“SIAMO TUTTI UNO”: un momento storico a Murano

In un momento in cui il mondo è alla ricerca di nuovi significati e ponti tra le persone, l’arte diventa la voce più dolce – e più potente. La scultura “SIAMO TUTTI UNO” dell’artista Jelena Borovčanin non è soltanto un’opera in vetro di Murano – è un’impronta energetica, un simbolo di equilibrio tra spirito e materia, e un momento storico nel mondo dell’arte.
Prima scultura nella storia del vetro di Murano ad avere una moneta incastonata, unisce due culture, due linguaggi della luce e un unico sentimento universale – l’appartenenza.

Creata in collaborazione con la rinomata New Murano Gallery, e attualmente esposta presso Atelier Muranese – Galleria di Arte Contemporanea e Design da Collezione, l’opera “Siamo Tutti Uno” fonde la maestria muranese con una visione contemporanea e valori universali.
Grazie alla collaborazione con il leggendario Maestro Mario Furlan, è nata una scultura che irradia luce, precisione ed emozione. È una storia di arte che supera i confini, di creazione che trascende la forma, e del coraggio di ascoltare la tradizione – e elevarla.

La scultura “Siamo Tutti Uno” unisce tutto. In questo dialogo tra l’artista e il maestro, scopriamo la nascita di un’opera che non si limita a parlare – vibra.

di M. Ferraro

The First Sculpture in Murano Featuring an Original Coin — “WE ARE ALL ONE” — A Sculpture Bridging Centuries of Murano Tradition and the Light of an Artistic Impulse

La prima scultura a Murano con una moneta originale — “SIAMO TUTTI UNO” — Una scultura che unisce secoli di tradizione muranese e la luce di un impulso artistico

1. Cosa ti ha ispirata a creare la scultura “Siamo Tutti Uno”?

La scultura “Siamo Tutti Uno” è nata da un profondo senso di connessione tra le persone, la natura e l’energia invisibile che ci lega. Ho sempre creduto che l’arte abbia il potere di unire mondi diversi, trasmettendo un messaggio di unità ed equilibrio tra il mondo spirituale e quello materiale. Questa idea di connessione universale ha guidato ogni dettaglio dell’opera.

2. Questa scultura è storica – la prima in vetro di Murano con una moneta incastonata. Come è nata questa idea?

La moneta nella scultura non è solo un elemento estetico o innovativo – ha un profondo significato simbolico. Rappresenta il valore, la memoria, l’origine e l’unità. È una fusione tra tradizione e linguaggio contemporaneo, ma anche un legame personale tra me e il Maestro di Murano. Incastonando una moneta serba nel vetro veneziano, abbiamo unito due culture e due energie in un unico insieme.

3. Come descriveresti la collaborazione con i maestri muranesi?

Lavorare con il Maestro Mario Furlan e con tutto il team è stato un incontro di anime. È stato molto più di un processo tecnico – è stato un incontro tra persone che credono nell’arte come ponte tra mondi. La loro dedizione alla tradizione e la mia ricerca di nuove forme hanno creato una sinergia perfetta.

4. La scultura irradia luce ed energia. Come hai scelto i materiali e la forma?

Il vetro è il mio materiale preferito perché riflette la luce – e quindi l’emozione. Ho scelto il vetro di Murano perché è vivo – cambia con la luce, con lo spazio, con la presenza dell’osservatore. La forma della scultura simboleggia il flusso dell’energia, i cerchi di connessione umana e anche le ali – come il sostegno che riceviamo quando agiamo con il cuore.

5. Quale messaggio desideri che il pubblico percepisca di fronte alla scultura?

Di fermarsi, respirare e riconoscere una parte di sé nell’opera. Di capire che non siamo isolati, ma parte di una rete energetica più grande, delicata e potente. La scultura invita a credere nella vibrazione delle buone intenzioni, nella forza dell’arte e nella bellezza dell’unità.

6. Come si è svolto il processo di realizzazione – dall’idea all’esposizione?

Il processo è durato più di un anno. Dai primi schizzi, attraverso le sfide tecniche della creazione del mosaico in vetro, fino all’inserimento della moneta – ogni fase è stata una nuova esperienza e una lezione. Il momento più significativo è stato quando ho completato l’ultimo mosaico a mano a Murano – è stato lì che ho sentito davvero che l’idea aveva preso forma fisica.

7. Qual è stato il momento più emozionante di questo viaggio per te?

Il completamento della scultura, quando per la prima volta è stata toccata dalla luce del sole nella galleria di Murano. In quel momento, è diventata viva. E quando ho sentito le prime reazioni delle persone – che mi dicevano di sentire pace, forza e calore – ho capito che il messaggio era arrivato ai cuori giusti.

8. Come vedi il futuro di questa scultura e del tuo percorso artistico?

“Siamo Tutti Uno” è solo l’inizio di un ciclo artistico più grande. Voglio continuare a unire culture, materiali e messaggi attraverso l’arte. Questa scultura è destinata a viaggiare – ad essere esposta in luoghi dove potrà toccare le persone e portare il suo messaggio. Credo che l’arte possa cambiare il mondo, un cuore alla volta.

9. Cosa significa per te personalmente “Siamo Tutti Uno”?

Per me, “Siamo Tutti Uno” non è solo il nome di una scultura – è un messaggio, una verità e un sentimento che porto dentro di me. È una profonda convinzione che siamo tutti connessi da fili invisibili di energia, emozione e luce. Ogni persona, ogni elemento della natura, ogni istante – è parte di un tutto più grande. Quando creo, sento questa connessione. Questa scultura è la mia risposta al mondo – un promemoria che essere aperti, vulnerabili, gentili… non è debolezza, ma una forza che unisce. Credo che proprio attraverso l’arte possiamo tornare a riconoscerci gli uni negli altri. E sentire davvero – che siamo tutti uno.

10. Maestro, come descriverebbe la sua collaborazione con l’artista Jelena Borovčanin nella realizzazione della scultura “Siamo tutti Uno”?

Vorrei dire innanzitutto che fin da subito, dal primo momento che ho ricevuto la proposta di realizzare la collaborazione, ho provato una bella sensazione, mi sentivo felice per questa opportunità creativa . Quando ho potuto visionare il progetto, ho intuito che la realizzazione completa dell’opera avrebbe richiesto tanto impegno ed in effetti è stato così. Prima di arrivare all’esecuzione in fornace è trascorso molto tempo durante il quale ho avuto modo di conoscere l’entusiasmo di Jelena e il suo forte desiderio di dare vita a questa unione creativa. Durante i giorni della realizzazione a Murano eravamo  tutti molto affiatati e carichi d’entusiasmo, proprio in quei momenti ha preso vita la scultura “Siamo tutti Uno” carica del suo messaggio di unione spirituale. Direi che è stata una bella esperienza, piena di buone sensazioni e nuovi stimoli creativi.

11. Cosa significa per lei il fatto che sia la prima scultura nella storia di Murano con una moneta incastonata?

Inserire dei metalli all’interno del vetro caldo è sempre stata una sfida per i maestri di Murano. Il metallo più nobile che permette di fare questo senza problemi è l’oro. Le monete hanno sempre creato dei problemi di compatibilità con il vetro e non permettono di inserirle dentro il vetro fuso. Ma per Jelena era molto importante questo inserimento della moneta, perciò ho dovuto trovare un modo che ci permettesse di sigillare nel vetro la moneta, in effetti le monete sono due e rappresentano la nostra unione creativa. È stato entusiasmante il momento in cui abbiamo unito le due monete e le abbiamo sigillate nel vetro. Sono molto soddisfatto per come siamo riusciti a realizzare questa nuova idea di inserire due monete della Serbia all’interno del vetro di Murano, una vera novità anche perché le due monete dovevano essere a stretto contatto tra di loro.

12. Può raccontarci qualcosa in più sul processo di creazione della scultura e sulla sua complessità tecnica?

La realizzazione ha richiesto l’utilizzo della lavorazione del vetro soffiato ed anche della lavorazione del vetro pieno. Per me era inoltre molto importante fare in modo che Jelena potesse partecipare attivamente alla creazione della scultura, così è stata al mio fianco durante la lavorazione in fornace ed è stata lei a selezionare i colori in vetro macinato che sono stati usati nell’opera. Altra idea che volevo realizzare era quella di permettere a Jelena di completare l’opera con un suo intervento diretto, così ho trovato il modo di far realizzare a lei la rappresentazione del globo terrestre che era uno degli elementi chiave di tutta l’opera. Per realizzare il suo intervento Jelena ha utilizzato suoi frammenti di vetro che spesso usa nelle opere. Tecnicamente la realizzazione della scultura è stata molto complessa ed ha richiesto molte ore di lavoro, sia nella lavorazione a caldo in fornace dove tutti gli elementi dovevano rispettare le misure prestabilite per poter essere poi composti all’interno della cupola in vetro soffiato, dove è stato poi rappresentato il globo terrestre. Molto tempo è stato necessario anche durante la lavorazione di Moleria, per assemblare tutti gli elementi, in particolare per fare sì che le mani potessero sostenere in modo stabile e sicura il globo soffiato in cima al quale andava posto l’elemento con le monete incastonate. È stata per me una bella opportunità per unire la tradizionale lavorazione muranese a nuove tecniche sperimentali. Sono sicuro che quest’opera darà il via a nuove realizzazioni cariche di entusiasmo e creatività.



Galleria Atelier Muranese — SIAMO TUTTI UNO
Autrice: Jelena Borovčanin
jelenaborovcanin87@gmail.com,
www.jelenaborovcanin.com
Da Jelena Borovcanin <jelenaborovcanin87@gmail.com> 

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