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Sommario

 
 

 BREVE STORIA DEL TEATRO

Introduzione e
definizioni di Teatro

La rappresentazione del divino nei riti primitivi
Ai primordi del Teatro Greco
Nascita della terminologia teatrale
Costumi e maschere del teatro greco
I protagonisti del Teatro greco
…e la Commedia?
Il Teatro romano
Autori romani
Il Teatro medievale
Il Teatro rinascimentale
Altri autori rinascimentali
La commedia degli Zanni
Il Teatro seicentesco spagnolo
Il Teatro elisabettiano
Il Teatro classico francese
Il Teatro del Settecento in Italia
Il Teatro del Settecento in Germania
Il Teatro dell’Ottocento in Francia
Il Teatro dell’Ottocento in Inghilterra
Il Teatro dell’Ottocento in Italia
Tra Ottocento e Novecento in Italia
L’alba del XX secolo in Italia
Il teatro contemporaneo del Novecento
Nella seconda metà del Novecento

 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
   

 

 
  Breve Storia del Teatro
Il Teatro seicentesco spagnolo
 
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A livello di autori, letterari come di teatro, in Spagna abbiamo nel Cinquecento il "secolo d'oro" con Miguel de Cervantes Saavedra, in primis, epico e picaresco, Lope de Vega, che alcuni ritengono del livello di Shakespeare, Tirso de Molina, e Petro Calderon de la Barca, grande autore di " autos sacramentales".

Tirso de Molina, pseudonimo di Gabriele Téllez (Madrid, 1579 – Almazán, 12 marzo 1648) deve la sua fama soprattutto all’opera drammatica  El Burlador de Sevilla y convidado de piedra, in cui si narrano le alterne vicende del protagonista Don Giovanni. Il suo personaggio ha avuto una grande fortuna ed è stato d’ispirazione a molti autori (di opere teatrali, in prosa e in musica), basti ricordare il Don Giovanni di Mozart (ma anche Moliere, Byron, Metastasio, Goldoni ed altri).
Tirso de Molina ha composto anche le due opere: I villini di Toledo (nel 1621), un insieme di racconti brevi, e Dilettare con giovamento (nel 1635).

Con un debutto a soli tredici anni, Lope Félix de Vega y Carpio (Madrid, 25 novembre 1562 – Madrid, 27 agosto 1635) fu prolifico autore di drammi teatrali: il ricercatore Rennert y Castro conta 723 opere, di queste 78 di attribuzione inesatta o incerta, e 219 andate perdute. Addirittura Juan Pérez de Montalbán, suo allievo e biografo, ne calcola 1800. Con sicurezza si hanno: più di 3000 sonetti, 3 romanzi, 4 racconti, 9 epopee, 3 poemi didattici, e diverse centinaia di commedie. Si occupò, in pratica, di ogni genere letterario, escluso il romanzo picaresco. Cervantes lo qualificò Monstruo de Naturaleza, Prodigio della natura, per la sua capacità compositiva.
Visse, spericolatamente, lo spirito di un tempo che ha visto in Spagna operare autori geniali del calibro di Gongora, di Tirso de Molina e di Velasquez. Egli non fu da meno. Attraverso dialoghi di grande verita' e di grande vivacita', seppe fondere il comico al malinconico, la vita e la sfera affettiva della famiglia alle meditazioni piu' elevate, la generosità e la grandezza alla meschineria e alle miserie degli uomini.
Immaginifico e e di grande forza creativa, Lope de Vega ebbe capacità drammatica, evidente senso scenico e capacità nello sviluppo dell'azione. Come dicevamo, insieme a Shakespeare si puo' ritenere l’ideatore del dramma moderno.

Pedro Calderón de la Barca (Madrid, 17 gennaio 1600 – Madrid, 25 maggio 1681) in un certame letterario del 1620, in onore di Sant'Isidro, conobbe il suo organizzatore, il grande scrittore Lope de Vega. Dopo quell’incontro, nel 1623, egli compose il suo primo pezzo teatrale: Amor, honor y poder.
Nella sua vita si interessò soprattutto di "autos sacramentales", un genere drammatico in cui divenne specialista (proprio della cultura barocca spagnola). Il contenuto teologico, fondamentale,  si univa nelle messinscene con capacità poetiche e drammatiche. Iniziò nel 1634, e dopo essere stato ordinato sacerdote (1651), gli “autos” divennero il suo tipo esclusivo di composizione insieme alle commedie di carattere religioso o mitologico. In essi Calderón de la Barca diede prova della sua profonda conoscenza teologica, in particolare di San Tommaso e dei gesuiti neoscolastici.
La sua opera principale, per cui è famoso tuttora, è La vida es sueño (La vita è sogno) del 1635. Scrisse più di centodieci pezzi teatrali e pubblicò quattro Partes dal 1636 al 1674.

   
 
   
   
 
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