Bologna, Museo Civico Archeologico: Bilancio finale della grande mostra organizzata in collaborazione con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli 

I pittori di Pompei
Veduta di allestimento della mostra
23 settembre 2022 – 19 marzo 2023
Bologna, Museo Civico Archeologico
Foto Roberto Serra
Courtesy MondoMostre

I Pittori di Pompei
Bologna, Museo Civico Archeologico

23 settembre 2022 – 1 maggio 2023

Mostra a cura di Mario Grimaldi
Promossa da Comune di Bologna con Museo Archeologico Nazionale di Napoli
Prodotta da MondoMostre

Si è chiusa lunedì 1 maggio 2023 la grande mostra I pittori di Pompei allestita al Museo Civico Archeologico di Bologna dal 23 settembre scorso e prorogata dal 19 marzo in seguito all’alto gradimento raccolto. Curata da Mario Grimaldi e prodotta da MondoMostre, l’esposizione ha presentato 123 opere di età romana, tra le quali oltre 80 affreschi, grazie ad un eccezionale prestito concesso dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli, che conserva le testimonianze più numerose e significative degli affreschi restituiti dalle aree sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C.

Nei 192 giorni di apertura sono stati 82.922 i visitatori complessivi, con una media giornaliera di quasi 432 biglietti staccati. Un bilancio che può considerarsi ottimo, anche per la contestuale valorizzazione della collezione permanente del museo che, grazie ad un biglietto di visita integrato con la mostra, ha visto più che raddoppiare i visitatori rispetto allo stesso periodo di apertura dell’anno precedente, compreso tra il 23 settembre 2021 e il 1 maggio 2022, passando da 31.443 a 73.313 ingressi.

Attraverso un innovativo taglio curatoriale di racconto e approfondimento, il progetto espositivo ha indagato le figure dei pictores, gli artisti e gli artigiani che realizzarono le raffinate decorazioni delle domus di PompeiErcolano e dell’area vesuviana, per contestualizzarne il ruolo nella società romana del I sec. a.C. , oltre a mettere in luce le tecniche, gli strumenti, i colori e i modelli. Sono pochissime le informazioni giunte a noi sugli autori di queste straordinarie opere e quasi nessun nome ci è noto. Grazie agli apparati decorativi portati alla luce dalle grandi campagne di scavi borbonici nel Settecento, queste antiche “città delle immagini” costituiscono un osservatorio privilegiato per comprendere meglio l’organizzazione interna e l’operato delle officine pittoriche.

Presentando con accurato rigore gli esiti di alcune delle ricerche più recenti nel dibattito scientifico sulla tecnica pittorica, sull’organizzazione delle botteghe e sul ruolo sociale dei pittori, la mostra – con una chiara e coinvolgente scrittura espositiva articolata in cinque sezioni tematiche – ha offerto un’esperienza di divulgazione di alto livello qualitativo, apprezzata in modo trasversale dalla stampa nazionale e internazionale e dai diversi pubblici di visitatori, dalle famiglie ai turisti, dal pubblico specialistico a quello scolastico. Da sottolineare l’ampia partecipazione dei gruppi scolastici che corrispondono al 25% degli ingressi totali, con 68 classi di scuole primarie, 51 classi di scuole secondarie di primo grado e ben 350 classi di classi secondarie di secondo grado. Un target, quest’ultimo, considerato a motivazione debole e difficile da coinvolgere nelle visite museali.

I pittori di Pompei
Veduta di allestimento della mostra
23 settembre 2022 – 19 marzo 2023
Bologna, Museo Civico Archeologico
Foto Roberto Serra
Courtesy MondoMostre

Fondato su una partnership virtuosa tra due importanti istituzioni museali italiane e la società MondoMostre, questo progetto ha nobilitato, nel senso più elevato, la finalità educativa che dovrebbe appartenere ad ogni esposizione temporanea di ambito archeologico e non solo: diffondere la ricerca scientifica originale sul patrimonio culturale permanente e offrire opportunità stimolanti di conoscenza e riscoperta ad un pubblico più ampio possibile.

Un risultato reso possibile anche grazie alla tradizione di eccellenza dei servizi educativi del Museo Civico Archeologico di Bologna che, in collaborazione con ASTER Archeologia Storia e Territorio Srl, ha progettato una ricca offerta di attività didattico-educative rivolta alle scuole di ogni ordine e grado e all’utenza adulta, con particolare gradimento della formula “Pompei for Kids” con visite animate da attività laboratoriali per bambini da 7 a 11 anni.

I pittori di Pompei
Veduta di allestimento della mostra
23 settembre 2022 – 19 marzo 2023
Bologna, Museo Civico Archeologico
Foto Roberto Serra
Courtesy MondoMostre

La soddisfazione per il valore del progetto espositivo proposto al pubblico è unanime da parte di tutti i soggetti coinvolti.

Elena Di Gioia, delegata alla Cultura di Bologna e Città metropolitana, dichiara: “ll successo della mostra I pittori di Pompei conferma, in primo luogo, la scelta di politica culturale di questa amministrazione di realizzare progetti che siano contemporaneamente di rigore scientifico e divulgativo, con mostre di grande qualità fruibili da pubblici vasti e diversi che trovano in queste proposte una occasione culturale e di riflessione, grazie anche alle iniziative formative e di approfondimento che costellano l’esposizione. In secondo luogo è la prova della competenza e passione di chi opera nel nostro sistema museale e della sua credibilità e capacità di tessere relazioni ideative e produttive significative con importanti istituzioni e organizzazioni nazionali e non solo”.

Eva Degl’Innocenti, direttrice del Settore Musei Civici Bologna, osserva: “Il bilancio finale della mostra è estremamente positivo per numero di visitatori, alto gradimento da parte del pubblico, diversità di tipologie di fruitori e successo delle attività scientifico-culturali e didattiche organizzate. La collaborazione tra pubblico e privato ha determinato l’ottimo risultato del progetto”.

Commenta il curatore Mario Grimaldi“Non esiste viaggio senza ritorno; è questo il pensiero generale che mi viene in mente a conclusione di questa splendida esperienza, soprattutto a livello umano per le persone che ho incontrato e che la mostra ha incontrato. Una mostra è già di per se un punto di arrivo e partenza. Nello specifico la mostra sui pittori di Pompei al Museo Civico Archeologico di Bologna realizzata grazie alla generosa collaborazione come ente prestatore unico del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, grazie all’organizzazione di MondoMostre, si è proposta come un viaggio nel mondo dei pictores alla ricerca delle loro personalità e della loro presenza all’interno delle splendide opere che ci hanno lasciato. È stata una mostra che ha voluto far conoscere ad un grande pubblico chi erano e cosa pensavano quegli artisti che decorarono le case delle città romane. La conclusione di questo splendido viaggio si riassume nella soddisfazione di un vasto pubblico tangibilmente rilevata per i temi trattati e la loro esposizione e soprattutto per i nuovi orizzonti che un “ritorno” apre verso un nuovo viaggio di conoscenza e integrazione”.

Paola Giovetti, direttrice del Museo Civico Archeologico di Bologna, sottolinea come il successo della mostra sia frutto di una collaborazione corale: “La mostra I pittori di Pompei è stata per noi un’eccezionale esperienza da molti punti di vista: in primis abbiamo ospitato, per la prima volta a Bologna, uno straordinario corpus di affreschi provenienti da Pompei, Ercolano e dall’area vesuviana, offrendo al nostro pubblico un percorso di lettura nuovo, incentrato sulla figura del pictor. Tutto ciò è stato reso possibile grazie agli studi del curatore Mario Grimaldi, al direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli Paolo Giulierini e a MondoMostre, che l’ha prodotta, a cui vanno i ringraziamenti miei e di tutto lo staff del Museo Archeologico per la generosità intellettuale, professionale e umana. Visitata dai cittadini bolognesi, da italiani e stranieri, l’esposizione, molto apprezzata anche per l’allestimento realizzato da PAN Studio, ha visto una considerevole presenza delle studentesse e degli studenti delle scuole di ogni ordine e grado, particolarmente interessati alle visite guidate e ai laboratori didattici appositamente creati per loro dal nostro Museo e condotti dagli archeologi di ASTER. Particolare successo ha avuto il ciclo di incontri (conferenze, concerti e spettacoli teatrali) ideati attorno al tema della mostra. Desidero inoltre ringraziare tutte le guide turistiche professioniste che hanno contribuito al grande successo e ai volontari Auser che ne hanno garantito la fruizione”.

Per Paolo Giulierini, direttore del Museo Archeologico Nazionale di Napoli: “È stata una straordinaria collaborazione quella tra il MANN e il Museo civico Archeologico di Bologna, per la realizzazione e la promozione della mostra I pittori di Pompei, di alto profilo scientifico e gradimento per il pubblico, come dimostra l’eccellente numero di visitatori. Non posso che ringraziare Eva Degl’Innocenti, Paola Giovetti e i loro efficientissimi staff, il Comune di Bologna, il curatore Mario Grimaldi, Marialucia Giacco responsabile mostre esterne MANN e Tomaso Radaelli per la splendida azione di MondoMostre, anche sul terreno della divulgazione internazionale. Far conoscere i tesori del MANN ai cittadini e ai tanti turisti che premiano sempre di più Bologna e la sua calda accoglienza era il nostro obiettivo e siamo certi che questo dialogo non si interromperà e genererà nuovi progetti significativi. Vi aspettiamo a Napoli”.

Conclude Tomaso Radaelli, presidente di MondoMostre: “La qualità e l’importanza di una mostra si misurano in molti modi: dal prestigio delle istituzioni coinvolte, dal rigore del progetto scientifico, dalla risonanza comunicativa, infine dalla risposta che ne dà il pubblico. Ebbene, la mostra I pittori di Pompei è stata uno dei rari casi in cui questi criteri si sono riscontrati a livelli decisamente alti. E questo è motivo di estrema soddisfazione per chi fa il nostro mestiere. Una soddisfazione ancora maggiore in quanto frutto di un rapporto di grande collaborazione tra tutti i soggetti che vi hanno preso parte: da Paolo Giulierini, direttore del MANN, a Paola Giovetti, direttore del Museo civico Archeologico di Bologna, 

insieme ai loro rispettivi staff, al Comune di Bologna, oltre ovviamente al curatore Mario Grimaldi, che ha saputo rendere fruibile per il grande pubblico un progetto davvero ambizioso”.

A documentazione della mostra rimane disponibile l’omonimo catalogo pubblicato da MondoMostre contenente saggi tematici di Maria Lucia Giacco; Paola Giovetti, Federica Guidi, Marinella Marchesi; Mario Grimaldi; Hilary Becker; Giuseppe Sassatelli; Hariclia Brecoulaki; John R. Clarke; Irene Bragantini; Eric M. Moormann; Agnes Allroggen-Bedel; Umberto Pappalardo; Rosaria Ciardiello; Paola D’Alconzo.


Ufficio stampa                                                            
 
Studio ESSECI di Sergio Campagnolo                         
Referente Simone Raddi                                                           
Tel. +39 049 663499                                                                  
simone@studioesseci.net                                                                                                                                                                                                                                   
Settore Musei Civici Bologna
Elisa Maria Cerra – Silvia Tonelli
Tel. +39 051 6496653 / 6496620
ufficiostampabolognamusei@comune.bologna.it
elisamaria.cerra@comune.bologna.it
silvia.tonelli@comune.bologna.it

Pisa, Museo della Grafica: Caccia al tesoro. Sulle tracce di Giuseppe Viviani

In occasione di Amico Museo 2023 il Museo della Grafica di Palazzo Lanfranchi (Comune di Pisa, Università di Pisa) organizza:

Caccia al tesoro. 
Sulle tracce di Giuseppe Viviani

Attività per famiglie 

Sabato 6 maggio 2023, ore 16:00

Età consigliata: 6-11 anni

Attraverso gli indizi che troveremo nella mostra I colori dell’anima. Giuseppe Viviani (1898-1965)

scopriamo la regola segreta che ci permetterà di aprire la porta del laboratorio per realizzare un’originale opera d’arte.

Evento gratuito

Partecipazione su prenotazione fino a esaurimento dei posti disponibili. 

Prenotazioni all’indirizzo e-mail: educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it Scadenza prenotazioni: venerdì 5 maggio 2023, ore 13:00.
È richiesta la presenza di un adulto accompagnatore per tutta la durata dell’attività. 

Per maggiori informazioni:  educazione.museodellagrafica@sma.unipi.it –  050 2216059/70.

Per ulteriori informazioni Cliccare il logo

Museo della Grafica – Lungarno Galilei, 9 – Pisa
Tel. 050/2216060
E-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
www.museodellagrafica.sma.unipi.it

CASTELLO DI RIVOLI – L’Esperienza dell’Arte

L’Esperienza dell’Arte

Grandi studiosi si confrontano con alcuni capolavori della Collezione Cerruti raccontando in appassionanti incontri con il pubblico il percorso creativo delle singole opere

Da giovedì 25 maggio a giovedì 23 novembre 2023, ore 18.00 – 19.30
Villa Cerruti, Sala delle Orchidee

A un anno di distanza dalla pubblicazione del Catalogo generale della Collezione Cerruti, edito da Umberto Allemandi, riprende il ciclo di conferenze dal titolo L’Esperienza dell’Arte.
Avviato all’inizio del 2020, il ciclo prevede che un giovedì al mese storici dell’arte e studiosi di altre discipline presentino al pubblico un’opera o un nucleo di opere della collezione di Francesco Federico Cerruti. Quest’anno gli incontri saranno dedicati a Giovanni Boldini, Felice Casorati, Agnolo Gaddi, Gino De Dominicis, Antonio Fontanesi, e, infine, alla collezione di libri miniati e antichi libri decorati. Ogni appuntamento contempla una visita speciale alla Collezione Cerruti con un approfondimento di fronte alle opere analizzate e una conferenza nella Sala delle Orchidee, attuale reception della casa-museo.

La Collezione Cerruti, polo del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, aperto al pubblico nel maggio 2019, è una collezione privata di altissimo livello che comprende quasi trecento opere di pittura e scultura, tappeti preziosi, libri antichi, legature di pregio e mobili di celebri ebanisti che spaziano dal medioevo al contemporaneo.

La collezione, iniziata a metà degli anni Sessanta, annovera fra gli altri capolavori che vanno dalle opere di Bernardo Daddi e Pontormo a quelle di Renoir, Modigliani, Kandinskij, Klee, Boccioni, Balla e Magritte, per arrivare a Bacon, Burri, Warhol, De Dominicis e Paolini, ed è il frutto della passione e della sensibilità artistica di Francesco Federico Cerruti (Genova, 1922 – Torino, 2015), figura esemplare di imprenditore e collezionista scomparso all’età di 93 anni.

Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, in virtù di un accordo firmato nel luglio 2017 con la Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte, è il primo museo d’arte contemporanea che grazie alla sua collezione poliedrica e ricca di sfaccettature getta un ponte dialogico tra il presente e il passato. L’intenzione è di creare un modello nuovo di museo, in cui l’arte del passato è osservata da prospettive contemporanee dando vita a un vero e proprio scambio vitale tra collezioni, artisti d’oggi e capolavori del passato.

L’Esperienza dell’Arte: programma

Il 25 maggio 2023, dalle 18.00 alle 19.30, Gianluca Poldi, esperto di analisi scientifiche per lo studio e la conservazione delle opere d’arte, analizzerà il processo creativo di Giovanni Boldini, pittore italiano che a cavallo tra Otto e Novecento fu amato ritrattista dell’alta società parigina. L’incontro è occasione di presentazione del nuovo volume curato da Poldi, con Fabio Frezzato, Giovanni Boldini. Il processo creativo. Indagini scientifiche e conservazione, Antiga Edizioni, Cornuda (Treviso) 2022.

Il 22 giugno 2023, dalle 18.00 alle 19.30, la storica dell’arte e curatrice Giorgina Bertolino presenterà al pubblico il nucleo dei dipinti di Felice Casorati della Collezione Cerruti. Sarà esaminata, inoltre, la relazione tra l’artista, eminente figura della pittura italiana della prima metà del Novecento, e il compositore torinese Alfredo Casella. Cuore della trattazione sarà la grande tempera Mattino (Colazione), 1919-1920 c., che prima di entrare nella Collezione Cerruti fu proprietà del musicista. L’incontro sarà accompagnato dalle musiche di Casella, eseguite per l’occasione al pianoforte della Villa.

Il 13 luglio 2023, dalle 18.00 alle 19.30, Carolyn Christov-Bakargiev, Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della Fondazione Cerruti, guiderà il pubblico in una visita speciale alla scoperta dei segreti di Francesco Federico Cerruti e della sua raccolta d’arte e oggetti preziosi. Il rapporto privilegiato del collezionista con il libro e la legatura sarà affrontato esaminando un’importante opera della collezione: le cuspidi raffiguranti l’Angelo annunciante, il Redentore e la Vergine annunciata, 1387-1388, del pittore fiorentino Agnolo Gaddi.

Martedì 18 luglio 2023, dalle 11.00 alle 15.00, in occasione dell’onomastico di Francesco Federico Cerruti, la Collezione Cerruti sarà eccezionalmente aperta al pubblico con visite guidate a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e degli storici dell’arte Laura Cantone e Fabio Cafagna.

Il 28 settembre 2023, dalle 18.00 alle 19.30, Fabio Belloni, Professore di Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Torino, analizzerà Senza titolo(la Gioconda), 1992, di Gino De Dominicis. L’opera appartiene a una serie di disegni su tavole di pioppo realizzati dalla seconda metà degli anni ottanta, traendo ispirazione dall’enigmatica figura de LaGioconda di Leonardo da Vinci. Sono gli anni in cui, nel percorso artistico di De Dominicis, si consuma il passaggio dalla prima stagione concettuale e performativa a quella più matura della pittura e dell’installazione.

Il 26 ottobre 2023, dalle 18.00 alle 19.30, Virginia Bertone, Conservatore Capo delle collezioni permanenti della GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino e Responsabile Direttivo di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino, si soffermerà sul gruppo di cinque dipinti di Antonio Fontanesi, uno dei più grandi innovatori della pittura di paesaggio del XIX secolo. Le opere raccolte da Cerruti consentiranno di ripercorrerne l’intera carriera.

Per l’ultimo appuntamento del 23 novembre 2023, dalle 18.00 alle 19.30, Maurizio Aceto e Francesca Robotti dell’Università del Piemonte Orientale e Patrizia Davit dell’Università di Torino racconteranno al pubblico la campagna di indagini diagnostiche effettuate sul nucleo di libri miniati e antichi libri decorati della Collezione Cerruti. Tali indagini sono rivolte a valutare il pregio degli apparati decorativi di ogni libro in base al valore merceologico e alla provenienza dei materiali pittorici impiegati, a confermare la datazione e l’attribuzione storico-artistica e infine a valutare lo stato di salute delle decorazioni.

BIOGRAFIE DEI RELATORI

Maurizio Aceto Professore di Chimica analitica, Università degli Studi del Piemonte Orientale. Si occupa da diversi anni di analisi nel campo dei beni culturali e in particolare di codici miniati, allo scopo di valutarne autenticità, pregio, stato di conservazione, provenienza geografica e datazione. In questo ambito ha sviluppato collaborazioni con le principali biblioteche italiane ed europee.
 
Fabio Belloni Professore associato di Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli Studi di Torino. Ha studiato presso l’Università degli Studi di Udine ed è stato Post-doctoral Fellow del CIMA – Center for Italian Modern Art di New York. Tra le sue pubblicazioni: Militanza artistica in Italia, 1968-1972 (Roma 2015); L’ultimo quadro di storia, in Renato Guttuso. L’arte rivoluzionaria nel cinquantenario del ’68 (Milano 2018); Giulio Paolini, Disegno geometrico, 1960 (Torino-Mantova 2019); Maurizio Fagiolo dell’Arco critico d’arte militante, 1964-1980 (Milano 2021).
 
Virginia Bertone Conservatore Capo delle collezioni permanenti, Responsabile Direttivo Biblioteca d’Arte e Archivio Fotografico, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino, e Responsabile Direttivo, Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica, Torino. Si è laureata in Storia dell’Arte Medioevale con Enrico Castelnuovo presso l’Università degli Studi di Torino. Ha svolto studi nell’ambito dell’arte dell’Ottocento e del primo Novecento e curato mostre sulla pittura di paesaggio italiano, su Massimo d’Azeglio e Antonio Fontanesi.
 
Giorgina Bertolino Storica dell’arte e curatrice indipendente. È autrice del Catalogo generale delle opere di Felice Casorati. I Dipinti. 1904-1963 e Le sculture (con F. Poli, Torino 1997 e 2004), di Pinot Gallizio. Catalogo generale delle opere 1953-1964 (a cura di M.T. Roberto, con F. Comisso, Milano 2001) e di Nella Marchesini. Catalogo generale. I dipinti (1920-1953) (Cinisello Balsamo 2015). Tra le mostre da lei curate: Felice Casorati. Collezioni e mostre tra Europa e Americhe (Alba, Fondazione Ferrero, 2014), I mondi di Riccardo Gualino, collezionista e imprenditore (con A. Bava, Torino, Sale Chiablese dei Musei Reali, 2019), Carlo Levi. Tutto il miele è finito. La Sardegna e la pittura (Nuoro, MAN – Museo d’Arte Provincia di Nuoro, 2022), Felice Casorati (con D. Ferrari, S. Roffi, Mamiano di Traversetolo, Parma, Fondazione Magnani-Rocca, 2023).
 

Carolyn Christov-Bakargiev Scrittore, storico dell’arte e curatore. Attualmente è Direttore del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e della Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte, Rivoli-Torino. Nel 2019 ha ricevuto l’Audrey Irmas Award for Curatorial Excellence. È stata Edith Kreeger Wolf Distinguished Visiting Professor in Art Theory and Practice alla Northwestern University, Chicago (2013-2019). È stata Direttore Artistico della Biennale di Sydney nel 2008, di dOCUMENTA (13) a Kassel, Banff, Alessandria-Cairo e Bamiyan-Kabul nel 2012 e della Biennale di Istanbul nel 2015. Fra le sue maggiori pubblicazioni: Arte Povera (Londra 1999).
 
Patrizia Davit Tecnico di ricerca presso il Dipartimento di Chimica dell’Università di Torino. È laureata in Chimica e PhD in Scienze Chimiche, con una tesi su Impiego di tecniche analitiche nello studio di materiali ceramici e vetri antichi. La sua principale attività di ricerca riguarda la caratterizzazione, la valutazione della tecnologia di produzione, lo studio di provenienza e l’analisi dei fenomeni di degrado di materiali archeologici, storici ed artistici. Si occupa inoltre di didattica della Chimica e di divulgazione scientifica. È co-autrice di oltre cinquanta contributi su riviste, monografie e volumi a stampa e di ottanta comunicazioni a congressi nazionali ed internazionali.
 
Gianluca Poldi Professore, Università degli Studi di Bergamo. Fisico di formazione, ha conseguito un dottorato di ricerca in Scienza per i beni culturali (Firenze) e uno in Teoria e analisi del testo (Bergamo). Si occupa di analisi scientifiche, soprattutto non invasive, per lo studio e la conservazione di opere di interesse culturale. Ha insegnato presso le università di Milano e Verona ed esaminato migliaia di dipinti in musei e collezioni private in Italia e all’estero, dedicando numerosi studi alla tecnica pittorica di vari artisti, soprattutto del XV-XVI e XIX-XX secolo, tra essi Mantegna, Bellini, Bramantino, Carpaccio, Lotto, Tiziano, Tiepolo, fino a Segantini, Boccioni, de Chirico, Albers.
 
Francesca Robotti Dottoressa in Chimica, Università del Piemonte Orientale. Ha svolto una tesi riguardante la tintura sostenibile di tessuti utilizzando il Folium, ed è in procinto di laurearsi in Scienze chimiche con una tesi sulla diagnostica di una collezione di corali commissionata da Papa Pio V e conservata presso il Museo Civico di Alessandria.


CALENDARIO DEGLI INCONTRI


25 maggio 2023, ore 18.00* – 19.30
Gianluca PoldiGiovanni Boldini tra finito e non finito
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

22 giugno 2023, ore 18.00* – 19.30
Giorgina BertolinoFelice Casorati e Alfredo Casella
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

13 luglio 2023, ore 18.00* – 19.30
Carolyn Christov-BakargievEssere riservati. L’immortalità attraverso l’immortalità della propria collezione. Dalla precisione alla perfezione
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

18 luglio 2023, ore 11.00 – 15.00
In occasione dell’onomastico di Francesco Federico Cerruti, la Collezione Cerruti sarà eccezionalmente aperta al pubblico con visite guidate a cura del Dipartimento Educazione del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e in presenza degli storici dell’arte Laura Cantone e Fabio Cafagna.

28 settembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Fabio BelloniGino De Dominicis
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

26 ottobre 2023, ore 18.00* – 19.30
Virginia BertoneI dipinti di Antonio Fontanesi nella Collezione Cerruti
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

23 novembre 2023, ore 18.00* – 19.30
Maurizio Aceto, Francesca Robotti e Patrizia DavitLa collezione dei volumi miniati sotto la lente della chimica
Sala delle Orchidee – Villa Cerruti

* Il biglietto va ritirato entro le ore 17.45 presso la Biglietteria del Castello di Rivoli

Le conferenze, per un numero massimo di 16 persone, si tengono nella Sala delle Orchidee di Villa Cerruti e comprendono una visita speciale alla Villa.
È necessaria la prenotazione alla pagina https://www.castellodirivoli.org/tickets/#
Il costo del biglietto intero è di € 26,50; biglietto ridotto € 19,50 (giornalisti, gruppi da 3 o più persone, Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta); € 10,00 per studenti universitari fino a 26 anni e istituzioni equiparate.
Il biglietto è comprensivo dell’ingresso al Castello di Rivoli che potrà essere visitato nella stessa giornata, prima dell’incontro. Il Museo chiude alle ore 17.30, ma è possibile recarsi in Biglietteria nella Manica Lunga fino alle ore 17.45.
La navetta di collegamento alla Collezione Cerruti parte alle ore 17.55 dal piazzale antistante al Castello di Rivoli.
Per il ritiro del biglietto è necessario recarsi alla Biglietteria del Castello di Rivoli almeno 15 minuti prima della partenza della navetta.


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
come arrivare

Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.
Facebook | Twitter | Instagram

Ufficio Stampa Castello di Rivoli – Manuela Vasco
press@castellodirivoli.org | tel. 011.9565209
Consulenza Stampa – Stilema | anna.gilardi@stilema-to.it | tel. 011.530066

MAMbo, Bologna: BOOKS. Bologna art books festival – Prima edizione

Bologna art books festival
Festival del libro d’arte, Bologna

prima edizione

a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi

26, 27 e 28 maggio 2023
Settore Musei Civici Bologna | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
via Don Minzoni 14, Bologna

Presentazione e preview stampa: venerdì 26 maggio, ore 11.00
Inaugurazione: venerdì 26 maggio, ore 12.00

venerdì 26 maggio, ore 12.00 – 19.00
sabato 27 e domenica 28 maggio, ore 10.00 – 19.00
accesso con biglietto collezione MAMbo

www.mambo-bologna.org

Danilo Montanari Editore in collaborazione con Settore Musei Civici Bologna |MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna presenta la prima edizione di BOOKS, il festival dedicato ai libri d’arte e d’artista a cura di Danilo Montanari e Lorenzo Balbi che si terrà negli spazi della Sala delle Ciminiere del museo da venerdì 26 a domenica 28 maggio 2023.

Nato dall’idea di non disperdere l’eredità di due manifestazioni fondamentali del settore –Artelibro, il Festival del Libro d’Arte che si è svolto a Bologna dal 2003 al 2014, e FLAT – Fiera Libro Arte Torino, appuntamento internazionale che ha animato il capoluogo piemontese dal 2017 al 2019 – BOOKS intende posizionarsi in un segmento “laterale” seppur non strettamente alternativo al fenomeno delle fiere, con l’obiettivo di proporre, grazie al libro come medium, contenuti e occasioni che facilitino il rapporto diretto, di conoscenza e scambio, tra artisti e collezionisti, senza rinunciare a una vocazione di mercato.

Per la prima edizione di BOOKS, gli ampi spazi della Sala delle Ciminiere accoglieranno circa 40 espositori, librai ed editori del settore, italiani e internazionali, presenti con veri e propri progetti sul libro d’arte: non stand, ma tavoli di approfondimento concentrati su un numero limitato di titoli, non superiore alle 100 unità per espositore.
Accanto ai tavoli degli espositori, sempre all’interno della Sala delle Ciminiere troveranno spazio otto focus espositivi: dalla presentazione di tutti i libri d’artista di Franco Vaccari ai 5 libri nati negli anni Settanta dalla collaborazione tra Claudio Parmiggiani e Mario Diacono; dai libri in edizione limitata di Paolo Ventura a tutti i libri curati da Luigi Ghirri durante la sua attività di artista e fotografo; dai libri d’artista di Daniela Comani dagli anni Novanta a oggi fino a una selezione della produzione di Jacopo Benassi e a un omaggio postumo all’artista Irma Blank, scomparsa pochi giorni fa.
Un focus monografico sarà inoltre riservato a Giorgio Maffei, con circa 50 libri da lui curati: libri sui libri, dedicati alla produzione di maestri come Bruno Munari, Alighiero Boetti e Sol LeWitt.

L’allestimento di BOOKS sarà organizzato in modo da favorire lo scambio conviviale: al centro della Sala delle Ciminiere troverà spazio un’area lounge in modo che gli incontri con gli autori e i collezionisti possano svolgersi in dialogo con i focus espositivi, senza soluzione di continuità.
Un programma di talk e conversazioni arricchirà di stimoli la tre giorni e avrà come cardine la lectio di Anne Moeglin-Delcroix, autrice di Esthétique du livre d’artiste (1997), saggio che dalla sua prima edizione si è affermato nel mondo come lo studio di riferimento sull’argomento.


Compo Ghirri

La prima edizione del Bologna art books festival si avvale di un comitato scientifico composto da Silvia AlessandriMario DiaconoLiliana De Matteis e Giovanna Pesci.
L’immagine guida di BOOKS è stata ideata da Paolo Ventura.
L’ambiente sonoro che accompagnerà il festival è realizzato da Carolina Martines.
Il progetto prevede la collaborazione con gallerie e istituzioni culturali della città.

BOOKS fa parte di Bologna Portici Festival – Heritage meets Creativity, l’evento promosso e coordinato dal Comune di Bologna per celebrare i Portici Patrimonio dell’Umanità UNESCO nell’ambito del cartellone di eventi Bologna Estate. Proprio il portico dell’Ex Forno del Pane, edificio storico che ospita il MAMbo, è tra quelli selezionati nella lista UNESCO.

Si ringraziano per la collaborazione: Collezione Maramotti, Archivio Luigi Ghirri, Galleria Studio G7, Galleria P420, Maffei Studio Bibliografico.

www.booksfestival.it


Ufficio stampa BOOKS
Lara Facco P&C, Milano
E. press@larafacco.com
Lara Facco | E. lara@larafacco.com
Claudia Santrolli | E. claudia@larafacco.com

Ufficio stampa Settore Musei Civici Bologna
E. UfficioStampaBolognaMusei@comune.bologna.it
Elisa Maria Cerra | T. +39 051 6496653 | E. elisamaria.cerra@comune.bologna.it
Silvia Tonelli | T. +39 051 6496620 | E. silvia.tonelli@comune.bologna.it

Informazioni generali
MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna
Tel. +39 051 6496611
www.mambo-bologna.org
info@mambo-bologna.org
Facebook: MAMboMuseoArteModernaBologna
Instagram: @mambobologna
Twitter: @MAMboBologna
YouTube: MAMbo channel

Settore Musei Civici Bologna
www.museibologna.it
Instagram: bolognamusei

Torino, 515 Creative Shop: Dopo la tappa in Kenya torna in Italia la mostra fotografica SantAfrika a cura di Marcella Pralormo e foto di Sabrina Poli

Sabrina Poli, lo Sguardo Diagonale
SANTAFRIKA a Torino

A cura di Marcella Pralormo

L’esposizione, a cura di Marcella Pralormo, presenta la mostra itinerante Santafrika, attraverso un nuovo taglio curatoriale dove le fotografie di Sabrina Poli raccontano la bellezza, la libertà e l’autenticità del processo creativo, nello spazio di 515 Creative Shop.

Dal 3 al 26 maggio 2023

515 Creative Shop, Via Giuseppe Mazzini 40, Torino

Dopo la tappa in Kenya al Blue Empire Cottage, le fotografie di SantAfrika tornano in Italia a Torino nella settimana dedicata alla fotografia.
Dal 3 al 26 maggio 2023 negli spazi di 515 Creative Shop di Torino sarà ospitata la mostra fotografica SantAfrika ideata da Sant’Era, con le fotografie di Sabrina Poli, e sotto la curatela di Marcella Pralormo, storica dell’arte, già Direttrice della Pinacoteca Agnelli di Torino e ideatrice del progetto curatoriale Arte, Benessere e Colori.

SantAfrika si presenta al pubblico attraverso questo nuovo e innovativo taglio curatoriale che vede al centro il rapporto tra Arte e Benessere, dove si legge una celebrazione della libertà e una visione di bellezza spontanea e inconsueta. Le fotografie di Sabrina Poli rappresentano donne keniote, che indossano abiti senza tempo di stilisti nordici provenienti dalla collezione di Sant’Era. Scatti che raccontano la libertà di chi ha posato, donne normali, che di solito lavorano in un albergo o in un ristorante, che lo sguardo di Sabrina Poli che, in collaborazione con Sant’era, le trasforma in donne padrone di sé stesse e del proprio corpo.

L’artista-fotografa ci racconta, attraverso l’arte, la sua esperienza di vita anche dolorosa e conduce lo spettatore in un viaggio intimo e personale dove l’arte rappresenta una vera e propria cura sia per l’artista che la crea che per lo stesso spettatore che la osserva. Nel suo testo la curatrice scrive: “Come una contemporanea Frida Kahlo, Sabrina mostra a noi oggi come da una ferita fisica e psicologica possa nascere l’arte”. Una ferita che si è trasformata in pura bellezza, la stessa bellezza che ritroviamo negli scatti della mostra.

Proseguendo, la curatrice osserva che: “Sabrina ha uno sguardo ‘diagonale’, riprende le modelle dal basso verso l’alto attraverso una traiettoria inclinata che esprime la ferita di un lungo percorso di cura che l’ha segnata profondamente e ancora oggi influenza il suo modo di vestirsi e di portarsi nel mondo. Il suo corpo ha bisogno di libertà. E la libertà e la bellezza sono il tema di questa mostra […] Sabrina si rivolge d’istinto alla tecnica del ritratto di profilo perché la visione di una sola parte del volto le permette di sintetizzare la forma senza soffermarsi sull’indagine psicologica che non le interessa. L’artista vuole rappresentare quella solennità ancestrale che percepiamo immediatamente quando guardiamo queste donne dalla bellezza antica. Il genere del ritratto di profilo risale infatti all’antichità classica: gli Egizi e i Greci lo utilizzavano per conferire regalità e solennità alle figure ritratti con la tecnica del bassorilievo e nelle pitture”.

L’esposizione è un racconto di armonia sulla libertà del corpo attraverso le immagini del reef lunare del mattino quando il mare è lontano dalla riva, di donne che si vestono come non hanno mai avuto occasione di fare. I colori che prevalgono in SantAfrika sono il Bianco della luce e il Nero dei corpi, simbolo del maschile e del femminile, dello Yin e lo Yang, ossia due opposti che si attraggono e si completano. In alcuni scatti compare il Rosso, il colore della terra e del radicamento. Questi sono i colori del continente africano che rappresentano la luce, la terra e le persone. All’interno dell’esposizione sarà inoltre presente un percorso audio dedicato al benessere e ai colori a cura di Marcella Pralormo; la curatrice condurrà inoltre delle meditazioni come momento di benessere per i visitatori.

Questo nuovo modo di vivere e sperimentare l’arte si ricollega anche alla scelta dello spazio, per nulla casuale: 515 Creative Shop non è una galleria tradizionale ma è un luogo dove diverse arti, visive, performative e ludiche, dialogano tra di loro; proprio questa trasversalità si abbina all’idea che sta dietro l’esposizione. 

SABRINA POLI

Sabrina Poli, art director e visual designer, lavora nella comunicazione crossmediale. Formatasi presso l’Accademia di Belle Arti di Ravenna e l’Università del Progetto a Reggio Emilia, si dedica da sempre all’arte, design e alla fotografia.

Durante la formazione, master UDP, sviluppa progetti fotografici col maestro Luigi Ghirri, il progetto “Poesie Terapeutiche” con lo scrittore Ermanno Cavazzoni. In seguito collabora a progetti di design con lo studio di architettura Stefano Giovannoni a Milano. Progetta per diversi brand di moda, design e cosmetica tra cui Diego dalla Palma, Fendi Casa e Accademia Bizantina Orchestra.

MARCELLA PRALORMO

Marcella Pralormo ha diretto per vent’anni la Pinacoteca Agnelli di Torino. Si occupa di Progetti su Arte, benessere e salute. È una storica dell’arte, curatrice, esperta di tecniche artistiche e di storia dei colori e creativa. Lavora con l’arte e con la creatività come fonte di benessere per le persone attraverso progetti e percorsi privati nelle opere d’arte e negli studi degli artisti e attraverso workshop di acquerello e di creatività in natura. Marcella è autrice, insieme a Monica Tomiato, del libro “L’acquerello in Piemonte dall’800 a oggi”, edito da Daniela Piazza Editore.

SANT’ERA

Sant’era muove i primi passi nel mondo della moda e del beauty negli anni Ottanta, collaborando con aziende leader nel settore cosmetico per capelli. Si trasferisce a Roma, dove lavora con grandi maestri tra cui John Santilli art director di Vidal Sasson: esperienza fondamentale per apprendere le basi e le geometrie del taglio, l’anatomia, il trucco, lo styling.È punto di riferimento per il mondo cinematografico e quello dello spettacolo. Negli anni Novanta apre il suo primo spazio nasce così Sant’era, a Cesenatico: un ambiente pieno di energia che ospita mostre d’arte, presentazioni di prodotti, eventi per clienti, ospita inoltre amici e chiunque voglia avvicinarsi al suo mondo.

515 CREATIVE SHOP

515 Creative Shop è uno studio creativo che sviluppa idee in maniera trasversale in diversi ambiti e settori. Da sempre un laboratorio di ricerca con una grande attenzione per il mondo dell’arte.



INFO UTILI
TITOLO: SANTAFRIKA – Sabrina Poli, lo Sguardo Diagonale
DI: SABRINA POLI E SANT’ERA
A CURA DI: MARCELLA PRALORMO
DOVE: 515 CREATIVE SHOP, VIA GIUSEPPE MAZZINI 40, TORINO
QUANDO: DAL 3 AL 26 MAGGIO 2023
 
UFFICIO STAMPA CULTURALIA DI NORMA WALTMANN

Culturalia

051 6569105 – 392 2527126            
info@culturaliart.com  | www.culturaliart.com
Facebook: Culturalia | Instagram: Culturalia_comunicare_arte
Linkedin: Culturalia di Norma Waltmann | Youtube: Culturalia

Articolo in prima uscita il 7 aprile 2023
Articolo in seconda uscita il 3 maggio 2023

Giuseppe Restifo: “Capizzi fra Tre e Seicento. In un mondo mediterraneo di tensioni”

Panorama di Capizzi – Fonte Wikipedia

Il Mediterraneo è un mare di montagne. Fra queste montagne mediterranee, non sempre adeguatamente considerate, si trova Capizzi. Di Capizzi e della sua storia si parlerà, nell’Aula Cannizzaro del Rettorato dell’Università, venerdì 5 maggio, alle ore 17.
L’occasione è data dalla presentazione dell’ultimo libro di Giuseppe Restifo: “Capizzi fra Tre e Seicento. In un mondo mediterraneo di tensioni”, pubblicato da Pungitopo editrice di Gioiosa Marea.

L’iniziativa è stata presa dalla Società messinese di storia patria, presieduta dal prof. Salvatore Bottari. Sarà lo stesso professore ordinario di Storia moderna a introdurre e coordinare i lavori, cui prenderanno parte la storica Elina Gugliuzzo (Università Pegaso) e l’antropologo Sergio Todesco (già direttore del Museo etnoantropologico di Mistretta). L’autore e l’editore Lucio Falcone discuteranno infine con i relatori e con il pubblico.

Capizzi non è un borgo fra i tanti; è un paese di montagna nella grande isola di Sicilia, radicato in una storia di lunga durata e di avvincente svolgimento. I tre secoli presi in considerazione, nel passaggio dal medioevo all’età moderna, danno conto del forte spirito di autonomia che contrassegna la comunità capitina e nello stesso tempo della sua capacità di muoversi in co-evoluzione con l’ambiente. Uno degli elementi della sua identità è dato dalla dedizione a San Giacomo, santo a un tempo locale e globale, la cui festa entra a far parte del grande patrimonio immateriale del Mediterraneo.


Nuovosoldo.com – segreteria di redazione
comunicato stampa – 2 maggio 2023

Alfredo Zelli in mostra allo HyunnArt Studio

Figura gialla 2023 cm 100x72x35 smalto acrilico su pet

ALFREDO ZELLI

tutto è nascente

testo in catalogo
Carlo Alberto Bucci

HyunnArt Studio

Inaugurazione: mercoledì 10/05/2023 ore 18.00

10 maggio – 15 giugno 2023

La personale “Tutto è nascente” propone opere del 2023 di Alfredo Zelli: due grandi lavori al centro dello spazio e alcune opere a parete. La mostra prende il titolo dalle due installazioni, create apposta per l’occasione, in cui l’artista prosegue il suo percorso di superamento dei limiti tra seconda e terza dimensione.

HyunnArt Studio presenta una personale di Alfredo Zelli che torna in viale Manzoni 85/87 dopo aver partecipato nel 2002 a due appuntamenti nel primo anno di vita dello spazio espositivo creato da Paolo Di Capua.
Tutto è nascente” propone opere del 2023: due grandi lavori al centro dello spazio e alcune opere a parete. La mostra prende il titolo dalle due installazioni, create apposta per l’occasione, in cui Zelli prosegue il suo percorso di superamento dei limiti tra seconda e terza dimensione. E giunge alla definizione di una pittura a tutto tondo che, come una scultura, chiede allo spettatore di girarle intorno. I fogli trasparenti, sui quali l’artista interviene con il colore, si espandono verso l’esterno partendo a raggiera dall’asse centrale della struttura. È guardando attraverso le superfici traslucide, e al tempo stesso muovendosi in cerchio intorno all’opera, che le forme dipinte sovrapposte acquisiscono dinamicamente la sostanza figurale del corpo umano, secondo una tavolozza brillante e luminosa che ricorda i colori squillanti della tradizione manierista. Nella visione simultanea l’opera così definita è una sorta di meridiana che scandisce la percezione della figura multiforme. E, attraverso il movimento dello sguardo intorno e dentro una pittura fatta di trasparenze, si percepisce il trascorrere del tempo.

Velo rosso 2023 cm 100x72x35 smalto acrilico su pet

“Tutto è nascente” è accompagnata da un testo in catalogo di Carlo Alberto Bucci.Alfredo Zelli (Roma 1957) attualmente è stato invitato ad esporre un lavoro nella mostra “Ipotesi Metaverso” (Palazzo Cipolla, a cura di Gabriele Simongini e Serena Tabacchi) e  ha tenuto la sua ultima personale (“Seconda e terza, una dimensione”) alla fine del 2022 a Blocco 13, sempre a Roma.  Nel 2019 ha partecipato all’idea di atelier aperto di Macro Asilo in via Nizza, dal 2 al 7 aprile, stesso anno in cui ha esposto (a settembre) “Navigante” alla collettiva “Abbi cura” nelle cabine di uno stabilimento balneare di Ostia. Cinque anni prima aveva preso parte alla Biennale di Viterbo, a cura di Giovanna De Feo, al LXV Premio Michetti di Francavilla al Mare e al XLVII Premio Vasto (per la cura, rispettivamente, di Tiziana D’Acchille e di Gabriele Simongini). Nel 2010 a Roma è con Claudio Givani, Maurizio Pierfranceschi e Vincenzo Scolamiero (con i quali spesso ha collaborato ed esposto) in “Quattro passi 2”, a cura di Shara Wasserman, alla Temple Gallery, e tiene una personale, accanto alle foto di Luigi Ghirri, in casa della famiglia Paradiso/Trisorio. Andando a ritroso, si segnala la partecipazione nel 2008 a “Sottosopra”, lungo la spirale della Rampa Prenestina di Roma, ad “Antico e novissimo” (stesso anno ma in palazzo Berardi Mochi Zamperoli a Cagli) e alla mostra “Acquisti e doni nei musei comunali”, allestita nel 2006 ai Capitolini (espone “Senza titolo”, uno smalto del 1999 che fa parte della raccolta cittadina). Nel 2002 partecipa, nello spazio Hyunnart, ad “A occhi aperti I” (a cura di Paolo Di Capua) ed a “Movimento del pensiero” (a cura di Marcello Carriero). Nel 1999 espone in “Trivi” nella galleria di Ugo Ferranti, ultima mostra di una lunga serie tra personali, collettive e presenze alle fiere di Bologna, Parigi, Basilea, Colonia (24 in tutto): la collaborazione era iniziata nel 1986 quando Zelli esordì, nello spazio del gallerista romano, insieme con Andrea Fogli e Claudio Givani. Sempre del secolo scorso sono, tra le altre, le personali nel 1995 al Mlac della Sapienza (per la cura di Augusto Pieroni), alla galleria Albert Baronian di Bruxelles (1987) e, l’anno prima, da Yvon Lambert a Parigi. Tra le collettive, “Lavori in corso 5” al Macro di Roma (1998); “Anni ‘90”, ai Musei comunali di Rimini (1991); nel 1990 “La otra esclultura”, a cura di Renato Barilli (Barcellona, Madrid, Darmstadt) che nel1988 lo aveva invitato a Rimini per “Ordine e disordine”; del 1988 sono anche “Nuove acquisizioni” della Galleria comunale di Bologna e la mostra milanese “Geometrie dionisiache” a cura di Lea Vergine.


HyunnArt Studio: viale Manzoni 85/87 00185 Roma
orario settimanale: dal martedì al venerdì 16.00/18.30
per appuntamento 3355477120 pdicapua57@gmail.com

Biblioteca Regionale di Messina: 2° appuntamento del Maggio dei Libri – “Spolia Sicula. Spoliazione e reimpiego in Sicilia”. Presentazione del volume di Leonardo Fuduli

Venerdì 5 maggio 2023, alle ore 17.30, avrà luogo presso la Biblioteca Regionale “Giacomo Longo”, il secondo appuntamento delle poliedriche iniziative racchiuse sotto l’intitolazione “Scie librarie: trame, intrecci di vita, connessioni”, organizzate in occasione del “Maggio dei Libri”  e inscritte nel palinsesto “Il Maggio dei libri a Messina 2023”, stilato dal Comune peloritano per gli aderenti al Patto per la Lettura.

Nella spaziosa e elegante Sala Lettura d’Istituto, sarà presentato il prestigioso volume “Spolia Sicula. Spoliazione e reimpiego in Sicilia” dell’Archeologo Leonardo Fuduli, con prefazione di Maria Beatriz Borba Florenzano e presentazione di Patrizio Pensabene, Arbor Sapientiae Editore, Roma 2022.
 
Dopo i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice, Dott.ssa Tommasa Siragusa, seguirà il prezioso contributo del Dott. Francesco Muscolino, Direttore del Museo Archeologico di Cagliari, Archeologo presso il Mic dal 2010 e socio della Pontificia Accademia Romana di Archeologia.

Modererà l’incontro il Prof. Emiliano Arena, Docente di discipline letterarie, latino e greco, presso il Liceo Classico “La Farina” di Messina.

Venerdì 5 maggio 2023, alle ore 17.30, avrà luogo presso la Biblioteca Regionale “Giacomo Longo”, il secondo appuntamento delle poliedriche iniziative racchiuse sotto l’intitolazione “Scie librarie: trame, intrecci di vita, connessioni”, organizzate in occasione del “Maggio dei Libri” e inscritte nel palinsesto “Il Maggio dei libri a Messina 2023”, stilato dal Comune peloritano per gli aderenti al Patto per la Lettura.

Nella spaziosa e elegante Sala Lettura d’Istituto sarà presentato il prestigioso volume “Spolia Sicula. Spoliazione e reimpiego in Sicilia” dell’Archeologo Leonardo Fuduli, con prefazione di Maria Beatriz Borba Florenzano e presentazione di Patrizio Pensabene, Arbor Sapientiae Editore, Roma 2022.

Nel prosieguo del Maggio dei Libri in Biblioteca, il focus è dunque sugli “Spolia”, id est elementi architettonici, sovente anche rilavorati, utilizzati o reimpiegati in costruzioni di epoca successiva alla loro realizzazione secondo una pratica comune a tutto il Mediterraneo antico e perdurante fino ad epoca moderna.

Dopo i Saluti Istituzionali e l’Introduzione della Direttrice, Dott.ssa Tommasa Siragusa, il volume sarà presentato a cura del Dott. Francesco Muscolino , Direttore del Museo Archeologico di Cagliari. Modererà l’incontro il Prof. Emiliano Arena, Docente di discipline letterarie, latino e greco, presso il Liceo Classico “La Farina” di Messina.

Il testo consente di addentrarsi in una affascinante tematica e indica a seconda del contesto del riuso, le motivazioni che hanno condotto al riutilizzo, a mezzo selezione di tali elementi di recupero, quali la legittimazione del potere, l’appropriazione di passate ideologie, con connessa risemantizzazione, fattori propagandistici o derivanti dalla carente sussistenza di materiali da costruzione.

Un elemento architettonico reimpiegato, già appartenente a un edificio antico, si carica di nuovo significato, connesso alla memoria e alle identità passate, divenendo un tassello nella costruzione del futuro e evidenziando il ruolo dei materiali nella formazione dei linguaggi architettonici siciliani.

“Il fenomeno del reimpiego degli elementi architettonici antichi in Sicilia, pur manifestandosi con esiti diversi, attraversa tutte le epoche con addensamenti geografici e cronologici fortemente dipendenti dal quadro storico-politico e socio-economico di ciascuna epoca. L’analisi della pratica partendo dal dato materiale posto in diacronia mette in luce una minore incidenza del reimpiego nel corso nell’alto medioevo, per il quale mancano attestazioni, e un numero fortemente elevato di casi nel corso del basso medioevo che coincide con la dominazione normanna. Luoghi fortemente simbolici, in città di primaria importanza sfoggiano spolia, frutto di una ricerca e selezione anche ben al di fuori dell’isola, evidentemente non senza un chiaro intento e cioè quello di saldare la corona alla romanitas e al papato.

Nelle epoche successive, pur decrescendo nelle proporzioni, il reimpiego permane in architetture civili e religiose, soprattutto attraverso la presenza di colonne, fino a confondersi nelle trame non sempre regolari, e talvolta bizzarre, del collezionismo, avente come principale obiettivo l’esibizione dell’antico.” (Spolia Sicula, pag.297- Abstract Scientifico).

L’AUTORE

Leonardo Fuduli nel testo riprende la Sua tesi di dottorato sulla decorazione architettonica della Sicilia nord orientale in età imperiale. Dopo la laurea in lettere classiche nel 2004, il dr. Fuduli ha conseguito la specializzazione a Lecce, nel 2008, in Archeologia classica e medievale e il Dottorato di Ricerca in Scienze Archeologiche e Storiche presso l’Università degli Studi di Messina nel 2012. E’ stato ricercatore post-dottorale presso gli Atenei di Volos e Atene e l’Universidade de São Paulo e tenuto il corso di Storia dell’Architettura romana al Museu de Arqueologia e Etnologia della stessa Università. E’ membro della Missione archeologica italiana a Cipro e del laboratorio di Studi sulla Città antica di São Paulo. E’ Docente titolare di discipline letterarie, latino e greco, presso il Liceo “G. Garibaldi” di Palermo. E’ autore della monografia “Fragmenta Paphia” e di articoli su riviste scientifiche nazionali e estere.

IL RELATORE

Francesco Muscolino, dopo la laurea in lettere classiche presso l’Ateneo di Catania, si è specializzato in Archeologia e ha svolto Dottorato in Archeologia e Storia dell’Arte greca e romana. E’ Archeologo presso il Mic dal 2010 e ha svolto servizio presso la Soprintendenza per i beni archeologici lombardi, il Polo Museale della Campania e il Parco Archeologico di Pompei. Ha diretto altresì l’Area Archeologica di Palazzo Pignano (CR), l’Area Archeologica e l’Antiquarium di Castelseprio e l’Ufficio Scavi di Stabia. Dal 2020 dirige il Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, dotato di autonomia speciale. E’ Autore di contributi su riviste scientifiche, Atti di conferenze e miscellanee, in particolare

su ceramica, epigrafia e topografia, e di monografie. E’ socio della Pontificia Accademia Romana di Archeologia.


Post dell’iniziativa culturale saranno presenti sulle pagine social della Biblioteca:

Chi non potrà prendere parte all’evento in presenza, potrà scrivere sui social commenti e domande da rivolgere ai Relatori durante l’incontro.
Nei giorni a seguire sarà disponibile il video.

Per INFO:     Ufficio Relazioni con il Pubblico
                       tel.090674564
                       urpbibliome@regione.sicilia.it
                                 (A cura di Ufficio Relazioni con il Pubblico. Maria Rita Morgana)

“Terra Madre” l’inno ambientale della cantante ARIANNA Bergamaschi – In collaborazione con RE:WILD di Leonardo di Caprio

TERRA MADRE – REWILD NEW MIX 2023

Segnaliamo il progetto dell’artista Arianna con l’inno musicale no profit dedicato al Pianeta.

Riguarda anche la protezione ed il ripristino della natura selvaggia (singolo e videoclip pro-bono realizzato in USA) in collaborazione con l’organizzazione fondata da scienziati insieme a Leonardo di Caprio il quale ha dato personalmente il benestare ad Arianna all’idea di “Terra Madre” donando al progetto le immagini sull’ambiente per la produzione e la realizzazione del videoclip che manda un messaggio molto potente.

TERRA MADRE traduzione
 
Questo è il momento
di guardarsi dentro
Avevamo bisogno di una maschera
aprire gli occhi?
 
La natura sussurra
su una strada deserta
La mia mano è sul mio cuore
ma non riesco a sentirne il ritmo
 
Io sono l’acqua
io sono il cielo
Questo è il momento di realizzare che
Non è finita
Non è finita
 
Siamo gli ospiti,
catturati in una prova,
in tutte le parti del mondo,
rendiamoci conto che
Non è finita
Non è finita
 
Possiamo essere sciocchi,
ma possiamo essere saggi
La terra è la nostra casa,
sentiamo le sue grida
Cosa vedi?
Paura e sconforto
abbiamo il potere
unisciti alla lotta
 
Noi siamo il suolo
Noi siamo il mare
Questo è il momento per noi di sentire che
Non è finita
Non è finita
 
La compassione sale
Nessun compromesso
Nessun’altra terra abbiamo in vista
Non è finita
La lotta non è finita
 
Oh Signore rendici forti
La nostra preghiera è un canto
La nostra canzone la nostra canzone la nostra canzone
 
Oh Dio illumina la nostra anima
Confidiamo nel tuo amore
Il tuo amore il tuo amore il tuo amore
 
La compassione sale
Nessun compromesso
Nessun’altra terra che abbiamo in vista
Non è finita
La lotta non è finita

La canzone è un inno ambientale in onore del Pianeta interpretato da Arianna – cantautrice e attrice teatrale – dal titolo ”Terra Madre – per Mother Earth”.
Questo potente brano condivide un messaggio che dovrebbe essere in prima linea nei pensieri dell’umanità ogni giorno. “Terra Madre” è un inno ambientale che cerca di ispirare e risvegliare l’umanità alla realtà del cambiamento climatico, instillando la speranza che possiamo ancora salvare questo bellissimo pianeta che ognuno di noi chiama casa.

Arianna ha creato questa canzone come un appello all’umanità affinché agisca a partire dalla protezione e dal ripristino della natura selvaggia. 

Cita: “Come puoi dire ai tuoi figli e ai tuoi nipoti che hai avuto la possibilità di fare qualcosa e non l’hai fatto?”

A sostegno della missione alla base di questa canzone, Arianna donerà tutti i proventi netti all’organizzazione no profit per la conservazione globale RE:WILD, che collabora con partner in quasi 90 paesi per proteggere e ripristinare la biodiversità.

“TERRA MADRE” è stata scritta insieme allo scrittore/regista Leonardo Ricagni a Los Angeles, al musicista/produttore/compositore Juan Manuel Leguizamon con sede a Los Angeles e alla musicista Michele Fischietti a Milano. 

Il video musicale è stato creato pro-bono dall’agenzia creativa di Los Angeles, Migrante, e Re:wild è stato determinante nel fornire riprese dell’ambiente per la produzione.

Chi è Arianna Bergamaschi

Arianna Bergamaschi

Arianna è una cantante italiana, attrice teatrale e interprete di teatro musicale.  Ha iniziato la sua carriera all’età di 14 anni come cantante ufficiale e testimonial Disney.

Da allora non ha smesso di pubblicare album pop e di essere protagonista di spettacoli teatrali e televisivi nella sua nativa Italia. Fra i suoi successi teatrali sono La bella e la bestia, Il mago di Oz, Romeo e Giulietta, Pinocchio, Tre cuori in affitto e Sogno di una notte di mezza estate. 

Nel 2013 Arianna ha raggiunto la quinta posizione nella classifica dance statunitense e ha avuto oltre 30 milioni di visualizzazioni su Youtube con la canzone Sexy People, con il rapper di fama mondiale Pitbull. 

È l’unica artista italiana ad aver collaborato con una schiera così eclettica di artisti internazionali come Pitbull, Will I am , Michael Bolton, Andrea Bocelli , Il Volo, Shaggy e FloRida.


Re:wild protegge e ripristina il selvaggio.  Hanno un focus singolare e potente: la natura selvaggia come soluzione più efficace alle crisi interconnesse del clima, della biodiversità e del benessere umano.  Fondato da un gruppo di rinomati scienziati della conservazione insieme a Leonardo Di Caprio, Re:wild è un moltiplicatore di forza che riunisce popoli indigeni, comunità locali, leader influenti, organizzazioni non governative, governi, aziende e il pubblico per proteggere e ricostruire la natura su scala e velocità  abbiamo bisogno.  Ulteriori informazioni su rewild.org.

Migrant Content è un’agenzia  che guida il cambiamento oltre i confini.  Con sede a Venice, in California, e uffici aggiuntivi in Uruguay e Milano, l’agenzia offre un approccio innovativo e cinematografico alla pubblicità, elevando i contenuti dei suoi clienti a un livello superiore.  Attraverso la sua miscela unica di matematica e magia, Migrante Content si connette profondamente con i consumatori per una potente esperienza emotiva e un ROI positivo.  La diversità del suo team le consente di navigare senza problemi nei mercati nordamericani, europei e latinoamericani.  Per ulteriori informazioni, visitare migran


Melina Cavallaro   

Uff. stampa & Promozione FREE TRADE Roma 
Valerio De Luca resp. addetto stampa 
Via Piave 74 – 00198 Roma – www.freetrade.it  Skypecavallaro.melina

Bologna, Palazzo Albergati: Proroga fino al 28 maggio la mostra “Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente”

A Bologna è stata proposta per la prima volta una straordinaria mostra: “Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente”.

Tre interpreti del mondo contemporaneo che dominano la scena artistica internazionale, riuniti in un inedito confronto a Palazzo Albergati.

Arthemisia prosegue nella nuova proposta di grandi mostre dedicate agli artisti contemporanei.

Proroga fino al 28 maggio a Palazzo Albergati di Bologna la mostra Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente che accoglie le opere più provocatorie, anticonformiste e rivoluzionarie del nostro tempo.
Una mostra che ruota intorno ai tre artisti più discussi ed amati degli ultimi anni e che, attraverso l’esposizione di 60 opere, racconta alcune delle storie più estreme e trasgressive della public art italiana e internazionale, attraverso il dialogo tra il misterioso artista inglese e i più influenti artisti italiani del momento, offrendo un panorama esaustivo e provocatorio sull’arte dei nostri giorni.

Jago, Banksy e TvBoy hanno sovvertito le regole dell’arte, rifiutando di entrare a far parte di un sistema imbrigliato ed escludente; sono tre artisti hanno “creato un precedente” e fatto parlare della loro arte arrivando al cuore del grande pubblico.

Jago, Banksy, TvBoy e altre storie controcorrente si presenta, appunto, come una tripla monografica che mostra le opere più significative di ognuno di loro: dalla Girl with Baloon a Bomb Love di BanksyApparato circolatorio e Memoria di sé di Jago; la serie dei baci e quella degli eroi di TvBoy, oltre a pezzi iconici dell’artista come la coppia “modernizzata” che ha dato vita alla enorme opera che dà il benvenuto all’aeroporto di Roma Fiumicino oppure il Gino Strada con il cartello “stop war” comparso una notte di qualche mese fa sui muri di Milano.
A questi tre nuclei si uniscono poi molte opere di varie generazioni di artisti che da loro hanno preso ispirazione e spunto, o che semplicemente si inseriscono nel percorso “controcorrente” che li caratterizza: da Obey – in mostra con il celebre manifesto Hope, realizzato nel 2008 per sostenere la campagna presidenziale di Barak Obama – a Mr. Brainwash (di cui, tra gli altri, un esemplare della sua Mona Linesa), da Ravo e La ragazza con l’orecchino di perla a Laika e il suo celeberrimo Not this “game” fino a Pau con la sua serie delle Santa Suerte.

Un dialogo – suddiviso in 4 sezioni – che porta il visitatore a cogliere le corrispondenze esistenti tra i diversi orientamenti nell’elaborazione delle tendenze legate all’arte e alla street art europea che, in questo momento, è un punto di riferimento internazionale.

La mostra, con il patrocinio del Comune di Bologna, è prodotta e organizzata da Arthemisia con la collaborazione di PiumaPop House Gallery e Apapaia.
La mostra vede come sponsor Poema, come mobility partner Frecciarossa Treno ufficiale e Cotabo, come media partner Urban Vision ed è consigliata da Sky Arte.
Il catalogo è edito da Skira


Sede
Palazzo Albergati
Via Saragozza, 28
40123 Bologna

Date al pubblico
fino al maggio 2023

Orari di apertura
Tutti i giorni dalle 10.00 alle 20.00
(la biglietteria chiude un’ora prima)

Biglietti
Intero € 15,00
Ridotto € 13,00

Info su orari, eventi e biglietti
www.palazzoalbergati.com
www.arthemisia.it
T. +39 051 030141

Hashtag ufficiale
#BolognaControcorrente

Ufficio StampaArthemisia
Salvatore Macaluso | sam@arthemisia.it
press@arthemisia.it | T. +39 06 69380306 | T. +39 06 87153272 – int. 332