L’uomo ai suoi primordi è oggetto in balìa degli
eventi naturali, preda degli animali stessi. Questi fenomeni
gli appaiono soprannaturali, misteriosi, che lo coinvolgono
nel significato della sua stessa esistenza. L’uomo ha paura e
crea un mondo parallelo e immaginario. Con le prime forme di
religione, l’animismo e la magia, nascono riti, cerimonie e
culti. Per rappresentare questo mondo fantastico, e
“insegnare” alle nuove generazioni, nei riti sacri l’uomo
impara a mimare, suonare, ballare, e con cori e musiche
vengono celebrate le liturgie e il culto degli antenati.
Nascono i maghi-attori, che si trasformano con maschere,
abiti, trucchi ed accessori. Al culto degli antenati con
l’evoluzione prende posto il culto delle divinità
antropomorfe. La vita dell’uomo si riflette su quella degli
dei, che padroneggiano i fenomeni naturali, che puniscono o
salvano l’uomo stesso, e gli chiedono celebrazioni e sacrifici
rituali. Quando nella vita degli uomini irrompe la lotta
per il potere, la creazione di classi dominanti, egemonie e
Re, anche i riti sacri si trasformano “culturalizzandosi” in
rapporti sociali di una società più complessa. Si forma il
Teatro come mezzo di conoscenza e legame sociale.
Inizia la Storia del Teatro.
|
|