Progetto Luminis di Mario Carlo Iusi arriva ai Cisternoni di Albano Laziale (Roma)

L’Associazione Culturale Artivazione, dopo la prima tappa alle Mura Megalitiche di Alatri, presenta il secondo capitolo del Progetto Luminis che giunge ai Cisternoni e alla Porta Pretoria di Albano Laziale, dove sarà visibile dal 26 ottobre fino al 17 novembre 2024. 

L’Associazione Culturale Artivazione
presenta
Progetto Luminis
di Mario Carlo Iusi

a cura di Claudia Pecoraro
26 ottobre 2024 – Albano Laziale

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Programma sabato 26 ottobre
Conferenza stampa ore 17.00 | Libreria Le Promesse

Piazza Giosuè Carducci 11 – Albano Laziale (RM)
ore 18.00 Accensione opera Cisternoni a seguire passeggiata guidata tra le opere diffuse di Mario Carlo Iusi
ore 19.00 Accensione opera Porta Pretoria
Fino al 17 novembre 2024

Sabato 26 ottobre 2024 alle ore 17.00, presso la Libreria Le Promesse, si svolgerà la conferenza stampa alla presenza dell’artista Mario Carlo Iusi, della curatrice Claudia Pecoraro, del promotore del progetto Saverio Teruzzi dell’Associazione Culturale Artivazione. Interverranno il Sindaco di Albano LazialeMassimiliano Borelli, e la Responsabile del Servizio Politiche Culturali, Simona Polizzano. A seguire l’accensione dell’opera ai Cisternoni e alla Porta Pretoria, nonchè una passeggiata guidata tra le opere diffuse della mostra Semeion

Luminis è una riflessione sulla percezione della luce e dello spazio: sulle Mura Megalitiche di Alatri e sui Cisternoni di Albano Laziale, grandi installazioni luminose in LED, in forma di cornici di dimensioni variabili, accentuano l’importanza architettonica e archeologica dei due complessi, conferendo ad essi una diversa dimensione artistica. Le cornici, solitamente associate ai quadri, guidano lo sguardo dello spettatore verso una nuova dimensione dei luoghi, consentendo una innovativa fruizione dei monumenti e una nuova modalità di interazione. 

Accanto alle cornici, l’artista presenta anche un’opera che rappresenta un seme di zucca stilizzato ed illuminato, simbolo distintivo di tante sue opere ed elemento cardine della mostra monografica Semeion che accompagna il progetto e che raccoglie quaranta opere inedite realizzate nel 2020. L’esposizione sarà accolta ad Albano Laziale in forma di mostra diffusa presso diverse attività presenti sul territorio ed in particolare: Acanto, Acitelli Calzature, Il Soffiasogni, Io Vino, Le Promesse Libreria, Sfizio degusteria, Violià

Per Mario Carlo Iusi, il seme è metafora della pienezza insita in ogni essere umano: utilizzando elementi come il punto, il vortice, il fiore, il seme pieno, il seme vuoto e la linea spezzata, l’artista evidenzia come sia possibile creare opere sempre diverse partendo da “oggetti semplici”, così come dimostrato con l’utilizzo del rettangolo per illuminare sezioni sempre diverse delle mura di Alatri e Albano. Il seme di zucca è, dunque, l’archetipo della forma artistica, il trait d’union tra le installazioni luminose e la mostra monografica nella quale emerge la scelta di disegnare linee spezzate con lo strumento della penna stilografica. 

Infatti, come scrive la curatrice Claudia Pecoraro «la fruizione dell’opera supera la pura contemplazione, per altro spesso svagata, e diventa un atto cosciente di co-creazione, seppure nei limiti perimetrali disciplinati dall’artista. Nel percorso più recente di Mario Carlo Iusi, la cornice ha assunto un ruolo così importante nella determinazione dell’opera da prendere vita propria e far scaturire una sperimentazione che trova il suo debutto nel grandioso progetto ambientato ad Alatri e Albano Laziale. La cornice luminosa non delimita più un’opera artistica, ma piuttosto evidenzia uno stralcio di testimonianza architettonica realizzata da abili mani ignote di un passato assai remoto. La luce circonda un rettangolo di parete appartenente a vestigia notevoli per importanza storica e suggestione estetica, guidando l’attenzione dell’osservatore e invitandolo a soffermarsi laddove il suo sguardo si era mosso distratto e fuggevole». 

Il progetto, nelle sue due tappe espositive nella Regione Lazio, è stato preceduto da una residenza artistica nel mese di luglio 2024 presso Cittadellarte Fondazione Pistoletto, a Biella, dove l’artista ha avuto l’occasione di sperimentare nuovi metodi e tecniche artistiche. In seguito, la mostra sarà allestita a Barcellona negli spazi di Espronceda – Institute of Art & Culture, dove il tema proposto verrà approfondito con una Tavola rotonda e laboratori. Tutto il progetto sarà ampiamente documentato mediante la realizzazione di un catalogo. 

Il progetto è promosso dall’Associazione Culturale Artivazione, in collaborazione con Cittadellarte Fondazione Pistoletto ed Espronceda – Institute of Art & Culture di Barcellona, finanziato da Lazio Contemporaneo 2022, avviso pubblico promosso dalla Direzione Regionale Cultura della Regione Lazio, con il patrocinio del Comune di Alatri e del Comune di Albano Laziale.


Progetto Luminis
Mario Carlo Iusi

A cura di Claudia Pecoraro
Promosso da: Associazione culturale Artivazione
Finanziato da: Lazio Contemporaneo 2022, avviso pubblico promosso dalla Direzione Regionale Cultura della Regione Lazio
Con il patrocinio di: Comune di Alatri, Comune di Albano
In collaborazione con: Cittadellarte Fondazione Pistoletto, Espronceda – Institute of Art & Culture

26 ottobre 2024 – Albano Laziale
Conferenza stampa ore 17.00 | Libreria Le Promesse

Piazza Giosuè Carducci 11 – Albano Laziale (RM)
ore 18.00 Accensione opera Cisternoni
a seguire passeggiata guidata tra le opere diffuse di Mario Carlo Iusi
ore 19.00 Accensione opera Porta Pretoria


Si consiglia di indossare scarpe comode
Mostra monografica diffusa Semeion
/
 26 ottobre – 17 novembre 2024
Acanto la dresseria 
– Corso Giacomo Matteotti 127 – Albano Laziale (RM)
Acitelli Calzature – Via Alice De Gasperi 81 – Albano Laziale (RM)
Il Soffiasogni – Via Andrea Costa 14 – Albano Laziale (RM)
Io Vino Enoteca – Piazza Antonio Gramsci 4 – Albano Laziale (RM)
Le Promesse Libreria – Piazza Giosuè Carducci 11 – Albano Laziale (RM)
Sfizio degusteria –  Via Della Rotonda 6 – 8 – Albano Laziale (RM)
Violià – Via Camillo Benso Conte di Cavour 44 Albano Laziale (RM)

Installazioni
/ 14 settembre – 13 ottobre 2024 | 
Mura Megalitiche | Alatri (FR)
26 ottobre – 17 novembre 2024 | Cisternoni | Albano Laziale (RM)

Mostre Semeion
14 settembre – 13 ottobre 2024
Chiostro di San Francesco | Alatri
26 ottobre – 17 novembre 2024
Luoghi diffusi | Albano Laziale (RM)

Associazione culturale Artivazione
Francesco Saverio Teruzzi – artivazione@gmail.com – https://artivazione.it/

Ufficio Stampa
Roberta Melasecca
Melasecca PressOffice – Interno 14 next – blowart

roberta.melasecca@gmail.com  
www.melaseccapressoffice.it

IADORA’S JOURNEY, fuori il nuovo album “JOURNEY 1”

IADORA’S JOURNEY, IL NUOVO ALBUM ‘JOURNEY 1’, UN’ESPERIENZA INTROSPETTIVA CHE RIVIVE LA MITICA ATMOSFERA DEGLI ANNI ’70

È disponibile in tutti i digital stores ‘Journey 1’, il nuovo album della band Iadora’s Journey

Un’esperienza introspettiva in chiave hard rock, blues e funk testimoniata con questo nuovo concept composto da otto brani originali e tre rivisitazioni.

‘Journey 1’ è stato registrato e successivamente masterizzato con strumentazione analogica, ottenendo sonorità che trovano il calore e la ‘croccantezza’ dei gloriosi dischi degli anni ’60 e ’70, senza perdere di vista il sapore contemporaneo. 

È un concept in chiave hard rock, blues e funk che vuole lanciare un messaggio positivo, perché vale la pena esplorare a fondo la vita, scoprendo la propria autentica essenza e perseguendo la propria vocazione interiore.

Dice Paolo Zardo, ideatore del progetto musicale: «’Journey 1′ è il primo di una serie di album a carattere autobiografico che avranno come tema principale la vita intesa come un percorso di crescita ricco di esperienze. 

Non per niente, il nome della formazione Iadora’s Journey rappresenta appunto il viaggio di Iadora Johnson, un personaggio che ho trovato per caso tra le pagine di un libro, scoperto mentre vivevo a Berlino. 

Questa miscela di blues, hard rock e funk si è rivelata il terreno più fertile per raccontare attraverso la musica le sue avventure».

Iadora’s Journey (‘aiadoras giurnei’ pronunciato in italiano), è una formazione fondata nel 2021 da Paolo Zardo composta da quattro elementi: Anna Pavan (voce), Paolo Zardo (chitarre e voce), Alessandro Scolz (bass synth, tastiere ed Hammond), Alessandro Dri (batteria). 

La band fonde un sound contemporaneo, solido ed accattivante, basandosi su composizioni originali a carattere autobiografico ed omaggi e su classici di artisti che hanno fatto la storia come B.B. King, The Bluesbreakers feat. Eric Clapton e Peter Green’s Fleetwood Mac, trovando la loro voce in uno spirito marcatamente influenzato dalle sonorità ‘anni ’60 e ’70’.


Facebook: www.facebook.com/iadorasjourney
Instagram: www.instagram.com/iadorajohnson
YouTube: www.youtube.com/@iadorasjourney
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/15GlzIuuJSdBNJavkxLh7V?si=SAt8gdsqRQGwQhdHepG0QQ


Ufficio Stampa A-Z Press
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DOC/IT – Associazione Documentaristi Italiani Giulia Campagna vince con “Pryvit Europa”

È Giulia Campagna la produttrice vincitrice della seconda edizione del Doc/it Women Award, il premio assegnato da Doc/it – Associazione Documentaristi Italiani in collaborazione con Women in Film, Television & Media Italia e Toscana Film Commission, dedicato alle produttrici italiane con un progetto di documentario cinematograficoaudiovisivo o una serie documentaria in sviluppo avanzato.

Giulia Campagna con “Pryvit Europa” vince il premio DOC/IT WOMEN AWARD 2024
 
Consegnato a Roma durante le giornate del MIA – Mercato Internazionale dell’Audiovisivo il premio per le produttrici italiane di documentari assegnato da Doc/It.

“Pryvit Europa”, prodotto sotto l’egida di ZaLab Film e diretto da Michele Aiello, è il film con cui Giulia Campagna si è aggiudicata l’ambito riconoscimento. Il documentario segue i percorsi da expat di diversi studenti di danza classica ucraini: l’invasione russa del 2022 ha stravolto il loro paese, gli ha fatto temere che il loro grande sogno potesse andare in frantumi e li ha costretti alla fuga in diverse Accademie di danza dei paesi dell’Unione Europea. Gli studenti sono felici di poter ballare e di continuare la loro vita, ma si sentono anche dei privilegiati rispetto a chi è rimasto in Ucraina. Le storie di Anatolii e Anna, Sergii e Diana, Sofiia, raccontate lungo il documentario, ci mostrano da Bratislava a Milano, passando per Stoccarda, tre anni della loro vita: tre anni per diventare i Nuovi Europei, tre anni per diventare ballerini professionisti, tre anni di grande dedizione e di scelte difficili, sullo sfondo di una guerra apparentemente senza fine. Il corso della guerra definirà alcune scelte della loro vita e, di conseguenza, lo sviluppo della narrazione per il film.

Il progetto è stato valutato da una giuria selezionata composta da professioniste e professionisti del cinema e dell’audiovisivo: Marco Alessi, Ruggero Di Maggio, Simona Garibaldi, Laura Romano, Maria Chiara Ventura. Nelle motivazioni del premio assegnato a “Pryvit Europa” di Giulia Campagna si legge: “Per la complessità e l’accuratezza della strategia di sviluppo, economico-finanziaria e per il linguaggio utilizzato nell’ambito del documentario creativo. Per la scelta di produrre un progetto di particolare rilevanza che affronta in modo non scontato un tema di grande attualità: il film ci invita ad una riflessione di ampio respiro sul conflitto tra Russia e Ucraina, mostrandoci le conseguenze della guerra attraverso le vite di giovani aspiranti ballerini e ballerine di origine ucraina che vivono oggi in Europa. Per l’impegno tangibile che la produttrice dimostra verso l’inclusione e la lotta ai pregiudizi e alle discriminazioni attraverso le tematiche affrontate dal progetto, nella costruzione del team, nella realizzazione del documentario e nei suoi lavori precedenti”.

L’obiettivo del Doc/it Women Award è sostenere la presenza femminile qualificata nel settore produttivo, stimolando l’intraprendenza delle giovani professioniste che si affacciano alla carriera produttiva e allo stesso tempo comunicando la necessità di aderire a standard qualitativi elevati, in continuo adeguamento ai bisogni del pubblico, alle nuove dinamiche del mercato e all’innovazione tecnologica.

In occasione del MIA, oltre alla premiazione, Doc/it ha tenuto anche un panel discutendo del ruolo del finanziamento selettivo nella produzione di documentari italiani, con particolare attenzione ai recenti cambiamenti normativi, con l’obiettivo di delineare una road map strategica per il futuro della produzione documentaristica, esaminando modi per sostenere e far progredire l’industria in un panorama in continua evoluzione. A partecipare come relatori: Stefano Massenzi (Lucky Red), Simone Catania (Indyca), Raffaele Brunetti (B&B Film), Giulia Achilli (Dugong Films), Francesco Virga (MIR Cinematografica, presidente Doc/it), con la moderazione dell’incontro a cura di Elisa Vittone (vice-presidente Doc/it).


CONTATTI:
documentaristi.it/
segreteria@documentaristi.it

UFFICIO STAMPA:
Daccapo Comunicazione | info@daccapocomunicazione.it

Venezia, Ca’ Pesaro: Roberto Matta 1911 – 2002

Roberto Matta 1911-2002 a Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna è la prima mostra istituzionale in Italia dedicata all’artista cileno; punta a restituirne l’eclettica personalità e l’espressione di una vasta gamma di idee e modalità di conoscenze: scientifica, culturale e filosofica. Cittadino del mondo, visionario, autore poliedrico, pittore e disegnatore, architetto e scultore, artista militante, Roberto Sebastián Antonio Matta Echaurren (Santiago del Cile, 1911 – Civitavecchia, 2002) è certamente uno degli artisti più importanti del Ventesimo secolo e, al tempo stesso, tra le figure meno celebrate e rappresentate nelle collezioni dei musei italiani.

Ogni individuo, ogni vita umana, è una scommessa col proprio io, con se stessi, col mondo

Roberto Matta, Morfologie verbali 1986        

Roberto Matta
1911-2002
Venezia, Ca’ Pesaro – Galleria Internazionale d’Arte Moderna
25 ottobre 2024 – 23 marzo 2025

a cura di Norman Rosenthal, Dawn Ades, Elisabetta Barisoni
Con la collaborazione di Archivio Matta

La mostra di Ca’ Pesaro si inserisce così nei progetti di approfondimento, ricerca e riscoperta degli autori del Novecento portati avanti dalla Galleria Internazionale d’Arte Moderna di Venezia, partendo dai capolavori custoditi nella sua collezione – in questo caso Alba sulla terra del 1952.
La mostra ricorda e rinnova inoltre il suo legame storico con Venezia. Nella città lagunare, Matta arriva per la prima volta nel 1948, tra gli artisti della collezione Peggy Guggenheim ospitata nell’epocale esposizione al Padiglione della Grecia. Sempre a Venezia nel 1953, in occasione dell’esposizione Matta 1949-1953 al Museo Correr organizzata da Galleria del Cavallino e sotto l’egida di Carlo Cardazzo, un’opera di Matta entra per la prima volta in una collezione pubblica italiana: esposta nella mostra in Sala Napoleonica, Alba sulla terra viene acquistata dal Comune di Venezia per Ca’ Pesaro

Protagonista “ufficiale” del Surrealismo di cui si celebra nel 2024 il centenario, Matta ha sviluppato un suo linguaggio visivo particolare; il suo universo è sorprendente, complesso, articolato, non ascrivibile ad un unico linguaggio. L’irrazionalità, l’inconscio, l’automatismo psichico e la materia che si deforma, patrimonio del surreale, si uniscono alla fondamentale esperienza a Parigi come collaboratore di Le Corbusier. Allo stesso tempo, la componente geometricaarchitettonica e costruttiva nelle forzature prospettiche e degli sconfinamenti verso la quarta dimensione, che contraddistinguono la sua produzione matura, conservano l’eco dell’amore per la poesia e della giovanile vicinanza a Breton e ai suoi sodali. La mostra intende celebrare il geniale e grandemente influente artista di origini cilene, e la sua poliedrica creatività, espressa nella produzione di dipinti, disegni, sculture, progetti di architettura e oggetti di design.                     

E ancora, pur trasgredendo costantemente la linea di confine tra astrazione e figurazione, esercita un’influenza cruciale sugli espressionisti astratti americani degli anni Quaranta. Ma soprattutto, l’opera di Matta si presenta fin da subito come partecipe del mondo della fantascienza, come precursore di un’estetica dove le atmosfere dei videogiochi si mescolano a quelle della Street art. 

La mostra si apre con un’opera monumentale, oltre 10 metri di lunghezza, degli anni SettantaCoïgitum (1972), che esprime la natura di instancabile sperimentatore dello spazio. Si entra nel mondo di Matta con un’opera che unisce l’immaginario surrealista alla costruzione architettonica e allo sfondamento non- Euclideo dello spazio. L’artista si presenta fin da subito come partecipe del mondo della fantascienza e come il precursore di un’estetica, che lui amava definire “da Leonardo da Vinci alla NASA”, dove si mescolano le atmosfere siderali dei videogiochi e quelle della Street art.           

Il percorso espositivo si svolge poi secondo una cronologia rigorosa, ma non rigida. Emergono così le diverse anime di Matta, tra dipinti monumentali e sculture – una foresta di totem di animali, figure mitologiche, sedute troneggianti, archetipi dagli echi mediterranei e delle civiltà precolombiane – che invadono l’ingresso, la corte, l’androne del Museo. Accanto, oggetti di design contemporanei, come il sistema di sedute Malitte: una composizione modulare di cinque blocchi, oggi prodotta da Paradisoterrestre e a disposizione del pubblico della mostra. E poi oggetti e sculture in vetro, figlie della straordinaria esperienza veneziana della Fucina degli Angeli.

Non ultimo, c’è il Roberto Matta militante: arte e politica si fondono a partire dal dopoguerra, sull’onda delle atrocità e nel ricordo di Federico García Lorca, a cui era profondamente legato, ucciso dai franchisti. Della rivoluzione cubana visse con intensità la prima stagione, quando sull’isola si radunarono gli artisti europei e latinoamericani, colmi di speranze sul “socialismo tropicale”. Tra opere più significative esposte a Ca’ Pesaro vi sono l’intensa La Question, 1958, che richiama la questione della Guerra d’Algeria, la monumentale La Chasse aux adolescents, grande tela che evoca la rivoluzione del maggio francese del 1968, oggi di drammatica attualità e l’intensa El Burundu Burunda ha muerto del 1975 che affronta il tema della guerra civile colombiana degli anni Cinquanta.                                              

Un impegno profetico anche la sua sensibilità alle tematiche ecologiche, espresse nei soggetti e fino all’applicazione pratica degli allestimenti, realizzati senza cornici, usando basi di recupero, oggi diremo, concepite secondo un’ottica di sostenibilità. Sulla stessa lunghezza d’onda si è sviluppato anche il progetto allestitivi di Ca’ Pesaro, realizzato con il gruppo di Design Differente.

Studio-Esseci-2025



Contatti per la stampa
Fondazione Musei Civici di Venezia
Chiara Vedovetto 
con Alessandra Abbate
press@fmcvenezia.it
www.visitmuve.it/it/ufficio-stampa
 
Con il supporto di
Studio ESSECI, Sergio Campagnolo
Roberta Barbaro
roberta@studioesseci.net

Donne in musica – concerto nella Città dei Sassi

La direttrice d’orchestra Grazia Giusto e la violoncellista Veronica Iannella sul palco del Gervasio per un concerto che riconosce il contributo artistico femminile e incoraggia ulteriori opportunità per le donne in ambito musicale.

STAGIONE CONCERTISTICA AUTUNNALE 2024
 
L’ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA IN
DONNE IN MUSICA
SABATO 26 OTTOBRE
ORE 20:30
AUDITORIUM RAFFAELE GERVASIO

Mettere in risalto il sempre più cospicuo contributo delle donne in ambito musicale, non per ricercare un “pentagramma in rosa”, non partendo da premesse di carattere ideologico o rivendicazioni di genere, ma per porre l’accento su professioniste della musica. E’ con questo intento che l’Orchestra Sinfonica di Matera e il Soroptimist Club di Matera organizzano e promuovono insieme il concerto: Donne in musica.

Il nuovo appuntamento della terza stagione concertistica autunnale dell’Orchestra Sinfonica di Matera è in programma sabato 26 ottobre, con inizio alle 20:30, all’Auditorium Raffaele Gervasio, in piazza San Francesco d’Assisi a Matera.

Un’occasione preziosa per ascoltare la maestria di due musiciste di Matera: la direttrice d’orchestra Grazia Giusto e la violoncellista Veronica Iannella.

Grazia Giusto dirigerà l’Orchestra Sinfonica di Matera su musiche di Franz Joseph Haydn, Gioacchino Rossini e Georges Bizet. Di Haydn sarà eseguito il Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello e orchestra, che per inventiva, grazia, allegria, buonumore, spirito, serenità, vivacità è uno dei più pregevoli dei circa venti Concerti composti da Haydn per i più vari strumenti. Un concerto che contiene passaggi di notevole difficoltà e con elevato virtuosismo della parte solistica, affidata al violoncello della talentuosa Veronica Iannella. Il programma della serata proseguirà con l’Overture dalla Cenerentola di Rossini, per concludersi con l’amatissima Suite dalla Carmen di Georges Bizet, una sarabanda di colori accesi e di ritmi trascinanti, che evoca con toni molto teatrali la tragica vicenda della gitana e di Don José.

Il concerto Donne in musica è organizzato in collaborazione con il Club di Matera di Soroptimist International, l’organizzazione mondiale su base volontaria di donne impegnate in attività professionali e manageriali, che promuove l’avanzamento della condizione femminile, la piena realizzazione delle pari opportunità e i diritti umani.

La stagione concertistica autunnale 2024 dell’Orchestra Sinfonica di Matera proseguirà domenica 10 novembre alle 20:30 all’Auditorium Gervasio a Matera con: STRAVINSKY NEOCLASSICO – PULCINELLA. Sul palco: il direttore d’orchestra Saverio Vizziello e i cantanti: il mezzosoprano Gianna Racamato, il tenore Stefano Colucci e il baritono Marcello Rosiello accompagnati dall’Orchestra Sinfonica di Matera. Il concerto è organizzato in collaborazione con il Festival Duni e conclude la Maratona Pulcinella, maratona musicale che il Festival Duni dedica alla figura di Pulcinella, con musiche che spaziano da Giambattista Pergolesi a Igor Stravinsky. Maratona che prende avvio alle ore 11 di domenica 10 novembre, a Palazzo Bernardini, dove l’Ensemble L’Astrée eseguirà musiche di Pergolesi e altri autori del ‘700, composizioni da cui Stravinsky ha tratto le musiche del balletto di Pulcinella. Alle 17 al cinema Il Piccolo proiezione di un film dedicato a Pulcinella e infine il concerto con l’Orchestra Sinfonica di Matera. In programma: Antiche danze ed arie per liuto, terza suite. Trascrizione libera per orchestra d’archi di Ottorino Respighi (1879 – 1936) e le musiche del balletto Pulcinella di Stravinsky.

La terza stagione concertistica dell’Orchestra Sinfonica di Matera è composta da undici appuntamenti fino al 30 dicembre 2024, tutti gli spettacoli si terranno all’Auditorium Raffaele Gervasio, la sala da concerti ipogea del Conservatorio Duni di Matera.
Il biglietto d’ingresso è di 10 € (per gli studenti di ogni ordine e grado ridotto di 5 €). Si possono acquistare i titoli d’ingresso in prevendita alla biglietteria del Cineteatro Comunale Gerardo Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto, 23 a Matera aperta tutti i giorni dalle 18 alle 21. O recandosi alla Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie, 69 a Matera. La cartoleria è aperta dal lunedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20:30. E’ anche possibile acquistare i biglietti on line al link: https://www.webtic.it/#/shopping?action=loadLocal&localId=5493
 
Per ulteriori informazioni sugli spettacoli visitare il sito: https://orchestrasinfonicamatera.it/
Si può contattare l’Orchestra Sinfonica di Matera anche tramite WhatsApp al numero +39 327 485 0461.
 
·      Sabato 26 ottobre ore 20:30 – Auditorium Raffaele Gervasio – Matera
DONNE IN MUSICA
In collaborazione con Soroptimist International – Club Matera
Veronica Iannella – Violoncello
ORCHESTRA SINFONICA DI MATERA
Direttore: Grazia Giusto
PROGRAMMA DI SALA:
Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)
Concerto n. 1 in do maggiore per violoncello e orchestra
Moderato
Adagio
Allegro molto
·       Gioacchino Rossini (1792 – 1868)
La Cenerentola
Ouverture
·       Georges Bizet (1838 – 1875)
Carmen Suite
La garde montante
Habanera
Prelude
Aragonaise
Intermezzo
Seguedille
Lea dragons d’Alcala
Les Toreadors
 
Informazioni su biglietti, prevendita e contatti:
 
Biglietti:
Ingresso singolo 10,00 €
Ingresso singolo ridotto studenti 5,00 €
 
Come acquistare:
Biglietteria:
·      Cineteatro Comunale Gerardo Guerrieri, in piazza Vittorio Veneto, 23 a Matera. Tutti i giorni dalle 18 alle 21.
·      Cartolibreria Montemurro, in via delle Beccherie, 69 a Matera. Dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 17:00 alle 20:30.
Biglietteria on line:
·      https://www.webtic.it/#/shopping?action=loadLocal&localId=5493
 
Per informazioni sulla programmazione degli spettacoli: https://orchestrasinfonicamatera.it/


Informazioni sulla Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera:

La Fondazione Orchestra Sinfonica di Matera organizza e promuove le attività dell’Orchestra Sinfonica di Matera. Partecipata da Comune di MateraProvincia di Matera e Conservatorio Egidio Romualdo Duni di Matera che ne sostengono le attività.

A queste istituzioni si aggiungono: il Ministero della Cultura che ha ammesso l’Orchestra al percorso per il riconoscimento quale ICO Istituzione Concertistica Orchestrale e la sostiene attraverso il Fondo Unico per lo Spettacolo (Fus), e la Regione Basilicata, che la sostiene con fondi regionali.

La stagione concertistica 2024, con la direzione artistica del Maestro Saverio Vizziello, è realizzata in collaborazione con: Curia Arcivescovile di Matera – Irsina, Fadiesis Accordion Festival, Festival Duni, Soroptimist Club Matera.


Sissi Ruggi
addetto stampa
dell’Orchestra Sinfonica di Matera – OSM
e-mail ufficiostampa@orchestrasinfonicamatera.it

Persiani, il confinato comunista a Lipari che sfidò il fascismo

È un legame storico e ideologico a unire l’Irpinia alla Sicilia e a Lipari, passando per la città di Napoli. È la storia di Giuseppe Persiani, il protagonista del libro del giornalista e scrittore Carmine Clericuzio.

“Taurasi, Napoli, Lipari. Giuseppe Persiani, il confinato comunista che sfidò il fascismo” è il titolo del volume, inserito nella collana “Scrigno della memoria d’Irpinia”, curata dalla scrittore e antropologo Michele Miscia per Delta 3 Edizioni del professor Silvio Sallicandro.

Il volume sarà presentato in Sicilia, a Messina, domenica 27 ottobre, con inizio alle ore 16, presso la sede dell’Associazione “Spazio Saraj” (via Citarella, 33) su iniziativa dell’Associazione nazionale partigiani d’Italia.

L’incontro sarà introdotto da Franco Andaloro, presidente dell’associazione “Casa del Popolo” di Milazzo, nonché autore di una delle prefazioni del libro, mentre l’altra è stata scritta dalla professoressa Margherita Faia e la postfazione è opera del professor Peppe Persiani, nipote diretto dell’antifascista a cui è dedicato il volume. Coordinerà i lavori lo storico Peppino Restifo; interverrà Pippo Martino, presidente provinciale dell’Anpi di Messina. L’esposizione del libro e le conclusioni saranno poi affidate allo stesso autore Carmine Clericuzio.

Giuseppe Persiani nacque nel 1902 in Irpinia, in uno dei vicoli del centro storico di Taurasi, da genitori napoletani. E proprio nella città partenopea visse gli anni giovanili.

Iscritto nel 1920 alla Gioventù Socialista, dopo il congresso di Livorno dell’anno successivo aderì al Partito Comunista d’Italia. Responsabile giovanile del partito per il Meridione e instancabile organizzatore politico, Persiani fu un fervente antifascista.

Più volte arrestato dalle autorità del regime, subendo anche continue violenze da parte degli squadristi, fu inviato al confino presso le colonie di Favignana, Ponza e Lipari.

Conobbe Amadeo Bordiga e Antonio Gramsci, oltre ad altri importanti oppositori del regime. Proprio in Sicilia, a Lipari, rimase fino alla sua dipartita avvenuta nel 1976.

Nell’isola dell’arcipelago delle Eolie, dove si era sposato e aveva avuto cinque figli, Persiani continuò la sua attività di tenace militante, fondando la prima cellula del Partito Comunista Italiano dopo la caduta del fascismo. Lasciò numerosi scritti e documenti, amorevolmente custoditi dalla figlia Maria, la quale risiede tuttora a Lipari.

Questa preziosa mole di fonti storiche è stata poi utilizzata da Carmine Clericuzio, originario di Taurasi, per la realizzazione del volume.

Il libro è catalogato e disponibile in numerose e prestigiose biblioteche di tutta Italia, compresa quella del Quirinale.


Anpi – Associazione nazionale partigiani d’Italia
Comitato provinciale di Messina
comunicato stampa – 24 ottobre 2024

PARATISSIMA VENTI – L’evento che ha riscritto i codici della fiera d’arte contemporanea

Dal 31 ottobre al 3 novembre 2024, Paratissima celebra vent’anni di viaggio nel mondo dell’arte contemporanea. Un traguardo straordinario che la riporta alle origini del suo percorso, fatto di correnti artistiche, cambiamenti e una costante ricerca di nuove rotte da tracciare. 

PARATISSIMA VENTI
Dal 31 ottobre al 3 novembre 2024
c/o Uffici | SNOS – Torino

Più di 350 artisti, progetti speciali e tanto altro per i 20 anni dell’evento che ha riscritto i codici della fiera d’arte contemporanea.

Paratissima VENTI è il punto d’incontro tra passato e futuro, un’occasione per riflettere sulle traiettorie creative che hanno plasmato la storia dell’evento che ha riscritto i codici della fiera d’arte contemporanea, rivolgendosi come nessun altro aveva fatto prima agli artisti e ai creativi emergenti ancora non entrati nel circuito ufficiale dell’arte, ma anche soprattutto un’opportunità per sperimentare nuove prospettive.

In questa edizione speciale la sfida è muoversi in una nuova direzione, accolti da una nuova e affascinante sede: gli Uffici | SNOS (Corso Mortara, 24), concessi temporaneamente da Intesa Sanpaolo S.p.a.. Qui, un flusso continuo di creatività attraverserà le opere di più di 350 artisti che spaziano dalle arti visive alle nuove forme di espressione digitale, per offrire al pubblico un’esperienza immersiva e coinvolgente. 

Paratissima non è solo una fiera d’arte: è un crocevia di idee e talenti, un tornado di creatività che da vent’anni scuote, stravolge e trasforma. Ogni edizione è stata una tappa di un viaggio senza mappa, attraversando città e orizzonti, dall’Italia all’Europa e portando come tratto distintivo la passione per l’innovazione e l’arte emergente.

Paratissima VENTI è uno sguardo orgoglioso rivolto al passato ma proiettandosi verso il futuro, con l’energia di chi sa che il meglio deve ancora venire, pronti a esplorare nuovi spazi, a dare voce ai talenti di domani e a continuare a tracciare nuovi percorsi nell’arte contemporanea.

A sviluppare il visual e il testo manifesto di Paratissima VENTI è stata Catherine Gipton, AI-powered Art Curator by Alessandro Scali. La scelta di affidare a una curatrice d’arte virtuale la creazione di elementi chiave della comunicazione di Paratissima VENTI dimostra il coraggio e la visione innovativa di Paratissima, che non ha mai esitato a sfidare le convenzioni e ad esplorare nuove strade. Affidarsi a Catherine Gipton, un’intelligenza artificiale, per celebrare i venti anni di un evento così significativo, sottolinea l’impegno costante di Paratissima nel promuovere un’arte che sia sperimentaleinclusiva e proiettata verso il futuro

LA NUOVA LOCATION:

Paratissima si insedia in uno spazio inedito e trova casa per la sua ventesima edizione all’interno di quelli che una volta erano gli “Uffici Seat Pagine Gialle”, oggi “Uffici | SNOS”, nome derivante dall’adiacenza con la galleria che ospitava le Officine Savigliano, in Corso Mortara 24. Una sfida che ha deciso di affrontare ripensando modalità allestitive e progettuali alternative, riqualificando una location unica e iconica realizzata dallo studio Iosa Ghini Associati, citata per interesse architettonico finanche nella 13a Mostra internazionale di Architettura della Biennale di Venezia

Spazi caratterizzati da linee curve e sinuose, pareti trasparenti e pochissime porte, molti colori e giochi di luce. Un ambiente fluente, giocoso e colorato, caratterizzato dall’assenza di angoli retti e zone buie. Una nuova dimensione creativa dove l’arte si sostituisce ai complementi d’arredo convenzionali d’ufficio, generando un linguaggio espositivo inesplorato ed inaspettato. Gli spazi che un tempo erano dedicati al lavoro comune, si trasformano oggi in luoghi di incontro culturale, dove le persone possono nuovamente condividere esperienze, emozioni e confronti, creando un nuovo senso di comunità, un legame tra visitatori e artisti che va oltre le pareti fisiche.

Paratissima VENTI celebra così non solo l’arte contemporanea, ma anche la capacità di reinventare e valorizzare gli spazi, dimostrando come la creatività possa ridefinire il concetto di condivisione. 

LE MOSTRE:

COME LA PELLE CHE MI NASCONDE | a cura di Mario Bronzino

Da sempre l’arte si propone come tentativo d’accesso alle dimensioni più invisibili della vita, dove risiedono significativi concetti riguardanti l’essere umano. Proprio come un caveau, l’opera d’arte nasconde il suo contenuto e al contempo ne testimonia la presenza oltre la propria semplice superficie.

“Come la pelle che mi nasconde” intende individuare, attraverso le opere di 32 artisti, una sensibilità condivisa verso la sfera dell’umano, che sia sorretta da un vocabolario di forme e gesti sintetici dietro i quali nascondere la complessità esistenziale dell’individuo.

IMAGO MUNDI | a cura di Carla Gerbino

L’uomo da sempre mostra il bisogno primordiale di dare forma a un immaginario visivo. Questo tessuto creativo, composto da icone, credenze e finzioni, influenza sia l’individuo che la collettività, trovando espressione in manufatti e credenze condivise. 

“Imago Mundi” indaga attraverso le opere di 23 artisti questo universo simbolico essenziale per l’uomo, fondamento della nostra identità, per il modo in cui percepiamo il mondo e ci rapportiamo ad esso, un fantastico trascendentale al quale non è possibile rinunciare.

LIQUIDA WINTER EDITION | a cura di Laura Tota

Per il secondo anno consecutivo, in occasione dell’Art Week di Torino, prende vita Liquida Winter Edition, la sezione dedicata alla fotografia contemporanea a cura di Laura Tota, spin off del main event di maggio. Liquida Photofestival vuole essere un riferimento per restituire, quanto più possibile, lo stato della ricerca fotografica nelle sue diverse forme d’espressione e dello stato dell’immagine nel momento preciso della sua manifestazione, cercando di dare voce ai nuovi talenti della fotografia contemporanea.

UNPREDICTABLE | coordinata da Roberta Bani e Alice Salvatico

L’inaspettato è quel momento sorprendente e spesso travolgente che ha il potere di trasformare la nostra esistenza. È un turbine di eventi che sfida la nostra capacità di adattamento e ci costringe a confrontarci con ciò che va oltre le abitudini e aspettative. Questo sconvolgimento ci mette alla prova, esigendo una risposta creativa e resiliente all’ignoto. Unpredictable, mostra collettiva di 65 artisti, diventa così non solo una sfida, ma anche un’opportunità: quella di abbracciare l’incertezza e di fare nostro ogni singolo aspetto di questa nuova realtà.

NICE & FAIR

Paratissima VENTI accoglie la XI edizione di Nice & Fair / Contemporary Visions – coordinata da Francesca Canfora –. Il progetto espositivo dedicato alle nuove proposte dell’arte contemporanea, dove a mettersi alla prova sono giovani artisti e giovani curatori, pronti a confrontarsi e a realizzare una manifestazione autonoma all’interno del variegato palinsesto di Paratissima. Sei differenti mostre curate da quindici giovani curatori che hanno selezionato personalmente i 70 artisti partecipanti. Le mostre:

SPECIAL PROJECTS

Oltre alle mostre curate, Paratissima rinnova e amplia la collaborazione con i Festival e le eccellenze culturali del territorio ospitando i progetti espositivi e performativi di:

  • “Share Festival XVIII: All Natural” a cura di APS The Sharing con Share Prize XVI: Ziyao Lin, Heidundgriess, Alexandra Marinova, Livia Ribichini, Franz Rosati, Shin Jina; Share Artmaker Gallery: Apotropia, Fabio Battistetti, Laura Viale. Share Campus: Lisa Trinchieri e Claudia Gasparre. Cristallo di Luce: Diego Scroppo
  • Associazione Nexto con il progetto “Innovation Mile”
  • Diffusissima con Mara presenta il progetto “Spiriti liberi. Archetipi femminili tra natura e sogno” a cura di Alyona Kosareva e Massimo Gioscia;
  • Graphic Days® con “Il social design come veicolo di cambiamento” e una selezione di progetti di Beyond Words e Sublimatica
  • Memissima con il progetto “… Il MEME È ARTW” in cui ostaggio saranno le opere esposte a Paratissima VENTI, un invito a tutti i memers.

Con la stessa ottica, valorizzare e promuovere le realtà del territorio, Paratissima si affida all’associazione culturale Club Silencio per il suo Opening Party. L’evento in programma per il 30 ottobre, all’interno della manifestazione negli Uffici | SNOS, vedrà la partecipazione di AKASHA, visual artist torinese noto per il suo innovativo utilizzo di videomapping e performance digitali real-time. La colonna sonora dell’evento sarà affidata a RatFest & Kwality, con un set eclettico, tra sonorità african beats e amapiano. Un’occasione per immergersi in un’esperienza multisensoriale tra arte, musica e innovazione, grazie anche alla VR Experience che consentirà di creare disegni e opere 3d in uno spazio virtuale, celebrando Paratissima come crocevia di creatività e sperimentazione.

Per partecipare è necessario accreditarsi sul sito di Club Silencio. Accrediti disponibili dal 21/10 – https://clubsilencio.it/next-event/

Proseguono i contenuti espositivi di Paratissima VENTI con 17 progetti speciali tra installazioni di singoli artisti ed esposizione collettive, tra cui: 

  • Alex Braga con il progetto “Automatic Impermanence”;
  • Amedeo Abello con il progetto “Non ti scordar di me” a cura di Martina Ghignatti, Francesca Calzà e Greta De Marchi;
  • Valentina Aruanno con il progetto “Oltre” con il patrocinio della Scuola Nazionale “Cani Guida per Ciechi”;
  • Davide Fioretta Falky con il progetto “Proscenium of Being”;
  • Pamela Ferri con il progetto “De Sideris” a cura di Rosanna Accordino con la Galleria L2ARTE;
  • AI MOTIONAL ART di FONDAZIONE ITS Aerospazio / Meccatronica Piemonte
  • Fuori Contorno con il progetto “Ospitare la materia” a cura di La Forma dell’Acqua, Laura De Stasio e Maria Elena Marchetti;
  • Luca Giardino con il progetto “Ritagli di Luce”;
  • IURY con il progetto “Talismani” a cura di Gerardo Sannella;
  • JULIET Art Magazine con Elisabetta Bacci, Nino Barone, Enrico T. De Paris, Giovanni Pulze, Tobia Ravà con il progetto “Paesaggi” a cura di Roberto Vidali;
  • Laboratorio Zanzara con il progetto “Le poesie si possono anche cantare” a cura di Gianluca Cannizzo;
  • Jacopo Mandich con il progetto “Jackal Project”;
  • VALERIO PERINO – TEMPIO INDUSTRIALE con il progetto “Fondamenta” a cura di Techne Art Service;
  • Andrea Pizzari con il progetto “Amore Immortale” a cura di Martina Ghignatti, Francesca Calzà e Greta De Marchi;
  • SAMARTINO con il progetto “Riscoprire Samartino: sguardi ravvicinati dal passato al presente” a cura di KEART – keep an eye on art;
  • Alessandro Scali con il progetto “Visioni kafkiane. Immagini dell’irreale” a cura di Catherine Gipton, AI-powered Art Curator; Catherine Gipton ha curato inoltre il testo introduttivo e il key visual della ventesima edizione di Paratissima.
  • Serraglia e Haul Agency con il progetto “PININFARINA, LANDSCAPES”
  • Il progetto “WoodCircles” con la partecipazione di Città di Torino, IAAD e Iper-Collettivo.

Tra le sezioni di Paratissima, spazio anche alle gallerie d’arte contemporanea che presentano artisti delle loro scuderie. Le gallerie che in questa ventesima edizione daranno vita a G@P – Galleries at Paratissima sono: CSA FARM GALLERY, GALLERIA ARTEQUADRI, GALLERIA T-AFFORDABLE.

Tra le sale espositive sarà possibile imbattersi anche nella Social Room powered by Compagnia dei Caraibi. Interviste, contenuti esclusivi, dialoghi e confronti: uno spazio dove la parola chiave è “condivisione”. 

Paratissima VENTI non racchiude in sé solo la tradizionale forma fieristica, ma anche attività rivolte al pubblico come il palinsesto LIVE. Paratissima LIVE, powered by Officine S, è infatti il panel di incontri, talk e performance che accompagnerà il pubblico per tutta la durata della manifestazione. Più di 30 appuntamenti tra arte, architettura, nuove tecnologie, società e attualità, musica e performance. Il palco di Paratissima LIVE amplia lo sguardo su uno scenario a tutto tondo nel mondo dell’arte, tra i nomi in programma: Alex Braga, Alessandro Scali, Eugenio Marongiu, Max Magaldi, Alessandra Radaelli, Pippo Ricciardi da Torino Comedy Lounge. Paratissima LIVE powered by Officine S ospiterà anche due progetti installativi: la Galleria dei Venti e le sculture tessili di Antonio Toma.

L’accesso al palinsesto LIVE, situato negli spazi Officine S, è libero e non richiede il ticket d’ingresso di Paratissima.

Officine S è una “piazza lineare” lunga 300 metri, tra le più lunghe gallerie d’Europa, che si sviluppa sia all’interno che all’esterno della struttura originale delle storiche Officine Savigliano, conservate in tutti i loro tratti industriali. All’esterno, una promenade di 160 metri con dehors e spazi tutti da vivere: un totale di 12.600 metri quadri dedicati all’intrattenimento, lo sport e la convivialità.

L’offerta si amplia anche ai più piccoli con i laboratori creativi di Paratissima KIDS, attività laboratoriali che permettono di coinvolgere i bambini nella creatività e nell’arte contemporanea. Un momento di incontro tra artisti e bambini, per offrire loro l’occasione di coltivare un’immaginazione fertile attraverso un lavoro personale attivo, che unisce il divertimento alla sperimentazione di tecniche artistiche originali.

Maestri del Gusto di Torino e Provincia e Consorzio Maestri del Gusto, per il secondo anno consecutivo tornano a Paratissima, quest’anno in veste di Lounge Partner. Per l’occasione, nasce “Terrazza Lounge”, uno spazio di condivisione dove rilassarsi, godersi una pausa caffè o rinfrescarsi con un drink ammirando dall’alto la città.

Scopri di più su Paratissima VENTI:
https://www.paratissima.it/paratissima-venti/ 
Info Visitatori e Ticket:
https://www.paratissima.it/paratissima-venti-info-visitatori2024/ 

Paratissima VENTI è realizzata con:
Il contributo di: Fondazione Compagnia di San Paolo, Regione Piemonte.
Il patrocinio di: Città di Torino, Città Metropolitana di Torino, Circoscrizione 5 di Torino.
Il supporto di: Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Torino, Skyline Amministrazioni Immobiliari, Compagnia Dei Caraibi S.p.A.
Energy Partner: Eredi Campidonico S.p.a.
Live Events Partner: Officine S
Official Automotive Partner: Gino Spa OMODA&JAECOO Italia
Media Partner: Juliet Art Magazine, Artsupp, Visit Torino
Cultural Partner: Wired Production, Azimut
Technical Partner: Gruppo Per, IDG 01 S.p.A, Promos Comunicazione, Fast Events Srl
Lounge Partner: Maestri del Gusto di Torino e Provincia e Consorzio Maestri del Gusto
Powered by: PRS Srl Impresa Sociale, Associazione Ylda

CONTATTI:
www.paratissima.it
www.instagram.com/paratissima | www.facebook.com/Paratissima

UFFICIO STAMPA:
Daccapo Comunicazione | info@daccapocomunicazione.it
+39 339 7050840 / + 39 340 8288293 / +39 349 311 9325

Vola Colomba: gli eventi di giovedì 24 e sabato 26 ottobre

Con un appuntamento musicale, giovedì 24 ottobre, alle ore 18.30, al Museo della guerra per la pace Diego de Henriquez, proposto dalla Società dei Concerti Trieste in sinergia con il Comune di Trieste nell’ambito delle iniziative culturali per celebrare i 70 anni del ritorno di Trieste all’Italia, ci si avvicina alle cerimonie istituzionali di sabato 26 ottobre.

VERSO LE CELEBRAZIONI DEI 70 ANNI DEL RITORNO DI TRIESTE ALL’ITALIA
Giovedì 24 ottobre un focus musicale al Museo della guerra per la pace Diego de Henriquez
Sabato 26 ottobre gli eventi istituzionali in piazza dell’Unità d’Italia

In programma un focus musicale su Giulio Viozzi e Lelio Luttazzi in una suggestiva passeggiata all’interno delle sale del Museo Henriquez e della mostra “Vola Colomba. Cronache triestine 1945_1954” che offre un precorso ‘tagliato’ sulla specificità della collezione conservata negli ambienti dell’ex Caserma “Duca delle Puglie”. L’evento ripercorre la storia di quegli anni cruciali, in particolare il 1954, attraverso un coinvolgente racconto storico e musicale interpretato da Matteo Ferrari (voce), Giampaolo Mrach (fisarmonica), Kristina Mlinar (violino), Diego Petrella (pianoforte), Alessandro Pietro Dore (violoncello) e Simone Volpato (introduzione storica).

L’ossatura delle celebrazioni istituzionali del Comune di Trieste prosegue nella giornata di sabato 26 ottobre e ruota attorno a tre momenti: l’apertura ufficiale alle ore 10.00, con l’alzabandiera in piazza dell’Unità d’Italia; una cerimonia alle ore 15.00 nella Sala del Consiglio Comunale, riservata alle massime autorità cittadine e ai rappresentanti delle Forze Armate e delle Forze dell’Ordine e con la partecipazione dei labari delle Associazioni Combattentistiche e della Fanfara della Brigata di Pozzuolo del Friuli; l’ammaina bandiera alle ore 17.00 in piazza dell’Unità d’Italia alla presenza delle autorità

All’interno del programma istituzionale si inserisce la Rievocazione storica della Staffetta Roma-Trieste 2004-2024, a cura dell’A.S.D. Gruppo Sportivo San Giacomo,  in coorganizzazione con il Comune di Trieste. A distanza di 20 anni, il gruppo originale della Staffetta Storica Roma-Trieste propone una manifestazione pubblica commemorativa, percorrendo l’ultima parte dell’itinerario della Staffetta – con partenza da Redipuglia e arrivo in piazza dell’Unità d’Italia – con un tricolore lungo un centinaio di metri. Nella giornata di sabato, alle ore 11.30, è previsto il ritrovo degli atleti in piazza dell’Unità d’Italia per il trasferimento verso il Sacrario di Redipuglia; all’arrivo a Redipuglia sono in programma la deposizione di una corona presso il Sacrario e l’esecuzione di alcuni brani musicali da parte della Fanfara dei Bersaglieri di San Donà di Piave; tra le 13.00 e le 13.30 segue la partenza della Staffetta dal Sacrario di Redipuglia con la fiaccola in direzione Trieste, con breve sosta a Duino al monumento presso la Cartiera Timavo; alle 16.00 è previsto l’arrivo alla Stazione Centrale di Trieste e, alle 16.30, quello in Piazza Unità d’Italia con l’accensione del tripode. Dopo la cerimonia dell’ammaina bandiera, avrà luogo infine l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri di San Donà di Piave.


Aps comunicazione Snc
di Aldo Poduie e Federica Zar
viale Miramare, 17 • 34135 Trieste
Tel. e Fax +39 040 410.910
zar@apscom.it

Scambi turistici e culturali con la Cina- Yixian: Una Terra Incantata

Successo di pubblico e tanta partecipazione presso lo storico Palazzo Falletti a Roma per la conferenza “Yixian: Una Terra Incantata“, evento organizzato dal Palatina Cultural Group, con il suo CEO  Qian Qian, e fortemente voluto dal governo della contea di Yixian, rinomata destinazione turistica cinese e sede di due siti UNESCO: i villaggi di Hongcun e di Xidi. Prosegue lo scambio con Matera.

Scambi turistici e culturali con la Cina: debutto in Europa per la Contea di Yixian
La conferenza a Roma e l’incontro a Matera

La conferenza di Roma

La conferenza di sabato scorso a Roma segna il debutto europeo della Contea di Yixian e di un programma concentrato nella promozione internazionale delle sue straordinarie risorse culturali e paesaggistiche. Rappresenta un importante passo avanti nel rafforzamento dei legami tra Europa e Cina nel settore del turismo culturale, gettando le basi per future collaborazioni.

Un saluto di benvenuto e l’apertura dei lavori al Presidente di Palatina Cultural Group, Gaetano Di Gesu, che nel suo successivo, appassionato intervento, da esperto conoscitore del territorio cinese, non ha esitato a definire quest’area ‘stupefacente’. Motivando, con parole e immagini, il perché. Terra che incarna due dei cinque elementi del pensiero classico cinese, notoriamente in costante mutamento, l’acqua e il legno, nel loro osmotico scambio, dando vita così ad un territorio ibrido e un po’ magico. Tante le similitudini tra questo paesaggio lunare e alcuni del meridione nostrano, mentre unica la circostanza per cui la modernizzazione cinese abbia preservato quest’area, facendone un autentico condensato della cultura cinese tradizionale. Un gioiello, l’ha definita Di Gesu, anche per via delle soluzioni trasgressive rispetto alla attuale urbanistica cinese, all’insegna del minimalismo, improntate all’uso di soli tre elementi: intonaco bianco, coperture di tegole grigio scuro o nere, il disegno delle mura. Un bianco e nero voluto, centrale anzi, colore dell’antico ideogramma del nome Yixian, interrotto solo dal colore dei portali delle abitazioni rango o degli edifici pubblici. Su tutto, il perfetto equilibrio che tutti questi villaggi esprimono, e in particolare i due oggi siti dell’Unesco, Hongcun e Xidi, tra acqua, aree verdi e architettura.

A coordinare gli altri interventi il Direttore del Centro per il Patrimonio Mondiale di Yixian, Zhu Yuqing, che ha presentato via via gli ospiti dell’evento, ribadendo l’importanza della promozione in Europa del patrimonio culturale della regione e del confronto con le esperienze italiane in corso. “L’Italia infatti – ha detto Zhu Yuqing – è leader mondiale nella protezione del suo patrimonio culturale e dei suoi paesaggi naturali, e anche nello sviluppo turistico di questo patrimonio, e pertanto sono molte le idee e le esperienze che possono essere scambiate in maniera proficua con i siti del patrimonio mondiale della Cina.

La conferenza ha visto la partecipazione di Cheng Jixian, Segretario del Partito della Contea di Yixian, che ha accompagnato il suo intervento con immagini mozzafiato della regione, evidenziando le straordinarie opportunità turistiche offerte da questo territorio.

I lavori sono proseguiti con le presentazioni di Yang Xuebing, Segretario del Partito di Hongcun, e di Huang Jie, Vicedirettore Generale del gruppo turistico Huihuang, che hanno illustrato rispettivamente le opportunità di future collaborazioni tra Italia e Cina in ambito artistico-culturale e la ricchissima e variegata offerta turistica della Contea.

Continuano gli scambi con Matera

Oggi a Matera la seconda tappa di questo viaggio di promozione in Italia, città con cui prosegue il progetto di scambi avviato nel 2019 che l’ha vista ospite della Contea di Yixian, durante il Festival internazionale della fotografia di paesaggio. I due siti storici proseguiranno con un progetto di grande interesse che prevede di istituire connessioni dirette e scambi di pratiche e di esperienze di turismo sostenibile tra siti Unesco italiani e siti Unesco cinesi. La delegazione cinese, accompagnata dai vertici di Palatina Cultural Group, è stata ricevuta dall’assessore al Turismo Francesco Salvatore e dalla presidente del Consiglio comunale Maria Cristina Visaggi. È proseguito lo scambio di esperienze reciproche sui temi dello sviluppo della cultura, dell’ecologia e dell’economia turistica e sono stati individuati i punti cardine della ulteriore futura collaborazione.

L’impegno di Palatina

Palatina Cultural Group ha oltre vent’anni di esperienza nel settore delle mostre e dei servizi museali internazionali per progetti di internazionalizzazione. La società ha sedi operative a Roma, Amsterdam, Pechino e Los Angeles e collabora con i più prestigiosi musei e istituzioni culturali di tutto il mondo, contando su know-how e risorse uniche nel settore culturale. Il CEO Qian Qian e il Presidente, Gaetano Di Gesu, credono fortemente nelle potenzialità, per il turismo e per i reciproci scambi culturali, di un avvicinamento ulteriore tra l’Europa e la Cina, a cominciare dall’Italia, per la valorizzazione dei loro patrimoni paesaggistici, artistici e culturali e per questo hanno organizzato e prodotto il tour di promozione che ha visto nella conferenza di Roma e la visita a Matera le prime tappe.

Per ulteriori informazioni e immagini è possibile scrivere a Palatina Cultural Group all’indirizzo: info@palatinagroup.com


Palatina Cultural Group
Diana Daneluz dianadaneluz410@gmail.com

Roma, Spazio Urano: catalogo opere selezionate dal 2009 al 2024

In occasione della Rome Art Week 2024 (21-26 ottobre 2024), Francesco Campese ha deciso di aprire le porte del suo studio, Spazio Urano, mostrando ai visitatori una serie di lavori realizzati in differenti anni di attività, ma accomunati dal medesimo interesse per le strutture architettoniche e il loro inserimento nello spazio.

In questa occasione verrà presentato, venerdì 25 ottobre, il primo volume monografico dell’artista.

Di seguito i dettagli del programma completo di Spazio Urano per la settimana di RAW 2024

Mercoledì 23 Ottobre
Ore 17:00 – 20:00
Incontro informativoPer chi fosse interessato a conoscere le attività svolte all’interno dello spazio, sarà presente il maestro Emiliano Alfonsi con il suo corso di pittura.

Giovedì 24 Ottobre
Ore 17:30 – 20:00
Incontro informativoL’artista Antonio Finelli terrà un corso di disegno aperto a tutti.

Venerdì 25 Ottobre
Ore 18:30
Presentazione del catalogoPresentazione del catalogo “Francesco Campese 2009 – 2024”.
Il primo volume monografico dell’artista Francesco Campese presenta, nel suo contenuto, la sua produzione artistica dal 2009 al 2024. Oltre al testo-lettera del maestro Giuseppe Modica, include i testi critici di Robertomaria Siena e Laura Catini, e le note bio-bibliografiche dell’artista.

Sabato 26 Ottobre
Ore 17:30 – 22:00
Incontro informativoSessione di disegno dal vero con modelli, guidata dall’artista Antonio Finelli.

Da Simona Pandolfi pandolfisimona.sp@gmail.com