Roma: sui ponteggi del Gruppo Pouchain ALESSIA BABROW presenta LOVE MY MOTHER

Da martedì 11 giugno 2024 Alessia Babrow è tornata a riutilizzare i ponteggi del Gruppo Pouchain, nel centro di Roma, in Via del Governo Vecchio, per presentare l’immagine simbolo della sua nuova serie, LOVE MY MOTHER, dando così continuità al Progetto #EX_TRA, da lei inaugurato nel 2020 e promosso dal Gruppo Pouchain con l’obiettivo di portare all’aperto, nella città, nelle strade, montata sui ponteggi per il tempo del restauro, un’opera d’arte. 

PROGETTO #EX_TRA

Sui ponteggi del Gruppo Pouchain
Alessia Babrow presenta LOVE MY MOTHER

Dall’11 giugno 2024

Via del Governo Vecchio 69 – Roma

In Love My Mother il concetto di “Madre” viene esteso alla “Grande Madre Terra“, a chi si prende cura, insegna, trasmette valori, condivide la propria saggezza oppure educa. «Madre è chi nutre amorevolmente», dichiara l’artista, «chi coopera, preserva, costruisce ed include; è una qualità dell’essere, di rapportarsi alla vita, agli altri e all’ambiente. Siamo figli della terra, oltre che dei nostri genitori; apparteniamo tutti al genere umano e va ricordato».

La serie è costituita da 12 opere dove i bambini sono i protagonisti, i portavoce di valori spesso dimenticati. «I bambini sono delle tele vergini già perfette in sé, su cui noi imprimiamo la nostra storia, sia da un punto di vista sociale, individuale e collettivo. I bambini ci ricordano la magia, la bellezza e la sacralità della vita», continua l’artista, «il mio è un atto di speranza rivolto al nostro presente e al loro futuro, immaginando che le prossime generazioni vivranno nel rispetto di questa terra e dei suoi abitanti».

Inoltre, entro il mese di luglio 2024, in Via del Governo Vecchio 115 e in Via Sora 24, saranno esposte due opere rivisitate per questa nuova serie, UNIVERSAL HEARTBEAT e LOVE IS STRONGER THAN HATE. 

Con il progetto #EX_TRA e con l’hashtag a cui è legato, Exempla Trahunt, gli esempi trascinano, il Gruppo Pouchain, leader nel settore dell’edilizia e del restauro monumentale, mette a disposizione i propri ponteggi per progetti artistici, nell’ottica di aprire la strada a nuovi percorsi socio-artistici e culturali, dimostrando che il senso di cooperazione genera e dona valore. 

Alessia Babrow, artista italo-sudafricana, ha indirizzato la sua opera verso un’indagine del concetto di arte come funzione sociale, interrogandosi su tematiche che spaziano dall’ambiente alla società, al patrimonio e dignità degli esseri umani. Fin dai suoi esordi artistici, Alessia Babrow si è dedicata ad un confronto con tematiche quali l’ambiente, la globalizzazione, temi sociali e di denuncia spingendosi fino alla religione, intesa come cultura di una data popolazione. Definita un’artista poliedrica, esplora le varie forme d’arte contemporanea impiegando diversi linguaggi espressivi, che spaziano dalla fotografia alla performance, video art, installazioni, assemblaggi e interventi urbani. Sviluppa una propria estetica che caratterizza tutto il suo operato, contraddistinguendosi per la ricerca indirizzata alla scoperta dell’io in relazione al mondo circostante. Le sue opere trovano un complemento con il fruitore che viene indirizzato attraverso titoli eloquenti, a volte provocatori, ma sempre evocativi. Uno slittamento continuo operato attraverso la ricerca artistica strettamente connessa a quella personale e al messaggio sociale di cui l’espressione della Babrow diventa veicolo primario e la stessa tecnica impiegata ne sono il mezzo e il linguaggio espressivo. Negli anni è stata esposta in Cina, Russia, Stati Uniti, Grecia, Austria e Italia.


PROGETTO #EX_TRA
Alessia Babrow
Love my Mother
Promosso da Gruppo Pouchain

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Descrizione generata automaticamente
  
Dall’11 giugno 2024
Via del Governo Vecchio 69 – Roma

Gruppo Pouchain
Via della Giustiniana, 1012 – Roma
Tel.+39 06.85384001
info@gruppo-pouchain.comex_tra@gruppo-pouchain.com
https://gruppo-pouchain.com

Immagine che contiene simbolo, testo, logo, Carattere

Descrizione generata automaticamente

Alessia Babrow
babrow.pressoffice@gmail.com

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
tel 3494945612 – roberta.melasecca@gmail.com
Cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Trieste, Museo per la Speleologia – Speleovivarium: “MOSTRI MERAVIGLIOSI”

La mostra dal titolo “Mostri meravigliosi“, liberamente ispirata al folklore che lega Carso, grotte e personaggi leggendari che affollano le pieghe di questi territori, si inaugura sabato 15 giugno alle 17.30, ospitata nel particolare Museo per la Speleologia – Speleovivarium (in Via Guido Reni, 2/C) gestito dalla Società Adriatica di Speleologia, organizzata dall’Associazione culturale Opera Viva nell’ambito del progetto “Quattro passi SottoeSopra”.

I giovanissimi autori dell’Accademia di Fumetto e Arti Grafiche di Trieste, ispirandosi alle più belle storie e leggende del Carso, hanno dato un volto ai folletti, alle fate e agli esseri leggendari, protagonisti di credenze che tutt’oggi percorrono in lungo e in largo quest’area geografica che si espande oltre i confini regionali. La mostra sarà visitabile fino al 20 luglio su appuntamento chiamando i numeri 3381655327 / 349 1357631 oppure scrivendo una mail a speleovivarium@email.it

Inaugurazione della mostra “MOSTRI MERAVIGLIOSI”
Folletti, fate ed essere leggendari del Carso nelle opere dei giovanissimi autori
dell’Accademia di Fumetto e Arti Grafiche di Trieste
Inaugurazione sabato 15 giugno, ore 17.30, al Museo per la Speleologia – Speleovivarium di Trieste

A rendere suggestiva la mostra, una lettura scenica dal titolo “Fantastici respiri”, con due giovani attori, Marco Ghersetich e Ilaria Vecchiet, che faranno conoscere le più belle e particolari leggende del Carso epigeo e ipogeo. Dal recupero del materiale storico e d’archivio, grazie ai diversi cultori della materia, si porteranno in luce delle incredibili scoperte: come è nato il Carso, che origini abbia il tipico vento triestino, la Bora, chi sono i folletti che vivono nei burroni carsici, ma anche storie che vedono come protagonisti gli animali.
Prevista anche una visita guidata al Museo, un tempo rifugio antiaereo costruito durante la Seconda Guerra Mondiale, divenuto contenitore di reperti paleontologici, minerali, fossile e attrezzatura speleologica, a cura della Società Adriatica Speleologia, Ente gestore del museo.

Il progetto “Quattro passi SottoeSopra. La Speleologia del Novecento tra storia e folklore”, ideato e diretto da Lorena Matic, organizzato dall’Associazione culturale Opera Viva, si realizza grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il contributo della Fondazione CRTrieste e la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio del Friuli Venezia Giulia, il Conservatorio di Musica Giuseppe Tartini, la Società Adriatica di Speleologia, la Società di Studi Carsici A.F. Lindner, il Gruppo Speleologico Flondar, la Commissione Grotte Eugenio Boegan – Alpina delle Giulie e l’Accademia di Fumetto e Arti Grafiche di Trieste.


Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it

Carbognano (VT): Tracce sparse a Carbognano – Presentazione nella Chiesa di Santa Maria

Il 15 e 16 giugno 2024 apre a Carbognano, borgo in provincia di Viterbo, la prima edizione di Tracce sparse a Carbognano, da un’idea di Daniela Perego, a cura di Paolo Angelosanto, MicroMuseo di Arte Contemporanea della Tuscia, Daniela Perego e Sculture in Campo – Parco di Scultura Contemporanea, con il patrocinio del Comune di Carbognano e della Pro Loco di Carbognano.

Il progetto verrà presentato il 15 giugno 2024 alle ore 12.00 presso la Chiesa di Santa Maria, alla presenza delle istituzioni, dei curatori – Paolo Angelosanto, Antonio Arevalo, Lucilla Catania e Daniela Perego – e degli artisti coinvolti.

TRACCE SPARSE A CARBOGNANO 2024
I edizione

A cura di
Paolo Angelosanto, MicroMuseo di Arte Contemporanea della Tuscia
Daniela Perego, Sculture in Campo – Parco di Scultura Contemporanea

15 – 16 giugno 2024 dalle 12.00 alle 21.00
Sedi varie – Carbognano (VT)

Presentazione 15 giugno 2024 ore 12.00
Chiesa di Santa Maria – Carbognano 

Tracce sparse a Carbognano è una mostra itinerantenel centro storico che si snoda in un percorso di opere d’arte realizzate da giovani artisti emergenti operanti nella zona del viterbese, in modo da coinvolgere la comunità locale nell’accoglienza e nel dialogo con l’arte e gli artisti. Nei giorni di inaugurazione sarà possibile percorrere le strade di Carbognano ed incontrare gli interventi di Diletta Amori, Brigdorius, Amedeo Desideri, Eirene, Gabriele Massei, Vanessa Serrano.

Inoltre per questa prima edizione, il giorno di inaugurazione del 15 giugno verrà presentato un grande murales ad opera di Stefania Fabrizi, che approfondirà il tema della violenza di genere.

Il borgo di Carbognano si conferma, così, centro di produzione del contemporaneo, ripercorrendo e continuando una storia pluridecennale, incentrata sulla promozione e la diffusione delle nuove ricerche artistiche, che ha avuto inizio nel 2002 con il progetto Centro per l’Arte Contemporanea di Carbognano, nato da un’idea dell’artista Anna Ajò e che ha coinvolto numerosi artisti di nazionalità e specificità espressive differenti. Con Tracce sparse, come con i progetti che lo hanno preceduto, l’arte contemporanea dialoga, dunque, con la storia e l’architettura: dal Castello Farnese, dimora di Giulia Farnese, personalità di spicco del rinascimento di cui quest’anno ricorre il cinquecentenario della morte, alle numerose chiese cinque e seicentesche, ai vicoli del borgo di origine etrusche.

Le opere rimarranno visibili a Carbognano per un anno intero, fino alla presentazione dell’edizione successiva.


INFO
Tracce sparse a Carbognano 2024
I edizione
A cura di
Paolo Angelosanto, MicroMuseo di Arte Contemporanea della Tuscia, Daniela Perego e Sculture in Campo – Parco di Scultura Contemporanea
Con il patrocinio e il contributo del Comune di Carbognano e della Pro Loco di Carbognano
Artisti: Diletta Amori, Brigdorius, Amedeo Desideri, Eirene, Gabriele Massei, Vanessa Serrano
Con la partecipazione di Stefania Fabrizi

15 – 16 giugno 2024 dalle 12.00 alle 21.00
Sedi varie – Carbognano (VT)


Contatti
Daniela Perego
info@danielaperego.com
www.danielaperego.com

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
roberta.melasecca@gmail.com

ROSSI CARDINALI. Installazione di Francesco Petrone tra gli ulivi di Borgo Turrito

Venerdì 14 giugno 2024 a partire dalle ore 20.00, Borgo Turrito presenta, presso la sede dell’Azienda a Borgo Incoronata (Foggia), l’installazione Rossi Cardinali di Francesco Petrone, accompagnata da un testo critico di Chiara Guidoni.

Francesco Petrone
Rossi Cardinali
 
Testo critico di Chiara Guidoni
 
Inaugurazione 14 giugno 2024 dalle ore 20.00
 
Borgo Turrito
Borgo Incoronata – Foggia
 
Fino al 31 agosto 2024

L’opera, ideata e creata per il viale alberato dell’azienda, si muove su una riflessione parallela fra il simbolo e la natura, creando un meccanismo ossimorico che l’artista abbraccia frequentemente nella sua poetica e nella sua produzione: un viale di alberi di ulivo sarà tempestato da una miriade di uccelli cardinali in cera rossa, accompagnando e abbracciando il pubblico che vi transiterà.

In occasione dell’inaugurazione, alla presenza dell’artista, è prevista anche la partecipazione dell’amico Roberto Galano, regista, attore e direttore del Teatro dei Limoni di Foggia, con una conversazione a due ed una lettura dedicata.

La genesi dell’opera sarebbe quindi da ricercare in un doppio binario, che da un lato analizza la figura dell’uccello cardinale, in particolare modo nella sua valenza simbolica e cromatica, e dall’altro, attraverso l’utilizzo di un materiale come la cera, abbraccia una riflessione più ampia sul rapporto dell’uomo con le forze naturali. Gli uccelli rappresentano il rapporto fra la terra e il cielo, fra ciò che è terreno e ciò che è divino: una creatura capace di abitare entrambe queste sfere e di esserne perciò messaggero. Il rosso è invece il colore che allude alla passione e al sangue, colore vivo e vivificante, ma contemporaneamente foriero di una sfera sensibile profonda e umana. Anche l’ulivo, per cui l’istallazione è stata pensata, ha un significato che spazia dal mito alla tradizione cristiana: albero caro ad Atena che lo donò al popolo ateniese, ma anche il simbolo degli ultimi momenti prima della passione di Cristo. La cera, invece, materiale morbido e plasmabile, allude alla possibilità di mutamento, di trasformazione, in particolare, in questo senso, una trasformazione collegata ad agenti naturali: l’installazione inaugurerà la stagione estiva, contraddistinta in questi ultimi anni da temperature alte, siccità, o fenomeni atmosferici potenti e incontrollati: l’azione umana, che l’artista rappresenta attraverso la sua azione e creazione, sottostà inevitabilmente a quella della natura, che ha tentato in passato di plasmare, ma che, sempre più palesemente, lo consuma, pagando il dazio di maltrattamento perpetrato per secoli.

Le opere di Francesco Petrone non asseriscono mai ma suggeriscono meccanismi che l’artista ricerca nell’andamento delle cose del mondo, siano esse umane o naturali. Il suo rapporto con il divino e la spiritualità ha un approccio laico e ricerca nella Natura la sua forma più alta e pura, alludendo a una tradizione religiosa che riguarda più l’identità che un vero e proprio credo. L’artista si muove nei simboli lungo tutta la sua storia, poetica e creativa, aprendo la via ad iconografie e significanti che partono da una memoria condivisa e approdano a significati nuovi e contemporanei. La sua traccia si muove spesso nell’ossimoro, nella coincidenza e complementarietà degli opposti, in cui il tutto è maggiore della somma delle parti.

Francesco Petrone (Foggia, 1978) vive e lavora a Roma. Si laurea con lode presso l’Accademia di Belle Arti di Foggia; ha lavorato come scenografo per il teatro e il cinema ed è docente presso il Liceo Artistico Argan di Roma. La sua pratica è incentrata su un’analisi del contesto contemporaneo attraverso l’uso della scultura non come fine ma come mezzo di indagine. L’interesse si situa sul simbolo, che riporta attraverso l’uso di materiali industriali e freddi, quali cemento armato e ferro, ma anche quotidiani e caldi, quali legno, pane, ghiaccio, muffe e muschi. Artista votato alla circolarità, riconosce la coincidenza dei concetti di inizio e di fine, se ne fa messaggero, attraverso forme, idee e materiali. Il suo campo di indagine comprende anche una pratica più effimera, legata alla trasparenza e all’inafferrabilità, avvicinandosi al concetto di tempo, che egli riflette nel vetro, in un gesto che è lo specchio del suo processo di indagine artistica verso l’essenza. Fra le mostre si segnalano: Station to Station (Reggio Calabria, 2021), Biennale d’Arte di Viterbo (Celleno), Lazzaro Art doesn’t sleep (New York, Milano, Roma, Palermo, Istanbul), Ingombri/Altro altrove, MAAM – Macro Asilo(Roma), Atelier d’Artista – MACRO Asilo (Roma), Art Room 72 (Shangai), Apulia Land Art (Alberobello (BA)), Collezionisti&Collezioni, MARCA (Catanzaro), ARTSIDERS, Galleria Nazionale dell’Umbria (Perugia), Mosche nello stomaco, MAAM (Roma).

Il vernissage è ad ingresso libero ma è consigliata la prenotazione al link: https://eventi.borgoturrito.it/evento/rossi-cardinali


INFO
 
Francesco Petrone
Rossi Cardinali
Testo critico di Chiara Guidoni
 
Inaugurazione 14 giugno 2024 dalle ore 20.00 – ingresso libero
Consigliata la prenotazione su https://eventi.borgoturrito.it/evento/rossi-cardinali

Fino al 31 agosto 2024
Orari
: dal lunedì al sabato 8:30-13:00 / 16:00-20:00; domenica 8:30-13:00

Borgo Turrito
Borgo Incoronata – Foggia
info@borgoturrito.it
tel 0881810141
www.borgoturrito.it
 
Ufficio stampa
Roberta Melasecca_Melasecca PressOffice – blowart
roberta.melasecca@gmail.cominfo@melaseccapressoffice.it
tel. 3494945612
cartella stampa su www.melaseccapressoffice.it

Pubblicato il 4 giugno 2004