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Sommario

 
 

 BREVE STORIA DEL TEATRO

Introduzione e
definizioni di Teatro

La rappresentazione del divino nei riti primitivi
Ai primordi del Teatro Greco
Nascita della terminologia teatrale
Costumi e maschere del teatro greco
I protagonisti del Teatro greco
…e la Commedia?
Il Teatro romano
Autori romani
Il Teatro medievale
Il Teatro rinascimentale
Altri autori rinascimentali
La commedia degli Zanni
Il Teatro seicentesco spagnolo
Il Teatro elisabettiano
Il Teatro classico francese
Il Teatro del Settecento in Italia
Il Teatro del Settecento in Germania
Il Teatro dell’Ottocento in Francia
Il Teatro dell’Ottocento in Inghilterra
Il Teatro dell’Ottocento in Italia
Tra Ottocento e Novecento in Italia
L’alba del XX secolo in Italia
Il teatro contemporaneo del Novecento
Nella seconda metà del Novecento

 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
   

 

 
  Breve Storia del Teatro
Il teatro contemporaneo
 
24/25
 


Il Novecento in campo teatrale si apre con due rivoluzioni: quella dell’attore e quella del regista.
Fino al XX secolo il teatro era stato il campo degli autori, mentre l’attore era, di volta in volta, secondo la soggettività dell’interprete.
Il teatro della parola trova adesso la centralità dell'attore, strumento della comunicazione tra autore e spettatore, trasformandosi nel teatro dell'azione fisica, del gesto, dell'emozione interpretativa dell'attore. Con l’inizio del secolo si aprono vere e proprie scuole di teatro. con il lavoro teorico di Adolphe Appia, Gordon Craig, Erwin Piscator e Kostantin Sergeevič Stanislavskij e dei suoi allievi Vsevolod Emil'evic Mejerchol'd. Poiché le capacità interpretative dell’attore vengono esaltate, ne nasce una figura che ne fa da contrappeso: quella del regista. Tra i primi registi a trovare notorietà vi sono: l'austriaco Max Reinhardt, fondatore del Deutscher Theater e inventore del teatro da camera; il francese Jacques Copeau e l'italiano Anton Giulio Bragaglia.

Lo spettacolo teatrale all’inizio del ’900 si divide in messa in scena, interpretazione (la forma) e opera drammatica (il contenuto). La messa in scena trova tutti i suoi protagonisti: la regia, l'interpretazione dell’attore, la scenografia, l'illuminotecnica, la musica. Contemporaneamente, se il teatro si arricchisce di nuove qualità artistiche, salgono alla ribalta operatori come il minimalista Gordon Craig che nega apporti dalla letteratura, dalla pittura e dalla musica, basando il proprio teatro sull'"anima delle parole", e cioè parola, gesto, linee e colori e nient’altro.

Le avanguardie storiche, come il Futurismo, il Dadaismo e il Surrealismo, producono nuove forme di teatro, dove l’autore artista modella l’opera ma anche la sua messa in scena. Tra tutti citiamo: il teatro della crudeltà di Antonin Artaud e la drammaturgia epica, politica e didattica di Piscator (direttore del Teatro Proletario di Berlino) e Bertolt Brecht. Proprio in Germania, durante la Repubblica di Weimar, sulla base degli ideali comunisti e dei riferimenti bolscevichi (basta pensare al poeta rivoluzionario russo Vladimir Majakovskij), ebbe molta libertà la sperimentazione. Tra gli autori, oltre i già citati Piscator e Brecht, va sottolineato Ernst Toller esponente di spicco del teatro espressionista tedesco.
Nel teatro spagnolo del primo dopoguerra emerge il poeta drammatico Federico Garcia Lorca (1898-1936)  con “La casa di Bernarda Alba”, di ampia risonanza. Nel 1933 fece rappresentare la sua tragedia Bodas de sangre (Nozze di sangue), ma non andò molto oltre perché trovò la morte a Granada ad opera delle milizie franchiste.

   
 
   
   
 
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