 1261. È però alla fine del Quattrocento che si avviò con gli Sforza la completa trasformazione rinascimentale dell’edificio che proseguì col nuovo signore di Imola Girolamo Riario, nipote di papa Sisto IV e sposo di Caterina Sforza.
All’interno è possibile vedere una ricca collezione di armi bianche, difensive e da fuoco e una raccolta di ceramiche rinvenute nell’edificio durante i restauri, testimonianza delle antiche abitudini, delle preferenze e delle condizioni sociali di chi nella Rocca ha abitato dal XIV al XIX secolo.
Prenotazione: obbligatoria app “Io Prenoto/Sezione Rocca Sforzesca” – tel. 0542 602609
(lunedì-venerdì ore 9-13)
Ingresso: gratuito, posti limitati
Info: www.museiciviciimola.it/rocca-sforzesca-imola

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MINERBIO
Museo della Religiosità Popolare | Via San Donato 20, frazione di San Giovanni in Triario
• ore 16-20: apertura straordinaria
Il Museo della Religiosità Popolare di San Giovanni in Triario, situato in una pieve dell’XI secolo a pochi chilometri da Minerbio e dal castello di San Martino dei Manzoli, documenta numerose testimonianze artistiche per lo più inerenti il culto religioso diffuso nella campagna bolognese.
Costruita con lo scopo di recuperare una memoria popolare che altrimenti rischierebbe di andare perduta, la raccolta ricostruisce il mutare delle forme espressive e delle consuetudini pur nella perennità del messaggio cristiano. Diversi i documenti contenuti nel museo: dai quadri alle stampe, dalle statue agli apparati in legno lavorato e dipinto, dal materiale catechistico e liturgico agli oggetti di pietà, le preghiere dialettali, consuetudini familiari, immagini sacre di ogni tipo, e così via.
Prenotazione: non obbligatoria
Ingresso: offerta libera
Info: http://ow.ly/ZaPw50Oc1kL

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MONTE SAN PIETRO

Museo della Badia del Lavino | Via Mongiorgio 4/A
• ore 20.30: visita guidata animata in collaborazione con Accademia Culturale “Castelli in Aria”, finanziata all’interno del progetto Antichi Saperi 2022
Durante la visita guidata attori in costume tipico spiegano l’uso e la tradizione degli attrezzi contadini esposti attraverso sketch teatrali divertenti, ma reali, di vita quotidiana dell’epoca trattata. Il museo è allestito all’interno di uno dei monumenti più antichi e importanti della Valle del Lavino, l’Abbazia dei Santi Fabiano e Sebastiano. Collocata in una posizione geografica strategica, l’Abbazia è stata per secoli un luogo d’accoglienza per i viandanti.
Nel 2005 i restauri hanno portato alla luce una serie di affreschi, rimasti a lungo nascosti.
Il museo è il punto di partenza per la conoscenza della chiesa e delle principali caratteristiche del territorio, narrati attraverso una serie di pannelli. In esposizione anche attrezzi della civiltà contadina (carri agricoli, contenitori in legno, cesti, utensili da lavoro), donati in larga parte dall’Associazione della Pruvena.
Ingresso: libero
Prenotazione: non obbligatoria
Info: badiadellavino.comune.montesanpietro.bo.it

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PIEVE DI CENTO
Pinacoteca Civica “Graziano Campanini” – “Le Scuole” di Pieve di Cento | Via Marco Rizzoli 2
• ore 10-22: apertura straordinaria della collezione permanente e della mostra temporanea Pirro Cuniberti. Poeta del segno a cura del Settore Cultura Unione Reno Galliera
Ingresso: gratuito
Prenotazione: non obbligatoria
• ore 17.30: Dal segno alla maschera. Laboratorio per bambini da 6 a 10 anni dedicato al tema della maschera tanto caro a Pirro Cuniberti. A cura di Socioculturale.
Ingresso: gratuito
Prenotazione: obbligatoria info.lescuolepievedicento@renogalliera.it
Info: www.comune.pievedicento.bo.it/scoprire-pieve/le-scuole-biblioteca-pinacoteca

Museo delle Storie di Pieve | Piazza della Rocca 1
• ore 18-22: apertura straordinaria.
Il Museo si sviluppa fra la Rocca trecentesca, sede delle raccolte, e l’adiacente Porta Bologna, sede dell’Archivio Fotografico Digitale. Importanti reperti storico-artistici e centinaia di video testimonianze raccontano i “primi mille anni” della comunità, del paese e dei suoi abitanti attraverso le trasformazioni del territorio, le eccellenze produttive e culturali, i personaggi di spicco.
Ingresso: gratuito
Prenotazione: non obbligatoria
Info: www.museodellestoriedipieve.it

Museo Magi ‘900 | Via Rusticana A/1
• ore 10-22: apertura straordinaria del Giardino delle Arti
Ingresso: gratuito
Info: www.magi900.com

Showroom Galleria d’arte Il Ponte 04 | Via Ponte Nuovo 23/H
• ore 19-23: apertura straordinaria della mostra di opere inedite dell’artista pievese Remo Fabbri Omaggio a Remo Fabbri.
Info: www.ilponte04.it

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SAN LAZZARO DI SAVENA
Museo della Preistoria “Luigi Donini” | Via Fratelli Canova 49
• ore 21: Un mistero glaciale
Visita guidata animata serale per adulti e bambini.
Durante la visita guidata, assieme a un archeologo del museo, i partecipanti saranno condotti a caccia di indizi nelle sale espositive dedicate all’evoluzione dell’uomo e agli ambienti scomparsi, per risolvere un complicato enigma preistorico: l’accensione del fuoco.
Ingresso: € 1 | gratuito per bambini fino a 3 anni
Prenotazione: obbligatoria tel. 051-465132, max 30 partecipanti
Info: www.museodellapreistoria.it

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SAN GIOVANNI IN PERSICETO
Museo del Cielo e della Terra – Fisica Experience | Chiostro di San Francesco, Piazza Giosuè Carducci 9
• ore 21: Esperimenti spaziali che illuminano la notte
Visita guidata a Fisica Experience con Riccardo Riki Bortolotti (Agen.Ter.).
Sarà possibile scoprire tanti esperimenti che ci sveleranno i segreti dell’Universo, da come scorre il tempo fino a come funziona la gravità. Un’opportunità imperdibile per adulti e per bambini di avvicinarsi al mondo scientifico e sperimentare in prima persona, divertendosi e imparando.
Prenotazione: obbligatoria tel. 051-6871757 (lunedì-venerdì) – segreteria@agenter.it
Ingresso: € 1
Info: www.museocieloeterra.org

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SAN PIETRO IN CASALE
Museo Casa Frabboni | Via Giacomo Matteotti 169
• ore 17-23: apertura straordinaria
• ore 16.30: Il Museo Casa Frabboni tra arte, archeologia e spettacolo
Inaugurazione della targa “Casa e studi delle persone illustri della Regione Emilia-Romagna” e della mostra fotografica San Pir: cum l’era e cum l’è a cura della Pro Loco di San Pietro in Casale.
Interviene Riccardo Marchetti, assessore alla cultura di San Pietro in Casale.
A seguire visita guidata alla sezione archeologica a cura del Gruppo Archeologico Il Saltopiano.
Ingresso: gratuito
Prenotazione: consigliata il.saltopiano@libero.it
• ore 21: spettacolo teatrale Circolo Popolare Artico de “Gli Omini” nell’ambito della stagione teatrale Agorà
Ingresso: gratuito
Prenotazione: consigliata biglietteria.teatri@renogalliera.it – tel. 333 883 9450
Casa Frabboni, primo nucleo del Museo della Città, è stata inaugurata nel 2003 nella porzione di un’antica barchessa che ospitava la casa-atelier dell’artista Natale Guido Frabboni, da lui donata alla città e recuperata da Pier Luigi Cervellati. La collezione permanente comprende sezioni dedicate allo stesso Frabboni e allo scultore e pittore Raimondo Rimondi.
Info: www.comune.san-pietro-in-casale.bo.it/musei/museo-casa-frabboni

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VALSAMOGGIA
Museo Civico Archeologico “Arsenio Crespellani” | Via Contessa Matilde 10
Rocca dei Bentivoglio | Via Contessa Matilde 10
• ore 10-22.30: apertura straordinaria
Ingresso: gratuito
• ore 17: presentazione del libro di Stefano Bartezzaghi Senza Distinzione (People, 2022) al Museo Civico Archeologico “Arsenio Crespellani”.
Ingresso: libero fino a esaurimento posti
• ore 20: visita guidata alla Rocca dei Bentivoglio e al Museo Civico Archeologico “Arsenio Crespellani”.
Ingresso: € 2 | € 1 possessori Card Cultura
Prenotazione: obbligatoria tel. 051-836441 (tutti i giorni ore 10-13) – prenotazioni@roccadeibentivoglio.it, max 25 partecipanti
• ore 21: spettacolo teatrale Lockdown memory diInstabili Vaganti
Ingresso: libero fino a esaurimento posti (posti riservati per i partecipanti alla visita guidata delle ore 20)
Info: www.frb.valsamoggia.bo.it/musei

Programma degli eventi Giornata Internazionale dei Musei giovedì 18 maggio 2023

BOLOGNA
Collezioni Comunali d’Arte | Palazzo d’Accursio, Piazza Maggiore 6
ore 17.30: Arte come cura! Dai collezionisti al museo
Visita guidata tematica con Silvia Battistini.
Nei secoli passati circondarsi di opere d’arte era una via praticata dai ricchi collezionisti per esibire una condizione economica e sociale, ma anche per gratificare sé e i propri ospiti attraverso la bellezza o la stravaganza. Grazie ai musei questo privilegio è oggi a disposizione di ogni cittadino, che davanti a dipinti, statue e altri oggetti artistici non solo può contemplare la bellezza, ma avere stimoli per la conoscenza di miti, tradizioni e leggende, confrontare il proprio presente con le aspirazioni del passato. L’incontro propone una visita alla mostra Leggiadro Barocco. L’attività giovanile di Giuseppe Marchesi detto il Sansone, partendo da questa chiave di lettura e offrendo al pubblico la gratificazione degli occhi e della mente.
Ingresso: gratuito
Prenotazione: obbligatoria entro le ore 17 di mercoledì 17 maggio tel. 051 2193998 in orario di apertura del museo (martedì e giovedì ore 14-19; mercoledì e venerdì ore 10-19; sabato, domenica e festivi ore 10-18.30)
Info: www.museibologna.it/arteantica

Museo civico del Risorgimento | Piazza Giosuè Carducci 5
• ore 20-22: apertura straordinaria
Ingresso: gratuito
• ore 20.30: inaugurazione della mostra temporanea Arriva Vittorio Emanuele! Dai festeggiamenti del 1860 alle celebrazioni del 1888 a cura di Otello Sangiorgio e Mirtide Gavelli, aperta fino al 16 luglio 2023.
Il 1860 fu un anno decisivo per l’Unità d’Italia: vennero annesse al Regno di Sardegna prima l’Emilia, le Romagne e la Toscana, poi le Marche, l’Umbria e, in seguito alla Spedizione dei Mille, tutta l’Italia meridionale. Ma ancor più dei Plebisciti per l’Annessione e delle imprese di Garibaldi, rimase impressa nella memoria collettiva cittadina la visita di Re Vittorio Emanuele II a Bologna, svoltasi dall’1 al 4 maggio 1860.
Attraverso oggetti e documenti conservati al Museo del Risorgimento, la mostra ripercorre questi momenti fondamentali per la storia della città che, anche grazie alla presenza e alla memoria di Vittorio Emanuele II, in quei giorni si collocò al centro della scena nazionale.
Grazie a codici QR presenti, sarà inoltre possibile accedere al portale www.storiaememoriadibologna.it, con notizie e approfondimenti sugli oggetti esposti e sulle vicende narrate.
La mostra viene realizzata in collaborazione con Associazione 8cento APS e Comitato di Bologna – Istituto per la Storia del Risorgimento Italiano.
Ingresso: gratuito
Prenotazione: non obbligatoria
Info: www.museibologna.it/risorgimento

Museo Civico Archeologico | Via dell’Archiginnasio 2
ore 17: Da cacciatore ad agricoltore: la rivoluzione neolitica
Visita guidata alla Sezione Preistorica con Anna Dore.
A ridosso della fine dell’ultima glaciazione importanti fattori climatici favoriscono il passaggio da un’economia di caccia e raccolta alla domesticazione di piante ed animali. Il rapporto dell’uomo con la natura muta e per la prima volta l’uomo comincia a modificarla. Una visita guidata alla Sezione Preistorica del museo per raccontare questo snodo fondamentale nella storia dell’umanità: il Neolitico.
Ingresso: biglietto museo
Prenotazione: obbligatoria entro mercoledì 17 maggio tel. 051 2757208 (lunedì-venerdì ore 10-12), max 25 partecipanti
Info: www.museibologna.it/archeologico

Museo del Patrimonio Industriale | Via della Beverara 123
ore 11-12.30: L’antica Bologna tra chiuse, canali e conche di navigazione
Visita guidata con Alessio Zoeddu.
A partire dal XII secolo Bologna si dota di un complesso sistema idraulico artificiale composto da chiuse, sul fiume Reno e sul torrente Savena, e da canali, tra cui quello di Reno e il Navile, dotato di dieci sostegni, vale a dire conche per la navigazione fluviale sino a Malalbergo.
L’acqua, in città, veniva prevalentemente utilizzata come fonte di energia per il funzionamento di numerosi opifici tra cui i 15 mulini da grano lungo il canale delle Moline e centinaia di mulini da seta. Fu proprio l’abbondanza della risorsa idrica, unita all’alta tecnologia raggiunta dai mulini da seta alla bolognese, a permettere ad una città non dotata di significativi corsi d’acqua naturali né di uno sbocco sul mare, di recitare un ruolo da protagonista nel panorama della proto-industria europea e del grande commercio internazionale per oltre quattro secoli.
A valle del sistema, un porto canale costruito nel 1548 su disegno dell’architetto Jacopo Barozzi, detto il Vignola, nei pressi dell’attuale via Don Minzoni, e il Navile, permettevano a merci e passeggeri di raggiungere Ferrara, il Po e il grande porto di Venezia.
Un breve percorso in esterno consente di vedere da vicino alcune significative strutture di archeologia industriale presenti attorno all’area del Battiferro: la conca di navigazione, la cartiera poi pila da riso, la prima centrale idrotermoelettrica del 1901 e la fornace Arcoveggio.
Ingresso: biglietto museo (intero € 5 | ridotto € 3)
Prenotazione: obbligatoria entro le ore 13 di mercoledì 17 maggio tel. 051 6356611 – museopat@comune.bologna.it, min 5 – max 30 partecipanti
Info: www.museibologna.it/patrimonioindustriale

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CREVALCORE
Museo della Pace “Guido Mattioli” | Viale Caduti di via Fani 302
ore 17-19: apertura
Ingresso: gratuito.
Il Museo è nato da una raccolta di oggetti rinvenuti dal crevalcorese Guido Mattioli sui campi di battaglia della Prima Guerra Mondiale, in particolare sul Carso. Si tratta di oggetti che raccontano anche la vita quotidiana dei soldati, fotografie, lettere, oltre all’equipaggiamento e all’armamento personale.
Info: www.comune.crevalcore.bo.it/home

Museo dei Burattini “Leo Preti” | Via della Rocca 2 (Porta Bologna)
ore 17-19: apertura
Il “museo dei burattini più piccolo del mondo” raccoglie un centinaio di maschere, diavoli, animali, maghi, streghe, fate e gentildonne, prodotti dal burattinaio crevalcorese Leo Preti, oltre a una ricca collezione di pregiati fondali.
Informazioni: www.comune.crevalcore.bo.it/home

Programma del Maggio dei Musei

BENTIVOGLIO
13 Maggio – Palazzo Rosso | Via Guglielmo Marconi 5
• ore 9-13 apertura ordinaria
Ingresso: gratuito
Prenotazione: non obbligatoria
• ore 9.45 Bentivoglio e l’eredità di Carlo Alberto Pizzardi
Apposizione targa “Casa e studi delle persone illustri della Regione Emilia-Romagna”. Interviene Erika Ferranti, sindaca di Bentivoglio.
A seguire inaugurazione del riallestimento dell’ufficio di Carlo Alberto Pizzardi e della video-installazione dedicata al Marchese, realizzata grazie al contributo di Regione Emilia-Romagna nell’ambito del centenario della morte di Carlo Alberto Pizzardi (1922-2022).
Palazzo Rosso, meravigliosa costruzione affacciata sul Navile, è forse uno dei più noti esempi extraurbani della stagione Liberty bolognese. Semplice ed elegante riassume in sé i caratteri locali e internazionali dell’arte che si è sviluppata in Europa tra Ottocento e Novecento.
Il Palazzo nasce come abitazione padronale del Marchese Carlo Alberto Pizzardi, ultimo esponente di una nobile e ricca famiglia bolognese, che si è contraddistinto per le sue opere filantropiche e per i numerosi e ricchi lasciti alle istituzioni locali, con particolare attenzione per l’Amministrazione degli Ospedali di Bologna.
Ingresso: gratuito
Prenotazione: non obbligatoria

13 maggio – Centro Storico | Palazzo Rosso
• ore 11: passeggiata nel centro storico di Bentivoglio alla scoperta delle tracce del vecchio e del nuovo municipio in compagnia di Marianna Biondi e Barbara Salimbeni, autrici della pubblicazione Il Municipio di Bentivoglio, realizzata grazie al contributo di Città metropolitana di Bologna, nell’ambito del centenario della morte di Carlo Alberto Pizzardi.
Partecipazione: libera
Prenotazione: non obbligatoria

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DOZZA
16 Maggio – Museo Rocca di Dozza | Piazza della Rocca 6/A
• ore 17.30 inaugurazione della mostra Casa Costa. Storia di eroi tra cielo e pista
Mostra fotografica e di documenti rari, moto, cimeli e memorabilia da corsa appartenuti a grandi campioni della velocità. L’esposizione resterà aperta fino al 4 giugno negli orari di apertura e col biglietto d’ingresso del Museo Rocca di Dozza.
Ingresso: gratuito
Info: www.fondazionedozza.it

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MONTE SAN PIETRO
17 Maggio – Museo della Badia del Lavino | Via Mongiorgio 4/A
• ore 20.30 tour in dialetto La Badî dal Lavén
Una vista esclusiva a uno dei monumenti più antichi ed importanti della Valle del Lavino che per la sua posizione strategica fu luogo di accoglienza per i viandanti fin dal VIII secolo. Un’abbazia dalla storia millenaria che fu convento benedettino fino al 1408, poi Commenda, cioè beneficio con rendita del ricco patrimonio terriero a favore di personaggi illustri, tra i quali Ludovico Beccadelli, cui è dedicata la decorazione dell’altare maggiore.
Ingresso: gratuito (donazione facoltativa)
Prenotazione: obbligatoria prenotazioni.succedesoloabologna.it/home/events/210
Info: badiadellavino.comune.montesanpietro.bo.it

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SAN GIOVANNI IN PERSICETO
19 Maggio– Museo del Cielo e della Terra | Vicolo Baciadonne 1
• ore 21 Stelle d’estate: le meraviglie del cielo
Evento al Planetario bambini dai 7 anni in su
Biglietti: intero € 6 | ridotto € 4 | gratuito bambini 0-3 anni | pacchetto famiglia 2 adulti + 2 bambini (appartenenti allo stesso nucleo famigliare) = 2 interi + 1 ridotto + 1 gratis
Prenotazione: obbligatoria segreteria@agenter.it
Info: www.museocieloeterra.org

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BUDRIO
26 Maggio – Notte Bianca a Budrio
Info: www.comune.budrio.it


Ufficio stampa e comunicazione Città metropolitana di Bologna
e-mail stampa@cittametropolitana.bo.it
Tel. +39 051 6598340

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
e-mail UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra – Tel. +39 051 6496653 e-mail elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli – Tel. +39 051 6496620 e-mail silvia.tonelli@comune.bologna.it

Roma, Studio Campo Boario: FINISSAGE La città inservibile. Morfologie indisciplinate – A cura di Michela Becchis

La città inservibile.
Morfologie indisciplinate

A cura di Michela Becchis

Finissage 13 maggio 2023 ore 18.00-21.00

Studio Campo Boario
Viale del Campo Boario 4A – Roma

Fino al 13 maggio 2023 Studio Campo Boario presenta La città inservibile. Morfologie indisciplinateuna mostra-progetto a cura di Michela Becchis, realizzata con il contributo e l’organizzazione di Officine delle Culture APS

La città inservibile è il punto di arrivo di un percorso iniziato un anno fa e che ha visto dialogare in più occasioni 4 artiste e 4 studiose intorno al tema della città e dello spazio urbano. L’incontro fra le diverse sensibilità nell’indagare un “luogo” dalle molte identità, spesso permeato da visioni pregiudiziali, restituisce 4 mostre, molto differenti per medium e immaginari attivati, ciascuna con uno suo spazio definito all’interno di Studio Campo Boario ma tutte allestite in contemporanea: sono percorsi paralleli scaturiti dallo stesso campo di ricerca, frutto di una serie di riflessioni che si sono accavallate nel tempo. 

Il risultato è una intensa trama di relazioni che si rimandano l’un l’altra, offrendo un ventaglio di letture della città: sono letture lucide, conflittuali, illuminate da angolazioni impreviste, che criticano e frantumano qualsiasi cornice omologante. Quali corpi attraversano le nostre città? Quale sguardo oltrepassa la paura per elaborare al femminile pratiche di libertà? Come si può costruire uno spazio urbano dove l’inquietudine si trasformi in elemento conoscitivo e il turbamento in dispositivo per far emergere nuove visioni? 

Questo dialogo, non usuale e aperto, ha “formato” delle coppie che agiscono insieme in questo arcipelago di esposizioni:

Sonia Andresano con Michela Becchis, storica dell’arte e curatrice.
Un disordine difficilmente sanabile riempie lo spazio. Un dissesto che compromette l’equilibrio si espande in un sotterraneo romano. Sulla pavimentazione si specchia l’immagine di una risalita, in questa geometria del disagio, un paesaggio riemerge da una buca.

Francesca Balducci con Daniela Angelucci, docente di Estetica.
Le 12 tavole che compongono il lavoro di Balducci rappresentano paesaggi materici inglobati all’interno di figure. Frutto di una pratica di cammino condotta all’interno della città intesa come relazioni e imprevisti e testimonianza delle alterità incontrate, delle emozioni vissute nei luoghi attraversati.

Matilde Cenci con Federica Castelli, ricercatrice di Filosofia politica. 
Nel suo lavoro fotografico, Cenci costruisce una “città del desiderio” che accoglie elementi naturali e tecnologici con una sua mitologia, un suo passato, suoi abitanti: antichi disegni di cellule diventano le sue mappe e alcune creature alchemiche si presentano come idoli di un luogo urbano che sfugge a ogni binarismo.

Priscilla Pallante con Serena Olcuire, urbanista.
Uno studio preparatorio sulla percezione subliminale nello spazio urbano attraverso modelli, quantitative data, rappresentazioni, artifici. l’Umano e l’Artificiale collaborano ad una riflessione su quanto il pre-giudizio o l’assenza di uno sguardo giudicante possano condurre ad un’alterazione dei dati o, talvolta, alla loro sublimazione.


INFO
La città inservibile. Morfologie indisciplinate
A cura di Michela Becchis
Organizzazione: Officine delle Culture APS
Sonia Andresano/Michela Becchis
Francesca Balducci / Daniela Angelucci
Matilde Cenci / Federica Castelli
Priscilla Pallante / Serena Olcuire

Opening giovedì 20 aprile 2023 dalle ore 18.00 alle 21. 00
Studio Campo Boario di Alberto D’Amico
Viale del Campo Boario 4A – Roma

Finissage 13 maggio 2023 ore 18.00-21.00
Orari: dal giovedì al sabato 18.00 – 20.00 o su appuntamento
Contatti
info@officinadelleculture.org
tel. 3492139838

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca – Melasecca PressOffice – Interno 14 next
roberta.melasecca@gmail.com
info@melaseccapressoffice.itinfo@interno14next.it
tel. 3494945612
www.melaseccapressoffice.itwww.interno14next.it