Verde Grazzano: un tripudio di colori e profumi nel cuore dell’Emilia Romagna

Torna a colorarsi di verde il Parco del Castello di Grazzano Visconti con la settima edizione della manifestazione Verde Grazzano. Dal 27 al 29 settembre, il parco storico si trasforma in un vero e proprio paradiso per gli amanti del giardinaggio e della natura. Gli esperti del settore sono a disposizione per condividere segreti e trucchi del mestiere sulle tecniche di coltivazione: dalle rose agli agrumi, dalle piante più insolite come le Hoya e le piante tropicali alle iris barbate, alla creazione di un albero in miniatura, la proposta è varia e incantevole.

VERDE GRAZZANO 2024
Parco del Castello di Grazzano Visconti (Pc)
27 – 29 settembre 2024

La nutrita lista degli espositori comprende rinomati vivaisti e artigiani del verde che porteranno un’ampia selezione di piante rare e non, fiori stagionali, prodotti artigianali ispirati alla natura, farfalle e animaletti da compagnia in quello che è uno dei parchi privati più belli d’Italia.

Verde Grazzano 2024:
 
ADRIANA BASSO
AGOSTINA RIGHI
AILA BOTANICA OLISTICA
ALBA – ASSOCIAZIONE LOMBARDA BIODIVERSITA’ ANIMALE
ARBORICOLTURA GUGLIELMETTI
AG. FLORICOLTURA NIFANTANI LIVIANA
AZIENDA AGRICOLA VERUTTI DANIEL
B-ORTO
BARBAGLIO SELECTION
ETTORE GASTINI
EYE ON GREEN
FAI FONDO AMBIENTE ITALIANO
FRANCA FRANCHI
FLORA IMPORT OLANDA
GRANDI GIARDINI ITALIANI
GRUPPO APICOLTORI RIUNITI
HANDMAD GHIRLANDE E DINTORNI
HOYA MIA
I SAPONI
IL BUCO NEL LEGNO
IL GIARDINO SOSPESO
IL POLLICE VERDE S.A.S.
INNBAMBOO THE ORIGINAL
IRONICA FLOWER
KIMERA TROPICAL
LE FARFALLE DELLE BIRBE
LE ROSE PROFUMATE DI GLORIO
LE TERRE DELLA TORRE
NINA IRIS
OASI TROPICALE IN VALCUVIA
OSCAR TINTORI VIVAI
PLANET CACTUS
PRIOLA PIER LUIGI SOCIETA’ AGRICOLA
ROSE BARNI
STUDIO BOTANICO
TILLANDSIARTS
VIOLA FIORE
ZIA NINA FLOWER FARM

Oltre alla mostra mercato, il programma di Verde Grazzano prevede circa una ventina attività: workshop di botanica, dimostrazioni di giardinaggio, presentazioni di libri e laboratori per bambini a cura del FAI. Inoltre l’opportunità di scoprire il Parco con la magistrale guida di Carlo Contesso, celebre garden designer, che unendo la conoscenza di studioso dell’evoluzione dei giardini e di uomo che i nuovi giardini li crea, riesce a proporre una lettura inedita di ogni percorso verde

Il programma completo è consultabile al sito: verdegrazzano.it


Info utili:
venerdì 27/9 dalle 14.00 alle 18.00
sabato 28/9 dalle 9.30 alle 18.00
domenica 29/9 dalle 9.30 alle 18.00
 
Biglietto: € 10,00. Acquistabile on line su verdegrazzano.it da lunedì 2 settembre oppure direttamente in loco presso la biglietteria locale durante i giorni della manifestazione.
 
verdegrazzano.it
info@verdegrazzano.it
IG: verdegrazzano
FB: Verde Grazzano  
 
Main partner: Allianz S.p.A.
In collaborazione con FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano – Delegazione di Piacenza
 
Con il supporto di Grandi Giardini Italiani
 
Ufficio Stampa:
Studio ESSECI
Sergio Campagnolo +39 049 663499
Ref. Roberta Barbaro – roberta@studioesseci.net

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A Venezia le raffinate sculture dell’artista internazionale Gaby Wagner

Nel fitto programma di eventi dell’ottava edizione della Venice Glass Week,  si inserisce quest’anno anche la Holly Snapp Gallery – tra gli indirizzi veneziani di pregio per le arti figurative – che accoglie e presenta la nuova collezione della designer Gaby Wagner, “Glass Meets Bronze”. 

GLASS MEETS BRONZE | Gaby Wagner
15.09>22.09.2024 

Vernissage: 15 settembre 2024 | 17.00 – 19.00  
Holly Snapp Gallery, San Marco 3133- Venezia

L’anima vintage di raffinati oggetti in vetro rivive nelle sculture dell’artista internazionale Gaby Wagner, in un tributo contemporaneo alla forza del bronzo e alla trasparenza del vetro

In mostra una straordinaria serie di oggetti in vetro vintage che la Wagner rivisita e reinterpreta con estrema eleganza alla luce di una sua intima passione per le manifatture vittoriane e asiatiche, il tutto in dialogo con sculture in bronzo sul tema del mare. La designer combina il bronzo, utilizzato come supporto, con vetri storici, dando così vita a pezzi unici dal fascino senza tempo.

Stabilitasi a Venezia alla fine degli Anni Novanta, Wagner ha esplorato il mondo del vetro con l’approccio eclettico della designer, arrivando a collaborare con il Maestro vetraio Diego Dei Rossi della vetreria Aureliano Toso.
Tale esperienza, combinata con la sua passione per il collezionismo, l’ha portata nel corso degli anni a una continua sperimentazione sino all’utilizzo – sempre più caratterizzante dei suoi lavori – di pezzi di vetro storico, reinterpretati e combinati con il metallo per creare opere dense di poesia capaci di coniugare passato e presente in modo assolutamente innovativo.

Come ha colto Cristina Beltrami, curatrice e storica dell’arte, che ha steso un testo per questa mostra, “le forme pulite delle coppe più classiche, quelle in particolare dei nomi da lei più amati, come Giacomo Cappellin e Vittorio Zecchin, trovano una nuova collocazione montate su strutture zoomorfe in bronzo dorato“. Mentre il rimando al mondo marino è ancora una volta un richiamo alla natura marinara di Venezia o, per usare le parole di Joseph Brodsky: “simile a quell’ora così tarda a un’immensa scogliera corallina”(Fondamenta degli incurabili, J.Brodsky)

Nella sua presentazione, la Beltrami, utilizza il termine “connubio“, titolo che Umberto Bellotto era solito dare alle sue creazioni in ferro e vetro soffiato realizzate in collaborazione con la Vetreria Artistica Barovier. Tuttavia, l’opera di Gaby Wagner si distingue per la sua combinazione di opposti: l’impalpabilità del vetro contrasta con la solidità del bronzo, mentre le trasparenze delicate delle coppe si arricchiscono a contatto con la doratura del metallo, creando un effetto di ineguagliabile sontuosità.


La cura per ogni cosa è l’acqua salata: sudore, lacrime, o il mare.
Karen Blixen

Gaby Wagner nasce nella Germania del Nord, vive per lungo tempo a Parigi e proprio frequentando il mondo dell’antiquariato francese scopre – e ama – gli splendidi manufatti in ceramica di Sèvres sovente montati su metallo, frutto di una cultura del bello che da sempre tiene insieme le cosiddette “arti del fuoco”. Immagini di cui fa tesoro nel proprio bagaglio visivo e che riemergono al momento di questa ultima prova col vetro di Murano.

Stabilitasi a Venezia, alla fine degli anni novanta, Gaby Wagner si avvicina al mondo del vetro dapprima con l’approccio della designer, sviluppando i propri progetti con l’aiuto di Diego Dei Rossi, talentuoso maestro attivo nella vetreria Aureliano Toso. Testa in seguito altre fornaci per la realizzazione di oggetti legati in particolare all’illuminazione e al decoro della tavola e, parallelamente, segue la passione per il collezionismo che pure gioca un ruolo chiave in questa nuova avventura nel vetro che rinsalda il suo rapporto con Murano, ripristinandolo però con un presupposto del tutto differente: Gaby Wagner pesca ora dalla propria collezione di vetri storici e ne reinterpreta ogni pezzo attraverso la combinazione col metallo.

Le forme pulite delle coppe più classiche, quelle in particolare dei nomi da lei più amati, come Giacomo Cappellin e Vittorio Zecchin, trovano una nuova collocazione montati su strutture zoomorfe in bronzo dorato. 

Il rimando al mondo marino è ancora una volta un richiamo alla natura marinara di Venezia o, per usare le parole di Brodsky, di “citta silenziosa […] simile a quell’ora così tarda a un’immensa scogliera corallina” (Fondamenta degli incurabili, Joseph Brodsky). Il canto del mare per Gaby non termina sulla riva ma alla base dei suoi pezzi.

Il temine “connubio” del titolo è un voluto rimando ai rari vasi realizzati nel secolo scorso da Uberto Bellotto in collaborazione con la Vetreria Artistica Barovier. Al di là del meccanismo di congiunzione tra vetro e metallo, Gaby Wagner è in realtà distante dai leggerissimi soffiati che l’abile scultore e fabbro impalcava su strutture altrettanto sottili. Le sue opere funzionano piuttosto per opposti: l’impalpabilità del vetro contrasta con la lavorazione massiccia del bronzo, il colore indefinibile nelle trasparenze delle coppe risalta nella vicinanza con la doratura del metallo, in un effetto di inequivocabile sontuosità.


Holly Snapp Gallery
Calle delle Botteghe,
San Marco 3133 
30124 Venezia 

Info e Ufficio Stampa
Cristina Gatti Press & P.R.
press@cristinagatti.it

Fossombrone (Pesaro e Urbino): 7 settembre alla Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo

Il 7 settembre 2024 alle ore 15.30 prende il via la XV edizione della Land Art al Furlo, all’interno degli eventi di “Pesaro 24” Capitale della Cultura, che si articolerà in un serie di iniziative fino al 15 settembre 2024, mentre il Parco di Sculture rimarrà aperto tutto l’anno a ingresso libero. 

Quest’anno si chiude l’anello nel bosco del Cammino di Sant’Anna: un’opera collettiva durata cinque anni costituita da 100 lavori artistici – mosaici, pitture, foto, graffiti, ceramiche – creati su pedane lunghe 2 metri posate a terra, su un antico tratturo. Una sorprendente Street Art che si snoda nel bosco, alle pendici del Monte Paganuccio: è il Cammino più corto ed emozionante del mondo, 200 metri, un omaggio alla natura e allo stupore, anche botanico, perché si svolge in un paesaggio di rilevante biodiversità ricco di piante autoctone, dalla quercia al leccio dall’acero al frassino, tra ginestre, ellebori, orchidee selvatiche. La Natura e la Cultura camminano insieme.

XV EDIZIONE LAND ART AL FURLO

Inaugurazione 7 settembre 2024 ore 15.30
Casa degli Artisti di Sant’Anna del Furlo
Via Sant’Anna del Furlo – Fossombrone (PU)

Questa quindicesima edizione della Land Art al Furlo è anche l’ultima del Concorso annuale di Land Art: dal 2025 saranno chiamati, su scelta del curatore Andrea Baffoni, gli artisti che proporranno solo opere scultoree.
Come scrive Andreina De Tomassi: «Il viaggio è finito. Ora tutto può ricominciare. Il Cammino di Sant’Anna, dopo il passaggio di tantissimi autori e autrici, giunti in questo piccolo borgo marchigiano con il bagaglio delle loro vite dello loro scelte, dopo 5 anni di lavoro “pancia a terra”, si è concluso. Le 100 opere che compongono la piccola ma intensa passeggiata ora formano un anello nel bosco. È un film a loop, senza fine, le 100 pedane raccontano i loro stessi autori, ma conservano anche le impronte del tempo, dei camminatori, degli animali. Prima, era un tratturo nel boschetto, poi è diventata un’opera corale, ognuno su quella pedana in cemento leggero, ha lasciato qualcosa di sé. Con pitture, graffiti, mosaici, terrecotte, installazioni… è stata costruita una collettiva sinuosa, che segue il vecchio tracciato dettato dagli animali selvatici, ombreggiato da una vegetazione autoctona.Quanti visitatori saranno passati? Non li abbiamo contati, ma li abbiamo osservati: le centinaia di bambini con le loro buffe domande, gruppi di anziani allegri e stupiti, i più  deboli, accompagnati (come “i ragazzi” della Lega del Filo d’Oro), i più forti di corsa, alcuni giovani sulle nuvole, drappelli compatti di ciclisti, rigorosamente senza scarpette, e runner, ballerine, modelle, fotografi, intere famigliole disperse fra gli alberi che si chiamano ridendo a gran voce… L’esperienza del cammino, ci ricorda Antonio Prete (“Doppiozero” marzo 2018), è in quello stato di grazia che è la sospensione dagli affanni, la curiosità sotto i piedi, e tutt’intorno, è proprio il cammino della vita. È tempo e spazio solo presente, in un eterno ritorno, passo dopo passo si lascia alle spalle il passato si va verso un futuro. È anche, come ci ricorda il Maestro Walter Zuccarini, un percorso ciclico che è insieme materiale e spirituale, metafora della nostra esistenza. Non c’è la meta, non c’è l’approdo, c’è il susseguirsi dei passi e dei pensieri. Una grande opera d’arte collettiva voluta da Antonio Sorace, prima ancora con la Tavola dell’Accoglienza, che le 100 piazzole le ha preparate una ad una. Grazie».

Gli artisti che chiuderanno questa opera collettiva sono: L’Associazione culturale Scultura di Riccione, Margherita Burcini, Bernardo Bandinelli, Angelamaria Calderoni – ScuolaMosaico San Lorenzo Roma, Alessandra Chicarella, Alberta Hilde Corsucci, Ornella Cosenza, Gabriele Diversi, Chiara Di Salvo – Antonella Gerbi, Leonarda Faggi, Grazia Focanti – Carlo Iacomucci, Lucia Ghionna, Luiz Macedo, Roberto Malini -Dario Picciau, Doriana Napoli – Maria Valerio, Donatella Nicolardi, Mauro Paolini, Sisto Righi, Carla Sello, Andrea Starinieri, Walter Zuccarini.

Le Installazioni: Pippo Cosenza. È sempre visibile l’installazione-poema di Sisto Righi.
Mosaico a parete di Michele Picone e Katia Grasso: Per uno stacco d’ali, un omaggio ai 15 anni di attività della Land Art al Furlo.

PROGRAMMA

INAUGURAZIONE
7 settembre 2024 ore 15.30
Il curatore Andrea Baffoni guiderà il pubblico in una visita a tutte le opere del Cammino: sarà anche l’occasione per delineare un breve bilancio dei 15 anni di attività della Casa degli Artisti.
Inaugurazione del murale mosaicato, a intera parete, da Michele Picone e Katia Grasso, a ricordo dei 15 anni di attività artistica. 
Mostra della Collezione della Casa degli Artisti, nella Galleria Elettra.
Conversazione con Elvio Moretti e Andreina De Tomassi per la presentazione del Grande Catalogo dei 15 anni della Land Art e tutti i cinque cataloghi del “Cammino”. Interverranno Andrea Baffoni e Antonio Sorace.
Ore 19.00
Concerto in anteprima esclusiva del terzo album del gruppo Arbitri Elegantiae dal titolo Per tutte le altre destinazioni. La band senigalliese (Lorenzo Franceschini, Silvia Falcinelli, Marco Giulianelli, Federico Messersì Giovanni Frulla, Gabriele Ciceroni, Enrico Segoni, Eugenio Gregorini) presenta un travolgente viaggio musicale, contaminato da influenze che spaziano dal cantautorato al blues, dal folk al rock, fino ad abbracciare alcune sonorità della musica etnica.
Gran Buffet:  menù onnivori, vegetariani, vegani…

FINISSAGE
15 settembre ore 16.00 
Proiezione in anteprima del video Animals di Leonardo Nobili, presenta Elvio Moretti. 
ore 16.30
Per conoscere Gianni Toti. È l’iniziativa sposata dalla Casa degli Artisti per onorare il centenario dalla nascita di Gianni Toti: Multiverso Toti 1924 – 2024. Uomo di tutte le scritture, inventore della “Poetronica”, partigiano, poeta, giornalista, scrittore: oggi la Biblioteca Totiana di Alatri (FR), diretta da Tarcisio Tarquini, conserva tutto il patrimonio di Toti scrittore e autore audiovisivo (www.bibliotecatotiana.it).
Conversazione. Intervengono: Pia Abelli Toti, Sandra Lischi, Silvia Moretti e il poeta performer Giovanni Fontana.
Proiezioni. Acà Nada: video di 27′. Sempre dalla parte degli sfruttati, Toti racconta l’indignazione dei “selvaggi” alla vista dei conquistatori spagnoli e lo scorno dei “ladri di materie prime” che non trovarono l’oro e dissero sprezzantemente: “Qui niente”.
Planetoti –notes: stralci dal video di Sandra Lischi per raccontare e ascoltare Gianni Toti.
Gran Buffet: vari menù.

INFO

Casa degli Artisti
Sant’Anna del Furlo, 30 – 61034 Fossombrone (PU) – www.landartalfurlo.it
Presidente  Antonio Sorace:  antonio.sorace@libero.it
Curatore    Andrea Baffoni: andrea.ba76@gmail.com
Cataloghi   Elvio Moretti:  elvio.moretti@uniurb.it
Ricerche   Andreina De Tomassi: andreadetomassi@gmail.com – 342 3738 966

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart
tel 349 494 5612 – roberta.melasecca@gmail.com
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