LE NOSTRE RADICI
“Sull'efficacia dei periodici” - stralcio da Cesare Beccaria
sull’importanza e sulla funzione della stampa
La luce
del nuovo pensiero
"Entrate in una adunanza ove siano libri
e fogli periodici, troverete che ai primi si dà per lo più
un'occhiata sprezzante e sdegnosa ed ai secondi un'occhiata di
curiosità che vi fa leggere e fa legger tutti gli altri; e
come la circolazione del denaro è avvantaggiosa, perché
accresce il numero delle azioni degli uomini sulle cose, così
la circolazione dei fogli periodici aumenta il numero delle
azioni della mente umana, dalle quali dipende la perfezione
delle idee e de' costumi. [...] Se vi è speranza di una simile
mutazione, se le cose scritte possono cangiare le direzioni
del costume, ciò devesi sperare da' fogli periodici piuttosto
che da ogni altra sorta di scritto. [...] Il vero fine di uno
scrittore di fogli dev'essere di rendere rispettabile la virtù
, di farla amabile, d'inspirare quel patetico entusiasmo per
cui pare che gli uomini dimentichino per un momento se stessi
per l'altrui felicità ; il di lui scopo è di rendere comuni,
familiari, chiare e precise le cognizioni tendenti a
migliorare i comodi della vita privata e quelli del pubblico;
ma questo scopo dev'essere piuttosto nascosto che palese,
coperto dal fine apparente di dilettare, di divertire, come un
amico che conversi con voi, non come un maestro che sentenzi.
[...] I fogli periodici debbono essere una miniera di
tentativi e di suggerimenti [...]. L'agricoltura, le arti, il
commercio, la politica sono quelle cognizioni che ogni
cittadino non manuale dovrebbe meno ignorare; feconde di nuove
produzioni, possono appagare la curiosità di ciascuno, e più
universalmente coltivate conducono alla felicità d'uno Stato.
La fisica e la storia naturale sono una miniera inesausta di
ricerche e di avvantaggiosissime scoperte ed hanno una
connessione più generale e più estesa colle scienze che paiono
anche più remote da quelle che non si crede volgarmente da
alcuni. [...] Finalmente i fogli periodici non tanto devon
servire ad estendere le cognizioni positive, quanto contenerne
molte di negative, vale a dire a distruggere i pregiudizi e le
opinioni anticipate che formano l'imbarazzo, il difficile e,
direi quasi, il montuoso e l'erto di ogni scienza; ad ogni
verità grande ed interessante mille errori e mostruose falsità
stanno d'attorno che la inviluppano e la nascondono agli occhi
non sagaci, ed è questo sicuramente una gran parte della
scienza dei secoli più illuminati; essi travagliano più
distruggere che ad edificare, e così facendo edificano
insensibilmente". (Cesare Beccaria, sull'efficacia dei
periodici)
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