Al BASE Club Experience conferma dei tradizionali format settimanali

Si torna a ballare in Baia di Sistiana (Duino-Aurisina, Trieste) al BASE Club Experience, la discoteca della famosa “rotonda sul mare”, che ispirò Fred Bongusto nel 1964 per la sua nota canzone, e che farà da cornice a una ricca stagione di milongas, ogni martedì, dal 3 giugno (dalle 20.00 alle 02.00): l’evento Martango si conferma un appuntamento atteso da tutti gli appassionati di tango argentino, vals o milonga, ai quali viene offerta una lezione gratuita per tutti i livelli, tenuta da una diversa coppia di maestri.

IN BAIA DI SISTIANA SI TORNA A BALLARE
Al BASE Club Experience conferma dei tradizionali format settimanali dal 3 giugno

Sabato 7 giugno inaugurazione della stagione e primi ospiti nazionali

Sabato 7 giugno, inaugurazione della stagione del BASE Club Experience (dalle 23.00 alle 04.00); dj set con Thomas Dorsi e Thomas Menegazzi (con qualsiasi condizione meteorologica, grazie alle sale al coperto e al sistema di vele di copertura che riparano tutto il giardino). Primi eventi con ospiti nazionali, sabato 14 giugno con la dj, cantante e produttrice Giorgia Moss e sabato 21 giugno con Nuzzle, dj e produttore protagonista della scena elettronica contemporanea.

Confermati anche i format settimanali come il “Lunedì latino“, organizzato in collaborazione con Salvatore y Silvia e i team dancer delle migliori Scuole di Ballo, “Certe Notti“, l’appuntamento del venerdì con la migliore musica italiana e “Open air club“, dal 15 giugno ogni domenica dalle 19.00, aperitivo al tramonto sulla terrazza in riva al mare, nel segno dei sapori dell’Oriente con la proposta sushi.


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di Aldo Poduie e Federica Zar
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Gruppo Matches per la montagna e i suoi eventi

Prende il via venerdì 6 giugno, la KAILAS FUGA Dolomiti Extreme Trail in Val di Zoldo: 3.251 concorrenti da 69 nazioni, tre giorni di competizioni, 6-8 giugno, su sei tracciati. Da sei anni è Gruppo Matches a curare la parte sponsorship e comunicazione della manifestazione, riuscendo nel tempo a coinvolgere nel progetto aziende e brand internazionali, come nel caso di Kailas Fuga, da questa edizione per tre anni Title sponsor dell’evento. Sempre Gruppo Matches cura la visibilità anche degli altri marchi partner dell’iniziativa accanto a Kailas Fuga, come Ford, Maggiore Autonoleggio, Enervit, Garmin, Silcon Plastic, Sinteco, Criotermica e Alpik attraverso l’elaborazione e la diffusione di contenuti foto, video e social.

SPORT/
MARKETING/
MONTAGNA

TRAILRUNNING: al via la KAILAS FUGA Dolomiti Extreme Trail

Sono particolarmente felice di aver concluso l’accordo con questo prestigioso gruppo cinese per lo sport outdoor, Kailas Fuga – ha detto il Ceo di Gruppo Matches, Andrea CICINI –, coinvolgendolo nella DXT in Val di Zoldo e contribuendo così a sollecitare investimenti dall’estero, investimenti che hanno una ricaduta importante sul territorio della Regione Veneto, con l’idea in prospettiva di costruire altro in futuro, in continuità. Felice anche perché essere riusciti a coinvolgere, accanto a Kailas, aziende del calibro di Ford, Enervit, Maggiore, e altri brand egualmente importanti, a salire tra le vette delle Dolomiti venete a sostegno di questa fantastica gara, considerata oggi tra le più importanti d’Europa in questo segmento sportivo, rappresenta per la squadra di Gruppo Matches un segno di fiducia e riconoscimento di professionalità nel rapporto costruito con i nostri clienti, che ci seguono nelle attività e manifestazioni che via via organizziamo o affianchiamo in tutto il territorio italiano”.

I numeri raccontano una crescita

Si rinnova quindi a partire da domani l’appuntamento con l’evento che richiama sempre più appassionati del trailrunning sui sentieri della Val di Zoldo, nel cuore delle Dolomiti Bellunesi, patrimonio dell’umanità Unesco. Una gara che in questo 2025 ha battuto, una volta di più, il record di partecipazione, con atleti da tutti gli angoli del pianeta. Il Paese più rappresentato è la Francia, con oltre 300 concorrenti, il 30 per cento dei quali sono atlete, seguita da Spagna, Germania, Olanda e Polonia, con oltre cento concorrenti a testa. Iscritti anche da Arabia Saudita, Thailandia, Réunion, Groenlandia, Cista d’Avorio, Zimbabwe, Libano e Islanda. 3.251 gli iscritti sulle varie distanze, provenienti da 69 nazioni. Lo scorso anno i concorrenti furono 2600 e le nazioni presenti 66. Un raffronto che dà le dimensioni di una crescita notevole, frutto di un lavoro promozionale costante, in tutti i periodi dell’anno, cui Gruppo Matches ha offerto il suo contributo determinante.

Il programma, con l’apertura di oggi

Sette le gare in programma per la KAILAS Dolomiti Extreme Trail 2025 che si svolgerà dal 6 all’8 giugno e proporrà sette distanze, tutte con partenza e arrivo a Forno di Zoldo: 103 K (la gara più lunga e difficile, con 7.150 metri di dislivello positivo e altrettanti di dislivello negativo), la 72 K (5.550 metri di dislivello), la 55 K (la prima nata, 3.800 metri di dislivello), la nuova nata 35 K (2 mila metri di dislivello), la 22 K (1.300 metri di dislivello) e la 11 K (470 metri di dislivello). Quest’ultima sarà esclusivamente in forma non competitiva. Per i più piccoli ci sarà la Mini Dxt, su tracciato-gymkana di 2 chilometri. La 103 K, la 72 K, la 55 K, la 35 K e la 22 K sono gare qualificanti per l’UTMB Mont-Blanc e partecipano a ITRA National League oltre che al campionato Europe Trail Cup.

KAILAS FUGA Dolomiti Extreme Trail si aprirà giovedì, 5 giugno, alle 15 in piazza, a Forno di Zoldo con l’inizio della distribuzione dei pettorali e dell’Expo, oltre che con una serie di iniziative collaterali tra le quali “Outdoor Yoga” e “Di qua e di là da Forno”, caccia al tesoro per i più piccoli.

Il primo start è previsto per le ore 22 di venerdì 6 giugno quando verrà dato il via ai concorrenti della 103 K. Due ore più tardi la partenza della 72 K. Alle 5 del mattino di sabato 7 giugno è fissata la partenza della 55 K mentre 22 K e 11 K prenderanno il via alle 8.30 di domenica 8 giugno. Sempre nella mattinata di domenica, alle 9.15, la partenza della Mini Dxt. 

Tra i 416 iscritti alla gara regina, la 103 K, figurano tra gli altri, Franco Collè (KAILAS FUGA TEAM), atleta valdostano che costituisce uno degli ultra-runner internazionali più importanti (quattro volte vincitore del Tor de Géants), Lisa Borzani, atleta padovana trapiantata in Val d’Aosta riferimento del trail in rosa, Valentina Michielli, atleta ampezzana, pure lei grande protagonista delle lunghe e lunghissime distanze. Tra gli ultra-runner di Val di Zoldo, ci sono Tullio “Ronni” Corazza (sul podio nella 103 K nel 2023), sua moglie Ariella Lazzaris, Enrico De Marco e Federico De Col. Al via anche il vincitore dello scorso anno, l’altoatesino Martin Graf, e, ancora, Andrea Paladin (quinto lo scorso anno), e Giorgia Nichetti (quarta nel 2023 e quinta nel 2024). Nella nuova nata, la 35 K, riflettori puntati sull’altoatesino della Val Badia Luca Pescollderungg, campione del mondo della Spartan Race Ultra nel 2024. 

Ricca anche la proposta di eventi collaterali, con musica, attività per i più piccoli, e una lotteria. Nella serata di sabato si svolgerà, in piazza a Forno di Zoldo, il concerto di “Penelope e i diabolici Toupè” (inizio ore 20.30) mentre nel pomeriggio di domenica i concerti della “Denny Blue Band” (14.30) e di “Mad Dark Lady” (17). Tutta la valle è mobilitata da settimane per un evento che è una vetrina promozionale di primaria importanza e che dà il la alla stagione turistica. I volontari, in zona arrivo/partenza e lungo il tracciato, sono oltre 300.

I plus del trail

KAILAS FUGA Dolomiti Extreme Trail è un trail autentico, dipanandosi nel cuore delle Dolomiti bellunesi patrimonio dell’umanità Unesco, un cuore che ha poco di turistico e commerciale e molto, moltissimo, di vero, reale e concreto. Il concorrente che vive l’esperienza DXT corre infatti in una valle dal fascino selvaggio, su sentieri antichi che si sviluppano su ghiaioni imponenti, rocce spettacolari, ruscelli insidiosi e boschi incontaminati. Con vette d’eccellenza come Pelmo e Civetta a fare buona guardia, ma anche formazioni minori che impreziosiscono l’esperienza. Tra le zone percorse dalla DXT merita una citazione la Val Prampèr, area considerata la “porta nord” del Parco Nazionale delle Dolomiti Bellunesi, territorio che contribuisce in maniera molto importante alla bellezza e alla suggestività del Parco, conferendo alcuni caratteri paesaggistici e ambientali tipici delle valli dolomitiche, con una selva di guglie, pinnacoli e spigoli solitari, selvaggi, ieratici. Signore del panorama è il gruppo rappresentato dal Prampèr e dal Mezzodì, con il gruppo Moschesin/Gardesana a fare da corona e, più sotto, pianori particolarmente belli come l’altopiano del Pramperet e il Prà della Vedova. 

Il sostegno alla DXT

Il 2025 di Dolomiti Extreme Trail si caratterizza per il nuovo title sponsor, KAILAS FUGA, azienda cinese specializzata nella realizzazione di scarpe, abbigliamento e accessori per gli sport outdoor. Accanto al brand orientale, con il quale è stato perfezionato un accordo triennale, fino al 2027, a sostenere l’evento della Val di Zoldo sono Enervit, Ford, Maggiore Autonoleggio, Garmin, Silcon Plastic, Sinteco, Criotermica e Alpik. Confermata appunto anche per questa edizione la partnership con Gruppo Matches per la strategia marketing dell’evento e la Media partnership con Radio Piterpan. La manifestazione ha ottenuto il Patrocinio del Comune di Val di Zoldo, del Coni, di Sport & Salute e del Cip, il Comitato Italiano Paralimpico.

Sito ufficiale: https://www.dolomitiextremetrail.com/it/index


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Vicenza: Prima nazionale dedicata a Mario Rigoni Stern – Al Teatro Olimpico Roberto Citran

Una doppia chiusura per le Settimane Musicali: tra l’incanto dei “nomi della neve” e la memoria sonora di Proust

Domenica 8 giugno si chiude la 34ª edizione del festival: in mattinata la prima assoluta dell’opera ispirata a Mario Rigoni Stern di Giovanni Bonato con l’Ensemble Musagète e Guido Barbieri; in serata Roberto Citran, Andrea Lucchesini, Marco Rizzi ed Ettore Pagano interpretano un raffinato omaggio alla “Recherche” di Proust con musiche di Debussy, Chopin, Hahn, Franck e Fauré.

SETTIMANE MUSICALI AL TEATRO OLIMPICO – I canti della terra – Vicenza 18 maggio – 8 giugno 2025

Si chiude domenica 8 giugno la 34ª edizione delle Settimane Musicali al Teatro Olimpico di Vicenza con due appuntamenti che uniscono musica e parola, natura e memoria, suggestione popolare e riflessione letteraria. Una giornata conclusiva che rispecchia pienamente il tema di quest’anno, I Canti della Terra, pensato come gesto di rispetto e gratitudine verso il creato e i suoi linguaggi più profondi: la Natura, le tradizioni, i canti dei popoli.

Una chiusura intensa e sfaccettata, capace di restituire in forma simbolica l’orizzonte artistico disegnato da Sonig Tchakerian: una visione aperta, nutrita dal dialogo tra repertori, culture e sensibilità. Alle ore 11.00 a Palazzo Chiericati, risuoneranno per la prima volta i Sentieri sotto la neve, un’opera che intreccia musica, lingua cimbra e memoria letteraria nel nome di Mario Rigoni Stern.  Un evento prodotto in esclusiva per le Settimane Musicali.

Alle 20.45, al Teatro Olimpico, le pagine raffinate di Debussy, Chopin, Hahn, Franck e Fauré condurranno il pubblico “alla ricerca della petite phrase”, nel cuore sonoro della Recherche di Marcel Proust. Due concerti che celebrano l’ascolto come esperienza profonda, in equilibrio tra passato e presente, natura e pensiero.

La giornata di domenica 8 giugno si apre alle ore 11.00 a Palazzo Chiericati con un evento di straordinario valore simbolico e culturale: la prima esecuzione assoluta di Sentieri sotto la neve, opera firmata dal compositore vicentino Giovanni Bonato, autore premiato a livello internazionale e docente di Composizione al Conservatorio “Pollini” di Padova; su testo, drammaturgia e voce narrante di Guido Barbieri, storico della musica e drammaturgo, noto per le sue collaborazioni con i maggiori compositori italiani contemporanei

Concepito come primo capitolo del progetto triennale Il canto della terra, che nel triennio 2025-2027 esplorerà il legame tra musica e letteratura venete, questo concerto-matinée rende omaggio a Mario Rigoni Stern, tra le voci più alte e radicate della cultura del territorio veneto.

L’opera prende ispirazione dal racconto “Nevi” di Mario Rigoni Stern che individua otto diversi nomi della neve in lingua cimbra: Brüskalan, Sneea, Haapar, Haarnust, Swalbalasneea, Kuksneea, Bachtalasneea, Kuasneea. Otto parole, otto modi per nominare ciò che appartiene profondamente alla natura e alla memoria. «Una connessione particolare tra uomo e natura – racconta Guido Barbieri – quella che lega gli esseri umani al fenomeno arcaico e naturale della neve» e che Giovanni Bonato traduce in musica attraverso sette interludi per voci narranti e ensemble strumentale. Protagonisti sul palco, oltre a Barbieri stesso, le voci di Maria Maddalena Rigoni Stern, Gianni Rigoni Stern, Daniele Zovi, Daniele Nicolussi Golo e Sergio Vellar, con l’Ensemble Musagète diretto da Gabriele Dal Santo.

Un lavoro che unisce paesaggio sonoro, lingua, storia e affetto per la terra d’origine, in un incontro toccante tra arte e appartenenza.

A chiudere ufficialmente il Festival sarà il concerto al Teatro Olimpico ore 20.45 che intreccia musica e letteratura nel segno della memoria sensibile e del tempo ritrovatoProust – à la recherche de la petite phrase vede protagonista l’attore Roberto Citran, che darà voce ai testi tratti dalla Recherche di Marcel Proust, accanto a tre musicisti d’eccezione: Andrea Lucchesini, interprete di riferimento per il repertorio romantico e contemporaneo, Marco Rizzi, tra i violinisti italiani più affermati a livello internazionale, vincitore dei tre concorsi violinistici più prestigiosi al mondo e il giovane violoncellista Ettore Pagano, vincitore del Premio Classeek Award 2025 e già protagonista nei maggiori festival europei».

La celebre “petite phrase”, che nel romanzo assume i contorni di un tema musicale capace di scatenare epifanie emotive e sensoriali, diventa il filo narrativo per un programma musicale raffinato ed evocativo, che include pagine di Debussy, Chopin, Hahn, Franck e Fauré.

Una serata in cui la musica si fa eco di quella sensibilità acuta, talvolta dolorosa, che attraversa la Francia di inizio Novecento, tra bellezza perturbante, malinconia e desiderio di eternità. Un finale all’altezza di un festival che ha saputo, anche quest’anno, farsi spazio d’ascolto, riflessione e condivisione.

PROGRAMMA

Matinée – Palazzo Chiericati
domenica 8 giugno ore 11.00

SENTIERI SOTTO LA NEVE
per ensemble
con sette interludi
per voci narranti
e strumenti
ispirato al racconto “Nevi
di Mario Rigoni Stern
Musica di Giovanni Bonato
Voce narrante e drammaturgia Guido Barbieri

Con le voci di
Maria Maddalena Rigoni Stern,
Gianni Rigoni Stern, Daniele Zovi, Daniele Nicolussi Golo, Sergio Vellar

Ensemble Musagète
Gabriele Dal Santo, 
direttore

PRIMA ESECUZIONE ASSOLUTA

Concerto Teatro Olimpico
domenica 8 giugno ore 20.45

PROUST – A LA RECHERCHE DE LA PETITE PHRASE
Roberto Citran attore
Andrea Lucchesini pianoforte
Marco Rizziviolino
Ettore Paganovioloncello
Musiche di Claude Debussy, Fryderyk Franciszek Chopin, Reynaldo Hahn, Gabriel Fauré 
Le Settimane Musicali al Teatro Olimpico, riconosciute dal Ministero della Cultura, godono del patrocinio della Regione del Veneto e del Comune di Vicenza e la collaborazione con Musei Civici Vicenza, Teatro Comunale Città di Vicenza, Conservatorio Arrigo Pedrollo, Gallerie d’Italia – Vicenza.  Sono inoltre sostenute da Digitec, Infodati, Fondazione Roi, Banca delle Terre Venete, Veronica e Dominique Marzotto, Famiglia Brunelli, Massignani & C., Belluscio Assicurazioni, Funitek, Tomasi, Fondazione Musicale Omizzolo – Peruzzi, Casa del Blues, Iiriti, Yamaha, Forma, The Aries. Grand Boutique Hotel, The Glam Boutique Hotel & Apt.
 
Media Partner: Il Giornale di Vicenza e VCR | Venice Classic Radio.
 
Anche quest’anno le Settimane Musicali al Teatro Olimpico confermano la plurale vocazione del Festival e le molteplici collaborazioni con realtà istituzionali e associative. Proficue collaborazioni a livello artistico sono in atto con il Conservatorio Arrigo Pedrollo di Vicenza, con gli Amici della Musica di Firenze, gli Amici della Musica di Padova, la Fondazione Accademia di Musica di Pinerolo, con Asolo Musica, con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la Fondazione Accademia di Musica di Pinerolo e con diverse realtà territoriali tra cui il Liceo Don Giuseppe Fogazzaro, Musei Civici e Gallerie d’Italia – Vicenza.

Contatti Organizzazione:
SMTO  pubblicherelazioni@settimanemusicali.eu –  www.settimanemusicali.eu  Cell348 7813934
Info e Biglietteria
https://www.settimanemusicali.eu/it/biglietti
 
Ufficio Stampa: Studio Pierrepi – Padova
Alessandra Canella
canella@studiopierrepi.it
Federica Bressan
ufficiostampa@studiopierrepi.it
www.studiopierrepi.it

Casa Clàt conferma la sua anima eclettica

Autori, giornalisti e protagonisti del panorama culturale sardo e nazionale si raccontano nel giardino del boutique hotel nel centro di Cagliari. Primo appuntamento martedì 10 giugno con Gabriele Parpiglia.

Libri, conversazioni e bollicine nel salotto di Casa Clàt

Per tutta l’estate, da giugno a fine settembre, il giardino di Casa Clàt ospita una serie di appuntamenti per conoscere volti apprezzati della letteratura, del giornalismo e del panorama intellettuale sardo e nazionale. A guidare questa rassegna di incontri informali, racconti inediti e calici frizzanti è Francesca Figus, giornalista de L’Unione Sarda, per un invito a vivere la cultura con leggerezza e convivialità.

Con “Libri, conversazioni e bollicine”, Casa Clàt conferma la sua anima eclettica: non solo un hotel, ma luogo d’incontro dove ospiti, cagliaritani e visitatori si danno appuntamento, dalla prima colazione fino all’ultimo drink della sera, per vivere la città attraverso esperienze ed eventi sempre in programma, in un ambiente tra i più suggestivi di Cagliari. 

Gli appuntamenti

Martedì 10 giugno, Gabriele Parpiglia. Giornalista, autore, produttore di serie TV e scrittore. Ha lavorato, tra gli altri, con Maurizio Costanzo e Maria De Filippi. È autore di reality, conduttore di programmi TV e podcast, e voce radiofonica da oltre un decennio, ma la scrittura è la sua vera passione. “La mia storia, il mio burnout, la mia ripartenza”, edito da Mursia, racconta la sua battaglia contro il panico, un nemico quieto che gli ha stravolto l’esistenza.


Martedì 1 luglio, Chiara Maci. Comunicatrice enogastronomica, food blogger e presentatrice televisiva, con “Quelle due” Chiara Maci si cimenta nella narrativa raccontando la storia di un genitore che si ritrova a essere madre e padre insieme, ma anche quella di una donna che, in ascolto della sua anima e delle sue voci sottili, torna finalmente ad abbracciare la vita e la felicità.


Martedì 22 luglio, Patrizia Sardo Marras. “La moda non è un mestiere per cuori solitari” è il nuovo libro memoir della stilista e scrittrice di Alghero, edito da Bompiani. Laureata in Lingue e letterature straniere, Patrizia Marras ha scelto di dedicarsi anima e corpo alla carriera nel campo della moda, dove si occupa dell’aspetto creativo del marchio di famiglia, insieme ad Antonio, e di quello organizzativo. Un volume che ripercorre la traiettoria di due giovani sardi (la stessa autrice e il marito), partiti da una modesta merceria nel cuore della cittadina sarda e riusciti a traghettare il loro sogno creativo sotto i riflettori delle capitali mondiali della moda, da Parigi a New York.


Martedì 9 settembre, Antonello Angioni. Nato a Cagliari dove vive e lavora, all’esercizio della professione forense, alterna da diversi anni, un’intensa attività pubblicistica con numerosi articoli e saggi editi su libri e qualificate riviste. Il suo ultimo libro “Cagliari: i palazzi, le famiglie, le imprese”, edito da IsolaPalma. Un viaggio nella storia, nella memoria e nell’identità della città, raccontate attraverso i suoi edifici e i suoi protagonisti. I palazzi, veri fulcri del racconto, portano ancora i nomi dell’antica aristocrazia – spesso di origine feudale – o della borghesia emergente che ha segnato la modernità cagliaritana.


Martedì 16 settembre, Piergiorgio Pulixi. Scrittore e sceneggiatore, è uno dei più apprezzati autori noir italiani. Il 26 agosto esce “L’uomo dagli occhi tristi”, edito da Rizzoli: un thriller ambientato in Ogliastra che segna il ritorno di Vito Strega, vicequestore e criminologo protagonista dei suoi romanzi. Una nuova avventura intrigante per gli amanti di questo genere letterario.

Tutti gli incontri si svolgono in giardino, dalle 19.00 alle 20.30 circa. 
Sono aperti al pubblico su prenotazione.

Per maggiori informazioni: www.casaclat.it/eventi/rassegna-letteraria/ 

Casa Clàt
A Cagliari, tra il bastione di Saint Remy e la Marina, si trova Casa Clàt, suite hotel dall’anima eclettica con ristorante e bar-bistrot, naturale estensione del centro città e della sua movida. L’albergo ospita nove suite dallo stile contemporaneo, divertenti e diverse fra loro, realizzate da artisti e designer ispirati dal mare e dalle sue meraviglie. Un indovinato progetto di design che regala nuova vita all’antico Palazzo Frau in viale Regina Margherita, una delle vie più vivaci del capoluogo sardo. Casa Clàt è ora un luogo accogliente dove soggiornare, ritrovarsi a tavola o per un drink e godersi le belle giornate che a Cagliari non si fanno mai attendere.
www.casaclat.it 


CoastPR
Raffaella Manca
raffaella@coastpr.it
Francesca Ragnedda
press@coastpr.it
Da Raffaella Manca <raffaella@coastpr.it>

Monrupino – Museo Etnografico della Casa Carsica

Raccontare l’identità del territorio, attraverso la storia dell’approvvigionamento idrico e gli usi quotidiani dell’acqua, risorsa vitale di cui l’uomo, ieri come oggi non può fare a meno, sono gli ingredienti del progetto “L’Acqua di una volta”, prodotto da Opera Viva Associazione culturale. “Un tema di valenza storica ed etnografica” – spiega Lorena Matic, ideatrice e direttrice artistica – “che ha inciso direttamente sul nostro modus vivendi, assegnando all’acqua quel valore di preziosità che, da inizio secolo a oggi, è completamente cambiato. La storia dell’approvvigionamento idrico ha sempre rappresentato un problema per la particolare conformazione geologica dei nostri territori, privi di fiumi in superficie”.

L’ACQUA DI UNA VOLTA
MOSTRA – CONFERENZA – PROIEZIONE

VENERDì 6 GIUGNO 2025 – ORE 19.30

MONRUPINO – MUSEO ETNOGRAFICO DELLA CASA CARSICA

All’Acquedotto Teresiano, notevole opera di raccolta e trasporto idrico realizzata nel 1749 per decreto dell’Imperatrice Maria Teresa, la più importante del Friuli Venezia Giulia, viene dedicata la conferenza di apertura del progetto Dall’Acquedotto teresiano ai giorni nostri (venerdì 6 giugno, alle ore 19.30, al Museo Etnografico della Casa Carsica di Monrupino): un affondo storico e scientifico, organizzato in collaborazione con la Società Adriatica di Speleologia di Trieste, a cura degli studiosi e speleologi Marco Restaino e Paolo Guglia e arricchita da interessanti immagini che osservano le peculiari differenze dell’approvvigionamento idrico tra il Carso e la città.

“Il progetto parte dalla conferenza” – sottolinea Lorena Matic – ” e si sviluppa con l’inaugurazione a seguire della mostra Acqua che passione dal valore sociologico e con la proiezione del cortometraggio dal titolo stesso del progetto L’Acqua di una volta che, tra storia e contemporaneità, mette al centro pozzi, fontane e lavatoi”.

MOSTRA fotografica ACQUA CHE PASSIONE

Visitabile fino al 7 luglio, negli orari di apertura del Museo Etnografico di Monrupino
Propone un focus su fontane, pozzi e lavatoi, luoghi che favorirono un nuovo mestiere, quello delle “lavandere” e mettono in scena quotidianità trascorse. In mostra, tra le immagini quelle storiche di Mario Magajna, provenienti dalla Fototeca della Sezione storia ed etnografia della Biblioteca nazionale slovena – OZE NŠK, dall’Archivio del Museo delle Lavandere di Trieste e immagini dall’Archivio di Paolo Guglia.

CORTOMETRAGGIO L’ACQUA DI UNA VOLTA
Storia e contemporaneità intrecciano la vita di due giovani – Marco Ghersetich e Francesco Vitturi – che si incontrano per la risoluzione di un problema tra pozzi, fontane e lavatoi. Il filmato, che si avvale di contributi scientifici dello stesso Guglia e di Fabiano Mazzarella – Ex lavatoio di San Giacomo, Trieste – è diretto da Davide Salucci, impreziosito dalla colonna sonora realizzata da Matteo Bello, giovane compositore del Conservatorio di Musica G. Tartini di Trieste, che già ha collaborato con Opera Viva.

Il progetto è prodotto da Opera Viva Associazione culturale,  ideato e diretto da Lorena Matic e si realizza con il sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, il partenariato della Zadruga Naš Kras – Cooperativa Carso Nostro, dell’AMIS, della Società Adriatica di Speleologia, dell’Università della Terza Età D. Dobrina e media partner Teleantenna New Media.

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Castello di Rivoli: THE PHAIR, la nuova acquisizione

La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT, ha confermato per il 2025 il proprio sostegno a The Phair – la fiera dedicata alla fotografia, giunta alla sua sesta edizione e oggi riconosciuta come appuntamento di rilievo nel panorama artistico nazionale e internazionale. In occasione della manifestazione, la Fondazione ha proceduto all’acquisizione di un’opera che andrà ad arricchire la collezione dell’istituzione, una raccolta affidata in comodato alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea e al Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea e dunque destinata ai musei del territorio, ai loro pubblici e alla cittadinanza.

LA FONDAZIONE PER L’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA CRT
RINNOVA IL PROPRIO SOSTEGNO A THE PHAIR CON UNA NUOVA ACQUISIZIONE

 
L’opera Untitled (Objects to Keep the Sun out of Your Eyes) series, 2010,
 di Paulo Nazareth è stata acquisita a favore del
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea

L’opera acquisita è la fotografia di Paulo Nazareth Untitled (Objects to Keep the Sun out of Your Eyes) series, selezionata dalla vice direttrice del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea Marcella Beccaria con la seguente motivazione: “La pratica nomadica e multidisciplinare di Paulo Nazareth, che vive in Brasile ma è cittadino del mondo, affronta alcune tra le importanti urgenze contemporanee, tra cui diseguaglianze sociali, razziali e la pesante eredità coloniale che ancora grava molte parti del mondo. L’opera acquisita è un potente autoritratto. Parte di una ricerca attraverso la quale Nazareth utilizza la fotografia per esporre sé stesso, quest’opera contribuisce a disegnare nuove iconografie e scrivere storie di persone che la tradizione ha spesso ignorato. Il Castello di Rivoli ha proposto alla Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT l’acquisizione di quest’opera in linea con una politica museale che mira a rendere l’istituzione sempre più aperta a visioni che restituiscono la complessità del mondo contemporaneo, secondo prospettive non solo occidentali e dal Sud globale.”


La Fondazione per l’Arte Moderna e Contemporanea CRT, ente “art oriented” della Fondazione CRT e principalmente attiva sul territorio regionale e locale, celebra quest’anno i suoi venticinque anni di sostegno all’arte contemporanea. Dalla nascita, nel 2000, la Fondazione mette in campo azioni concrete volte a valorizzare talenti e ad arricchire il patrimonio culturale, e alimenta un’estesa collezione di opere d’arte contemporanea, che oggi comprende oltre 900 opere di circa 380 artiste e artisti italiani e stranieri, diventata nel tempo tra le più prestigiose a livello nazionale e internazionale.


Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
come arrivare

Le attività del Castello di Rivoli sono realizzate primariamente grazie al contributo della Regione Piemonte.
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Ufficio Stampa Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
Manuela Vasco | press@castellodirivoli.org | tel. 011.9565209
 
PCM Studio di Paola C. Manfredi
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Francesca Ceriani | francesca@paolamanfredi.com | T. +39 340 9182004
Federica Farci | federica@paolamanfredi.com | T. +39 342 0515787


Il giardino del Museo Sartorio per LET’S PLAY

Con la prima di Trieste. Verso le vette/ Trst. Proti vrhovom,nuova coproduzione Bonawentura/ Teatro Miela, Teatro La Contrada e Teatro Stabile Sloveno, si apre al giardino del Museo Sartoriogiovedì 5 giugno (ore 21.00), la quinta edizione di Let’s play, che da il via al ricco cartellone di Trieste Estate 2025.

LA PRIMA DI TRIESTE ESTATE 2025
Il giardino del Museo Sartorio per LET’S PLAY
Le rappresentazioni teatrali dal 5 all’8 giugno

“Traendo ispirazione dalla mostra Verso le vette. L’alpinismo e Trieste (visitabile al Bastione Fiorito di San Giusto)” – spiega Lino Marrazzo, Direttore artistico di Trieste Estate insieme a Gabriele Centis e autore del testo, firmato anche da Eva Maver, Anna Krekic, Flavio Ghio – “Trieste. Verso le Vette/ Trst. Proti vrhovom narra di un ex alpinista e amante della montagna che visita l’esposizione con suo nipote, compiendo un viaggio a ritroso nel tempo e nei luoghi. Interpretato da Veronica Dariol, Omar Giorgio Makhloufi, Eva Maver, Kiyan Mauri” – sottolinea Marrazzo, che cura anche la regia – “attraverso questo percorso interiore, mette in scena sentimenti ed episodi che riportano alla memoria il mondo dell’alpinismo triestino”.

I biglietti sono acquistabili anche la sera stessa (un’ora prima dello spettacolo) al Museo Sartorio ed è possibile prenotarli nelle tre sedi teatrali. Lo spettacolo sarà replicato il 19 e 26 giugno, sempre il giovedì. La rappresentazione è anticipata, alle 17.00, da un Incontro in Mostra al Bastione Fiorito di San Giusto, per approfondire la conoscenza della serata di apertura di Let’s Play 3 teatri al Sartorio, con visita guidata alla mostra Verso le vette. L’alpinismo e Trieste insieme ai curatori Anna Krekic e Flavio Ghio e alla presenza degli artisti (visita inclusa nel biglietto d’ingresso al castello).

La rassegna prosegue venerdì 6, sabato 7 e domenica 8 giugno, sempre nel giardino del Museo Sartorio con inizio alle 21.00, con la nuova produzione della Contrada “La Felicità”, un’opera di Eric Assous con la regia di Marcela Serli. Sul palco gli attori Marzia Postogna e Maurizio Repetto danno vita a una commedia che sa essere al contempo vivace e intensa, capace di sorprendere con i suoi numerosi sviluppi inattesi. I protagonisti sono Luisa e Alessandro, non più nel fiore degli anni, che condividono una notte in seguito a un incontro fortuito. I due amanti si trovano a dover affrontare le incertezze, le falsità e i piccoli compromessi che inevitabilmente emergono in simili circostanze, dove il disincanto portato dall’età adulta rende l’esperienza amorosa qualcosa di tutt’altro che semplice. Attraverso un dialogo che oscilla tra diversi registri, la pièce svela le fragilità molto umane di ciascun personaggio.

“Il giardino del Museo Sartorio di Trieste, un salotto all’aperto curato dai Civici Musei” – conclude Lino Marrazzo, ricordando che Let’s play è parte di un più̀ ampio progetto di LET’S, Letteratura a Trieste, ideato dal Comune di Trieste, che mette in primo piano l’importanza della letteratura nell’identità̀ di Trieste – “ospita l’intera manifestazione in programma in tre fine settimana, dal 5 all’8 giugno, dal 19 al 22 giugno e dal 26 al 29 giugno. Per tutti gli spettacoli di Let’s Play sono previste sedi alternative in caso di maltempo”.

La rassegna Trieste Estate è organizzata dal Comune di Trieste – Assessorato alle Politiche della Cultura e del Turismo, con la collaborazione dell’Assessorato alle Politiche dell’Educazione e della Famiglia e dell’Assessorato alle Politiche del Territorio, il supporto di PromoTurismoFVG e la collaborazione del Trieste Convention & Visitors Bureau.


Il Museo è attorniato da un piccolo ma attraente giardino, la cui originaria impostazione era quella di un parco all’inglese di piccole dimensioni, con il caratteristico andamento sinuoso di viali e vialetti che vanno a creare aiuole e spazi erbosi di forma irregolare, ombreggiato da vecchi alberi tra i quali il Cedro del Libano, che tuttora eccelle per l’imponenza e per la sua configurazione a ombrello.

Le statue che lo adornano vi furono trasferite nel 1994 dalla Villa Carolina di Montebello, appartenuta alla famiglia Sartorio, e decoravano un tempo la villa Gradenigo sul Terraglio in Veneto. Esse ritraggono divinità e figure mitologiche: Pomona con tralcio d’uva e puttino avvinghiato, Sileno appoggiato all’asino, Pallade con elmo e scudo, Apollo con la lira, Bacco ebbro e Iole con la pelle di leone e la mazza; tranne la Venere con delfino, realizzata in marmo e firmata da Francesco Bonanni, le altre sono in pietra e costituiscono un raro esempio di scultura da esterno del primo Settecento presente a Trieste.

Sui muri perimetrali sono inseriti alcuni reperti lapidei mentre una piccola stele ricorda la sepoltura del cane Luchy, fedele compagno di Anna Sartorio.


Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it
Da Federica Zar <zar@apscom.it>

Venezia: Spazio Thetis, Arsenale Novissimo – Bacini

Spazio Thetis nell’antico Arsenale di Venezia, dal 5 giugno fino al 31 luglio 2025, ospita SCANDAGLI e NUOVE EMERSIONI, la nuova mostra personale di Massimiliana SONEGO. Un progetto espositivo che raccoglie le più recenti opere dell’artista veneta e che si propone come un’immersione nel suo universo pittorico, tra introspezione e tensione visiva, memoria e linguaggio.

Massimiliana SONEGO 
SCANDAGLI e NUOVE EMERSIONI 
a cura di Stefano CECCHETTO 
05.06>31.07.2025 
Spazio Thetis
Arsenale Novissimo – Bacini, Venezia

Spazio Thetis ha accolto con grande piacere il progetto di Massimiliana. Una poetica, la sua, particolare e quasi unica nel panorama del contemporaneo. Ci colpisce la sua assoluta libertà nell’uso del colore e, come sempre, ci fa piacere accogliere le differenze e le dissonanze. Spazio Thetis vuole essere ancora una volta uno spazio che accoglie e che contribuisce a far pensare proprio attraverso l’apertura alle diverse modalità espressive.

Sonego indaga la relazione profonda tra oggetto e immaginario, scegliendo come protagonisti elementi d’affezione, come vasi, sedie, oggetti comuni, che, svincolati dalla loro funzione d’uso, diventano veri e propri simboli di una memoria personale e collettiva, strumenti di riflessione, figure-soglia che aprono a nuove visioni e significati. Trasfigurati attraverso segni netti, sintesi geometriche e colori vibranti, questi elementi si stratificano sulla tela generando una narrazione visiva ricca di risonanze emotive. Alla pittura – a olio o acrilico, su piccole e grandi superfici – affianca anche la pratica incisoria, in particolare con tecniche calcografiche come acquaforte e acquatinta. “L’immaginario e la tensione che scaturiscono dalla loro presenza – racconta l’artista – mi conducono, attraverso percorsi diversi, a sondare la realtà nei meandri della mente. […] L’oggetto, che assume ai miei occhi sempre più il valore di simbolo comunicativo, come in una sorta di specchiamento, mi permette di vedere l’invisibile e di dare forma ai miei pensieri.”

In un’epoca che sembra esaltare l’effimero, Massimiliana Sonego afferma con coerenza il valore dell’opera e della pittura, coltivando una visione personale che si alimenta di profondità e ascolto. Come scrive il curatore Stefano Cecchetto, “Scandagli e Nuove Emersioni suggerisce il senso di una ricerca pari alla dinamica di un tuffo in acque profonde dove si continua a nuotare senza sosta per esplorare l’ignoto […] È proprio in quell’emergere istantaneo, in quel momentaneo respiro, che si coglie ancora il suono, il frastuono e l’immensa vitalità dell’inesauribile universo pittorico di Massimiliana Sonego.

Le opere dell’artista si dispongono sulla superficie come oggetti-forme fluttuanti, colti in un tempo di transizione, privati del loro valore funzionale e ricaricati di una forza poetica e simbolica. Come evidenzia il critico Giovanni Bianchi, “Gli oggetti danno vita ad un luogo di passaggio attraverso il quale la loro relazione diventa occasione per documentare il cambiamento. […] Trovando un nuovo impiego mnemonico, vengono reinterpretati attraverso il segno e il colore, acquistando in questo processo una nuova consistenza che suggerisce una sensazione di leggerezza.”

La pittura di Sonego, riconoscibile per il suo tratto sicuro e frammentato, si nutre di un’energia che fonde rigore e vibrazione, geometria e dinamismo. Come sottolinea Lorena Gava, “Ci ha abituati a una visione franta, spezzata, prismatica di oggetti che appaiono sezionati e catapultati in un vortice percettivo. […] Rimaniamo affascinati dalla luce, dalla magia delle creazioni, dalle incessanti combinazioni e associazioni, dall’inesauribilità delle proiezioni immaginifiche.”

SCANDAGLI e NUOVE EMERSIONI si presenta così come un viaggio, un’esplorazione tra strati di memoria e frammenti visivi, in cui ogni tela è una sfida alla lettura e un invito a lasciarsi trasportare dal moto vitale dell’arte.


SPAZIO THETIS 

Spazio Thetis rappresenta la parte culturale e artistica di Thetis spa una società di ingegneria che ha sviluppato negli anni specifiche esperienze nel campo dello sviluppo sostenibile e della ingegneria ambientale. www.thetis.it


L’evento è in collaborazione con l’Associazione culturale Paolo Rizzi ETS di Venezia

INFO
05.06> 31.07.2025  (visite su prenotazione chiamando 3474254489)
Inaugurazione  05 giugno ore 17.30
DOVE
Spazio Thetis,Tesa 106 Arsenale Novissimo – Venezia 
Vaporetto linea 4.1- 4.2 – 5.1- 5.2 Fermata: Bacini

WEB e SOCIAL
 www.massimilianasonego.com 
Instagram:  https://www.instagram.com/spaziothetis

CONTATTI STAMPA 
CRISTINA GATTI Press & P.R.| press@cristinagatti.it
Da Cristina Gatti | PRESS & P.R. <press@cristinagatti.it>

È la prima kermesse dedicata al vino che copre tutto il territorio nazionale

Dopo il grande successo dell’edizione 2024, che ha visto la partecipazione di oltre 60.000 visitatori in 20 tappe e più di 800 cantine partecipanti, Borgo diVino in tour continua a riaccendere la stagione del buon bere nei Borghi più belli d’Italia.

Borgo diVino in tour è la prima kermesse dedicata al vino che copre tutto il territorio nazionale, con centinaia di etichette in degustazione in cornici mozzafiato che rendono ogni evento un’esperienza sensoriale indimenticabile.

Mappa dell’evento 2025
Partita la quinta edizione di Borgo diVino in tour, la rassegna enogastronomica itinerante che attraversa l’Italia, con 2 tappe inedite a San Marino e in Francia.

Quest’anno il tour toccherà nuovamente 20 località certificate tra “I Borghi più belli d’Italia” (una per regione) a cui si aggiungeranno 2 tappe estere finora inedite: San Marino, Borgo Ospite Internazionale dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia”, e Le Castellet, Borgo certificato ne “Le Plus Beaux Villages de France”, l’Associazione “gemella” che opera sul territorio francese.

Con le 22 tappe del 2025, il ciclo di eventi conferma la sua inarrestabile crescita e si preannuncia ancora più ricco di appuntamenti. Merito di un format ormai collaudato che unisce il Gusto e la Bellezza in un connubio perfetto, dove la degustazione dei vini si accompagna a specialità gastronomiche, buona musica, incontri didattici e intrattenimento in luoghi di straordinaria suggestione.

Borgo diVino in tour è promosso dall’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” ed è organizzato da Valica S.p.a, azienda leader nel marketing tecnologico con un focus specifico su turismo ed enogastronomia.

“Borgo diVino in Tour” si è ormai consolidato come uno degli appuntamenti enogastronomici più apprezzati a livello nazionale – dichiara Luca Cotichini, Co-Founder, COO e BU Events di Valica S.p.A. – Per l’edizione 2025 puntiamo a superare le 70.000 presenze, portando il nostro format in 22 tappe, per un totale di 66 giorni di evento e oltre 1000 etichette in degustazione, con un’importante novità: per la prima volta il tour toccherà 2 nuove destinazioni fuori dai confini nazionali, il borgo di Le Castellet in Francia e la Repubblica di San Marino. Il pubblico potrà vivere un’esperienza a 360 gradi grazie all’eccellenza della produzione vitivinicola italiana e un’area gastronomica interamente dedicata ai prodotti tipici dei Borghi più belli in Italia. In ogni tappa non mancheranno eventi di approfondimento culturale e musicale, pensati per arricchire l’esperienza dei visitatori e renderla ancora più coinvolgente. Borgo diVino in Tour è un progetto di promozione territoriale che mette in rete borghi, produttori e territori, creando valore e visibilità per le realtà locali.”

Foto dei partecipanti

Il format: una tre-giorni di vino, cibo e musica nei Borghi più belli

All’interno del Borgo ospitante viene tracciato un percorso di degustazione che tocca i luoghi di maggiore interesse turistico con casette in legno dedicate alle cantine, eventuali aree masterclass per approfondimenti tematici, un’area area food con prodotti e piatti tipici locali e un originale percorso formativo sul mondo del vino raccontato in circa 20 pannelli espositivi. La manifestazione si svolge nel centro storico del Borgo ospitante in un’area ad accesso libero. Per degustare i vini è possibile acquistare un voucher (online o direttamente sul posto) che dà diritto a 8 assaggi di vino a scelta tra quelli proposti dalle cantine presenti agli stand.

Ogni evento è una tre-giorni dal venerdì alla domenica in cui i visitatori avranno l’occasione di degustare centinaia di etichette territoriali e nazionali, da poter anche acquistare e conoscere dal racconto diretto dei produttori. Le singole manifestazioni saranno arricchite da laboratori, spettacoli e musica dal vivo.

Ad accompagnare le degustazioni, sarà allestita un’area gastronomica dove i partecipanti potranno deliziarsi con i piatti della tradizione locale e scoprire le prelibatezze dei Borghi più belli d’Italia, un patrimonio unico per qualità e biodiversità. L’iniziativa rientra fra le attività promozionali del MIB – Mercato Italiano dei Borghi, il progetto pluriennale dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” in cooperazione istituzionale con BMTI – Borsa Merci Telematica Italiana, volto alla valorizzazione delle produzioni tipiche dei territori associati. 

Il tour prenderà il via sabato 26 aprile con la prima tappa ad Egna-Neumarkt (BZ) per concludersi il 2 novembre a Venosa (PZ).

Di seguito il calendario:

Egna-Neumarkt (BZ) – Trentino Alto Adige: 26, 27 Aprile; Bard (AO) – Valle d’Aosta: 2-4 Maggio; San Giorgio di Valpolicella (VR) – Veneto: 16 – 18 Maggio; San Marino (SMR) 23-25 maggio; Città Sant’Angelo (PE) – Abruzzo: 30 maggio-1 giugno; Cividale del Friuli (UD) – Friuli Venezia Giulia: 6-8  giugno; Le Castellet (Provenza, Francia): 13-15 giugno; Celle Ligure (SV) – Liguria: 20-22 Giugno; Tempio Pausania (SS) – Sardegna: 27-29 giugno; Cisternino (BR) – Puglia: 4-6 luglio; Vietri sul Mare (SA) – Campania: 11-13 luglio; Grottammare (AP) – Marche: 18-20 luglio;  Lovere (BG) – Lombardia: 25-27 luglio; Fiumefreddo Bruzio (CS) – Calabria: 22-24 agosto; Erice (TP) – Sicilia: 29-31 agosto; Oratino (CB) – Molise: 5-7 settembre;  Nemi (RM) – Lazio: 12-14 settembre; Brisighella (RA) – Emilia Romagna: 3-5 ottobre; Spello (PG) – Umbria: 10-12 ottobre; Montaione (FI) – Toscana: 17-19 ottobre; Castagnole delle Lanze (AT) – Piemonte: 24-26 ottobre; Venosa (PZ) – Basilicata: 31 ottobre- 2 novembre.

“La quinta edizione di Borgo di Vino in Tour 2025 verrà ricordata per aver varcato per la prima volta i confini nazionali – dichiara Fiorello Primi, Presidente dell’Associazione “I Borghi più belli d’Italia” – cominciando ad assumere una valenza europea. La presenza di San Marino e di un Borgo francese, Le Castellet, danno quel tocco di internazionalità che non può che far bene, non tanto e non solo alla manifestazione, quanto alla promozione dei vini e dei cibi prodotti nei territori dei Borghi più belli d’Italia. Ulteriore possibilità di espansione è prevista nei prossimi anni, vista l’importanza che l’Associazione de “I Borghi più belli d’Italia” riveste nella Federazione Internazionale “Les Plus Beaux Villages de la Terre”, di cui fa parte. Da aprile a novembre sarà un bel viaggio nei borghi e nei territori all’insegna del buon vivere, del buon bere e del buon mangiare”.


Informazioni di contatto
Alessandro Maola
info@alessandromaola.it
Da Alessandro Maola <alessandromaola@onclusivenews.com>

Milano: Fabbrica del Vapore

Con un’inaugurazione molto partecipata lo scorso mercoledì 7 maggio, ha preso ufficialmente il via LIFE, il nuovo festival interdisciplinare di ZONA K che intreccia arti performative, visive, giornalismo, scienza e attivismo, per esplorare con sguardo lucido e linguaggio poetico i nodi del nostro tempo. Il festival si svolge in una rete di spazi che valorizza e dà continuità alle collaborazioni cittadine avviate da ZONA K negli anni passati ed è articolato in due parti: la prima, in corso alla Fabbrica del Vapore, sino al 19 maggio; la seconda, dal 4 al 21 giugno, si articolerà tra ZONA K, Teatro Out Off, Teatro Fontana e altri spazi cittadini non convenzionali.

Durante la giornata di apertura del 7 maggio, il pubblico ha accolto con entusiasmo la performance immersiva Everything Must Go dell’artista olandese Dries Verhoeven, la toccante pièce Who’s Afraid of Representation? di Rabih Mroué e Lina Majdalanie e la mostra fotografica Cronache di un’apartheid di Pietro Masturzo e Samuele Pellecchia (Prospekt) che prosegue fino a lunedì 19.

LIFE
Il nuovo Festival di ZONA K

7 maggio – 21 giugno

Seconda settimana: confini, corpi, algoritmi. Il racconto delle tensioni del presente

Con:
Liminal / Border Forensics , Arkadi Zaides, Jean Peters / CORRECTIV, KEPLER-452, Ruggero Franceschini, Ontroerend Goed, Ant Hampton, Fieno / Di Chio

Milano, Fabbrica del Vapore

In coproduzione con Fabbrica del Vapore
Con il patrocinio di Comune di Milano

Nella seconda settimana, il programma di LIFE si articola come un mosaico di linguaggi e prospettive che raccontano le tensioni del nostro tempo attraverso un nucleo tematico forte: il controllo dei confini, le rotte migratorie, l’impatto dell’intelligenza artificiale e la crisi della democrazia. Un viaggio tra tecnologie, corpi e rappresentazioni, raccontato attraverso forme artistiche ibride e coinvolgenti.

Molti degli artisti in programma condividono un approccio che intreccia teatro documentario, ricerca sul campo e uso critico dei media.

Progetti come Asymmetric Visions di Liminal / Border Forensics ricostruiscono visivamente, con dati e analisi forensi, le dinamiche di sorveglianza aerea nel Mediterraneo e il ruolo delle istituzioni europee nei respingimenti. In questa stessa geografia si colloca La Zona Blu di Kepler-452, restituzione teatrale dell’esperienza a bordo della Sea-Watch 5, che trasforma il diario di un viaggio in testimonianza politica ed emotiva. Il Mediterraneo, insieme al confine tra Europa e Medioriente, è anche al centro della performance Borderline Visible di Ant Hampton, che fonde racconto autobiografico e memoria collettiva in un’esperienza partecipata e multisensoriale.

Altri lavori ampliano la riflessione verso le conseguenze ecologiche e simboliche della contemporaneità: The Cloud di Arkadi Zaides mette in dialogo il corpo umano con la “nuvola” digitale dell’intelligenza artificiale e quella tossica di Chernobyl, interrogando la nostra relazione con l’iperoggetto tecnologico e ambientale. L’AI torna anche in Pentothal di Ruggero Franceschini, una performance-concerto che sovrappone intelligenze artificiali e memoria della controcultura italiana degli anni ‘70.

Infine, Fight Night del collettivo belga Ontroerend Goed e Schwarz Rot Braun di Jean Peters/Correctiv mettono in scena la crisi della democrazia, tra forme interattive e inchiesta dal vivo, evidenziando le distorsioni del consenso e il ruolo della disinformazione.

La settimana si chiude con Odissea Minore di Fieno/Di Chio, uno spettacolo che unisce teatro, giornalismo e video per raccontare l’infanzia migrante lungo la rotta balcanica, proponendo una riflessione toccante su educazione, trauma e futuro.

Il festival riprende il 4 giugno e prosegue fino al 21 giugno, con una seconda parte che si diffonderà in una costellazione di spazi e collaborazioni cittadine (ZONA K, Teatro Fontana, Teatro Out Off e luoghi non convenzionali), portando avanti il suo sguardo critico e poetico sulla realtà.

Ogni evento, ogni forma, ogni artista – da quelli già noti al pubblico di ZONA K ai nuovi compagni di viaggio – contribuisce a un mosaico di sguardi e linguaggi dove la realtà non si mostra mai come dato, ma come materia viva da interrogare.

Oltre alle partnership con i teatri e gli spazi che lo ospitano, LIFE può contare su nuove e consolidate alleanze, tra le altre con Stratagemmi-Prospettive Teatrali, cheFare, Ecate, Ateatro, Fuoritraccia, Lapsus, Base Milano, la piattaforma europea IN-SITU, la rete Residenze Digitali, diversi consolati e istituti culturali nazionali, media e organizzazioni culturali cittadine. Un sentito ringraziamento al Festival delle Colline Torinesi e al FIT Festival di Lugano per il supporto.

Info, biglietti e programma completo su: www.zonaklife.it


Ufficio stampa LIFE / ZONA K
Emanuela Filippi | Eventi e Comunicazione
+39.02.4547.9017
press.eventiecomunicazione@gmail.com
Da Emanuela Filippi / Eventi e Comunicazione <press.eventiecomunicazione@gmail.com>