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 BREVE STORIA DEL TEATRO

Introduzione e
definizioni di Teatro

La rappresentazione del divino nei riti primitivi
Ai primordi del Teatro Greco
Nascita della terminologia teatrale
Costumi e maschere del teatro greco
I protagonisti del Teatro greco
…e la Commedia?
Il Teatro romano
Autori romani
Il Teatro medievale
Il Teatro rinascimentale
Altri autori rinascimentali
La commedia degli Zanni
Il Teatro seicentesco spagnolo
Il Teatro elisabettiano
Il Teatro classico francese
Il Teatro del Settecento in Italia
Il Teatro del Settecento in Germania
Il Teatro dell’Ottocento in Francia
Il Teatro dell’Ottocento in Inghilterra
Il Teatro dell’Ottocento in Italia
Tra Ottocento e Novecento in Italia
L’alba del XX secolo in Italia
Il teatro contemporaneo del Novecento
Nella seconda metà del Novecento

 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
   

 

 
  Breve Storia del Teatro
Il Teatro dell’Ottocento in Francia
 
19/25
 


Se il dramma romantico impera in Europa nel secolo XIX, abbiamo svariate tendenze nelle diverse nazioni. Se in Germania abbiamo Lessing e Schiller, con un teatro che fonde tendenze neoclassiche, mitologiche e romantiche, la Rivoluzione Francese, che smantella il senso religioso come legame della collettività, in Francia si sviluppa il dramma borghese (con Victor Hugo e il suo " Cromwell", Alexandre Dumas con " Henri III et sa cour" e Alfred de Musset con "Lorenzaccio"). Il teatro assume la sua forma mondana e commerciale. In Inghilterra operano Byron e Shelley.

L’opera di Victor-Marie Hugo (Besançon, 26 febbraio 1802 – Parigi, 22 maggio 1885) in Francia segna le svolte letterarie: la pubblicazione del dramma storico Cromwell, nel 1827, è ritenuto il manifesto delle nuove teorie romantiche e il dramma Hernani, del 1830, indica l'inizio del Romanticismo in Francia. Se la prima rappresentazione dell’Hernani fu interrotta da scontri nella sala e diede inizio, con le sue innovazioni, alla querelle tra antichi e moderni (chiamata la bataille d'Hernani), l’opera verrà ripresa in seguito da Giuseppe Verdi che ne darà una trasposizione lirica (Ernani, 1844).
Innovatore e sovvertitore di regole, Hugo, già alla pubblicazione del Cromwell, polemizza sulle regole del teatro classico. In primis sulle tre unità Aristoteliche e l'obbligo di bienséance, cioè del divieto d’uso di parole ritenute volgari o usuali, proprie del vocabolario degli umili. Le diverse contaminazioni, già presenti nel Cromwell, il  tragico e il comico, il sublime e il grottesco, il raffinato e il popolare, fanno dei suoi pezzi teatrali una composizione complessa e difficile da mettere in scena. Gli attori sono riluttanti ad eseguire le nuove forme teatrali da Hugo concepite, il pubblico, soprattutto, fatica a seguire le innovazioni, tutto questo è alla base della fortuna alterna che avrà il suo teatro (Lucrezia Borgia, nel 1833, ad esempio, sarà un successo; Il re si diverte, nel 1832, un fiasco). Hugo insieme ad Alexandre Dumas, per superare le difficoltà della messa in scena, decideranno di costruire uno spazio teatrale  apposito, il Théâtre de la Renaissance, dove viene rappresentato il Ruy Blas nel 1838. Purtroppo, nel 1843, l’ennesimo insuccesso (del I Burgravi) portano Hugo ad abbandonare il teatro, per rivolgersi ad altre forme di composizione letteraria. Vi tornerà, a partire dal 1866, con la stesura di diverse pièces teatrali raccolte ne Il teatro in libertà, pubblicato nel 1886.
Nel 1841 Hugo viene accettato all'Académie française, dove occuperà il seggio numero 14.
Nel 1851 il colpo di stato di Napoleone III che conquista il potere in Francia, lo portano a prendere la decisione di “esiliarsi”, rigettando l'amnistia proclamata dall'imperatore (“Dovesse rimanerne uno solo, io sarò quel solo”). Il 5 settembre 1870, con la caduta dell’imperatore e l'istituzione della Terza Repubblica francese, Victor Hugo torna in patria, accolto come il ritorno del "Padre della patria in esilio".
Con questi anni di esilio volontario (vent’anni),  Hugo conquista l’ammirazione illimitata dell’intera Francia, a scapito dei suoi (pochi) critici. All’amicizia profonda con Alexandre Dumas, si aggiunge la stima di autori come Alphonse de Lamartine, Honoré de Balzac e Gérard de Nerval. Altri grandi francesi non mancheranno di apprezzarlo artisticamente e politicamente (Charles Baudelaire, Émile Zola), altri, incondizionatamente lo ammirano artisticamente, non così politicamente (Gustave Flaubert e Verlaine).
La sua tomba non poteva che trovarsi nel Pantheon di Parigi, posta accanto a quelle di  Alexandre Dumas padre ed Émile Zola, i tre grandi scrittori francesi dell’Ottocento.

Insieme a Victor Hugo, suo amico, Alexandre Dumas padre (Villers-Cotterêts, 24 luglio 1802 – Puys, località di Dieppe, 5 dicembre 1870) rappresenta il romanzo storico e il teatro romantico francese. Ebbe un figlio, Alexandre Dumas, anche lui scrittore.
Nonostante Dumas padre, in questo momento, è famoso, soprattutto, per i suoi romanzi (ad esempio, il Ciclo dei moschettieri in tre parti), gli inizi e i primi successi li ebbe come drammaturgo. Nel 1829, un anno prima della messa in scena de l’
Hernani di Victor Hugo, fu rappresentato il suo dramma storico Enrico III e la sua corte. Recitato all’autorevole Comédie-Française da attori famosi e di alto livello (ad esempio Mademoiselle Mars) ebbe ben 50 repliche, un’enormità per i tempi. Sull’onda del successo, nel 1831, andò in scena il suo Antony, ritenuto il primo dramma non storico romantico (il protagonista era un personaggio byroniano contemporaneo). A questo fanno seguito La Torre di Nesle (1832), melodramma storico; e in particolare Kean (1836), ispirato alla vita del popolare attore inglese Edmund Kean, molto recitato in seguito da artisti di spicco (ne diede un’interpretazione straordinaria Vittorio Gassman).
Pur criticato sotto il profilo dello stile, i suoi personaggi fanno ancora parte della nostra cultura personale. Infatti I tre moschettieri o il Conte di Montecristo, hanno ispirato riduzioni cinematografiche e televisive in tale numero da divenire figure popolarissime presso il grande pubblico. Anche il genere nel quale era maestro, il romanzo d'appendice, cioè la pubblicazione a puntate sui giornali (il famoso "feuilleton") è divenuto il genere più contemporaneo e moderno che ci sia (le moderne fictions e le "soap opere").
Nel 2002 le sue spoglie sono state trasferite al Panthéon di Parigi.

Alfred Louis Charles de Musset
(Parigi, 11 dicembre 1810 – Parigi, 2 maggio 1857) grande esponente del romanticismo francese che sfumava verso il decadentismo, scrisse versi e raffinate pièces teatrali.
Nel 1832 esce per la prima volta lo Spectacle dans un fauteuil, che si compone di un dramma (La coupe et les lèvres), una commedia (À quoi rêvent les jeunes filles?) e un racconto orientale (Namouna). Già in queste opere Musset esprime la dolorosa tensione tra dissolutezza e purezza, dramma che caratterizzerà anche le sue opere seguenti (anche in Rolla, poema del 1833).
La sua appassionata storia d’amore (dal 1833 al 1834) con la scrittrice francese George Sand ed il viaggio con lei in Italia, lo ispireranno sia per il canovaccio de Lorenzaccio, dramma romantico del 1834, sia per la stesura del suo unico libro Confessioni di un figlio del secolo. (la sua storia d’amore ha ispirato la realizzazione del film I figli del secolo (Les Enfants du Siècle) scritto e diretto da Diane Kurys nel 1999).
Al suo ritorno a Parigi dà alle scene diverse commedie: Le Chandelier,(Il candelaio, Non si scherza con l'amore, Il ne faut jurer de rien , perdurate nel repertorio del Théâtre-Français.
Nel 1837, de Musset completa di scrivere la sua opera maggiore: il dramma lirico Les Nuits (Nuits de mai, d'août, d'octobre, de décembre), dove dolore, amore e ispirazione trovano posto e contrasto drammatico. Dal 1835 al 1841, nel suo periodo più fecondo compone Lettre à Lamartine del 1836, Souvenir del 1841, e le commedie Barberine, Le Chandelier, Il ne faut Jurer de rien.
Riceverà la Legione d'onore il 24 aprile 1845 insieme a Honoré de Balzac, e, nel 1852, sarà eletto all'Académie française.
A causa del suo alcolismo, morirà nel 1857 quasi dimenticato da tutti. La sua tomba si trova nel  cimitero Père Lachaise, a Parigi

   
 
   
   
 
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